Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

19/05/2009

Montecitorio, Sala della Regina - Presentazione del "Lavoro di recupero e valorizzazione del patrimonio rossiniano"

La Camera dei deputati è lieta oggi di ospitare la Fondazione Gioacchino Rossini, che ringrazio per aver donato alla Biblioteca della Camera una copia della sua intera produzione editoriale, comprendente i volumi delle opere in edizione critica, i volumi dell'epistolario, delle collane "Saggi e Fonti", i libretti di Rossini e la "Iconografia rossiniana". Saluto il Presidente della Fondazione l'on. Oriano Giovanelli, il Presidente del Comitato d'Onore Bruno Cagli, il Direttore del Comitato Editoriale Ilaria Narici, il musicista e studioso Lorenzo Arruga e il critico Philippe Daverio, che tra breve interverranno sulla figura del grande compositore.
L'attività di ricerca e di studio della Fondazione Rossini ha restituito al nostro Paese la figura dell'artista pesarese in tutta la sua grandezza. Ritengo che ciò rappresenti un servigio reso alla cultura italiana, che trova una delle sue massime espressioni proprio nella tradizione musicale e operistica in particolare.
Più in generale, ritengo che occorra veicolare la cultura musicale attraverso le più ampie modalità di fruizione: dai teatri alle fondazioni, dalle associazioni ai musei fino alla trasmissione della cultura musicale per via informatica. In tal senso, anche le Istituzioni devono incentivare ogni iniziativa di divulgazione, ponendo particolare attenzione ai giovani e promuovendo presso di loro la conoscenza della nostra tradizione culturale in modo da favorire una loro più intensa consapevolezza dell'alta valenza artistica rappresentata dalle esperienze italiane.
La musica offre un'ineguagliabile dimostrazione dell'identità italiana: come la poesia o la pittura, racconta la complessa trasformazione del nostro Paese, diffondendo la sua immagine in tutto il mondo. Questo immenso patrimonio storico, culturale, artistico e umanistico deve essere oggetto di una costante opera di riscoperta e riproposta perché in esso sono custoditi i valori che continuano a ispirare la creatività italiana in qualsiasi ambito, non solo culturale ma anche sociale ed economico.
Grazie alla Fondazione Gioacchino Rossini e al meritorio appuntamento annuale del "Rossini Opera Festival" che attira un pubblico di appassionati a livello internazionale, siamo quindi in grado di apprezzare più intensamente e soprattutto più consapevolmente il notevole contributo offerto dal grande musicista all'evoluzione del linguaggio musicale italiano, nella sua capacità di rappresentare e diffondere i valori del nostro popolo.
Il rinnovamento nelle forme e nelle orchestrazioni del patrimonio lirico classico attraverso il melodramma, rendono ancora oggi la figura di Gioacchino Rossini un punto di riferimento per tutti coloro che, tanto da musicisti quanto da fruitori, vivono la musica come un prezioso momento di crescita culturale e umana.
La cultura musicale, in particolare, presenta anche un grande significato universale, perché il suo linguaggio non ha bisogno di alcuna traduzione. Le note aggregano, appassionano, emozionano, coinvolgono e raggiungono gli uomini al di là di ogni barriera culturale.
In questo senso, "Il Barbiere di Siviglia", "Guglielmo Tell", "La Gazza Ladra" e tutte le opere riscoperte grazie alla Fondazione Rossini appartengono, non solo alla cultura italiana, ma a quella mondiale. E in tale veste vanno oggi riscoperte, con particolare riferimento all'ambito europeo.
In un momento di grandi cambiamenti come quello odierno, credo che la riscoperta del patrimonio culturale e musicale italiano possa fornire un importante contributo all'opera di costruzione dell'unità morale e spirituale del nostro Continente e un sicuro caposaldo della nostra identità nazionale.