XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di giovedì 15 luglio 2010

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 15 luglio 2010.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Antonione, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Boniver, Bossi, Brambilla, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Crimi, Crosetto, D'Alema, D'Ippolito Vitale, Dal Lago, Delfino, Donadi, Fitto, Franceschini, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, Jannone, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Mussolini, Nucara, Leoluca Orlando, Prestigiacomo, Ravetto, Reguzzoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Ruben, Saglia, Sardelli, Stefani, Strizzolo, Stucchi, Tabacci, Taddei, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 14 luglio 2010 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
CHIAPPORI ed altri: «Disposizioni in materia di affondamento di navi radiate dai ruoli del naviglio militare per il ripopolamento della fauna ittica e la promozione del turismo subacqueo» (3626);
MAURIZIO TURCO ed altri: «Modifica dell'articolo 37 del codice penale militare di pace, concernente la definizione di reato militare e la relativa competenza» (3627);
MAURIZIO TURCO ed altri: «Modifiche all'articolo 17 della legge 28 luglio 1999, n. 266, concernenti il trasferimento del personale dei comparti difesa e sicurezza» (3628);
BERSANI ed altri: «Modifiche agli articoli 45 e 49 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in materia di compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo e di disciplina della società concessionaria RAI - Radiotelevisione italiana Spa» (3629);
NASTRI: «Interventi in favore del distretto della rubinetteria del Cusio e della Valsesia» (3630);
FARINA COSCIONI ed altri: «Norme in materia di prevenzione e contrasto dell'obesità grave e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici e privati e nei trasporti pubblici» (3631).

Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge BENAMATI ed altri: «Misure di equa riparazione in favore delle vittime delle stragi nazifasciste delle quali è stata rinvenuta documentazione negli archivi della Procura generale militare della Repubblica in Roma e delle vittime di altre stragi simili perpetrate durante la seconda guerra mondiale» (2504) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Garavini.

La proposta di legge FEDRIGA ed altri: «Disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata» (3541) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Biancofiore.

Ritiro di una sottoscrizione ad una proposta di legge.

Il deputato Zazzera ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:
SIRAGUSA ed altri: «Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004» (3286).

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente,alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CALEARO CIMAN: «Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione, concernenti la soppressione della circoscrizione Estero per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica» (3573) Parere della III Commissione.

II Commissione (Giustizia):
DI PIETRO: «Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di diritti e indennità di trasferta dovute agli ufficiali giudiziari, nonché all'articolo 155 del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 1959, n. 1229, in materia di eccedenze dei proventi computabili ai fini dell'indennità integrativa degli ufficiali giudiziari» (3562) Parere delle Commissioni I, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria).

III Commissione (Affari esteri):
CALEARO CIMAN: «Introduzione dell'articolo 1-bis della legge 23 ottobre 2003, n. 286, concernente l'attribuzione al ministro degli affari esteri della competenza per il coordinamento dei rapporti con i Comitati degli italiani all'estero» (3574) Parere della I Commissione;
«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Serbia, dall'altra, con allegati, protocolli e atto finale e dichiarazioni, fatto a Lussemburgo il 29 aprile 2008» (3620) Parere delle Commissioni I, II, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e XIV.

VII Commissione (Cultura):
MOFFA ed altri: «Norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico» (3555) Parere delle Commissioni I, V, IX, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

IX Commissione (Trasporti):
CARLUCCI: «Modifiche agli articoli 53, 97, 115, 116 e 142 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di circolazione e guida dei ciclomotori e dei quadricicli» (3423) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, X e XIV.

XI Commissione (Lavoro):
BARBIERI: «Disposizioni in materia di tutela previdenziale dei giudici di pace» (3559) Parere delle Commissioni I, II e V.

XII Commissione (Affari sociali):
SCILIPOTI ed altri: «Disposizioni per assicurare un'adeguata assistenza sanitaria ai soggetti affetti da malattie osteoarticolari croniche e autoimmuni» (2344) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MUSSOLINI e BARANI: «Disposizioni concernenti il divieto di vendita dei prodotti di tabacco ai minori di anni diciotto, il divieto di consumo da parte dei medesimi, il divieto di fumo nelle scuole e la vendita di tali prodotti mediante distributori automatici» (3556) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VII e X.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione del controllo sugli enti - con lettera in data 13 luglio 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relativa relazione riferita al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità portuale di Messina, per gli esercizi 2007 e 2008. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (doc. XV, n. 213).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

Il ministro per le politiche europee, con lettera in data 13 luglio 2010, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 3 e 19 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.
Tali atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
Nell'ambito dei predetti documenti, il Governo ha richiamato l'attenzione sul documento n. 11162/10 - Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle denominazioni delle fibre tessili e all'etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili e che abroga la direttiva 73/44/CEE del Consiglio, la direttiva 96/73/CE e la direttiva 2008/121/CE, che è assegnato in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive).

Il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla proposta di regolamento (UE) del Consiglio sul regime di introduzione del brevetto dell'Unione europea (COM(2010)350 definitivo), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive), nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai finì della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, il 13 luglio 2010.

La Commissione europea, in data 14 luglio 2010, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Ribadire la libera circolazione dei lavoratori: diritti e principali sviluppi (COM(2010)373 definitivo), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
Progetto di bilancio rettificativo n. 7 al bilancio generale 2010 - Stato delle spese per sezione - Sezione III - Commissione (COM(2010)383 definitivo), che è assegnato in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

Il Ministero dell'interno, con lettere in data 12 luglio 2010, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dei decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Gerocarne (Vibo Valentia), Proceno (Viterbo), Formignana (Ferrara), Favale di Malvaro (Genova), Vetralla (Viterbo), Loreto (Ancona), Novara, Vallo della Lucania (Salerno), Villorba (Treviso), Soveria Mannelli (Catanzaro), Melfi (Potenza), Villaricca (Napoli), San Mango sul Calore (Avellino) e Reggio Calabria.

Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Garante per la protezione dei dati personali.

Il Garante per la protezione dei dati personali, con lettera in data 13 luglio 2010, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 154, comma 1, lettera m), del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, la relazione sull'attività svolta e sullo stato di attuazione del medesimo codice, riferita all'anno 2009 (doc. CXXXVI, n. 3).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla II Commissione (Giustizia).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative in merito alle prospettive occupazionali e di sviluppo connesse al recente piano industriale di Telecom Italia - 2-00789

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:
grande preoccupazione desta il piano industriale dell'azienda Telecom Italia, che appare incentrato solo sulla riduzione dell'occupazione e degli investimenti, privo di qualsiasi prospettiva industriale, e che evidenzia il disinteresse per un rilancio non più rimandabile di un settore strategico per il Paese, condannando l'industria delle telecomunicazioni italiana ad un ruolo sempre più marginale;
la Telecom possiede e gestisce la rete di telecomunicazioni italiana, un'infrastruttura di fondamentale importanza per l'Italia, la cui innovazione e modernizzazione rappresenta una condizione essenziale per la crescita e per la competitività del sistema Paese;
il piano industriale dell'azienda prevede una contrazione del perimetro operativo di Telecom, nel periodo 2010-2012, attraverso il licenziamento di 6.800 unità di lavoratori e ulteriori esternalizzazioni di attività, in particolare di customer care e informatica, di delocalizzazioni e di appalti di assurance e delivery;
il piano industriale prospettato dall'azienda non appare orientato ad una logica di sviluppo, né sul mercato domestico, né sulle attività internazionali, con un preoccupante calo di redditività che porta l'azienda ad una crisi di sistema;
risulta che gli unici elementi certi forniti da Telecom sul piano industriale siano la conferma della distribuzione dei dividendi, l'abbassamento nei prossimi tre anni di 5 miliardi di debito e 6822 tagli dei posti di lavoro in un'azienda che negli ultimi due anni ha già perso 6700 dipendenti, pur in presenza di rilevanti utili, che, da ultimo, sono stati pari ad oltre 1,5 miliardi di euro;
le vicende di Telecom Italia sono molto preoccupanti, con un management che, irragionevolmente, non sembra più in grado di creare ricchezza e valore aggiunto e riconsegna al Paese un'azienda in progressivo deperimento, sottoposta a continue ristrutturazioni e riduzioni di personale, con uno stock di debito che, tuttavia, non si riduce ed è stabilmente fermo ai 34 miliardi di euro;
negli ultimi dieci anni la Telecom, infatti, ha già pesantemente ristretto il proprio perimetro operativo attraverso la vendita di partecipazioni, la vendita di immobili, la riduzione di personale, la riduzione degli investimenti e, nonostante questo, l'esposizione debitoria dell'azienda non è mai rientrata, mentre gli utili conseguiti dall'azienda hanno consentito ugualmente la distribuzione dei dividendi;
la politica industriale attuata fino ad ora ha notevolmente ridimensionato il valore di Telecom Italia e la criticità della situazione debitoria ha condizionato pesantemente gli investimenti sulla rete, che, in assenza di interventi, è in progressivo degrado, con effetti negativi sia sull'occupazione, sia sullo sviluppo del settore delle telecomunicazioni;
la Telecom da leader mondiale nelle telecomunicazioni, sia in termini di presenza internazionale sia come livello tecnologico, è diventata più piccola e più marginale nel contesto internazionale, anche per il condizionamento dell'azionista di maggioranza di Telco (Telefonica), che ha gli stessi interessi nelle realtà dove storicamente ha operato Telecom Italia;
è urgente predisporre un piano industriale strategico che consenta alla Telecom di tornare leader mondiale nelle telecomunicazioni attraverso investimenti tecnologici e sul capitale umano -:
se il Governo non ritenga urgente predisporre un piano strategico nazionale per il rilancio dell'industria e delle infrastrutture di telecomunicazioni;
se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza affinché Telecom Italia, maggiore operatore di telefonia fissa e mobile e concessionario di licenza pubblica, possa e debba contribuire al rilancio del settore delle telecomunicazioni in un'ottica di sviluppo competitivo di tutto il sistema Paese;
se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza affinché Telecom Italia reinvesta una parte significativa degli utili nelle nuove infrastrutture di rete (ngn), con il conseguente superamento del digital divide;
se il Governo non ritenga di intervenire attivando urgentemente un tavolo tecnico permanente per indurre Telecom al ritiro dei licenziamenti, predisponendo un nuovo piano industriale di sviluppo e di nuove prospettive occupazionali.
(2-00789)
«Boccia, Baldelli, Galletti, Cambursano, Calgaro, Esposito, Cazzola, De Girolamo, Zazzera, Occhiuto, Montagnoli, Lussana, Quartiani, Moffa, Oliverio, Santelli, Cirielli, Scilipoti, Vignali, Portas, Favia, Gioacchino Alfano, Cuomo, Razzi, Di Stanislao, Gianni Farina, Palagiano, Migliavacca, Gaglione, Recchia, Cenni, De Pasquale, Paniz».

Iniziative a tutela dei lavoratori italiani della base militare statunitense di Sigonella - 2-00790

B)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la base militare della Marina statunitense situata a Sigonella, in provincia di Catania, si appresta a ridurre, entro il 2010, personale civile americano e italiano impiegato nella base per un processo di riduzione del personale elegantemente definito «adeguamento dell'organico»;
gli esuberi, secondo la US Navy riguarderebbero «personale non più necessario come supporto alle attività di comando» e i posti di lavoro a rischio, tra il personale italiano, sarebbero 62;
la notizia degli imminenti licenziamenti è stata comunicata alle parti sindacali, che hanno indetto per il 23 giugno 2010 una mobilitazione di tutte le basi Nato italiane, nel corso di un incontro durante il quale si stava discutendo in ordine al rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2008;
la US Navy sottolinea che «l'adeguamento dell'organico verrà effettuato facendo ricorso a diverse strategie, tra cui la possibilità di pensionamento per coloro che abbiano raggiunto i requisiti; la ricollocazione del personale in altri posti di lavoro vacanti laddove le loro competenze lo consentano; in caso di approvazione, incentivi per la risoluzione volontaria del rapporto di lavoro e, ove possibile, la riqualificazione professionale»;
il 18 febbraio 2010 è stato approvato dall'Assemblea regionale siciliana un ordine del giorno che impegna il Governo ad attivare tutte le misure necessarie presso la Conferenza Stato-regioni, al fine di tutelare i lavoratori in esubero della base di Sigonella. In tal senso, il presidente della regione ha ribadito il suo impegno affinché la Conferenza Stato-regioni accetti la proposta;
il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione si è impegnato affermando che i lavoratori civili della base militare di Sigonella avranno accesso a tutte le misure di sostegno al reddito previste dalla legislazione in materia di ammortizzatori sociali in deroga, per la concessione delle quali il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha proceduto, il 4 maggio 2010, alla firma di un apposito accordo con le organizzazioni sindacali;
è opportuno ricordare che il Parlamento, a seguito della sottoscrizione dei patti di intesa tra Governo italiano e Governo statunitense relativo alle infrastrutture in uso alle forze militari Usa, ha approvato la legge 9 marzo 1971, n 98, e successive modificazioni ed integrazioni, la quale prevede che: «I cittadini italiani che prestavano la loro opera nel territorio nazionale alle dipendenze di organismi militari della Comunità atlantica, o di quelli dei singoli Stati esteri che ne fanno parte, che siano stati licenziati in conseguenza di provvedimenti di ristrutturazione degli organismi medesimi, se in possesso dei prescritti requisiti, in relazione al titolo di studio posseduto e alla diversa natura delle mansioni prevalentemente svolte, devono essere assunti a tempo indeterminato, nella amministrazioni dello Stato»;
successivamente la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), all'articolo 2, commi 100 e 101, ha esteso i benefici della legge n. 98 del 1971, consentendo a chi avesse maturato un anno di servizio al 31 dicembre 2006 di accedere, in soprannumero e sovraorganico, all'interno della pubblica amministrazione, secondo uno speciale procedimento di accesso al pubblico impiego;
con l'articolo 68, comma 6, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si è provveduto, in sede di riduzione degli organismi collegiali e di duplicazioni di strutture, alla soppressione della commissione per l'inquadramento del personale già dipendente da organismi militari operanti nel territorio nazionale nell'ambito della Comunità atlantica, di cui all'articolo 2, comma 2, della citata legge 9 marzo 1971, n. 98, e al passaggio di consegne al dipartimento della funzione pubblica;
in data 15 gennaio 2009 è stato emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri uno specifico decreto (individuazione dei criteri e delle procedure per l'assunzione di personale civile di basi militari soppresse), che trasferisce le competenze al dipartimento della funzione pubblica e definisce le procedure per l'inquadramento e la ricognizione dei posti, nonché i criteri e le procedure per l'assunzione del personale;
si evidenzia, inoltre, che i lavoratori italiani delle basi Usa in Sicilia, pur trovandosi al pari di altri lavoratori nelle condizioni previste dalla legge n. 98 del 1971 e successive modificazioni, rischiano di non potere trovare collocazione presso tutti i rami dell'amministrazione statale, in quanto nella Regione siciliana sono pochissimi gli uffici periferici che rappresentano l'amministrazione statale, essendo molte competenze attribuite per statuto alla regione -:
quali iniziative si intendano porre in essere al fine di tutelare i 62 lavoratori della base militare di Sigonella, assicurando l'estensione a tutti loro dei benefici della legge n. 98 del 1971, e successive modificazioni ed integrazioni, e garantendo la ricollocazione, nel loro territorio, nell'ambito dell'amministrazione pubblica.
(2-00790)
«Commercio, Latteri, Lombardo, Lo Monte, Misiti, Brugger».

Iniziative ispettive nei confronti della procura della Repubblica di Velletri in relazione ad un'inchiesta sulla casa di cura San Raffaele - 2-00787

C)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
la procura della Repubblica di Velletri conduce ormai da anni un'inchiesta sulle attività della casa di cura San Raffaele sita in Velletri e gestita dalla Tosinvest;
la suddetta inchiesta prende in considerazione l'attività medica e ospedaliera della casa di cura San Raffaele convenzionata con la regione Lazio;
l'ipotesi accusatoria si baserebbe su una pluralità di aspetti illeciti e penalmente rilevanti nella gestione di detta struttura sanitaria;
il San Raffaele veliterno, in particolare, avrebbe, sempre secondo la ricostruzione accusatoria, conseguito illeciti profitti di varie decine di milioni di euro mediante la fatturazione di attività terapeutiche, tutte diverse ed inferiori per qualità e quantità rispetto a quelle effettivamente rese al pubblico, ai pazienti ed utenti della regione Lazio;
in pratica, a fronte della fatturazione di prestazioni sanitarie del valore di un dato ammontare, sarebbero stati forniti servizi dal costo inferiore o, addirittura, talvolta, non sarebbe stato fornito alcun servizio;
l'inchiesta apparirebbe evidenziare, altresì, che talune prestazioni fatturate non fossero neanche state autorizzate dagli atti normativi e programmatori della regione;
tale meccanismo, sempre secondo la ricostruzione dell'autorità giudiziaria, avrebbe fatto fruttare alla Tosinvest un cospicuo arricchimento illecito, quantificabile in molte decine di milioni di euro;
tutto ciò sarebbe stato possibile, tra il 2004 ed il 2007, grazie ad una vera e propria organizzazione criminosa che l'autorità giudiziaria qualifica non come concorso di persone nel reato, ma come vera e propria associazione per delinquere comune (articolo 416 del codice penale), il cui intento sarebbe stato quello del reato di truffa aggravata perché in danno di ente pubblico, ai sensi dell'articolo 640 del codice penale e falso in atto pubblico, anche per induzione, ai sensi degli articoli 479 e 48 del codice penale;
sempre secondo la ricostruzione accusatoria, di tale associazione per delinquere farebbe parte in posizione apicale, tra gli altri, Giampaolo Angelucci e, con compiti organizzativi, diversi altri soggetti, quali, ad esempio, Antonio Vallone (anch'egli dirigente della Tosinvest), Rodolfo Conenna, Tiziana Petucci, Agnese D'Alessio, Claudio Ciccarelli e Domenico Damiano Tassone;
risulterebbero far parte, dunque, di tale associazione a delinquere anche funzionari pubblici, che, invece di agire per il perseguimento e la tutela degli interessi pubblici del servizio sanitario nazionale, si sarebbero prestati a tale disegno illecito;
a tal proposito, risulterebbe, in ogni caso, che nei confronti di Agostino Messineo, Agnese D'Alessio e Maurizio Iacono, la misura cautelare venne annullata;
ai sensi dell'articolo 407, comma 2, lettera a), numero 7, e lettera b), del codice di procedura penale la durata massima delle indagini preliminari non può essere superiore a due anni se queste ultime riguardano il delitto di cui all'articolo 416 del codice penale, nei casi in cui sia obbligatorio l'arresto in flagranza, ovvero notizie di reato che rendono particolarmente complesse le investigazioni per la molteplicità dei fatti tra loro collegati ovvero per l'elevato numero di persone sottoposte ad indagini;
pur rientrando nelle ipotesi di cui sopra, le indagini preliminari relative al caso di specie risulterebbero esser in corso da almeno quattro anni contrariamente al limite di due anni consentiti;
ad oggi, altresì, non risulterebbe né esser stata richiesta l'archiviazione, né esercitata l'azione penale;
in proposito, basti considerare che le fonti indiziarie poste a fondamento della misura cautelare eseguita nel febbraio 2009, a carico di taluni degli indagati, consistenti in documenti, raffronti contabili di vario tipo, sunti di sommari e informazioni testimoniali, intercettazioni telefoniche e altri documenti, per quanto consta agli interpellanti, erano già state certamente acquisite in epoca antecedente all'applicazione della misura cautelare, ciò unitamente al fatto che le intercettazioni erano certamente già in corso nel 2007;
ad avviso degli interpellanti, non sembrerebbe essere stato rispettato il disposto dell'articolo 335, comma 1, del codice di procedura penale, avendo il pubblico ministero, com'era suo dovere, proceduto ad iscrivere immediatamente, nell'apposito registro custodito presso l'ufficio, ogni notizia di reato, nonché contestualmente o dal momento in cui è risultato il nome della persona alla quale il reato stesso era attribuito;
sembrerebbe, altresì, essere stato violato il disposto dell'articolo 405, in relazione all'articolo 407 del codice di procedura penale, non risultando, ad oggi, né richiesta l'archiviazione, né esercitata l'azione penale -:
se non intenda adottare iniziative ispettive al fine dell'esercizio di tutti i poteri di competenza.
(2-00787)
«Laboccetta, Cicchitto, Pittelli, Ventucci, Scelli, Lisi, Corsaro, Mazzocchi, Torrisi, Catanoso, Di Caterina, Terranova, Renato Farina, Papa, Porcu, Brigandì, Laffranco, Antonione, Ciccioli, Scalera, Mariarosaria Rossi, Iapicca, De Angelis, Contento, Rosso, Cassinelli, Costa, Sbai, Dima, Stracquadanio, Paniz, Boniver, Marinello, Malgieri, D'Anna, Milo, Proietti Cosimi, Belcastro, Moffa».

Chiarimenti in ordine all'utilizzo dei vaccini contro l'influenza A-H1N1 e ai costi sostenuti per fronteggiare l'emergenza influenzale - 2-00788

D)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri della salute e dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
era la primavera del 2009 quando nel Messico sono divampati i primi focolai di un'influenza sconosciuta che non si sapeva come avrebbe potuto svilupparsi e i Paesi occidentali si affrettarono ad assicurarsi scorte di un farmaco che le aziende dovevano ancora produrre;
mentre l'Organizzazione mondiale della sanità faceva scattare il sesto livello di allarme, il più alto, i Governi agirono «al buio»;
solo dopo si è capito che il virus A-H1N1 non era il flagello atteso e che c'era il serio rischio di aver sprecato risorse, tanto più che la popolazione non rispondeva alle campagne di vaccinazioni;
un altro quantitativo di dosi rimaste in magazzino sta per scadere: altri 30 milioni nella pattumiera, perché alla fine il 43 per cento delle dosi di vaccino non sarà utilizzabile, visto che i cittadini francesi, tedeschi, spagnoli e italiani hanno disertato i servizi vaccinali;
è ora di tener conto delle esigenze del bilancio e il Ministero della salute sta raccogliendo le dosi distribuite a suo tempo fra le regioni e non utilizzate. Sono 9 milioni. Ai 12 milioni e 300 mila già consegnate dalle industrie (su un ordinativo di 24 milioni) bisogna sottrarre, infatti, i 2 milioni e 400 mila cedute ai Paesi del terzo mondo e il milione servito per la profilassi;
si calcola che meno del 10 per cento delle fiale che verranno riunite nel deposito centrale scadranno il 31 luglio 2010. La ricognizione delle aziende sanitarie locali è ancora in corso;
la stima è che torneranno indietro circa 8 milioni di dosi (1 milione resta nei magazzini periferici);
ogni fialetta è costata poco più di 7 euro e la stima del Ministero della salute è che le dosi in scadenza equivalgano a una spesa di 7 milioni di euro. Un altro 10 per cento supererà la data indicata sulla confezione tra ottobre e novembre 2010. Il resto del quantitativo, invece, manterrà la validità fino al mese di marzo 2011 almeno -:
quando si intendano rendere noti i dati della ricognizione (in termini di dosi consegnate, distribuite, utilizzate e cedute) che sembrerebbe in corso presso le aziende sanitarie locali;
quanti fossero i posti letto all'interno dei presidi ospedalieri individuati ed attivati per fronteggiare l'emergenza, poi non verificatasi dell'influenza A-H1N1, e quanti siano attualmente i posti letto ancora assegnati a tale emergenza e quanto sia costato allo Stato e alle regioni dall'inizio dell'emergenza ad oggi mantenere tale situazione;
quali siano i termini del contenuto dell'accordo transattivo con Novartis relativo al pagamento delle dosi ordinate e mai ritirate o prodotte del vaccino contro l'influenza A-H1N1;
quando il Governo sarà in grado di avere e diffondere i dati del rapporto del gruppo di lavoro istituito dall'Organizzazione mondiale della sanità, che ha esaminato, tra l'altro, l'operato e le risposte alle pandemie fornite dai vari Paesi, per capire se i rischi sono stati sottovalutati o se si è generato nuovo allarmismo, nonché l'accesso dei Paesi poveri ai vaccini;
quanto sia costato in tutto, fino ad ora, in termini economici e di personale, far fronte all'emergenza, mai verificatasi, dell'influenza A-H1N1 e se vi siano stati sprechi di risorse e di personale con relativi danni per l'erario.
(2-00788)
«Pedoto, Ventura, Grassi, Mattesini, Porta, Berretta, Braga, Duilio, Verini, Bellanova, Rigoni, Strizzolo, Rubinato, Laratta, Trappolino, Fioroni, Fontanelli, Fogliardi, Bordo, Froner, Rossomando, Cavallaro, Cenni, Viola, Benamati, Mariani, De Biasi, Motta, Siragusa, Farinone».