Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

08/05/2009

Montecitorio, Sala della Lupa - Celebrazione della Giornata Mondiale della Croce Rossa nel 150° anniversario della nascita del Movimento Internazionale

Oggi la Camera dei deputati rende omaggio a una delle grandi organizzazioni che hanno permesso e che continuano a permettere il progresso della civiltà dell'uomo. La Croce Rossa, nei suoi 150 anni di attività, ha contribuito a rendere più solidale il mondo in cui viviamo, alleviando le sofferenze di milioni e milioni di uomini coinvolti in conflitti e calamità naturali, oltre a fornire un costante e prezioso servizio di assistenza in molte parti del mondo.
Saluto e ringrazio il Commissionario straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, il Direttore generale della sanità militare italiana Vincenzo Martines, il giornalista Pino Scaccia e l'attore Giancarlo Giannini, che si appresta a leggere un passo di Jean Henry Dunant, il fondatore dell'organizzazione, che descrisse nel libro "Un ricordo di Solferino" la sconvolgente esperienza dell'incontro con la sofferenza provocata dalla guerra.
I sette principi posti a fondamento della Croce Rossa (umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità) hanno permesso a tante persone animate dallo spirito di umanità e di pace di superare tutte le barriere, frontiere pregiudizi culturali che da sempre dividono gli uomini.
Dopo centocinquant'anni, tali principi continuano a ispirare innumerevoli testimonianze di abnegazione solidale e tanti esempi morali che devono essere indicati alle giovani generazioni.

Uno dei grandi insegnamenti di Dunant è che nelle guerre occorre guardare alla sofferenza dell'uomo senza badare al colore della sua uniforme militare. La coerenza con cui è stato applicato questo principio ha permesso alla Croce Rossa di conquistare un prestigio morale universalmente riconosciuto.
Milioni e milioni di uomini, bisognosi di cure e di assistenza, hanno potuto constatare come la sua intera struttura sia al completo servizio della collettività senza alcuna discriminazione di razza, religione, condizione sociale e appartenenza politica.
" Vengono eliminati così - si legge nel suo statuto - i concetti di superiorità ed inferiorità, ridando ad ogni uomo pari dignità ".
Dobbiamo essere tutti grati alla Croce Rossa per come svolge le sue molteplici attività: dal soccorso sanitario ai feriti in guerra e in pace, all'assistenza per i prigionieri e gli internati, dei deportati e dei rifugiati alla ricerca dei dispersi.
Preziose sono anche le attività della Croce Rossa nella prevenzione delle malattie, nella raccolta del sangue e nella promozione dei valori del Diritto Internazionale Umanitario, che devono essere interiorizzati dal maggior numero possibile di persone.
E' possibile cogliere il profondo significato di questa offerta di speranza nelle alte parole che Giovanni Paolo II dedicò a questa organizzazione. Egli disse: l'umanità è "grandemente debitrice" nei confronti della Croce Rossa. Il suo spirito " è quello dell'abnegazione, il quale sa trovare la propria ricompensa nella coscienza del servizio reso, nella dedizione che non esita talvolta di fronte al supremo sacrificio, e si manifesta assai spesso nell'esecuzione di compiti oscuri ma quanto necessari! La Croce Rossa ha acquisito un'autorità morale nel mondo intero. ".

Credo che un grande apprezzamento vada rivolto, in particolare, alla Croce Rossa Italiana.
Dobbiamo, innanzi tutto, ricordare la grande e preziosa attività di soccorso che essa svolge dall'anno della sua costituzione ad oggi.
I suoi ideali hanno trovato una diffusione particolarmente ampia in un paese come il nostro tradizionalmente ispirato ai valori dell'umanità e della solidarietà.
In queste settimane abbiamo visto i volontari di tutta Italia partecipare con grande spirito di abnegazione all'opera di soccorso in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, dove hanno allestito otto campi di assistenza.
Vorrei ricordare, tra le tante missioni, il fondamentale contributo offerto durante la guerra in Libano del 1982: l'aiuto dell'organizzazione italiana è stato di grande importanza in numerosi villaggi devastati dalla guerra. Si stima che oltre dodicimila persone abbiano beneficiato del suo operato. La Croce Rossa si è anche adoperata in pericolose operazioni di disinnesco di mine inesplose all'interno dei centri abitati, oltre ad operazioni di approvvigionamento dell'acqua potabile. Alle tante persone che avevano perso tutto (dalla casa al lavoro), è stata offerta la speranza di un futuro possibile.

Un altro aspetto che voglio sottolineare è il ruolo fondamentale svolto dalle donne nella storia dell'organizzazione.
Desidero rivolgere un sincero apprezzamento a tutte quelle volontarie che animano sempre nuovi progetti di assistenza. Queste donne coraggiose svolgono la loro azione con grande umanità e spirito di sacrificio. Desidero, al riguardo, ricordare anche l'importante progetto di formazione svolto in favore delle donne afghane, al fine di favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro.

La grande missione svolta dalla Croce Rossa, accanto all'assistenza e al soccorso, è quella di avvicinare uomini e popoli.
"Tutte le società - si legge ancora nello Statuto - hanno uguali diritti e doveri di aiutarsi reciprocamente". Nella società moderna questo principio è più che mai valido. Non c'è futuro nell'isolamento, nella diffidenza, nell'egoismo e nella paura: le crisi e le difficoltà si fronteggiano tanto più efficacemente quanto più si riesce a realizzare programmi di cooperazione e di crescita comune.
Vorrei concludere con le parole di Henry Dunant: "V'è un appello da lanciare, una supplica da rivolgere agli uomini d'ogni paese e di ogni condizione, ai potenti del mondo come ai più modesti artigiani, giacchè tutti possono, in un modo o nell'altro, ognuno nella propria sfera e in proporzione alle forze disponibili, concorrere in qualche misura alla nobile iniziativa".
Dopo centocinquant'anni, queste parole mantengono inalterate la loro forza e la loro validità. La storia della Croce Rossa ha dimostrato che la fratellanza tra gli uomini non è un ideale astratto, ma una concreta modalità di vita per milioni di uomini.