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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 313 di mercoledì 28 aprile 2010

Pag. VII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono novantacinque.

Discussione del disegno di legge: Delega al Governo in materia di lavoro (rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica) (A.C. 1441-quater-E).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 27 aprile 2010.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Ricordato che il disegno di legge in discussione è stato rinviato alle Camere ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, dà conto delle principali modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in Commissione, rilevando altresì la volontà politica del Governo e della maggioranza di recepire le osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica. Illustra quindi il contenuto delle disposizioni su cui è prevista una nuova deliberazione, tra cui, in particolare, l'articolo 31, ricordando che il messaggio presidenziale, pur ritenendo apprezzabile introdurre strumenti arbitrali volti a favorire la risoluzione delle controversie, evidenzia la necessità di definire meccanismi idonei ad accertare l'effettiva volontà compromissoria delle parti e a tutelare il lavoratore. Osserva inoltre che il predetto messaggio sottolinea la necessità di una riformulazione dell'articolo 20, recante disposizioni in materia di infortuni ed igiene del lavoro, manifestando l'orientamento della Commissione di demandarne la definitiva stesura alla fase dell'esame in Assemblea; sottolinea altresì i rilievi presidenziali sull'opportunità di una riflessione anche sulle disposizioni presenti negli articoli 30, 32 e 50. Evidenziato infine il proficuo lavoro svolto in sede referente, preannunzia la presentazione di specifiche proposte emendative finalizzate a recepire le osservazioni e le condizioni contenute nei pareri formulati dalle Commissioni competenti in sede consultiva, nonché dal Comitato per la legislazione.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Nel sottolineare preliminarmente che la motivazione del rinvio alle Camere del provvedimento in discussione è riconducibile alla sua filosofia di fondo, finalizzata ad una strategia di recupero della dimensione privatistica del diritto del lavoro, in base alla quale, tra l'altro, si rende più difficoltoso l'accesso agli strumenti di tutela giurisdizionale, richiama gli aspetti di maggiore criticità presenti nel provvedimento, con particolare riferimento alle procedure di arbitrato e alla clausola compromissoria. Nel ritenere quindi che la Commissione abbia recepito solo parzialmente i rilievi del Presidente della Repubblica, preannunzia la presentazione Pag. VIIIda parte del suo gruppo di emendamenti migliorativi del testo.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel sottolineare che le modifiche apportate al disegno di legge in discussione nel corso del suo iter hanno condotto alla predisposizione di un testo condivisibile negli obiettivi, ma inadeguato nelle soluzioni individuate e caratterizzato da un'eccessiva eterogeneità di contenuti, richiama l'opportunità di procedere in tempi brevi ad una riforma organica del sistema degli ammortizzatori sociali che garantisca una maggiore tutela dei soggetti più deboli nel settore del lavoro. Evidenzia inoltre la necessità che nel prosieguo dell'esame del provvedimento siano recepite talune proposte emendative volte ad adeguare il testo ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica, con particolare riferimento agli articoli 20, 31 e 50. Auspica quindi la sollecita conclusione dell'iter del predetto disegno di legge, anche per consentire l'esercizio delle rilevanti deleghe conferite al Governo.

GUIDO BONINO (LNP). Rilevato che nel corso dell'iter in Commissione sono stati recepiti i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica senza stravolgere l'impianto complessivamente valido del provvedimento in discussione, esprime soddisfazione per l'accoglimento di proposte emendative presentate dal suo gruppo volte a tutelare i titolari di tipologie contrattuali diverse dal contratto di lavoro a tempo indeterminato. Auspica pertanto la sollecita approvazione del provvedimento in esame.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Evidenziato preliminarmente come le modifiche apportate dalla Commissione al testo in esame non appaiano sufficienti a fugare i dubbi sollevati dal Presidente della Repubblica, che ha ritenuto opportuno rinviare tale provvedimento alle Camere, sottolinea in particolare che i profili più critici, sui quali si rende opportuno intervenire ulteriormente, sono quelli relativi agli arbitrati per le controversie di lavoro, al ruolo del Ministro del lavoro nella contrattazione collettiva e alla individuazione dei compiti della commissione di certificazione dei contratti. Nel sottolineare infine l'eccessiva estensione del testo in esame nonché l'eterogeneità e la complessità delle materie trattate, denuncia la visione privatistica del diritto del lavoro che ispira l'attuale maggioranza e che si traduce, a suo avviso, in una scarsa tutela dei soggetti più deboli.

ANTONINO LO PRESTI (PdL). Sottolinea l'elevato valore istituzionale, politico e tecnico del messaggio del Presidente della Repubblica, del quale condivide le preoccupazioni relative all'eccessiva eterogeneità del provvedimento in discussione, rilevando peraltro che appare necessaria, più in generale, una revisione delle procedure parlamentari per migliorare la qualità della legislazione. Esprime infine apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla XI Commissione, la quale ha recepito i rilievi formulati dal Capo dello Stato, con particolare riferimento alle procedure di arbitrato e conciliazione di cui all'articolo 31.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Richiamati i principi costituzionali sulla base dei quali ritiene doveroso tutelare i soggetti più deboli nel mercato del lavoro, evidenzia in particolare le problematiche relative al lavoro femminile, denunciando altresì l'esistenza, a suo avviso ingiustificata, di numerose tipologie di contratti e la scarsità dei controlli in tale settore. Pur condividendo, inoltre, l'obiettivo di ridurre l'elevato numero di contenziosi per cause di lavoro, ritiene opportuno regolare più rigorosamente le procedure di arbitrato. Giudicato infine pericoloso l'eccessivo ricorso alle clausole compromissorie, che ritiene possa tradursi nell'impossibilità, da parte dei lavoratori, di usufruire di diritti indisponibili, auspica una maggiore tutela dei precari e di coloro che vengono assunti con contratti a termine.

PAOLA PELINO (PdL). Espressa soddisfazione per la stesura di un testo equilibrato Pag. IXche risponde con tempestività ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica, dà conto delle principali modifiche apportate al provvedimento nel corso dell'iter in Commissione, rilevando che, per quanto attiene al solo articolo 20, è stato demandato al Comitato dei nove il compito di ricercare la definitiva formulazione di tale norma. Nel preannunziare altresì l'intendimento di presentare proposte emendative finalizzate a recepire le osservazioni contenute nei pareri formulati dalle Commissioni competenti in sede consultiva, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

IVANO MIGLIOLI (PD). Giudicata reticente la relazione svolta dal deputato Cazzola, atteso che essa non dà adeguatamente conto delle motivazioni sottese ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica, osserva che le modifiche apportate al provvedimento nel corso dell'esame in Commissione non appaiono in grado di risolvere le problematiche oggetto del messaggio di rinvio del Capo dello Stato. Pur condividendo in linea di principio lo strumento dell'arbitrato, sottolinea la rilevanza della volontarietà della scelta di ricorrere a tale strumento da parte dei lavoratori, al fine di garantire agli stessi il pieno godimento dei loro diritti indisponibili. Reputa altresì necessario introdurre un sistema di tutele per i lavoratori precari e garantire un ruolo adeguato alla contrattazione collettiva nazionale.

CESARE DAMIANO (PD). Nell'esprimere preliminarmente il giudizio negativo del suo gruppo sul complesso di un provvedimento omnibus che, in linea con precedenti norme varate dal Governo, affievolisce le tutele dei lavoratori, stigmatizza il modo di legiferare dell'Esecutivo, che ha condotto alla stesura di testi legislativi estremamente eterogenei. Rilevato altresì che, se fossero state approvate le proposte emendative presentate dall'opposizione, probabilmente si sarebbe potuto evitare l'intervento del Presidente della Repubblica, richiama gli aspetti di maggiore criticità ancora presenti nel provvedimento, sottolineando la contrarietà del suo gruppo ad un arbitrato secondo equità che consente di derogare alle leggi vigenti. Ritiene infine che, nonostante il proficuo lavoro svolto in sede referente e il miglioramento del testo in esame, non sia possibile esprimere un giudizio complessivamente positivo sul disegno di legge in discussione.

CINZIA CAPANO (PD). Nel condividere i rilievi critici in merito all'inadeguatezza delle modifiche apportate dalla Commissione al provvedimento in esame, a suo avviso non sufficienti a fugare i dubbi sollevati dal Presidente della Repubblica, evidenzia la pericolosa compromissione dei diritti costituzionalmente garantiti che deriverebbe dal combinato disposto del ricorso alla clausola compromissoria e alle procedure d'arbitrato, così come previste nel testo in discussione.

ANTONIO RUGGHIA (PD). Richiama preliminarmente i rilievi formulati dal Presidente della Repubblica, in particolare sull'articolo 20, recante disposizioni in materia di infortuni e di igiene del lavoro per il personale che presta la sua opera sul naviglio di Stato, stigmatizzando la presunta interpretazione autentica della legge n. 51 del 1955 che, a suo avviso, apporta a tale disposizione una evidente modificazione sostanziale. Sottolineata quindi la necessità di sopprimere l'articolo 20 e di favorire la stesura di un testo equilibrato, in grado di garantire il diritto alla sicurezza sul lavoro, esprime un giudizio nettamente contrario alla riformulazione di tale norma proposta dagli emendamenti presentati dal deputato Cirielli.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ricordato che la maggioranza, nel recepire i rilievi formulati dal Capo dello Stato, ha apportato rilevanti modifiche al disegno di legge in esame, conferma la disponibilità già Pag. Xmanifestata dal relatore ad accogliere ulteriori proposte migliorative del testo, nell'ottica di favorire anche nel prosieguo dell'iter un clima di confronto costruttivo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Nel fornire alcuni chiarimenti in merito ai rilievi critici formulati da taluni deputati dell'opposizione, precisa che le opinioni espresse dal relatore non costituiscono un'interpretazione autentica delle norme in esame, confermando altresì l'impegno a rispondere positivamente ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica in materia di arbitrato.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Nell'esprimere apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione in un clima di confronto costruttivo tra maggioranza ed opposizione e per l'impegno profuso dal relatore, cui rivolge il proprio ringraziamento, sottolinea come anche il Governo abbia risposto in modo puntuale ai rilievi formulati dal Presidente della Repubblica nel messaggio di rinvio alle Camere del provvedimento in discussione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili gli emendamenti Cirielli 20.5, limitatamente al comma 2, e Damiano 30.19 e 31.48.
Ricorda che l'Assemblea ha deliberato di limitare la discussione alle sole parti del disegno di legge che formano oggetto del messaggio di rinvio del Presidente della Repubblica. Conformemente ai precedenti, tale delibera comporta che la discussione sarà limitata agli articoli 20, 30, 31 32 e 50, nonché all'articolo 17, modificato dalla Commissione per recepire una condizione espressa dalla V Commissione al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Per quanto riguarda gli articoli non oggetto di rilievi nel messaggio di rinvio, l'Assemblea procederà direttamente alla relativa votazione, previo svolgimento di eventuali dichiarazioni di voto.
Comunica inoltre che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Italia dei Valori e il gruppo Misto, per la componente politica MPA-Sud, sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento 20.100: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle 13.
Avverte infine che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 12,15.

(Votazione dell'articolo 1)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3. Pag. XI

(Votazione dell'articolo 4)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4.

(Votazione dell'articolo 5)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5.

(Votazione dell'articolo 6)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 6.

(Votazione dell'articolo 7)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7.

(Votazione dell'articolo 8)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8.

(Votazione dell'articolo 9)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 9.

(Votazione dell'articolo 10)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 10.

(Votazione dell'articolo 11)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 11.

(Votazione dell'articolo 12)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 12.

(Votazione dell'articolo 13)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 13.

(Votazione dell'articolo 14)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 14.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

(Votazione dell'articolo 15)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 15.

(Votazione dell'articolo 16)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 16.

(Votazione dell'articolo 17)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 17.

(Votazione dell'articolo 18)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 18.

(Votazione dell'articolo 19)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 19.

PRESIDENTE. Avverte che, poiché non è ancora decorso il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti all'emendamento 20.100 del Governo ed in attesa del prescritto parere della V Commissione, occorre accantonare l'esame dell'articolo 20.

Pag. XII

SILVANO MOFFA (PdL), Presidente della XI Commissione. Prospetta l'opportunità di consentire una breve riunione del Comitato dei nove.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL), Vicepresidente della V Commissione. Precisa che la V Commissione è convocata alle 14 per esprimere il prescritto parere sull'emendamento 20.100 del Governo.

PRESIDENTE. Avverte pertanto che l'esame dell'articolo 20 si intende accantonato.

(Votazione dell'articolo 21)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 21.

(Votazione dell'articolo 22)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 22.

(Votazione dell'articolo 23)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 23.

(Votazione dell'articolo 24)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 24.

(Votazione dell'articolo 25)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 25.

(Votazione dell'articolo 26)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 26.

(Votazione dell'articolo 27)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 27.

(Votazione dell'articolo 28)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 28.

(Votazione dell'articolo 29)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 29.

(Esame dell'articolo 30)

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Borghesi 30.1 e Damiano 30.2, gli identici Porcino 30.3 e Damiano 30.4, nonché gli emendamenti Damiano 30.5 e 30.6.

CINZIA CAPANO (PD). Illustra le ragioni per le quali ritiene opportuna la soppressione del comma 2 dell'articolo 30, come proposto dall'emendamento Damiano 30.9.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le ragioni per le quali ritiene opportuno sopprimere, con l'emendamento Porcino 30.8, il comma 2 dell'articolo 30.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Precisa le motivazioni per le quali il suo gruppo esprimerà voto contrario sugli identici emendamenti Porcino 30.8 e Damiano 30.9.

Pag. XIII

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Porcino 30.8 e Damiano 30.9, nonché gli emendamenti Damiano 30.10 e 30.11.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le motivazioni che lo inducono a sostenere, con l'emendamento Porcino 30.12, identico all'emendamento Damiano 30.13, la soppressione del comma 3 dell'articolo 30.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Precisa l'esatta portata normativa del comma 3 dell'articolo 30.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Porcino 30.12 e Damiano 30.13, nonché l'emendamento Damiano 30.14.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra le ragioni per le quali reputa opportuna la soppressione del comma 4 dell'articolo 30, come proposto dagli identici emendamenti Porcino 30.15 e Damiano 30.16.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GAETANO PORCINO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Porcino 30.15 e Damiano 30.16, nonché gli emendamenti Damiano 30.17 e 30.18.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto contrario sull'articolo 30, che a suo avviso reca un non condivisibile quadro di modifiche alla vigente disciplina in materia di contratti di lavoro, riducendo così le tutele per i lavoratori.

MARIALUISA GNECCHI (PD). Nell'esprimere rammarico per la mancata approvazione di proposte emendative volte a sopprimere l'articolo 30, recante una disposizione lesiva del diritto fondamentale dei lavoratori e delle parti sociali in materia di contratti di lavoro, dichiara il voto contrario del suo gruppo su tale norma.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 30.

(Esame dell'articolo 31)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato CESARE DAMIANO (PD).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Fedriga 31.35 e Antonino Foti 31.39 e parere contrario sui restanti emendamenti.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Concorda.

LUCIA CODURELLI (PD). Preannunzia voto contrario sull'articolo 31.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 31.1, 31.2 e 31.3, gli identici emendamenti Paladini 31.4 e Damiano 31.5 e gli emendamenti Damiano 31.6, 31.7, 31.8 e 31.9.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere, con il suo emendamento 31.10, identico all'emendamento Damiano 31.11, la soppressione del comma 5 dell'articolo 31.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Paladini 31.10 e Damiano 31.11.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Damiano 31.13.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 31.13, Borghesi 31.15, Damiano 31.16 e 31.17, gli identici emendamenti Lo Monte 31.18 e Damiano 31.19, nonché gli emendamenti Damiano 31.21 e Delfino 31.22 e 31.24.

Pag. XIV

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra le motivazioni sottese alla soppressione del comma 8 dell'articolo 31, proposta con gli identici emendamenti Porcino 31.25 e Damiano 31.26.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Porcino 31.25 e Damiano 31.26.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti Borghesi 31.27 e Damiano 31.28, nonché sugli emendamenti Damiano 31.30, Paladini 31.34 e Antonino Foti 31.39.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIUSEPPE BERRETTA (PD).

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere, con l'emendamento Borghesi 31.27, identico all'emendamento Damiano 31.28, la soppressione del comma 9 dell'articolo 31.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Borghesi 31.27 e Damiano 31.28.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Damiano 31.30, di cui auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.30.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Segnala il malfunzionamento del dispositivo di voto di un deputato del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 31.31.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIOVANNA NEGRO (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-01035, sulle misure in tema di mobilità intercompartimentale del personale della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al personale degli enti locali.

RENATO BRUNETTA, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato GIOVANNA NEGRO (LNP), che si dichiara soddisfatta della risposta, invitando il Ministro ad emanare al più presto la circolare da lui richiamata.

SIMONE BALDELLI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-01036, su effetti e benefici derivanti dal servizio di posta elettronica certificata.

RENATO BRUNETTA, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato SIMONE BALDELLI (PdL), che, nel sottolineare la rilevanza e i benefici derivanti dal nuovo servizio di posta elettronica certificata, si dichiara soddisfatto della risposta.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-01037, sulle iniziative per il ritiro della nota ministeriale n. 9537 del 14 dicembre 2009 relativa alle cosiddette supplenze brevi.

Pag. XV

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, nel lamentare l'insufficienza delle risorse economiche per far fronte alle supplenze brevi, con la conseguente lesione del diritto allo studio, invita il Governo a ritirare la nota ministeriale oggetto dell'interrogazione.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01038, sulle iniziative per il coinvolgimento delle istituzioni elettive nazionali e locali in relazione alla costruzione e alla localizzazione di centrali nucleari in Italia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato PINO PISICCHIO (Misto-ApI), che, giudicata solo parzialmente rassicurante la risposta del Ministro, chiede al Governo di coinvolgere effettivamente il Parlamento e gli enti locali nelle scelte relative alla localizzazione dei siti interessati alla produzione di energia nucleare.

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD). Illustra l'interrogazione Sereni n. 3-01039, sulle iniziative per la salvaguardia della produzione e dei livelli occupazionali con riguardo allo stabilimento LyondellBasell di Terni.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato MARINA SERENI (PD), che espresso rammarico per la carenza di una valida politica industriale del Governo, segnatamente nel rapporto con le multinazionali, manifesta apprezzamento per gli sforzi compiuti nella fattispecie dal Ministro per lo sviluppo economico, invitandolo ad impegnarsi per garantire la sopravvivenza del polo chimico ternano.

RENZO LUSETTI (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-01040, sulle misure straordinarie per l'assunzione del personale discontinuo impiegato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64). - Replica il deputato RENZO LUSETTI (UdC), che, preso che atto degli intendimenti manifestati dal Governo, auspica che la preparazione e la professionalità del suddetto personale discontinuo possa presto trovare il più proficuo impiego.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cento.

Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di maggio 2010 ed il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo. (vedi resoconto stenografico pag. 65).

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella riunione odierna, la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2064, recante aumento del contributo dello Stato in favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza e modifiche all'articolo 3 della legge 20 gennaio 1994, n. 52, concernenti le attività svolte dalla medesima Biblioteca.

Pag. XVI

Si riprende la discussione.

La V Commissione ha espresso l'ulteriore prescritto parere.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Precisa che la Commissione è in condizione di esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 20, precedentemente accantonato.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene si possa concludere l'esame dell'articolo 31 per poi procedere all'esame dell'articolo 20.

(Ripresa esame dell'articolo 31)

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Richiama i deleteri effetti che deriverebbero dall'eventuale approvazione dell'emendamento Damiano 31.33, sul quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.

PAOLA PELINO (PdL). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Fedriga.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Damiano 31.33.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SIMONE BALDELLI (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Damiano 31.33 (non accettato dalla Commissione né dal Governo).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di riunirsi.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Non condivide la richiesta formulata dal relatore.

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a valutare la possibilità di annullare la votazione testè svoltasi e di disporne la ripetizione, atteso che la VI Commissione risulta riunita in concomitanza con la seduta dell'Assemblea. Ritiene, in subordine, che si debba comunque consentire una riunione del Comitato dei nove.

PRESIDENTE. Precisa che la VI Commissione era stata tempestivamente sconvocata.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Si rimette alla valutazione della Presidenza in ordine alla richiesta formulata dal relatore.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Giudica indispensabile riunire il Comitato dei nove per valutare le conseguenze derivanti dall'approvazione dell'emendamento Damiano 31.33.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta precedentemente formulata dal relatore, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,20, è ripresa alle 16,50.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Chiede di accantonare l'ulteriore esame dell'articolo 31, per consentire un compiuto approfondimento delle conseguenze derivanti dall'approvazione dell'emendamento Damiano 31.33.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Manifesta un orientamento contrario alla proposta formulata dal relatore.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nell'esprimere perplessità sull'incapacità del Comitato dei nove di valutare compiutamente le modifiche intervenute a seguito dell'approvazione dell'emendamento Damiano 31.33, ritiene che si possa proseguire nell'esame dell'articolo 31.

TERESIO DELFINO (UdC). Ritiene si debba procedere nell'esame dell'articolo 31.

Pag. XVII

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Precisa che la richiesta di accantonamento dell'articolo 31 trae origine dalla necessità di valutare più compiutamente le conseguenze derivanti dall'approvazione dell'emendamento Damiano 31.33, segnatamente sui profili interpretativi della relativa disposizione.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Si associa alla richiesta di accantonare l'esame dell'articolo 31.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che l'intervento del rappresentante del Governo comporti la riapertura del dibattito sul tema in discussione.

PRESIDENTE. Avverte che porrà ora in votazione la proposta del relatore.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la richiesta di accantonare l'ulteriore esame dell'articolo 31.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede chiarimenti circa il presumibile prosieguo del dibattito, ritenendo che la deliberazione testé adottata renda difficoltoso tenere fede alle intese intercorse al riguardo.

(Esame dell'articolo 20)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati GAETANO PORCINO (IdV), ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), EDMONDO CIRIELLI (PdL), MASSIMO VANNUCCI (PD) e TERESIO DELFINO (UdC).

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Accetta l'emendamento 20.100 del Governo, invita al ritiro dell'emendamento Cirielli 20.5, nella parte ammissibile, ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Concorda.

EDMONDO CIRIELLI (PdL). Ritira il suo emendamento 20.5, nella parte ammissibile, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto, relativamente allo status dei lavoratori esposti all'amianto.

ANTONIO RUGGHIA (PD). Richiama le ragioni sottese alla soppressione dell'articolo 20 proposta con l'emendamento Damiano 20.2.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Richiama le ragioni per le quali giudica opportuno sopprimere l'articolo 20, come previsto dall'emendamento Di Stanislao 20.4, esprimendo peraltro perplessità sulla portata di interpretazione autentica della suddetta disposizione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Damiano 20.2, Delfino 20.3 e Di Stanislao 20.4.

TERESIO DELFINO (UdC). Reputa il dettato dell'emendamento 20.100 del Governo non completamente soddisfacente in relazione alle osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica in sede di rinvio alle Camere del provvedimento in esame. Dichiara quindi l'astensione del suo gruppo sul predetto emendamento.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Nel richiamare le finalità del suo subemendamento 0.20.100.1, peraltro dichiarato inammissibile, non condivide il contenuto dell'emendamento 20.100 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 20.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 20.100 Pag. XVIIIdel Governo, che giudica non corrispondere affatto alle osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica all'atto del rinvio alle Camere del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 20.100 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 20.

(Esame dell'articolo 32)

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Antonino Foti 32.4 e parere contrario sui restanti emendamenti.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Concorda.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Precisa le ragioni per le quali, con l'emendamento Evangelisti 32.1, si chiede la soppressione dell'articolo 32.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Evangelisti 32.1 e Damiano 32.2, nonché l'emendamento Damiano 32.3; approva quindi l'emendamento Antonino Foti 32.4 e respinge gli emendamenti Damiano 32.5 e Lo Monte 32.6.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Nel richiamare le motivazioni per cui reputa opportuno sopprimere il comma 2 dell'articolo 32, come previsto dall'emendamento Damiano 32.7, rammenta le indicazioni provenienti dalle parti sociali, che reputa inaccettabilmente sottovalutate dalla maggioranza e dal Governo.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Chiarisce la portata normativa del comma 2 dell'articolo 32, che recepisce anche le istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARIA GRAZIA GATTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 32.7, 32.8 e 32.9.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Precisa le motivazioni sottese alla proposta di soppressione della lettera b) del comma 3 dell'articolo 32 formulata con l'emendamento Damiano 32.10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 32.10.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti Damiano 32.11 e 32.13.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIUSEPPE BERRETTA (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 32.11 e 32.12.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIUSEPPE BERRETTA (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 32.13, 32.14, 32.15, 32.16, 32.17, 32.18, 32.19, 32.20, 32.21 e 32.22.

MARIA ANNA MADIA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 32.23, evidenziando la natura ambigua e incostituzionale del comma 5 dell'articolo in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LUIGI BOBBA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 32.23.

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ANTONINO RUSSO (PD). Evidenzia la natura incostituzionale del comma 6 dell'articolo 32 del quale, con l'emendamento Damiano 32.24, si chiede la soppressione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Damiano 32.24, 32.25 e 32.26.

GIUSEPPE BERRETTA (PD). Richiama le motivazioni sottese all'emendamento Damiano 32.27.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Damiano 32.27 ed approva l'articolo 32, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 33)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 33.

(Votazione dell'articolo 34)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 34.

(Votazione dell'articolo 35)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 35.

(Votazione dell'articolo 36)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 36.

(Votazione dell'articolo 37)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 37.

(Votazione dell'articolo 38)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 38.

(Votazione dell'articolo 39)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 39.

(Votazione dell'articolo 40)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 40.

(Votazione dell'articolo 41)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 41.

(Votazione dell'articolo 42)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 42.

(Votazione dell'articolo 43)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 43.

(Votazione dell'articolo 44)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 44.

(Votazione dell'articolo 45)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 45.

(Votazione dell'articolo 46)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 46.

Pag. XX

(Votazione dell'articolo 47)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 47.

(Votazione dell'articolo 48)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 48.

(Votazione dell'articolo 49)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 49.

(Esame dell'articolo 50)

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti interamente soppressivi dell'articolo 50.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 50.

GIULIANO CAZZOLA (PdL), Relatore. Ritiene si possa riprendere l'esame dell'articolo 31, precedentemente accantonato.

(Ripresa esame dell'articolo 31)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Fedriga 31.35, respinge gli identici emendamenti Delfino 31.36, Damiano 31.37 e Borghesi 31.38, approva l'emendamento Antonino Foti 31.39 e respinge gli emendamenti Damiano 31.40, 31.42, 31.43, 31.44, 31.45, 31.46 e 31.47; approva, infine, l'articolo 31, nel testo emendato.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Beltrandi n. 2.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Accetta gli ordine del giorno Cirielli n. 7 e Contento n. 13; accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Lo Presti n. 12 ed accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Poli n. 8, Delfino n. 9, Capitanio Santolini n. 10 e Anna Teresa Formisano n. 11; accoglie altresì come raccomandazione, purché riformulato, l'ordine del giorno Villecco Calipari n. 6 e non accetta i restanti documenti di indirizzo.

Interviene il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

PRESIDENTE. Prende atto che l'ordine del giorno Lo Presti n. 12 è stato ritirato dal presentatore.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Maurizio Turco n. 1, Porcino n. 3, Paladini n. 4 e Di Stanislao n. 5.

Intervengono i deputati ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 6, e TERESIO DELFINO (UdC), nonché il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali PASQUALE VIESPOLI, che accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Delfino n. 9 e Anna Teresa Formisano n. 11.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Madia n. 14 e non accetta gli ulteriori ordini del giorno presentati.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Gnecchi n. 15, Berretta n. 16 e Damiano n. 17.

Pag. XXI

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che la procedura seguita in occasione dell'espressione dei pareri sugli ordini del giorno non costituisca precedente.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine del giorno i deputati ANDREA SARUBBI (PD), SIMONE BALDELLI (PdL) e NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD), nonché per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato GIANNI MANCUSO (PdL).

Informativa urgente del Governo circa le conseguenze sul traffico aereo determinate dalla nube di cenere vulcanica proveniente dall'Islanda.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 107).

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Richiamate le modalità del monitoraggio mondiale volto a rilevare pericolose concentrazioni di ceneri vulcaniche nell'atmosfera, fornisce una dettagliata ricostruzione delle misure e delle procedure adottate, anche in sede comunitaria, in esito alla eruzione vulcanica recentemente avvenuta in Islanda, dando conto delle ripercussioni - anche di natura economico-finanziaria - sul traffico aereo continentale. Espresso altresì apprezzamento per le iniziative di assistenza e rimborso poste in essere da talune compagnie aeree, rammenta i provvedimenti in esame nelle competenti sedi per rifondere le perdite subite da vettori e passeggeri, sottolineando altresì la necessità di adeguare la normativa comunitaria per meglio definire gli obblighi dei vettori in simili eccezionali fattispecie. Ribadisce infine l'impegno del Governo per rafforzare i poteri dell'Agenzia europea per la sicurezza dei voli, evidenziando tra l'altro che le azioni volte a garantire la sicurezza della circolazione aerea devono essere improntate ai criteri di proporzionalità, sussidiarietà e trasparenza.

DANIELE TOTO (PdL). Nel ringraziare il Ministro per l'esaustiva informativa resa, sottolinea l'eccezionalità dell'evento in questione, che ha provocato danni incalcolabili dal punto di vista turistico ed economico. Rilevato, quindi, che quello comunitario è l'unico strumento in grado di alleviare i suddetti danni, richiama l'importanza dell'attività svolta dall'Italia nell'ambito del progetto Galileo.

MICHELE POMPEO META (PD). Richiamate le gravissime conseguenze causate al trasporto aereo dall'eruzione vulcanica verificatasi in Islanda, esprime apprezzamento per l'avallo, da parte della Commissione europea, della concessione di aiuti al settore, che tuttavia non devono tradursi in interventi lesivi dei principi della libera concorrenza; invita inoltre il Governo ad attivarsi per l'armonizzazione, a livello comunitario, del sistema di navigazione aerea, per la razionalizzazione dell'intero comparto, nonché per arginare i deleteri effetti, sul piano occupazionale, della crisi economica in atto.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Rilevato che le ceneri vulcaniche costituiscono un reale pericolo per i velivoli di linea, i cui radar non riescono ad individuarne la presenza, giudica innegabile la cattiva gestione della crisi oggetto dell'informativa. Nel manifestare, quindi, pieno sostegno al Ministro, considera urgente la creazione di un cielo unico europeo, anche alla luce dei danni conseguenti al mancato coordinamento tra gli Stati.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Rivolto un ringraziamento al Ministro per l'informativa resa, rileva le allarmanti ripercussioni economico-finanziare del blocco aereo sul relativo comparto produttivo, esprimendo perplessità in ordine al coordinamento Pag. XXIIdegli organismi statali e sovranazionali competenti nell'attuazione di misure di prevenzione. Nell'auspicare un ruolo più incisivo del Governo in tale materia, reputa opportuno prevedere adeguate compensazioni anche per i vettori aerei, manifestando altresì apprezzamento per la migliorata qualità del servizio recentemente erogata dalla compagnia di bandiera nazionale.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel ritenere che l'emergenza causata dalla nube di cenere vulcanica non avrebbe potuto essere gestita in modo diverso, esprime apprezzamento per la decisione assunta dai Paesi europei di adottare misure preventive. Invita, quindi, il Ministro a perseguire la proposta di un protocollo di coordinamento a livello europeo, segnatamente con riguardo alla comunicazione preventiva, ai livelli di responsabilità e al risarcimento dei danni, sottolineando la necessità di istituire un fondo speciale presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 29 aprile 2010, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 116).

La seduta termina alle 19,55.