Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

17/05/2011

Montecitorio, Sala del Mappamondo – Celebrazione della “Giornata mondiale contro l’omofobia”

Autorità! Signore e Signori!

La Camera dei deputati celebra oggi la 'Giornata internazionale contro l'Omofobia'. Un benvenuto al ministro delle Pari Opportunità, on. Mara Carfagna, all'on. Paola Concia, al presidente di Arcigay, Paolo Patané, al presidente di GayLib, Enrico Oliari.

La ricorrenza odierna s'inserisce nell'ambito di tante iniziative che si svolgono in Italia e nel resto del mondo.

La giornata internazionale è stata istituita dalla risoluzione del Parlamento Europeo, approvata il 26 aprile del 2007, nella quale si «sottolinea che l'Unione europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, l'uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano» e afferma «che le istituzioni e gli Stati membri dell'Unione europea hanno il dovere di garantire che i diritti delle persone che vivono in Europa siano rispettati, tutelati e promossi, come prevedono la Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell'uomo».

La risoluzione intende riferirsi all'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 21, che vieta la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, insieme ad altre odiose discriminazioni legate alla razza, al genere e alla condizione personale e sociale. Si tratta, come ricorda il Capo dello Stato, di un principio fondamentale che sottolinea il valore dell'uguaglianza e della dignità dell'essere umano e che trova una solenne proclamazione nell'articolo 3 della nostra Costituzione che afferma: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».

Per questo considero di alto valore civile l'incontro di oggi che vede allo stesso tavolo esponenti delle Istituzioni e del mondo associativo. Del resto, la mobilitazione contro le discriminazioni deve impegnarci intensamente tutti i giorni perché è dalla quotidianità che giungono le notizie più gravi e sconcertanti, è nella vita di tutti i giorni che gli omosessuali si sentono minacciati nella loro incolumità personale e nello svolgimento della loro vita sociale e lavorativa.

È di pochi giorni fa, per esempio, la notizia che è stato negato il rinnovo della patente a un giovane, perché risulterebbero 'patologie' che potrebbero pregiudicare la sicurezza: la 'patologia' in questione sarebbe il suo orientamento sessuale.

Molto opportunamente il ministro Carfagna ha annunciato di aver aperto un'indagine. L'omosessualità non deve essere considerata una malattia. A tale proposito è bene ricordare un'importante data di 21 anni fa: il 17 maggio del 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità eliminato l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali definendola invece una variante naturale del comportamento umano. Ed è per questo motivo che l'Unione Europea ha scelto il 17 maggio comegiornata mondiale contro l'omofobia.

Sono dell'avviso dell'omofobia debba essere combattuta a livello culturale, rimuovendo quel pregiudizio ancora molto diffuso che impedisce agli omosessuali di vivere nella vita i loro diritti fondamentali.

Su questo fronte occorre trovare la necessaria convergenza a livello parlamentare di tutte le forze democratiche. Il rispetto della dignità della persona è caposaldo di una autentica civiltà.