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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 242 di lunedì 9 novembre 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 14,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 26 ottobre 2009.

I deputati in missione sono sessantuno.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che il presidente della XI Commissione ha rappresentato alla Presidenza l'esigenza di rinviare, in ragione della mancata espressione del parere sul testo da parte della Commissione Bilancio, da ritenersi determinante a fronte del significativo onere previsto, l'esame della proposta di legge in materia di benefici previdenziali in favore di coloro che assistono portatori di handicap.
La discussione sulle linee generali di tale provvedimento si intende pertanto rinviata ad altra data, che verrà stabilita dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

Discussione della proposta di legge S. 1397: Legge di contabilità e finanza pubblica (approvata dal Senato) (A.C. 2555-A ed abbinata).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore. Rilevato preliminarmente che la revisione della disciplina di finanza pubblica costituisce una questione politica di prima grandezza, illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, volta ad affrontare i temi del coordinamento della finanza pubblica e dell'armonizzazione dei sistemi contabili, secondo principi di trasparenza e controllabilità della spesa, nonché dell'evoluzione verso il bilancio di cassa. Sottolineato, altresì, che si è tenuto conto della necessità di una coerente integrazione del provvedimento in esame con la legge delega n. 42 del 2009 in tema di federalismo fiscale e con la legge n. 15 del 2009 in materia di riforma della pubblica amministrazione, nonché con le regole contabili dell'Unione europea, ricorda la previsione di ampi strumenti di informazione e controllo sull'andamento dei flussi di finanza pubblica, anche presso i diversi livelli territoriali, accompagnati dal rafforzamento dei controlli parlamentari volti ad assicurare la trasparenza dei conti pubblici e le connesse metodologie e da una maggiore libertà di gestione di spesa da parte del Governo. Evidenzia, inoltre, lo spirito costruttivo che ha caratterizzato l'iter in Commissione, che ha consentito di apportare significative modifiche al testo approvato dal Senato.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Sottolineata la necessità di riformare gli strumenti di governo della finanza pubblica, anche alla luce dell'evoluzione contabile connessa all'appartenenza all'Unione europea e all'attuazione del federalismo fiscale, Pag. VIesprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione, che, a suo avviso, ha consentito di migliorare il testo approvato dal Senato. Richiamati, quindi, gli aspetti di maggiore criticità delle disposizioni recate dalla proposta di legge in discussione, soffermandosi in particolare sull'eccessiva centralizzazione delle procedure e sull'insufficiente coordinamento con il sistema delle autonomie locali, manifesta dubbi sul passaggio alla redazione del bilancio dello Stato esclusivamente secondo il criterio di cassa. Nel ritenere infine opportuno procedere ad una revisione dei Regolamenti parlamentari in riferimento alla struttura della sessione di bilancio, preannunzia che il suo gruppo si riserva di presentare proposte emendative e di esprimere nel prosieguo del dibattito una valutazione complessiva sul provvedimento in esame.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nell'auspicare che l'iter in Assemblea consenta di completare l'ottimo lavoro svolto in Commissione, segnatamente con riferimento alla previsione del controllo parlamentare sull'andamento dei conti pubblici, anche grazie al fattivo contributo del suo gruppo, sottolinea la necessità che la programmazione economica centrale sia in grado di incidere sulle diseconomie esterne mediante un effettivo coordinamento tra i diversi livelli istituzionali, compresi quelli territoriali.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Sottolineata la necessità di avviare una riforma strutturale delle procedure di bilancio, anche in considerazione delle modifiche intervenute a livello europeo in campo monetario e della revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione, ringrazia il relatore per il proficuo lavoro svolto in sede referente. Richiamati quindi gli aspetti maggiormente condivisibili delle disposizioni recate dal provvedimento in discussione, quale, ad esempio, il potenziamento degli strumenti di controllo e di indirizzo del Parlamento a fronte della maggiore responsabilità e flessibilità nella gestione delle risorse riconosciuta all'Esecutivo, ritiene opportuno armonizzare le prerogative degli enti locali in materia finanziaria con l'esigenza di un più puntuale coordinamento della finanza pubblica, anche al fine di ridurre il deficit statale. Per quanto attiene, infine, al passaggio alla redazione del bilancio dello Stato esclusivamente in termini di cassa, lamenta la sostanziale sottovalutazione dell'importanza della contabilità economico-patrimoniale, auspicando altresì che nel prosieguo del dibattito si possa pervenire ad un miglioramento del testo in esame.

GIOACCHINO ALFANO (PdL). Sottolineato l'unanime riconoscimento della necessità di una riforma dell'attuale disciplina in materia di contabilità e finanza pubblica, auspica che nel prosieguo del dibattito in Assemblea si instauri il medesimo clima costruttivo che ha caratterizzato l'iter in Commissione, al fine di migliorare ulteriormente il testo in esame. Rilevato, quindi, che il provvedimento in discussione razionalizza i principi di contabilità pubblica coniugando una maggiore capacità di governo dell'economia da parte dell'Esecutivo con il rafforzamento dei poteri di indirizzo e controllo del Parlamento, evidenzia l'esigenza di armonizzare le disposizioni in esso contenute con quelle recate dalle leggi nn. 15 e 42 del 2009.

MARCO CAUSI (PD). Nel condividere la necessità di una compiuta riforma delle vigenti procedure di bilancio, a suo avviso divenute ormai obsolete, atteso che, pur avendo finora garantito la tenuta dei conti pubblici, non appaiono più in grado di assicurare né la tempestività delle misure adottate né un efficace ruolo del Parlamento, evidenzia i principali obiettivi del provvedimento in esame, sostanzialmente condiviso dal suo gruppo. Si sofferma quindi sugli aspetti del testo suscettibili di modifiche migliorative nel prosieguo dell'iter, esprimendo in particolare riserve sulla tempistica del nuovo processo di bilancio delineato e rilevando l'esigenza di un ruolo più incisivo del Parlamento nell'attività di controllo e monitoraggio sui conti pubblici. Sottolineata quindi la necessità Pag. VIIdi prevedere specifiche poste di bilancio per finanziare i progetti di legge di iniziativa parlamentare, pone l'accento sull'importanza della riforma della disciplina di bilancio per l'assetto del sistema Paese.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Rilevata la necessità di una riforma delle procedure di bilancio, sottolinea l'esigenza di pervenire ad un giusto equilibrio tra poteri del Governo e prerogative del Parlamento, a cui deve essere garantita, a suo avviso, maggiore autonomia sulle linee di indirizzo in materia. Nel manifestare, quindi, apprezzamento per l'accoglimento di talune proposte emendative presentate dal suo gruppo nel corso dell'iter in Commissione, evidenzia i punti critici ancora presenti nel testo in discussione, tra i quali la mancata previsione della redazione del bilancio per funzioni.

SIMONE BALDELLI (PdL). Sottolinea il clima costruttivo e di ampia condivisione registratosi nel corso del dibattito in Commissione sul provvedimento in esame, rilevando come la riforma delle procedure di contabilità pubblica sia fortemente voluta da tutte le parti politiche e segua altre due importanti riforme varate dall'attuale Esecutivo, quali il federalismo fiscale e la riforma della pubblica amministrazione. Richiama quindi gli aspetti più qualificanti della proposta di legge in discussione, che, a suo avviso, andrà completata con la riforma dei Regolamenti parlamentari.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Nel ringraziare il relatore, il presidente della Commissione e tutti i deputati intervenuti, rileva che tra i principali obiettivi della riforma della finanza pubblica vi sono la maggiore trasparenza dei conti pubblici e la razionalizzazione della spesa, presupposto per una possibile riduzione della pressione fiscale. Sottolineata, altresì, la necessità di riconoscere al Governo più ampi poteri di gestione e, quindi, maggiori responsabilità, ed al Parlamento un più incisivo ruolo di controllo, che si esplica attraverso un effettivo esame del rendiconto, osserva che la pianificazione finanziaria è necessaria per un ottimale adeguamento agli obiettivi fissati a livello europeo.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge S. 1691: Istituzione del Ministero della salute e incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato (approvato dal Senato) (A.C. 2766).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, volto a prevedere una modifica del numero dei Ministeri e dei componenti il Governo, nonché l'istituzione del Ministero della salute, derivante dalla separazione delle competenze attualmente esercitate dal Dicastero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Ricorda inoltre che la Commissione di merito non ha inteso modificare il testo approvato dal Senato, segnalando altresì che la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha espresso parere favorevole con una osservazione.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

DORIS LO MORO (PD). Nel ritenere opportuna l'istituzione di un distinto Ministero della salute, rileva che sarebbe Pag. VIIIstato preferibile attribuire al medesimo anche precipue competenze in materia di politiche sociali. Esprime tuttavia serie perplessità circa le competenze attribuite dal provvedimento in discussione al Ministero dell'economia e delle finanze in tema di spese sanitarie, giudicando deleterio imputare alla burocrazia piuttosto che alla politica la responsabilità della programmazione sanitaria e ritenendo contraddittorio attribuire al costituendo Ministero il monitoraggio sulla qualità dei servizi sanitari. Auspica quindi un proficuo confronto tra maggioranza ed opposizione al fine di assicurare la più efficace tutela del diritto costituzionalmente garantito all'assistenza sanitaria.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Nel denunziare preliminarmente l'assenza di qualsiasi forma di assistenza sanitaria nei confronti di pazienti affetti da gravi patologie, come la SLA, manifesta perplessità in merito all'istituzione del Ministero della salute, le cui funzioni sarebbero giustificate solo se indirizzate alla valutazione dei servizi sanitari e all'informazione dei cittadini sui risultati della stessa.

LUCIANA PEDOTO (PD). Richiamate le ragioni per le quali giudica condivisibile la scelta di istituire un apposito Dicastero della salute, esprime contrarietà alle disposizioni inerenti il ruolo da attribuire al Ministero dell'economia e delle finanze, che, a suo avviso, contraddicono i principi del federalismo fiscale in materia sanitaria. Ritiene, quindi, che il Dicastero della salute delineato dal disegno di legge in discussione non avrà margini di autonomia e rimarrà pressoché subalterno alle decisioni assunte dal Ministero dell'economia e delle finanze.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzata l'assenza in Aula del Ministro Sacconi, manifesta un orientamento contrario al provvedimento in discussione, atteso che le funzioni in materia di salute sono ormai in larga parte attribuite alle regioni e che dall'istituzione del Ministero della salute e di due nuovi sottosegretari deriveranno oneri a carico della finanza pubblica.

DAVID FAVIA (IdV). Esprime contrarietà all'istituzione del Ministero della salute, che giudica inutile in quanto le competenze in materia di salute sono attribuite in larga parte alle regioni, nonché al previsto incremento del numero dei sottosegretari di Stato, che determinerà ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. Nel manifestare altresì perplessità sulle funzioni attribuite al Ministero dell'economia e delle finanze, che renderanno l'istituendo Dicastero sostanzialmente privo di competenze effettive, chiede al Governo di fornire rassicurazioni circa il fatto che per garantire la copertura finanziaria del disegno di legge in discussione si sottraggono risorse ad importanti finalità sociali. Preannunzia comunque che il suo gruppo si riserva di valutare la posizione da assumere nella votazione finale del provvedimento sulla base dell'eventuale recepimento delle proposte emendative presentate.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Nel ricordare che la decisione di ridurre il numero dei dicasteri fu assunta in modo del tutto pretestuoso dal precedente Governo di centrosinistra, ritiene che l'istituzione del Ministero della salute garantisca l'equilibrio costituzionale previsto dalla riforma del Titolo V della Parte seconda della Costituzione. Giudicati quindi del tutto contraddittori gli interventi svolti dai deputati dell'opposizione circa il ruolo attribuito dal provvedimento in discussione al Ministero dell'economia e delle finanze, nonché la presunta lesione dei principi del federalismo fiscale, stigmatizza l'attuale diversificazione dei costi delle prestazioni sanitarie fornite a livello regionale, reputando altresì necessario monitorare tali livelli di spesa. Esprime, infine, un giudizio positivo sugli interventi delineati dal disegno di legge in esame, del quale auspica la sollecita approvazione.

Pag. IX

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Rinunzia anch'egli alla replica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

MAURIZIO TURCO (PD). Chiede che il Governo censuri le dichiarazioni rese dal sottosegretario Giovanardi sulla morte del giovane Stefano Cucchi, che giudica improntate ad una disarmante leggerezza e ad inquietante superficialità.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Maurizio Turco.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia (A.C. 2836-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MARIAROSARIA ROSSI (PdL), Relatore per la II Commissione. Illustra, per la parte di competenza della II Commissione, gli aspetti più qualificanti della Convenzione in esame, richiamando, in particolare, le misure recanti l'inasprimento delle pene per i reati relativi all'uccisione o al maltrattamento degli animali da compagnia. Sottolineate quindi talune modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione per ampliare l'ambito di applicazione della normativa in oggetto, che a suo avviso va ulteriormente precisata, evidenzia le positive misure finalizzate al contrasto del traffico illecito degli animali da compagnia.

ROBERTO ANTONIONE (PdL), Relatore per la III Commissione. Illustra, per la parte di competenza della III Commissione, gli aspetti salienti del disegno di legge di ratifica in discussione e della relativa Convenzione, rilevando peraltro come molte delle disposizioni della stessa siano state già attuate nell'ordinamento interno dalla legge n. 281 del 1991.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

ROBERTO ANTONIONE (PdL), Relatore per la III Commissione. Auspica infine che l'approvazione del provvedimento in esame possa concorrere a contrastare il deprecabile fenomeno dell'abbandono e del maltrattamento degli animali da compagnia.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Rinunzia ad intervenire.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Lamentato il ritardo con il quale l'Italia adegua la propria normativa in materia di tutela degli animali da compagnia, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, esprimendo apprezzamento, in particolare, per le misure di contrasto al traffico illecito e al maltrattamento dei predetti animali.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione, ricordando il proficuo contributo offerto, nel corso dell'iter in Commissione, alla definizione del testo degli articoli 2, 3 e 4.

GABRIELLA GIAMMANCO (PdL). Richiamata l'importanza dell'adeguamento della legislazione italiana in materia di tutela degli animali da compagnia, manifesta Pag. Xapprezzamento per l'operato del Governo, che ha consentito di pervenire alla ratifica della Convenzione in esame, che giudica un fondamentale atto di civiltà. Esprime quindi perplessità circa talune discutibili modifiche apportate al provvedimento nel corso dell'iter in Commissione, finalizzate a sanzionare alcune procedure veterinarie ritenute non terapeutiche, ricordando di aver presentato un emendamento volto a ripristinare il testo originario. Evidenziate le positive misure per il contrasto al traffico illecito e al maltrattamento degli animali da compagnia, auspica che sul provvedimento in esame si registri un'ampia condivisione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1574: Adesione al Protocollo di modifica della Convenzione del 1976 sulla limitazione della responsabilità in materia di crediti marittimi (approvato dal Senato) (A.C. 2720).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MAURIZIO SCELLI (PdL). Relatore per la II Commissione. Illustra, per le parti di competenza della II Commissione, il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, di cui sottolinea gli aspetti maggiormente rilevanti.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore f.f. per la III Commissione. Illustra il contenuto della Convenzione in materia di crediti marittimi, per le parti rientranti nella competenza della III Commissione.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Rinunzia ad intervenire.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione, pur esprimendo perplessità in relazione alle norme di delegazione legislativa previste dall'articolo 3.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in esame, richiamando le principali innovazioni introdotte nella disciplina italiana in materia di crediti marittimi.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1672: Accordo di cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e la Confederazione svizzera, dall'altro, per lottare contro la frode ed ogni altra attività illecita che leda i loro interessi finanziari (approvato dal Senato) (A.C. 2723).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Illustra il disegno di legge di ratifica in discussione, richiamando i contenuti salienti del relativo Accordo di cooperazione, di cui sottolinea la rilevanza segnatamente sotto il profilo della cooperazione nel campo giudiziario.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Rinunzia ad intervenire.

Pag. XI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiamata l'importanza di una efficace lotta all'evasione fiscale, esprime forti perplessità sulla reale volontà del Governo di contrastare i cosiddetti paradisi fiscali, atteso che alle dichiarazioni rese alla stampa dai rappresentanti del Governo non ha fatto seguito l'adozione di misure concrete in tal senso. Valutato negativamente il cosiddetto scudo fiscale, che ritiene incentiverà ulteriormente l'evasione, invita il Governo ad una maggiore coerenza in politica estera, segnatamente nei rapporti con la Svizzera.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, esprime contrarietà in merito all'atteggiamento tenuto dal Governo nei confronti delle autorità elvetiche, che giudica strumentalmente volto a dissimulare lo scarso impegno dello stesso nel contrasto all'evasione fiscale transfrontaliera.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore. Sottolinea come la ratifica dell'Accordo in esame rappresenti un importante segnale della volontà dell'Esecutivo di contrastare le attività illecite in generale.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Rinunzia alla replica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1769: Accordo marittimo con il Governo della Repubblica araba d'Egitto (approvato dal Senato) (A.C. 2851).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

RENATO FARINA (PdL). Relatore f.f. Illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, richiamando altresì i contenuti e le problematiche sottese al relativo Accordo marittimo, di cui sottolinea la rilevanza, segnatamente nel contrasto del traffico dei rifiuti tossici e dell'immigrazione clandestina.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione, di cui auspica la sollecita approvazione, sottolineando l'esigenza di un fattivo impegno nel contrasto del traffico e dello sversamento in mare di rifiuti tossici.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1770: Protocollo addizionale alla Convenzione di estradizione con la Repubblica argentina (approvato dal Senato) (A.C. 2852).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

RENATO FARINA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del Protocollo in esame, resosi necessario per adeguare l'ordinamento argentino in materia di estradizione, le cui lacune sono state spesso sfruttate da latitanti appartenenti alla criminalità organizzata italiana.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

Pag. XII

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Preannunzia anch'egli l'orientamento favorevole del suo gruppo, pur esprimendo perplessità sulle modalità individuate per la copertura degli oneri finanziari derivanti dal provvedimento in discussione, che sottraggono risorse all'importante obiettivo della lotta alla desertificazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge: Competitività del settore agroalimentare (A.C. 2260-A ed abbinate).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

VIVIANA BECCALOSSI (PdL), Relatore. Rilevato che il disegno di legge in discussione reca misure volte a rafforzare la competitività del settore agroalimentare, comparto cruciale per il Paese, particolarmente colpito dalla crisi economica e dalle calamità naturali verificatesi negli ultimi anni, richiama il confronto ampio ed articolato svoltosi durante l'iter in sede referente, nonché le modifiche migliorative apportate al testo grazie al costruttivo contributo di tutti i gruppi parlamentari. Illustra, quindi, il contenuto del provvedimento, che auspica sia approvato con un'ampia maggioranza, sottolineando l'importanza delle disposizioni relative all'indicazione obbligatoria dell'origine dei prodotti alimentari nell'etichettatura, volte ad assicurare un'informazione completa e trasparente ai consumatori.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Evidenziata l'importanza dell'apporto del settore agroalimentare all'economia italiana, che il Governo a suo avviso ha spesso trascurato, giudica rilevanti le disposizioni recate dal disegno di legge in discussione, finalizzato ad introdurre misure di sostegno al predetto settore, in particolare in una fase di crisi dell'economia, che rischiano peraltro di essere vanificate dalla deprecabile politica attuata dall'Esecutivo, segnatamente con il continuo depauperamento del Fondo per le aree sottoutilizzate. Richiamati quindi alcuni aspetti salienti del provvedimento in esame, sottolinea che il suo gruppo ha sottoscritto diverse proposte emendative migliorative del testo, in particolare in materia di tutela dei prodotti a denominazione di origine protetta, evidenziando al riguardo l'atteggiamento di chiusura al dialogo assunto dal Governo. Lamentata inoltre l'esiguità delle risorse destinate al Fondo di solidarietà nazionale, che giudica fondamentale per le imprese del settore agroalimentare, auspica una maggiore attenzione alle problematiche dell'etichettatura dei prodotti alimentari e alle esigenze delle imprese produttive ubicate in zone montane o in aree svantaggiate.

MASSIMO FIORIO (PD). Richiamato il provvedimento per il rilancio del settore agroalimentare approvato lo scorso anno dal Parlamento, a seguito dei tagli operati in tale comparto dalla legge finanziaria, ritiene che il disegno di legge in discussione delinei soluzioni parziali e contraddittorie e non sia sostenuto da adeguate risorse finanziarie. Rilevato, quindi, che l'indicazione obbligatoria dell'origine nell'etichettatura dei prodotti alimentari dovrebbe essere inserita nell'ambito di un intervento più ampio, che ponga in primo Pag. XIIIpiano la qualità dei prodotti, sottolinea la necessità di sostenere processi di innovazione del settore in oggetto, manifestando la disponibilità del suo gruppo ad un serio e costruttivo confronto sul merito del provvedimento.

GIUSEPPE RUVOLO (UdC). Richiamate preliminarmente le vicissitudini che hanno caratterizzato l'iter legislativo del provvedimento in discussione, ritiene anzitutto condivisibili le disposizioni concernenti i contratti di filiera, pur esprimendo perplessità circa la relativa copertura finanziaria. Giudicate parimenti apprezzabili, anche se non esaustive, le norme sulle cosiddette bioenergie, reputa insufficienti le risorse destinate al finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale e del Fondo rotativo per il sostegno delle imprese agroalimentari, lamentando la mancanza di una lungimirante politica di ampio respiro. Espressa netta contrarietà alle disposizioni in tema di etichettatura, che reputa non sufficienti a tutelare i prodotti italiani, giudica preferibile il testo precedentemente varato dall'altro ramo del Parlamento. Auspica infine un più fattivo impegno del Governo nella destinazione di adeguate risorse al comparto in oggetto.

GIULIA COSENZA (PdL). Sottolineata la situazione di particolare difficoltà del comparto agricolo italiano, di fondamentale importanza per l'economia del Paese, che è stato mirabilmente sostenuto dal Governo grazie all'apprezzabile lavoro svolto dal Ministro Zaia, richiama la necessità di varare misure finalizzate ad una migliore tutela della produzione nazionale, sia mediante una più efficace lotta alla contraffazione dei prodotti sia attraverso un più trasparente sistema di etichettatura. Evidenzia infine taluni degli aspetti più qualificanti del provvedimento in discussione, che ritiene possa essere ulteriormente migliorato attraverso una compiuta valorizzazione dei cosiddetti prodotti tipici.

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD). Richiamato l'atteggiamento collaborativo e non pregiudiziale assunto dal suo gruppo nel corso dell'iter in sede referente, esprime forti perplessità sulla concreta efficacia delle misure recate dal provvedimento in discussione, paventando il rischio che si traducano in mere dichiarazioni d'intenti. Lamentata altresì l'assenza di una strategia di ampio respiro che ispiri le politiche agricole del Governo, nonché il mancato stanziamento di adeguate risorse finanziarie, esprime seria preoccupazione per il futuro del comparto agroalimentare, stigmatizzando la scarsa attenzione rivolta dall'Esecutivo alle problematiche che affliggono le imprese operanti nel settore.

ANGELO ZUCCHI (PD). Richiamata la situazione di particolare difficoltà in cui versa il settore agricolo, ulteriormente aggravata dalla crisi internazionale in atto, evidenzia la colpevole disattenzione del Governo, che ha operato pesanti tagli alle risorse destinate ad un settore cruciale per l'economia italiana. Ricordate le proposte emendative presentate dal suo gruppo volte a migliorare il testo in discussione, di cui evidenzia le principali incongruenze e criticità, con particolare riferimento alla sostanziale inapplicabilità per carenza di risorse delle misure relative ai contratti di filiera e ai biocarburanti, auspica che nel prosieguo dell'iter si registri una maggiore disponibilità al confronto da parte della maggioranza.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Ricordato il complesso iter parlamentare del disegno di legge in discussione, le cui disposizioni giudica un generico palliativo per il settore agroalimentare, ritiene che l'Esecutivo dovrebbe dotare il Fondo per le aree sottoutilizzate di adeguate risorse. Sottolineata, quindi, la necessità di un intervento straordinario per il rilancio del comparto agricolo a fronte della grave crisi economica in atto, ad esempio attraverso il sostegno dell'imprenditoria giovanile, richiama le proposte emendative presentate dal suo gruppo, solo parzialmente accolte durante l'esame in sede referente. Rilevata, infine, l'inadeguatezza dell'impostazione del Governo, Pag. XIVcaratterizzata da un'ottica localistica, si riserva una più approfondita valutazione del provvedimento in attesa dei chiarimenti del Governo con riguardo alla copertura degli oneri finanziari.

SANDRO BRANDOLINI (PD). Evidenziata la situazione di grave crisi del settore agroalimentare, dovuta anche al calo dei prezzi pagati ai produttori, lamenta l'esiguità delle risorse destinate a tale comparto; sottolineata quindi l'insufficienza delle misure recate dal disegno di legge in discussione, che appaiono inidonee, tra l'altro, a rafforzare la competitività del predetto settore, rileva che nel corso dell'iter in Commissione le norme in materia di etichettatura sono state peggiorate rispetto al testo approvato dal Senato.

GAETANO NASTRI (PdL). Rileva che le disposizioni del disegno di legge in discussione, di cui richiama gli aspetti salienti, completano il quadro normativo predisposto dal Governo per il rilancio del settore agroalimentare, che assume un rilievo strategico per l'economia nazionale, attraverso disposizioni finalizzate a superare l'attuale fase emergenziale ed a restituire competitività al predetto comparto, anche attraverso forme di tutela dei cosiddetti prodotti tipici. Nel ritenere, quindi, opportuna un'ulteriore riflessione sul Fondo di solidarietà nazionale, manifesta apprezzamento per il sostegno assicurato dall'Esecutivo alla filiera agroalimentare.

CARLO NOLA (PdL). Nel condividere le argomentazioni svolte in merito alla crisi che affligge il comparto agroalimentare italiano nonché la necessità di stanziare ingenti risorse finanziarie, sottolinea la rilevanza delle misure recate dal provvedimento in esame, che reputa una manovra agricola parallela a quella di finanza pubblica. Richiamate le importanti iniziative poste in essere dal Governo nonostante la congiuntura finanziaria avversa, giudica significativo il contributo fornito dalla Commissione agricoltura nell'individuare le priorità per sostenere il comparto agroalimentare. Espresso apprezzamento per il dichiarato intendimento del Governo di destinare prioritariamente a tale settore i proventi del cosiddetto scudo fiscale, preannunzia da parte della Commissione agricoltura un sostegno bipartisan alle riforme strutturali che il Ministro vorrà proporre per rilanciare la competitività del comparto.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

LUCA ZAIA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Nel rivolgere preliminarmente un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno finora contribuito all'iter del disegno di legge in discussione, rileva che la grave crisi del settore agroalimentare è dovuta al generalizzato calo dei prezzi pagati ai produttori a causa di un eccesso di offerta. Nell'assicurare, quindi, l'impegno del Governo a finanziare il Fondo di solidarietà nazionale, richiama le principali disposizioni del provvedimento in esame, segnatamente quelle finalizzate alla valorizzazione della qualità dei prodotti nazionali, auspicando un'ampia convergenza politica sul disegno di legge, che rappresenta la migliore risposta possibile alle esigenze degli agricoltori italiani.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla XI Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2788, recante disposizioni concernenti l'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare per il 2009.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 2897, di conversione Pag. XVdel decreto-legge n. 135 del 2009, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
Il disegno di legge è stato assegnato alla I Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Modifiche nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Massimo Calearo Ciman, già iscritto al gruppo parlamentare Partito Democratico, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.
Comunica altresì che i deputati Pino Pisicchio e Aurelio Salvatore Misiti, già iscritti al gruppo parlamentare Italia dei Valori, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 10 novembre 2009, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 101).

La seduta termina alle 21,40.