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La partecipazione della Camera ai programmi di ricostruzione del Parlamento afgano e del Parlamento iracheno

La Camera dei deputati ha partecipato al programma biennale "Sostegno alla ricostruzione del Parlamento afgano" (SEAL-Support to establishment of afghan legislature), dal febbraio 2005 al febbraio 2007, promosso dal Governo di Kabul, dall'Unione interparlamentare, dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD) e dal Fondo delle Nazioni Unite per le donne (UNIFEM), con il supporto di alcuni Paesi donatori2.

L'Amministrazione della Camera è stata impegnata a fornire la propria assistenza in alcune delle componenti del progetto (documentazione ed informatizzazione; training del personale amministrativo, in partnership con l'Assemblea nazionale francese; definizione del nuovo quadro legislativo, attraverso la predisposizione di un nuovo regolamento parlamentare). Le linee di fondo del contributo si sono venute precisando nel corso di una missione di valutazione a Kabul, compiuta da un funzionario della Camera nell'aprile-maggio 20053 , successivamente assegnato presso l'ufficio distaccato del Ministero della Giustizia nella capitale afgana.

In tale contesto si è svolto, dal 18 al 29 luglio 2005, un seminario di formazione, riservato ad una delegazione di dodici funzionari parlamentari afgani che hanno effettuato, oltre ad alcuni incontri a carattere generale sull'organizzazione e sul funzionamento del Parlamento italiano, dei percorsi individuali di affiancamento al personale della Camera operante nei servizi dell'area legislativa, amministrativa e della documentazione. Analoghe iniziative di formazione, per altri gruppi di funzionari dell'Assemblea afgana, sono state programmate dal Parlamento olandese, dal Bundestag tedesco e dalla Camera dei comuni britannica.

Inoltre, nel luglio 2006, ha avuto luogo una missione presso la Camera di una delegazione parlamentare della Commissione giustizia della Wolesi Jirga (la Camera bassa del Parlamento afgano). La visita rispondeva alle esigenze, prospettate dallo stesso Parlamento afgano, di valutare la riforma del sistema di giustizia in atto in Afghanistan, alla cui realizzazione l'Italia partecipa attivamente, in quanto 'paese leader' per la riforma della giustizia.

La Camera dei deputati è altresì impegnata nel fornire assistenza al nuovo Parlamento irakeno e nel sostenere, più in generale, i processi di costruzione di Istituzioni rappresentative a livello locale e regionale.

Questo impegno si è concretizzato nella promozione di un incontro di formazione per una delegazione, formata da amministratori locali, dirigenti pubblici, giuristi e da un parlamentare iracheno, in visita alla Camera il 16 ottobre 2006 nel quadro di un progetto di formazione, promosso dal Ministero degli Affari esteri e dalla società di comunicazione politica Running, della durata di due settimane, articolato in una serie di incontri con rappresentanti delle Istituzione europee ed italiane.

L'iniziativa di formazione, giunta alla sua terza edizione, è espressamente finalizzata a diffondere la conoscenza dei principi e delle istituzioni degli ordinamenti democratici occidentali nei quadri dirigenti del nuovo Irak democratico, attraverso un approccio diretto alle Istituzioni politiche più rappresentative dell'Unione europea e del nostro Paese.

Il 26 ottobre 2007, nell'ambito di un master di alta formazione in studi politici e relazioni internazionali, organizzato dalla società SIOI, 19 giovani diplomatici iracheni hanno visitato la Camera, assistendo alla lezione di un funzionario della Camera sui principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale italiano e sulle principali caratteristiche dell'ordinamento giuridico ed amministrativo italiano.

2. Tra i quali figura il Governo italiano con un contributo di un milione di euro. Si tenga presente che, nell'ambito del sostegno internazionale alla ricostruzione delle Istituzioni afgane avviato con l'accordo di Bonn del dicembre 2001, all'Italia è stato affidato un ruolo-guida nel riassetto del sistema giudiziario afghano.

3. E' da segnalare che un ulteriore versante di collaborazione tra le due Assemblee, specificamente incentrato sull'assistenza alle donne deputate elette nella nuova Assemblea afgana, si è delineato a seguito della missione di un gruppo di deputate italiane, svoltasi dal 1° al 4 maggio 2005. Questa attività, che rientra negli obiettivi previsti dal Programma SEAL, potrà rientrare tra le iniziative sostenute dalla Camera dei deputati.