XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 117 di martedì 20 gennaio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 15 gennaio 2009.

I deputati in missione sono sessantotto.

Discussione del disegno di legge: Misure contro gli atti persecutori (A.C. 1440-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

FEDERICO PALOMBA (IdV), Vicepresidente della II Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, volto a fornire una risposta concreta e di civiltà nella lotta contro la violenza perpetrata sotto forma del cosiddetto stalking, ossia delle molestie insistenti, fenomeno in relazione al quale il nostro ordinamento non è ancora in grado di assicurare un efficace presidio cautelare e sanzionatorio; rinvia peraltro alla relazione scritta per una più approfondita analisi del testo. Dà quindi conto delle principali modifiche che si propone di apportare al codice penale, che giudica di fondamentale importanza per i profili di carattere preventivo, repressivo e culturale, soffermandosi, in particolare, sull'introduzione dell'articolo 612-bis, che disciplina il reato di atti persecutori, nonché sulla previsione dello strumento dell'ammonimento e delle misure coercitive nei confronti degli autori di tali atti. Ringrazia, infine, il relatore, il Governo e i componenti la II Commissione per il proficuo lavoro svolto e per la predisposizione di un testo le cui disposizioni si inquadrano nell'ambito delle forme di tutela richiamate dall'articolo 2 della Costituzione.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Richiamata la gravità del reato di molestie, di cui evidenzia la natura persecutoria ai danni soprattutto delle donne, ricorda di aver presentato una proposta emendativa finalizzata a prevedere tra le circostanze aggravanti dello stalking lo stato di gravidanza della vittima. Sottolineata quindi l'importanza della funzione svolta dai Centri antiviolenza - purtroppo ancora in numero esiguo - soprattutto per aiutare le vittime a denunciare gli episodi di violenza, auspica che il testo del provvedimento in discussione possa essere ulteriormente migliorato nel prosieguo del suo iter parlamentare, pur mantenendo la necessaria snellezza, e che si pervenga ad un'approvazione ampiamente condivisa che contribuisca a modificare una mentalità ed una cultura che vedono le donne troppo spesso considerate come oggetti.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Espresso rammarico per la scarsa partecipazione al dibattito, sottolinea preliminarmente la scorrettezza del metodo con il quale la Pag. VImaggioranza, dapprima dichiaratasi disponibile, in sede referente, all'elaborazione di un testo unificato, è pervenuta in seguito all'adozione del disegno di legge governativo come testo base. Ricorda quindi che il merito di avere intrapreso iniziative legislative volte ad introdurre nel nostro ordinamento il reato di molestie insistenti è da ascrivere al Ministro Pollastrini, la quale aveva presentato al Parlamento, nella precedente legislatura, un disegno di legge più completo di quello in discussione, che, limitandosi a prospettare un insieme di norme, di diritto penale sostanziale e processuale, volte esclusivamente a reprimere il predetto reato, non individua strumenti educativi e di promozione di una cultura di parità tra uomini e donne. Nell'auspicare l'approvazione del provvedimento, ritiene, infine, debbano costituire impegni comuni delle donne dell'attuale generazione quelli di capovolgere l'immagine della donna come vittima e di costruire una società nella quale ella sia libera di offrire alla politica e alla società le capacità e i valori di cui è portatrice.

ROBERTO RAO (UdC). Ricordato preliminarmente che il suo gruppo valuta positivamente l'operato del Ministro Carfagna ed il lavoro svolto dalla Commissione giustizia, sottolinea che sarebbe stato più opportuno giungere alla stesura di un testo unificato, al fine di agevolare un approccio bipartisan su temi così delicati per la sicurezza dei cittadini. Nell'evidenziare quindi come l'obiettivo del provvedimento in esame sia perseguire finalmente comportamenti non contemplati dai codici, inadeguati ad assicurare un presidio sanzionatorio efficace a contrastare la natura vessatoria e persecutoria delle molestie assillanti e le loro conseguenze psicofisiche sulle vittime, spesso soggetti deboli, che a suo avviso sono maggiormente tutelati in altri Paesi stranieri, preannunzia che il suo gruppo presenterà esclusivamente proposte migliorative del testo in discussione, finalizzate in particolare ad introdurre una maggior efficacia preventiva e a correggere alcuni eccessi del testo, che, auspica, possa essere approvato con una ampia maggioranza.

MANLIO CONTENTO (PdL). Ricordato che dalle proposte formulate nella precedente legislatura non scaturì una legge in materia di molestie insistenti soltanto per incapacità della maggioranza di centrosinistra, la cui compattezza fu compromessa dall'ambizione di disciplinare, contestualmente alle stesse, anche il fenomeno della discriminazione sessuale, rivendica al Ministro Carfagna e all'attuale maggioranza il merito di avere riproposto con determinazione il tema dello stalking. Auspica quindi che il prosieguo del dibattito possa costituire l'occasione per affinare ulteriormente il testo del provvedimento in relazione alle questioni a suo avviso ancora aperte, tra le quali quelle relative al rapporto di coniugio tra molestatore e molestato, alle misure a sostegno delle vittime del reato e alla determinazione della fattispecie penale.

LUCIA CODURELLI (PD). Nell'auspicare preliminarmente l'approvazione di un testo di legge ampiamente condiviso da tutte le forze politiche, esprime apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione, che ha visto riprendere l'attività positivamente avviata in materia nella precedente legislatura. Reputato fondamentale che nel prosieguo dell'iter parlamentare non venga stravolto l'impianto del provvedimento, richiama l'importanza dell'introduzione della fattispecie del reato di stalking, che colma una grave lacuna legislativa. Ricordati alcuni dati indicanti l'elevata diffusione delle molestie sessuali nel nostro Paese, sottolinea la necessità di prevedere un percorso di sostegno adeguato alle vittime e di destinare le necessarie risorse ad attività di prevenzione al fine di evitare che il provvedimento in esame si trasformi nell'ennesima legge propagandistica di un Esecutivo più attento ai reati commessi dagli extracomunitari. Evidenziato infine il ruolo rilevante dei media, auspica che non si torni ad una visione arretrata della figura femminile e che il provvedimento in Pag. VIIdiscussione rappresenti davvero il raggiungimento di un obiettivo politico e di civiltà.

PINO PISICCHIO (IdV). Nel sottolineare la particolare gravità e la diffusione del fenomeno dello stalking, di cui sono vittime soprattutto le donne ed al quale talvolta fanno seguito atti di violenza sessuale, manifesta, anche a nome del suo gruppo, condivisione per il provvedimento in discussione, di grande valore politico, che riprende il lavoro svolto nella scorsa legislatura dalla II Commissione. Evidenziata tuttavia l'esiguità del contingente di Forze dell'ordine preposto a contrastare il predetto fenomeno, sottolinea la necessità di predisporre interventi idonei a consentire adeguate forme di prevenzione.

GUIDO MELIS (PD). Espresso un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento in discussione, il cui impianto normativo trae spunto dal testo unificato approvato dalla II Commissione nella scorsa legislatura, manifesta rammarico per la sostanziale chiusura della maggioranza sul tema dell'omofobia, nonché sull'intendimento di adottare come testo base il disegno di legge predisposto dal Governo, anche in considerazione dell'ampia convergenza politica registratasi nel corso dell'iter in sede referente. Sottolinea, infine, la valenza delle norme contenute nel provvedimento in esame, che consentirà di colmare un vuoto normativo del nostro ordinamento su un reato di estrema gravità penale e sociale.

BEATRICE LORENZIN (PdL). Nel ritenere che il disegno di legge in discussione sancisca, a poco più di un decennio dalla configurazione della violenza sessuale quale reato contro la persona, un cambiamento di portata storica nei costumi della nostra società civile, esprime stupore per le considerazioni svolte da talune deputate dell'opposizione, le quali hanno incentrato i propri interventi più sulla polemica politica che sulla necessità di perseguire insieme, al di là degli schieramenti di appartenenza, l'obiettivo dell'uguaglianza sostanziale di uomini e donne. Nel dare quindi atto al Governo e al Ministro Carfagna di avere fatto del tema delle molestie insistenti una delle priorità della propria azione politica, auspica che al testo del provvedimento, snello ed efficace, possano essere apportati ulteriori miglioramenti nel prosieguo dell'iter.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Espressa soddisfazione per la presentazione di un provvedimento che giudica di particolare importanza per il Paese, evidenzia il clima sereno e costruttivo che ha connotato l'iter in sede referente, ritenendo peraltro ingenerose e non veritiere le affermazioni rese da taluni deputati dell'opposizione sulla presunta volontà dell'Esecutivo di conferire una connotazione preminentemente governativa al testo base predisposto dalla Commissione. Richiamate quindi le misure più rilevanti recate da un disegno di legge che pone rimedio all'autentica emergenza sociale costituita dallo stalking, manifesta particolare apprezzamento per l'introduzione nel testo delle circostanze aggravanti, in particolare per i reati connessi su minori o su soggetti diversamente abili, giudicando peraltro del tutto inopportuno assimilare il reato di stalking a quello di omofobia. Nel preannunziare, infine, la presentazione di un ordine del giorno volto ad istituire presso le questure specifici sportelli in materia di molestie insistenti, ringrazia il Governo per il sostanziale recepimento di un suo emendamento finalizzato alla predisposizione di un numero verde, auspicando altresì la sollecita approvazione del provvedimento, in un testo largamente condiviso.

MARILENA SAMPERI (PD). Nel ricordare che il suo gruppo aveva manifestato preferenza, in sede referente, per l'elaborazione di un testo unificato ispirato all'idea di disciplinare unitariamente tutte le forme di violenza nei confronti dei soggetti deboli, attesa la comune matrice culturale di fenomeni quali lo stalking e l'omofobia, evidenzia tuttavia l'importanza del disegno di legge in discussione che colma una lacuna del nostro ordinamento, offre alle Pag. VIIIdonne un essenziale strumento di tutela e avvicina la legislazione italiana a quella di altri Paesi. Auspica quindi che le forze politiche, superate le logiche di schieramento, sappiano assumersi la responsabilità istituzionale di approvare il disegno di legge in discussione, il cui testo giudica buono, ma perfettibile, tra l'altro sotto il profilo dell'affiancamento di ulteriori misure preventive a quelle repressive, che prevedono il coinvolgimento di tutti gli attori sociali.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Fornisce preliminarmente una specifica definizione del reato di stalking, perpetrato specialmente nei confronti delle donne, che costituisce ormai una vera e propria emergenza sociale, al quale l'ordinamento non è in grado di assicurare un presidio cautelare e sanzionatorio efficace. Richiama quindi gli aspetti maggiormente condivisibili recati dal provvedimento in esame, soffermandosi, tra l'altro, sul nuovo articolo 612-bis, che disciplina il reato di atti persecutori, nonché sulla previsione di specifiche misure di carattere preventivo, quali lo strumento dell'ammonimento e delle disposizioni coercitive nei confronti degli autori di tali atti, esprimendo peraltro talune perplessità, in particolare, sull'intendimento di ampliare nuovi reati soggetti a intercettazione. Manifesta, infine, la soddisfazione del suo gruppo sull'impianto di un provvedimento frutto di una larga convergenza espressa dalle forze parlamentari presso la II Commissione.

GAETANO PECORELLA (PdL). Nel sottolineare l'alto valore civile del provvedimento in discussione, che ritiene limitante qualificare come ad esclusiva tutela delle donne, configurandosi più propriamente come il riconoscimento di un giusto diritto, auspica la sollecita approvazione di quella che giudica un'ottima legge. Formula quindi alcuni rilevi critici, di natura prettamente tecnica, con particolare riferimento alla specialità del reato di stalking, che non tiene in opportuna considerazione la possibilità che la molestia costituisca un più grave reato. Nel ritenere altresì opportuno prevedere tra le circostanze aggravanti che il fatto sia commesso dal coniuge non separato, valuta improprio il riferimento al termine di «condotta» in sostituzione della dizione «atti reiterati», per definire il reato di stalking. Giudica infine incompleta la definizione di aggravante per le molestie commesse in caso di omicidio.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della II Commissione rinunzia alla replica.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione, sottolinea l'importanza del provvedimento in discussione, che, introducendo la fattispecie di reato di molestia insistente, colma una evidente lacuna del nostro ordinamento giuridico. Nel ribadire, quindi, l'impegno del Governo a difesa dei diritti, in particolare delle donne, auspica che nel prosieguo dell'iter si pervenga ad un'ampia convergenza parlamentare sul testo in esame, manifestando altresì apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Soro n. 1-00054: Iniziative volte alla presentazione delle dimissioni da parte del sottosegretario di Stato Nicola Cosentino.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 14 gennaio 2009.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali della mozione.

PASQUALE CIRIELLO (PD). Illustra la mozione Soro n. 1-00054, rilevando che dovrebbe essere obiettivo comune fare in Pag. IXmodo che la politica riacquisti, di fronte all'opinione pubblica, la dignità e la credibilità che le competono, attraverso il compiuto rispetto delle regole proprie dell'etica pubblica; pur rilevando, quindi, che compete solo alla magistratura valutare la fondatezza delle accuse rivolte al sottosegretario Cosentino, ritiene che questi dovrebbe comunque rassegnare le dimissioni, affinché non sussistano ombre e sospetti che potrebbero incidere negativamente sull'esercizio delle sue funzioni.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Ricordato preliminarmente che il suo gruppo ha convintamente sottoscritto la mozione Soro n. 1-00054, pur consapevole che la politica non deve intervenire in merito ad indagini in corso, esprime la certezza che le istituzioni devono essere al di sopra di ogni sospetto di collusione con poteri malavitosi, come sembra, invece emergere, pur con le dovute garanzie, nel caso del sottosegretario Cosentino; in proposito, reputa che lo stesso avrebbe dovuto, con senso di responsabilità, rassegnare le dimissioni dal suo incarico governativo, sia per difendersi meglio dalla accuse rivoltegli, sia per sottrarre l'istituzione da lui rappresentata alle negative conseguenze di tale situazione e ricorda, al riguardo, il precedente dell'allora ministro Di Pietro, prontamente dimessosi.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Stigmatizzato il perverso intreccio tra politica e criminalità organizzata che connota l'operato delle diverse forze parlamentari presso la regione Campania, giudica del tutto insufficiente il contenuto del documento di indirizzo in discussione; invita, quindi, il Parlamento a svolgere un'approfondita riflessione sui deprecabili fenomeni di degenerazione della mala politica che si registrano nei predetti territori, nei quali dovrebbe essere altresì intensificato l'impiego delle Forze dell'ordine.

ENRICO COSTA (PdL). Lamentata preliminarmente l'assenza di quasi tutti i firmatari della mozione in discussione, ricorda che essa si basa non su avvisi di garanzia, ordini di perquisizione o formali notizie di reato, bensì su articoli di stampa riportanti stralci di interrogatori di un collaboratore di giustizia che ha già dimostrato la propria inattendibilità. Nel ritenere, quindi, che la presunta volontà di tutelare il prestigio del Governo, manifestata dai presentatori del documento di indirizzo in esame - a suo avviso ambigua, contraddittoria ed infondata - sia invece un atto che lede profondamente la dignità del Parlamento, invita i proponenti a ritirare la mozione al fine di avviare un sereno confronto tra maggioranza e opposizione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali della mozione e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 12,45, è ripresa alle 14,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantatré.

Sull'ordine dei lavori.

RENZO CARELLA (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sulla grave situazione ambientale della Valle del Sacco, che sta suscitando allarme e preoccupazione nella popolazione interessata.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Convenzione con il Governo degli Stati Uniti d'America per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi o le evasioni fiscali (A.C. 1907).

Nella seduta del 19 gennaio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Pag. X

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

La Camera approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, esprimendo un giudizio positivo sulla relativa Convenzione ed auspicando per il futuro un più celere iter di ratifica dei trattati internazionali sottoscritti dall'Italia.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Lamentato il ritardo con cui è stato presentato il disegno di legge di ratifica della Convenzione in esame, che favorisce la collaborazione economica tra Italia e Stati Uniti, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, sottolineando la rilevanza strategica della relativa Convenzione; lamenta, tuttavia, l'eccessivo tempo intercorso tra la sua sottoscrizione e la conclusione del conseguente procedimento di ratifica.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

GUGLIELMO PICCHI (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, di cui sottolinea la rilevanza, evidenzia che il recepimento della relativa Convenzione risolverà il problema delle retribuzioni del personale alle dipendenze delle strutture diplomatiche e consolari. Auspica, quindi, che in futuro la ratifica di trattati internazionali avvenga in tempi più brevi.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Nel rilevare come la ratifica della Convenzione in esame coincida con l'avvicendamento al vertice dell'amministrazione statunitense e con l'avvio in Senato dell'iter legislativo del provvedimento in materia di federalismo fiscale, auspica una fattiva collaborazione tra Italia e Stati Uniti anche nel contrasto dell'immigrazione clandestina e della criminalità organizzata ad essa collegata. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo.

PRESIDENTE. Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,25, è ripresa alle 14,40.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 1907.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista (A.C. 2041-A).

Nella seduta del 19 gennaio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame degli articoli)

PRESIDENTE. Ricordato che da parte dei deputati Mecacci ed altri, tutti appartenenti al gruppo del Partito Democratico, sono stati presentati circa 6300 emendamenti e premesso che lo stesso gruppo è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione, avverte che la Presidenza, nella sua autonomia, anche tenendo conto del numero degli emendamenti presentati, nell'ambito delle serie a scalare porrà in votazione, tra il primo e l'ultimo degli emendamenti di Pag. XIciascuna serie, un numero di emendamenti tale da risultare pari a quello spettante al gruppo in base all'articolo 85-bis del Regolamento, fino ad un totale di 109.
Comunica inoltre che non saranno posti in votazione, in quanto incongrui, gli emendamenti da Mecacci 3.6308 a Mecacci 3.6238.
Avverte infine che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 2 i deputati FURIO COLOMBO (PD), MASSIMO D'ALEMA (PD), ROCCO BUTTIGLIONE (UdC), GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Maran 2.01 e 2.02.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Concorda.

MATTEO MECACCI (PD). Dichiara, in dissenso dal suo gruppo, voto contrario sull'articolo 2, che giudica inidoneo a tutelare gli interessi strategici dell'Italia.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti, e respinge gli articoli aggiuntivi Maran 2.01 e 2.02.

Interviene sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 3 il deputato PIER FERDINANDO CASINI (UdC).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 3 i deputati MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD), ITALO BOCCHINO (PdL), LUCIANO CIOCCHETTI (UdC), MAURO LIBÈ (UdC) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati, riservandosi di esprimere successivamente il parere sugli articoli aggiuntivi.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Preannunzia la disponibilità del Governo ad esprimere parere favorevole sugli articoli aggiuntivi di analogo contenuto Mecacci 3.02 e Marsilio 3.011, purché riformulati nel senso di prevedere una più congrua copertura finanziaria.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo concorda con il parere espresso dal relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 3.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Invita la Commissione a proporre una riformulazione delle proposte emendative riferite alla questione degli indennizzi per gli italiani rimpatriati dalla Libia.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene si possa procedere all'esame degli emendamenti e valutare successivamente le questioni connesse all'eventuale riformulazione degli articoli aggiuntivi.

STEFANO STEFANI (LNP), Presidente della III Commissione. Ritiene opportuno procedere comunque nell'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ritiene opportuno sospendere brevemente la seduta, invitando altresì la Presidenza a chiarire la tempistica inerente le successive fasi procedurali.

PRESIDENTE. Avverte che si proseguirà nell'esame e nella votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 3, riservandosi di sospendere successivamente la seduta qualora, in presenza di una riformulazione degli articoli aggiuntivi, risulti Pag. XIInecessario consentire alla Commissione bilancio di valutare la relativa copertura finanziaria.

MATTEO MECACCI (PD). Illustra i contenuti del suo emendamento 3.98.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.98.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.65.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.15.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.32.

STEFANO STEFANI (LNP), Presidente della III Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per permettere al Comitato dei nove di valutare una riformulazione degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 3.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Esprime perplessità sulla richiesta formulata dal presidente della III Commissione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Invita la Presidenza ad attenersi alla procedura precedentemente prospettata circa il prosieguo dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Si associa alla richiesta formulata dal presidente della III Commissione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Manifesta un orientamento contrario alla proposta inerente una breve sospensione della seduta.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Reitera l'invito alla Presidenza ad attenersi alla procedura precedentemente delineata circa il prosieguo dei lavori.

PRESIDENTE. Ritiene si possa procedere nell'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.297.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

Pag. XIII

RAFFAELE VOLPI (LNP). Sottolinea l'incoerenza sottesa alle posizioni sostenute dal deputato Colombo.

FURIO COLOMBO (PD). Rivendica la coerenza delle opinioni da lui espresse in merito ai rapporti con la Libia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.247.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.207.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), FURIO COLOMBO (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.167.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.99.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.118.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.346.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), FURIO COLOMBO (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Sottolinea la necessità di chiarire con esattezza il confine libico che andrebbe monitorato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.330.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Esprime perplessità sui contenuti dell'articolo 3 del testo in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.314.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Chiede al Governo di farsi carico dell'emergenza umanitaria in atto sul confine tra Ciad e Libia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.300.

Pag. XIV

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Evidenzia le difficoltà derivanti dal fatto che la Libia non rispetta la Convenzione di Ginevra.

Intervengono altresì per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1344.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Denunzia le violazioni dei diritti umani commesse in Libia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1205.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Chiede al Governo di sapere quali siano i livelli di libertà religiosa esistenti in Libia.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FURIO COLOMBO (PD).

RAFFAELE VOLPI (LNP). Contesta le affermazioni rese dal deputato Colombo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1065.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Esprime perplessità sulla reale efficacia della normativa in esame a contrastare l'immigrazione clandestina.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.995.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Ribadisce le perplessità precedentemente espresse sull'efficacia della normativa in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.925.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Giudica l'Accordo in esame non risolutivo della problematica dell'immigrazione clandestina.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.785.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

Pag. XV

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.715.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.347.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.505.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.428.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1433.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1411.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1389.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1367.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2431.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2292.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2152.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2082.

Pag. XVI

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2012.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1872.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1802.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1732.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1592.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1434.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.1491.

In morte dell'onorevole Luigi Preti.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e i membri del Governo). Ricorda la figura dell'onorevole Luigi Preti, scomparso nella giornata di ieri a Bologna, insigne protagonista della vita politica e istituzionale del Paese, richiamando il proficuo impegno da lui profuso quale leader storico della socialdemocrazia.
Rinnova, quindi, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Luigi Preti (Applausi).

Si riprende la discussione.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2515.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti presentati dai deputati RadicaliPag. XVII è volto a manifestare disagio per il contenuto del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2494.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2474.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2453.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2432.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento 3.7000 che, recando oneri finanziari, dovrà essere esaminato nella seduta di domani, a meno che non vi sia il consenso unanime dei gruppi a derogare a tale termine.
Avverte altresì che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 19.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Chiede una sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di riunirsi.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta del relatore.

La seduta, sospesa alle 17,40, è ripresa alle 18,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri sull'emendamento 3.7000 del Governo, in relazione al quale i gruppi hanno rinunziato al termine di cui all'articolo 86, comma 5-bis, del Regolamento.
Acquisito l'assenso del relatore, avverte altresì che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento 3.7000 del Governo deve intendersi accantonato.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) ed ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3514.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) ed ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3375.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) ed ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3235.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) ed ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).Pag. XVIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3165.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) ed ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3095.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e MATTEO MECACCI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2955.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2885.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2815.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2675.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2516.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD).

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamenta che il Governo non sta seguendo con la dovuta attenzione gli interventi dei deputati Radicali, preannunziando il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti presentati da questi ultimi.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.2566.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nel dare atto ai deputati Radicali di aver presentato emendamenti coerenti, si associa alle preoccupazioni espresse dal deputato Bernardini in ordine alla mancata partecipazione al dibattito da parte di esponenti della maggioranza.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3594.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

Pag. XIX

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Precisa che le esecuzioni delle condanne alla pena di morte sono state eseguite anche al di fuori del territorio libico.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3575.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

FERDINANDO ADORNATO (UdC). Ritiene pleonastiche le disposizioni del provvedimento in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROCCO BUTTIGLIONE (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3555.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3535.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3515.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4593.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

FERDINANDO ADORNATO (UdC). Auspica che i deputati votino non sulla base di vincoli di mandato ma secondo coscienza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4454.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4314.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Chiarisce che la violazione dei diritti umani non è una peculiarità del regime libico, ma si verifica anche in altri Paesi in cui vige la legge islamica.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Pur condividendo le dichiarazioni del deputato Polledri, precisa che gli altri Paesi islamici non chiedono tuttavia al Governo italiano la legittimazione delle violazioni dei diritti umani.

CARMINE SANTO PATARINO (PdL). Nel giudicare equo e corretto sul piano politico ed istituzionale il provvedimento in esame, invita alcuni esponenti dell'opposizione ad un atteggiamento di maggiore coerenza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4244.

Pag. XX

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4174.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4034.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3964.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3894.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

MARIO TASSONE (UdC). Ritiene che il Trattato in esame denoti un cedimento sul piano della sicurezza e dei diritti civili, a fronte del fatto che la Libia non ha mai rispettato gli impegni assunti a livello internazionale.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Ricordato di essere il primo firmatario della legge sulle mutilazioni genitali femminili, rileva che tale fenomeno non è diffuso in Libia.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Manifestato disagio per le argomentazioni usate da alcuni deputati intervenuti, invita al rispetto anche delle opinioni che non si condividono.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PIER FERDINANDO CASINI (UdC).

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Giachetti, ritiene che oltre alla questione riguardante il rispetto dei diritti umani si debba affrontare il problema dei costi che ricadranno sui cittadini a seguito dell'Accordo di cui si propone la ratifica.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti alla Presidenza circa il prosieguo del dibattito sul provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Avverte che si procederà nelle votazioni fino alle 20.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROCCO BUTTIGLIONE (UdC).

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Esprime perplessità sulla logica alla base dei voti favorevoli espressi da taluni gruppi sugli emendamenti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3754.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD).

MASSIMO DONADI (IdV). Precisa che la scelta del suo gruppo di esprimere voto favorevole sugli emendamenti presentati dai deputati Radicali deriva da motivazioni esclusivamente politiche.

Pag. XXI

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3595.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.3640.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4669.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4631.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), RITA BERNARDINI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mecacci 3.4594.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 209 del 2008: Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali (A.C. 2047-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

STEFANO STEFANI (LNP), Relatore per la III Commissione. Nel rilevare preliminarmente come attraverso il provvedimento d'urgenza in esame il Governo abbia previsto una proroga semestrale dalla partecipazione italiana a varie missioni internazionali, consentendo peraltro un più penetrante controllo parlamentare in materia, sottolinea l'elevata entità delle risorse finanziarie a tal fine stanziate, a conferma della priorità strategica di tali impegni per la politica estera italiana. Ricorda altresì che le Commissioni riunite III e IV hanno approvato un emendamento dei relatori volto a reintrodurre a favore dalla cooperazione per lo sviluppo uno stanziamento di importo pari a quello previsto per gli esercizi precedenti, salvaguardando in tal modo la specificità italiana della piena integrazione tra cooperazione civile e militare. Illustra quindi il contenuto del decreto-legge in discussione, con particolare riferimento alla collaborazione con le autorità irachene, che hanno manifestato apprezzamento per l'operato delle forze armate italiane, ed all'impegno nei territori interessati al conflitto israelo-palestinese. Prospetta altresì una eventuale modifica del provvedimento d'urgenza nel senso di prevedere un possibile impiego delle Forze armate italiane nella striscia di Gaza. Segnala infine come il nostro Paese, assumendo la presidenza del G8, intensifichi il proprio impegno internazionale per la pace e la stabilità in un delicato contesto di crisi economico-finanziaria.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Osserva che la partecipazione italiana a rilevanti missioni internazionali trae origine dalla consapevolezzaPag. XXII che solo una politica attiva, che favorisca la ricomposizione dei conflitti, rappresenta la prima garanzia per la sicurezza nazionale. Rilevato altresì che il provvedimento d'urgenza in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, ripropone lo schema di rifinanziamento semestrale adottato nella scorsa legislatura, prospetta la possibilità di una rivisitazione delle modalità di esame parlamentare di tali missioni, prendendo eventualmente a modello la procedura seguita per l'approvazione del DPEF. Ricordato, infine, che il Governo ha ottemperato all'impegno sancito da un apposito documento di indirizzo da lui presentato, incrementando le risorse finanziarie da destinare alle missioni internazionali, rivolge un sentito ringraziamento ai militari impegnati all'estero.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

MATTEO MECACCI (PD). Rilevato preliminarmente che avrebbe ritenuto preferibile associare alla discussione in corso una relazione del Ministro degli Affari esteri all'Assemblea in merito allo stato attuale delle missioni internazionali cui l'Italia offre il proprio contributo, manifesta l'orientamento favorevole dei deputati Radicali eletti nelle liste del Partito Democratico al provvedimento d'urgenza in esame, sottolineando la rilevanza strategica della partecipazione italiana alle predette missioni in termini di contributo alla sicurezza ed all'ordine mondiali nonché alla tutela dei diritti umani in numerosi teatri di guerra nel mondo. Espresso apprezzamento per il recente più intenso impegno del nostro Paese nelle varie operazioni di peace-keeping sotto l'egida dell'ONU, manifesta forte riprovazione per l'avvenuta stipulazione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con la Libia, che reputa muoversi contraddittoriamente in una direzione diametralmente opposta. Richiama quindi il contenuto del decreto-legge, con particolare riferimento alle missioni in corso in Libano e Georgia, reputando necessario, a fronte del preoccupante deterioramento della situazione in Afghanistan, un forte impegno politico a sostegno del processo di ricostruzione sociale e istituzionale in corso, anche in vista delle imminenti elezioni politiche. Preannunzia infine la presentazione di ordini del giorno.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

FRANCESCO BOSI (UdC). Nel manifestare perplessità per l'adozione di periodici provvedimenti di rifinanziamento, che rischiano di conferire carattere precario alla partecipazione italiana alle missioni internazionali, evidenzia l'importanza del ruolo svolto dal nostro Paese per garantire la pace e la sicurezza tra le nazioni. Sottolineata, quindi, la necessità di procedere ad un incremento del personale militare impegnato all'estero, segnatamente di quello presente in territorio afghano, sollecita il Governo e la comunità internazionale a rivolgere maggiore attenzione alle precarie condizioni in cui vivono le popolazioni interessate da conflitti.

FRANCO GIDONI (LNP). Richiama gli aspetti salienti e più innovativi del provvedimento d'urgenza in discussione, tra cui il significativo incremento delle risorse destinate a finanziare la partecipazione italiana a missioni internazionali, anche in previsione di una più ingente presenza militare in Afghanistan; giudica peraltro particolarmente significative la destinazione di un contingente della Guardia di finanza in Libia con funzioni di contrasto dei flussi migratori diretti verso il nostro Paese e la missione in corso in Darfur.

PAOLO CORSINI (PD). Ritiene che il decreto-legge in discussione evochi sostanzialmente i due temi fondamentali di Pag. XXIIIgrande valenza politica della proiezione del nostro Paese nel campo delle relazioni internazionali e del contributo che l'Italia può offrire nella ricerca di una sicurezza globale in grado di garantire possibilità di sviluppo e progresso economico e sociale, concorrendo a delineare la politica estera e di difesa dell'Unione europea. Nel sollevare obiezioni critiche in merito alle scelte di politica estera compiute dall'attuale Presidente del Consiglio, ringrazia il rappresentante del Governo per il contributo fornito al dibattito nelle Commissioni riunite e prende atto con soddisfazione che, grazie al suo gruppo, si è deciso di non ricorrere agli stanziamenti di cui alla legge n. 49 del 1987 per la realizzazione delle attività e delle iniziative di cooperazione volte ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e dei rifugiati, nonché il sostegno alla ricostruzione civile.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Auspicata l'approvazione di una proposta di legge presentata dal suo gruppo volta a definire una disciplina quadro delle missioni internazionali, ritiene che il Governo dovrebbe riferire alla Camera sull'andamento di tali missioni, con particolare riferimento a quelle in Libano e in Afghanistan, per la cui stabilizzazione e pacificazione si rende necessario il coinvolgimento degli Stati limitrofi; esprime apprezzamento al riguardo per le dichiarazioni del Ministro Frattini in merito ad un'apposita conferenza da tenersi a Trieste. Rilevato, quindi, che l'incremento di risorse destinate alle missioni internazionali è relativo solo al primo semestre dell'anno in corso, manifesta preoccupazione per la situazione dell'arsenale di Taranto.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Nel ribadire il sostegno del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, del quale auspica la sollecita conversione in legge, ritiene che le missioni internazionali di peace-keeping siano strumenti indispensabili per un'azione condivisa e concertata tra gli Stati a tutela della pace e della sicurezza. Espresso altresì apprezzamento per la decisione del Governo di disporre una proroga semestrale dei suddetti impegni internazionali, preannunzia la presentazione di emendamenti volti a prevedere scadenza temporali ulteriormente ravvicinate, manifestando forte perplessità in ordine al finanziamento della partecipazione italiana alle predette missioni per il successivo semestre, atteso il mancato ulteriore finanziamento del relativo fondo. Stigmatizzata altresì la scelta dell'Esecutivo di non prevedere alcuno stanziamento da destinare alla cooperazione allo sviluppo, che avrebbe comportato una sostanziale alterazione della natura della partecipazione italiana alle suddette operazioni, esprime un giudizio fortemente critico sul metodo seguito dal Governo nella definizione di tali partecipazioni, ritenendolo improntato a criteri meramente quantitativi a scapito della individuazione di obiettivi strategici. Auspica infine la tempestiva definizione di un provvedimento legislativo di più ampia portata, il cui esame consenta al Parlamento di contribuire attivamente all'individuazione della linea strategica sottesa agli impegni dell'Italia in ambito internazionale.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 21 gennaio 2009, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 143).

La seduta termina alle 21,30.