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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 322 di lunedì 17 maggio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 15,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 maggio 2010.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Sul grave attentato verificatosi questa mattina in Afghanistan.

PRESIDENTE (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Ricordato che questa mattina si è verificato, nel Nord-est dell'Afghanistan, un grave attentato nel quale hanno perso la vita due militari italiani ed altri due sono rimasti seriamente feriti, sottolinea che l'impegno del contingente italiano in tale Paese rappresenta un fondamentale presidio contro le forze del terrore e della destabilizzazione in un'area martoriata da conflitti innescati dal fanatismo fondamentalista; rilevato di aver già chiesto al Governo di riferire quanto prima alla Camera sull'accaduto, esprime, anche a nome dell'intera Assemblea, sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime, rivolgendo altresì un augurio di pronto ristabilimento ai feriti.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Discussione del disegno di legge: Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese e delega al Governo per l'emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche e per la codificazione in materia di pubblica amministrazione (A.C. 3209-bis-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, dando segnatamente conto delle numerose modifiche apportate al testo nel corso dell'esame in Commissione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Sottolineata la finalità, sottesa al provvedimento in discussione, di semplificare significativamente differenti fattispecie di procedimenti amministrativi, auspica il superamento delle perplessità manifestatesi durante l'iter in sede referente, precisando altresì che i pareri espressi in sede consultiva e le proposte emendative presentate dalle opposizioni saranno oggetto di una approfondita discussione nel Comitato dei nove, onde consentire all'Assemblea di proseguire proficuamente nell'esame del provvedimento.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. IV

ORIANO GIOVANELLI (PD). Stigmatizzata l'eccessiva eterogeneità del provvedimento in discussione, ulteriormente accentuatasi a seguito dell'iter in sede referente, lamenta la ristrettezza dei tempi concessi alla I Commissione al fine di esaminare le modifiche introdotte dalle proposte emendative presentate dal relatore e dal Governo, richiamando altresì le osservazioni e le condizioni contenute nei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva. Nel condividere quindi l'obiettivo di semplificare i rapporti della pubblica amministrazione con i cittadini, ritiene il disegno di legge in esame, che giudica di stampo propagandistico, inidoneo ad avviare un concreto processo di delegificazione, rilevando peraltro l'intendimento del Governo di promuovere l'innovazione tecnologica in assenza di risorse ed investimenti, nonché di ridimensionare le funzioni della Conferenza dei servizi. Sottolinea, infine, la necessità di rafforzare la partecipazione dei cittadini ai procedimenti interni, prevedendo il risarcimento del danno subito a causa di ritardi o inadempienze della pubblica amministrazione.

GREGORIO FONTANA (PdL). Nel richiamare le problematicità da tempo palesatesi nel corso del lungo iter verso l'ammodernamento e l'efficientamento della pubblica amministrazione, giudica il disegno di legge in discussione in grado di colmare il divario tra la macchina della burocrazia e l'esigenza di riaffermare la centralità del cittadino nei rapporti con gli uffici ed i servizi pubblici, segnatamente attraverso l'abbattimento di diseconomiche barriere funzionali e l'implementazione degli strumenti telematici. Richiamate quindi le misure più significative del provvedimento in discussione, quali la reintroduzione del giuramento dei pubblici dipendenti e la previsione della Carta dei doveri della pubblica amministrazione, rammenta altresì gli ulteriori strumenti legislativi adottati dal Governo per adeguare la struttura ed i servizi pubblici in modo da rilanciare la produttività e la competitività del sistema Paese, in nome di una riduzione della spesa pubblica a parità di servizi ed in funzione di un federalismo virtuoso. Nell'assicurare il sostegno del suo gruppo al Governo sul provvedimento in discussione, auspica un proficuo confronto parlamentare con le opposizioni in merito alle questioni tecniche evidenziatesi nell'iter in Commissione, attesa la sostanziale condivisione delle finalità sottese al provvedimento medesimo.

MARIO TASSONE (UdC). Nel sottolineare come il parere ampio e articolato espresso dal Comitato per la legislazione sul provvedimento in esame, se interpretato secondo le vigenti norme regolamentari, avrebbe imposto un'approfondita riflessione sul contenuto delle disposizioni oggetto del parere medesimo, che richiama in dettaglio, evidenzia come il tema delle riforma della pubblica amministrazione sia stato spesso affrontato dal legislatore senza giungere a risultati apprezzabili in termini, in particolare, di funzioni delegate alle autonomie locali. Nel considerare condivisibile il preannunciato obiettivo di snellire e semplificare il sistema burocratico del nostro Paese, che reputa irraggiungibile in assenza di un meccanismo di controllo e di responsabilizzazione delle singole strutture dirigenziali centrali e locali, auspica maggiore chiarezza in ordine agli emolumenti degli alti funzionari di taluni enti pubblici. Manifestata quindi delusione per l'impianto complessivo del provvedimento in esame, giudica dirimente porre al centro di ogni riforma dell'organizzazione dello Stato la tutela dei legittimi interessi dei cittadini, evitando al contempo di introdurre meccanismi discriminatori tra chi opera nei diversi livelli della pubblica amministrazione. Auspica infine che nel prosieguo dell'esame siano apportate al testo del disegno di legge le opportune modifiche già evidenziate.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Rilevato il difficile contesto economico-finanziario in cui si colloca il provvedimento in discussione, esprime perplessità sulla sua efficacia in relazione alla concreta disponibilità delle risorse Pag. Vnecessarie per la sua attuazione. Nel giudicare peraltro condivisibili le finalità sottese al disegno di legge in esame, reputa tuttavia necessaria una più compiuta affermazione del principio di responsabilità nella pubblica amministrazione, rammentando in tal senso gli insuccessi conseguiti dai precedenti tentativi di riforma dell'apparato burocratico. Auspica infine un proficuo confronto sulle proposte emendative presentate.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Nell'esprimere soddisfazione per il dichiarato obiettivo del provvedimento in discussione di introdurre maggiore chiarezza nel rapporto tra pubblica amministrazione, imprese e cittadini, sottolinea come l'organizzazione elefantiaca delle strutture dello Stato e le complicazioni burocratiche che tale assetto comporta rappresentino un costo elevato per il sistema produttivo, oltre a favorire il malaffare e la corruzione. Evidenziati quindi i notevoli risparmi che deriverebbero dall'opera di semplificazione amministrativa e normativa avviata dal Governo, richiama gli aspetti più qualificanti del disegno di legge in esame, soffermandosi sui meccanismi innovativi introdotti nei settori della sanità, della pubblica sicurezza, del codice della strada, degli appalti pubblici e della Conferenza dei servizi. Osservato inoltre che l'emanazione della Carta di doveri della pubblica amministrazione, ispirata ad un criterio di trasparenza, garantirà una maggiore tutela dei cittadini, manifesta l'orientamento complessivamente favorevole del suo gruppo al provvedimento in discussione, invitando l'Esecutivo a proseguire nel percorso intrapreso e ad introdurre ulteriori forme di semplificazione.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Giudica sostanzialmente irrituale la procedura seguita nel corso dell'iter in Commissione del provvedimento in discussione, del quale sottolinea l'estrema eterogeneità, derivante anche dalle numerose modifiche da ultimo apportate al testo originario, rammentando altresì come tali criticità contraddicano il disposto dell'articolo 72 della Costituzione e siano già state motivo di rinvio alle Camere di altri provvedimenti ad opera del Presidente della Repubblica. Esprime quindi un giudizio critico sul disegno di legge nel suo complesso, i cui contenuti reputa contraddittori ed inefficaci, lamentando altresì la mancata attuazione di misure semplificative già vigenti, quali quelle concernenti l'analisi tecnico-normativa e di impatto della regolamentazione per i disegni di legge. Stigmatizzato infine l'improprio ricorso da parte del Governo alla delegazione legislativa, esprime forti perplessità sulla legittimità costituzionale delle disposizioni che delegano all'Esecutivo una sostanziale novellazione della disciplina concernente il rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione.

DAVID FAVIA (IdV). Richiama gli aspetti di maggior criticità presenti in un provvedimento confuso ed approssimativo, che a suo avviso non determinerà alcuna semplificazione nei rapporti tra la pubblica amministrazione e il cittadino, rilevando altresì la sostanziale lesione dei diritti dei lavoratori derivante, in particolare, dalle norme in materia di denuncia in caso di infortunio sul lavoro. Nell'esprimere quindi un giudizio negativo su un disegno di legge che ridimensiona le funzioni della Conferenza dei servizi, manifesta forti perplessità sugli interventi inerenti l'emanazione della Carta dei diritti delle amministrazioni pubbliche, auspicando altresì l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Pur ritenendo condivisibile l'obiettivo di semplificazione delle procedure sottese al disegno di legge in discussione, rileva come le disposizioni in materia ambientale contengano talune inesattezze ed incongruità segnalate anche nel parere espresso dalla VIII Commissione. Evidenziata, altresì, la deleteria impostazione centralistica insita nel potere sostitutivo attribuito al Consiglio dei ministri rispetto alla Conferenza dei servizi, sottolinea la necessità di procedere ad un'organica riforma della normativa Pag. VIsugli appalti. Lamenta, quindi, la mancanza di risorse idonee per l'attuazione del provvedimento, sul quale esprime il giudizio complessivamente negativo del suo gruppo, auspicando un costruttivo confronto in sede di esame delle proposte emendative presentate.

LUCIANA PEDOTO (PD). Nel lamentare la ristrettezza dei tempi concessi alla XII Commissione al fine di esaminare compiutamente l'articolo 4-bis, sottolinea l'opportunità di attuare adeguati processi di informatizzazione in una logica di strategia integrata, rilevando altresì il mancato avvio del processo di conservazione delle cartelle cliniche. Richiamati quindi gli aspetti di maggiore criticità presenti nel provvedimento in discussione, auspica un'approfondita riflessione del Governo sulle disposizioni inerenti l'articolo 7, che, a suo avviso, attenua la tutela dei lavoratori nei casi di infortunio sul luogo di lavoro.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANDREA ORSINI (PdL), Relatore. Nel registrare una generale condivisione dello spirito del provvedimento in discussione, il cui iter è stato caratterizzato da un approccio costruttivo, precisa che nel corso dell'esame in sede referente sono state apportate al testo modifiche migliorative anche sulla base delle istanze prospettate nelle audizioni svolte. Osserva, altresì, che la prevista semplificazione non comporterà alcun affievolimento delle tutele in materia di sicurezza sul lavoro e di salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico.

ANDREA AUGELLO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Evidenziato il proficuo lavoro svolto durante l'iter in Commissione, nel corso del quale il testo è stato notevolmente arricchito, assicura che il Governo rivolge la massima attenzione alla possibilità di migliorare ulteriormente il provvedimento in discussione, sottolineando la necessità di individuare il giusto equilibrio tra l'esigenza di innovare e semplificare e le difficoltà della pubblica amministrazione a recepire le nuove norme.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili (A.C. 82 ed abbinate-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

TERESIO DELFINO (UdC), Relatore. Sottolinea che il provvedimento in discussione reca un quadro di misure in favore dei soggetti diversamente abili lungamente attese dagli interessati e dalle loro organizzazioni rappresentative.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

TERESIO DELFINO (UdC), Relatore. Evidenzia quindi come il principio ispiratore del testo unificato sia il riconoscimento della centralità della famiglia nel garantire ai disabili un adeguato sostegno ed il giusto ruolo nella società. Ricorda altresì come nel corso dell'iter in Commissione, che ha registrato peraltro un'ampia convergenza tra i gruppi parlamentari, sia emersa la volontà di apportare delle modifiche volte a contenere l'onerosità delle misure introdotte, pur senza accedere pienamente alle condizioni poste nel parere della V Commissione, in virtù della convinzione che sia necessario approfondire ulteriormente la quantificazione degli oneri previsti per la copertura di tali norme. Illustra quindi il contenuto Pag. VIIdel provvedimento, richiamando in particolare i benefici anche di natura previdenziale introdotti per i lavoratori aventi a carico soggetti gravemente disabili; preannunzia infine che tali misure potranno essere ulteriormente estese nel prosieguo dell'iter in Assemblea.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

CESARE DAMIANO (PD). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

AMALIA SCHIRRU (PD). Ricordato il complesso iter parlamentare del testo unificato in discussione, che giudica non risolutivo delle problematiche trattate ma di grande valore simbolico, sottolinea le condizioni poste dalla Commissione bilancio per l'approvazione del provvedimento, invitando il Governo a reperire le risorse necessarie per dare serie risposte a tutti i lavoratori interessati, del settore pubblico e privato. Espresso, quindi, particolare apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato ristretto, evidenzia come il provvedimento sia volto a fornire una dovuta risposta alle enormi difficoltà di chi, pur lavorando, assiste familiari con handicap gravissimi, auspicando una rapida approvazione che contempli talune modifiche al testo unificato, segnatamente con riguardo all'estensione delle misure previste al triennio 2010-2012.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Evidenzia il ruolo centrale della famiglia nelle attività di sostegno delle persone affette da gravi disabilità, delle quali richiama la particolare onerosità dal punto di vista psicologico ed economico.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Giudicato, quindi, necessario introdurre misure volte al riconoscimento di benefici previdenziali per quei lavoratori pubblici e privati che si dedicano all'assistenza di familiari disabili, auspica che nel prosieguo dell'iter del testo unificato siano affrontati i temi della decurtazione delle ferie e della tredicesima mensilità per i predetti lavoratori in congedo parentale, preannunziando che la sua componente politica presenterà uno specifico ordine del giorno al riguardo.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Rilevato che la grave crisi economica in atto non deve costituire un alibi per l'Esecutivo per ridurre in modo consistente le risorse volte a dare attuazione ad un provvedimento molto atteso dalle persone disabili, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, manifestando stupore per le condizioni poste dalla Commissione bilancio. Nel giudicare, quindi, doveroso riconoscere il valore sociale del lavoro di coloro che assistono familiari con handicap gravi, ai quali dovrebbe essere garantita anche maggiore flessibilità lavorativa, auspica che il senso di responsabilità impedisca a Governo e Parlamento di effettuare ulteriori tagli alle misure previste dal testo unificato in discussione.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Sottolineato il positivo contributo fornito dal relatore nel consentire per la prima volta ad un provvedimento come quello in discussione di giungere alla fase finale del suo iter parlamentare, evidenzia come tali disposizioni, volte in particolare ad introdurre benefici previdenziali per i lavoratori pubblici e privati aventi a carico soggetti con gravi disabilità, debbano necessariamente tenere conto della grave crisi economica internazionale. Richiamato quindi il costruttivo lavoro svolto in Commissione, dove, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria, Pag. VIIIera stata individuata una prima ipotesi di copertura finanziaria, auspica che sul tema delle risorse si possa pervenire ad una soluzione soddisfacente, anche con il contributo del Governo.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Manifestato l'orientamento favorevole della sua componente politica al testo unificato in discussione, volto ad aiutare le famiglie che convivono con disabilità gravi, auspica soluzioni non contingenti ma di medio-lungo periodo per le problematiche in questione, che peraltro sono destinate ad accentuarsi a fronte dell'invecchiamento medio della popolazione e della riduzione della consistenza dei nuclei familiari. Nel sottolineare, quindi, la necessità di un approccio complessivo alle politiche sociali per le famiglie, basato su interventi sinergici che coinvolgano anche il mondo del volontariato, auspica che sia ulteriormente estesa la portata del provvedimento, che, nell'attuale stesura, appare indirizzato ad una platea eccessivamente ristretta di beneficiari.

MARCO RONDINI (LNP). Richiamato il progressivo acuirsi delle problematiche sociali ed economiche connesse con le necessità di garantire un'adeguata assistenza alle persone disabili, evidenzia come sia dovere delle istituzioni e del legislatore valorizzare il ruolo della famiglia quale elemento fondamentale per garantire ai soggetti con gravi disabilità un idoneo sostegno ed un pieno inserimento nella società, introducendo, in particolare, benefici previdenziali per i lavoratori aventi a carico i predetti soggetti. Auspica infine a nome del suo gruppo, la sollecita approvazione del testo unificato in discussione.

GAETANO PORCINO (IdV). Ricordato il complesso iter del testo unificato in discussione, di cui richiama i principali contenuti e le modalità di copertura dei connessi oneri finanziari, segnala talune criticità derivanti, tra l'altro, dalle differenti misure previste per i lavoratori del settore pubblico e di quello privato. Nel manifestare, comunque, l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento, che giudica di grande umanità pur non considerandolo esaustivo e risolutivo, auspica che le disposizioni da esso recate vengano estese al personale della scuola e degli enti locali.

LUCIA CODURELLI (PD). Ricordato che il provvedimento in discussione, grazie anche all'impegno del relatore, recepisce finalmente le aspettative che da tanti anni nutrivano le numerose famiglie con persone gravemente disabili a carico, attraverso la previsione di taluni benefici previdenziali, sottolinea come gli oneri per le casse dello Stato saranno ammortizzati grazie anche alle minori esigenze di assistenza ai disabili da parte delle strutture pubbliche. Evidenzia quindi la difficile situazione delle donne lavoratrici che devono assistere figli gravemente disabili, che a suo avviso impone al legislatore di intervenire a loro sostegno. Prospettata, quindi, l'esigenza di adeguare il quadro normativo vigente anche per i soggetti rimasti esclusi dalle disposizioni in esame, dando in particolare piena attuazione alla legge n. 104 del 1992, ritiene che l'auspicabile approvazione del testo unificato in esame contribuirà a restituire dignità ai soggetti più deboli della società.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

TERESIO DELFINO (UdC), Relatore. Manifestato apprezzamento per le considerazioni svolte da tutti i deputati intervenuti, confida nella disponibilità di Parlamento e Governo ad una sollecita approvazione del provvedimento in discussione che, seppure non esaustivo, è volto a dare una seria risposta alle persone più deboli della società. Assicura, quindi, che in sede di Comitato dei nove saranno valutate attentamente tutte le proposte emendative presentate, pur ritenendo che non vi siano ampi margini di modifica del testo.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Pag. IXEspresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto da tutti coloro che hanno contribuito all'iter del testo unificato in discussione, assicura l'impegno del Governo a collaborare affinché siano individuate idonee soluzioni ai rilievi formulati dalla V Commissione, nell'interesse dei numerosi soggetti in difficoltà ai quali il provvedimento si rivolge.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

In morte dell'onorevole Roberto Di Rosa.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Roberto Di Rosa, recentemente scomparso.

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea ed il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 58).

Revoca dei poteri attribuiti dal Regolamento nell'ambito dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Popolo della Libertà ha comunicato la revoca dell'esercizio dei poteri attribuiti, in caso di assenza o impedimento del presidente, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 2, del Regolamento, all'onorevole Italo Bocchino.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 18 maggio 2010, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 60).

La seduta termina alle 20,05.