Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

05/07/2011

Montecitorio, Sala della Lupa – Presentazione del Rapporto annuale 2010 dell’INAIL

Autorità, Signore e Signori!

La Camera dei Deputati è lieta di ospitare la presentazione del Rapporto annuale dell'INAIL, che costituisce sempre una importante occasione per fare il punto sulla situazione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Al riguardo, occorre evidenziare - come emerge dalla lettura dei dati INAIL - che il 2010 è stato l'anno in cui, per la prima volta dal dopoguerra, la soglia dei morti sul lavoro è scesa sotto i mille casi!

E' un segnale positivo, ma, ovviamente, non ancora sufficiente, che impone di compiere uno sforzo aggiuntivo per rilanciare con determinazione, anche in termini di una più intensa collaborazione tra imprese e lavoratori, una nuova cultura della sicurezza che trovi nella prevenzione il suo punto qualificante.

Come ha affermato il Presidente della Repubblica in uno dei suoi numerosi interventi che hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma del fenomeno infortunistico: "L'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo, ma di tutta la collettività".

Da qui, dunque, la necessità di porre al centro del sistema dei rapporti di produzione una moderna cultura del lavoro che non può tollerare alcun compromesso sull'integrità della vita umana e questo anche a costo di un incremento degli oneri e dei vincoli in capo al sistema delle imprese.

Le morti e gli incidenti sul lavoro non possono essere considerati come una fatalità che irrompe all'improvviso e quasi casualmente nella vita lavorativa, come, cioè, una calamità che sopraggiunge dall'esterno, bensì devono essere considerati come la conseguenza statisticamente prevedibile della condizione in cui si svolge e si organizza il lavoro.

Servono, quindi, non solo buone norme e sanzioni effettive, ma anche, e soprattutto, l'attenzione e la vigilanza quotidiana di tutti gli attori coinvolti.

La soluzione del problema è, infatti, tutta di ordine sostanziale ed impone di intervenire su un complesso intreccio di fattori organizzativi, culturali e comportamentali che sono ancora radicati negli ambienti di lavoro.

Per tale motivo, la vera battaglia per assicurare più sicurezza nei luoghi di lavoro passa inevitabilmente attraverso il processo di modernizzazione dei contesti organizzativi e dei modelli gestionali del lavoro, là dove vincoli formali e norme inesigibili spingono nella direzione degli abusi e della improvvisazione che sono alcune delle principali cause delle tante tragedie sul lavoro.

A tale proposito, non dobbiamo dimenticare che per il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia della salute dei lavoratori non si può prescindere da un affidabile sistema di monitoraggio articolato per settori, dimensione di impresa, tipologie contrattuali e altri criteri utili a verificare nel tempo l'efficacia o meno delle azioni intraprese nei diversi ambiti.

Fondamentale è, altresì, la collaborazione tra le parti sociali, nel presupposto che il loro incontro dia luogo a soluzioni concretamente utili come quelle che riguardano la qualità delle attività di formazione.

Nondimeno appaiono utili tutti i sistemi che incentivano i buoni risultati, a partire dal maggiore collegamento tra il premio assicurativo e gli infortuni riscontrati.

Da questo punto di vista è sicuramente apprezzabile la decisione dell'INAIL di utilizzare gli incentivi alle piccole e medie imprese - che rappresentano la spina dorsale del nostro tessuto produttivo - come "marketing culturale" per dar vita ad una serie di interventi mediante i quali generare un positivo effetto "a catena" sull'intero settore della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

L'idea di fondo è quella, appunto, di incidere ad ampio raggio, diffondendo il principio che la sicurezza sul lavoro è, prima di tutto, un valore da interiorizzare profondamente nelle coscienze di chi opera all'interno del mondo aziendale.

Molto, comunque, nel corso del 2010, è stato fatto nella direzione della nascita di un "polo della salute e della sicurezza sul lavoro": la legge n. 122, completando un percorso normativo cominciato con i decreti legislativi 626 del 1994 e 38 del 2000, e proseguito con il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 81 del 2008), ha potenziato il ruolo dell'INAIL in modo concreto, elevandolo ad interlocutore unico col quale le aziende italiane e i lavoratori possono costantemente interfacciarsi per pianificare le loro strategie di sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi modelli operativi.

Si tratta di un percorso che, cadendo proprio nell'anniversario dei primi 150 anni della nostra Repubblica, si arricchisce, per l'INAIL, di un significato simbolico ancora più denso e ricco di emozione.

Sono sicuro che con il concorso di tutti, delle forze sociali, di tutte le componenti del mondo della produzione e del lavoro, di tutte le istituzioni, potremo imprimere ancor più accelerazione ad un processo già in atto da tempo, precondizione indispensabile per diventare un Paese economicamente più competitivo, ma soprattutto socialmente più attento a garantire la salute e la stessa dignità di tutti i lavoratori.