Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

08/03/2012

Complesso di Vicolo Valdina, Sala del Cenacolo – Inaugurazione della Mostra “Arte e moda italiana nel mondo. Donna portatrice di pace” di Antonella Ferrari

A causa di sopraggiunti impegni istituzionali, il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, non ha potuto prendere parte all'inaugurazione della Mostra. Pertanto il testo del suo discorso è stato letto dall'on. Santo Versace.


La mostra "Arte e moda italiana nel mondo. Donna portatrice di pace", che viene oggi inaugurata, è un progetto che rientra nella serie di iniziative che la Camera dei deputati sostiene e promuove per diffondere gli ideali di convivenza pacifica e di dialogo tra i popoli.
Ringrazio la presidente dell'associazione E.P.I.C.S., Antonella Ferrari, ideatrice di questa bella iniziativa che vede la moda accentuare i propri significati civili e culturali attraverso un messaggio di coraggio e di speranza che rende omaggio alle donne di tutti i continenti.

La considerazione che la condizione femminile ha raggiunto più elevati standard civili e sociali in molte aree della Terra non deve farci dimenticare che la battaglia per l'emancipazione è ancora lunga, sussistendo purtroppo condizioni di discriminazione e arretratezza in troppi Paesi e sopravvivendo varie forme di pregiudizio nella stessa Europa, Italia compresa.
Una delle piaghe più gravi e più vergognose continua ad essere quella della violenza, che in alcuni Paesi si associa anche alla pratica barbarica delle mutilazioni genitali.

Per quello che riguarda l'Italia, alcuni dolorosi fatti di cronaca hanno recentemente riproposto il dramma della violenza alle donne come uno dei fenomeni più turpi e incivili presenti nella nostra società.
Nel concetto di violenza occorre far rientrare ogni forma di coercizione o privazione arbitraria della libertà, come sancito dalla "Dichiarazione delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne" del 1993.

Per questo è necessario ribadire che la promozione delle pari opportunità deve rappresentare uno degli obiettivi principali per la politica. E ciò non solo in virtù di intangibili principi etici, ma anche per la modernizzazione e la crescita della nostra società.
Ne è prova che uno dei grandi problemi da affrontare è ancora quello dell'occupazione femminile, in Italia più bassa rispetto alla media europea. Non è più tollerabile che in Italia lavorino in percentuale meno donne che in Germania, in Francia, in Gran Bretagna e in tutti i più avanzati Paesi dell'Unione Europea.

Questa circostanza, unita alla alta e contemporanea disoccupazione giovanile, rappresenta uno dei più evidenti fattori di ritardo civile del nostro Paese.
Occorre però doverosamente riconoscere che importanti iniziative per superare questo gap italiano rispetto al resto dell'Europa sono comunque già in atto. Ne sono recente conferma gli sgravi fiscali in favore dell'occupazione femminile contenuti nel Decreto Legge del 6 dicembre scorso.
Naturalmente, promozione del lavoro femminile vuol dire anche tutela della madre che lavora contro ogni forma di discriminazione o emarginazione professionale che possono verificarsi in vari ambiti lavorativi. La recente questione delle dimissioni in bianco richieste alle lavoratrici da datori di lavori senza scrupoli per cautelarsi in caso di maternità ne è la triste riprova.

Non va infine dimenticato che la piaga del lavoro nero tende a colpire in particolare le donne, soprattutto immigrate.
Ovviamente gli ambiti di una politica a favore della promozione delle pari opportunità sono più ampi e passano per un necessario rinnovamento culturale della nostra società.

Motore principale di questo processo di crescita morale e civile sono le donne stesse, con il loro entusiasmo, con la loro creatività, con la loro capacità di iniziativa e, soprattutto, con la consapevolezza crescente del ruolo fondamentale da esse svolto nell'evoluzione e nel progresso della nostra società.
E' una consapevolezza che importanti iniziative culturali come l'interessante mostra che oggi inauguriamo contribuiscono sicuramente ad elevare e diffondere.