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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 53 di martedì 23 settembre 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 18 settembre 2008.

I deputati in missione sono cinquantasette.

Annunzio di petizioni.

RENZO LUSETTI (PD), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Svolgimento di interrogazioni.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Burtone n. 3-00011, sulle misure di sostegno a favore del polo tecnologico di Catania, con particolare riferimento al progetto di realizzazione dello stabilimento M6 (vedi resoconto stenografico pag. 3) - Replica il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), che, nel prendere atto degli impegni assunti dal Governo, auspica la sollecita individuazione di soluzioni atte ad assicurare l'avvio dell'attività di produzione dello stabilimento M6 di Catania.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Burtone n. 3-00012, sulle iniziative per favorire la ripresa dell'attività produttiva dello stabilimento Cesame di Catania e per la salvaguardia dei livelli occupazionali (vedi resoconto stenografico pag. 5) - Replica il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), che si dichiara profondamente insoddisfatto della risposta.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Galletti n. 3-00074, sulle presunte irregolarità di una procedura d'appalto bandita da Consip relativa alla prestazione del servizio di gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro negli immobili in uso alle pubbliche amministrazioni (vedi resoconto stenografico pag. 7) - Replica il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdC), che si dichiara soddisfatto.

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Risponde alle interrogazioni Mogherini Rebesani n. 3-00095 e Ferrari n. 3-00139, entrambe vertenti sulle condizioni di sicurezza dei siti militari italiani che ospitano armi nucleari statunitensi (vedi resoconto stenografico pag. 9) - Replicano i deputati FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD), che giudica non rassicurante la risposta e PIERANGELO FERRARI (PD), che, pur non potendosi dichiarare insoddisfatto, giudica la risposta elusiva.

Sull'ordine dei lavori.

MARIO PEPE (PdL). Ritiene che si dovrebbero assumere adeguate iniziative per commemorare la ricorrenza del 20 settembre, della quale sottolinea l'alto valore simbolico. Esprime altresì rammarico per il carattere meramente rituale che haPag. VIconnotato la manifestazione svoltasi a Roma in ricordo della presa di Porta Pia.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Mario Pepe, auspica che prevalga un maggiore senso di responsabilità allorché si commemorano importanti ricorrenze come quella del 20 settembre.

PRESIDENTE. Nel ricordare i bersaglieri che persero la vita a Porta Pia, assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta formulata dal deputato Mario Pepe.

La seduta, sospesa alle 11,55, è ripresa alle 14,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantasette.

Discussione della mozione Damiano n. 1-00034: Iniziative per il recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Cazzola n. 1-00038, Delfino n. 1-00039 e Lo Monte n. 1-00040 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

CESARE DAMIANO (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00034, rilevando come le dinamiche relative alla crescita delle retribuzioni e delle pensioni evidenzino un grave problema di decrescente ed insufficiente potere d'acquisto delle famiglie, cui corrisponde, per il nostro Paese, una situazione di crescita zero, di aumento dell'utilizzo della cassa integrazione e di un vistoso calo dei consumi. Lamenta, inoltre, come nel DPEF 2009-2013 e nel decreto-legge n. 112 del 2008 l'attuale Governo, nonostante le promesse elettorali, non abbia preso in considerazione il problema dell'innalzamento del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, che potrebbe contribuire allo sviluppo del Paese. Invita, pertanto, l'Esecutivo ad aprire con le parti sociali un tavolo di concertazione, volto in particolare a superare l'irrealistico tasso di inflazione programmata, fissata all'1,7 per cento, ad avviare una progressiva ed incisiva diminuzione della pressione fiscale sulle retribuzioni medio-basse, ad incentivare la contrattazione decentrata, nonché la detassazione del cosiddetto salario di produttività a vantaggio dei lavoratori.
Sottolinea, infine, che la sua parte politica si attiverà fattivamente affinché, entro il 31 dicembre 2008, siano emanate misure che rendano esercibile il diritto di pensionamento anticipato per i lavoratori impegnati in attività usuranti.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00038, osservando che la crisi economica del Paese, pur tenendo conto di alcune peculiarità, è in parte conseguenza dell'andamento della congiuntura economica internazionale. Ricordato quindi che l'attuale situazione, frutto del ritardo con cui sono state avviate le riforme in grado di assicurare maggiore competitività, crescita e sviluppo al Paese, non può essere addebitata ad una sola parte politica, evidenzia la sostanziale correttezza delle previsioni del Governo ed esprime un giudizio critico sulla mozione presentata dall'opposizione, segnatamente per quanto riguarda la mancanza di copertura delle misure in essa ipotizzate. Sottolineate, altresì, le positive iniziative assunte nella prima fase della legislatura dall'attuale Esecutivo, volte a coniugare il risanamento dei conti pubblici con la necessità di crescita e di sviluppo dell'economia, ribadisce l'opportunità di intervenire sul meccanismo della contrattazione ed auspica che le mozioniPag. VIIpresentate dai deputati della maggioranza possano confluire in un documento di indirizzo unitario.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00039, sottolineando come negli ultimi anni si sia assistito ad una costante erosione del potere di acquisto delle famiglie, a fronte di una dinamica delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici che non ha consentito un loro allineamento costante tra inflazione programmata ed inflazione effettiva. Ritiene, inoltre, che i provvedimenti proposti dal Governo, spesso inadeguati ed iniqui, abbiano fornito solo risposte parziali alle predette problematiche. Auspica, quindi, l'adozione, da parte dell'Esecutivo, di interventi idonei a rilanciare la domanda interna ed a superare lo squilibrio esistente nella distribuzione della ricchezza, anche mediante una compiuta riforma che garantisca un sistema fiscale più equo, in particolare attraverso il meccanismo del quoziente familiare.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Illustra la mozione Lo Monte n. 1-00040, manifestando preliminarmente disponibilità a recepire l'invito del deputato Cazzola a pervenire ad un documento di indirizzo unitario della maggioranza a favore del recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni. Nel ritenere inoltre condivisibili alcuni aspetti della mozione Damiano n. 1-00038, auspica che su tali tematiche si raggiunga, in Parlamento, la più ampia convergenza possibile. Ricordato, quindi, l'impegno della sua parte politica, volto al recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni, in particolare nel Mezzogiorno, sempre fortemente penalizzato, invita il Governo ad adottare le necessarie misure a sostegno delle famiglie, in particolare di quelle numerose, composte da anziani non autosufficienti, e ad intervenire sul meccanismo della fiscalità di vantaggio, compatibilmente con il quadro normativo europeo, al fine di agevolare l'imprenditorialità del Meridione d'Italia.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Evidenziata la difficile congiuntura economica internazionale, ricorda che l'attuale Esecutivo si è già prontamente attivato per fronteggiare le problematiche oggetto dei documenti di indirizzo in discussione attraverso provvedimenti quali l'abolizione dell'ICI sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. Rilevato, quindi, che la sua parte politica considera il federalismo fiscale l'unica soluzione ai problemi economici del Paese, anche del Meridione, invita il Governo a proseguire sulla strada intrapresa, ritenendo particolarmente urgente approvare un provvedimento in materia di lavori usuranti.

TERESA BELLANOVA (PD). Richiamati i preoccupanti dati relativi all'andamento dell'inflazione, alla contrazione dei consumi e all'indebitamento delle famiglie, che rischiano di produrre effetti dirompenti nella società italiana, giudica inadeguate e demagogiche le iniziative assunte dall'Esecutivo, che invita a promuovere un confronto di merito con le parti sociali volto a definire politiche atte a sostenere i salari, a stimolare la domanda interna e a rilanciare la competitività delle imprese.

ALESSIA MARIA MOSCA (PD). Rilevato che il potere d'acquisto di salari e pensioni ha subito in Italia una riduzione molto più drastica che negli altri Paesi europei, ritiene indispensabile che l'Esecutivo intervenga urgentemente per evitare una crisi irreversibile del nostro Paese, in cui troppe famiglie vivono ormai al di sotto della soglia di povertà. Nel ricordare, quindi, che il Governo Prodi aveva aperto sul tema un tavolo di concertazione con le parti sociali, stigmatizza i tagli operati dall'attuale Esecutivo ad importanti settori, come quello dell'istruzione, giudicando insufficienti, inique ed inefficienti le iniziative assunte per fronteggiare le problematiche oggetto degli atti di indirizzo in discussione.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Nell'esprimere perplessità in merito alle misure varate dal Governo per salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie, ritiene, in particolare, che il recupero dell'efficienza della pubblica amministrazione edPag. VIIIil miglioramento dei servizi da essa forniti ai cittadini possano essere raggiunti soltanto impostando una completa riorganizzazione della stessa, rigorosamente imperniata sul criterio meritocratico. Reputa quindi utile e doveroso un aggiornamento del sistema fiscale che garantisca una maggiore equità verticale ed orizzontale, prevedendo che i nuclei familiari con un numero maggiore di figli paghino, a parità di reddito, minori imposte.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Rilevato che il nostro Paese è in una situazione di crescita zero, con una vistosa contrazione dei consumi ed un grave problema di decrescente ed insufficiente potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni delle famiglie, riterrebbe opportuno rivedere i parametri di riferimento ISTAT. Nel giudicare, quindi, l'attuale Governo assente e lontano dalle problematiche evidenziate nella mozione Damiano n. 1-00034, di cui condivide il contenuto, reputa necessaria una modifica del sistema di imposizione fiscale con la detrazione progressiva per ogni figlio a carico e la detraibilità totale dei costi sostenuti per mutuo o locazione, auspicando un più incisivo controllo dei prezzi.

LUCIA CODURELLI (PD). Nel constatare che l'azione dell'Esecutivo - finora prevalentemente rivolta a garantire la soddisfazione delle esigenze personali del Presidente del Consiglio - risulta connotata dall'assenza di un complessivo disegno economico e sociale improntato ad equità e solidarietà, sottolinea l'indifferibilità di concreti interventi atti ad alleviare la situazione di sofferenza delle fasce sociali più deboli e, in particolare, delle famiglie monoreddito, dei cittadini a reddito fisso e dei pensionati.

ANTONINO FOTI (PdL). Evidenzia che la mozione Cazzola n. 1-00038 impegna il Governo ad incrementare il lavoro delle donne, prestando attenzione ai problemi della conciliazione tra i diversi ruoli che la donna svolge, considerato che efficaci politiche di sostegno per il recupero del potere d'acquisto delle famiglie non possono prescindere da una complessiva revisione del lavoro che riguarda le donne. Auspica, quindi, una più ampia diffusione del part-time, un incremento delle iniziative di ausilio alle famiglie con bambini piccoli, nonché l'introduzione di una politica fiscale più equa, basata sul quoziente familiare.

MARIA ANNA MADIA (PD). Nell'osservare preliminarmente che la crisi dei redditi delle famiglie è direttamente collegata all'incremento del tasso di povertà, in particolare nel Mezzogiorno, manifesta preoccupazione per l'andamento dell'inflazione reale, per il ritardo nell'adeguamento dei contratti di lavoro e per l'elevato prelievo fiscale. Evidenziato altresì il difficile contesto internazionale, esprime un giudizio critico sull'operato del Governo, che, a suo avviso, non ha attuato le necessarie politiche volte a fronteggiare l'attuale crisi; richiamate infine alcune misure prospettate nella mozione Damiano n. 1-00034, auspica che sui delicati temi oggetto dei documenti di indirizzo in discussione si raggiungano ampie convergenze politiche.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel richiamare le argomentazioni esposte dal Governo e dalla maggioranza in relazione alle tematiche connesse all'aumento dei prezzi, segnatamente in occasione della discussione del documento di programmazione economico-finanziaria, auspica per il futuro un'ampia convergenza tra le forze politiche al fine di individuare le misure più idonee per sostenere i redditi delle famiglie, anche attraverso il meccanismo del quoziente familiare. Ricordate altresì le iniziative assunte dal Governo per favorire il riavvio del ciclo economico e sostenere lo sviluppo del sistema Paese, ribadisce le scelte di politica economica ad esse sottese, manifestando l'orientamento favorevole del suo gruppo alla mozione Cazzola n. 1-00038.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioniPag. IXe prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Organizzazione dei tempi di esame dei progetti di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei progetti di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Protocollo n. 13 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza (A.C. 1551 ed abbinata).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

STEFANO STEFANI (LNP), Presidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto del Protocollo in discussione, relativo all'abolizione della pena di morte in ogni circostanza, ritenendo che l'iter parlamentare del disegno di legge di ratifica rappresenti una concreta testimonianza dell'impegno dell'Italia su tale tematica; auspica, quindi, la sollecita approvazione del provvedimento in esame.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolinea che la lotta alla pena capitale rappresenta una priorità per la politica estera del Governo, che intende presentare alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite una nuova proposta di relazione insieme all'Unione europea.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'esprimere preliminarmente solidarietà ai familiari dei nove studenti uccisi questa mattina in Finlandia, ritiene che tale tragico episodio dimostri come la cultura della violenza e delle armi sia presente anche nei paesi più evoluti; preannunzia altresì il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, del quale evidenzia l'alto valore simbolico.

PAOLO CORSINI (PD). Nel ricordare le recenti novelle intervenute nell'ordinamento giuridico italiano volte ad abrogare, tra l'altro, il ricorso alla pena di morte nel codice penale militare, sottolinea che il Protocollo in discussione costituisce il coronamento di un lungo e virtuoso percorso per l'affermazione del diritto ad una giusta pena, nell'ambito del quale il Governo ed il Parlamento italiano hanno svolto un ruolo fondamentale. Sottolineato il meritorio contenuto offerto, tra l'altro, dall'associazione Nessuno Tocchi Caino, auspica l'unanime approvazione del disegno di legge di ratifica in discussione.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Ritiene che la ratifica del Protocollo in discussione sia il coronamento dell'impegno proficuamente assunto dall'Italia a favore dell'abolizione della pena di morte, che ha portato all'approvazione, da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU, di una risoluzione in tal senso; auspica quindi che il Governo prosegua, in ambito internazionale, il suo impegno contro ogni forma di pena capitale.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il presidente della III Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo con il Governo della Repubblica dominicana sulla promozione e protezione degli investimenti (A.C. 1626).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MASSIMO NICOLUCCI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo in discussione e del relativo disegno di leggePag. Xdi ratifica, rilevando che vengono sostanzialmente riprodotti la struttura ed il contenuto di analoghi accordi già siglati dall'Italia con altri Paesi.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Auspica la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in discussione, del quale evidenzia la rilevanza, anche con riferimento al possibile sbocco degli investimenti italiani sul mercato statunitense.

MARCO FEDI (PD). Richiama il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, il quale non comporta oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio dello Stato e colma finalmente una rilevante lacuna nell'ambito dei rapporti bilaterali tra Italia e Repubblica dominicana, sostenendo strategicamente l'espansione degli investimenti italiani nell'area caraibica, in un contesto di maggiore certezza giuridica. Preannunzia quindi il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo con il Governo della Nuova Zelanda riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico amministrativo (A.C. 1627).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MARCO FEDI (PD), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, con il quale Italia e Nuova Zelanda si impegnano ad incrementare le opportunità di lavoro per i familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo operante nei due Paesi. Auspica quindi la sollecita approvazione del relativo disegno di legge di ratifica.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Evidenzia gli effetti positivi che deriveranno dalla ratifica dell'Accordo in discussione, che si spiega anche alla luce delle difficoltà incontrate nel reclutamento di personale italiano per le sedi diplomatiche in Nuova Zelanda.

FRANCO NARDUCCI (PD). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Protocollo Aggiuntivo delle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, relativo all'adozione di un emblema aggiuntivo (A.C. 1628).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Illustra il contenuto del Protocollo in discussione, finalizzato all'effettiva protezione, conferita dalle Convenzioni di Ginevra, del personale operante in teatri di guerra tramite l'adozione di un nuovo simbolo, il Cristallo Rosso, in aggiunta o in sostituzione della Croce Rossa o della Mezzaluna Rossa, utilizzati per segnalare mezzi e obiettivi civili che devono essere tutelati. Auspica quindi la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in esame.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolinea il valore altamente politico e simbolico del Protocollo in discussione, che garantisce una maggiore universalità agli emblemi della CrocePag. XIRossa, offrendo una soluzione alle controversie derivanti dall'impiego di simboli religiosi.

FABIO PORTA (PD). Rileva che il Protocollo in discussione trae origine dall'esigenza di prevedere un simbolo neutrale e universalmente accettato che si aggiunga a quelli già utilizzati per individuare l'organizzazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; auspica inoltre che sia inserito nei programmi scolastici lo studio delle tematiche connesse alla pacifica convivenza nel contesto internazionale.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Denunzia il preannunciato intendimento del Governo di porre la questione di fiducia sul disegno di legge finanziaria, non ancora formalizzato dal Consiglio dei Ministri. Invita quindi la Presidenza della Camera ad intervenire per evitare una grave lesione delle prerogative parlamentari.

SIMONE BALDELLI (PdL). Rileva che l'eventuale autorizzazione del Consiglio dei Ministri non comporta automaticamente che il Governo ponga la questione di fiducia.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che il preannunziato intendimento del Governo di ricorrere alla questione di fiducia sul disegno di legge finanziaria risponda unicamente all'esigenza di intimidire i deputati della stessa maggioranza e sia fortemente lesivo delle prerogative del Parlamento.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni dei deputati intervenuti.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Stigmatizza la mancata celebrazione della ricorrenza del 20 settembre, della quale sottolinea l'alto valore simbolico, emblematico della necessità di impegnarsi contro il risorgere di ogni forma di integralismo.

MAURIZIO TURCO (PD). Sottolinea la necessità di celebrare in modo più significativo la ricorrenza del 20 settembre, la cui importanza dovrebbe essere apprezzata anche dal mondo cattolico.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

IVANO STRIZZOLO (PD). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Nuova convocazione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per la sua costituzione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi non ha potuto procedere alla propria costituzione. D'intesa con il Presidente del Senato, la predetta Commissione è stata pertanto nuovamente convocata per mercoledì 24 settembre 2008, alle 14,30.

La seduta, sospesa alle 17,50, è ripresa alle 18,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 24 settembre 2008, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 59).

La seduta termina alle 18,15.