XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 144 di mercoledì 11 marzo 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,10.

RENZO LUSETTI (PD), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.

Sul processo verbale.

Dopo interventi dei deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), SIMONE BALDELLI (PdL), e GIANLUCA BUONANNO (LNP), il processo verbale è approvato.

Sull'ordine dei lavori.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel condividere le dichiarazioni rese dal deputato Baldelli, precisa che la calendarizzazione della mozione Franceschini n. 1-00125 ha costituito l'esercizio di un legittimo diritto delle opposizioni.

I deputati in missione sono ottantuno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Annunzio di petizioni.

RENZO LUSETTI (PD), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 4).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1341, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 3 del 2009: Svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie (approvato dal Senato) (A.C. 2227-A).

Nella seduta del 10 marzo 2009 si sono svolti, da ultimo, gli interventi sul complesso delle proposte emendative, sulle quali sono stati espressi i pareri del relatore e del Governo.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

SALVATORE VASSALLO (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 1.1, volto ad accorpare anche le consultazioni referendarie alle elezioni amministrative ed europee.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,30, è ripresa alle 10,40.

GENNARO MALGIERI (PdL). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sugli identici emendamenti Vassallo 1.1 e Di Pietro 1.27.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pag. VIVassallo 1.1 e Di Pietro 1.27 e l'emendamento Franceschini 1.28, nella parte ammissibile.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.028 (Nuova formulazione).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Giachetti 1.028 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Invita i presidenti di gruppo ad esprimersi sull'opportunità di derogare a quanto stabilito circa la pausa dei lavori dalle 11 alle 12.

Dopo un intervento del deputato ROBERTO COTA (LNP), il PRESIDENTE, preso atto che non vi è consenso unanime circa l'ipotesi prospettata, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,05, è ripresa alle 12,10.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, nell'associarsi alle considerazioni svolte in precedenza dal deputato Cota, lamenta talune irregolarità connesse al nuovo sistema elettronico di votazione, atteso che alcuni deputati del suo gruppo non risultano partecipanti al voto pur avendovi preso parte.

PRESIDENTE. Precisa che, come accadeva con il precedente sistema di votazione, può verificarsi il caso di deputati presenti che non riescono ad esprimere il voto, mentre, a differenza del passato, non può più accadere che non sia registrato il voto di deputati che lo hanno espresso.

ANTONELLO SORO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, nel ribadire il favore del suo gruppo alle innovazioni introdotte nel sistema di voto e nell'organizzazione dei lavori dell'Assemblea, sottolinea la necessità di valutare gli opportuni adattamenti per garantire la regolarità del voto e il buon andamento dei lavori e tutelare le prerogative dei deputati, esprimendo forte riprovazione in relazione alle ipotesi di riforma delle procedure parlamentari prospettate ieri dal Presidente del Consiglio.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, rivolge un ringraziamento al Presidente della Camera ed all'Ufficio di Presidenza per l'introduzione del nuovo sistema elettronico di votazione, che consente di evitare le irregolarità verificatesi in passato. Reputa, comunque, opportuna una verifica in merito alle disfunzioni evidenziate dal deputato Cicchitto.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel reputare le argomentazioni avanzate dai rappresentanti della maggioranza dettate da una strisciante polemica politica nei confronti degli intendimenti fatti valere dalla Presidenza, ribadisce il pieno sostegno della sua parte politica ad ogni iniziativa volta a garantire la personalità del voto nonché la regolarità e la trasparenza dei lavori parlamentari.

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta la preoccupazione che l'opposizione voglia utilizzare il nuovo sistema di votazione come ulteriore elemento di filibustering.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel prendere atto delle argomentazioni espresse dal deputato Bocchino, invita il gruppo del Popolo della Libertà ad assumere comportamenti più coerenti.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ricorda che il suo gruppo in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo ha chiesto di non prevedere pause nel corso delle votazioni.

GIORGIO JANNONE (PdL). Parlando per un richiamo al Regolamento, stigmatizza le espressioni offensive rivolte all'indirizzo del Presidente del Consiglio in merito alle ipotesi di riforma della procedura parlamentare dallo stesso prospettata in una sede ufficiale.

Pag. VII

ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ribadisce la richiesta che si dia seguito alle disposizioni della Conferenza dei presidenti di gruppo in merito alla sospensione della seduta, nonché la necessità di un confronto sul merito delle proposte di modifica del Regolamento formulate dal suo gruppo.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime riprovazione per le osservazioni formulate dal deputato Jannone, rivendicando la piena legittimità dell'avvenuto esercizio del diritto di critica politica nei confronti del Presidente del Consiglio.

PRESIDENTE. Nel ribadire che le innovazioni tecnologiche adottate all'unanimità dall'Ufficio di Presidenza e rese necessarie in ragione del malcostume di votare per conto di deputati assenti, più volte denunciato nell'Aula della Camera, ed in considerazione del dovere di rispettare i principi sanciti dalla Costituzione, ritiene fondata e di particolare delicatezza dal punto di vista politico la questione sollevata dal deputato Cicchitto, ovvero dell'eventualità che un deputato presente non riesca ad esprimere il proprio voto. Avverte, pertanto, che la Presidenza si riserva di non chiudere le votazioni fino a quando non venga accertato che tutti i deputati presenti siano stati posti nella condizione di esprimere il proprio voto.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sull'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.035, di cui richiama le finalità.

RITA BERNARDINI (PD). Preannunzia che i deputati Radicali eletti nelle liste del Partito Democratico si recheranno presso la sede della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi al fine di denunciare la grave emergenza democratica derivante dal mancato esercizio, da parte di tale organo, delle funzioni istituzionali ad esso attribuite.

BRUNO TABACCI (UdC). Manifestata contrarietà all'articolo aggiuntivo in esame, reputa necessaria un'approfondita riflessione sul ruolo dei partiti e, più in generale, della politica nel nostro Paese.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.035.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ritiene che la reiezione dell'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.035 denoti una generale volontà di impedire a forze politiche radicate sul territorio di essere rappresentate nel Parlamento europeo; illustra, quindi, le finalità dell'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.041.

MAURIZIO TURCO (PD). Nel sottolineare i notevoli risparmi derivanti dall'applicazione della disposizione prevista dal secondo comma dell'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.041, esprime forte riprovazione per le deleterie conseguenze indotte da varie forme di finanziamento pubblico ai partiti ed ai movimenti politici e per il mancato esercizio delle funzioni spettanti alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Ritiene che il presunto risparmio derivante dall'accorpamento in un'unica data di più consultazioni elettorali sia destituito di ogni fondamento.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.041.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Illustra le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Pag. VIIILo Monte 1.051, esprimendo forte contrarietà per l'esclusione dai rimborsi elettorali di formazioni politiche radicate sul territorio.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.051.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Richiama le finalità dell'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.058, del quale auspica l'approvazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.058.

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, evidenzia il mancato funzionamento del meccanismo di voto del deputato Scilipoti, al quale il suo gruppo di appartenenza ha strumentalmente impedito di segnalarlo alla Presidenza.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa di non avere esercitato pressioni sul deputato Scilipoti.

EUGENIO MAZZARELLA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime perplessità sulla complessità del funzionamento del nuovo sistema di votazione.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta le conseguenze derivanti dalla momentanea assenza del Presidente della Camera.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Illustra le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.059, giudicando fortemente pregiudizievole per la democrazia il sostanziale impedimento all'accesso al Parlamento europeo di forze politiche che, pur radicate sul territorio, non superino la soglia di sbarramento prevista.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Sottolinea la necessità di prevedere soglie di sbarramento valide sull'intero territorio nazionale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Lo Monte 1.059 e 1.013.

GENNARO MALGIERI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala un problema tecnico della propria postazione di voto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.079.

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta le motivazioni strumentali per le quali esponenti dell'opposizione non segnalano il malfunzionamento delle rispettive postazioni di voto.

MARIA COSCIA (PD). Precisa di aver già segnalato agli uffici il malfunzionamento della sua postazione di voto.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Sottolinea la puntualità delle segnalazioni di malfunzionamento del sistema di voto da parte dei deputati dell'opposizione, respingendo le accuse strumentali rivolte loro dal deputato Bocchino.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita i rappresentanti della maggioranza a non interrompere lo svolgimento dei lavori parlamentari con interventi meramente strumentali in relazione al funzionamento del nuovo meccanismo di voto.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Richiama le finalità dell'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.083, volto a consentire anche a forze politiche fortemente radicate sul territorio di essere rappresentate nel Parlamento europeo.

Pag. IX

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.083.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Illustra le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Lo Monte 1.0106, ispirato ai criteri del federalismo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Lo Monte 1.0106, 1.0115 e 1.0119.

UGO SPOSETTI (PD). Nel condividere le argomentazioni svolte dal deputato Tabacci, ritira il suo articolo aggiuntivo 1.017.

MARIO TASSONE (UdC). Illustra le finalità sottese al suo articolo aggiuntivo 1.010, di cui auspica l'approvazione, volto a concedere il contributo per le elezioni europee ai partiti che ottengono almeno il 2 per cento dei voti validi.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Sottolinea la rilevanza dell'articolo aggiuntivo Sposetti 1.016 che, proponendo di abbassare al 2 per cento la soglia per avere diritto ai contributi elettorali, garantisce il rispetto del principio di uguaglianza.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Rileva che il suo articolo aggiuntivo 1.022 è volto a prevedere il rimborso delle spese elettorali per i partiti che ottengono il 2 per cento dei voti.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Dichiara voto favorevole sugli identici articoli aggiuntivi in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di sospendere la seduta, atteso che è stato superato l'orario fissato per la parte antimeridiana dei lavori.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici articoli aggiuntivi Tassone 1.010, Lo Monte 1.012, Sposetti 1.016 e Melchiorre 1.022.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 15,05.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

REMIGIO CERONI (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00421, sui contenuti e le prospettive dell'accordo relativo al cosiddetto «piano casa» recentemente sottoscritto da Governo e regioni.

RAFFAELE FITTO, Ministro per i rapporti con le regioni. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36) - Replica il deputato REMIGIO CERONI (PdL), che, nel dichiararsi pienamente soddisfatto della risposta, manifesta condivisione circa la strategia posta in essere dal Governo nel settore dell'edilizia.

PAOLO GRIMOLDI (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00422, sulle iniziative per prevenire e contrastare la diffusione del disagio adolescenziale e delle relative forme di devianza.

GIORGIA MELONI, Ministro della gioventù. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 38) - Replica il deputato PAOLO GRIMOLDI (LNP), il quale, ringraziato il ministro per la risposta, si dichiara assolutamente soddisfatto.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-00423, sulle misure a favore del settore agricolo, con particolare riferimento al comparto della produzione delle macchine agricole.

Pag. X

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40) - Replica il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), il quale, nel ringraziare il ministro per la risposta fornita, auspica l'adozione di misure in favore del comparto oggetto dell'atto ispettivo.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Illustra la sua interrogazione n. 3-00424, sui dati e le iniziative in relazione alla ripartizione territoriale dell'erogazione dei fondi della Cassa depositi e prestiti e al relativo impiego.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42) - Replica il deputato CARMELO LO MONTE (Misto-MpA), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, invita il Governo ad impegnarsi fattivamente affinché il risparmio postale gestito dalla Cassa depositi e prestiti venga investito per finanziare, in particolare, le infrastrutture del Meridione.

GIULIO CALVISI (PD). Illustra l'interrogazione Soro n. 3-00425, sulle iniziative per l'erogazione dei finanziamenti per l'ammodernamento della strada statale Olbia-Sassari, anche in vista del prossimo vertice G8.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il deputato GUIDO MELIS (PD) che, nel dichiararsi profondamente insoddisfatto della risposta, invita il Governo a rispettare gli impegni assunti con la regione Sardegna per l'ammodernamento della pericolosa tratta stradale Olbia-Sassari.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-00426, sugli orientamenti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in ordine al tempo prolungato nella scuola elementare, anche alla luce dei recenti dati sulle preiscrizioni per l'anno 2009/2010.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45) - Replica il deputato LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatta della risposta, paventando il rischio che l'orientamento prevalente espresso sul modello orario del tempo prolungato possa risultare ulteriormente penalizzante per le famiglie.

La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Sull'ordine dei lavori.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Prospettata l'opportunità di apportare migliorie di carattere tecnico al nuovo sistema di votazione, giudica infondate le considerazioni svolte circa il presunto intendimento dell'opposizione di avvalersi di tale innovazione per finalità ostruzionistiche.

MARCO BELTRANDI (PD). Ricorda la mobilitazione non violenta posta in essere da militanti radicali che protestano contro il mancato esercizio delle funzioni attribuite alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

PRESIDENTE. Assicura che i deputati Questori, essendo stata informata la Presidenza, stanno monitorando la situazione.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2227-A.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Amici 1.026.

SALVATORE VASSALLO (PD). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.0129, Pag. XIvolto ad attribuire il contributo per le elezioni anche ai partiti che ottengano il 3 per cento dei voti.

MARIO TASSONE (UdC). Richiama le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.011, ritenendo peraltro che la materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame avrebbe meritato maggiore approfondimento.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza ad accertarsi che le Commissioni siano sconvocate prima di procedere alle votazioni in Assemblea.

PRESIDENTE. Precisa che destinatario dell'invito testé formulato dal deputato Buonanno avrebbe dovuto essere più opportunamente il presidente della Commissione ancora riunita durante le votazioni in Assemblea.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PIERLUIGI MANTINI (PD).

MANUELA DAL LAGO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che la Presidenza della Camera debba garantire che le Commissioni non si riuniscano in concomitanza con le sedute dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici articoli aggiuntivi Tassone 1.011 e Vassallo 1.029.

MARCO BELTRANDI (PD). Illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Maurizio Turco 1.031, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'articolo aggiuntivo Maurizio Turco 1.031, gli identici articoli aggiuntivi Melchiorre 1.023 e Lo Monte 1.030 nonché gli emendamenti Lo Monte 1-ter.10 e Tassone 2.10.

MARIO TASSONE (UdC). Ritira il suo emendamento 3.10, il cui contenuto trasfonderà in un ordine del giorno.

SALVATORE VASSALLO (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 3.1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vassallo 3.1.

(Trattazione degli ordini del giorno)

DONATA LENZI (PD). Illustra le finalità del suo ordine del giorno n. 1.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Accetta l'ordine del giorno Lenzi n. 1 ed accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Tassone n. 2.

(Dichiarazioni di voto finale)

MARIO TASSONE (UdC). Sottolineata la forte valenza politica del decreto-legge in esame, ribadisce l'opportunità di concedere i contributi elettorali ai partiti che ottengano almeno il 2 per cento dei voti validi. Espressa, altresì, preoccupazione per la convergenza che sembra delinearsi tra i due maggiori partiti, volta a comprimere ulteriormente gli spazi di rappresentanza delle piccole formazioni politiche, dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

DAVID FAVIA (IdV). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, esprime particolare preoccupazione per il mancato accoglimento delle proposte emendative dell'opposizione volte a ripristinare i contributi ai partiti che avessero raggiunto perlomeno il 2 per cento dei voti validi, nonché quelle miranti ad accorpare i referendum alle elezioni amministrative ed europee, giudicando peraltro non credibili e del tutto strumentali le motivazioni addotte Pag. XIIdalla maggioranza a sostegno di tale decisione di carattere prettamente politico. Pur manifestando quindi apprezzamento per l'accorpamento delle elezioni amministrative ed europee, al fine di risparmiare risorse e semplificare la procedura elettorale, esprime un giudizio negativo su un provvedimento d'urgenza che porterà gli elettori a votare per tre turni elettorali consecutivi.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Esprime un giudizio fortemente critico sul provvedimento d'urgenza in esame, che reputa ispirato ad una discutibile impostazione centralista e statalista, manifestando riprovazione per la sensibile penalizzazione inflitta in tema di accesso ai rimborsi elettorali a formazioni politiche fortemente radicate sul territorio con grave pregiudizio per la rappresentatività democratica nel Paese.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Nel constatare come il decreto-legge in esame si muova in senso diametralmente opposto ai principi sottesi all'idea federalista, lamenta l'avvenuta reiezione di tutte le proposte emendative presentate dalla sua componente politica, la quale esprimerà pertanto voto contrario, riservandosi di assumere iniziative di protesta.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, esprime un giudizio positivo sull'ipotesi di accorpare le consultazioni elettorali amministrative ed europee, ritenendo peraltro pienamente condivisibile introdurre una soglia di sbarramento fissata al 4 per cento sia per l'elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo sia per accedere ai relativi rimborsi elettorali. Giudica, infine, del tutto strumentali i rilievi critici formulati da taluni esponenti dell'opposizione sulla mancata concentrazione nel turno elettorale unico delle consultazioni referendarie, anche in considerazione dell'elevato numero di schede che i cittadini sarebbero chiamati a compilare.

SALVATORE VASSALLO (PD). Nel ribadire la valutazione positiva della sua parte politica sul contestuale svolgimento di più consultazioni elettorali, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, lamentando il mancato recepimento di numerose proposte emendative presentate dalla propria forza politica al fine, tra l'altro, di prevedere una più bassa soglia di sbarramento per l'accesso ai rimborsi elettorali per non pregiudicare partiti e movimenti politici di minore rappresentatività. Nel ritenere un uso distorto delle risorse pubbliche la redistribuzione dei rimborsi elettorali residui ai partiti e movimenti politici che abbiano superato la soglia prescritta, in luogo della reimmissione nel ciclo economico di tali risorse, stigmatizza la decisione del Governo di non accorpare anche la consultazione referendaria, giudicandola strumentalmente dettata dal discutibile interesse della maggioranza a scongiurare una modifica della vigente legge elettorale nazionale attraverso un diretto pronunciamento del corpo elettorale.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Giudica infondate, demagogiche e non veritiere talune osservazioni svolte da esponenti dell'opposizione, con particolare riferimento all'entità dei risparmi che conseguirebbero dall'accorpamento in un'unica giornata delle prossime consultazioni elettorali e referendarie; sottolineata inoltre la correttezza e la ragionevolezza della procedura delineata nel provvedimento d'urgenza in esame per l'accesso ai rimborsi elettorali, dichiara con convinzione il voto favorevole del suo gruppo.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2227-A.

Pag. XIII

Sull'ordine dei lavori.

ITALO BOCCHINO (PdL). Prospetta l'opportunità di procedere immediatamente allo svolgimento degli interventi sulla questione pregiudiziale riferita al disegno di legge di conversione n. 2232, che potrebbero proseguire fino alle 18.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Pur ritenendo condivisibile l'ipotesi di procedere alla discussione del successivo punto all'ordine del giorno, sottolinea l'opportunità di concluderne l'esame prima della sospensione prevista per le 18.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel rilevare che il suo gruppo non è pregiudizialmente contrario alla proposta avanzata dal deputato Bocchino, esprime perplessità per il fatto che essa non appare coerente con le intese intercorse circa l'andamento dei lavori dell'Assemblea.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Riterrebbe preferibile sospendere a questo punto la seduta.

PRESIDENTE. Preso atto degli interventi svolti, ritiene si possa sospendere la seduta fino alle 19.

MARCO BELTRANDI (PD). Reitera la denunzia relativa al mancato funzionamento della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei sevizi radiotelevisivi, invitando il Presidente della Camera ad accertare le cause di tale deplorevole situazione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Beltrandi.

La seduta, sospesa alle 17,55, è ripresa alle 19.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009: Sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale (A.C. 2232) (Esame e votazione di una questione pregiudiziale).

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Ferranti n. 1.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Illustra la questione pregiudiziale Ferranti n. 1, rilevando preliminarmente che il decreto-legge n. 11 del 2009 presenta contenuti non omogenei con il dichiarato fine di contrastare la violenza sessuale sulle donne. Ricordato inoltre che le disposizioni che autorizzano la collaborazione di privati cittadini ad operazioni di sicurezza urbana contrastano con il fondamentale principio dell'esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della sicurezza pubblica, sottolinea le strumentalizzazioni politiche operate dalla maggioranza su tale tema. Evidenzia infine l'incostituzionalità delle disposizioni che estendono a centottanta giorni il periodo di permanenza nei centri di identificazione ed espulsione, contravvenendo peraltro anche alle direttive comunitarie.

ROBERTO RAO (UdC). Nel giudicare condivisibile l'intendimento del Governo di garantire una maggiore sicurezza dei cittadini, dichiara l'astensione del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, rilevando altresì alcuni profili di criticità del decreto-legge in esame, segnatamente con riferimento all'estensione a centottanta giorni del periodo di permanenza nei centri di identificazione e di espulsione, nonché alla previsione assai discutibile delle cosiddette ronde. Stigmatizzato, infine, il reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza, che, di fatto, esautora il Parlamento delle sue prerogative istituzionali, manifesta la disponibilità del suo gruppo ad un confronto costruttivo che possa migliorare il testo del provvedimento d'urgenza in discussione.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Sottolineata la piena rispondenza al dettato costituzionale delle norme recate dal decreto-legge Pag. XIVin discussione, evidenzia come rientri tra le prerogative degli enti locali incentivare i cittadini a collaborare in operazioni di mantenimento dell'ordine pubblico. Ricordato quindi che i precedenti Governi di centrosinistra hanno contribuito ad incrementare il senso di insicurezza dei cittadini, grazie ad operazioni quali l'indulto, conferma il sostegno della propria parte politica alle disposizioni volte ad incrementare i tempi di permanenza nei centri di identificazione ed espulsione, che valuta rispettose della normativa comunitaria e preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale in esame.

MASSIMO DONADI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, per ragioni esclusivamente politiche, manifestando un orientamento non pregiudizialmente contrario alle disposizioni relative all'estensione a centottanta giorni del periodo di permanenza nei centri di identificazione e di espulsione, nonché a quelle relative all'istituzione delle cosiddette ronde. Ritiene tuttavia che il Governo abbia emanato in materia di sicurezza una pluralità di provvedimenti di carattere eterogeneo e disorganico, tagliando le risorse al comparto ed inviando ai cittadini falsi messaggi, come l'istituzione dei poliziotti di quartiere.

JOLE SANTELLI (PdL). Sottolineata la rilevanza delle problematiche affrontate dal decreto-legge n.11, del 23 febbraio 2009, evidenzia che disposizioni relative alle cosiddette ronde sono già state varate da diverse amministrazioni locali di centrosinistra e che le misure sui centri di identificazione ed espulsione sono pienamente rispettose della normativa comunitaria. Ricorda quindi che l'atteggiamento assunto dal Partito Democratico sul provvedimento in esame denota una scarsa attenzione verso il grave problema della violenza sessuale sulle donne.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso, alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, la votazione della questione pregiudiziale Ferranti n. 1 avrà luogo a scrutinio segreto.

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge la questione pregiudiziale Ferranti n. 1.

Seguito della discussione del disegno di legge: Intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (A.C. 1415-A ed abbinate) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Di Pietro n. 1 (Nuova formulazione) e Ferranti n. 2 e la questione pregiudiziale per motivi di merito Di Pietro n. 1 (Nuova formulazione), non preannunciate in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità n. 1 (Nuova formulazione), evidenziando i numerosi profili di illegittimità costituzionale del disegno di legge in esame, le cui disposizioni, peraltro in parte estranee alla materia delle intercettazioni, bloccheranno il lavoro delle Forze dell'ordine e delle magistratura nel contrasto della criminalità, garantendo così l'impunità a qualsiasi imputato. Stigmatizza, in particolare, la palese incostituzionalità delle norme concernenti la sostituzione del magistrato qualora risulti iscritto nel registro degli indagati, la richiesta dell'esistenza di gravi indizi di colpevolezza come presupposto per l'autorizzazione all'intercettazione e il divieto di pubblicazione del contenuto delle indagini finché non siano concluse le indagini preliminari.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra la sua questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità n. 2, rilevando che il disegno di legge in esame presenta profili di incongruità, che contrastano con diversi Pag. XVprincipi giuridici e costituzionali. Ricorda in particolare che le disposizioni in esame stabiliscono un ingiusto divieto di pubblicazione di notizie di reato che dovrebbero essere invece di dominio pubblico. Nel sottolineare quindi che le misure che limitano eccessivamente alcune riprese televisive pubbliche si tradurranno in un impedimento delle indagini, ritiene che il requisito dei gravi indizi di colpevolezza, che giudica irrazionale, per autorizzare il ricorso alle intercettazioni, ostacolerà l'attività dell'autorità giudiziaria segnatamente per taluni reati, traducendosi in un notevole vantaggio per la criminalità organizzata e contraddicendo palesemente i proclami elettorali della stessa maggioranza circa l'esigenza di maggior sicurezza per i cittadini.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra la questione pregiudiziale per motivi di merito Di Pietro n. 1 (Nuova formulazione), esprimendo un giudizio fortemente negativo sul disegno di legge n. 1415-A, il cui testo risulta peraltro peggiorato nel corso dell'iter in sede referente, segnatamente con riferimento alle norme più stringenti circa l'uso dello strumento delle intercettazioni e alle disposizioni che attuano una vera e propria repressione nei confronti della libertà di stampa, attentando così ai fondamenti della democrazia, Invita, quindi, tutte le forze politiche ad un'approfondita riflessione su un testo che, di fatto, riduce gli spazi di operatività della magistratura e delle Forze dell'ordine nell'attività di contrasto della criminalità.

ROBERTO RAO (UdC). Nel condividere preliminarmente l'esigenza di una riforma della disciplina delle intercettazioni, scongiurandone un uso distorto, ritiene che alcuni limiti introdotti dal testo in esame si tradurranno in un impedimento per la magistratura nel compimento del proprio dovere; manifesta invece apprezzamento per l'accoglimento di talune proposte avanzate dal suo gruppo, come quella relativa alla razionalizzazione delle risorse finanziarie da destinare alle intercettazioni. Nell'auspicare quindi che il prosieguo dell'iter del disegno di legge n. 1415-A sia caratterizzato da un confronto costruttivo, anche per correggere talune criticità del testo, quali il requisito dei gravi indizi di colpevolezza e il divieto di pubblicazione di alcune notizie di reato, dichiara l'astensione del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel ritenere universalmente riconosciuto l'uso distorto delle intercettazioni, sottolinea la necessità di razionalizzare e riequilibrare l'utilizzo di tale strumento investigativo, sottolineando altresì la continua violazione del segreto istruttorio da parte di taluni magistrati che, di fatto, godono di una sorta di immunità. Dichiara, quindi, il convinto voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Nel rilevare preliminarmente l'infondatezza delle questioni pregiudiziali presentate, sia sotto il profilo del merito, sia dal punto di vista costituzionale, sottolinea la necessità di garantire la riservatezza per i soggetti sottoposti ad indagini, evitando la spettacolarizzazione di vicende giudiziarie sui mezzi di stampa. Nel denunziare quindi l'abuso di parte della magistratura nel disporre intercettazioni telefoniche, esprime apprezzamento per l'introduzione del requisito dei gravi indizi di colpevolezza, necessario per disporre le suddette intercettazioni. Dichiara infine il voto convintamente contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali in esame.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso, alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, la votazione delle questioni pregiudiziali presentate avrà luogo a scrutinio segreto.

La Camera, con votazioni segrete elettroniche, respinge le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Di Pietro n. 1 (Nuova formulazione) e Ferranti n. 2 e la questione pregiudiziale per motivi di merito Di Pietro n. 1 (Nuova formulazione).

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PRESIDENTE. Avverte che il seguito del dibattito avrà luogo in altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, nella seduta di domani non si darà corso alla pausa prevista dalle 11,30 alle 12,30; dopo l'esame delle mozioni all'ordine del giorno, si procederà allo svolgimento di interpellanze urgenti.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 12 marzo 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 88)

La seduta termina alle 20,30.