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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 23 di mercoledì 25 giugno 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 18,55.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 23 giugno 2008.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 1386, di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
Il disegno di legge è assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Annunzio di una lettera del Presidente della Repubblica.

PRESIDENTE. Dà lettura di una lettera del Presidente della Repubblica, nella quale si evidenzia, tra l'altro, l'esigenza che i lavori parlamentari siano programmati in modo da garantire tempi sufficienti per un esame approfondito del disegno di legge di conversione n. 1386, che anticipa larga parte della manovra annuale di finanza pubblica (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Confida che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo già convocata per domani le autorevoli indicazioni del Capo dello Stato possano trovare adeguato seguito.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 93 del 2008: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (A.C. 1185-A).

Nella seduta del 24 giugno 2008 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Nel richiamare gli impegni elettorali sottoscritti dalle forze politiche che sostengono l'operato del Governo, segnatamente con riferimento al potenziamento della rete infrastrutturale del Mezzogiorno, sottolinea lo sforzo profuso dalla sua parte politica al fine di avviare un forte rilancio di tali aree del Paese, manifestando peraltro un orientamento favorevole alla previsione di un federalismo fiscale solidale e responsabile. Dichiara, quindi, che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo, alla luce degli impegni assunti in direzione del reintegro delle risorse originariamente Pag. IVdestinate, in particolare, alle opere infrastrutturali delle regioni Sicilia e Calabria, preannunziando una costante vigilanza sull'attuazione concreta degli stessi.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel ribadire con forza il giudizio negativo sull'azione dell'Esecutivo fin qui posta in essere e sul contenuto dei provvedimenti adottati nel periodo iniziale della sua attività, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo Berlusconi, stigmatizzando l'intendimento del Presidente del Consiglio di alimentare un conflitto tra potere politico e autorità giudiziaria al fine di delegittimare l'operato della magistratura. Preannunzia quindi un atteggiamento di ferma opposizione in Parlamento e nel Paese alle inaccettabili misure varate dal Governo.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, preannunzia il voto contrario sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, manifestando perplessità sul titolo dello stesso, che non prevede, in realtà, efficaci misure a favore delle famiglie. Ricordato, quindi, il proficuo lavoro svolto dal suo gruppo in Commissione e la disponibilità dimostrata a discutere su pochi fondamentali emendamenti, che avrebbero migliorato un provvedimento recante interventi parziali e non prioritari, anche se condivisibili, ritiene che il ricorso alla fiducia da parte del Governo sia ascrivibile alle divergenze esistenti all'interno della maggioranza.

ROBERTO COTA (LNP). Nell'ascrivere alla prassi applicativa dei regolamenti parlamentari, che non consentono di stabilire tempi certi per la conversione in legge dei decreti-legge, il ricorso alla questione di fiducia, ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame, prodromico di successive riforme strutturali come la riduzione della pressione fiscale e la previsione di un reale federalismo fiscale, rappresenti uno degli impegni più qualificanti assunti dalle forze politiche della maggioranza in occasione della recente campagna elettorale.
Giudica altresì del tutto condivisibili le disposizioni in materia di abolizione dell'ICI sull'abitazione principale - evidenziando il lavoro profuso della sua forza politica al fine di fissare una data certa per la restituzione delle risorse ai comuni - di detassazione degli straordinari del lavoro dipendente privato e di rinegoziazione dei mutui, tutte misure volte a rispondere alle legittime aspettative dei cittadini.
Dichiara quindi che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo.

MARINA SERENI (PD). Nel manifestare preliminarmente la non condivisione delle misure adottate dal Governo con il provvedimento d'urgenza in esame, che giudica assolutamente inidonee ad affrontare le reali situazioni di difficoltà economiche in cui versano le famiglie appartenenti alle categorie più deboli, esprime rammarico per il fatto che non sono stati presi in considerazione gli emendamenti migliorativi presentati dall'opposizione. Nel ricordare gli interventi a sostegno del reddito adottati dal precedente Governo, lamenta inoltre il carattere indiscriminato dei tagli alle spese che sono stati operati per assicurare la copertura finanziaria del decreto-legge in esame, che avrebbe potuto piuttosto essere garantita ricorrendo alle risorse dell'extragettito, frutto dell'operato del precedente Esecutivo.
Nel dichiarare infine che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, stigmatizza la situazione di «intasamento» dei lavori parlamentari dovuta all'adozione di numerosi provvedimenti, situazione che non prelude alla possibilità di un confronto costruttivo fra maggioranza e opposizione.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Ricordato che il Governo ha affrontato prioritariamente questioni di grande rilevanza, alcune delle quali lasciate irrisolte dal precedente Esecutivo, come la sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti in Campania, giudica condivisibili le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, che si inscrive nel difficile quadro economico italiano ed internazionale. Nell'esprimere, Pag. Vquindi, apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione, evidenzia il preciso impegno assunto dal Governo in merito alla viabilità in Sicilia e in Calabria, rilevando tuttavia la necessità di interventi di carattere strutturale per i territori del Mezzogiorno. Sottolineato, inoltre, che il ricorso alla questione di fiducia si è reso necessario anche per l'atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, preannunziando il voto favorevole sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCESCO NUCARA (Misto) e MARIO BACCINI (Misto).

La seduta, sospesa alle 19,55, è ripresa alle 20,20.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamento sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, sulla cui approvazione, senza subemendamenti e articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti 589
Votanti 586
Astenuti 3
Hanno risposto 326
Hanno risposto no 260
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta si domani.

Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per l'infanzia ha proceduto in data odierna alla propria costituzione.
Sono risultati eletti: presidente, la deputata Alessandra Mussolini; vicepresidenti, la senatrice Anna Maria Serafini e la deputata Gabriella Carlucci; segretari, la senatrice Laura Allegrini e il deputato Marco Calgaro.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 26 giugno 2008, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 22).

La seduta termina alle 21,40.