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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 225 di venerdì 2 ottobre 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantotto.

In morte dell'onorevole Roberto Palleschi.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Roberto Palleschi, recentemente scomparso.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1749, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 103 del 2009: Disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009 (approvato dal Senato) (A.C. 2714).

Nella seduta del 1o ottobre 2009 è proseguita la trattazione degli ordini del giorno.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede di acquisire l'orientamento della Presidenza circa l'organizzazione del prosieguo della trattazione degli ordini del giorno.

PRESIDENTE. Ritiene che si possa procedere all'espressione del parere da parte del rappresentante del Governo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità che dopo il parere del Governo si proceda ad una complessiva fase di dichiarazioni di voto sugli ordini del giorno.

PRESIDENTE. Avverte che si riserva di riferire al Presidente della Camera la richiesta del deputato Baldelli.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Marinello n. 7, Borghesi n. 18, Oliverio n. 222, limitatamente al dispositivo, e Buttiglione n. 259, limitatamente al dispositivo.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Federico Testa n. 5, Zazzera n. 11, limitatamente al dispositivo, Razzi n. 12, limitatamente al dispositivo, Porcino n. 13, limitatamente al dispositivo, Barbato n. 17, limitatamente al dispositivo, Andrea Orlando n. 209, Causi n. 230 e Fluvi n. 232.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Piffari n. 26, Scilipoti n. 27, Evangelisti n. 28, Nicolais n. 43, Pes n. 44, Picierno n. 45, Rossa n. 46, Antonino Russo n. 47, Sarubbi n. 48, Siracusa n. 49, Bocci n. 50, Braga n. 51, Bratti n. 52, Iannuzzi n. 55, Marantelli n. 56, Pag. IVMargiotta n. 57, Melandri n. 58, Bellanova n. 66, Berretta n. 67, Bobba n. 68, Boccuzzi n. 69, Codurelli n. 70, Gnecchi n. 71, Mosca n. 73, Albonetti n. 97, Castagnetti n. 98, Farinone n. 99, Garavini n. 100, Gozi n. 101, Lucà n. 102, Giachetti n. 103, Luongo n. 104, Merloni n. 105, Pompili n. 106, Verini n. 107, Zampa n. 108, Capodicasa n. 109, Genovese n. 110, Cesare Marini n. 111, Nannicini n. 112, Carella n. 113, Strizzolo n. 114, Calvisi n. 115, Agostini n. 116, Cuomo n. 118 e Cavallaro n. 120.
Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, l'ordine del giorno Di Giuseppe n. 14 e, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Paladini n. 16 e Pistelli n. 175.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Mario Pepe (PdL) n. 6, Mura n. 9, Aniello Formisano n. 10, Messina n. 19, Cimadoro n. 22, Palomba n. 23, Di Stanislao n. 24, Rota, n. 25, Leoluca Orlando n. 29, Donadi n. 30, Favia n. 31, Misiti n. 32, Esposito n. 53, Ginoble n. 54, Martella n. 59, Mastromauro n. 60, Morassut n. 61, Motta n. 62, Realacci n. 63, Viola n. 64, Tullo n. 72, Rampi n. 74, Santagata n. 75, Meta n. 84, Madia n. 88, Lovelli n. 89, Cardinale n. 91, Boffa n. 92, Pedoto n. 94, Narducci n. 177, Maran n. 178, Fedi n. 179, Corsini n. 180 e Vico n. 218, che altrimenti non accetta.
Non accetta gli ordini del giorno Palagiano n. 15, Monai n. 21 e Maurizio Turco n. 263.
Accoglie infine come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, i restanti ordini del giorno.

PRESIDENTE. Richiama le ragioni per le quali ritiene di non poter accedere alla richiesta, formulata nella seduta di ieri, che le votazioni degli ordini del giorno e la votazione finale del disegno di legge di conversione in esame abbiano luogo a scrutinio segreto.

BASILIO CATANOSO (PdL). Chiede alla Presidenza di assumere informazioni circa i gravi eventi calamitosi attualmente in corso in Sicilia.

PRESIDENTE. Nell'esprimere solidarietà alle vittime del nubifragio richiamato dal deputato Catanoso, precisa che il suo intervento avrebbe dovuto più opportunamente essere svolto al termine della seduta.

Intervengono i deputati MARIO PEPE (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 6, GIOACCHINO ALFANO (PdL), GABRIELE TOCCAFONDI (PdL) e MATTEO BRIGANDÌ (LNP).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Pisicchio n. 8 e respinge gli ordini del giorno Mura n. 9, Aniello Formisano n. 10, Zazzera n. 11 e Palagiano n. 15.

Interviene il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV), che il Presidente richiama all'ordine.

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di avvalersi degli strumenti previsti dal Regolamento per sanzionare le gravissime dichiarazioni rese dal deputato Barbato, le quali configurano a suo avviso un vero e proprio reato.

PRESIDENTE. Precisa di aver espressamente richiamato all'ordine il deputato Barbato (Il deputato Barbato espone un cartello recante la scritta «Agenda rossa di Borsellino» - I deputati Di Pietro e Zazzera espongono cartelli raffiguranti un'agenda rossa - Richiami del Presidente).
Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 10,50.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Rivolge le scuse dell'Assemblea ai bambini precedentemente presenti in tribuna per il pessimo comportamento tenuto dai parlamentari.

Pag. V

ROBERTO GIACHETTI (PD). Stigmatizzati i rilievi critici, del tutto immotivati, formulati dai deputati della maggioranza, ritiene che la Presidenza abbia agito nel pieno rispetto delle norme regolamentari.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Giachetti, esprime solidarietà al Presidente del Consiglio ed ai deputati della maggioranza per le parole inqualificabili espresse dal deputato Barbato, giudicando irresponsabile l'atteggiamento tenuto dai deputati dell'Italia dei Valori.

MASSIMO DONADI (IdV). Stigmatizzati gli interventi dei deputati Reguzzoni e Casini, ringrazia la Presidenza per la corretta applicazione delle norme regolamentari. Ritiene altresì che il provvedimento d'urgenza in esame favorisca, di fatto, le organizzazioni criminali.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

PRESIDENTE. Nell'invitare l'Assemblea ad un atteggiamento più consono alla sede istituzionale, ribadisce l'ineccepibile conduzione dei lavori dell'Aula da parte del Vicepresidente Bindi, che ha inequivocabilmente applicato le norme regolamentari. Precisa, infine, che le espressioni utilizzate dal deputato Barbato saranno oggetto di conseguenti valutazioni da parte dell'Ufficio di Presidenza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 17.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Interviene il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Messina n. 19 e Monai n. 21.

Interviene il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cimadoro n. 22.

Interviene il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palomba n. 23.

Interviene il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Stanislao n. 24.

Interviene il deputato IVAN ROTA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rota n. 25.

Intervengono i deputati FRANCESCO BARBATO (IdV), al quale il Presidente toglie la parola, e DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Scilipoti n. 27 ed Evangelisti n. 28.

Interviene il deputato LEOLUCA ORLANDO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Leoluca Orlando n. 29 e Donadi n. 30.

Interviene il deputato DAVID FAVIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Favia n. 31.

Pag. VI

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime apprezzamento per la decisione del Presidente della Camera di rinunciare all'immunità che gli sarebbe garantita dal cosiddetto lodo Alfano.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Misiti n. 32.

Interviene il deputato ROSA DE PASQUALE (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno De Pasquale n. 34.

ROBERTO GIACHETTI (PD). A nome del suo gruppo, preannunzia l'intendimento di non insistere per la votazione dei restanti ordini del giorno accolti come raccomandazione dal Governo.

ANGELO COMPAGNON (UdC). A nome del suo gruppo, manifesta un intendimento analogo a quello preannunziato dal deputato Giachetti.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Esposito n. 53, Ginoble n. 54, Martella n. 59, Morassut n. 61, Motta n. 62, Realacci n. 63, Viola n. 64, Tullo n. 72, Rampi n. 74, Santagata n. 75, Meta n. 84, Lovelli n. 89, Cardinale n. 91 e Boffa n. 92.

Interviene il sottosegretario ALBERTO GIORGETTI, che accoglie come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Pedoto n. 94.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Narducci n. 177, Maran n. 178, Fedi n. 179 e Corsini n. 180.

Intervengono i deputati LUDOVICO VICO (PD) e MAURIZIO TURCO (PD), nonché il sottosegretario ALBERTO GIORGETTI, che accoglie come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Vico n. 218 e Maurizio Turco n. 263.

(Dichiarazioni di voto finale)

MARIO BACCINI (Misto-RRP). Richiamate le rilevanti finalità anticrisi del provvedimento d'urgenza in esame, cui si accompagnano un'inversione di rotta nell'etica dei mercati finanziari ed una maggiore attenzione alle fasce più deboli della popolazione, dichiara il voto favorevole della sua componente politica.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Nell'invitare ad una riflessione sull'esigenza di una revisione dei regolamenti parlamentari relativamente ai tempi di esame dei provvedimenti, esprime l'apprezzamento della sua componente politica per le finalità del decreto-legge in discussione, invitando il Governo ad una maggiore attenzione alle problematiche relative al Sud del Paese.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolinea che il decreto-legge in esame si configura come una vera e propria amnistia, che favorisce gli evasori, i corruttori e la criminalità organizzata, mortificando i cittadini onesti.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Giudica altresì risibili le dichiarazioni degli esponenti della maggioranza secondo i quali le disposizioni in tema di scudo fiscale sarebbero volte a contrastare i cosiddetti paradisi fiscali. Preannunzia pertanto forme di mobilitazione della sua parte politica al fine di rendere gli italiani pienamente consapevoli delle conseguenze negative della conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame, invitando il Presidente della Repubblica a verificarne attentamente il contenuto.

Pag. VII

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Manifesta rammarico per il fatto che non è stato possibile svolgere un dibattito serio ed approfondito sul decreto-legge in esame, che reca disposizioni lesive dei principi di etica, responsabilità e rispetto delle regole; giudica non condivisibile, in particolare, l'ampliamento della platea dei beneficiari del cosiddetto scudo fiscale, basato peraltro su meccanismi che premiano soprattutto i contribuenti più disonesti.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Sottolineata l'importante finalità di sostegno alle imprese sottesa al decreto-legge in esame, rileva che le disposizioni in tema di scudo fiscale consentiranno un aumento delle entrate per l'erario a tassazione invariata, da utilizzare per investimenti utili allo sviluppo del Paese. Espresso apprezzamento per la politica realistica del Governo nell'attuale fase di crisi economica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in discussione.

ALBERTO FLUVI (PD). Nel giudicare vergognoso un provvedimento che consente a chi ha frodato il fisco di condonare la propria posizione pagando una aliquota irrisoria, stigmatizza il ricorso dell'Esecutivo all'ennesima questione di fiducia. Nel reputare, quindi, fallimentare la politica economica attuata dal Governo, che non sostiene i redditi e gli investimenti, non rilancia la domanda interna e non contrasta efficacemente i paradisi fiscali, dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ITALO BOCCHINO (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, ricordando i meritevoli provvedimenti varati dal Governo al fine di contrastare la crisi economica. Nel respingere, quindi, i rilievi critici formulati dagli esponenti dell'opposizione su un decreto-legge che apporterà benefici principalmente alle attività di carattere sociale, sottolinea che misure sullo scudo fiscale sono state adottate in quasi tutti gli Stati occidentali, rilevando altresì la maggiore onerosità dell'aliquota prevista in Italia.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP), MARIO TASSONE (UdC) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2714 (I deputati del gruppo Italia dei Valori espongono agende di colore rosso e cartelli recanti scritte di protesta).

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIUSEPPE NARO (UdC), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e ANTONINO SALVATORE GERMANÀ (PdL), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel manifestare, anche a nome del suo gruppo, rispetto per il ruolo del Presidente della Camera, chiede che siano irrogate anche a lui stesso le sanzioni che l'Ufficio di Presidenza intenderà eventualmente deliberare nei confronti del deputato Barbato per quanto verificatosi precedentemente in Aula.

PRESIDENTE. Precisato che spetta all'Ufficio di Presidenza, previa istruttoria del Collegio dei Questori, decidere in merito alle eventuali sanzioni da adottare nei confronti del deputato Barbato, fa presente al deputato Di Pietro di non poter accogliere, a norma del Regolamento, la sua richiesta.

Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati FILIPPO ASCIERTO (PdL), CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud), CARMELO BRIGUGLIO (PdL), FABIO EVANGELISTI (IdV) e SIMONE BALDELLI (PdL).

Pag. VIII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono quindi sull'ordine dei lavori i deputati AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), IVAN ROTA (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), IGNAZIO MESSINA (IdV), ANTONIO BORGHESI (IdV), DAVID FAVIA (IdV), GAETANO PORCINO (IdV), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), MATTEO BRIGANDÌ (LNP), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV), GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), FURIO COLOMBO (PD), GIOVANNI PALADINI (IdV), ANTONIO PALAGIANO (IdV), FEDERICO PALOMBA (IdV), LEOLUCA ORLANDO (IdV), CARLO MONAI (IdV) e SILVANA MURA (IdV).

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 5 ottobre 2009, alle 16.

(Vedi resoconto stenografico pag. 69).

La seduta termina alle 14,20.