Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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INIZIO CONTENUTO

Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

14/05/2012

Montecitorio, Sala della Lupa – Presentazione del “Progetto GSE. Energie per il Sociale”

Autorità! Signore e Signori!

La Camera dei Deputati è particolarmente lieta di ospitare oggi la presentazione del 'Progetto GSE. Energie per il Sociale'.

Un cordiale benvenuto al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, al presidente del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), Emilio Cremona, all'on. Letizia Moratti in rappresentanza della Comunità di San Patrignano, al fondatore della Comunità Libera, don Luigi Ciotti,

Un saluto ai colleghi Vicepresidenti della Camera, l'on. Rosy Bindi e l'on. Maurizio Lupi.

In un periodo fortemente caratterizzato dalla necessità di rilanciare la crescita economica, il Progetto GSE rappresenta un significativo esempio capace di coniugare le esigenze dello sviluppo economico e della ricerca in campo energetico con quelle dell'inclusione e della coesione sociale.

Come ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del progetto al Quirinale: "Questa iniziativa incrocia due tematiche fondamentali, due direttrici dell'azione pubblica e sociale del nostro Paese: innovazione e solidarietà".

Si tratta di due profili decisivi per la crescita, perché il dinamismo della società italiana trova alimento non solo, come ovvio, nel capitale strettamente economico ma anche in quello della conoscenza e in quello garantito dallo sviluppo delle reti della cooperazione sociale e del volontariato.

Inoltre è importante evidenziare che l'incontro tra un'azienda pubblica come GSE, imprese impegnate nella green economy e associazioni attive nel Terzo Settore rappresenta un significativo esempio di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, secondo quel principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall'articolo 118 della nostra Carta.

Il Presidente Cremona ha ben sintetizzato lo spirito del Progetto quando, in una precedente occasione, ha osservato che "la condivisione genera energia".

Energia tecnologica ma anche l'energia sociale, che scaturisce da realtà, come quelle del Terzo Settore, che forniscono un fondamentale contributo alla coesione attraverso il loro aiuto concreto e solidale a tante persone che vivono situazioni di disagio.

Gli interventi realizzati da GSE in favore di strutture come l'istituto penale per minorenni di Nisida, la Comunità di San Patrignano, l'associazione Gruppo Betania Onlus, Libera - Gruppo Abele - La Fabbrica delle "E", quello in via di realizzazione per la fondazione Whitaker dell'Isola di Mozia, rappresentano investimenti etici e solidali dal significativo interesse pubblico.

Sono inoltre rilevanti gli aspetti educativi e formativi del progetto, perché un ruolo fondamentale è svolto dai giovani ospitati nelle comunità, i quali vengono coinvolti nella formazione e nella realizzazione dei progetti acquisendo così competenze e professionalità preziose per il futuro reinserimento nella società e nel mercato del lavoro.

Un altro, rilevante aspetto dell'iniziativa è la valorizzazione e la promozione del Made in Italy. Tutti i progetti sono stati infatti ideati e realizzati da sei imprese italiane, che hanno investito nell'innovazione tecnologica e nelle energie rinnovabili, dimostrando di poter rappresentare positivi esempi di dinamismo economico e produttivo in settori d'avanguardia.

E' un patrimonio che ha tutte le qualità per essere esportato e competere sui mercati stranieri incentivando così il Made in Italy, che non è solo moda ed eno-gastronomia ma anche qualità della nostra impresa nel campo delle nuove tecnologie.

Le nuove imprese che nascono in questo ambito-e di cui sono prevalentemente protagonisti i giovani-devono essere adeguatamente incentivate e valorizzate attraverso politiche pubbliche volte alla promozione del capitale intellettuale e delle più innovative culture d'impresa.

La competitività del sistema globale impone infatti all'Italia di investire in primo luogo nella ricerca, nel sapere, nell'eccellenza per riconquistare le posizioni perdute nel novero dei Paesi più industrializzati.

In molti casi, queste iniziative si svolgono nell'ambito della ricerca nelle energie rinnovabili e, più in generale, della green economy.

L'impegno profuso sia dall'Europa sia dagli Stati Uniti ha ben chiare le opportunità economiche che un "mercato verde" può offrire nel futuro. Non punta quindi alla salvaguardia ambientale pura e semplice ma alla elaborazione di politiche che fungano da volano per un aumento di beni e servizi a minore impatto ambientale e di migliore qualità. L'Italia ha tutte le caratteristiche per affrontare questa sfida e per vincerla.

In conclusione, sono certo che il convegno di oggi possa essere utile per diffondere la concretezza di una speranza: la speranza di recuperare un rapporto equilibrato con la natura e con le sue fonti energetiche; la speranza di migliorare la qualità della vita della nostra società. Quando questo 'miracolo' avviene, si ha la dimostrazione concreta di come l'energia del fare generi davvero solidarietà e coesione sociale.