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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 277 di mercoledì 3 febbraio 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Annunzio di petizioni.

MIMMO LUCÀ (PD), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Impedimento a comparire in udienza (A.C. 889 ed abbinate-A).

Nella seduta del 2 febbraio 2010 è stato, da ultimo, respinto l'emendamento Ferranti 1.277.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

GIANNI FARINA (PD). Esprime preoccupazione per il ritardo nella realizzazione del nuovo traforo del Colle di Tenda e per le negative conseguenze che ne deriveranno per le comunità locali interessate. Chiede quindi che il Governo si attivi con sollecitudine per porre rimedio a tale situazione.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.
Invita i deputati del gruppo della Lega Nord Padania a rimuovere le copie di quotidiani poste sui loro banchi.
Sospende quindi la seduta, chiedendo ai deputati Questori di attivarsi prima della ripresa.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10,05.

ROBERTO COTA (LNP). Pur rivolgendo le proprie scuse alla Presidenza per eventuali intemperanze da parte di taluni deputati, ritiene eccessivi e di stampo provocatorio i rilievi formulati dal Presidente di turno, precisando comunque che il suo gruppo non intende in alcun modo alimentare un clima di tensione in Aula.

PRESIDENTE. Nel ringraziare il deputato Cota, ritiene che situazioni come quella poc'anzi determinatasi contraddicano il necessario decoro dell'Aula parlamentare. Rileva comunque che della questione potrà essere investito l'Ufficio di Presidenza.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Pag. VI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.278, 1.279 e 1.280.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.281.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame, esprime solidarietà ai lavoratori della società Alcoa, che stanno manifestando per tutelare i propri diritti.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV), IGNAZIO MESSINA (IdV), GAETANO PORCINO (IdV), PAOLO FADDA (PD), DELIA MURER (PD) e IVAN ROTA (IdV).

SALVATORE CICU (PdL). Nel dichiarare il voto contrario sull'emendamento Ferranti 1.281, si associa alle espressioni di solidarietà rivolte ai lavoratori dell'Alcoa, rilevando altresì l'impegno profuso dal Governo al fine di ricercare una soluzione alla questione in oggetto.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FLAVIA PERINA (PdL).

ANTONIO MEREU (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame, associandosi altresì alle espressioni di solidarietà nei confronti dei lavoratori dell'Alcoa e invitando il Governo ad adoperarsi al fine di risolvere tale problema.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.281.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 1.282, del quale auspica l'approvazione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.282, ritenendo inappropriato estendere le disposizione in materia di legittimo impedimento ai reati concernenti gli infortuni sul lavoro.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Richiama le ragioni di forte contrarietà all'emendamento Ferranti 1.282.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Rileva il contraddittorio atteggiamento delle opposizioni nel rapporto con la magistratura.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.282.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.284.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANNA ROSSOMANDO (PD).

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Lamenta l'improprio atteggiamento assunto dai deputati della Lega Nord Padania, a suo avviso emblematico della malcelata contrarietà di tale gruppo al provvedimento in esame.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Invita la Presidenza a fare in modo che i deputati si attengano all'argomento oggetto della discussione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.284 e 1.285.

LUISA BOSSA (PD). Osserva che gli emendamenti presentati dal suo gruppo esprimono l'esigenza di un'appropriata riflessione sulla gravità di alcuni reati correlati al legittimo impedimento.

Pag. VII

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA RAMPI (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.289.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti Ferranti 1.290 e 1.292.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SANDRA ZAMPA (PD).

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.290.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV), GIOVANNI PALADINI (IdV) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.290 e 1.291.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANNA PAOLA CONCIA (PD).

EDMONDO CIRIELLI (PdL). Giudica vergognosi e del tutto strumentali i rilievi critici formulati dal deputato Concia.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARILENA SAMPERI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.292 e 1.293.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti Ferranti 1.294 e 1.296.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.294.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di attribuire al suo gruppo un tempo aggiuntivo rispetto a quello previsto nell'ambito del contingentamento.

PRESIDENTE. Prende atto della richiesta avanzata dal deputato Quartiani, che si riserva di valutare successivamente.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GABRIELE CIMADORO (IdV), GIOVANNI PALADINI (IdV), DAVID FAVIA (IdV) e DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

RAFFAELE VOLPI (LNP). Rilevato che i parlamentari sono sempre liberi di decidere il proprio orientamento, sottolinea che il gruppo Italia dei Valori appare strettamente legato a parte della magistratura.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.296, 1.297, 1.298 e 1.299.

IVANO STRIZZOLO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.355, rilevando altresì l'atteggiamento ambiguo della Lega Nord Padania nei confronti della magistratura.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiama ironicamente taluni giudizi espressi nei confronti di esponenti del suo gruppo.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Rivolge un ringraziamento ironico al deputato Evangelisti.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.355, 1.356, 1.357, 1.358, 1.359, 1.360, 1.306, 1.307 e 1.308.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudicato incongruo l'atteggiamento manifestato dalla maggioranza nei confronti delle decisioni assunte dalla Corte costituzionale, ritiene non condivisili le argomentazioni addotte dal gruppo dell'UdC a sostegno del Pag. VIIIprovvedimento in esame; sottolinea quindi l'opportunità di sopprimere il comma 3 dell'articolo 1, come previsto dall'emendamento Ferranti 1.221.

LORENZO RIA (UdC). Nel ritenere che il sereno svolgimento delle funzioni di governo sia un valore da tutelare, come risulta anche dalla giurisprudenza costituzionale, preannunzia che, se nel testo del provvedimento in esame rimarrà il riferimento ai Ministri, il suo gruppo non potrà esprimere voto favorevole.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel ribadire le caratteristiche di generalità ed astrattezza del provvedimento in esame, lamenta l'intendimento di una parte della magistratura di influire sul dibattito politico del Paese, rilevando come il partito dell'Italia dei Valori sia al servizio di tale istituzione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame, precisando che la sua parte politica ha sempre inteso difendere la magistratura, a tutela del principio di legalità e dell'interesse di tutti i cittadini.

MANLIO CONTENTO (PdL). Richiamate le ragioni di forte contrarietà all'emendamento Ferranti 1.221, ritiene indispensabile, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale, prevedere il legittimo impedimento anche per le attività svolte dai Ministri, lamentando altresì l'atteggiamento improprio assunto da taluni magistrati nei confronti dell'Esecutivo.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-NS/LS Ausonia). Manifesta un orientamento favorevole al provvedimento in esame, che si pone l'obiettivo di arginare lo strapotere della magistratura, la quale esercita, tra l'altro, anche una sorta di diritto di veto rispetto all'attività legislativa; auspica inoltre la definizione di riforme costituzionali che riaffermino la centralità del Parlamento.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Nel richiamare le motivazioni a sostegno del provvedimento in esame, esprime alcune riserve sull'estensione ai Ministri della disciplina relativa al legittimo impedimento; dichiara quindi l'astensione della sua componente politica sull'emendamento Ferranti 1.221.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FURIO COLOMBO (PD), GIUSEPPE CONSOLO (PdL), FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL) e RENATO CAMBURSANO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 1.221 e Vietti 1.353.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Richiama le ragioni per le quali ritiene opportuno escludere dalle cause di legittimo impedimento le attività previste dai regolamenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARIO LOVELLI (PD).

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le motivazioni per le quali il suo gruppo esprimerà voto favorevole sugli emendamenti Ferranti 1.159 e 1.401 della Commissione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel ritenere che le norme recate dal provvedimento in esame ledano la Costituzione e compromettano fortemente l'immagine internazionale del Presidente del Consiglio, invita la maggioranza ad impegnarsi al fine di fronteggiare efficacemente le vere emergenze del Paese.

Pag. IX

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SIMONETTA RUBINATO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.159.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.401 della Commissione, invitando peraltro i deputati dell'UdC ad assumere un atteggiamento consequenziale e coerente.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.401 della Commissione.

MARIO CAVALLARO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.171.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.171.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Sottolinea che il suo emendamento 1.68 è volto a prevedere una soluzione alternativa in materia di legittimo impedimento per i Ministri, basata sul principio di leale collaborazione tra i poteri dello Stato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palomba 1.68.

GIUSEPPE FIORONI (PD). Manifesta imbarazzo per il fatto che la Camera è chiamata a pronunciarsi su provvedimenti destinati a favorire il Presidente del Consiglio e non a risolvere le reali emergenze del Paese quale, anzitutto, la condizione dei disoccupati.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.172.

ENRICO COSTA (PdL), Relatore. Accetta la riformulazione proposta dal Governo dell'emendamento 1.304 della Commissione.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.304.1, volto a garantire il principio costituzionale di uguaglianza tra tutti i cittadini.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Ferranti 0.1.304.1.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.304.3.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il subemendamento Melchiorre 0.1.304.3, approva l'emendamento 1.304 della Commissione, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Ferranti 1.173.

SESA AMICI (PD). Richiama le motivazioni che inducono il suo gruppo a proporre, con l'emendamento Ferranti 1.128, identico all'emendamento Vietti 1.98, la soppressione del comma 5 dell'articolo 1.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudica inaccettabile dal punto di vista costituzionale la portata normativa del comma 5 dell'articolo 1 del provvedimento in esame, di cui auspica pertanto la soppressione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

ROBERTO RAO (UdC). Illustra le finalità dell'emendamento Vietti 1.98, richiamando l'atteggiamento responsabile assunto dalla sua parte politica nell'interesse del Paese.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Vietti 1.98 e Ferranti 1.128, nonché l'emendamento Ferranti 1.175.

Pag. X

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.81.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIOVANNI PALADINI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV) e SILVANA MURA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palomba 1.81.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Ritiene che la partecipazione dei Ministri alle votazioni sul provvedimento in esame determini un evidente conflitto di interessi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 1.305 della Commissione e Contento 1.363.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Sottolinea che l'emendamento Ferranti 1.129 è volto a limitare le negative conseguenze delle disposizioni relative al legittimo impedimento, riducendo i termini per il rinvio delle udienze di cui al comma 5 dell'articolo 1.

CARMELO BRIGUGLIO (PdL). Giudica strumentali e contraddittorie le obiezioni sollevate dall'opposizione in ordine alla legittima esigenza di tutelare il sereno svolgimento delle funzioni proprie del Presidente del Consiglio, segnatamente in una situazione caratterizzata da un evidente squilibrio tra i poteri dello Stato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.129.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le ragioni che la inducono a proporre, con il suo emendamento 1.217, la soppressione del comma 6 dell'articolo 1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.217.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudicate inaccettabili le norme recate dal provvedimento in esame, richiama le finalità sottese all'emendamento Di Pietro 1.16, soppressivo del comma 7 dell'articolo 1.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'atteggiamento irrispettoso tenuto dai deputati della maggioranza allorquando intervengono rappresentanti delle opposizioni.

Sull'ordine dei lavori.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Chiede che il Governo fornisca maggiori chiarimenti sulle notizie relative ad un attentato perpetrato nei confronti del contingente italiano in Afghanistan.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza interesserà il Governo.

Si riprende la discussione.

ANDREA ORLANDO (PD). Lamentata la strumentale invocazione, da parte della maggioranza, della teoria del complotto giudiziario, richiama le ragioni per le quali reputa opportuna la soppressione del comma 7 dell'articolo 1.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Ricorda le ragioni per le quali i padri costituenti hanno ritenuto opportuno inserire l'istituto dell'immunità parlamentare nella Carta costituzionale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Di Pietro 1.16 e Ferranti 1.177, nonché l'emendamento Ferranti 1.178.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Nel richiamare le motivazioni sottese all'emendamento Ferranti 1.179, ritiene che la Pag. XImaggioranza dovrebbe dedicarsi a riforme realmente utili a tutti i cittadini italiani.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.179.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rilevato l'intendimento del suo gruppo di non votare il provvedimento in esame, in considerazione delle insufficienti modifiche apportate al testo dalla maggioranza e del mancato formale ritiro delle norme inerenti il processo breve, illustra le finalità del suo emendamento 1.354, sul quale chiede la votazione segreta.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Si associa alla richiesta di voto segreto sull'emendamento Vietti 1.354.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Dichiara il voto favorevole sull'emendamento Vietti 1.354.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica non condivisibili le finalità dell'emendamento Vietti 1.354.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta di votazione a scrutinio segreto dell'emendamento Vietti 1.354.

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.354.

ANDREA ORLANDO (PD). Giudica infondate talune obiezioni precedentemente sollevate dal deputato Vietti.

Sull'esplosione di un ordigno che ha coinvolto militari italiani in Afghanistan.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Nel confermare che si è verificata oggi in Afghanistan l'esplosione di un rudimentale ordigno, precisa che l'attentato non ha causato alcuna conseguenza per i militari italiani, ai quali l'intero Parlamento dovrebbe esprimere sentimenti di vicinanza.

Si riprende la discussione.

ANTONELLO SORO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 1, ritenendo, tra l'altro, che con il provvedimento in esame si modifichi la disciplina costituzionale in materia di prerogative peggiorando notevolmente il funzionamento dell'intero ordinamento giudiziario e tutelando esclusivamente il Presidente del Consiglio.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere che il Presidente del Consiglio abbia abusato del Parlamento e della Corte costituzionale, rileva che il testo unificato in esame costituisce un gravissimo vilipendio per la giustizia. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 1.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIULIO SANTAGATA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 2)

Intervengono sul complesso degli emendamenti i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC) e ALESSANDRO MARAN (PD).

PRESIDENTE. Prende atto che il relatore esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 2.2, interamente soppressivo dell'articolo 2, e che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 2.

Pag. XII

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GAETANO PORCINO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00886, concernente iniziative per l'efficacia delle politiche di semplificazione normativa e di riduzione dei costi, con particolare riferimento alle prospettive relative alla soppressione dei cosiddetti enti «inutili» e alla riduzione della rappresentanza politica locale.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato GAETANO PORCINO (IdV), che giudica insoddisfacente la risposta del Ministro, stigmatizzando l'inerzia del Governo nell'adottare efficaci misure per ottimizzare la spesa pubblica ed affrontare le reali emergenze del Paese, segnatamente dei lavoratori.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-00887, sugli orientamenti del Governo in merito al controllo della rete nazionale di telecomunicazioni, con particolare riferimento all'ipotesi di fusione tra le società Telecom e Telefonica.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI), che, nell'esprimere preoccupazione in merito allo stanziamento delle risorse da destinare al piano della «banda larga», prende atto della risposta del Governo, auspicando che lo stesso informi tempestivamente il Parlamento sugli eventuali sviluppi della vicenda in oggetto, di cui sottolinea la rilevanza strategica.

ANDREA LULLI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00888, sulle iniziative per una politica industriale organica e sistematica volta ad innalzare il tasso di crescita dell'economia nazionale.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64). - Replica il deputato ANDREA LULLI (PD), che, nel ritenere preferibile una risposta proveniente direttamente dal Ministro per lo sviluppo economico, stigmatizza il mancato seguito dato dal Governo agli annunci formulati in materia, giudicandolo quindi incapace di porre in atto una politica industriale in grado di promuovere lo sviluppo nel Paese.

MONICA FAENZI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-00889, sulle iniziative di competenza in merito al progetto di realizzazione di un impianto di rigassificazione nel comune di Rosignano (Livorno).

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato MONICA FAENZI (PdL), che ringrazia il Ministro della risposta, che giudica rassicurante.

PAOLA GOISIS (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00890, sullo stato dei provvedimenti di attuazione della riforma del secondo ciclo di istruzione e correlate iniziative per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2010-2011.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 66). - Replica il deputato PAOLA GOISIS (LNP), che, nel ringraziare il Ministro per la esauriente risposta, si dichiara soddisfatta dei chiarimenti forniti.

Pag. XIII

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00891, sulle misure a favore dei lavoratori in cassa integrazione, dei disoccupati e delle famiglie in difficoltà.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 68). - Replica il deputato SAVINO PEZZOTTA (UdC), che, nel giudicare la risposta puramente formale, ritiene che l'Esecutivo non abbia compreso pienamente la drammaticità della situazione lavorativa di molti cittadini italiani.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 15,50.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantaquattro.

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

MANLIO CONTENTO (PdL). Parlando per un richiamo agli articoli 88 e 89 del Regolamento, lamenta che taluni ordini del giorno presentati da esponenti dell'opposizione sanciscono impegni surrettizi volti ad escludere specifici eventi dal novero delle attività coessenziali alle funzioni di Governo per le quali sarà applicabile la disciplina del legittimo impedimento. Invita pertanto la Presidenza a riconsiderare la declaratoria di ammissibilità di tali documenti di indirizzo.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando anch'egli per un richiamo al Regolamento, rileva che la Presidenza ha già verificato l'ammissibilità degli ordini del giorno presentati.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudica irricevibili i rilievi formulati dal deputato Contento, atteso che nessun parlamentare può sostituirsi alla Presidenza nella valutazione relativa all'ammissibilità degli ordini del giorno.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ritiene che sia la Presidenza a dover fornire risposta ai rilievi formulati dal deputato Contento.

PRESIDENTE. Ricordato che sono state esaminate, senza che venisse avanzato alcun rilievo al riguardo, proposte emendative il cui contenuto era sostanzialmente riconducibile a quello degli ordini del giorno richiamati dal deputato Contento, conferma la decisione della Presidenza circa l'ammissibilità dei medesimi documenti di indirizzo che, da un punto di vista formale, recano istruzioni al Governo in relazione al provvedimento in esame, come prescrive l'articolo 88, comma 1, primo periodo, del Regolamento.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati DAVID FAVIA (IdV) e CARLO MONAI (IdV).

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Non accetta gli ordini del giorno Messina n. 70, Barbato n. 89, Favia n. 101, Monai n. 102, Cambursano n. 103, Di Stanislao n. 104, Palomba n. 105, Cimadoro n. 106, Aniello Formisano n. 107, Zazzera n. 108 e Palagiano n. 109.
Accetta infine i restanti ordini del giorno presentati.

Interviene il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Messina n. 70.

Interviene il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

Pag. XIV

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 89.

Intervengono i deputati ILEANA ARGENTIN (PD) e DAVID FAVIA (IdV) e il sottosegretario di Stato per la giustizia MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Favia n. 101.

Interviene il deputato CARLO MONAI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Monai n. 102.

Interviene il deputato RENATO CAMBURSANO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cambursano n. 103.

Intervengono il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV) e il sottosegretario di Stato per la giustizia MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Stanislao n. 104.

Interviene il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palomba n. 105.

Interviene il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cimadoro n. 106.

Interviene il deputato ANIELLO FORMISANO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Aniello Formisano n. 107.

Interviene il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zazzera n. 108.

Intervengono il deputato ANTONIO PALAGIANO (IdV) e il sottosegretario di Stato per la giustizia MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palagiano n. 109.

La seduta, sospesa alle 16,50, è ripresa alle 17.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Nel sottolineare la specialità del provvedimento in esame, deplora la caotica situazione in cui versa l'amministrazione della giustizia nel Paese. Manifestato altresì un orientamento contrario alle disposizioni concernenti il cosiddetto processo breve, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul testo unificato in esame, auspicando che la garanzia di un sereno svolgimento delle funzioni del Governo consenta al medesimo di affrontare le reali emergenze che affliggono i cittadini.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel dichiarare l'astensione della sua componente politica sul testo unificato in esame, ritiene urgente una riforma organica della giustizia che dia attuazione ai principi costituzionali e tenga conto degli effettivi interessi dei cittadini. Manifesta, quindi, contrarietà ai provvedimenti ad personam, Pag. XVrilevando che il legittimo impedimento può essere disciplinato purché vengano riconosciuti al giudice adeguati margini di discrezionalità.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Dichiara l'astensione della sua componente politica sul testo unificato in esame, giudicando inaccettabile l'avvenuta estensione anche ai Ministri delle misure relative al legittimo impedimento, inizialmente previste per il solo Presidente del Consiglio, che reputa tuttavia opportune al fine di consentire il sereno svolgimento delle funzioni di governo. Manifesta altresì un orientamento nettamente contrario al provvedimento recante disposizioni volte ad introdurre il cosiddetto processo breve.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Nel rilevare che il testo unificato in esame, di cui sottolinea il carattere temporaneo, è volto a favorire la continuità dell'azione di governo, ritiene ingiustificati i toni demagogici e populisti che hanno caratterizzato il confronto parlamentare. Nel reputare, quindi, urgente una riforma della giustizia che garantisca tempi più brevi dei procedimenti attraverso l'adeguamento di organici e strutture, dichiara il voto favorevole della sua componente politica.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NS/LS Ausonia). Nell'evidenziare le reiterate interferenze poste in essere da una parte della magistratura nei confronti del potere politico, nonché le gravi inefficienze del sistema della giustizia, lamenta l'atteggiamento persecutorio generalmente sotteso ai processi avviati nei confronti del Presidente del Consiglio, il quale, unitamente ai Ministri, ha il diritto di esercitare serenamente le funzioni di governo. Dichiara pertanto il voto favorevole della sua componente politica sul testo unificato in esame.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nel rilevare come la crisi economica e l'inefficiente amministrazione della giustizia rappresentino per i cittadini emergenze ben più gravose delle finalità sottese al provvedimento in esame, stigmatizza l'atteggiamento con cui il Governo e la maggioranza tendono a piegare le regole della democrazia in nome di meri interessi di parte, in spregio, tra l'altro, del principio di uguaglianza. Nell'auspicare quindi che emerga nel Paese una forte opposizione morale, deplora l'avvenuto snaturamento del condivisibile provvedimento inizialmente proposto da una parte dell'opposizione ed esprime netta contrarietà alle ulteriori misure in tema di processo breve e dichiarazioni dei pentiti proposte dal Governo e dalla maggioranza. Dichiara infine il voto contrario della sua componente politica sul testo unificato in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Stigmatizza l'ennesima scelta immorale ed incostituzionale compiuta dal Presidente del Consiglio, il quale ha indotto la maggioranza ad approvare un provvedimento ad personam al fine di sottrarsi ai processi avviati a suo carico. Nel ritenere, inoltre, che la partecipazione dei Ministri alle votazioni di norme che li riguardano direttamente costituisca un evidente conflitto di interessi, nonché un comportamento eticamente discutibile, preannunzia un fattivo impegno per risvegliare le coscienze dei cittadini affinché si pervenga ad un cambio di maggioranza. Dichiara, infine, con convinzione il voto contrario del suo gruppo su un provvedimento che giudica offensivo per le istituzioni e per il Paese.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo sul testo unificato in esame, esprime un giudizio di non totale condivisione sulle misure in esso previste, pur non rinnegando la paternità della versione originaria del testo. Precisato quindi che la sua parte politica ha responsabilmente inteso, nella fattispecie, offrire una via d'uscita alla inaccettabile situazione di stallo politico determinatasi a seguito dell'avvio dell'iter parlamentare del cosiddetto processo Pag. XVIbreve, reputa preferibile, piuttosto che offrire il destro alla probabile introduzione di norme in grado di pregiudicare l'efficiente amministrazione della giustizia nel Paese, porre fine a quella che il Presidente del Consiglio ritiene una strumentale persecuzione giudiziaria, paventando il rischio che da questa derivi una deleteria paralisi istituzionale.

ROBERTO COTA (LNP). Richiamate le forme di immunità previste nelle maggiori democrazie occidentali a favore dei Capi di Governo, ritiene che il testo unificato in esame bilanci in modo corretto le esigenze di garantire l'esercizio delle funzioni di governo e lo svolgimento delle indagini della magistratura, giudicando condivisibile che le cause di legittimo impedimento siano attestate dai competenti uffici governativi. Nel considerare, altresì, anacronistico l'atteggiamento dell'opposizione, che fa appello ad una presunta illegittimità costituzionale delle misure che non condivide, dichiara il voto favorevole del suo gruppo su un provvedimento necessario per garantire l'attuazione del principio di sovranità popolare.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Nel giudicare inaccettabili le finalità sottese al testo unificato in discussione, stigmatizza le modalità seguite dalla maggioranza e dal Governo nell'introdurne la discussione, segnatamente avviando il contestuale esame delle disposizioni concernenti il cosiddetto processo breve, sulle quali esprime netta contrarietà. Nel deplorare altresì l'atteggiamento assunto dal Presidente del Consiglio nei confronti della magistratura, che sta determinando un pericoloso scontro politico-istituzionale, invita la maggioranza e l'Esecutivo a prendere atto di una crescente onda di indignazione popolare a fronte di inique misure ad personam che infliggono un grave vulnus al principio di uguaglianza. Nel ritenere infine che l'eventuale rinuncia del Presidente del Consiglio a perseguire il suo disegno politico ed una sua disponibilità a difendersi nei processi rappresenterebbe il passo necessario per tornare ad un fisiologico confronto che consenta di affrontare efficacemente le emergenze del Paese, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Stigmatizzato l'uso politico della giustizia da parte di alcuni settori della magistratura con l'evidente obiettivo di muovere reiterati attacchi giudiziari al Presidente del Consiglio, che rischiano di rendergli impossibile l'esercizio della funzione governativa, ritiene che il provvedimento in esame sia volto a superare le occasioni di conflitto tra politica e magistratura, nonché a favorire l'avvio di un dialogo propedeutico ad una riforma organica del sistema della giustizia.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD), FURIO COLOMBO (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), MATTEO BRIGANDÌ (LNP), MASSIMO D'ALEMA (PD) e GIANCARLO LEHNER (PdL).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 889 ed abbinate-A (I deputati del gruppo Italia dei Valori espongono cartelli di protesta che i commessi, su invito del Presidente, rimuovono).

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 193 del 2009: Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario (A.C. 3084-A).

Nella seduta del 22 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 4-bis.01.
Pag. XVII
Avverte altresì che il Governo ha presentato l'emendamento 3-quater.300, in relazione al quale i gruppi hanno rinunciato al termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato MARIO TASSONE (UdC).

ALFONSO PAPA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.400 della Commissione; esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.300, 3-bis.300 (Nuova formulazione) e 3-quater.300 del Governo, nonché sugli emendamenti 3.200, 3-quater.200, 4.200, 4.201 e 4.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), nonché sugli emendamenti Contento 3-quater.100 e 3-quinquies.100. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Torrisi 3.7, Ferranti 3.5, 3-ter.100, 3-quater.3, 4.1, 4.4, 4.100 e 4-bis.101, nonché Zeller 3-bis.100. Esprime infine parere contrario sui restanti emendamenti.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda, invitando altresì al ritiro degli emendamenti sui quali il relatore ha espresso parere contrario.

PIETRO TIDEI (PD). Lamenta la mancata predisposizione dell'annunciata riforma organica della magistratura onoraria.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Precisa che l'emendamento 1.300 del Governo è volto a differenziare la situazione dei giudici onorari del tribunale dei minorenni.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Prospetta alcune correzioni del testo degli emendamenti 1.300 e 3-bis.300 (Nuova formulazione) del Governo.

MANLIO CONTENTO (PdL). Condivide le correzioni prospettate dall'Esecutivo e dichiara voto favorevole sull'emendamento 1.300 del Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 1.300 del Governo e respinge gli emendamenti Vietti 2.1 e Laganà Fortugno 2.100.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espresse forti riserve di costituzionalità sul contenuto dell'articolo 3, richiama le finalità dell'emendamento Di Pietro 3.13, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Pietro 3.13, Vietti 3.12 e Di Pietro 3.20.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento Di Pietro 3.15.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Lo ritira.

CINZIA CAPANO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 3.100.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa le ragioni per le quali ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento in esame.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Sottolinea la necessità di prevedere un meccanismo di carattere definitivo per l'assegnazione dei magistrati alle sedi disagiate.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DONATELLA FERRANTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.100.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra il contenuto del suo emendamento 3.101.

Pag. XVIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.101.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Preannunziato il ritiro degli emendamenti Di Pietro 3.14 e 3.17, richiama le finalità dell'emendamento Di Pietro 3.18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Pietro 3.18.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritira i suoi emendamenti 3.102 e 3.103.

MARILENA SAMPERI (PD). Illustra il contenuto dell'emendamento Ferranti 3.5.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.5.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritira il suo emendamento 3.104.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 3.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 3-bis.300 (Nuova formulazione) del Governo.

MICHAELA BIANCOFIORE (PdL). Esprime apprezzamento per l'operato del Ministro Alfano e del sottosegretario Caliendo in relazione alla problematica oggetto dell'emendamento in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 3-bis.300 (Nuova formulazione) del Governo e respinge l'emendamento Ferranti 3-ter.100.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritira il suo emendamento 3-quater.3.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Dà conto della riformulazione proposta dell'emendamento 3-quater.300 del Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 3-quater. 300 del Governo, nel testo riformulato, nonché gli emendamenti Contento 3-quater.100, 3-quater.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e Contento 3-quinquies.100 e respinge gli emendamenti Ferranti 4.1 e 4.4; approva altresì gli emendamenti 4.400 della Commissione e 4.200, 4.201 e 4.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

DONATELLA FERRANTI (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 4.100, del quale richiama le finalità.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa le ragioni dell'invito al ritiro dell'emendamento Ferranti 4.100.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 4.100 e Naccarato 4-bis.100.

MARILENA SAMPERI (PD). Sottolinea l'importanza della problematica oggetto dell'emendamento Ferranti 4-bis.101.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 4-bis.101.

(Trattazione degli ordini del giorno)

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Vietti n. 8 ed accetta i restanti documenti di indirizzo.

Pag. XIX

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Vietti n. 8.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 4 febbraio 2010, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 116).

La seduta termina alle 19,45.