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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 57 di martedì 30 settembre 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantasette.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 137 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (A. C. 1634-A).

Nella seduta del 29 settembre 2008 è iniziata la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRA SIRAGUSA (PD). Individuato preliminarmente nei tagli di spesa il reale obiettivo perseguito dal provvedimento d'urgenza in discussione, che penalizzerà un settore d'eccellenza come la scuola primaria, giudica errato il ricorso allo strumento del decreto-legge per introdurre nell'ordinamento disposizioni sulla cui efficacia esprime forti perplessità, ritenendole di stampo prevalentemente propagandistico. Espresso quindi un giudizio critico su talune affermazioni del Ministro Tremonti, che a suo avviso ha invaso la competenza del Ministro Gelmini, rileva che la previsione del voto in condotta rappresenterà esclusivamente un incentivo all'abbandono scolastico, senza con ciò risolvere il problema del bullismo; ritiene invece che i provvedimenti disciplinari debbano essere finalizzati soprattutto al recupero dello studente.
Evidenzia inoltre alcuni profili di criticità della riforma in discussione, e segnatamente la deleteria reintroduzione del maestro unico, giudicando preferibile un team di docenti, e l'abolizione del tempo pieno, paventando le gravi conseguenze che ne deriveranno per la qualità del livello formativo, nonché, i rischi sul piano occupazionale. Invita infine il Governo a ritirare il decreto-legge in discussione, ritenendo che una riforma del sistema scolastico richieda un'adeguata riflessione ed un confronto che il Ministro Gelmini ha finora rifiutato.

WALTER TOCCI (PD). Lamentata l'assenza del Ministro Gelmini - che sembra preferire i media al Parlamento -, sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione persegue unicamente l'obiettivo di recuperare risorse per le casse dello Stato a discapito della quantità e della qualità dell'offerta formativa della scuola italiana. Evidenziate, quindi, le deleterie conseguenze, segnatamente di ordine economico, che deriveranno dalla riduzione del 20 per cento del tempo scuola per le famiglie più bisognose di sostegno, in particolare del Mezzogiorno, stigmatizza il metodo seguito dal Governo nel corso dell'iter del provvedimento e, specificamente, l'inserimento surrettizio dell'articolo 4 sul maestro unico, che ha reso di fatto illegittimo il comunicato ufficiale diramato in precedenza dall'Esecutivo. Ritiene peraltro che su tali delicati aspetti non si possa intervenire con un decreto-legge, ma si debba procedere in maniera organica e svolgere un confronto serio e approfondito.

MICHELE POMPEO META (PD). Stigmatizza i tagli indiscriminati di spesa operati dall'Esecutivo in settori cruciali il Paese, quale quello dell'istruzione.

Pag. VI

PRESIDENTE. In attesa che rientri in aula il rappresentante del Governo, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,15.

MICHELE POMPEO META (PD). Rilevato, quindi, che il provvedimento d'urgenza in discussione non tiene conto della più recente evoluzione del contesto sociale, non condivide tra l'altro le disposizioni relative alla previsione del maestro unico, cui conseguiranno, inevitabilmente, una riduzione del tempo scolastico ed un aggravio di costi per le famiglie. Nell'osservare, inoltre, che in materia di istruzione il Governo dovrebbe limitarsi a stabilire le linee guida, lasciando una maggiore autonomia agli istituti scolastici e coinvolgendo le parti sociali interessate, ritiene necessaria una riorganizzazione dell'ordinamento della scuola superiore.

DARIO GINEFRA (PD). Nel lamentare preliminarmente la mancanza di un costruttivo confronto in Commissione, in particolare con i soggetti interessati e con le parti sociali, evidenzia le contraddittorie dichiarazioni rilasciate dal Ministro Gelmini, stigmatizzando la posizione assunta da autorevoli esponenti dell'Esecutivo nei confronti della categoria degli insegnanti, che a suo avviso invece si sono sempre dimostrati disponibili ai sacrifici. Rilevato, quindi, come le reali intenzioni della maggioranza siano di procedere a tagli di spesa nel settore dell'istruzione, lamenta la mancata elaborazione, da parte del Governo, di un progetto efficace per la scuola, in grado di conferire piena autonomia alle istituzioni scolastiche che, a suo avviso, rappresentano un tassello importante per il futuro del Paese.
Richiamati altresì alcuni dei profili di criticità contenuti nel decreto-legge in discussione, sui quali auspica un ripensamento, con particolare riferimento all'abolizione del cosiddetto modulo e alla reintroduzione del maestro unico, paventa le possibili conseguenze sul piano occupazionale che ne discenderanno, soprattutto nel Meridione d'Italia.
Auspica, infine, un'attenta riflessione sulle ripercussioni, per la qualità del livello formativo, che deriveranno dalle disposizioni in discussione.

MARIO PEPE (PD). Nel giudicare gravi i danni causati al sistema formativo dal decreto-legge in discussione, che non risponde allo spirito e alle istanze culturali della scuola italiana, attesi i previsti tagli di classi, insegnanti e personale ATA, esprime perplessità sulle disposizioni da esso recate, segnatamente con riferimento all'articolo 1, sulle competenze relative a cittadinanza e Costituzione. Richiama, quindi, gli aspetti di maggiore criticità del provvedimento d'urgenza, quali la reintroduzione del maestro unico, che considera inadeguata a rispondere alle necessità del sistema scolastico, a fronte della recente evoluzione del contesto sociale del Paese.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 11,40.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Seguito della discussione del disegno di legge: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (A.C. 1441-bis-A).

Nella seduta del 25 settembre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Livia Turco 30.7.

Sull'ordine dei lavori.

MARCO BELTRANDI (PD). Invita il Presidente della Camera ad attivarsi al fine di porre rimedio alla grave situazionePag. VIIdeterminatasi a seguito della reiterata impossibilità di procedere all'elezione del presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e di un giudice della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Ringrazia il deputato Beltrandi per aver sollevato una questione di indubbia rilevanza sul piano istituzionale.

Si riprende la discussione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Esame dell'articolo 14)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 14 i deputati PIERGUIDO VANALLI (LNP), ALBERTO TORAZZI (LNP), NUNZIA DE GIROLAMO (PdL), GASPARE GIUDICE (PdL) e FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni e il Governo hanno presentato ulteriori proposte emendative: i termini per la presentazione di eventuali subemendamenti sono stati comunicati ai gruppi parlamentari.

Intervengono, altresì, sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 14 i deputati ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), MASSIMO BITONCI (LNP), MATTEO BRAGANTINI (LNP) e AMEDEO LABOCCETTA (PdL).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Accetta gli emendamenti 14.200 e 14.201 del Governo ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 014.01.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONELLO SORO (PD). Ritiene che il Governo debba chiarire al Parlamento i propri orientamenti relativamente alle conseguenze che deriveranno dalla grave crisi finanziaria che sta investendo l'economia statunitense.

BRUNO TABACCI (UdC). Si associa, a nome del suo gruppo, alla richiesta formulata dal deputato Soro.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Si associa anch'egli, a nome del suo gruppo, alla richiesta del deputato Soro, ritenendo necessario che il Governo riferisca alla Camera sulla questione evocata.

PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.

Si riprende la discussione.

MARCO CAUSI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Lo Monte 014.02, che ritiene peraltro impropriamente riferito all'articolo 14.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lo Monte 014.02.

SILVIA VELO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lo Monte 14.1, volto a superare l'impostazione centralistica sottesa al testo dell'articolo 14.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Esprime preoccupazione per la crisi finanziariaPag. VIIIinternazionale, ritenendo urgente che il Governo riferisca alla Camera su tale tematica.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lo Monte 14.1.

EMANUELE FIANO (PD). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lo Monte 14.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lo Monte 14.2.

MARIO LOVELLI (PD). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 14.200 del Governo, condividendo l'importanza del ruolo del CIPE.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Manifesta perplessità sul contenuto dell'emendamento in esame, sul quale dichiara l'astensione del suo gruppo, ritenendo maggiormente condivisibile e chiaro il testo originario della disposizione in oggetto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 14.200 del Governo.

MICHELE POMPEO META (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lo Monte 14.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Meta 14.3.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Richiama le ragioni che lo inducono a proporre, con il suo emendamento 14.4, la soppressione dei commi 2, 3 e 4 dell'articolo 14.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 14.4.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.14.201.1, volto ad attribuire priorità nell'esecuzione dei progetti alle imprese già operanti sul territorio.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Borghesi 0.14.201.1.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento 14.201 del Governo, pur condividendone l'impostazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 14.201 del Governo e l'articolo 14, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 19)

Interviene sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 19 il deputato SESA AMICI (PD).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 19.300 delle Commissioni; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Calabria 19.3 e parere contrario sulle restanti proposte emendative.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda, proponendo, altresì, una riformulazione dell'emendamento Calabria 19.3.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Rileva che il suo emendamento 19.1 è volto ad evitare ogni possibile dubbio interpretativo relativamente alle norme in materia di procedure d'appalto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mariani 19.1.

CHIARA BRAGA (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento Lo Monte 19.2, manifestando perplessità sul disposto dell'articolo 19.

Pag. IX

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Lo Monte 19.2 ed approva l'emendamento 19.300 delle Commissioni.

ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 19.3.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Nel ritenere che il tema delle centrali di committenza avrebbe richiesto un maggiore approfondimento ed un confronto più ampio, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Calabria 19.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Calabria 19.3, nel testo riformulato.

LINO DUILIO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Zaccaria 19.4, che recepisce alcune osservazioni formulate dal Comitato per la legislazione, invitando il rappresentante del Governo ed il relatore a rivedere il proprio parere.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 19.4.

ALESSANDRO NACCARATO (PD). Richiama le ragioni sottese alla soppressione dei capoversi 3-septies, 3-octies, 3-novies e 3-decies proposta con l'emendamento Misiani 19.5, su cui preannunzia voto favorevole, rilevando che l'articolo 19 introduce una disciplina troppo rigida per gli enti locali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Misiani 19.5, Borghesi 19.6 e Giudice 19.7.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Esprime forti perplessità sulle disposizioni recate dall'articolo 19, in particolare sulla possibile perdita di autonomia per gli enti locali in materia di appalti pubblici.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 19, nel testo emendato, e respinge l'articolo aggiuntivo Lanzillotta 19.01.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 19.02, auspicando un'effettiva liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Borghesi 19.02, di cui illustra le finalità.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Borghesi 19.02, che invita l'Assemblea ad approvare.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Borghesi 19.02.

La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasei.

(Esame dell'articolo 25)

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Corcorda.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nell'invitare preliminarmente la Presidenza a verificare che le Commissioni eventualmente riunite siano state sconvocate, giudica condivisibile l'impianto complessivo del provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Assicura che le Commissioni sono state sconvocate.

Pag. X

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Sottolinea la rilevanza del disposto normativo dell'articolo 25, richiamando le ragioni del parere contrario espresso sugli emendamenti ad esso riferiti.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Richiama anch'egli le ragioni del parere contrario espresso su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 25.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIOACCHINO ALFANO (PdL), ANDREA ORSINI (PdL), GAETANO PECORELLA (PdL) e ANTONIO PEPE (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 25.1.

LINO DUILIO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Zaccaria 25.2, ricordando le osservazioni contenute nel parere espresso dal Comitato per la legislazione in tema di chiarezza dei testi normativi.

MARIO TASSONE (UdC). Invita il relatore ed il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Zaccaria 25.2.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO ZACCARIA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 25.2.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra il contenuto del suo emendamento 25.3, auspicando una più approfondita riflessione sulla materia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 25.3.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Lamenta l'eterogeneità delle disposizioni oggetto del disegno di legge in esame, nonché la ristrettezza dei tempi riservati al loro iter parlamentare; dichiara quindi voto contrario sull'articolo 25.

MARIO TASSONE (UdC). Sottolinea che il disposto dell'articolo 25, che peraltro avrebbe potuto essere oggetto di modifiche migliorative, appare coerente con le esigenze di chiarezza dei testi normativi.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 25.

(Votazione dell'articolo 25-bis)

LAURA GARAVINI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 25-bis, auspicando che la semplificazione disposta non risulti penalizzante per i cittadini.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 25-bis, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 26)

Interviene sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 26 il deputato LUIGI NICOLAIS (PD).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 26.300 delle Commissioni ed accetta i restanti emendamenti del Governo.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.300 delle Commissioni.

PIERANGELO FERRARI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento 26.201 del Governo.

Pag. XI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 26.201 del Governo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.201 del Governo.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 26.200 del Governo, che testimonia la scarsa attenzione rivolta alle esigenze degli stranieri che lavorano in Italia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.200 del Governo.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Dichiara l'astensione sull'emendamento 26.202 del Governo.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 26.202 del Governo, che ritiene inaccettabile.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Invita ironicamente il Presidente a chiedere al deputato Borghesi di parlare a voce più alta.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.202 del Governo.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Ritiene che l'eventuale approvazione dell'emendamento 26.203 del Governo, sul quale dichiara il voto contrario, comporterà un peggioramento sul piano della certezza dei tempi di conclusione del procedimento.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta contrarietà all'emendamento 26.203 del Governo, che ritiene un regalo ingiustificato ai dirigenti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.203 del Governo.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 26.204 del Governo, che a suo avviso comporterà un arretramento rispetto alle norme a tutela del cittadino precedentemente votate.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Chiede preliminarmente chiarimenti circa la corretta formulazione dell'emendamento 26.204 del Governo.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Precisa che l'emendamento 26.204 del Governo deve intendersi soppressivo dei commi 5 e 6 dell'articolo 26.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Giudica paradossale l'emendamento 26.204 del Governo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 26.204 del Governo.

PIERANGELO FERRARI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 26.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 26, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 27)

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 27.300 delle Commissioni ed accetta l'emendamento 27.200 del Governo.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 27.300 delle Commissioni.

Pag. XII

SESA AMICI (PD). Giudica errato e contraddittorio l'emendamento 26.200 del Governo, sul quale dichiara voto contrario.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Amici, esprime un giudizio critico sulle disposizioni in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 27.200 del Governo e l'articolo 27, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 28)

Interviene sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 28 il deputato LUIGI NICOLAIS (PD).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Accetta l'emendamento 28.200 del Governo ed esprime parere contrario sulla restante proposta emendativa.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 28.200 del Governo e l'articolo 28, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 29)

PRESIDENTE. Prende atto che il relatore per la V Commissione raccomanda l'approvazione dell'emendamento 29.300 delle Commissioni.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Lo accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 29.300 delle Commissioni e l'articolo 29, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 30)

Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 30 i deputati FRANCESCO BOSI (UdC), SABRINA DE CAMILLIS (PdL) e GIANLUCA BUONANNO (LNP).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 30.300 e 30.301 delle Commissioni; accetta l'emendamento 30.302 del Governo; esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Livia Turco 30.3 e 30.5 e Miotto 30.4 e 30.6, mentre esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative. Si rimette infine al parere del Governo sull'emendamento Gioacchino Alfano 30.11.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda, rimettendosi all'Assemblea sugli emendamenti Livia Turco 30.3 e 30.5 e Miotto 30.4 e 30.6. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Gioacchino Alfano 30.11.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Dichiara il sostegno dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico all'emendamento Amici 30.1.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 30.1.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 30.2, manifestando sorpresa per il parere contrario espresso dalle Commissioni e dal Governo e adombrando il dubbio che quest'ultimo intenda cancellare le importanti innovazioni introdotte dal precedente Esecutivo in materia di distribuzione di farmaci.

Pag. XIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Miotto 30.2.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Livia Turco 30.3, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Livia Turco 30.3.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Miotto 30.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Miotto 30.4, Livia Turco 30.5 e Miotto 30.6.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 30.8, ritenendo che le farmacie rurali rappresentino un servizio essenziale per i cittadini.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Osserva che la previsione relativa alla revisione dei requisiti di ruralità di cui alla lettera dell'articolo in esame, nel testo approvato dalle Commissioni, è volta ad ampliare il novero dei servizi a diretto supporto dei cittadini.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Sottolinea che le disposizioni recate dall'articolo 30 perseguono l'obiettivo di incentivare l'attività delle farmacie rurali, a vantaggio della collettività.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Miotto 30.8 e Oppi 30.9.

SIMONETTA RUBINATO (PD). Giudicata preoccupante la delega che si propone di conferire al Governo in tema di farmacie rurali, illustra le finalità del suo emendamento 30.12.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Rubinato 30.12.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 30.13, evidenziando che l'introduzione del federalismo fiscale richiede la previa soluzione del problema dei livelli istituzionali.

MARIO TASSONE (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Borghesi 30.13.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 30.13.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Fontanelli 30.17.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Giudice 30.15, Borghesi 30.16 e Fontanelli 30.17 ed approva l'emendamento 30.300 delle Commissioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 30.18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 30.18.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Auspica l'approvazione degli identici emendamenti Borghesi 30.19 e Osvaldo Napoli 30.20, che ritiene migliorativi del testo predisposto dalle Commissioni.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, volti a razionalizzare il servizio offerto dai segretari comunali nei piccoli comuni.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FRANCESCO BOSI (UdC).

Pag. XIV

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Borghesi 30.19 e Osvaldo Napoli 30.20 ed approva l'emendamento 30.301 delle Commissioni.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Invita le Commissioni e il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Lo Monte 30.22.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo all'emendamento Lo Monte 30.22.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lo Monte 30.22.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti Borghesi 30.23 e Osvaldo Napoli 30.24.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Vannucci, auspica l'approvazione del suo emendamento 30.23, volto a valorizzare la professionalità dei segretari comunali.

MARIO TASSONE (UdC). Ritiene che il riordino dei compiti e delle funzioni dei segretari comunali dovrebbe costituire oggetto di un organico disegno di legge di riforma delle autonomie locali, lamentando, altresì, il carattere eccessivamente ampio della delega prevista dal comma 6 dell'articolo in esame.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Nel sottolineare le difficoltà incontrate dai comuni più piccoli in relazione al servizio offerto dai segretari comunali, segnatamente nel territorio piemontese, auspica una riforma del settore.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Borghesi 30.23 e Osvaldo Napoli 30.24.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la maggioranza a garantire una più adeguata presenza in Aula e ad evitare irregolarità nelle votazioni.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Prospetta al Governo l'opportunità di integrare il contenuto dell'emendamento 30.302 del Governo.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Propone una riformulazione dell'emendamento 30.302 del Governo.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene necessario sottoporre la riformulazione proposta al Comitato dei diciotto.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei diciotto.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore per la V Commissione, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18, è ripresa alle 18,10.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Dà conto della riformulazione dell'emendamento 30.302 del Governo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 30.302 del Governo, nel testo riformulato.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Nel giudicare condivisibile, in linea di principio, la delega di cui ai commi 1 e 2, esprimePag. XVapprezzamento per le disposizioni recate dal comma 3 dell'articolo in esame, sul quale dichiara l'astensione del suo gruppo.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SIMONETTA RUBINATO (PD).

FRANCESCO BOSI (UdC). Nel rilevare, a fronte di misure che giudica condivisibili, un orientamento eccessivamente centralista, segnatamente nella disciplina prevista in materia di segretari comunali, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 30.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 30, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 33)

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 33.6 e parere contrario sulle restanti proposte emendative.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

PAOLO CORSINI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 33.1, sottolineando la necessità di disciplinare la materia relativa agli interventi di cooperazione internazionale tramite lo strumento del decreto legislativo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Corsini 33.1.

PAOLO CORSINI (PD). Richiama le motivazioni in base alle quali reputa opportuno sostituire l'articolo 33 del disegno di legge in esame con il testo del suo emendamento 33.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Corsini 33.3.

PAOLO CORSINI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 33.4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Corsini 33.4.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 33.5, volto rendere più coerente il testo normativo in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 33.5.

PAOLO CORSINI (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 33.7, invitando il relatore e il Governo a riconsiderare il parere espresso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Corsini 33.7 ed approva l'emendamento Contento 33.6.

PAOLO CORSINI (PD). Nello stigmatizzare l'atteggiamento di chiusura assunto dal Governo e dalla maggioranza sulle proposte emendative presentate dalla sua parte politica in materia di cooperazione allo sviluppo, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 33.

ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolinea l'importanza dell'articolo 33, che impegna il Ministro degli affari esteri ad emanare un decreto volto a semplificare le procedure inerenti la cooperazione internazionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 33, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 34)

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Lo Monte 34.1.

Pag. XVI

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lo Monte 34.1.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Dichiara voto contrario sull'articolo 34, ritenendo del tutto insufficienti le norme relative alla trasparenza dei flussi finanziari in oggetto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 34.

(Votazione dell'articolo 35)

MARIO LOVELLI (PD). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo, evidenzia le criticità rilevate nella disciplina prevista dall'articolo in esame in materia di concorrenza e tutela degli utenti nel settore postale, auspicando un intervento organico sulla suddetta materia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 35, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 36)

LINDA LANZILLOTTA (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 36.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 36, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 40)

LUIGI NICOLAIS (PD). Nel rilevare la totale carenza di un meccanismo sanzionatorio nella disciplina proposta, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 40.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 40, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 41)

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti presentati.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel lamentare il mancato svolgimento di un ampio ed organico dibattito sul tema dei tagli delle risorse alla pubblica amministrazione, illustra le ragioni alla base della sua proposta emendativa.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 41.1.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 41.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 41.2.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Rileva gli aspetti critici della disciplina prevista dal testo normativo in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 41.

(Esame dell'articolo 42)

Interviene sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 42 il deputato MAINO MARCHI (PD).

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.

Pag. XVII

PIER PAOLO BARETTA (PD). Sottolinea la necessità di una disciplina più organica della materia oggetto dell'articolo 42.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 42.1.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Aniello Formisano 42.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Aniello Formisano 42.2.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le motivazioni in base alle quali giudica opportuna la soppressione del comma 3 dell'articolo 42, come proposto dagli identici emendamenti Marchi 42.4 e Giudice 42.5, invitando il Governo e la maggioranza a rivedere il proprio orientamento, segnatamente in materia di servizi pubblici locali.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizza il ritiro dell'emendamento Luciano Dussin 42.3 da parte del gruppo della Lega Nord Padania.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel giudicare contraddittoria la posizione assunta dal gruppo della Lega Nord Padania, invita i relatori e il Governo a rivedere il parere espresso sugli identici emendamenti in esame, ritenendo che la materia disciplinata dal comma 3 dell'articolo 42 debba essere trattata in una sede più appropriata.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Marchi 42.4 e Giudice 42.5.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra il contenuto del suo emendamento 42.6, volto alla riduzione dei costi della finanza pubblica senza comprimere i servizi a favore dei cittadini.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 42.6.

ALESSANDRO NACCARATO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 42.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 42.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 19,35, è ripresa alle 20,05.

I deputati in missione alla ripresa notturna della seduta sono settantasei.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1634-A.

PRESIDENTE. Riprende la discussione sulle linee generali.

GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD). Esprime totale dissenso sul provvedimento d'urgenza in discussione, di modesta qualità giuridico-pedagogica e prevalentemente finalizzato, al di là delle dichiarazioni propagandistiche che ne hanno accompagnato l'iter parlamentare, a realizzare un significativo contenimento dei costi, peraltro mediante il ricorso allo strumento della decretazione d'urgenza, che conferma la volontà della maggioranza di privilegiare lo scontro piuttosto che il confronto costruttivo con l'opposizione, con gli operatori del settore e con le associazioni sindacali, anche a costo di determinare un grave deterioramento del clima politico e sociale.
Nel formulare rilievi critici in relazione, tra l'altro, alla reintroduzione del maestro unico, invita il Governo a sopprimere l'articolo 4 del decreto-legge e ad accogliere le proposte migliorative del testo presentate dall'opposizione, esprimendoPag. XVIIIl'auspicio che alla scuola italiana possano essere garantite, in un'ottica di maggiore partecipazione, stabilità e continuità, nel senso dell'educazione alla legalità e dell'affermazione del principio meritocratico, tenendo conto delle specificità territoriali e sociali.

MARIA LETIZIA DE TORRE (PD). Nel ritenere preliminarmente che il decreto-legge in discussione sia inidoneo a rispondere alle esigenze degli allievi e delle famiglie, stigmatizza la scelta della decretazione d'urgenza per un tema che necessita di un'ampia condivisione delle parti interessate, paventando il rischio che il Governo ricorra alla posizione della questione di fiducia. Osservato quindi che il provvedimento in discussione smentisce il percorso rispettoso del ruolo del Parlamento avviato dal ministro Moratti, manifesta profonda inquietudine per una riforma che non persegue una reale progettualità ma, al contrario, abbassa i livelli qualitativi dell'offerta formativa ed indebolisce il ruolo della scuola statale. Giudica infine non condivisibili gli interventi delineati dalla riforma Gelmini che, al contrario dell'attività profusa dal Ministro Fioroni durante il Governo Prodi, non garantisce una reale prospettiva per il sistema scolastico e per il Paese.

MARIA COSCIA (PD). Ricordato l'impegno profuso sin dall'inizio della legislatura della sua parte politica per instaurare un confronto aperto e proficuo con il Governo e la maggioranza sui temi della scuola, stigmatizza il repentino mutamento dell'orientamento inizialmente espresso dal Ministro Gelmini, con la conseguente emanazione del provvedimento d'urgenza in discussione, invitando l'Esecutivo a riflettere sulle numerose criticità evidenziate dal dibattito parlamentare e a riaprire un dialogo costruttivo sui reali problemi della scuola. Pur condividendo l'esigenza di contenere la spesa pubblica in tale settore, anche apportandovi necessariamente dei tagli, esprime preoccupazione per la drastica ed indiscriminata riduzione delle risorse, nonché per la carenza di un progetto organico di riforma del sistema e di un valido disegno pedagogico ispiratore. Ricordate inoltre le numerose perplessità manifestate dalle associazioni rappresentative del mondo scolastico sul decreto-legge in discussione, giudica inopportuno e deleterio il previsto e radicale intervento sulla scuola primaria, finora ampiamente riconosciuta come un settore d'eccellenza nel Paese. Invita infine il Governo a ripensare le misure recate dal provvedimento d'urgenza, segnatamente in relazione al ritorno al maestro unico, alla riduzione del tempo-scuola ed ai più rigidi criteri di valutazione degli alunni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

VALENTINA APREA (PdL), Relatore. Nel ringraziare per il proficuo lavoro svolto i componenti le Commissioni, il Ministro Gelmini, il sottosegretario Pizza, i deputati dell'opposizione intervenuti in Assemblea, che hanno in larga parte assunto un atteggiamento non pregiudizialmente contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, nonché i deputati della maggioranza, i quali hanno espresso un convinto sostegno alle scelte compiute dall'Esecutivo, evidenzia la necessità di riservare un adeguato approfondimento alle questioni in tema di disabilità evocate dal deputato Argentin.
Ricorda quindi che molti pedagogisti ed alcune organizzazioni sindacali hanno manifestato apprezzamento, sia pure con sfumature diverse, per le misure recate dal decreto-legge. Respinge, inoltre, la tesi secondo la quale la reintroduzione del maestro unico sarebbe ispirata ad una logica di mero disimpegno finanziario, invitando a considerare che altri Paesi europei hanno coraggiosamente operato una riduzione del cosiddetto tempo-scuola, in ragione di esigenze di riqualificazione della spesa pubblica e di ottimizzazione delle ore di insegnamento riconosciute già dal «Quaderno bianco sulla scuola», curato dai Ministri dell'economia e dell'istruzione del Governo Prodi. Preannunzia, infine, la presentazione di due proposte emendativePag. XIXin tema di edilizia scolastica, di ammissione agli anni scolastici successivi con una sola insufficienza e di accesso alle graduatorie dei docenti che hanno frequentato i corsi del IX ciclo presso le SSIS.

MARIASTELLA GELMINI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Osserva che il decreto-legge in discussione rappresenta una prima risposta alla innegabile esigenza di superare le carenze insite nel sistema dell'istruzione, attualmente sperequato e socialmente ingiusto, nel quale permangono fortissime differenze sul piano della qualità dell'offerta formativa; richiama quindi gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza, evidenziando, in particolare, che le disposizioni relative all'insegnamento di «cittadinanza e Costituzione» ed al voto in condotta sono finalizzate a favorire la diffusione di una cultura improntata al rispetto della legalità, oltre che a contrastare il fenomeno del bullismo. Rilevato altresì che le misure recate dall'articolo 7 perseguono, tra l'altro, l'obiettivo di contenere i costi che le famiglie devono sostenere per l'acquisto dei libri di testo, sottolinea che la reintroduzione del maestro unico, che risponde ad una precisa esigenza pedagogica, non determinerà la rinuncia al tempo pieno né all'insegnamento di una lingua straniera.
Auspica infine che prevalga uno sforzo comune per assicurare ai giovani una scuola di qualità, in un contesto di piena valorizzazione del ruolo sociale degli insegnanti.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Calendario dei lavori dell'Assemblea, conseguente aggiornamento del programma e annunzio della convocazione del Parlamento in seduta comune.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di ottobre 2008 ed il conseguente aggiornamento del programma, predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, nonché la convocazione del Parlamento in seduta comune (vedi resoconto stenografico pag. 132).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 1o ottobre 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 136).

La seduta termina alle 21,35.