Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

14/06/2011

Montecitorio, Sala della Lupa - Convegno su "Igino Giordani: da Montecitorio al Mondo"

Autorità, Signore e Signori!

La Camera dei deputati è lieta di ospitare l'incontro sulla figura di Igino Giordani.

Un cordiale benvenuto ai relatori, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, Alberto Lo Presti, direttore del centro Igino Giordani; un saluto al sen. Giacomo Santini, all'on. Maria Letizia De Torre; e ai presenti.

Affrontare la figura di Igino Giordani significa raccontare il ruolo di un protagonista della storia e della cultura italiana: egli fu un insigne esponente del pensiero politico d'ispirazione cristiana e un esempio di rettitudine e probità.

Fu uno dei primi a rispondere all'appello 'Ai liberi e forti' lanciato da Don Sturzo nel 1919 mentre si apprestava a fondare il Partito Popolare Italiano richiamando i cattolici all'impegno politico dopo decenni di assenza determinata dal 'Non expedit'.

Eletto componente dell'Assemblea Costituente, Giordani fu deputato della Democrazia Cristiana nella prima legislatura dal 1948 al 1953; giornalista, studioso, fu il co-fondatore - insieme a Chiara Lubich- del Movimento dei Focolari.

Personalità davvero unica nella storia politica dell'Italia - e meno nota di quel che meriterebbe -, dette un contributo fondamentale alla crescita e all' evoluzione della cultura politica italiana attraverso un'intensa attività di studio, di divulgazione e di diffusione delle idee dirigendo importanti quotidiani e riviste cattoliche.

La sua innata umiltà lo portava a essere costantemente al servizio degli altri. Non era un intellettuale chiuso nella costruzione di teorie o concentrato nella ricerca, ma era un militante del pensiero cristiano: "La politica - disse nel 1945- è fatta per il popolo. E non il popolo per la politica. Prima la morale, prima l'uomo…la politica non deve diventare padrona, non farsi abuso. Qui è la sua funzione e la sua dignità: d'essere servizio sociale, carità in atto".

Credendo in questi ideali Giordani non poteva che agire con infaticabile perseveranza nella società del suo tempo trasmettendo i valori che professava e testimoniava nella sua opera quotidiana.

Dotato di una spiritualità profonda, la sua vita ha raggiunto vette di misticismo tale che per Giordani è stata aperta la causa di beatificazione.

Giordani fu un autore prolifico: oltre 100 volumi firmati da lui e più di 4000 articoli. Nella sua monumentale opera di saggista, egli non ha mai dimenticato la sua missione: quella di trasmettere la verità e la modernità del pensiero cristiano di fronte agli attacchi delle ideologie totalitarie del XX secolo, attualizzandolo nelle correnti democratiche dell'epoca.

Le istanze principali di questa democrazia cristiana, i capisaldi su cui si regge e per cui essa, secondo Giordani, si differenzia dalle altre sono quelle che l'Italia di oggi riconosce ancora quale ispirazione fondamentale della nostra Costituzione e che regola il nostro vivere civile: dignità dell'uomo, libertà e lavoro.

Cito da un suo saggio scritto tra le due guerre, ma pubblicato soltanto dopo la fine del fascismo: "Le istanze principali sono: la dignità della persona umana. L'uomo è il più alto valore dell'universo. La libertà umana. L'amore come stimolo sociale, come vincolo perfetto che lega l'uomo all'uomo. Perché attraverso l'amore, la società diviene un sistema di vasi sanguigni in cui scorre il Divino. La solidarietà e l' uguaglianza. L'uso sociale della ricchezza. La dignità del lavoro. La vita sociale che deve garantire lo sviluppo della personalità, della libertà, della dignità".

Ritengo che nessuno, credente o non credente, oggi possa misconoscere il ruolo e l'importanza del Cristianesimo nella formazione dell'Europa moderna e contemporanea.

Motivo per cui mi battei affinché la Convenzione europea riconoscesse le radici giudaico- cristiane dell'Europa ed è notorio che quell'iniziativa non ebbe successo.

Com'è altrettanto innegabile il ruolo svolto nell'evoluzione del pensiero politico italiano dalla dottrina sociale della Chiesa, anche come elemento mitigatore dei guasti del vetero-capitalismo del XIX secolo e dei guasti ancor più evidenti dell'egualitarismo totalitario del comunismo del secolo scorso.

Secondo Giordani il dovere dei cattolici era quello di operare in favore di una sana mediazione tra la morale cristiana, che propone gli ideali universali di giustizia, libertà e uguaglianza e solidarietà, e il dovere politico di tradurli in una società democratica e pluralista. In altre parole la vita sociale secondo Giordani deve essere finalizzata alla tutela della personalità della libertà e della dignità umana, del lavoro. Il primo nucleo rimane la famiglia.

Da questo punto di vista, mi preme sottolineare il ruolo svolto da Giordani come deputato. Egli presentò nel 1949 una proposta di legge che garantiva la riservatezza sui documenti civili relativi ai figli adottivi (modifica dell'articolo 186 del regio decreto 9 luglio 1939, n. 1238, relativo all'ordinamento dello stato civile) per eliminare la menzione "adottato da…" che veniva fatta in tutti certificati relativi agli atti di nascita, matrimonio, cittadinanza, stato di famiglia.

Leggo dalla relazione: "È bene, in questi casi che la legge s'ispiri al concetto umano, morale e sociale, espresso dai nostri maestri e dalla logica di uno stato di fatto che si è creato con la formazione della nuova famiglia. Nessun danno può essere arrecato al diritto pubblico, e alla società se, all'atto del rilascio dei certificati, non sia menzionata l'adozione. La misura si rende necessaria anche per sfollare i brefotrofi già troppo pieni di piccole creature".

Un'osservazione purtroppo che ancora oggi ha la sua evidente attualità e validità, anche perché basata sul concetto di rispetto della dignità umana.

Il nome di Giordani è legato anche alla prima legge sull'obiezione di coscienza che egli presentò nel 1952 assieme a deputato socialista Umberto Calosso.

La opera culturale, politica e intellettuale di Igino Giordani è soltanto una parte della sua monumentale opera spirituale sociale: la costruzione del movimento dei Focolari assieme all'indimenticabile Chiara Lubich.

Un movimento che oggi è una realtà importante in Italia e all'estero e che contribuisce in mondo fondamentale alla costruzione di un mondo più solidale.

Leggo dal sito del Movimento dei Focolari: "La vita dell'uomo non dovrebbe essere fatta di compartimenti stagni, come purtroppo spesso accade. Niente doppie, triple, quadruple vite. Niente comportamenti diversi quando si è in famiglia, al lavoro o in parrocchia, al circolo sportivo, a scuola o all'università. La 'cultura dell'unità' che nasce dal 'carisma dell'unità' conduce la persona che vi aderisce verso una piena realizzazione della sua potenzialità umana". Grazie.