Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

14/07/2009

Palazzo Montecitorio, Sala della Lupa - "Convergenze mediterranee - artisti arabi a confronto tra Italia e Mediterraneo"

La Camera dei deputati ha accolto con piacere l'invito del Ministro Frattini ad ospitare a Palazzo Montecitorio la rassegna "Convergenze mediterranee", che è una sintesi di due grandi mostre presentate nei mesi scorsi in alcune Capitali della riva meridionale del Mediterraneo, come Damasco, Beirut, Il Cairo, Tunisi. Algeri e Rabat. L'iniziativa nasce da un progetto ambizioso e originale, poiché mira a ricostruire un profilo tanto inedito quanto affascinante del poliedrico rapporto tra il nostro Paese ed il mondo arabo-mediterraneo: delineare il ruolo dell'estetica pittorica italiana nella cultura visiva di quel mondo, a partire dalla fine dell'Ottocento. Ricostruire le linee di una comune identità culturale mediterranea presenta un grande rilievo civile e politico perché dà conferma della storica vocazione all'incontro tra popoli e disattiva il rischio dello scontro delle civiltà. Il bacino del Mediterraneo, che fin dall'antichità è stato attraversato da comuni correnti culturali e filosofiche è oggi un'area dove è particolarmente importante affermare il valore della pacifica convivenza fra popoli, del mutuo arricchimento tra le diverse tradizioni, del doveroso rispetto e del dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche. Per realizzare il grande disegno dell'integrazione mediterranea, i fattori fondamentali sono principalmente politici ed economici: l'avanzamento del processo di pace in Medio Oriente, lo sviluppo degli scambi commerciali e delle iniziative economiche, il rispetto dei diritti e delle libertà individuali. In tale processo di integrazione, la cultura può svolgere un ruolo chiave. In tal senso ritengo importante, in una prospettiva europea, che la promozione del dialogo culturale continui a costituire uno dei fattori qualificanti delle politiche dell'Unione Europea nel bacino mediterraneo. Il turno di Presidenza italiana dell'Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea del prossimo anno potrà costituire l'occasione per dare un contributo significativo in tale direzione. Il tema della mostra offre, da questo punto di vista, profili di notevole interesse, che rimandano a esperienze storico-artistiche poco note e che meritano di essere portate all'attenzione del pubblico. Fu infatti nell'ultimo scorcio del XIX secolo che si affacciò sulla scena una generazione di artisti arabi che scelse l'Italia, non più solo come tappa, scontata, di una sorta di "grand tour" di formazione attraverso i Paesi europei, ma come luogo privilegiato dove perfezionarsi o, in alcuni casi, avviare la propria esperienza artistica. In quello stesso arco di tempo, numerosi artisti italiani contribuirono ad arricchire la "koiné" cosmopolita del Mediterraneo fondando scuole di arti figurative ed "esportando" lo stile italiano in importanti centri culturali come Alessandria, Beirut o Damasco. La pittura accademica dei paesi d'origine continuava in quegli anni a riproporre principalmente i modelli dell'arte francese o inglese. Ma numerosi artisti egiziani, libanesi, siriani, iracheni, giordani e maghrebini scelsero invece il nostro Paese, attratti dal prestigio dei nostri centri di formazione artistica. E' un fenomeno che si è consolidato negli anni, come dimostrano le opere qui esposte e che ha fatto sì che il legame tra l'Italia e la cultura pittorica dei paesi del Mediterraneo meridionale, si sia via via rafforzato in un fecondo scambio di contributi, alimentato da affinità e scelte estetiche condivise. Un altro aspetto che ritengo importante cogliere in questa rassegna, soprattutto attraverso le opere degli artisti più giovani, è l'apertura alla prospettiva del multiculturalismo, che rappresenta una delle grandi sfide della società italiana ed europea. La valorizzazione di un patrimonio di idee e di valori sempre più comune e diffuso fra i popoli del Mediterraneo rappresenta un elemento fondamentale nella costruzione di società caratterizzate dal rispetto delle diversità, dal pluralismo politico e dalla coesione sociale. E' compito delle Istituzioni promuovere tale processo anche attraverso gli strumenti dell'educazione civile e dell'incontro culturale fra i popoli e, oggi, anche tra identità che convivono all'interno di una stessa comunità nazionale.