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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 351 di martedì 13 luglio 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'8 luglio 2010.

I deputati in missione sono settanta.

Discussione della relazione della XIV Commissione sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e sul programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese (Doc. XVIII, n. 24).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MARIO PESCANTE (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del Doc. XVIII, n. 24, sottolineando la rilevanza dell'esame degli strumenti di programmazione legislativa dell'Unione europea, che consente a tutti gli organi parlamentari di esprimersi organicamente sulle priorità politiche generali dell'Unione in tutti i suoi settori di attività. Richiamato quindi il proficuo lavoro svolto, in un clima sereno e costruttivo, dalla XIV Commissione nell'esame dei documenti e dei progetti di atti comunitari, evidenzia come il Programma appaia privo di un quadro strategico di riferimento a medio e lungo termine e come dallo stesso non emerga l'idea di Europa che la Commissione intende perseguire. Osservato inoltre che la crisi economica impone scelte nette e tempestive, ritiene che l'integrazione economica assuma il ruolo di motore della costruzione europea, sottolineando come la creazione di una governance economica europea sia il passaggio decisivo, tra l'altro, per il successo della strategia delineata fino al 2020. Richiamati gli orientamenti manifestatisi in tema di riforma del bilancio dell'Unione europea, delle politiche di coesione e di rilancio del mercato interno, stigmatizza l'insufficiente tutela del multilinguismo presso le istituzioni comunitarie, che ha provocato l'inaccettabile ritardo nella trasmissione dei documenti in discussione nella traduzione italiana, ringraziando il Ministro Ronchi per l'autorevole richiamo svolto in tal senso presso le competenti sedi dell'Unione europea.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Lamentato il disinteresse dell'opinione pubblica e della stampa sulle politiche europee, alle quali la Camera sta dedicando uno spazio più ampio rispetto al passato anche per il valore strategico che rivestono, sottolinea la necessità di riaffermare l'importanza dell'Unione europea, superando la farraginosità dei meccanismi comunitari. Nel giudicare, quindi, generico e dispersivo il Programma di lavoro della Commissione, ritiene opportuno omogeneizzare i tempi di discussione dei bilanci nazionali, accelerando il raggiungimento del risanamento finanziario e, nel contempo, avviando politiche di crescita e di sviluppo. Richiama, Pag. VIaltresì, i principali obiettivi da perseguire, quali la revisione del Patto di stabilità, l'avvio di una politica fiscale europea, un nuovo modello di Welfare, nonché il superamento dell'emergenza ambientale.

NICOLA FORMICHELLA (PdL). Nell'esprimere apprezzamento e condivisione per le argomentazioni svolte dal relatore, sottolinea come il Programma di lavoro in discussione prospetti l'adozione di misure che giudica inadeguate rispetto alle aspettative dei cittadini e persino agli obiettivi prefissati dalla stessa Commissione. Manifesta quindi preoccupazione per l'approccio minimalista di tale Organo, che sembra, nel pur difficile contesto politico ed economico, progressivamente non avvalersi del potere di iniziativa politica riconosciutogli dal Trattato di Lisbona. Lamentata quindi la carenza di un quadro strategico di riferimento di medio-lungo periodo, sottolinea la mancanza nel Programma di misure in tema di immigrazione atte a coinvolgere anche gli Stati membri meno esposti ai flussi migratori. Nel rammaricarsi infine per l'inadeguatezza delle misure previste per agevolare lo sviluppo delle piccole e medie imprese, segnatamente in tema di semplificazione degli appalti, stigmatizza l'inefficace tutela assicurata al multilinguismo dalle istituzioni comunitarie, rivolgendo un ringraziamento al Governo per l'impegno profuso nella difesa della lingua italiana.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Lamentato il significativo ritardo nella trasmissione del Programma di lavoro da parte della Commissione, legato a problemi relativi alla traduzione, auspica una riflessione sull'adozione di un regime linguistico che utilizzi come lingue di lavoro quelle dei sei principali Paesi europei. Nel rilevare, quindi, la mancanza nel Programma di adeguati riferimenti all'occupazione, allo sviluppo ed alle politiche agricole, evidenzia l'esigenza di un governo economico dell'Unione, anche attraverso una revisione del Trattato per i Paesi dell'area euro. Considerato, altresì, importante dotare l'Unione europea di risorse proprie per consentire effettive politiche di sostegno allo sviluppo, finanziate attraverso una tassa sulle transazioni finanziarie, esprime preoccupazione per un'interpretazione eccessivamente rigida del Trattato di Maastricht, sottolineando la necessità di una trattativa per evitare che il processo di allargamento dell'Unione determini difficoltà ad inserire le regioni italiane più deboli tra le aree destinatarie di misure comunitarie di sostegno.

SANDRO GOZI (PD). Ringraziato il relatore Pescante per il proficuo lavoro svolto, assicura il sostegno del suo gruppo a qualsiasi iniziativa il Governo intenda assumere a sostegno della tutela della lingua italiana nelle istituzioni comunitarie. Nel manifestare quindi preoccupazione per le difficoltà di tenuta dell'area dell'euro, dovute anche al prevalere di istanze antieuropeiste in numerosi Governi dell'Unione, segnatamente in Germania, ritiene fondamentale superare le indecisioni che ostacolano la realizzazione di una politica economica integrata dell'Unione europea: sollecita quindi il Governo italiano ad assumere un ruolo guida in Europa, al fine di incentivare l'Unione ad adottare più concrete politiche a favore della crescita economica e dell'occupazione, nonché per garantire una maggiore partecipazione alla vita democratica delle istituzioni comunitarie.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione, giudica inadeguati i riferimenti alle misure relative a crescita ed occupazione contenuti nel Programma di lavoro della Commissione e troppo generico il riferimento ad una strategia di difesa commerciale europea rispetto alla concorrenza sleale ed alla contraffazione. Nell'auspicare, quindi, la valorizzazione delle innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona, come il rispetto delle identità nazionali, comprese le autonomie regionali, ritiene che la politica di coesione debba dedicare particolare attenzione alle zone rurali ed alle regioni montane, giudicando preoccupante l'incapacità Pag. VIIdi alcune regioni nell'utilizzo dei fondi europei. Evidenziata, altresì, la debolezza della Commissione europea e la sua crescente lontananza dalle aspettative dei cittadini, sottolinea la necessità di semplificare le procedure comunitarie, adottando meccanismi più rigorosi di controllo sull'efficacia degli interventi.

ANTONIO RAZZI (IdV). Nel ritenere necessario che l'Unione europea adotti un nuovo e più rigido sistema di regole per il controllo dei mercati finanziari che, unitamente all'armonizzazione fiscale, possa consentire di evitare il ripetersi di gravi crisi economiche come quella in atto, evidenzia l'importanza di una maggiore partecipazione del Parlamento nazionale alla fase decisionale delle politiche comunitarie adottate dal nostro Paese, garantendo così un più efficace rispetto dei principi ispiratori del Trattato di Lisbona; auspica al riguardo una modifica dei Regolamenti parlamentari. Richiamata infine l'importanza di attuare politiche unitarie a livello europeo, in particolare nel settore industriale e delle attività produttive, nonché della tutela ambientale, esprime il giudizio positivo della sua parte politica sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010.

ENRICO FARINONE (PD). Richiamate le perplessità dei cittadini europei nei confronti delle istituzioni dell'Unione, ascrivibili, a suo avviso, anche a responsabilità dei Governi nazionali, sottolinea l'importanza della discussione odierna, ricordando il costruttivo contributo del suo gruppo. Nel giudicare, quindi, deludente il Programma di lavoro della Commissione, in cui mancano adeguati riferimenti ad una strategia di intervento a lungo termine, considera insufficienti le misure previste per la crescita e l'occupazione, rilevando come il solo rigore finanziario non sia sufficiente a consentire il superamento della crisi in atto. Evidenzia, altresì, la necessità di rilanciare il mercato interno e di attuare una politica industriale europea collegata a politiche di sostenibilità ambientale, favorendo l'innovazione tecnologica e sostenendo i settori avanzati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ANDREA RONCHI, Ministro per le politiche europee. Espressa soddisfazione per l'alto livello del dibattito odierno, rivolge un sentito ringraziamento al relatore Pescante per il proficuo lavoro svolto, nei confronti del quale manifesta piena sintonia. Ritiene quindi che taluni condivisibili interventi volti in particolare ad evidenziare le complesse dinamiche che hanno rallentato l'adesione a livello europeo di misure per il contrasto della grave crisi internazionale vadano integrati sottolineando il positivo ruolo svolto in tale contesto dal Governo italiano, che ha contribuito ad arginare le conseguenze innescate dalle difficoltà di Paesi come la Grecia. Evidenziato infine l'elevato profilo delle risoluzioni presentate, ritiene che queste possano costituire il punto di partenza per una condivisa politica finalizzata a ridurre la distanza tra cittadini ed istituzioni comunitarie, a predisporre una nuova politica estera europea e ad avviare una forte azione a tutela dell'uso della lingua italiana all'interno dell'Unione.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le risoluzioni Pescante n. 6-00041 e Gozi n. 6-00042 e rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Discussione della mozione Franceschini n. 1-00407: Misure volte al sostegno e al rilancio del settore del trasporto ferroviario.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta dell'8 luglio 2010.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Monai n. 1-00409, Misiti n. 1-00410, Vietti n. 1-00411 e Valducci n. 1-00412 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente. Pag. VIII
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MICHELE POMPEO META (PD). Illustra la mozione Franceschini n. 1-00407, richiamando le motivazioni di ordine economico-strutturale e sul piano della sostenibilità ambientale in base alle quali ritiene opportuno promuovere lo sviluppo del trasporto ferroviario, attraverso il più ampio coinvolgimento degli enti territoriali. Nell'esprimere altresì preoccupazione e contrarietà per i deleteri effetti sul traffico pendolare prodotti da talune misure previste dalla manovra economica, lamenta l'inerzia in materia del Governo e della maggioranza, rammentando le vicende che hanno portato alla reiezione di una sua proposta di legge volta ad introdurre una tassa di scopo per l'acquisto di nuovo materiale rotabile. Invita infine il Governo a definire - d'intesa con le regioni, gli enti locali e le istituzioni competenti - una strategia complessiva per il sistema del trasporto ferroviario di persone e di merci, come previsto dal dispositivo della mozione Franceschini n. 1-00407, di cui auspica l'approvazione con il più ampio consenso possibile.

CARLO MONAI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00409, richiamando preliminarmente l'attuale stato di grave difficoltà in cui versa il settore del trasporto ferroviario italiano, in particolare quello pendolare. Lamenta quindi la scarsa attenzione rivolta dal Governo al predetto comparto, a favore del quale non sono state stanziate adeguate risorse, dimostrando in tal modo la mancanza di volontà dell'attuale maggioranza di tutelare le fasce più deboli della popolazione. Evidenziata altresì l'esigenza di realizzare una adeguata opera di infrastrutturazione ferroviaria, anche per ridurre le emissioni di gas inquinanti causate dal trasporto su strada, denuncia con forza le gravi conseguenze che la politica governativa sta determinando per il trasporto pubblico locale, in assoluto spregio di qualsiasi ottica federalista.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua mozione n. 1-00410, sottolineando la migliore sostenibilità economica e ambientale del trasporto ferroviario, che reputa inopportunamente penalizzato dalla preferenza lungamente manifestata dai vari Governi per lo sviluppo del sistema di viabilità stradale ed autostradale. Espresso, altresì, un giudizio critico sull'assetto societario del gruppo Ferrovie dello Stato, che ritiene inadeguato ad assicurare la competitività del soggetto sul mercato europeo, sottolinea il ruolo strategico che a suo avviso l'Esecutivo dovrebbe avere per la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, di cui lamenta la grave arretratezza. Auspica infine che il Governo predisponga un piano pluriennale di completamento delle infrastrutture ferroviarie, anche al fine di colmare il grave ritardo in cui le stesse versano nel Mezzogiorno.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Illustra la mozione Vietti n. 1-00411, ribadendo la disattenzione del Governo nei confronti del settore del trasporto ferroviario, in particolare di quello del traffico pendolare, in favore del quale non sono state stanziate congrue risorse. Sottolineata quindi l'esigenza di adeguare la normativa nazionale alle disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei servizi ferroviari, segnatamente locale, richiama la fondamentale necessità di colmare il ritardo del nostro Paese in termini di infrastrutture ferroviarie, la cui realizzazione potrebbe consentire di ridurre il ricorso al trasporto su strada, con positive ricadute in termini di impatto ambientale e di riduzione delle emissioni nocive da quest'ultimo prodotte.

DANIELE TOTO (PdL). Nell'illustrare la mozione Valducci n. 1-00412, sottolinea come il Governo, malgrado l'avversa congiuntura economica, abbia impegnato significative risorse per l'efficientamento dei servizi offerti dal trasporto ferroviario e per la razionalizzazione dei costi di gestione. Riconosciuta altresì la necessità di uno sforzo ulteriore per superare le criticità Pag. IXtalvolta palesate dal sistema di servizio pubblico destinato al traffico pendolare, giudica deleteria qualunque scelta aziendale volta a contrapporsi allo sviluppo dei sistemi di alta velocità-alta capacità. Sottolineata la costante volontà degli Esecutivi di centrodestra di perseguire la realizzazione delle infrastrutture anche ferroviarie indispensabili per lo sviluppo del Paese, rammenta l'inserimento nella cosiddetta legge obiettivo dei lavori per il potenziamento della tratta Bari-Napoli, nonché la predisposizione del programma delle opere prioritarie. Richiamate le motivazioni sottese ad un adeguato ed efficiente risanamento del gruppo Ferrovie dello Stato, preannunzia la presentazione da parte del suo gruppo di strumenti di indirizzo volti a promuovere la liberalizzazione dei servizi di trasporto ferroviario di merci e passeggeri.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Sottolineata l'importanza del settore del trasporto ferroviario per lo sviluppo del Paese, rileva l'impegno profuso dal Governo al fine di stanziare risorse idonee a migliorare i servizi inerenti il comparto oggetto dei documenti di indirizzo in esame. Nell'invitare quindi l'Esecutivo a proseguire nella politica adottata a sostegno della rete infrastrutturale ferroviaria, tutelando in particolare le legittime aspettative dei pendolari, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Valducci n. 1-00412.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia alla ripresa pomeridiana della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La seduta, sospesa alle 12,15, è ripresa alle 15,35.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantaquattro.

Sull'ordine dei lavori.

LUCIA CODURELLI (PD). Chiede che il Governo riferisca urgentemente alla Camera sul perdurare delle difficoltà di transito sulla strada statale n. 36, che rappresenta un'arteria vitale per la mobilità della Valtellina.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Discussione del testo unificato delle proposte di inchiesta parlamentare: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (Doc. XXII, nn. 12-16-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del testo unificato in discussione, che prevede l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta con l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei fenomeni assai gravi della contraffazione e della pirateria in campo commerciale, al fine di poterli contrastare in modo efficace e di studiare la prassi sperimentata in Europa e la legislazione applicata nei Paesi membri dell'Unione europea. Ricordato, altresì, che durante l'iter in sede referente si è registrato un clima di ampia convergenza e collaborazione tra tutti i gruppi parlamentari, sottolinea Pag. Xche il documento in esame è finalizzato alla tutela delle produzioni e dei consumatori.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Condivide l'esigenza di affidare ad un'apposita Commissione d'inchiesta il compito di approfondire i fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale, nonché di individuare adeguate azioni per contrastarli, al fine di tutelare sia le numerose piccole e medie attività produttive sia i consumatori italiani. Esprime quindi soddisfazione per l'accoglimento di talune proposte emendative presentate dalla propria parte politica, volte in particolare a sanzionare adeguatamente tutte le pratiche distortive del mercato, nonché a sensibilizzare gli acquirenti di prodotti contraffatti. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul documento in discussione.

ANNA TERESA FORMISANO (UdC). Espressa profonda soddisfazione per l'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta di cui al testo unificato in discussione, su cui si è registrata l'unanime convergenza delle forze politiche, rileva la dimensione allarmante del danno arrecato al made in Italy dai fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. Nel ritenere altresì che il documento in esame costituisca un segnale importante in direzione della tutela dei prodotti nazionali e dei lavoratori italiani, penalizzati da un mercato parallelo del tutto falsato, auspica che l'istituzione di tale Commissione rappresenti l'avvio di una diffusa azione di sensibilizzazione sulla problematica in oggetto. Ringrazia infine il relatore per aver accolto un emendamento a sua firma volto a meglio definire la composizione della suddetta Commissione.

GIULIA COSENZA (PdL). Nell'auspicare l'approvazione quanto più ampiamente condivisa del testo unificato in discussione, sottolinea come la lotta alla contraffazione non si traduca soltanto nella tutela del made in Italy e della competitività della produzione del Paese, ma contribuisca anche a contrastare l'evasione fiscale e contributiva, nonché le attività commerciali condotte, tra l'altro, in violazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori, i cui proventi sono sovente reinvestiti nel sostegno di ulteriori attività illegali. Osservato inoltre come la normativa comunitaria non tuteli efficacemente gli Stati maggiormente esposti al mercato dei prodotti contraffatti, giudica opportuno un proficuo approfondimento delle relative problematiche da parte dell'istituenda Commissione d'inchiesta, auspicando che la stessa contribuisca a diffondere tra i consumatori una più responsabile cultura della legalità.

LUDOVICO VICO (PD). Sottolineata l'importanza del documento in discussione, rileva la capacità dei vettori dominanti di smistare le merci, anche illegali, presso qualsiasi destinazione, richiamando i preoccupanti dati inerenti al fenomeno della sottofatturazione, che, a suo avviso, tende ad eludere i controlli tributari, penalizzando fortemente le aziende. Evidenziata altresì la pericolosità delle procedure di sovrafatturazione delle merci, che tendono a favorire l'illecita costituzione di fondi all'estero e a diminuire gli utili tassati delle aziende, ritiene del tutto prioritario impedire che le amministrazioni finanziarie, italiane ed europee, perseguano tali fenomeni che danneggiano l'economia.

STEFANO ALLASIA (LNP). Nel constatare come sia la lotta alla contraffazione sia la tutela di prodotti made in Italy siano stati oggetto di un'articolata produzione normativa da parte delle Camere nel corso dell'attuale legislatura, rammenta l'impegno profuso dal suo gruppo in tal senso, segnatamente in occasione dell'approvazione della legge n. 55 del 2010 in tema di tracciabilità di prodotti nei settori tessile, Pag. XIdelle pelletterie e calzaturiero. Richiamato quindi il contenuto del documento in discussione, esprime soddisfazione per il clima di proficua collaborazione nel quale si è svolto l'iter in Commissione, auspicando la tempestiva e quanto più condivisa approvazione del testo da parte dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte che la Commissione ha presentato gli emendamenti 1.1 e 5.1, in relazione ai quali tutti i gruppi hanno rinunciato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
Avverte altresì che la I Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame dell'articolo 1)

RAFFAELLO VIGNALI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.1 della Commissione.

ADOLFO URSO, Viceministro dello sviluppo economico. Lo accetta.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 16,40, è ripresa alle 17.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Irrogazione di sanzioni ai sensi dell'articolo 60 del Regolamento.

PRESIDENTE. Dà conto delle sanzioni irrogate dall'Ufficio di Presidenza a seguito degli episodi verificatisi in Aula nella seduta del 7 luglio 2010 (vedi resoconto stenografico pag. 56).

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 1.1 della Commissione e l'articolo 1, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 4)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 5)

RAFFAELLO VIGNALI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.1 della Commissione.

ADOLFO URSO, Viceministro dello sviluppo economico. Lo accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 5.1 della Commissione, nonché l'articolo 5, nel testo emendato.

Pag. XII

(Dichiarazioni di voto finale)

GABRIELE CIMADORO (IdV). Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all'iter del testo unificato in esame, del quale sottolinea la rilevanza, evidenzia la necessità di contrastare in modo efficace il fenomeno della contraffazione, al fine di garantire la massima tutela dei consumatori.

ANNA TERESA FORMISANO (UdC). Espressa soddisfazione, al nome del suo gruppo, per la celere approvazione del testo unificato in esame, che unitamente al provvedimento in materia di made in Italy costituisce un segnale importante per la garanzia dell'utente finale, sottolinea la necessità di tutelare non solo i consumatori, ma anche i lavoratori delle piccole aziende, evitando gli enormi danni prodotti alla nostra economia dal fenomeno della contraffazione.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Sottolineata l'importanza dell'istituenda Commissione d'inchiesta al fine di tutelare la produzione ed i consumatori, nonché di contrastare i fenomeni di illegalità connessi alla contraffazione e alla pirateria nel settore commerciale, stigmatizza il lassismo dell'Unione europea in materia. Dichiara, infine, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

GIOVANNI SANGA (PD). Sottolineata la rilevanza della valorizzazione di marchi e prodotti italiani, evidenzia i rischi per la salute dei consumatori spesso causati da prodotti contraffatti, segnatamente nei settori farmaceutico ed agroalimentare. Ricordato, quindi, l'Osservatorio istituito a livello europeo per garantire un maggiore rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, richiama la necessità di favorire una più diffusa educazione dei consumatori europei e dei Paesi in via di sviluppo nei confronti della contraffazione, nonché un attento monitoraggio sulle violazioni, stabilendo pene minime a livello comunitario. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ENZO RAISI (PdL). Nel ringraziare i membri della X Commissione per il proficuo lavoro svolto, sottolinea la rilevanza del testo unificato in esame, sul quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo, evidenziando come l'istituzione della Commissione d'inchiesta garantirà la tutela del made in Italy e il contrasto ai fenomeni di illegalità spesso connessi alle attività produttive.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL), Relatore. Rivolge un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'iter del documento in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato dei Doc. XXII, nn. 12-16-A.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 1257, recante nuova disciplina del prezzo dei libri.

(Così rimane stabilito).

RICARDO FRANCO LEVI (PD). Ringrazia il presidente e i componenti della VII Commissione per aver consentito il trasferimento in sede legislativa della proposta di legge n. 1257.

BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL). Conferma il pieno sostegno del suo gruppo alla proposta di legge n. 1257, della quale sottolinea la rilevanza.

Pag. XIII

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Si associa alle considerazioni svolte dai deputati precedentemente intervenuti.

Seguito della discussione della relazione della XIV Commissione sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e sul programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese (Doc. XVIII, n. 24).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione e sono state presentate le risoluzioni Pescante n. 6-00041 e Gozi n. 6-00042.

PRESIDENTE. Avverte che le risoluzioni precedentemente presentate sono state ritirate ed è stata presentata la risoluzione Pescante n. 6-00043.
Avverte altresì che la Presidenza non ritiene ammissibile la risoluzione presentata dal deputato Maurizio Turco.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Esprime parere favorevole sulla risoluzione Pescante n. 6-00043.

(Dichiarazioni di voto)

LUCA VOLONTÈ (UdC). Sottolineato il ruolo strategico che l'Italia è chiamata a svolgere nel processo decisionale europeo, auspica una revisione dei Regolamenti parlamentari che consenta una più incisiva partecipazione delle Camere all'elaborazione della normativa comunitaria. Evidenziato, altresì, che la V Commissione ha giudicato carente il Programma di lavoro della Commissione europea, anche perché privo di una prospettiva di lungo periodo, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla risoluzione Pescante n. 6-00043.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Giudicato accettabile il contenuto della risoluzione Pescante n. 6-00043, sulla quale dichiara voto favorevole, rileva l'assenza di specifici riferimenti al tema dell'allargamento dell'Unione europea, stigmatizzando la sostanziale rinunzia del Parlamento a discutere sui negoziati inerenti all'adesione di Paesi quali la Turchia e la Croazia.

ANTONIO RAZZI (IdV). Nel manifestare soddisfazione per lo spirito unitario che ha animato i lavori della Camera relativamente al programma della Commissione europea, prospetta l'esigenza che l'Unione europea adotti regole più rigide per i settori bancario e finanziario, al fine di arginare meglio quei fenomeni speculativi che hanno originato la grave crisi economica in atto. Nel valutare positivamente l'accoglimento di talune istanze avanzate dal suo gruppo, il quale esprimerà quindi voto favorevole sulla risoluzione Pescante n. 6-00043, ritiene si debba attribuire grande valore all'azione di tutela delle lingue nazionali emersa nel corso del dibattito.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Nel richiamare il condivisibile contenuto della risoluzione Pescante n. 6-00043, sulla quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo, ricorda l'atteggiamento assunto dalla propria parte politica sul ruolo non sempre incisivo svolto dall'Italia in ambito europeo. Manifestata quindi soddisfazione per l'intendimento di delineare un modello europeo rispettoso delle autonomie locali, auspica che le istituzioni comunitarie adottino iniziative concrete al fine di sostenere la crescita e lo sviluppo, venendo incontro alle legittime esigenze delle piccole e medie imprese. Esprime infine talune perplessità sull'adesione della Turchia all'Unione europea.

SANDRO GOZI (PD). Nel rimarcare come sia sempre più stringente l'esigenza di promuovere adeguatamente un concetto di Unione europea ispirato al principio di integrazione politica, esprime soddisfazione per il fatto che anche la maggioranza abbia per la prima volta condiviso tale istanza con la presentazione della risoluzione Pescante n. 6-00043, sulla Pag. XIVquale il suo gruppo esprimerà voto favorevole. Espressa quindi la ferma convinzione circa l'esigenza di adeguare i bilanci comunitari, segnatamente attraverso l'introduzione di un prelievo di lieve entità sulle transazioni finanziarie, ricorda che la propria parte politica vigilerà attentamente sull'attuazione degli impegni assunti dal Governo nel corso del dibattito.

NICOLA FORMICHELLA (PdL). Nel ringraziare il relatore e tutti i componenti la XIV Commissione per il proficuo lavoro svolto, nonché il sottosegretario Ronchi per l'impegno profuso nel corso del dibattito, richiama le condivisibili finalità della risoluzione Pescante n. 6-00043, sulla quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene, alla luce di un'attenta valutazione del testo della risoluzione Pescante n. 6-00043, di non poter confermare il voto favorevole precedentemente dichiarato.

MATTEO MECACCI (PD). Dichiara l'astensione dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico, attesa l'assenza, nella risoluzione Pescante n. 6-00043, di riferimenti all'adesione della Turchia all'Unione europea.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Invita la Presidenza a rendere nota all'Assemblea la parte della risoluzione Pescante n. 6-00043 che tratta del processo di allargamento dell'Unione europea.

PRESIDENTE. Premesso che il testo della risoluzione Pescante n. 6-00043 è stato tempestivamente posto in distribuzione, dà lettura della parte del documento di indirizzo richiamata dal deputato Quartiani.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Pescante n. 6-00043.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza a fornire chiarimenti circa la declaratoria di inammissibilità della risoluzione presentata dal deputato Maurizio Turco.

PRESIDENTE. Ricorda le ragioni sottese alla declaratoria di inammissibilità del documento di indirizzo richiamato dal deputato Giachetti.
Avverte altresì che, secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, la trattazione del restante argomento iscritto all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati DANIELA SBROLLINI (PD), ANDREA SARUBBI (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), JOLE SANTELLI (PdL), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), RENATO FARINA (PdL) e FILIPPO ASCIERTO (PdL), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati MAURIZIO TURCO (PD) e ALESSANDRO BRATTI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 14 luglio 2010, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 78).

La seduta termina alle 18,40.