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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 96 di martedì 2 dicembre 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 14,50.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantotto.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1083, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 154 del 2008: Contenimento della spesa sanitaria e regolazioni contabili con le autonomie locali (approvato dal Senato) (A.C. 1891).

Nella seduta del 1o dicembre 2008 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà convintamente la fiducia al Governo, che ha varato adeguate misure per contrastare la grave crisi finanziaria in atto e per favorire il rilancio economico del Mezzogiorno, manifesta apprezzamento per il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, che coniuga opportunamente l'esigenza di contenimento della spesa sanitaria, evitando gli sprechi che hanno determinato gravi difficoltà in alcune regioni, con la necessità di garantire servizi adeguati ai cittadini.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzata preliminarmente l'assenza del Presidente del Consiglio, del quale sottolinea l'evidente situazione di conflitto di interessi e lo scarso rispetto mostrato nei confronti delle istituzioni parlamentari, esprime forte disappunto in ordine alla politica economica attuata dall'Esecutivo, volta a favorire i ceti più abbienti a scapito delle fasce più deboli della popolazione, nonché all'adozione di provvedimenti ad personam ispirati a logiche clientelari. Dichiara, quindi, che il suo gruppo negherà convintamente la fiducia al Governo.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Espresso preliminarmente un giudizio fortemente critico sul reiterato ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza ed alla posizione della questione di fiducia, che giudica lesivo delle prerogative del Parlamento, in quanto integra una surrettizia alterazione degli equilibri istituzionali previsti dalla Corte costituzionale, manifesta contrarietà ai contenuti del provvedimento d'urgenza in esame. Nel giudicare, infatti, inopportune ed inique le disposizioni concernenti il regime fiscale dei carburanti per autotrazione, che reputa premiante per le regioni frontaliere e penalizzante segnatamente per la Sicilia, richiama il recente monito del Presidente della Repubblica, esprimendo riprovazione per la scarsa attenzione rivolta dal mondo politico ai gravi problemi che affliggono il Mezzogiorno. Stigmatizzati i tagli lineari apportati dall'Esecutivo alle opere sanitarie, l'impropria gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate, nonché la carenza di una Pag. IVstrategia efficace nella gestione della finanza locale, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Premesso che il ricorso alla questione di fiducia è riconducibile alla necessità di superare l'atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, auspica una modifica dei Regolamenti parlamentari volta ad introdurre il contingentamento dei tempi di esame dei decreti-legge. Richiamati, quindi, gli aspetti maggiormente innovativi e condivisibili del provvedimento d'urgenza in esame, che prevede procedure di rientro per le regioni in situazione di deficit della spesa sanitaria attraverso l'erogazione di finanziamenti subordinata alla verifica dei prescritti adempimenti, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

ANTONELLO SORO (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, ritiene che l'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale non abbia prodotto alcun effetto positivo relativamente al rilancio della domanda, rischiando di tradursi, al contrario, in un evidente danno per i bilanci comunali ed in una conseguente riduzione dei servizi, con ciò contraddicendo ogni prospettiva di introduzione del federalismo. Sottolineata, altresì, l'assoluta assenza di confronto che ha caratterizzato l'iter del decreto-legge in esame, nonché più in generale, l'operato dell'Esecutivo, manifesta tuttavia la disponibilità della sua parte politica a sostenere responsabilmente iniziative volte a contrastare la grave crisi economica in atto.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, sottolinea l'urgenza e la rilevanza strategica - nell'ottica di favorire il rilancio del Paese - delle disposizioni contenute nel decreto-legge in esame, osservando peraltro come una significativa parte delle medesime si riveli necessaria per porre rimedio alle inefficienze gestionali palesate da amministrazioni locali del centrosinistra. Sottolineato inoltre l'alto senso di responsabilità con cui i deputati della maggioranza cooperano al fine di licenziare tempestivamente l'importante provvedimento d'urgenza in esame, trasfondendo negli ordini del giorno presentati ulteriori indicazioni utili al Governo, esprime perplessità su talune disposizioni in materia di disavanzi regionali sanitari e di finanziamento di organizzazioni lucrative di utilità sociale, sottolineando l'opportunità di equiparare i criteri che sovrintendono al vaglio di ammissibilità degli emendamenti presso i due rami del Parlamento, nonché la necessità di procedere ad una virtuosa riqualificazione della spesa pubblica.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO COTA (LNP). Chiede, a nome del suo gruppo, che il Ministro dell'interno riferisca alla Camera sull'arresto, avvenuto a Milano, di due cittadini marocchini che, secondo quanto risulta da notizie di stampa, stavano progettando un attentato di matrice islamica con obiettivi civili e militari.

EMANUELE FIANO (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in ordine all'ulteriore dilazione dell'entrata in esercizio dei velivoli della Compagnia aerea italiana.

PIERLUIGI MANTINI (PD). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Cota.

PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvatoPag. V dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 548
Maggioranza 275

Hanno risposto 307
Hanno risposto no 241
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MASSIMO POMPILI (PD), SANDRA ZAMPA (PD), LEOLUCA ORLANDO (IdV), MASSIMO VANNUCCI (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), LUDOVICO VICO (PD), TERESIO DELFINO (UdC), MAINO MARCHI (PD), LINO DUILIO (PD), ANTONIO MISIANI (PD), IVANO STRIZZOLO (PD), GIUSEPPE RUVOLO (UdC), DONATA LENZI (PD), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), RITA BERNARDINI (PD), ANGELO COMPAGNON (UdC) e EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD).

PRESIDENTE. Sospende l'esame del provvedimento.

Discussione del disegno di legge S. 1152, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 162 del 2008: Adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione, sostegno ai settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura e della pesca professionale, finanziamento delle opere per il G8 (approvato dal Senato) (A.C. 1936) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Vietti n. 1, Donadi n. 2 e Zaccaria n. 3.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la questione pregiudiziale Vietti n. 1, evidenziando preliminarmente che il decreto-legge in esame reca disposizioni dal carattere altamente eterogeneo, accentuato nel caso dell'iter al Senato, in contrasto con i principi sanciti dall'articolo 77 della Costituzione e con il dettato della legge n. 400 del 1988. Rilevata inoltre la mancata indicazione delle motivazioni di straordinaria necessità ed urgenza per il ricorso alla decretazione d'urgenza, anch'essa in violazione del dettato costituzionale, evidenzia i rilievi espressi dal Comitato per la legislazione circa l'intreccio legislativo dovuto alla presenza nel decreto-legge n. 162 del 2008 di disposizioni che intervengono su un provvedimento d'urgenza attualmente in corso di conversione da parte del Parlamento. Lamentato infine l'uso improprio della decretazione d'urgenza, che lede le prerogative del Parlamento, auspica l'approvazione delle questioni pregiudiziali in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Donadi n. 2, rilevando che la legge n. 400 del 1988 prescrive che i decreti-legge debbano recare misure di immediata applicazione con un contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo. Nel sottolineare, quindi, il reiterato abuso della decretazione d'urgenza da parte dell'attuale Governo, fortemente lesiva delle prerogative parlamentari e dei principi costituzionali, evidenzia come il provvedimento in esame rechi disposizioni estremamente eterogenee, ritenendo altresì che non sussistano i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza prescritti dalla Costituzione e ribaditiPag. VI dalla Corte costituzionale. Invita, pertanto, l'Assemblea ad approvare le questioni pregiudiziali presentate.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 3, richiamando preliminarmente l'elevato numero dei decreti-legge adottati dal Governo Berlusconi, convertiti peraltro in gran parte ricorrendo impropriamente al voto di fiducia. Lamentata altresì la sostanziale continua blindatura dei provvedimenti all'esame della Camera che consente la modifica degli stessi da parte di uno solo dei due rami del Parlamento, evidenzia il caotico metodo legislativo adottato dall'attuale maggioranza di centrodestra. Sottolineata quindi l'estrema disomogeneità delle materie recate dal provvedimento d'urgenza in esame, nonché l'assenza dei previsti criteri di necessità ed urgenza di larga parte delle modifiche introdotte nel corso dell'iter al Senato, ribadisce la palese violazione dei principi stabiliti dall'articolo 77 della Costituzione.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel rilevare che il decreto-legge in esame presenta i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti, dichiara il voto contrario della sua parte politica su tutte le questioni pregiudiziali presentate, esprimendo apprezzamento, tra l'altro, per le iniziative di sostegno assunte dall'Esecutivo a favore di settori che patiscono in modo particolare la crisi economica in atto.

GUIDO DUSSIN (LNP). Nel richiamare la portata normativa del decreto-legge in discussione e la sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti, giudica infondate le ragioni addotte a sostegno delle questioni pregiudiziali presentate, sulle quali dichiara il voto contrario del suo gruppo.

VINCENZO GAROFALO (PdL). Giudica infondate e inconsistenti le argomentazioni addotte a sostegno delle questioni pregiudiziali presentate, con le quali l'opposizione persevera nella contestazione rituale di tutti i provvedimenti d'urgenza adottati dall'Esecutivo, indipendentemente da ogni valutazione di merito circa il contenuto degli stessi. Rileva quindi l'urgenza e l'appropriatezza delle misure recate dal decreto-legge in esame, come modificato dal Senato, in tema di adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione, di sostegno a taluni settori economici, nonché di finanziamento delle opere del G8.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Vietti n. 1, Donadi n. 2 e Zaccaria n. 3.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1891.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARIA GRAZIA GATTI (PD), RAFFAELLA MARIANI (PD), PAOLA BINETTI (PD), SILVIA VELO (PD), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), SIMONETTA RUBINATO (PD), LUIGI BOBBA (PD) e MARIO LOVELLI (PD).

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Avverte altresì che anche la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla VIII Commissione in sede legislativa delle proposte Pag. VIIdi legge nn. 152, 1182 e 1289, in un testo unificato, recanti istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 1972, di conversione del decreto-legge n. 185 del 2008, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e imprese.
Il disegno di legge è assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente e al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Sull'ordine dei lavori.

RENATO FARINA (PdL). Esprime totale solidarietà al gruppo della Lega Nord Padania e al deputato Goisis, la quale è stata vittima dell'ennesimo atto intimidatorio, che, iscrivendosi nel contesto di una campagna strumentalmente volta ad attribuire connotazioni razziste alle posizioni politiche dalla stessa sostenute, risulta particolarmente riprovevole in una realtà nella quale tendono ad affermarsi ideologie fondamentaliste.

PRESIDENTE. Nella convinzione di interpretare i sentimenti dell'intera Assemblea, esprime al solidarietà della Presidenza al deputato Goisis.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Lamenta la reiterata assenza, in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, del Presidente del Consiglio, il quale, peraltro, anziché intervenire nelle sedi istituzionali sul merito delle misure proposte, preferisce muovere accuse pretestuose ed infondate all'opposizione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Quartiani, rilevando peraltro che la questione da lui sollevata potrà essere esaminata nella prossima Conferenza dei presidenti di gruppo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 3 dicembre 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 55).

La seduta termina alle 20,05.