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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 55 di giovedì 25 settembre 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantotto.

Convalida di un deputato.

PRESIDENTE. Comunica che la Giunta delle elezioni, nella seduta del 24 settembre 2008, ha verificato non essere contestabile la seguente elezione e, concorrendo nell'eletto le qualità richieste dalla legge, ha deliberato di proporne la convalida:
XXVII circoscrizione - Valle d'Aosta: Roberto Rolando Nicco.

Dà atto alla Giunta di questa comunicazione e dichiara convalidata la suddetta elezione.

Discussione del disegno di legge: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (A.C. 1441-bis).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Ricorda preliminarmente che il disegno di legge in discussione, collegato alla manovra di finanza pubblica varata dal Governo, deriva dallo stralcio di alcuni articoli dell'originario testo del disegno di legge n. 1441. Richiama quindi le misure più rilevanti recate dal provvedimento, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di procedura civile processuale e alle norme finalizzate ad una più efficiente organizzazione della pubblica amministrazione, quali quelle relative alla semplificazione e all'innovazione tecnologica. Lamenta, infine, l'estrema ristrettezza dei tempi riservati all'esame in Commissione di un provvedimento di carattere eterogeneo riguardante settori di estrema importanza.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Nel condividere, preliminarmente, le considerazioni svolte dal relatore per la V Commissione, illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, finalizzato alla semplificazione di regole ed apparati allo scopo di incentivare lo sviluppo economico e la competitività del Paese, nel rispetto della normativa comunitaria. Osserva, quindi, che le disposizioni concernenti il settore della giustizia, pur non configurandosi come una riforma organica del processo civile, perseguono l'obiettivo di ridurre il costo del contenzioso comprimendo la tempistica dei giudizi di primo grado e di impugnativa, nonché adottando schemi decisori semplificati.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. IV

ROBERTO ZACCARIA (PD). Espresso profondo malessere per il metodo seguito nell'iter di un provvedimento che ostacola l'esercizio delle prerogative dell'opposizione e non consente al Parlamento di esaminare in modo compiuto le misure in esso contenute, osserva che il carattere eterogeneo delle stesse si pone in contrasto con la necessità di snellire le procedure di bilancio, obiettivo originariamente perseguito con provvedimenti di natura tematica collegati alla manovra di finanza pubblica. Nel ritenere, infine, che le misure in tema di giustizia avrebbero dovuto essere oggetto di stralcio e di esame in sede referente da parte della II Commissione, invita la Presidenza ad adoperarsi fattivamente affinché le determinazioni della Camera, anche in riferimento al DPEF, non assumano un carattere meramente rituale.

MARIO TASSONE (UdC). Espresso, preliminarmente, apprezzamento per il lavoro svolto dai relatori, rileva che il disegno di legge in discussione reca disposizioni eterogenee concernenti settori diversi che rimandano a temi complessi e che necessitano di una disciplina organica e non di una mera definizione delle procedure. Pur condividendo, quindi, l'esigenza di una maggiore efficienza del sistema giudiziario, anche sotto il profilo delle ricadute positive che essa può avere per il sistema economico, ritiene che le disposizioni sulla giustizia avrebbero richiesto un apposito esame da parte della II Commissione. Preannunzia, infine, che il suo gruppo si riserva di esprimere nel prosieguo del dibattito una valutazione complessiva sul provvedimento, anche alla luce dell'atteggiamento che sarà assunto dal Governo.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Nell'osservare preliminarmente che l'assegnazione del disegno di legge n. 1441-bis alle Commissioni riunite I e V in sede referente non ha impedito un dibattito esaustivo su tutte le materie trattate, richiama l'importanza delle disposizioni introdotte in materia di riforma del settore della giustizia, sulle quali auspica un percorso ampiamente condiviso, atteso che esse sono volte, in particolare, a rendere più breve e certa la durata dei dibattimenti processuali. Richiama quindi le principali misure recate dal provvedimento in esame, con particolare riferimento al ruolo sempre più rilevante dei giudici onorari e all'introduzione della testimonianza scritta, che giudica positivamente nonostante i dubbi sollevati circa l'autenticità di tale forma. Nel reputare ancora irrisolta la questione dell'ammissibilità del ricorso per Cassazione, con particolare riguardo alla discrezionalità del collegio giudicante, esprime infine soddisfazione per le disposizioni finalizzate all'introduzione del cosiddetto federalismo fiscale, in una forma a suo avviso equilibrata, che testimoniano come tale riforma sia universalmente avvertita e ormai non più rinviabile.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel giudicare intimidatorio, nei confronti del Parlamento, l'annunzio della preventiva autorizzazione da parte del Consiglio dei Ministri alla posizione della questione di fiducia sul disegno di legge in discussione, evidenzia le divergenze emerse all'interno della maggioranza, segnatamente in ordine alle disposizioni che novellano in maniera significativa il processo civile.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineati, quindi, gli aspetti di maggiore criticità del provvedimento, tra i quali la disciplina delle centrali di committenza e quella in materia di servizi pubblici locali, in relazione alla quale preannunzia la presentazione di proposte emendative, manifesta, allo stato, l'orientamento non favorevole del suo gruppo.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Nel considerare ingiustificate le critiche di metodo e di merito rivolte all'insieme delle misure di riforma del Codice di procedura civile, in considerazione del quadro nel quale ilPag. VGoverno si è trovato ad intervenire, ricorda come nel Paese sia fortemente avvertita l'esigenza di un intervento nel settore della giustizia. Evidenzia quindi la necessità di introdurre un meccanismo di filtro sull'ammissibilità del ricorso per cassazione, alla luce in particolare dell'elevata durata media e dell'alto numero dei procedimenti, che collocano l'Italia in coda alle graduatorie internazionali e che testimoniano la scarsa efficacia delle misure introdotte in questo settore fino al 2007. Ricorda quindi le disposizioni volte ad introdurre un sistema di mediazione finalizzato alla conciliazione anche delle cause civili, come richiesto in particolare dal mondo dell'imprenditoria ed il meccanismo della testimonianza scritta, giudicando infondati i dubbi circa la sua attendibilità. Esprime infine un giudizio ampiamente positivo sul complesso delle norme recate dal disegno di legge in discussione, sul quale ritiene possibile che si raggiunga un'ampia condivisione.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che il Governo, vendendo meno all'impegno politico - assunto con i deputati dell'opposizione e con la stessa Presidenza della Camera -, a recepire eventuali condizioni ed osservazioni contenute nel parere espresso dalla II Commissione, abbia compiuto una ulteriore, grave scorrettezza nei confronti dell'istituzione parlamentare.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ricorda di aver già evidenziato la collocazione non congrua delle disposizioni relative al settore della giustizia nel cosiddetto collegato alla manovra finanziaria. Posto che il Governo è venuto meno all'impegno politico assunto in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo a considerare vincolanti la condizione e le osservazioni contenuti nel parere espresso dalla II Commissione, ritiene opportuno che nel prosieguo dell'esame del disegno di legge di conversione vengano formulate proposte emendative da parte del Comitato dei diciotto o del Governo volte ad intervenire su quelle parti delle disposizioni oggetto del parere della II Commissione.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Ricorda che il Governo non ha disatteso l'impegno assunto, ma si è riservato di procedere ad una successiva valutazione relativamente al contenuto dell'emendamento presentato dai relatori in recepimento del parere espresso dalla II Commissione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le questioni sollevata dai deputati intervenuti.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Nel rilevare il carattere pasticciato del disegno di legge in discussione, nonché le forzature che ne hanno connotato l'iter parlamentare, ritiene che il Governo avrebbe dovuto ritirarlo, al fine di sottoporre all'esame del Parlamento distinti provvedimenti concernenti materie omogenee.
Nel giudicare peraltro condivisibili taluni interventi, esprime soddisfazione, in particolare, per il sostanziale recepimento del disegno di legge, presentato nella XV legislatura dal Ministro Nicolais, in materia di procedimento amministrativo. Nel rilevare, infine, come sia stata perduta l'occasione per introdurre alcune opportune correzioni alla disciplina dei servizi pubblici locali, nonché a quelle relative alle farmacie rurali, all'ordinamento contabile degli enti locali e ai segretari comunali, lamenta il carattere estremamente vago della disposizione recante delega al Governo in materia di riordino del CNIPA, del FORMEZ e della Scuola superiore della pubblica amministrazione.

NUNZIA DE GIROLAMO (PdL). Nel ringraziare preliminarmente i relatori per il proficuo lavoro svolto, manifesta apprezzamento per le rilevanti innovazioni introdotte dal disegno di legge in discussione in materia di processo civile, chePag. VIgiudica idonee a garantire maggiore celerità al procedimento. Sottolinea quindi, più in generale, la necessità di conciliare, in ogni grado di giustizia, le esigenze di celerità con quelle connesse alle garanzie.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel condividere l'esigenza di riformare il settore della giustizia, senza peraltro comprimere la legittima tutela dei diritti, evidenza le numerose anomalie che caratterizzano le misure recate dal disegno di legge in discussione, stigmatizzando, nel contempo, il metodo seguito dal Governo nell'iter del provvedimento. Nel giudicare quindi particolarmente grave il fatto che non sia stato consentito alla II Commissione di approfondire una materia rientrante nella sua esclusiva competenza, ritiene che la riforma del processo civile non possa essere realizzata recependo in modo frammentario, all'interno di un provvedimento di contenuto eterogeneo, norme che facevano parte di un organico progetto di riforma predisposto dal Governo di centrosinistra nella scorsa legislatura.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Giudica lesivo delle prerogative parlamentari l'utilizzo dello strumento dei disegni di legge collegato alla manovra di finanza pubblica per conferire una delega al Governo in materia di riordino delle farmacie, peraltro in assenza di un'effettiva urgenza. Ritiene inaccettabile, quindi, che la delega riguardi materie di competenza regionale, che non venga salvaguardato il ruolo di altri operatori del settore sanitario e che alle nuove funzioni affidate alle farmacie non corrisponda alcuno stanziamento di risorse aggiuntive. Preannunzia, quindi, la presentazione di proposte emendative volte a rendere nuovamente accessibile per i cittadini il diritto alla salute, come previsto dall'articolo 32 della Costituzione.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

Nuova convocazione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per la sua costituzione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi non ha potuto procedere alla propria costituzione. D'intesa con il Presidente del Senato, la predetta Commissione è stata pertanto nuovamente convocata per domani, venerdì 26 settembre 2008, alle 8,30.

Sull'ordine dei lavori

MAURIZIO TURCO (PD). Nel giudicare una vera e propria farsa il fatto che dopo diciotto mesi non si sia ancora pervenuti all'elezione di un giudice della Corte costituzionale, preannunzia che i deputati radicali, in segno di protesta, non prenderanno parte alle prossime votazioni del Parlamento riunito in seduta comune, chiedendo comunque che lo stesso sia convocato in via continuativa.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza della Camera farà quanto è nelle sue possibilità perché si pervenga all'elezione di un giudice della Corte costituzionale.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 16,55.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.

Si riprende la discussione.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Sottolineata la sostanziale inadeguatezza del disegno di legge in discussione, ne sottolinea l'inidoneità ad affrontare i reali problemi di un Paese in recessione e il carattere prettamente propagandistico, analoga mente alle altre misure adottate dall'Ese- cutivoPag. VIInella fase iniziale della legislatura. Esprime quindi forti perplessità sulle controverse norme introdotte in materia di processo civile, di federalismo fiscale e di privatizzazioni, sulle quali denuncia una sostanziale mancanza di dialogo. Pur riconoscendo, quindi, l'esistenza di talune disposizioni condivisibili, auspica che la prossima legge finanziaria sia un'occasione per la definizione di un sistema di perequazione tributaria.

ROBERTO RAO (UdC). Nell'esprimere un giudizio fortemente negativo sul metodo che ha connotato l'iter del disegno di legge in discussione, peraltro in conformità ai rilievi contenuti nel parere espresso dalla II Commissione, la quale ha puntualmente sottolineato che le proprie prerogative e competenze sono state compresse a causa dell'assegnazione del provvedimento in sede referente alle Commissioni riunite I e V, ritiene che le disposizioni recanti significative modificazioni alla disciplina del processo civile avrebbero dovuto essere stralciate ed esaminate approfonditamente nella sede competente. Nel rilevare, quindi, come il Governo abbia perduto l'occasione per addivenire, a fronte della disponibilità manifestata dall'opposizione, all'approvazione di una riforma della giustizia ampiamente condivisa ed effettivamente rispondente agli interessi dei cittadini, lamenta, in particolare, l'intervenuta soppressione della disposizione che avrebbe opportunamente abbreviato il periodo feriale di sospensione dei termini processuali.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Evidenziato il carattere complesso ed articolato del disegno di legge in discussione, richiama alcune delle misure suggerite dalla sua parte politica in relazione al potenziamento delle infrastrutture e del sistema formativo. Espressa una valutazione sostanzialmente positiva sulle disposizioni riguardanti il riassetto del settore delle farmacie e la semplificazione della contabilità dei piccoli comuni, lamenta invece la mancanza di strategia complessiva della maggioranza di Governo, che non ha fornito adeguate risposte alle previsioni negative sull'andamento dell'economia. Giudicato quindi negativamente il metodo seguito per l'approvazione di alcuni provvedimenti importanti, adottati nella fase iniziale della legislatura, e segnatamente l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza e alla posizione della questione fiducia, denunzia il sostanziale aggiramento dei poteri del Capo dello Stato e la mortificazione del ruolo del Parlamento che ne conseguono. Richiamati infine i profili di criticità relativi alle disposizioni in materia di processo civile evidenziati dalla II Commissione, preannunzia che il suo gruppo si riserva di decidere l'orientamento sul provvedimento in discussione sulla scorta delle risposte che il Governo fornirà ad alcune delle problematiche ricordate.

CINZIA CAPANO (PD). Nel ringraziare preliminarmente il presidente della I Commissione per aver consentito all'opposizione di avviare un importante dialogo sulle materie oggetto del disegno di legge in discussione, nonché il Ministro della giustizia, del quale condivide le linee programmatiche, che tuttavia appaiono disattese dalle iniziative adottate dal Governo, paventa il rischio di una grave crisi del sistema della giustizia, che non può ba-sarsi esclusivamente sul potere discrezionale del giudice. Manifesta, inoltre, forte contrarietà con riferimento alle disposizioni relative alla previsione della testimonianza scritta, che si pone in contrasto con l'articolo 111 della Costituzione, che esige il contraddittorio tra le parti in condizioni di parità davanti ad un giudice terzo, nonché relativamente all'ammissibilità del ricorso per Cassazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare per il proficuo lavoro svolto i presidenti delle Commissioni, i relatori e i deputati intervenuti nel dibattito, rileva laPag. VIIIsostanziale condivisione manifestata anche da parte della opposizione intorno a talune misure contenute nel disegno di legge in discussione, specificamente quelle volte a tutelare i redditi delle famiglie e quelle intese a rendere più celeri i tempi del processo civile per le quali sottolinea le significative ricadute sulla competitività delle imprese, e, più in generale, del sistema economico. Osserva quindi che il provvedimento in esame costituisce un completamento delle disposizioni recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, con l'obiettivo di introdurre innovazioni strutturali che consentano di incentivare gli investimenti, anche attraverso un sistema giudiziario sempre più efficiente. Nel ritenere inoltre che durante l'esame in sede referente non siano state effettivamente violate le prerogative dell'opposizione, anche alla luce dell'accoglimento di numerosi emendamenti da questa presentati, ribadisce la necessità di assicurare un percorso preferenziale all'esame dei disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Espresso apprezzamento per lo zelo con il quale si è svolto l'esame in Commissione del disegno di legge in discussione, richiama le fasi salienti che hanno caratterizzato il suo iter parlamentare, nonché il giudizio complessivamente positivo desumibile dal parere espresso dalla II Commissione. Osserva inoltre che la scelta, a suo avviso ineccepibile, di inserire nel provvedimento in esame disposizioni in materia di giustizia deriva dal fatto che l'efficienza del processo civile costituisce un fattore di eccezionale rilevanza per garantire lo sviluppo e la competitività del Paese, in un contesto di sempre maggiore equità e celerità dei processi, anche mediante l'incentivazione del ricorso alla conciliazione ed alla mediazione. Ricordato, altresì, che sono stati recepiti numerosi emendamenti presentati dall'opposizione, manifesta disponibilità a prendere in considerazione ulteriori proposte di modifica.
Richiama, quindi, le principali finalità perseguite dalle disposizioni in materia di giustizia, tra cui la piena affermazione del principio di non contestazione, l'introduzione della testimonianza scritta, di un modello generale di procedimento sommario di cognizione e di un più efficiente sistema di recupero delle spese di giustizia, nonché la previsione di un filtro di ammissibilità per il ricorso in Cassazione. Preannunzia, infine, che il Governo si riserva di individuare una soluzione normativa che consenta di recepire la condizione posta nel parere della Commissione giustizia.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00129, sulle iniziative per la tutela e la salvaguardia del mercato nazionale delle scommesse ippiche, delle relative entrate erariali e dell'intera filiera produttiva.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 53) - Replica il deputato GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, preannunziando la presentazione di un documento di indirizzo vertente sulla stessa materia.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Carlucci n. 2-00097 è rinviato ad altra seduta.

DONATA LENZI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00130, sugli intendimenti del Governo in relazione all'invito a partecipare ad una cerimonia che si svolgeràPag. IXin Svizzera in ricordo di alcuni esperimenti di comunicazione senza fili di Guglielmo Marconi.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 58) - Replica il deputato DONATA LENZI (PD), che ringrazia il Governo per l'impegno assunto.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00133, sulle iniziative per un piano industriale di rilancio dello stabilimento ex Videocolor e per lo sviluppo del comprensorio industriale di Anagni-Frosinone.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 61) - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, nel giudicare onesta la risposta del Governo, lo invita a monitorare gli sviluppi della situazione del comprensorio industriale oggetto dell'interpellanza, e più in generale a perseguire la tutela dei livelli occupazionali nel Paese, isolando e contrastando iniziative imprenditoriali meramente speculative.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 29 settembre 2008, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 64).

La seduta termina alle 19,45.