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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 103 di venerdì 12 dicembre 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 8,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Discussione del disegno di legge S. 1175, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 171 del 2008: Rilancio competitivo del settore agroalimentare (approvato dal Senato) (A.C. 1961).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

CARLO NOLA (PdL), Relatore. Osserva preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo originario, prevedeva svariati interventi - tutti finalizzati all'urgente rilancio competitivo del settore agroalimentare, colpito da una grave crisi congiunturale - la cui tipologia è stata notevolmente ampliata nel corso della prima lettura presso l'altro ramo del Parlamento.
Nell'illustrare il contenuto del decreto-legge, ricorda quindi le modifiche ad esso apportate dal Senato, concernenti la semplificazione di adempimenti burocratici per le imprese agricole, le agevolazioni fiscali e contributive, il personale del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e gli organi di agenzie e società dallo stesso controllate, il rifinanziamento per l'anno 2008 del Fondo di solidarietà - incentivi assicurativi, nonché i risarcimenti per i danni e il mancato reddito conseguenti alla malattia fungina peronospora della vite. Richiama, altresì, le disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in tema di detassazione degli investimenti in pubblicità delle imprese agricole ed agroalimentari, proroga delle agevolazioni contributive per i datori di lavoro agricoli operanti in territori montani e zone agricole svantaggiati, utilizzazione del contingente di biodiesel soggetto ad accisa agevolata, enti irrigui, requisiti per l'esercizio della pesca marittima professionale, convenzioni tra pubbliche amministrazioni ed imprenditori agricoli per interventi di sistemazione e manutenzione del territorio e dell'assetto idrogeologico, modalità attuative delle agevolazioni fiscali relative alle accise sugli oli minerali utilizzati in agricoltura e disciplina sanzionatoria in materia di preparazione e commercio dei mangimi. Auspica, infine, che nel prosieguo del dibattito, dopo il gesto di responsabilità compiuto in sede referente dai gruppi, i quali hanno ritirato tutti le proposte emendative per consentire un più sollecito inizio dell'esame in Assemblea, il testo del decreto-legge in discussione, che contiene una prima, limitata, ma indispensabile risposta alle emergenze del settore, possa essere opportunamente migliorato, segnatamente attraverso il reperimento di più adeguate risorse finanziarie.

ANTONIO BUONFIGLIO, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GIUSEPPE RUVOLO (UdC). Nel constatare come il testo originario del decreto-legge in discussione prevedesse sostanzialmente la proroga di provvidenze giàPag. IVprecedentemente disposte, esprime perplessità in ordine alla effettiva rispondenza del suddetto provvedimento d'urgenza al prefissato fine di rilanciare la competitività del settore agroalimentare, osservando peraltro come il testo del medesimo decreto-legge sia stato largamente ampliato nel corso dell'esame al Senato tramite l'introduzione di un complesso di misure che, seppur in parte condivisibili, giudica comunque inadeguate e talvolta carenti. Ribadita la disponibilità del suo gruppo ad instaurare un confronto costruttivo, al fine di migliorare il testo del provvedimento d'urgenza (segnatamente in materia di Fondo per le aree sottoutilizzate e di rimodulazione delle tariffe dell'acqua a fini irrigui), preannunzia la presentazione di proposte emendative invitando la Presidenza a valutarne l'ammissibilità segnatamente alla luce delle profonde modifiche introdotte dal Senato. Nel lamentare il sostanziale blocco dell'attuazione del Piano irriguo nazionale, invita il Governo ad assumere tempestivi provvedimenti in materia di sicurezza alimentare e misure volte al sostegno del credito agrario, così interpretando le pressanti richieste provenienti dal settore agricolo nazionale.

GIUSEPPINA SERVODIO (PD). Nel rivendicare alla sua parte politica il merito di avere assunto, in sede referente, un atteggiamento trasparente e responsabile, volto ad agevolare l'iter di un provvedimento d'urgenza che porta all'attenzione delle Camere, per la prima volta nella legislatura, le esigenze del comparto agricolo italiano, ritiene che queste ultime debbano essere valutate abbandonando il vecchio approccio settoriale ed assistenzialistico ed elaborando, conseguentemente, una strategia intelligente e moderna, supportata da un'azione profondamente riformatrice atta ad esaltare le potenzialità del settore, dal cui rilancio sortiranno ricadute favorevoli per le famiglie e per l'economia del Paese. Sottolinea quindi le forti criticità che connotano il decreto-legge in discussione, confermando, peraltro, la piena disponibilità del suo gruppo a ricercare, in collaborazione con la maggioranza, le misure più idonee a dare efficaci risposte a talune priorità quali, tra le altre, la riconsiderazione dei tagli previsti nella finanziaria, l'accorciamento delle filiere, il controllo e la qualificazione del territorio al fine di prevenire il dissesto idrogeologico, un più adeguato sostegno tecnico e scientifico, nonché interventi in tema di credito agrario.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel richiamare preliminarmente le misure maggiormente condivisibili recate dal decreto-legge in discussione, volto al rilancio del sistema agroalimentare e della pesca, adeguando, al contempo, la disciplina vigente alla normativa europea, esprime netta contrarietà alla previsione contenuta nell'articolo 3, con la quale si prevede di destinare a fondo perduto contributi straordinari all'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e della trasformazione fondiaria in Puglia. Nel rivendicare altresì al precedente Governo di centrosinistra il merito di aver adottato gran parte delle positive misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, manifesta la disponibilità del suo gruppo a varare idonee disposizioni a sostegno di un comparto fortemente penalizzato dalla grave crisi in atto, osservando che l'atteggiamento che sarà assunto dalla sua parte politica alla votazione finale dipenderà dall'esito del confronto parlamentare.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Nell'osservare preliminarmente che la difficile congiuntura economica nazionale ed internazionale avrebbe richiesto l'adozione di misure eccezionali, evidenzia che il decreto-legge in discussione reca disposizioni eterogenee, disorganiche ed insufficienti al rilancio del settore agroalimentare, a testimonianza del disinteresse mostrato dal Governo verso un comparto nevralgico che, senza un'adeguata politica di investimenti e di modernizzazione, rischia di entrare in una crisi dalle gravi conseguenze, soprattutto per i livelli occupazionali. Lamentato altresì l'atteggiamentoPag. Vdi chiusura della maggioranza nel corso dell'esame del decreto-legge presso l'Assemblea del Senato, imposto dal Governo dopo un costruttivo confronto in Commissione registratosi grazie al senso di responsabilità della sua parte politica, auspica che l'Esecutivo voglia proseguire l'iter del provvedimento in un clima di dialogo, necessario per garantire risposte efficaci, a partire dal reintegro delle risorse destinate al settore agroalimentare, fortemente ridotte nei primi provvedimenti di politica economica adottati dal Governo.

MARCO CARRA (PD). Nel richiamare i preoccupanti dati che confermano la grave crisi congiunturale del settore agroalimentare, sottolinea l'inidoneità della politica economica del Governo a rilanciare un comparto interessato da problemi che richiedono l'elaborazione di proposte concrete ed organiche, evidenziando altresì i pesanti tagli recati dai provvedimenti di natura economica varati dall'inizio della legislatura, emblematici della disattenzione dimostrata nei confronti delle esigenze del Paese. Nel ritenere, quindi, che alcune misure recate dal decreto-legge in discussione siano il naturale completamento di scelte condivisibili adottate dal precedente Esecutivo di centrosinistra, giudica le disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza complessivamente inadeguate rispetto alle reali aspettative del mondo agricolo. Nel rilevare, infine, la sostanziale mortificazione del proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito in sede referente, manifesta la disponibilità del suo gruppo ad un confronto costruttivo finalizzato a migliorare il testo in esame, preannunziando, al riguardo, la presentazione di specifiche proposte emendative volte, tra l'altro, ad incrementare il Fondo di solidarietà nazionale e le agevolazioni di natura contributiva.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

CARLO NOLA (PdL), Relatore. Rilevato che in un successivo provvedimento verranno riprese in considerazione alcune delle priorità momentaneamente accantonate, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione, invitando il Governo ad attribuire il dovuto rilievo alle esigenze del settore agricolo.

ANTONIO BUONFIGLIO, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali. Evidenziati alcuni degli aspetti più qualificanti del decreto-legge in discussione, con particolare riferimento al rifinanziamento del Fondo di solidarietà ed alla prevista copertura degli oneri previdenziali, precisa che le istanze prospettate dall'opposizione potranno formare oggetto di un compiuto confronto. Auspica, infine, che l'atteggiamento dei gruppi sia responsabile, al fine di consentire la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza, che contiene una indispensabile risposta alla situazione di emergenza del settore agroalimentare.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Annunzio di petizioni.

SILVANA MURA (IdV), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 26).

Discussione delle mozioni Pollastrini n. 1-00070, Mura n. 1-00083 e Cicchitto n. 1-00085: Iniziative per prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

Pag. VI

ALESSIA MARIA MOSCA (PD). Illustra la mozione Pollastrini n. 1-00070, evidenziando la drammaticità del fenomeno riguardante la violenza sulle donne, atteso che una donna su tre è stata o è destinata ad essere nella sua vita vittima di violenza fisica, sessuale o psicologica. Chiede, quindi, al Governo di presentare un piano d'azione, adeguatamente finanziato, contro molestie e violenze di genere, le cui principali finalità siano la certezza della pena, la tutela delle vittime, nonché una campagna di formazione ed informazione rivolta alle donne, assicurando, al riguardo, un contributo propositivo dell'opposizione.

SILVANA MURA (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00083, rilevando che la questione della violenza sulle donne appare strettamente connessa all'esigenza di garantire il rispetto dei diritti umani.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

SILVANA MURA (IdV). Sottolineato, altresì, che la violenza di genere non riguarda una categoria di cittadini o la sola sfera privata, ma investe la società nel suo complesso, invita il Governo ad adottare iniziative che consentano, anche attraverso lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie, di varare un piano organico contro la violenza sessuale e di genere, nonché a valutare l'opportunità di proporre, nel caso di reati di violenza contro le donne, ipotesi di recidiva da applicarsi obbligatoriamente anche quando il fatto venga commesso da persone già condannate per analoghi reati.

GABRIELLA CARLUCCI (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00085, ricordando che, nonostante la dichiarazione ed il riconoscimento di fondamentali diritti civili, sociali e culturali a favore delle donne, la violenza fisica e sessuale rappresenta ancora oggi una delle forme di violazione dei diritti umani più grave e diffusa nel mondo, anche alla luce dell'elevato numero di donne vittime di violenza per il loro rifiuto di sottoporsi a dettami religiosi fondamentalisti. Nel ricordare, quindi, le iniziative prontamente assunte dall'Esecutivo a tutela dei diritti delle donne, chiede al Governo di inserire nel prossimo ordine del giorno degli incontri con la Consulta islamica la discussione di tale importante problematica, sollecitando la redazione di un documento ufficiale che condanni in modo inequivocabile tutte le violenze sulle donne commesse in nome di precetti dogmatici religiosi; auspica infine il potenziamento della rete dei centri antiviolenza presenti sul territorio.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Rilevato che il rispetto dei diritti umani delle donne è indispensabile per garantire il profilo democratico, la convivenza futura e la stessa crescita economica e civile della società, sottolinea la necessità di tutelare il diritto delle persone omosessuali al riconoscimento di una pari dignità sociale. Invita, quindi, il Governo ad attivarsi per garantire un miglioramento delle condizioni di vita degli omosessuali, attualmente vittime di frequenti discriminazioni. Auspica, infine, che si possa addivenire, mediante la fattiva collaborazione di tutte le forze politiche, ad una sollecita approvazione della legge contro l'omofobia.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Sottolineata preliminarmente l'importanza del tema trattato nelle mozioni in discussione, esprime perplessità per il fatto che la condivisibile esigenza di contrastare la violenza sulle donne possa essere usata strumentalmente per affermare principi in materia di orientamento sessuale e di identità di genere che appaiono estranei al disposto costituzionale ed in contrasto con il concetto di famiglia fondata sul matrimonio. Auspica, quindi, l'assunzione di iniziative, anche di carattere culturale, finalizzate a rimuovere le cause che spesso inducono le donne a non denunciare gli atti di violenza commessi nei loro confronti.

GIOVANNI CUPERLO (PD). Nel ritenere che la discussione delle mozioni presentatePag. VIIin materia di iniziative per contrastare e prevenire la violenza sessuale e di genere risponda alle esigenze di promuovere una adeguata informazione su tale inquietante fenomeno, nonché di incentivare una azione maggiormente persuasiva ed efficace da parte delle istituzioni, a partire dalla predisposizione di un apposito piano d'azione da parte del Governo, sottolinea come il rispetto dei diritti di ogni persona contro qualsiasi forma di discriminazione si ponga come la nuova frontiera della democrazia contemporanea. Evidenziato peraltro che, a fronte di una più accentuata affermazione ed evoluzione della libertà femminile nelle società occidentali, tornano frequentemente a manifestarsi allarmanti comportamenti che violano gravemente il diritto delle donne alla loro integrità, lamenta un atteggiamento colpevolmente remissivo dell'opinione pubblica nel difendere la compiuta affermazione dell'identità femminile, anche nel confronto con le civiltà non occidentali. Nel ritenere infine il dibattito in corso una significativa occasione per il Parlamento per contribuire ad una maturazione della coscienza civile del Paese, auspica il consolidamento di un proficuo confronto sul tema tra tutte le parti politiche.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Nel ringraziare i presentatori delle mozioni concernenti iniziative per prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere, le quali consentono alla Camera di rivolgere la dovuta attenzione ad una materia delicata ed importante, il cui approfondimento richiede, a suo avviso, un approccio non condizionato da esitazioni o timidezze, né inficiato da confusioni tra tematiche diverse, giudica ingeneroso definire inattivo in tale ambito il Governo in carica, che ha al contrario dimostrato, collettivamente e nella persona del Ministro competente, una elevatissima sensibilità nei confronti del tema in discussione.
Richiama quindi, tra le più importanti iniziative concretamente assunte dall'Esecutivo, i disegni di legge, dei quali auspica l'approvazione in sede legislativa, recanti misure contro gli atti persecutori, predisposto per contrastare la violenza perpetrata sulle donne sotto forma di molestie insistenti, contro la violenza sessuale, volto a rafforzare la tutela penale in tale campo, e contro la prostituzione, finalizzato a contrastare in maniera più efficace il predetto fenomeno, cui si accompagnano sovente i reati di riduzione in schiavitù e di tratta di esseri umani, e lo sfruttamento della stessa da parte delle organizzazioni criminali.
Richiama, altresì, le azioni intraprese dal Dipartimento per le pari opportunità per garantire una maggiore sicurezza delle donne anche sulle strade, attraverso l'iniziativa «Scatola Rosa», nel campo della cooperazione internazionale contro il traffico di esseri umani, basata su progetti atti a favorire l'integrazione sociale e occupazionale delle vittime, nonché le campagne pubblicitarie e informative finalizzate, tra l'altro, a determinare una inversione di tendenza, sotto il profilo culturale, nella società civile.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Livia Turco n. 1-00071, Delfino n. 1-00079, Mura n. 1-00082 e Laura Molteni n. 1-00084: Iniziative a sostegno dei diritti delle persone con disabilità.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PAOLA BINETTI (PD). Illustra la mozione Livia Turco n. 1-00071 (Nuova formulazione), ribadendo la necessità - a fronte della constatata difficoltà di perseguirePag. VIIIuna sempre più effettiva inclusione sociale delle persone diversamente abili, malgrado gli innegabili progressi della scienza e della tecnica - di affermare una piena uguaglianza dei predetti soggetti che non disconosca tuttavia le loro peculiarità. Nel sottolineare la necessità di passare da una ottica volta a fissare i livelli minimi essenziali delle prestazioni sociali ad un più avanzato approccio finalizzato invece a consentire ai portatori di handicap di conseguire il massimo livello di servizi e di opportunità, ritiene tale cambiamento di prospettiva una proficua provocazione rivolta non solo alla ricerca ed all'innovazione, ma anche all'intero sistema, auspicando in tal senso il ripensamento dei modelli organizzativi che condizionano la piena accessibilità ai settori del lavoro, della mobilità e della salute. Richiesta, tra l'altro, una sollecita calendarizzazione del disegno di legge di ratifica della Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità, nell'auspicio che l'intero Esecutivo si senta direttamente coinvolto nel riconoscimento dei diritti e nella tutela della pari opportunità delle persone diversamente abili, reputa per esse altresì necessario riaffermare e proteggere il loro diritto a ricevere ed a donare il bene della vita.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra la mozione Delfino n. 1-00079, rilevando preliminarmente che la Commissione europea, istituendo la Giornata europea delle persone disabili, ha preso atto della necessità di riconoscere la specificità delle persone affette da handicap e di procedere ad una loro migliore integrazione nella società, garantendo il pieno godimento dei diritti nei diversi ambiti, tra i quali il diritto alla nascita, la cui mancata considerazione, configurandosi come una forma di eugenetica, è, a suo avviso, alla base della mancata sottoscrizione da parte della Santa Sede della Convenzione dell'ONU sulle persone disabili. Sollecitato quindi il Governo ad adottare misure urgenti per garantire la piena attuazione alla legge n. 104 del 1992, riconoscendo la centralità della famiglia nel supporto alle persone disabili, e ad investire nel welfare, correggendo una errata politica di tagli, auspica il pieno accoglimento, da parte dell'Esecutivo, della mozione Delfino n. 1-00079.

SILVANA MURA (IdV). Illustra la usa mozione n. 1-00082, rilevando che l'istituzione della Giornata europea delle persone disabili rappresenta un'occasione per promuovere la diffusione dei temi connessi alla disabilità. Nel richiamare, quindi, i dati relativi all'elevata percentuale di persone diversamente abili nel nostro Paese, sottolinea la necessità di creare le condizioni culturali ed ambientali affinché tali soggetti possano raggiungere la piena partecipazione sociale, garantendo a tutti i cittadini pari opportunità, come previsto dall'articolo 3 della Costituzione. Ricordata, infine, l'esortazione del Presidente della Repubblica ad una sollecita ratifica della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, invita il Governo ad attivarsi fattivamente affinché siano adeguatamente affrontate le questioni sollevate nel suo atto di indirizzo, in particolare l'incremento del fondo per le politiche sociali e delle risorse destinate alla non autosufficienza, nonché la promozione di forme di assistenza personale autogestita.

LAURA MOLTENI (LNP). Illustra la sua mozione n. 1-00084, ricordando che il Governo ha rapidamente predisposto il disegno di legge di ratifica della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, accogliendo prontamente l'invito delle Nazioni Unite in tal senso. Evidenziati quindi i dati ISTAT relativi al tasso di incidenza della disabilità in relazione all'età e al genere, richiama i principi costituzionali e legislativi posti a tutela della pari dignità di tutte le persone e sottolinea la necessità che il Governo adotti misure finalizzate a conseguire una reale integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, incrementando il sostegno alle famiglie con disabili a carico, anche mediante agevolazioni fiscali, e garantendo nel contempoPag. IXl'autosufficienza alle persone affette da handicap, soprattutto attraverso l'abbattimento delle barriere che impediscono il raggiungimento della pari dignità ed il godimento di tutti i diritti.

ALDO DI BIAGIO (PdL). Nel rilevare preliminarmente la sollecita predisposizione da parte del Governo del disegno di legge di ratifica della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006 dall'Assemblea generale dell'ONU, ritiene che l'Esecutivo abbia altresì dato nuovo impulso alle politiche volte all'inclusione e alla piena partecipazione sociale di tali soggetti, prevedendo l'istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Ricordato, quindi, che il problema della non autosufficienza sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti sotto il profilo sociale ed economico, invita il Governo ad assumere idonee iniziative finalizzate, tra l'altro, alla previsione di un nuovo sistema di agevolazioni fiscali mirato ad aiutare le famiglie con persone diversamente abili e alla predisposizione di adeguate attività di formazione volte ad inserire tali soggetti nel mondo del lavoro.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 15 dicembre 2008, alle 19.

(Vedi resoconto stenografico pag. 61).

La seduta termina alle 13,30.