XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 26 di martedì 1 luglio 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantanove.

Sull'incidente verificatosi oggi nei pressi della base militare di Grottaglie.

PRESIDENTE. Ricorda che, a seguito di un incidente occorso ad un elicottero decollato dalla base di Grottaglie che stava compiendo un volo di addestramento operativo, ha perso la vita il capo di prima classe Paolo di Giuseppe e altri due militari sono rimasti feriti. Esprime, quindi, a nome della Camera dei deputati, profondo cordoglio e sincera solidarietà all'ammiraglio di squadra Paolo La Rosa, Capo di Stato maggiore della Marina militare, e ai familiari del militare deceduto, nonché vicinanza ai militari feriti, unendosi al comune auspicio di una loro piena e pronta guarigione.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 93 del 2008: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (A.C. 1185-A).

Nella seduta del 26 giugno 2008 si è svolta la trattazione degli ordini del giorno.

(Dichiarazioni di voto finale)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Pur ritenendo complessivamente condivisibili le misure contenute nel decreto-legge in esame, esprime perplessità su alcune disposizioni, segnatamente con riferimento alle modalità di copertura finanziaria ed al mancato accoglimento di una proposta emendativa volta ad estendere l'esenzione dal pagamento dell'ICI anche alle abitazioni principali di cittadini italiani residenti all'estero. Dichiara, quindi, l'astensione della sua componente politica sul disegno di legge di conversione.

MATTEO BRAGANTINI (LNP). Osserva preliminarmente che le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, di cui richiama gli aspetti salienti, hanno lo scopo di dare una prima risposta alle difficoltà di liquidità delle famiglie causate dagli squilibri economici congiunturali, nonché dai provvedimenti adottati in materia dal Governo Prodi. Nel giudicare altresì pienamente condivisibili le disposizioni concernenti l'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale - che la sua parte politica ha sempre ritenuto una vera e propria tassa patrimoniale ingiusta ed iniqua -, la detassazione degli straordinari del lavoro dipendente privato e la rinegoziazione dei mutui, rileva con favore che il Governo si appresta a definire una riforma fiscale in senso federalista. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nello stigmatizzare l'assenza del Presidente del Pag. IVConsiglio e del Ministro dell'Economia nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, lamenta la mancata attenzione dimostrata dal Governo alla situazione di crisi economica nazionale ed internazionale. Considerata dunque positivamente l'eredità lasciata dal Governo Prodi in materia di conti pubblici, ricorda la promessa fatta dal Presidente Berlusconi in materia di redditi e di potere d'acquisto a seguito della quale, giudica, assolutamente insufficienti le misure contenute nel provvedimento d'urgenza in esame. Lamenta infine il mancato accoglimento di alcune proposte emendative del suo gruppo che avrebbero reso più efficaci le disposizioni in materia di ICI e di detassazione degli straordinari, ampliando il numero dei soggetti destinatari delle misure volte ad aumentare il potere d'acquisto delle famiglie.

MAINO MARCHI (PD). Lamentata l'assenza di un costruttivo confronto di merito sia in Commissione sia in Aula, ritiene che le misure adottate dal Governo con il provvedimento d'urgenza in esame, a suo giudizio di stampo meramente elettoralistico, siano assolutamente inidonee ad affrontare le reali situazioni di difficoltà in cui versano le famiglie appartenenti alle categorie più deboli. Rilevata, tra l'altro, l'eccessiva ristrettezza della platea dei beneficiari della prevista detassazione degli straordinari, osserva che sarebbe stato preferibile ricorrere a detassazioni fiscali sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, ritiene sarebbe opportuno che il Governo destinasse le risorse disponibili alle famiglie realmente in difficoltà, che, al di là del titolo meramente propagandistico del provvedimento, non trarranno alcun beneficio dalle misure da esso recate. Nel sottolineare quindi l'opportunità di adottare organici provvedimenti a sostegno dei nuclei familiari, come l'introduzione del relativo quoziente, esprime un giudizio complessivamente negativo sul decreto-legge, manifestando perplessità, in particolare, sulle misure concernenti la rinegoziazione dei mutui, che, a suo avviso, produrranno l'effetto di ridurre le dinamiche concorrenziali nel settore creditizio.

MARCO CAUSI (PD). Nel ricordare le misure in materia di ICI previste nel decreto-legge in esame, evidenzia le ragioni che hanno portato il suo gruppo a giudicare negativamente tali disposizioni, ritenute scarsamente idonee a salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie. Lamentati, inoltre, gli scarsi risultati ottenuti in materia di aiuti al Mezzogiorno, critica le misure in materia di pressione fiscale adottate nel Documento di programmazione economico-finanziaria presentato dall'Esecutivo. Rilevate le gravi conseguenze per le finanze dei comuni derivanti dall'attuazione delle misure relative all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale, conferma la propria contrarietà sul contenuto del provvedimento d'urgenza in esame ed annuncia future iniziative del suo gruppo volte a sollecitare un maggior impegno del Governo in materia di potere d'acquisto delle famiglie.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Stigmatizzati taluni episodi di malcostume parlamentare verificatisi nel corso dell'esame in Assemblea del provvedimento d'urgenza, che giudica giusto e gradito agli italiani, rivendica alla sua componente politica il merito di avere ottenuto che il Governo si impegnasse solennemente a ripristinare le risorse per gli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno. Nel ritenere altresì necessaria una riforma dei regolamenti parlamentari volta a rendere più spedito l'iter dei provvedimenti, dichiara quindi che i deputati del Movimento per l'Autonomia esprimeranno voto favorevole sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 93 del 2008.

SIMONETTA RUBINATO (PD). Nel giudicare del tutto inadeguate e irragionevoli Pag. Vle misure contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, in palese contraddizione con il titolo da esso recato, esprime soddisfazione per l'accoglimento di un emendamento a sua firma finalizzato al ripristino del Fondo di solidarietà, auspicando peraltro una pronta definizione del relativo regolamento attuativo. Ritiene, in particolare, che l'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale sia una disposizione illusoria ed ingannevole, in quanto non comporta una reale riduzione della pressione fiscale e risulta incoerente con l'attuazione di un serio e responsabile federalismo fiscale, indebolendo e deresponsabilizzando l'autonomia gestionale degli enti locali tramite un ulteriore accentramento del prelievo fiscale. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel preannunziare il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, ritiene scarsamente efficaci le misure adottate a difesa del potere d'acquisto delle famiglie, in particolare alla luce del recente incremento del tasso d'inflazione. Giudicate inique, non rispondenti all'ipotesi di federalismo fiscale e comportanti incertezze economiche per i comuni, le disposizioni volte all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale, ricorda le misure alternative proposte dal suo gruppo nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza. Pur condividendo, infine, gli intendimenti iniziali delle disposizioni volte alla detassazione degli straordinari e alla rinegoziazione dei mutui, critica fortemente le conseguenze che da esse deriveranno, in particolare per talune categorie di lavoratori.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Conferma il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che reca disposizioni inique e complessivamente inidonee a salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, segnatamente di quelle più povere, a difendere il valore reale delle retribuzioni e a rilanciare la domanda interna. Giudica, altresì, intollerabile che l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sostanzialmente ininfluente per gran parte delle famiglie del Sud del Paese, e la detassazione degli emolumenti per lavoro straordinario e dei premi di produttività, che non riguarda l'intera platea del mondo del lavoro, siano finanziate mediante una consistente riduzione degli stanziamenti destinati ad investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Esprime rammarico per il ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo, dettato da esigenze tutte interne alla maggioranza, anche in considerazione della disponibilità del suo gruppo a limitare la presentazione di proposte emendative. Nel rilevare quindi, che, nonostante i proclami, il decreto-legge in esame non prevede adeguate misure in difesa del potere d'acquisto delle famiglie, manifesta forti perplessità per i tagli previsti alle risorse destinate, in particolare, allo sviluppo delle opere infrastrutturali del Paese. Conferma, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MAURIZIO BERNARDO (PdL). Nel manifestare apprezzamento per il proficuo lavoro svolto nelle Commissioni, esprime un ringraziamento al Governo per i contenuti del provvedimento d'urgenza in esame, che rispondono agli impegni assunti in campagna elettorale nei confronti delle famiglie italiane. Lamentati gli scarsi risultati ottenuti dal precedente Esecutivo in materia di tagli alla spesa pubblica, critica la posizione dell'attuale maggioranza nei confronti delle disposizioni in esame, conseguenza delle diverse visioni in politica economica. Rilevate le particolari situazioni di difficoltà in cui versano i cittadini di alcune città governate dal centrosinistra, evidenzia la straordinaria necessità delle misure in via di adozione, dichiarando il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame.

Pag. VI

GIANFRANCO CONTE (PdL), Presidente della VI Commissione. Propone una correzione di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 25).
(Così rimane stabilito).

LAURA RAVETTO (PdL), Relatore per la V Commissione. Rivolge un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

MAURIZIO FUGATTI (LNP), Relatore per la VI Commissione. Si associa alle espressioni di ringraziamento formulate dal relatore per la V Commissione, auspicando che i rapporti tra maggioranza ed opposizione possano svilupparsi nel clima costruttivo registrato durante l'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1185-A.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONELLO SORO (PD). Lamentata l'eccessiva ristrettezza del termine fissato per la presentazione di proposte emendative al decreto-legge che anticipa larga parte della manovra annuale di finanza pubblica, chiede alla Presidenza di prevedere che l'esame in sede referente si svolga nei tempi ordinariamente previsti per i provvedimenti d'urgenza o, in subordine, di differire il predetto termine.

BRUNO TABACCI (UdC). Lamenta che le iniziative recentemente assunte dal Governo in materia economica realizzano una surrettizia modificazione delle procedure parlamentari di esame dei documenti di bilancio, nonché un tentativo di sostanziale commissariamento delle Camere.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Espresso apprezzamento per gli interventi svolti dai deputati Soro e Tabacci, chiede alla Presidenza di garantire un confronto compiuto e costruttivo sul merito del decreto-legge che anticipa la manovra annuale di finanza pubblica. Prospetta, a tal fine, l'opportunità che i lavori odierni dell'Assemblea si concludano dopo la votazione finale del disegno di legge di conversione relativo al riordino della magistratura onoraria.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Anche a nome del presidente della VI Commissione, fa presente che il termine per la presentazione delle proposte emendative al decreto-legge n. 112 del 2008 è stato fissato a venerdì 4 luglio in ragione della condivisa esigenza di garantire un esame più approfondito delle stesse e tenendo conto della data stabilita per l'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea.

PRESIDENTE. Ricordato che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nel predisporre il calendario dei lavori dell'Assemblea, ha tenuto conto dell'esigenza che il Governo possa svolgere la propria azione e che il Parlamento veda pienamente garantite le sue prerogative, precisa che, in relazione all'iter del provvedimento richiamato dai deputati intervenuti, sono stati rispettati i termini previsti dal Regolamento; ritiene comunque opportuno sottoporre alla Conferenza dei presidenti di gruppo, che è pertanto convocata alle 18, la questione relativa alle conseguenze di un eventuale differimento del termine per la presentazione di proposte emendative al decreto-legge recante la manovra economico-finanziaria e la richiesta sollevata dal deputato Evangelisti.

ILEANA ARGENTIN (PD). Chiede che le autorità competenti si adoperino per superare le difficoltà recentemente riscontrate quanto alla somministrazione di energia elettrica nelle case popolari.

PRESIDENTE. Auspica che le competenti autorità individuino una soluzione Pag. VIIalla problematica evocata dal deputato Argentin.

LUDOVICO VICO (PD). Esprime sentimenti di cordoglio ai familiari dell'operaio dello stabilimento ILVA di Taranto deceduto oggi a causa di un incidente sul lavoro.

PRESIDENTE. Si associa, a nome dell'intera Assemblea, alle espressioni di cordoglio formulate dal deputato Vico.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 95 del 2008: Termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria (A.C. 1212-A).

Nella seduta del 26 giugno 2008 si è svolta, da ultimo, la trattazione dell'unico ordine del giorno.

(Dichiarazioni di voto finale)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea la necessità di addivenire ad un riordino complessivo della categoria dei giudici di pace che, pur svolgendo una funzione di primaria importanza, si trovano ad operare in una situazione di precarietà.

ROBERTO RAO (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando l'urgenza di una riforma organica della magistratura onoraria, la quale è progressivamente divenuta elemento portante del sistema della giustizia italiana. Invita quindi il Governo ad astenersi da talune scelte in materia di giustizia che appaiono discutibili e non rispondenti alla finalità di assicurare il migliore funzionamento dell'apparato giurisdizionale.

NICOLA MOLTENI (LNP). Sottolineato che il provvedimento d'urgenza in esame è volto ad uniformare la scadenza per le varie categorie di giudici onorari, ritiene non più rinviabile una riforma che garantisca un adeguato riconoscimento della magistratura onoraria, che da troppo tempo opera in una situazione di incertezza.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

NICOLA MOLTENI (LNP). Nell'esprimere, quindi, apprezzamento per l'accoglimento dell'ordine del giorno della maggioranza, ricorda la proposta di legge presentata dalla sua parte politica al Senato nella scorsa legislatura in materia di designazione elettiva dei giudici di pace.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

NICOLA MOLTENI (LNP). Evidenzia, infine, il fattivo contributo offerto dal suo gruppo all'iter in Commissione del disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, sul quale dichiara voto favorevole.

PIETRO TIDEI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che reputa volto ad evitare la paralisi del funzionamento dell'amministrazione della giustizia ed a scongiurare disparità di trattamento all'interno del personale della magistratura. Nel sottolineare quindi il ruolo essenziale svolto dalla magistratura onoraria, auspica che entro il 2009 il Parlamento pervenga ad una organica riforma del settore, stigmatizzando sin d'ora taluni intendimenti della maggioranza e del Governo, nei confronti dei quali preannuncia una ferma opposizione della sua parte politica.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Ritiene che il Governo dovrebbe ovviare alle croniche carenze del sistema della giustizia, che non si risolvono con la legislazione di emergenza, anziché prorogare il ruolo della magistratura onoraria; pur riconoscendo, infatti, Pag. VIIIl'importante contributo fornito dai giudici onorari, evidenzia il diritto dei cittadini italiani ad un'efficiente giustizia amministrata da magistrati di ruolo.

ENRICO COSTA (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea la necessità di addivenire ad una organica riforma della magistratura onoraria, per porre fine all'inaccettabile precariato dei giudici onorari ed offrire una più congrua risposta alla sempre più pressante domanda di giustizia proveniente dai cittadini italiani.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1212-A.

PRESIDENTE. In attesa delle determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18, è ripresa alle 18,40.

Sull'ordine dei lavori e modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente all'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella seduta di domani (vedi resoconto stenografico pag. 41).
Comunica altresì che l'esame in Assemblea del disegno di legge di conversione del decreto-legge sulla manovra economica avrà inizio martedì 15 luglio; il termine per la conclusione dell'esame in Commissione è fissato per il 14 luglio prossimo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 2 luglio 2008, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 42).

La seduta termina alle 18,45.