Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 300 di mercoledì 17 marzo 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono ottantaquattro.

Assegnazione a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone l'assegnazione alla X Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2624-B, recante disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri.
(Così rimane stabilito).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1974, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 3 del 2010: Misure urgenti per garantire la sicurezza di approvvigionamento di energia elettrica nelle isole maggiori (approvato dal Senato) (A.C. 3243).

Nella seduta del 16 marzo 2010 si è svolta, da ultimo, la trattazione degli ordini del giorno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.

(Dichiarazioni di voto finale)

GABRIELE CIMADORO (IdV). Espressa soddisfazione per l'accoglimento da parte del Governo degli ordini del giorno presentati dal suo gruppo, finalizzati a salvaguardare le migliaia di posti di lavoro a rischio in Sardegna, segnatamente per la crisi dello stabilimento Alcoa, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, del quale richiama le finalità. Sottolinea quindi l'esigenza di intervenire con decisione per risolvere gli annosi gap infrastrutturali e i problemi di approvvigionamento energetico che affliggono le isole maggiori e che, unitamente all'elevato costo del lavoro, si ripercuotono negativamente sul sistema produttivo, rendendo tali territori scarsamente appetibili per gli investimenti esteri.

ANTONIO MEREU (UdC). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, richiama i termini della delicata contingenza economica in atto in Sardegna e le relative ripercussioni sul piano occupazionale. Ricordate quindi le misure più rilevanti recate dal provvedimento d'urgenza, segnatamente la riduzione del costo della fornitura di energia elettrica nelle isole maggiori ed il rilancio dei livelli occupazionali, invita il Governo ad intervenire in sede comunitaria al fine di tutelare adeguatamente la produzione nazionale, privilegiando, in particolare, i settori strategici ed eliminando le distorsioni della concorrenza. Nell'auspicare infine l'adozione di idonee misure volte a rafforzare concretamente l'apparato produttivo del Paese nella sua globalità, invita l'Esecutivo a definire un progetto industriale in grado di rilanciare la produzione di energia elettrica in Sardegna.

GIOVANNI FAVA (LNP). Rilevata l'esigenza di risolvere in tempi brevi il problema Pag. VIdell'Alcoa, a suo avviso riconducibile anche alla delicata congiuntura internazionale, individua nelle difficoltà di realizzazione delle infrastrutture, ascrivibili spesso ad ostacoli posti in essere dagli enti locali, il principale fattore che rende problematico garantire continuità nell'erogazione dell'energia elettrica nelle isole maggiori, ricordando un ordine del giorno presentato al riguardo dalla sua parte politica. Nel ribadire quindi la necessità di individuare soluzioni strutturali a tale annoso problema che affligge il nostro Paese, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

PAOLO FADDA (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, rileva che il Governo ha utilizzato, per la prima volta nel corso della legislatura, in modo corretto lo strumento della decretazione d'urgenza, prevedendo la riduzione del costo della fornitura di energia elettrica nelle isole maggiori. Stigmatizzato quindi il mancato accoglimento, da parte dell'Esecutivo, delle proposte emendative migliorative del testo presentate dall'opposizione, esprime talune perplessità sulla effettiva idoneità del provvedimento d'urgenza a superare i rilievi comunitari in merito a presunte violazioni delle regole della concorrenza, manifestando altresì la disponibilità della sua parte politica a collaborare al fine di evitare ulteriori richiami in sede comunitaria.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PAOLO FADDA (PD). Ribadite infine le preoccupazioni per l'intendimento dell'Esecutivo di sottrarre la figura dei commissari straordinari ai controlli previsti dalle leggi vigenti, invita la compagine governativa ad attivarsi fattivamente al fine di rilanciare la produzione nazionale e i livelli occupazionali nel Paese, in particolare nella regione Sardegna.

SALVATORE CICU (PdL). Rivolto preliminarmente un ringraziamento al Governo per l'impegno profuso al fine di pervenire ad una positiva soluzione della vicenda dello stabilimento Alcoa, esprime apprezzamento per il varo del provvedimento d'urgenza in esame, che consente di ridurre i costi per l'approvvigionamento energetico nelle isole maggior, accrescendo di conseguenza la competitività delle imprese produttive operanti in tali territori. Giudicati quindi incomprensibili taluni rilievi critici formulati da esponenti dell'opposizione, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e FEDERICO PALOMBA (IdV).

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento d'urgenza in esame ed esprime soddisfazione per l'ampia convergenza registratasi sulle importanti problematiche dallo stesso affrontate.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3243.

La seduta, sospesa alle 11,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

EDOARDO RIXI (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00968, sugli elementi e le iniziative relative allo stanziamento dei fondi destinati alla tutela dei lavoratori delle piccole e medie imprese.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde Pag. VIIall'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 12). - Replica il deputato EDOARDO RIXI (LNP) che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, esprime, a nome del suo gruppo, la ferma esigenza di estendere ai prossimi anni gli ammortizzatori sociali oggetto dell'atto di sindacato ispettivo.

DONATA LENZI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00969, sugli elementi e le iniziative in merito agli ammortizzatori sociali per il secondo semestre del 2010 e per l'anno 2011.

MAURIZIO SACCONI, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 13). - Replica il deputato TERESA BELLANOVA (PD), che si dichiara insoddisfatta della risposta, lamentando l'atteggiamento propagandistico del Governo, il quale sembra aver ignorato i reali dati che testimoniano la gravità della crisi economica in atto e le sue negative conseguenze per i lavoratori.

ROCCO GIRLANDA (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-00970, sulle misure a favore dei giovani ricercatori del campo biomedico.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 15). - Replica il deputato ROCCO GIRLANDA (PdL) che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, si dichiara pienamente soddisfatto, reputando adeguate le misure poste in essere dal Governo al fine di garantire al nostro Paese un idoneo livello di ricerca scientifica, in particolare nel settore biomedico, scongiurando la cosiddetta fuga dei cervelli.

LUCIANO CIOCCHETTI (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00971, sulle iniziative di competenza in merito al decreto del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio, che prevede un ticket sui trattamenti di mantenimento a favore dei disabili.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 16). - Replica il deputato LUCIANO CIOCCHETTI (UdC), il quale, considerato che il sistema di compartecipazione evocato nell'atto ispettivo non viene applicato anche in altre regioni, invita il commissario per l'emergenza sanitaria nel Lazio a modificare il decreto, che colpisce le categorie più deboli.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00972, sugli elementi in merito alla vicenda delle intercettazioni telefoniche apparse sulla stampa riferite ad un'inchiesta della procura della Repubblica di Trani sul cosiddetto caso «Rai-Autorità per le garanzie nelle comunicazioni».

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 18). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che giudica elusiva la risposta del rappresentante del Governo in merito agli abusi emersi a seguito delle intercettazioni telefoniche riguardanti il Presidente del Consiglio dei ministri.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Illustra l'interrogazione Tabacci n. 3-00973, sulle iniziative di competenza del Ministro della giustizia in relazione alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri circa l'operato dell'ufficio centrale circoscrizionale della corte d'appello di Roma con riferimento alla presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 20). - Replica il deputato PINO PISICCHIO (Misto-ApI)), che, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta, ritiene che le accuse mosse dal Presidente del Consiglio dei ministri circa l'operato dell'ufficio centrale circoscrizionale della corte di appello di Roma non possano incidere sulla necessità di mantenere alcuni termini procedimentali sostanziali per la democrazia.

Pag. VIII

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 3322, di conversione del decreto-legge n. 10 del 2010, recante disposizioni urgenti in ordine alla competenza per procedimenti penali a carico di autori di reati di grave allarme sociale.
Il disegno di legge è assegnato alla II Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

In ricordo dell'onorevole Carlo Donat Cattin.

IVANO STRIZZOLO (PD). Ricorda che ricorre oggi il diciannovesimo anniversario della scomparsa dell'onorevole Carlo Donat Cattin, del quale richiama il proficuo impegno profuso al servizio della vita politica ed istituzionale del Paese, ispirato, in particolare, ai valori della giustizia sociale e della solidarietà.

Intervengono per associarsi al ricordo dell'onorevole Carlo Donat Cattin i deputati GIULIANO CAZZOLA (PdL), GABRIELE CIMADORO (IdV) e PINO PISICCHIO (Misto-ApI), nonché il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti BARTOLOMEO GIACHINO.

Sull'ordine dei lavori.

GIANNI FARINA (PD). Invita il Governo a garantire ai cittadini italiani residenti all'estero le agevolazioni di cui possono usufruire per esercitare il loro diritto di voto alle prossime elezioni amministrative.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantacinque.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Espressa solidarietà al deputato Laganà Fortugno per le gravi minacce recentemente subite, sollecita il Governo ad assumere tutte le necessarie iniziative atte a garantirne l'incolumità.

PRESIDENTE. Nella convinzione di interpretare i sentimenti dell'intera Assemblea, esprime solidarietà al deputato Laganà Fortugno.

Discussione delle mozioni Di Pietro n. 1-00336, Bersani n. 1-00340, Casini n. 1-00341, Lo Monte n. 1-00342, Tabacci n. 1-00345 e Cicchitto n. 1-00346: Misure urgenti per contrastare la crisi economica in atto.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata una nuova formulazione della mozione Cicchitto n. 1-00346.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la mozione Di Pietro n. 1-00336, rilevando con soddisfazione come il Parlamento venga convocato per la prima volta al fine di discutere sulla crisi in atto. Richiamati quindi i dati forniti dall'OCSE sulla gravità della situazione economica del Paese, confermati tra l'altro dall'indice ISTAT sulla riduzione del prodotto interno lordo, ricorda i suggerimenti forniti dalla predetta istituzione internazionale, segnatamente il potenziamento delle liberalizzazioni, il rafforzamento dell'antitrust e la riduzione del carico fiscale sulle pensioni e sugli stipendi. Invita quindi il Governo ad adottare iniziative immediate al fine di rilanciare la domanda interna ed il potere d'acquisto delle famiglie, sostenendo i redditi Pag. IXda lavoro e da pensione, nonché le piccole e medie imprese, recuperando le risorse necessarie soprattutto attraverso un efficace contrasto all'evasione fiscale.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Illustra la mozione Bersani n. 1-00340, richiamando i dati relativi a taluni indicatori economici che, a suo avviso, attestano la gravità della crisi tuttora in atto, che ha avuto pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali, nonostante la solidità della rete di piccole e medie imprese nel nostro Paese. Nel giudicare inadeguata la politica economica del Governo, che non appare finalizzata a tutelare gli interessi dei cittadini, ma risulta limitata alla sola gestione del debito pubblico, chiede che l'Esecutivo si impegni a perseguire taluni obiettivi di breve termine, quali ad esempio l'adozione di un'indennità universale di disoccupazione, l'allentamento del Patto di stabilità interno, l'accelerazione dei pagamenti dei debiti pregressi della Pubblica amministrazione e il rilancio della competitività dell'imprenditoria italiana. Dichiara quindi la disponibilità del suo gruppo a collaborare per una reale riforma del sistema fiscale che distingua, tra l'altro, i redditi da capitale e da patrimoni mobiliari e immobiliari dai redditi da lavoro, impresa e attività professionali.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Illustra la mozione Casini n. 1-00341 (Nuova formulazione), rilevando che l'odierno dibattito rappresenta l'occasione per analizzare in modo compiuto la crisi economica in atto. Nel richiamare quindi i dati che confermano la gravità della situazione economica internazionale e l'incertezza della ripresa, ricorda gli indici relativi alla drastica riduzione del prodotto interno lordo nazionale e dei livelli occupazionali, nonché l'aumento delle procedure fallimentari. Invita infine il Governo ad adottare iniziative concrete volte ad attuare riforme strutturali finalizzate al rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, tramite, ad esempio, l'introduzione del quoziente familiare, e al contrasto dell'evasione fiscale, prevedendo altresì una moratoria per gli studi di settore e specifici interventi per il Mezzogiorno.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA- Sud). Rinunzia ad illustrare la sua mozione n. 1-00342, in segno di protesta per l'eccessiva ristrettezza del tempo a tal fine attribuitogli; invita quindi la Presidenza a fornire chiarimenti al riguardo.

PRESIDENTE. Precisa che la ripartizione dei tempi per la discussione delle mozioni all'ordine del giorno è stata stabilita dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

MASSIMO CALEARO CIMAN (Misto-ApI). Illustra la mozione Tabacci n. 1-00345, rilevando preliminarmente l'esigenza che siano garantite risposte concrete a tutti quei soggetti che invece soffrono di condizioni di scarsa tutela. Auspica quindi un impegno del Governo finalizzato a sostenere adeguatamente le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del sistema produttivo italiano, adottando in particolare misure volte a rendere più rapidi i pagamenti della Pubblica amministrazione e a rendere più funzionali le politiche del credito bancario.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione), rilevando come il sistema economico italiano abbia retto alla gravità della crisi finanziaria internazionale, anche grazie all'azione lungimirante e responsabile dell'Esecutivo, alla solidità delle piccole e medie imprese nazionali, nonché all'entità del risparmio privato. Espressa quindi soddisfazione per le scelte di politica economica operate dal Governo, finalizzate alla messa in sicurezza del sistema bancario, alla tutela dei risparmiatori e dei livelli occupazionali, invita l'Esecutivo a proseguire nelle politiche del controllo della spesa pubblica, ad avviare una graduale riduzione della pressione fiscale, compatibilmente con l'andamento dei conti pubblici, e a continuare nella lotta al Pag. Xfenomeno dell'evasione fiscale, sostenendo altresì gli investimenti e il settore della green economy.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nell'esprimere un giudizio estremamente positivo sulla politica attuata dall'Esecutivo al fine di fronteggiare, a suo avviso con successo, la recente crisi internazionale, richiama talune efficaci misure volte ad alleggerire il disagio sociale, a garantire la tenuta del sistema bancario, a ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle imprese e a tutelare le produzioni nazionali. Ricordato altresì come il principale obiettivo della legislatura debba essere considerata la riforma in senso federale del sistema fiscale, sottolinea l'impegno della sua parte politica per garantire, in piena collaborazione con il Governo, il perseguimento di un'adeguata politica di sostegno alle piccole e medie imprese e ai lavoratori.

CESARE DAMIANO (PD). Nel sottolineare la gravità della crisi economica in atto, testimoniata dal crescente aumento della disoccupazione, evidenzia la necessità di farvi fronte attraverso iniziative di politica industriale e di sostegno ai redditi, garantendo, tra l'altro, ammortizzatori sociali più estesi. Lamenta, quindi, che in Commissione lavoro la maggioranza non ha acceduto alle proposte dell'opposizione di prorogare la cassa integrazione ordinaria e di ampliare la platea dei possibili beneficiari di tale istituto.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL). Nel rilevare che la mozione Bersani n. 1-00340 contiene obiettivi genericamente condivisibili senza tuttavia individuare gli strumenti di intervento per far fronte alla crisi economica in atto, sottolinea come, al contrario, la mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione) evidenzi gli aspetti prioritari sui quali il Governo e il Parlamento devono incentrare la propria azione riformatrice, segnatamente con riferimento alla riqualificazione della spesa pubblica, alla promozione degli investimenti nel settore della ricerca e della tecnologia ed al rilancio dell'economia del Mezzogiorno.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Nel lamentare il disinteresse della maggioranza e del Governo per la drammatica situazione del comparto agricolo, settore strategico per l'economia nazionale, sottolinea la forte diminuzione dei prezzi agricoli e la contrazione del reddito reale dei lavoratori. Rilevato, quindi, che in altri Paesi europei è stata predisposta una pianificazione strategica nazionale e sono state stanziate ingenti risorse per rilanciare il settore, evidenzia la necessità di tutelare la produzione e salvaguardare l'occupazione del comparto in questione, segnatamente nel Mezzogiorno.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel rilevare come nel nostro Paese, a fronte di un evidente aumento del debito pubblico, non si è registrata alcuna manovra anticiclica, sottolinea i deleteri effetti derivanti dall'incremento della pressione fiscale e del livello di disoccupazione. Richiamati, quindi, gli aspetti salienti della mozione presentata dal suo gruppo, evidenzia la necessità di procedere a riforme strutturali, con particolare riferimento al settore fiscale.

ALBERTO FLUVI (PD). Nel giudicare non più rinviabile una riforma del sistema fiscale per rilanciare i consumi e la competitività delle imprese attraverso adeguate detrazioni, ricorda che il precedente Esecutivo ha saputo coniugare il rigore nella finanza pubblica con interventi redistributivi. Sottolinea, quindi, la necessità di urgenti provvedimenti fiscali ad invarianza di gettito per riallocare le risorse, anche secondo finalità di solidarietà sociale.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nel ricordare come nella mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione) siano sapientemente elencate le iniziative adottate dall'Esecutivo per contrastare la crisi economica in atto, ritiene che dagli interventi Pag. XIdegli esponenti dell'opposizione emerga un senso di autarchia assolutamente non condivisibile.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Sottolineata, quindi, la rilevanza delle misure contenute nella riforma degli ammortizzatori sociali, attualmente all'esame dell'XI Commissione, giudica assolutamente infondate le accuse rivolte alla maggioranza di voler mettere in discussione i diritti dei lavoratori.

MATTEO COLANINNO (PD). Nel ritenere che Parlamento e Governo debbano assumersi la responsabilità di una forte ristrutturazione del sistema industriale per frenare la perdita di peso dell'Italia in ambito internazionale, anche alla luce dei profondi cambiamenti in atto nella geografia economica, sottolinea la necessità di considerare prioritario il rafforzamento patrimoniale delle imprese, nonché di aprirsi ai mercati a più forte crescita, anche attraverso nuove organizzazioni ed alleanze internazionali.

GIOVANNI FAVA (LNP). Nel ringraziare preliminarmente il Ministro Tremonti per essere stato capace, nell'attuale situazione di crisi economica, di attuare una politica di rigore della spesa pubblica, senza penalizzare i cittadini, ritiene che nei confronti del Mezzogiorno si debba dare vita ad una inversione di tendenza, scevra da logiche di stampo assistenziale. Sottolineato, altresì, come l'azione dell'Esecutivo abbia tenuto nella debita considerazione le esigenze delle piccole e medie imprese, segnatamente mediante le misure in materia di accesso al credito, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione).

ANDREA LULLI (PD). Espressa preoccupazione per l'accentuazione delle difficoltà del nostro sistema produttivo, che ha reagito alla crisi economica in modo peggiore rispetto a quelli di altri Paesi europei, lamenta l'assenza di una politica industriale dell'Esecutivo, che si è limitato ad attuare interventi frammentari. Sottolinea, quindi, la necessità di sostenere l'apparato industriale attraverso interventi sull'innovazione, una riforma del patto fiscale, nonché migliorando l'utilizzo delle spese stanziate in bilancio.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Nel ritenere che per superare la crisi economica in atto si debba intervenire prioritariamente mediante misure, anche di carattere economico, che garantiscano lo sviluppo delle aree più deboli del Paese, lamenta l'assenza di iniziative in tal senso da parte del Governo.

PAOLA DE MICHELI (PD). Nel ritenere che gli enti locali possano giocare un ruolo fondamentale nel rilancio dell'economia, anche attraverso l'interlocuzione con i cittadini, sottolinea la necessità di potenziare gli investimenti locali, nonché l'erogazione di servizi alle famiglie. Evidenziato, quindi, che il Patto di stabilità ha perso qualunque connotazione di sviluppo e crescita, giudica indispensabile un nuovo modello di Patto interno basato su semplificazione, sussidiarietà ed equilibrio tra investimenti ed erogazione dei servizi sul territorio.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel sottolineare la solidità e la congruità delle scelte operate dal Governo in tema di politica economica, nel delicato contesto economico-finanziario caratterizzato da una grave recessione globale, evidenzia come le stesse non risultino ispirate alla mera tutela dei saldi di finanza pubblica bensì si inseriscano in un più articolato e complessivo disegno di ammodernamento dell'intero sistema-Paese. Nell'esprimere altresì apprezzamento e gratitudine al Ministro Tremonti per la lungimiranza con la quale ha affrontato tempestivamente la Pag. XIIcrisi economica, ribadisce il sostegno del suo gruppo all'operato del Governo, come previsto dalla mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIULIO TREMONTI, Ministro dell'economia e delle finanze. Nel manifestare preliminarmente gratitudine per l'opportunità rappresentata dal dibattito odierno, giudica assolutamente infondata l'accusa di immobilismo contenuta nelle mozioni presentate dai gruppi di opposizione, come risulta evidente dalle numerose misure di carattere congiunturale e strutturale varate dal Governo, tra cui le disposizioni a garanzia dei depositi bancari nonché l'avvio delle riforme nei settori della pubblica amministrazione, della scuola e della previdenza. Osserva, inoltre, che la politica adottata dall'Esecutivo per fronteggiare la crisi economica è stata giudicata prudente e saggia anche a livello internazionale, atteso che si è rivelata idonea a scongiurare il rischio di collasso del debito pubblico nonché di disordine sociale e di blocco del sistema produttivo. Evidenziato, quindi, che l'azione del Governo ha contribuito a garantire lo Stato sociale in un contesto di tutela del bilancio pubblico e del risparmio delle famiglie, anche mediante la predisposizione di una riforma fiscale improntata a maggiore equità ed efficienza, esprime parere favorevole sulle mozioni Lo Monte n. 1-00342 e Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione) e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.

(Dichiarazioni di voto)

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Espressa preoccupazione per il negativo andamento dei principali dati macroeconomici, segnatamente dell'occupazione e del reddito, ribadisce la necessità di ridurre la pressione fiscale, anche tagliando la spesa pubblica improduttiva. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione).

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Lamentata preliminarmente l'eccessiva ristrettezza dei tempi attribuiti, nell'odierno dibattito, alle componenti politiche del gruppo Misto, sottolinea la necessità di procedere a riforme strutturali, segnatamente in campo fiscale e di sostegno alle famiglie e al reddito. Dichiara, infine, l'astensione sulla mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione) e voto favorevole sui restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Ricordato che l'organizzazione del dibattito odierno è stata deliberata all'unanimità dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, ricorda che nella ripartizione dei tempi si è tenuto conto dell'esigenza di concentrare la discussione e di prevedere la ripresa televisiva diretta dell'intervento del Ministro Tremonti e delle dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Stigmatizza la mancata trattazione, nell'intervento del Ministro Tremonti, di talune conseguenze sul piano sociale della grave crisi economica in atto, esprimendo contrarietà e preoccupazione in merito alle dinamiche palesate dall'allarmante aumento della disoccupazione femminile e giovanile.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Nel sottolineare come la crisi economica in atto assuma nel Mezzogiorno un carattere di vera e propria emergenza sociale, evidenzia la necessità di attuare una politica industriale specificamente indirizzata allo sviluppo delle regioni meridionali, anche attraverso incentivi fiscali e misure per l'occupazione.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NS/LS Ausonia). Rilevato come il Mezzogiorno Pag. XIIIstia scontando, grazie anche alle inaccettabili scelte di taluni rilevanti soggetti industriali, gli effetti più gravosi della crisi in atto, esprime un giudizio positivo sulla politica economica del Governo e sul suo operato, confermando il sostegno all'Esecutivo della sua parte politica. Espresso viceversa un giudizio fortemente critico sugli orientamenti manifestati in materia dai rappresentanti del Partito Democratico, dichiara, a nome della sua componente politica, voto contrario sulla mozione Bersani n. 1-00340 e voto favorevole sulla mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione).

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Evidenziato il preoccupante deficit di etica pubblica che si riscontra in Italia, lamenta l'assenza di iniziative finalizzate a superare i gravi problemi economici e sociali del Paese, la cui portata viene invece minimizzata dal Governo in nome di un ingiustificato ottimismo. Sottolinea, inoltre, le negative conseguenze delle mancate riforme strutturali, segnatamente sul piano della perdita di competitività del sistema produttivo nazionale. Dichiara, infine, voto contrario sulle mozioni Lo Monte n. 1-00342 e Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione) e voto favorevole sui restanti documenti di indirizzo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudicata del tutto infondata e non veritiera la ricostruzione del quadro economico del Paese fornita dal Ministro Tremonti, esprime forte preoccupazione per la situazione economico-sociale in cui versa l'Italia, paventando il rischio di ulteriori gravi ripercussioni sulla qualità della vita delle famiglie e sulla coesione sociale. Ascrive dunque alla responsabilità del Governo la mancata ripresa del ciclo economico e l'ampliamento di allarmanti sacche di povertà e disagio sociale, giudicando le misure varate dall'Esecutivo del tutto inadeguate, fortemente inique e dettate da meri interessi di parte. Stigmatizzato, infine, l'atteggiamento ostile mostrato dal Governo nei confronti delle istituzioni democratiche, del confronto politico e della libera informazione, ribadisce la netta opposizione della sua parte politica all'operato dell'Esecutivo in tutte le sedi istituzionali e politiche.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nel dare atto al Ministro Tremonti di aver tenuto i conti pubblici sotto controllo, rileva che la politica dei tagli lineari non ha prodotto gli effetti sperati. Nel ritenere, quindi, che la grave crisi economica in atto imponga di avviare riforme strutturali, essenziali per colmare il ritardo del nostro Paese a livello europeo, sottolinea la necessità di una revisione del Patto di stabilità interno, di una moratoria per gli studi di settore, nonché di una velocizzazione dei pagamenti della Pubblica amministrazione. Giudica, altresì, non più rinviabile introdurre il quoziente familiare, atteso che le famiglie sono state il vero ammortizzatore sociale durante la crisi, e varare una seria riforma previdenziale, per evitare un pericoloso conflitto generazionale, considerando inoltre improcrastinabile la liberalizzazione dei servizi pubblici ed un importante investimento sull'energia nucleare.

ANDREA GIBELLI (LNP). Sottolineata la forte distanza tra i positivi risultati conseguiti dal Governo in campo economico e le indicazioni fornite dai rappresentanti delle opposizioni, giudica strumentali e demagogiche le richieste relative alla riduzione della pressione fiscale, ascrivendo alla responsabilità delle amministrazioni regionali governate dal centrosinistra il dissesto della sanità in varie aree del Paese. Formulato un giudizio fortemente critico sulla politica economica del precedente Esecutivo, che a suo avviso ha inutilmente vessato le piccole e medie imprese, soprattutto del Nord, esprime apprezzamento per le misure varate dal Governo, segnatamente in tema di lavoro. Auspica quindi l'avvio di un costruttivo dialogo sulle riforme, attualmente precluso dalle accuse calunniose strumentalmente lanciate da parte dell'opposizione, sottolineando il ruolo strategico che svolgerà il federalismo fiscale nel contribuire alla riduzione della pressione fiscale.

Pag. XIV

PIER LUIGI BERSANI (PD). Nel dichiarare voto favorevole su tutte le mozioni presentate dall'opposizione e voto contrario su quelle della maggioranza, manifesta un giudizio fortemente negativo sulla politica economica attuata dal Governo, stigmatizzando in particolare il condono per gli evasori fiscali realizzato con lo scudo fiscale, i tagli all'istruzione, l'aumento della spesa corrente e la diminuzione degli investimenti. Rilevato, quindi, che il Governo non ha rispettato gli impegni contenuti nel programma elettorale del centrodestra, sottolinea la necessità di predisporre un serio piano anticrisi che preveda interventi immediati a favore dei comuni, maggiori risorse per rilanciare i consumi, una politica industriale in grado di ripristinare l'efficienza energetica, nonché una seria riforma del fisco basata su una reale lotta all'evasione fiscale.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel richiamare i provvedimenti varati dal Governo per porre l'economia del Paese al riparo dai deleteri effetti della grave congiuntura in atto, tutelando segnatamente le imprese ed i lavoratori dipendenti, giudica meramente propagandistiche le argomentazioni svolte dal deputato Bersani. Reputata irresponsabile ogni misura volta ad aggirare il vincolo del debito pubblico, ribadisce l'intendimento della maggioranza di proseguire nell'attuazione del programma di Governo, realizzando in particolare la riforma fiscale, forme di detassazione per le imprese, nonché il piano per il Mezzogiorno predisposto dal Ministro per lo sviluppo economico. Sottolineato infine l'impegno del Governo nel contrasto all'evasione fiscale e alla criminalità organizzata, ritiene che le posizioni estremistiche del centrosinistra non favoriscano l'avvio di un dialogo costruttivo sui problemi reali del Paese. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni presentate dalla maggioranza.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Di Pietro n. 1-00336, Bersani n. 1-00340 e Casini n. 1-00341 (Nuova formulazione) ed approva la mozione Lo Monte n. 1-00342; respinge altresì la mozione Tabacci n. 1-00345 ed approva la mozione Cicchitto n. 1-00346 (Nuova formulazione).

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la X Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2624-B, recante disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri.

Elezione dei vicepresidenti e dei segretari della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale ha proceduto, nella seduta odierna, alla costituzione dell'ufficio di presidenza. Sono risultati eletti: vicepresidenti, il senatore Paolo Franco e il deputato Marco Causi; segretari, il senatore Giuseppe Saro e il deputato Linda Lanzillotta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato RITA BERNARDINI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 18 marzo 2010, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 74).

La seduta termina alle 19,50.