Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

25/01/2010

Montecitorio, Sala della Lupa - Inaugurazione della mostra "L'Aquila. L'arte ferita delle chiese del centro storico a Montecitorio"

La Camera dei deputati ospita oggi la mostra "L'Aquila. L'arte ferita delle chiese del centro storico". E' un'iniziativa culturale unica nel suo genere. Per la prima volta, infatti, vengono esposte al pubblico ventuno opere danneggiate dal terribile terremoto dell'aprile dello scorso anno, opere precedentemente custodite in diverse chiese de L'Aquila e della provincia.
Saluto l'Arcivescovo Metropolita de L'Aquila Monsignor Giuseppe Molinari, il Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi de L'Aquila Monsignor Giovanni D'Ercole, il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Senatore Franco Marini, il Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile Bernardo De Bernardis, il Vice Presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, il Presidente della Provincia de L'Aquila Stefania Pezzopane, il Sindaco della città Massimo Cialente, il Vice Commissario per i Beni Culturali Emergenza Abruzzo- L'Aquila Luciano Marchetti, il Dirigente Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Claudio Strinati e tutti i presenti.
Ringrazio la Curia e tutte le Chiese del centro storico aquilano per aver promosso questa mostra e per aver messo a disposizione una significativa selezione del patrimonio artistico di una città che vive tutt'ora il difficile e lungo momento della sua ricostruzione, e che lotta con forza per guardare con fiducia al futuro.
La tragedia del terremoto che ha colpito l'Abruzzo ha suscitato e mobilitato la profonda, convinta e unanime solidarietà di tutto il popolo italiano.
Desidero ricordare come la Camera dei deputati, nel corso di questi mesi, abbia sostenuto la popolazione abruzzese colpita dal terremoto nella prima difficile fase dell'emergenza, raccogliendo circa un milione di euro tra i deputati e i suoi dipendenti. E' stata una delle tante dimostrazioni con cui il popolo italiano ha dimostrato la sua coesione e la sua generosità.
L'allestimento della sala della Regina è del tutto peculiare, come uniche sono le opere che sarà possibile ammirare: come è noto la città de L'Aquila, in seguito ai gravissimi danni riportati dal terremoto, è stata dichiarata "zona rossa" e i suoi numerosi monumenti e tesori artistici non sono visibili. In tanti siti - soprattutto chiese e luoghi di culto -, ancora oggi, sono tutt'ora presenti moltissime opere d'arte, molte delle quali danneggiate. Grazie all'azione tempestiva del Governo e all'impegno delle forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dei funzionari delle Soprintendenze e dei volontari è stato possibile il recupero e la messa in sicurezza di questi capolavori.
Per questo motivo si è voluto ricreare un percorso che richiama l'immagine di un cantiere all'interno di una Chiesa colpita dal sisma, mostrando al pubblico le opere danneggiate e ferite come se si entrasse all'interno di un edificio terremotato e proponendo ai visitatori le opere d'arte così come sono state recuperate, con la loro storia e, purtroppo, con i danni subiti.
Questa iniziativa non nasce quindi solo dall'esigenza di promozione artistica delle opere, ma anche e soprattutto dal desiderio di mantenere viva l'esigenza di restituire agli aquilani il patrimonio architettonico e artistico della loro città. Per questo è stata inaugurata una "gara di solidarietà" tra i cittadini, per adottare e salvare le opere d'arte, attraverso donazioni necessarie per i restauri.
E' dovere delle Istituzioni avvicinare l'opinione pubblica alle tradizioni storico-culturali italiane, che rappresentano un grande fattore di comune identità per il nostro popolo. Attraverso l'arte e la cultura, infatti, è possibile educare i cittadini al rispetto della storia, delle identità e delle diversità.
La tutela e la promozione della cultura è principio sancito dalla nostra Costituzione: anche attraverso di essa avviene la condivisione dei valori civili, e viene arricchito il "capitale" della nostra Patria.
Il recupero dell'Aquila come città d'arte costituisce quindi non solo un imperativo morale legato all'esigenza di conservare il patrimonio artistico nazionale, ma anche un obiettivo fondamentale per consentire al capoluogo abruzzese di accelerare la sua piena rinascita civile ed economica.