XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 22 di martedì 24 giugno 2008

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 19 giugno 2008.

I deputati in missione sono sessantasette.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 95 del 2008: Termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria (A.C. 1212-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

LUIGI VITALI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, volto ad eliminare il conflitto tra la disposizione contenuta nell'articolo 245 del decreto legislativo n. 51 del 1998, che fissa al 2 giugno il termine ultimo per adibire i magistrati onorari all'esercizio di funzioni giurisdizionali, e quella contenuta nell'articolo 14 del decreto-legge cosiddetto «milleproroghe» n. 248 del 2007, che ha disposto la proroga dei magistrati onorari in scadenza alla data del 31 dicembre 2007 fino alla riforma organica della magistratura onoraria e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2009.
Fa presente, altresì, che l'articolo 1-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, esplicita che sono ulteriormente prorogati nell'esercizio delle rispettive funzioni, fino alla medesima data, anche i giudici onorari e i vice procuratori onorari non contemplati dall'articolo 14 del predetto provvedimento «milleproroghe».
Precisa, quindi, che, nel prosieguo dell'iter, occorrerà valutare l'opportunità, evidenziata dal Comitato per la legislazione nel suo parere, di procedere ad un coordinamento normativo che faccia confluire la disciplina della materia nel solo articolo 245 del decreto legislativo n. 51 del 1998.
Rileva, inoltre, che il provvedimento d'urgenza in discussione è prodromico ad una riforma organica della magistratura onoraria che dovrà procedere ad una stabilizzazione dei magistrati non togati, risorsa della quale la giustizia italiana non può più fare a meno. A tal fine, ritiene opportuna la predisposizione di un ordine del giorno che impegni il Governo a presentare in tempi rapidi un disegno di legge in materia.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal relatore sulla necessità di una riforma organica della magistratura onoraria, che il Governo si impegna a portare a termine entro il 31 dicembre 2009, considera inopportuno procedere al coordinamento normativo proposto dal Comitato per la legislazione.

NICOLA MOLTENI (LNP). Rilevato che il decreto-legge in discussione è finalizzato ad uniformare la scadenza per le varie categorie di giudici onorari, considera necessario garantire maggiore efficienza alla giustizia ed assicurare un adeguato riconoscimento della magistratura onoraria, grazie alla quale l'amministrazione della giustizia in Italia non subisce ritardi ulteriori. Espresso apprezzamento per le affermazioni - ritenute incoraggianti e Pag. VIstimolanti - del Ministro Angelino Alfano rese in Commissione giustizia in occasione delle comunicazioni sulle linee di indirizzo programmatico del Ministero stesso, valuta favorevolmente il preciso impegno assunto dal Governo di procedere ad una riforma organica della magistratura onoraria, presentando un provvedimento ad hoc subito dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari, dal quale potrà derivare tra l'altro un proficuo recupero e una valorizzazione delle diverse professionalità.

PIETRO TIDEI (PD). Rilevata la necessità e l'urgenza del decreto-legge in discussione, volto ad uniformare scadenze previste da precedenti provvedimenti, evidenzia che misure tese a tutelare posizioni processuali personali rischiano di compromettere il delicato equilibrio esistente tra i poteri dello Stato. Ricorda, quindi, che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a realizzare la modernizzazione del sistema della giustizia attraverso processi di innovazione tecnologica, di razionalizzazione organizzativa e di valorizzazione delle risorse umane. Giudica infine indispensabile che il Governo si impegni su precisi interventi strutturali per restituire dignità alla magistratura e fiducia ai cittadini.

ROBERTO RAO (UdC). Nel ritenere necessaria la conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo, al duplice fine di salvaguardare la continuità dell'attività dei magistrati onorari e di garantire la validità dei provvedimenti giurisdizionali da essi pronunciati, sottolinea la necessità di addivenire in tempi rapidi ad una riforma organica della magistratura onoraria, la quale non svolge più una funzione occasionale e complementare rispetto a quella togata, ma è progressivamente divenuta elemento portante del sistema della giustizia italiana.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

LUIGI VITALI (PdL), Relatore. Manifestata soddisfazione per l'unanime convergenza registratasi sul provvedimento d'urgenza in discussione, prende atto con favore dell'impegno del Governo ad avviare una complessiva riforma della magistratura onoraria. Esprime quindi perplessità sulle considerazioni svolte dal deputato Tidei, rilevando peraltro che le linee programmatiche emerse dal suo intervento non sono state adeguatamente affrontate dal precedente Governo di centrosinistra.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad un successivo punto all'ordine del giorno.

La seduta, sospesa alle 10,30, è ripresa alle 11,15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2008: Emergenza rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile (A.C. 1145-A/R).

Nella seduta del 19 giugno 2008 è stato, da ultimo, votato l'emendamento Damiano 16.18.

PRESIDENTE. Ricorda che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 17.200.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Anche al fine di consentire alla V Commissione di esprimere il prescritto parere sull'emendamento della Commissione, della Commissione sospende la seduta.

Pag. VII

La seduta, sospesa alle 11,20, è ripresa alle 11,45.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 17.201: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 12,30.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Chiede di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 17 del provvedimento d'urgenza in esame.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Manifesta un orientamento contrario alla proposta di accantonamento formulata dal relatore.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Riterrebbe opportuno sospendere la seduta e riprendere successivamente con la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 17.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Ritiene si possa procedere alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 18.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ribadisce la proposta di sospensione della seduta e, conseguentemente, chiede che la richiesta formulata dal relatore sia sottoposta al voto dell'Assemblea.

SIMONE BALDELLI (PdL). Invita i rappresentanti dell'opposizione ad accedere all'ipotesi prospettata dal relatore.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta formulata dal relatore.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Livia Turco 18.53.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di verificare che la V Commissione non sia riunita in concomitanza con la ripresa della seduta dell'Assemblea.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta la reiterata concomitanza tra i lavori dell'Assemblea e quelli delle Commissioni.

PRESIDENTE. Precisa che la V Commissione ha concluso i propri lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che i componenti la V Commissione non hanno potuto prendere parte alla votazione testé effettuata.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa ai rilievi formulati dal deputato Giachetti.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Livia Turco 18.53.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Sottolineata l'opportunità di rivolgere particolare attenzione alla questione delle deroghe ambientali, dichiara voto favorevole sull'emendamento 18.200 della Commissione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 18.200 della Commissione.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 18.52, del quale auspica l'approvazione.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Delfino 18.52, sottolineando la necessità di garantire un efficace sistema di controlli in materia di sicurezza sul lavoro.

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SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Ritiene che il potere di derogare alle specifiche disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, in linea generale non giustificato neppure dall'urgenza sottesa al provvedimento in esame, non debba comunque prescindere dalla consultazione delle organizzazioni sindacali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Delfino 18.52.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Damiano 18.101, invitando l'Assemblea ad assumere un atteggiamento coerente con la necessità reiteratamente sottolineata di tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Ribadisce la necessità di prevedere, al fine di fronteggiare efficacemente l'emergenza in atto e di prevenire ulteriori peggioramenti della situazione di pericolo determinatasi, anche a causa delle condizioni meteorologiche, la possibilità di derogare, peraltro in conformità alla legislazione vigente ed ai principi generali in materia, alle specifiche disposizioni in tema di sicurezza sul lavoro.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

RAFFAELLA MARIANI (PD). Chiede all'Assemblea di valutare con attenzione l'opportunità di non prevedere deroghe nella materia oggetto degli identici emendamenti Libè 18.50 e Damiano 18.101.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel dichiarare di non condividere le ragioni addotte dal rappresentante del Governo al fine di giustificare deroghe in materia di sicurezza sul lavoro, invita l'Assemblea ad approvare gli identici emendamenti in esame.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel considerare inadeguate le argomentazioni addotte dal sottosegretario, giudica inaccettabili le deroghe previste alla normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV), AMERICO PORFIDIA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e ANITA DI GIUSEPPE (IdV).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di invitare il sottosegretario Menia a seguire il dibattito con la dovuta attenzione.

Intervengono inoltre per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DAVID FAVIA (IdV) e FEDERICO PALOMBA (IdV).

ANTONELLO SORO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, preannunzia la disponibilità del suo gruppo a ritirare un cospicuo numero di emendamenti presentati al provvedimento d'urgenza in materia di potere d'acquisto delle famiglie, per indurre il Governo a recedere dal preannunziato intendimento di ricorrere alla questione di fiducia.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta anch'egli la disponibilità del suo gruppo a ridurre drasticamente il numero delle proposte emendative presentate al disegno di legge di conversione n. 1185, al fine di evitare il preannunziato ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, preannunzia analoga intenzione anche da parte del suo gruppo.

PRESIDENTE. Invita i rappresentanti del Governo a prendere atto delle dichiarazioni testé rese.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Libè 18.50 e Damiano 18.101.

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CARMEN MOTTA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 18.102, ricordando il proficuo dibattito svoltosi in Commissione su tale materia.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Ritiene ingiustificata e pericolosa la previsione della possibilità di derogare alle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CESARE DAMIANO (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), AMERICO PORFIDIA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), DAVID FAVIA (IdV), FEDERICO PALOMBA (IdV) e SILVANA MURA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 18.102.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Chiede una sospensione dei lavori, anche al fine di consentire al Comitato dei nove di riunirsi.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ricorda che gli interventi sull'ordine dei lavori hanno la precedenza sul dibattito in corso.

PRESIDENTE. Ne prende atto.

La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1366, di conversione del decreto-legge n. 92 del 2008, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica.
Il disegno di legge è assegnato alle Commissioni riunite I e II in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Nuova convocazione di Commissioni bicamerali per la loro costituzione.

PRESIDENTE. Comunica che, nelle sedute di giovedì 19 giugno 2008, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e la Commissione parlamentare per l'infanzia non hanno potuto procedere alla loro costituzione. D'intesa con il Presidente del Senato, le predette Commissioni sono state pertanto nuovamente convocate per procedere alla loro costituzione mercoledì 25 giugno 2008, alle 14,30.

Nomina dei componenti e convocazione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO i deputati Francesco Bosi, Carmelo Briguglio, Piero Fassino, Giancarlo Giorgetti, Paolo Guzzanti, Giorgio La Malfa, Arturo Parisi, Alessandro Ruben e Gianni Vernetti.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della medesima Delegazione i senatori Enzo Bianco, Antonello Cabras, Sergio De Gregorio, Lamberto Dini, Sergio Divina, Pierfrancesco Gamba, Fabio Giambrone, Lucio Malan e Franco Marini.
La Delegazione è convocata per giovedì 26 giugno 2008, alle 14,45, per procedere alla propria costituzione.

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Nomina dei componenti e convocazione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE i deputati Emerenzio Barbieri, Claudio D'Amico, Pierluigi Mantini, Matteo Mecacci, Riccardo Migliori e Guglielmo Picchi.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della medesima Delegazione i senatori Laura Allegrini, Felice Belisario, Luigi Compagna, Massimo Livi Bacci, Andrea Marcucci, Nino Randazzo e Carlo Vizzini.
La Delegazione è convocata per giovedì 26 giugno 2008, alle 14,15, per procedere alla propria costituzione.

Nomina dei componenti e convocazione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'INCE.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'INCE i deputati Aldo Di Biagio, Maurizio Fugatti, Alessandro Maran e Laura Ravetto.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della medesima Delegazione i senatori Vincenzo Fasano, Rita Ghedini e Oskar Peterlini.
La Delegazione è convocata per giovedì 26 giugno 2008, alle 15,15, per procedere alla propria costituzione.

Annunzio della formazione dell'elenco di parlamentari ai fini delle sostituzioni dei componenti del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa.

PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati e dei senatori inseriti nell'elenco di cui all'articolo 3, comma 4, del Regolamento parlamentare per i procedimenti d'accusa (vedi resoconto stenografico pag. 33).

Si riprende la discussione.

La V Commissione ha espresso gli ulteriori prescritti pareri.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 17.200 e 17.201 e del subemendamento 0.17.200.1 della Commissione ed esprime parere contrario sui restanti subemendamenti.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Concorda.

GUIDO DUSSIN (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento 0.17.200.1 della Commissione, preannunzia analogo orientamento sul successivo emendamento della Commissione, esprimendo soddisfazione per l'accoglimento del principio della responsabilizzazione degli enti locali, alla cui affermazione era finalizzata una proposta emendativa da lui appositamente presentata.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Auspica l'approvazione del subemendamento Mariani 0.17.201.1.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento Mariani 0.17.201.1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mariani 0.17.201.1.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Richiama le finalità del subemendamento Mariani 0.17.201.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mariani 0.17.201.2.

TINO IANNUZZI (PD). Nel lamentare l'atteggiamento di chiusura assunto dalla maggioranza nei confronti delle proposte Pag. XIemendative presentate dall'opposizione, richiama le finalità del subemendamento Mariani 0.17.201.3.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Manifesta un orientamento favorevole al subemendamento Mariani 0.17.201.3.

MAURO LIBÈ (UdC). Precisa che i deputati del suo gruppo continueranno ad astenersi e a non intervenire per dichiarazione di voto sui subemendamenti in esame, che giudicano di natura strumentale, tenendo fede all'impegno assunto di accelerare l'iter del provvedimento.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PASQUALE CIRIELLO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mariani 0.17.201.3.

CARMEN MOTTA (PD). Rilevato il carattere non strumentale delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, richiama le finalità del subemendamento Mariani 0.17.201.4.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel ritenere che all'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 16, comma 1, del provvedimento d'urgenza in esame si debba procedere sulla base di criteri di massima trasparenza, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al subemendamento Mariani 0.17.201.4.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV) e ILEANA ARGENTIN (PD).


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mariani 0.17.201.4.

ROBERTO MORASSUT (PD). Nel rivendicare al suo gruppo il merito di avere assunto un atteggiamento improntato a senso di responsabilità, sottolinea che il subemendamento Mariani 0.17.201.7 è volto ad introdurre nel testo del decreto-legge in esame i necessari elementi di trasparenza.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'esprimere un orientamento favorevole al subemendamento in esame, evidenzia la necessità di una maggiore chiarezza dell'azione di Governo nella gestione dell'emergenza rifiuti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mariani 0.17.201.7.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Nel richiamare le motivazioni sottese all'emendamento 17.201 della Commissione, sottolinea l'opportunità di non pregiudicare l'equilibrio finanziario degli enti coinvolti. Dato atto della convergenza tra maggioranza e opposizione sulla suddetta questione, auspica il raggiungimento di un analogo accordo anche in materia di sicurezza sul lavoro.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel sottolineare che la proposta emendativa in esame palesa la volontà di porre fine all'emergenza rifiuti in Campania, invita il Governo ad adottare tutte le opportune iniziative per agevolare il perseguimento di tale obiettivo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 17.201 della Commissione.

ERMETE REALACCI (PD). Nel richiamare le finalità sottese al subemendamento 0.17.200.1 della Commissione, sul quale ritiene di non poter esprimere un orientamento favorevole, sottolinea la necessità che non vengano penalizzati i comuni virtuosamente impegnati nella promozione della raccolta differenziata dei rifiuti.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Invita l'Assemblea ad approvare il subemendamento Pag. XII0.17.200.1 della Commissione, che giudica sostanzialmente equilibrato.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), DAVID FAVIA (IdV) e FEDERICO PALOMBA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento 0.17.200.1 della Commissione.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel giudicare di stampo propagandistico l'emendamento 17.200 della Commissione, sul quale dichiara il voto contrario del suo gruppo, invita il Governo ad adottare iniziative responsabili che garantiscano un'effettiva efficienza e perequazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

MAURO LIBÈ (UdC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 17.200 della Commissione, sottolinea l'impegno profuso dalla propria parte politica nell'affrontare la grave emergenza socio-sanitaria dell'area campana.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Sottolinea che il principio di responsabilità, sancito dall'emendamento in esame, costituisce lo strumento imprescindibile per il superamento dell'emergenza rifiuti in Campania.

GUIDO DUSSIN (LNP). Richiama le ragioni che lo inducono ad esprimere un orientamento favorevole sull'emendamento in esame, sottolineando altresì le gravi responsabilità delle amministrazioni locali nella carente gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), DAVID FAVIA (IdV), FEDERICO PALOMBA (IdV), ANGELO CERA (UdC), SALVATORE MARGIOTTA (PD) e ETTORE PIROVANO (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 17.200 della Commissione, come subemendato.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che l'ordine del giorno Dionisi n. 19 è stato ritirato; avverte altresì che la Presidenza non porrà in votazione l'ordine del giorno Polledri n. 11, riguardante una procedura che non può essere oggetto di un ordine del giorno.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati FABIO RAMPELLI (PdL), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), MARIO TASSONE (UdC), FULVIO BONAVITACOLA (PD), EUGENIO MAZZARELLA (PD), CALOGERO MANNINO (UdC), ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA) e DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

PRESIDENTE. Avverte che il presentatore ha ritirato l'ordine del giorno Togni n. 21.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Accetta gli ordini del giorno Zamparutti n. 6, Guido Dussin n. 10, Cera n. 18, Lanzarin n. 22 e Ghiglia n. 30; accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Mario Pepe (PdL) n. 1, Mazzarella n. 3, Paolo Russo n. 9, Rampelli n. 27 e Iannuzzi n. 28; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Rainieri n. 4, Luongo n. 14, Dionisi n. 24 e Bernardini n. 26 e, purché riformulato, l'ordine del giorno Commercio n. 8; non accetta, infine, i restanti ordini del giorno.

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Interviene il deputato MARIO PEPE (PdL) che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 1.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Iannaccone n. 5 e Bonavitacola n. 7.

Interviene il deputato MARIO TASSONE (UdC).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Tassone n. 12 e Romano n. 13.

Interviene il deputato DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Scilipoti n. 15 e Libè n. 17.

Intervengono i deputati TERESIO DELFINO (UdC) e FRANCESCO BOSI (UdC), nonché per successive delucidazioni il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, ROBERTO MENIA.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Delfino n. 20.

Interviene il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Galletti n. 23.

Intervengono i deputati FABIO RAMPELLI (PdL), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 27, e SIMONETTA RUBINATO (PD), che prospetta una possibile riformulazione del suo ordine del giorno n. 29.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rubinato n. 29.

(Dichiarazioni di voto finale)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Rilevato che la perdurante situazione di emergenza in Campania avrebbe richiesto un iter più celere del provvedimento d'urgenza in esame, dichiara il voto favorevole del suo gruppo per senso di responsabilità. Nel ribadire, quindi, la necessità di modificare il Regolamento della Camera, al fine di garantire tempi certi di approvazione anche dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge, esprime apprezzamento per l'operato del sottosegretario Bertolaso che ha inteso aprire una nuova fase di sviluppo del Meridione. Lamenta, tuttavia, il mancato accoglimento dell'ordine del giorno presentato dalla sua componente politica volto ad evitare l'insediamento di un'ulteriore discarica nella provincia virtuosa di Avellino.

ROBERTO COTA (LNP). Nell'evidenziare la rilevanza politica del provvedimento d'urgenza in esame, attraverso il quale il Governo e la maggioranza onorano un preciso impegno assunto in campagna elettorale, ricorda gli ingiusti e gravi disagi troppo a lungo sopportati dai cittadini campani e le altrettanto ingiuste ripercussioni economico-finanziarie che l'emergenza-rifiuti ha procurato ai cittadini ed alle imprese del Nord Italia. Stigmatizzato l'inutile sperpero di danaro pubblico ad opera delle amministrazioni locali campane, ricorda l'impegno profuso dalla propria parte politica affinché il decreto-legge in esame potesse promuovere la regionalizzazione dello smaltimento dei rifiuti, l'attivazione di nuovi termovalorizzatori, la responsabilizzazione degli amministratori locali e l'incentivazione della raccolta differenziata. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo, nella consapevolezza che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta il primo tassello di un mosaico ben più ampio.

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SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel sottolineare la fattiva collaborazione del suo gruppo ad affrontare la drammatica emergenza rifiuti in Campania, ribadisce di non condividere talune delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, segnatamente in tema di tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico e di assetto delle competenze degli uffici giudiziari. Nello stigmatizzare quindi la mancata previsione di un termine certo per la chiusura della gestione emergenziale, auspica che il Governo possa trovare le soluzioni più opportune anche con riferimento all'individuazione di siti per termovalorizzatori.

MAURO LIBÈ (UdC). Nel ricordare che la sua parte politica ha sempre considerato l'emergenza rifiuti in Campania come un problema nazionale ed ha quindi fornito un contributo critico ma costruttivo, giudica sostanzialmente convincente il decreto-legge in discussione, ma reputa altresì necessario un forte impegno di tutte le forze politiche sul territorio per l'attuazione delle misure necessarie per una urgente bonifica dei territori coinvolti. Stigmatizzato altresì il tentativo del Governo di inserire nel provvedimento d'urgenza in esame anche misure non essenzialmente funzionali alla gestione dell'emergenza, o comunque derogatorie del principio di buona amministrazione, auspica lo svolgimento di un approfondito dibattito sulle esigenze dei cittadini del Meridione. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MARIO TASSONE (UdC). Nell'evidenziare che la situazione emergenziale in Campania è imputabile ad una pregressa cattiva gestione del ciclo dei rifiuti, sottolinea che anche la regione Calabria si trova in una situazione di grave crisi nel medesimo settore. Lamenta quindi la disattenzione mostrata dal Governo nella valutazione degli ordine del giorno presentati dal suo gruppo, segnatamente di quello da lui sottoscritto relativo allo stato del ciclo integrato dei rifiuti in Calabria.

ERMETE REALACCI (PD). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo, ricorda il contributo di merito costruttivamente offerto dalla sua parte politica nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania, reputando condivisibili solo in parte le misure individuate dal decreto-legge in discussione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ERMETE REALACCI (PD). Rilevata la necessità di incentivare ulteriormente la realizzazione di impianti di termovalorizzazione e la diffusione della raccolta differenziata, esprime perplessità sulle norme che istituiscono la cosiddetta superprocura, sottolineando peraltro la necessità di un più coerente e deciso impegno del Governo e della maggioranza nel contrastare l'azione della criminalità organizzata a margine della situazione emergenziale in atto.

TOMMASO FOTI. Manifesta apprezzamento per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, che reca misure necessarie per affrontare una situazione emergenziale le cui cause non possono essere ascritte al Governo in carica. Nell'esprimere, inoltre, soddisfazione per le iniziative assunte dall'Esecutivo per superare la predetta situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania, dichiara con convinzione il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Nel rivolgere un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'iter del disegno di legge di conversione in esame, propone una correzione di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 84).
(Così rimane stabilito).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

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La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1145-A/R.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 93 del 2008: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (A.C. 1185-A).

Nella seduta del 23 giugno 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Sull'ordine dei lavori.

ALESSANDRO MARAN (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sull'uccisione di un cittadino italiano che, secondo quanto risulta da notizie di agenzia, si è verificata a Baghdad.

PRESIDENTE. Auspica che il Governo possa riferire quanto prima sull'evento luttuoso richiamato dal deputato Maran.

Si riprende la discussione.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Nel ricordare come il Governo aveva già rilevato che l'elevato numero dei deputati iscritti a parlare e delle proposte emendative presentate avrebbe reso assai difficile l'effettiva attuazione del calendario dei lavori dell'Assemblea, che entro la pausa estiva prevede l'esame di numerosi ed importanti provvedimenti, preannunzia l'intendimento del Governo di porre la questione di fiducia sull'approvazione di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel quale sono state recepite le modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea che il preannunciato ricorso alla fiducia non è determinato dall'ostruzionismo dell'opposizione, ma dall'incapacità della maggioranza di portare a compimento l'iter del provvedimento del Governo.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel riconoscere il diritto del Governo di porre la questione di fiducia, non condivide le considerazioni del Ministro Vito relative ad un eccessivo protrarsi della discussione sulle linee generali, ricordando altresì la disponibilità manifestata dal suo gruppo a ritirare congrua parte delle proposte emendative già presentate. Non condividendo, quindi, le argomentazioni relative all'attuazione del calendario dei lavori dell'Assemblea, ritiene piuttosto che la decisione del Governo di ricorrere al voto di fiducia sia necessitata dalla incapacità della maggioranza di superare le divisioni al suo interno in relazione a taluni aspetti di merito del provvedimento d'urgenza in esame.

MARINA SERENI (PD). Ricordato che il ritardo registratosi nell'iter del provvedimento d'urgenza concernente l'emergenza rifiuti in Campania è imputabile esclusivamente alla maggioranza, rileva che il suo gruppo ha manifestato disponibilità a ridurre drasticamente il numero degli emendamenti presentati e concernenti il merito del decreto-legge volto a salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie. Ritiene, quindi, che il ricorso alla questione di fiducia sia da attribuire alla volontà di superare eventuali divergenze interne alla maggioranza.

PRESIDENTE. Dà atto al Governo di avere presentato l'emendamento Dis.1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, relativamente al quale la Presidenza procederà al vaglio di ammissibilità.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel richiamare le argomentazioni svolte negli interventi precedenti, sottolinea come la preannunziata volontà di porre la questione di fiducia sia esclusivamente finalizzata alla attuazione del calendario dei lavori dell'Assemblea, Pag. XVIritenendo infondate le considerazioni critiche svolte dai rappresentanti dell'opposizione.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Esprime apprezzamento per la decisione del Governo di porre la questione di fiducia su un provvedimento d'urgenza che fornisce una prima risposta alle difficoltà di liquidità delle famiglie italiane.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, evidenzia la contraddittorietà delle motivazioni addotte a sostegno del preannunziato intendimento del Governo di porre la questione di fiducia.

Sull'ordine dei lavori.

MAURIZIO TURCO (PD). Reitera la richiesta che il Parlamento in seduta comune sia sollecitamente convocato per procedere all'elezione di un giudice della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Avverte che ha provveduto ad inviare in data odierna, d'intesa con il Presidente del Senato, una lettera ai presidenti dei gruppi parlamentari proprio al fine di sollecitare l'esercizio del diritto-dovere richiamato dal deputato Maurizio Turco.

La seduta, sospesa alle 19,30, è ripresa alle 20.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti affinché il Comitato dei diciotto possa prenderne visione prima della posizione della questione di fiducia.

La seduta, sospesa alle 20,05, è ripresa alle 20,20.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis.1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, in relazione al quale segnala la necessità di una correzione meramente formale.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata per l'organizzazione del seguito del dibattito.

La seduta, sospesa alle 20,22, è ripresa alle 21.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, la votazione per appello nominale sulla questione di fiducia avrà luogo domani a partire dalle 20,20. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato per domani alle 15.
Avverte altresì che nella seduta di domani non si procederà allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e che giovedì 26 giugno avranno luogo la trattazione degli ordini del giorno ed il voto finale sul disegno di legge di conversione n. 1185-A.

Trasmissione del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2009-2013 e sua assegnazione alla V Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera pervenuta in data 24 giugno 2008, hanno trasmesso il Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013 (Doc. LVII, n. 1), che è Pag. XVIIassegnato, ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, del Regolamento, alla V Commissione, nonché, per il parere, a tutte le altre Commissioni permanenti e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Avverte che il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni competenti è stabilito per il 1o luglio 2008. La V Commissione dovrà presentare la relazione all'Assemblea entro il 5 luglio 2008.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia.

PRESIDENTE. Comunica che, in data odierna, il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia il senatore Giuseppe Esposito in sostituzione della senatrice Laura Bianconi.

Convocazione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE.

PRESIDENTE. Con riferimento alla precedente comunicazione resa nel corso della seduta odierna, informa la Camera che la convocazione della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE per la sua costituzione è anticipata alle ore 9 di giovedì 26 giugno 2008.

Nomina dei componenti della Delegazione presso l'Assemblea parlamentare euromediterranea.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare euromediterranea i deputati Sergio D'Antoni e Gennaro Malgieri.
Il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della stessa delegazione il senatore Rosario Costa.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 25 giugno 2008, alle 18,45.

(Vedi resoconto stenografico pag. 93).

La seduta termina alle 21,05.