Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini

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Interventi e discorsi

Interventi e discorsi del Presidente della Camera

17/05/2012

Montecitorio, Sala del Mappamondo - Presentazione del Rapporto Istat "La popolazione omossesuale nella società italiana", in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia

Autorità, Signore e Signori!

In occasione della celebrazione della "Giornata internazionale contro l'omofobia" , la Camera dei deputati è lieta di ospitare la presentazione dell'Indagine Istat, dal titolo "La popolazione omosessuale nella società italiana" , commissionata dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Com'è noto, la giornata mondiale contro l'omofobia è stata istituita dal Parlamento Europeo con un'apposita risoluzione del 26 aprile 2007, la quale ha affermato che "l'Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, l'uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano e che, proprio per questo, le istituzioni e gli Stati membri dell'Unione hanno il dovere di garantire che i diritti delle persone che vivono in Europa siano rispettati, tutelati e promossi".

E' evidente che la risoluzione appena letta si ricollega all'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che vieta la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale.

Si tratta di un principio di evidente valore morale e civile, che poggia sul rispetto della dignità della persona umana e che la nostra Costituzione repubblicana ha sancito nell'articolo 3, laddove si afferma che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" .

Ne discende che il diritto di ogni persona di godere concretamente dei diritti civili e sociali presuppone un'attenzione continua e una cura particolare delle istituzioni nel contrasto di quei comportamenti, come l'omofobia, che pregiudicano l'esercizio dei diritti individuali della persona.

L'azione contro l'omofobia deve tradursi nella condanna, in tutte le sedi, non solo, come è ovvio, di ogni forma di violenza, ma anche, e ciò è assai meno scontato, di ogni atto di prepotenza e di ogni provocazione capace di alimentare, specie in alcune fasce sociali, la cultura dell'intolleranza.

Da questa considerazione deriva l'esigenza, evidenziata di recente anche dal "Libro Bianco Europeo contro l'omofobia" , che le amministrazioni pubbliche rivestano sempre di più un ruolo cruciale nella difesa dei principi di libertà e di uguaglianza tra i cittadini, indipendentemente dalla loro identità sessuale.

A tal fine, il "Libro Bianco" invita soprattutto i Comuni (quali realtà istituzionali più vicine ai cittadini), in coordinamento con i diversi livelli di governo locale, a promuovere adeguate politiche culturali, finalizzate a rafforzare, nella percezione comune, la convinzione che la cosiddetta "eteronormatività" non può mai essere assunta a pretesto per innalzare barriere di ordine sociale.

Il percorso per il superamento di timori e pregiudizi è stato avviato da tempo anche in Italia, ma, ciò nonostante, il nostro è un cammino ancora lungo e difficile e che presuppone la consapevolezza che solo il profondo rispetto delle "diversità" può evitare quelle derive contro la dignità delle persone che non sono ammissibili se davvero, come già ammoniva Voltaire nel suo famoso Trattato, si vuole fondare sulla tolleranza l'ideale della Giustizia.

E' con questa convinzione che cedo ora la parola al professor Enrico Giovannini per illustrare i dati contenuti nell'indagine Istat sul fenomeno dell'omosessualità in Italia.