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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 276 di martedì 2 febbraio 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 28 gennaio 2010.

I deputati in missione sono sessantuno.

Annunzio di petizioni.

GIUSEPPE FALLICA (PdL), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

In morte dell'onorevole Adriano Biasutti.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Adriano Biasutti, recentemente scomparso.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Ricorda la figura dell'onorevole Adriano Biasutti, recentemente scomparso, richiamando il proficuo contributo da lui offerto, in particolare, nella definizione della politica estera del Paese e nella predisposizione del modello organizzativo della protezione civile.

ROBERTO ANTONIONE (PdL). Si associa al ricordo dell'onorevole Adriano Biasutti.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1755: Disciplina sanzionatoria dello scarico di acque reflue (approvato dal Senato) (A.C. 2966).

Nella seduta del 25 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame dell'articolo unico)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

GUIDO DUSSIN (LNP), Relatore. Invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Concorda.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra il contenuto del suo emendamento 1.1.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Pag. VI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 1.1.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 1.2.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra il contenuto del suo emendamento 1.3, volto a prevedere un aggravio delle sanzioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 1.3.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 1.4.

PRESIDENTE. Avverte che, constando il disegno di legge di un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Accetta l'ordine del giorno Bratti n. 1, purché riformulato.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Bratti accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.

(Dichiarazioni di voto finale)

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Sottolineata la gravità delle violazioni in materia ambientale che arrecano irreparabili danni alla salute pubblica, dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame, pur riconoscendo la necessità dello stesso per coloro che operano sul territorio. Auspica, quindi una più profonda revisione della vigente normativa ambientale, che prenda in considerazione le proposte avanzate dalla sua parte politica.

GABRIELLA MONDELLO (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che giudica migliorativo della normativa vigente in materia ambientale, consentendo, con la definizione di sanzioni amministrative e penali rilevanti, una maggiore certezza nella valutazione dei danni apportati dai gestori degli impianti industriali in caso di violazioni delle norme vigenti. Auspica, infine, che il Governo chiarisca le linee politiche che intende seguire nell'esercizio della delega ambientale.

RENATO WALTER TOGNI (LNP). Dichiara con convinzione il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, volto a fornire un quadro di maggiori certezze giuridiche per i cittadini e gli operatori del settore in caso di violazione delle norme che regolano lo scarico delle acque reflue industriali. Richiama, quindi, il costruttivo contributo fornito dalla propria parte politica anche nel corso dell'iter del provvedimento al Senato.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Sottolineato che il provvedimento in esame prevede l'ennesima modifica al codice ambientale introdotta nel corso della legislatura, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, auspicando un confronto con il Governo per la migliore definizione del codice ambientale.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che apporta una modifica circoscritta ma significativa al codice ambientale al fine di assicurare una maggiore certezza del diritto, sottolinea l'importanza del provvedimento per gli operatori del settore.

Pag. VII

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2966.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Impedimento a comparire in udienza (A.C. 889 ed abbinate-A).

Nella seduta del 25 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame e votazione di questioni pregiudiziali)

PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Franceschini n. 1 e Palomba n. 2.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Franceschini n. 1, lamentando che nel corso della legislatura solo una minima parte delle leggi ordinarie approvate sono scaturite da iniziativa parlamentare. Sottolineato, quindi, che una presunzione assoluta ex lege di impedimento continuativo per un lungo periodo equivale ad una prerogativa, che eventualmente potrebbe essere stabilità solo con legge costituzionale, manifesta preoccupazione per la transitorietà della normativa, che costituisce una pericolosa sospensione delle garanzie costituzionali. Evidenzia inoltre come il provvedimento in esame si ponga in contrasto con numerose disposizioni della Carta fondamentale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra la sua questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità n. 2, rilevando che il testo unificato in discussione arreca un grave vulnus alla Costituzione sotto innumerevoli profili, atteso anzitutto che introduce un impedimento totale e assoluto all'esercizio della funzione sovrana della giustizia di cui all'articolo 101 della Carta fondamentale, alterando peraltro il bilanciamento tra i poteri dello Stato. Osserva, infine, che la modifica di prerogative previste dalla Costituzione non può essere attuata con legge ordinaria.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NS/LS Ausonia). Sottolinea la piena conformità al dettato costituzionale del testo unificato in esame, che non viola in alcun modo il principio di uguaglianza ed è volto a consentire al Presidente del Consiglio di svolgere le sue funzioni senza interferenze o invasioni di campo tese a sovvertire la volontà popolare. Dichiara, quindi, il voto contrario della sua componente politica sulle questioni pregiudiziali presentate.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Dichiara che la sua componente politica esprimerà voto favorevole sulle questioni pregiudiziali presentate, manifestando disponibilità ad un confronto con la maggioranza sulle tematiche connesse a possibili forme di immunità parlamentare.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Richiamato il contributo fornito alla redazione del testo unificato in esame dal suo gruppo, che ha voluto portare avanti un'operazione politica di trasparenza, sottolinea il carattere provvisorio e temporaneo del provvedimento, in attesa di una modifica di rango costituzionale, ritenendo necessario evitare eventuali estensioni del suo ambito di applicazione.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica fuorvianti e prive di fondamento le motivazioni addotte a sostegno delle questioni pregiudiziali presentate, sulle quali dichiara il voto contrario del suo gruppo, rilevando, tra l'altro, che il provvedimento in esame non lede il diritto alla difesa della controparte.

GAETANO PECORELLA (PdL). Nel ritenere che il potere politico debba essere tutelato da possibili atti persecutori della magistratura, giudica l'atteggiamento giustizialista del Partito Democratico meramente ascrivibile alle divisioni interne allo stesso. Evidenziato, quindi, che il testo unificato in esame è esente da profili di Pag. VIIIincostituzionalità, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Nel ricordare come la sua componente politica si sia già favorevolmente espressa sul cosiddetto lodo Alfano, dichiara voto contrario sulle questioni pregiudiziali presentate; preannunzia altresì un orientamento favorevole al provvedimento in discussione, auspicando tuttavia il pieno rispetto del dettato costituzionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Franceschini n. 1 e Palomba n. 2.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare.
Constando il testo di due soli articoli, al fine di consentire una più ampia valutazione delle questioni poste dal provvedimento, la Presidenza ha ritenuto di ammettere alla discussione ed al voto un numero maggiore di emendamenti, pari al doppio di quelli che sarebbero consentiti: i gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori, nonché la componente politica MAIE del gruppo Misto sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte altresì che la Presidenza non ritiene ammissibili gli emendamenti Ferranti 1.216 e Palomba 1.22, 1.24 e 1.70.
Avverte infine che la Commissione ha presentato gli ulteriori emendamenti 1.400 e 1.401.

RICARDO FRANCO LEVI (PD). Esprime rammarico per la declaratoria di inammissibilità dell'emendamento Ferranti 1.216, del quale richiama le finalità.

PRESIDENTE. Conferma le determinazioni precedentemente assunte.

(Esame dell'articolo 1)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), CINZIA CAPANO (PD), ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.), PIERLUIGI MANTINI (UdC), PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD), MICHELE VENTURA (PD), PIERO FASSINO (PD), ENRICO LETTA (PD), BRUNO TABACCI (Misto-ApI), MARIO TASSONE (UdC) e ALFONSO PAPA (PdL).

ENRICO COSTA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.300, 1.301, 1.302, 1.303, 1.304, 1.305, 1.400 e 1.401 della Commissione ed esprime parere favorevole sul subemendamento Contento 0.1.300.1, sull'emendamento Ferranti 1.156, sugli identici subemendamenti Contento 0.1.302.1 e Vietti 0.1.302.2, nonché sugli emendamenti Ferranti 1.160 e Contento 1.363. Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative presentate.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda, proponendo altresì una modifica nella formulazione dell'emendamento 1.304 della Commissione.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel richiamare le ragioni per le quali reputa opportuno sopprimere l'articolo 1, come previsto dal suo emendamento 1.154, paventa il rischio che l'attuazione del provvedimento in esame comporti lo scardinamento Pag. IXdell'intero sistema processuale, conferendo una inaccettabile posizione di privilegio al potere esecutivo.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.154, soppressivo dall'articolo 1 del provvedimento in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCESCO BARBATO (IdV) e RENATO CAMBURSANO (IdV).

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Ritiene che il provvedimento in esame, sebbene possa essere considerato discutibile, denoti il coraggio di affrontare l'annosa questione dei rapporti tra politica e magistratura, rilevando peraltro che l'immunità parlamentare determina già una condizione particolare che differenzia i parlamentari dagli altri cittadini.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DARIO FRANCESCHINI (PD), GABRIELE CIMADORO (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), FABIO EVANGELISTI (IdV), DAVID FAVIA (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV), IGNAZIO MESSINA (IdV), SILVANA MURA (IdV), CARLO MONAI (IdV) e FURIO COLOMBO (PD).

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Rilevato che il Governo non ha rinunciato al provvedimento sul cosiddetto processo breve, giudica eccessivo affermare che il Presidente del Consiglio sia perseguitato dalla magistratura.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROCCO BUTTIGLIONE (UdC).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza ad una corretta applicazione della disciplina relativa ai tempi riservati agli interventi a titolo personale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FERDINANDO ADORNATO (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.154.

La seduta, sospesa alle 13,35, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantadue.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Di Pietro 1.1, del quale auspica l'approvazione.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV), FABIO EVANGELISTI (IdV), DAVID FAVIA (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV) e CARLO MONAI (IdV).

FURIO COLOMBO (PD). Giudica di assoluto buon senso l'emendamento Di Pietro 1.1.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Nel ritenere incompatibile con la vigente disciplina del processo penale il disposto dell'emendamento Di Pietro 1.1, ricorda come l'interesse al sereno svolgimento delle funzioni di governo sia stato espressamente menzionato nella recente giurisprudenza costituzionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Pietro 1.1.

PASQUALE CIRIELLO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.155, volto a sopprimere il comma 1 dell'articolo 1.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.155, denuncia Pag. Xil tentativo del Governo di occupare proditoriamente l'amministrazione della giustizia violando in tal modo i principi costituzionali.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO PALAGIANO (IdV), GAETANO PORCINO (IdV) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Esprime un giudizio fortemente critico sul provvedimento in esame, denunciando il tentativo del Governo e della maggioranza di comprimere le prerogative del Parlamento e degli altri poteri dello Stato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.155.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.300.8.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), FABIO EVANGELISTI (IdV) e DAVID FAVIA (IdV).

ANNA ROSSOMANDO (PD). Invita i deputati della maggioranza ad un'approfondita riflessione sui principi ispiratori della cultura liberale, che ritiene contraddetti dal provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Palomba 0.1.300.8.

FEDERICO PALOMBA (IdV).Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento Giachetti 0.1.300.2.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), ANTONIO RAZZI (IdV) e ANITA DI GIUSEPPE (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Giachetti 0.1.300.2.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Nel ritenere il testo unificato in esame l'ennesimo provvedimento ad personam, richiama le ragioni per le quali reputa opportuno escludere i Ministri dal novero dei soggetti cui si applica la disciplina in esso prevista.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il subemendamento Melchiorre 0.1.300.9 ed approva il subemendamento Contento 0.1.300.1.

ROSY BINDI (PD). Richiama le finalità sottese al subemendamento Cuperlo 0.1.300.4, ritenendo che le norme recate dal provvedimento in esame non garantiranno serenità né al Presidente del Consiglio né ai cittadini italiani.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento in esame, condivide le argomentazioni svolte dal deputato Bindi, giudicando incongruo il riferimento al sereno svolgimento delle funzioni di governo.

MANLIO CONTENTO (PdL). Precisa che l'espressione che il subemendamento in esame propone di modificare è stata più volte utilizzata dalla giurisprudenza costituzionale.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Rileva che nel vigente ordinamento costituzionale il principio di sovranità non è applicabile alla magistratura, che è indipendente ma soggetta alla legge.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CARLO MONAI (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV), FURIO COLOMBO (PD) e CINZIA CAPANO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Cuperlo 0.1.300.4.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.300.6.

Pag. XI

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati IVAN ROTA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e SILVANA MURA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Palomba 0.1.300.6.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Richiama le finalità sottese al suo subemendamento 0.1.300.7.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SILVANA MURA (IdV) e CARLO MONAI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Palomba 0.1.300.7.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento 1.300 della Commissione.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Ritiene che il provvedimento in esame costituisca una sorta di male minore in quanto consente di rimuovere gli alibi che hanno finora impedito un'effettiva riforma della giustizia. Rileva, quindi, che la fattispecie di legittimo impedimento deve riguardare esclusivamente il Presidente del Consiglio e non gli altri membri del Governo.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel ritenere che il provvedimento in esame lede il principio di uguaglianza dei cittadini, giudica ipocrita l'atteggiamento assunto dal gruppo dell'UDC.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Parlando per fatto personale, invita la Presidenza a censurare le espressioni usate dal deputato Barbato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.300 della Commissione, come subemendato.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Richiamate le finalità dell'emendamento Ferranti 1.157, sottolinea la necessità di un'organica riforma costituzionale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.157.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIOVANNI PALADINI (IdV) e ANIELLO FORMISANO (IdV).

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Rileva che l'emendamento Ferranti 1.157 prevede un meccanismo assolutamente estraneo al vigente ordinamento processuale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato OSVALDO NAPOLI (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.157.

DORIS LO MORO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.181.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SILVANA MURA (IdV), GABRIELE CIMADORO (IdV) e ANIELLO FORMISANO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ferranti 1.181 ed approva l'emendamento 1.301 della Commissione.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 1.218.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Pag. XIIVietti 1.218, che reputa inidoneo a superare le criticità insite nel comma 2 dell'articolo 1.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.218.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di prevedere una breve sospensione della seduta.

PRESIDENTE. Avverte che la seduta sarà brevemente sospesa intorno alle 17,30.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici subemendamenti Contento 0.1.302.1 e Vietti 0.1.302.2.

MASSIMO D'ALEMA (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.302 della Commissione, che rende oltremodo discrezionale la possibilità per il Presidente del Consiglio di ricorrere al legittimo impedimento, ricorda che il provvedimento in esame inficia l'equilibrio tra i poteri dello Stato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.302 della Commissione, come subemendato.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.136.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO RAZZI (IdV), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.136.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Vannucci 1.137.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati IVAN ROTA (IdV), CARLO MONAI (IdV) e LEOLUCA ORLANDO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vannucci 1.137.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.214.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DAVID FAVIA (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV) e ANTONIO PALAGIANO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.214.

ANNA ROSSOMANDO (PD). Richiamate le finalità dell'emendamento Coscia 1.180, denuncia il surrettizio intendimento della maggioranza di governo di introdurre impropri privilegi per alcuni soggetti a scapito della collettività.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame, ritenendo il comma 2 dell'articolo 1 assolutamente irragionevole.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GAETANO PORCINO (IdV), RENATO CAMBURSANO (IdV) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene strumentali le affermazioni dell'opposizione secondo le quali il provvedimento in esame sarebbe volto a favorire il Presidente del Consiglio.

Pag. XIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Coscia 1.180.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 17,30, è ripresa alle 17,55.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

SANDRA ZAMPA (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 1.124, ribadendo la connotazione ad personam del provvedimento in esame.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Zampa 1.124.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIOVANNI PALADINI (IdV), IVAN ROTA (IdV), DAVID FAVIA (IdV), FABIO EVANGELISTI (IdV) e SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Zampa 1.124 ed approva l'emendamento 1.303 della Commissione.

GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD). Richiamate le motivazioni sottese al suo emendamento 1.125, lamenta l'atteggiamento della maggioranza, esclusivamente impegnata a tutelare gli interessi del Presidente del Consiglio e disinteressata ai problemi del Paese.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bachelet 1.125.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e SILVANA MURA (IdV).

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Ritiene del tutto opportuno che il Parlamento esamini il provvedimento in discussione, che si limita a rinviare un'udienza processuale, rispetto alle deleterie norme inerenti il processo breve.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bachelet 1.125.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Nel richiamare le finalità dell'emendamento Burtone 1.126, denuncia l'ennesimo tentativo di scardinare lo Stato di diritto italiano mediante l'introduzione per via ordinaria di situazioni di privilegio di carattere incostituzionale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Burtone 1.126.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CARLO MONAI (IdV), ANTONIO PALAGIANO (IdV) e ILEANA ARGENTIN (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Burtone 1.126.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.50, stigmatizzando l'intendimento della politica di impedire l'esercizio della funzione giurisdizionale.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIOVANNI PALADINI (IdV), GABRIELE CIMADORO (IdV) e GAETANO PORCINO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Palomba 1.50 e Vietti 1.97.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rileva che non è stato posto in votazione l'emendamento Ferranti 1.127, identico all'emendamento Pag. XIVVietti 1.97, sul quale alcuni deputati del suo gruppo intendevano intervenire.

PRESIDENTE. Ritiene che l'emendamento Ferranti 1.127 possa intendersi posto in votazione congiuntamente all'emendamento Vietti 1.97.

ENRICO COSTA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario sul subemendamento Palomba 0.1.400.1.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

GUIDO MELIS (PD). Ritiene che le norme in esame contrastino con la giurisprudenza della Corte costituzionale e con i principi inerenti l'esercizio della giurisdizione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.400.1.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il subemendamento Palomba 0.1.400.1 ed approva l'emendamento 1.400 della Commissione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sul suo emendamento 1.47.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palomba 1.47.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ricorda che il suo emendamento 1.158 è volto a ridurre le negative conseguenze delle disposizioni in esame circa il legittimo impedimento a comparire in udienza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.158.

MARILENA SAMPERI (PD). Nel lamentare l'atteggiamento di sostanziale chiusura assunto dalla maggioranza, richiama le finalità sottese agli emendamenti Ferranti 1.222 e 1.226, ispirati alla logica della riduzione del danno.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.222 e 1.226.

LAURA GARAVINI (PD). Rilevato che il provvedimento in esame ripropone sostanzialmente le finalità ad personam del cosiddetto lodo Alfano, auspica l'approvazione dell'emendamento Ferranti 1.225.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATA LENZI (PD) e MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.225.

PIETRO TIDEI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.223, che garantisce una giusta tutela delle parti offese quando si procede per delitti puniti con l'ergastolo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.223.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Richiama il contenuto dell'emendamento Ferranti 1.224, evidenziando altresì le ragioni di forte contrarietà ad un provvedimento temporaneo e palesemente incostituzionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.224.

DONATA LENZI (PD). Rileva che l'emendamento Ferranti 1.250 è volto a ristabilire un effettivo equilibrio tra le parti del processo.

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Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LANFRANCO TENAGLIA (PD) e MARILENA SAMPERI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.250.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.251, del quale auspica l'approvazione.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARIO CAVALLARO (PD), GUIDO MELIS (PD) e PIETRO TIDEI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.251 e 1.252.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Precisato che il provvedimento in esame non preclude l'ulteriore iter del testo sul cosiddetto processo breve, richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.253, del quale auspica l'approvazione in un'ottica di riduzione del danno derivante dall'attuazione del legittimo impedimento.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MICHELE BORDO (PD), ETTORE ROSATO (PD) e ANNA ROSSOMANDO (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.253 e 1.254.

PAOLO FONTANELLI (PD). Richiamate le finalità dell'emendamento Ferranti 1.255, sottolinea la necessità di garantire un effettivo equilibrio tra i poteri dello Stato.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.255, 1.260, 1.268, 1.269 e 1.270.

RITA BERNARDINI (PD). Evidenzia che i deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico auspicano una riforma del sistema giudiziario che consenta di normalizzare i rapporti tra politica e magistratura.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.271, 1.272, 1.273, 1.274, 1.275, 1.276 e 1.277.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 3 febbraio 2010, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 112).

La seduta termina alle 20.