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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 382 di mercoledì 13 ottobre 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 10,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 7 ottobre 2010.

I deputati in missione sono sessantasette.

Discussione dello schema della decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013 (doc. LVII, n. 3)

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MASSIMO BITONCI (LNP), Relatore. Rileva che la decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, che costituisce il nuovo documento di programmazione economica e finanziaria delineato dalla nuova legge di contabilità e finanza pubblica, indica gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica per il triennio successivo, recando inoltre la definizione degli obiettivi programmatici articolati per i tre sottosettori del conto delle amministrazioni pubbliche relativi all'amministrazione centrale, alle amministrazioni locali e agli enti di previdenza. Osserva inoltre che il documento in discussione si limita a recepire gli effetti del decreto-legge n. 78 del 2010, confermando sostanzialmente gli obiettivi programmatici già delineati. Sottolinea inoltre che si prevede una revisione al rialzo delle stime di crescita dell'economia italiana per l'anno in corso nell'ordine di 0,2 punti percentuali, unitamente con un consistente incremento delle esportazioni. Nel rilevare infine che le misure adottate consentiranno il rispetto degli obiettivi programmatici concordati in sede europea e contenuti nell'aggiornamento del programma di stabilità, con particolare riferimento al livello di indebitamento netto tendenziale, esprime apprezzamento per le scelte operate dal Governo relativamente al programma delle infrastrutture strategiche allegato al documento in esame.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Lamenta preliminarmente il mancato rispetto da parte del Governo dei termini e delle procedure per la presentazione dello schema di decisione di finanza pubblica, in spregio delle disposizioni di legge e delle prerogative parlamentari. Nell'esprimere altresì forti dubbi sul raggiungimento degli obiettivi delineati nella manovra economica varata prima della pausa estiva, giudica sostanzialmente e politicamente superato il documento in discussione, in particolare alla luce delle decisioni recentemente assunte in sede europea, che hanno ipotizzato interventi sull'economia del nostro Paese di portata ben superiore a quanto erroneamente stabilito dal Governo. Nel ritenere quindi doveroso pianificare una nuova e più realistica strategia di rientro del debito e di sostegno allo sviluppo che sia basata principalmente sul contenimento della spesa pubblica, riducendo gli sprechi, e su una decisa azione Pag. VIdi contrasto all'evasione fiscale, sollecita l'Esecutivo a prendere atto dell'andamento disastroso dell'economia nazionale e a rivedere i propri proclami propagandistici sulla realizzazione di grandi infrastrutture.

ALDO DI BIAGIO (FLI). Sottolinea che il documento in discussione presenta rilevanti elementi di criticità, segnatamente con riferimento alla mancata previsione di ulteriori disposizioni correttive, che determinerà un peggioramento del rapporto deficit-PIL nel prossimo triennio. Lamenta, inoltre, l'assenza di misure relative alla disciplina fiscale applicata ai lavoratori italiani residenti all'estero, auspicando che nella prossima legge di stabilità si prevedano interventi finalizzati, tra l'altro, a tutelare tali lavoratori e a sostenere la crescita dell'economia italiana.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Lamentato il notevole ritardo nella presentazione da parte del Governo del documento in discussione, che dimostra ancora una volta mancanza di rispetto delle prerogative parlamentari, considera solo parzialmente veritiere le giustificazioni addotte al riguardo dal Ministro Tremonti. Nel ritenere quindi improvvida ed ingiusta la politica di tagli lineari attuata dal Governo, che penalizzerà in maniera indiscriminata gli enti locali ed esporrà l'Italia alle conseguenze del maggior rigore delle politiche economiche comunitarie, più intransigenti nei confronti dei Paesi con elevato debito pubblico, evidenzia l'esigenza di colmare il grave deficit di competitività dell'economia europea rispetto a quella di altre aree del mondo. Giudica, inoltre, alla luce dei più importanti indicatori economici, depressivo e non strutturale il quadro complessivo delle decisioni economiche adottate dal Governo, che appare disinteressato sia ad intervenire nei confronti di un sistema fiscale iniquo sia a colpire gli evasori. Sollecita quindi il varo di misure per il rilancio dello sviluppo e per il sostegno dei redditi delle famiglie, nonché per liberalizzare i mercati e realizzare importanti infrastrutture.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Giudica intellettualmente disonesto attribuire all'abolizione delle province effetti sostanziali sulla riduzione della spesa pubblica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Esprime, quindi, apprezzamento per l'operato del Governo, il quale, anziché ricercare improbabili soluzioni miracolistiche, ha inteso mantenere un clima di fiducia e garantire la coesione sociale, senza peraltro incidere negativamente sul debito pubblico, il cui elevato ammontare è ascrivibile a responsabilità dei Governi succedutisi nei decenni precedenti. Nel richiamare, altresì, alcuni confortanti segnali di ripresa economica, come l'aumento dei consumi finali e degli investimenti fissi lordi, ritiene che non sussistano al momento le condizioni per una riduzione del prelievo fiscale, sottolineando la necessità di una precisa assunzione di responsabilità con riguardo al deficit sanitario di talune regioni, segnatamente del Meridione. Nel ricordare, infine, l'aumentato recupero dell'evasione fiscale ed il sequestro di ingenti patrimoni delle organizzazioni criminali, invita a riflettere sulle competenze dell'Unione europea in tema di contabilità pubblica.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Stigmatizzato il ritardo con il quale è stato presentato il documento in discussione, esprime perplessità sulla reale capacità del Governo di predisporre in tempi adeguati i piani nazionali di riforma previsti in ambito europeo. Richiama, quindi, gli aspetti di maggior criticità presenti nel documento in esame, soffermandosi sull'aumento del tasso di disoccupazione all'8,7 per cento, sull'incremento di 15 punti del rapporto tra debito e PIL negli ultimi due anni e sul sostanziale mantenimento dei livelli di spesa corrente, precisando che il calo della spesa in conto capitale e degli investimenti compromette le prospettive di sviluppo del Paese. Manifestata Pag. VIIaltresì preoccupazione per le stime relative al tasso di crescita dell'economia italiana, che, a suo avviso, denotano il fallimento della strategia di politica economica attuata dall'Esecutivo; richiama in merito i moniti formulati dal rappresentante della Banca d'Italia, ritenendo necessario avviare concrete riforme, agire sulla leva delle liberalizzazioni, nonché rivedere il sistema di tassazione delle rendite ed alleviare la fiscalità a carico dei lavoratori e delle famiglie.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Ritiene ingiustificate le critiche rivolte da esponenti dell'opposizione al Ministro Tremonti, il quale ha assicurato la tenuta della finanza pubblica, garantendo nel contempo misure di sostegno al reddito. Richiamati, quindi, gli eccellenti risultati conseguiti nella lotta all'evasione fiscale, sottolinea la stabilità del quadro complessivo delineato nella decisione di finanza pubblica, preannunziando la presentazione di una risoluzione volta ad impegnare il Governo a tenere fede agli impegni assunti in sede europea, con particolare riferimento al contenimento del rapporto deficit-PIL sul piano triennale. Evidenzia, altresì, la necessità di portare a termine una riforma fiscale che garantisca la diminuzione del prelievo, di rilanciare le attività produttive nel Mezzogiorno, nonché di sostenere l'occupazione in particolare giovanile, reperendo le risorse attraverso l'attuazione del federalismo fiscale, il contrasto all'evasione fiscale ed al lavoro irregolare ed altresì tramite la riduzione dei tempi dei procedimenti civili e penali.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede che il Governo fornisca chiarimenti al Parlamento circa gli incidenti che hanno determinato la sospensione della partita di calcio tra l'Italia e la Serbia, che avrebbe dovuto svolgersi ieri sera a Genova.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

La seduta, sospesa alle 12,30, è ripresa alle 12,40.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Informativa urgente del Governo sul grave attentato nel quale sono rimasti uccisi quattro militari italiani e sugli sviluppi della situazione in Afghanistan.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 25).

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Nel fornire una dettagliata ricostruzione del grave attentato verificatosi sabato scorso in Afghanistan, che ha provocato la morte di quattro militari italiani ed il ferimento di un loro commilitone, esprime sentimenti di profondo cordoglio ai familiari delle vittime. Richiamata quindi l'evoluzione del quadro operativo in cui si colloca l'attività del nostro contingente nella parte ovest del Paese asiatico, ribadisce che non vi è alcun dubbio sul rispetto da parte dei nostri militari delle regole di ingaggio, che non debbono mutare dopo il tragico episodio. Sottolineato quindi che l'ipotesi, emersa tra gli stessi militari impegnati sul campo, di dotare di bombe i velivoli italiani impiegati in Afghanistan si giustifica alla luce delle mutate condizioni nonché sulla base delle nuove direttive impartite dai vertici della missione internazionale, preannunzia che assumerà ogni decisione al riguardo ponendo sempre al centro la sicurezza dei nostri soldati e tenendo conto della necessità della più ampia condivisione possibile, che auspica si registri nel dibattito parlamentare, necessaria per garantire ai nostri militari il forte sostegno della nazione. Nel ritenere quindi che le parole del Presidente Napolitano fughino in maniera Pag. VIIIinequivocabile qualunque dubbio sulla costituzionalità della missione in Afghanistan, sottolinea come i tempi della sua durata sono dettati dagli obiettivi e dalla strategia perseguiti, ipotizzando che la zona soggetta al controllo italiano possa essere riconsegnata al governo locale anche prima di altre aree, eventualità che comunque non equivarrebbe in alcun modo ad una conclusione anticipata della missione italiana. Rivolge infine un sentito ringraziamento ai militari impegnati a difesa della pace per l'abnegazione con la quale assolvono al loro compito.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di solidarietà ai familiari dei militari italiani coinvolti nell'attentato oggetto dell'informativa, giudica condivisibili le considerazioni svolte dal Ministro La Russa, sottolineando le ragioni strategiche sottese alla partecipazione del contingente italiano nel contesto afghano, segnatamente aiutare tali popolazioni a riconquistare livelli adeguati di libertà e di civiltà, nonché evitare che l'Afghanistan ritorni ad essere strumento del terrorismo internazionale. Nel reputare altresì necessario assicurare ai militari impegnati in tale delicata missione il più ampio e condiviso sostegno del Parlamento, ritiene opportuno dotare il nostro contingente di ulteriori mezzi di difesa, considerando peraltro improprio dibattere sulla precisa tempistica di tale intervento.

PIERO FASSINO (PD). Nell'esprimere a nome del suo gruppo sentimenti di solidarietà ai familiari dei militari caduti in Afghanistan, sottolinea il ruolo essenziale svolto dalle nostre Forze armate, inviate nel pieno rispetto del dettato costituzionale, al fine di assicurare pace e stabilità nel territorio afghano. Nel giudicare quindi privo di senso un ritiro unilaterale e immediato del nostro contingente militare, ritiene che il Governo italiano debba concorrere attivamente alla definizione di scelte, obiettivi e tempi, al fine di garantire le condizioni di sicurezza della popolazione civile e di stabilità politica del Paese, incoraggiando le istituzioni locali al dialogo ed alla riconciliazione.

FRANCO GIDONI (LNP). Nell'esprimere, personalmente e a nome del suo gruppo, sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime del tragico attentato, rivolge un augurio di pronto ristabilimento al militare ferito, sottolineando che ogni decisione sull'ipotesi di dotare di bombe gli aerei italiani impiegati in Afghanistan dovrebbe essere demandata ad una più appropriata valutazione di tipo tecnico, riservando al Parlamento il compito di delineare gli indirizzi generali relativi alla missione italiana. Ricordato quindi che, con la sola eccezione del Libano, la Lega Nord ha sempre assicurato il proprio sostegno al Governo con riferimento alle varie missioni internazionali che vedono impegnati nostri contingenti, sottolinea l'opportunità di valutare le prospettive della missione in Afghanistan e di definire i tempi del disimpegno italiano, analogamente a quanto stanno facendo altri Paesi.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari dei militari coinvolti nel grave attentato in Afghanistan, molti dei quali provenienti dal Mezzogiorno, sottolinea la necessità che le forze politiche non si dividano sulla natura e sui tempi di tale missione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nel ritenere altresì l'uso della forza militare compatibile anche con le missioni di pace, caratterizzate da gravi rischi, invita il Ministro La Russa ad assumersi la responsabilità della scelta inerente l'opportunità di dotare il nostro contingente di ulteriori mezzi di difesa, confermando il sostegno della sua parte politica all'azione di contrasto del terrorismo internazionale.

GIANFRANCO PAGLIA (FLI). Lamentata la scarsa presenza di deputati in Aula Pag. IXnel dibattito odierno, sottolinea la necessità di integrare il contingente militare italiano in Afghanistan, aumentando la capacità operativa dei mezzi e intensificando i servizi di intelligence al fine di garantire una maggiore tutela dei nostri militari, chiamati a svolgere un ruolo fondamentale a difesa della popolazione civile. Invita quindi il Ministro La Russa a proseguire nella strategia fin qui adottata.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio ai familiari delle vittime e di solidarietà al militare rimasto ferito nel tragico attentato di sabato scorso, evidenzia come il drastico mutamento della situazione nel contesto asiatico imponga un'attenta analisi delle prospettive della missione, rinnovando l'invito ad un ampio confronto parlamentare al riguardo; ritiene, a tal fine, che l'ipotesi di dotare di bombe gli aerei italiani rappresenti solo un falso problema.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Ritiene che un eventuale ritiro immediato del contingente italiano dall'Afghanistan costituirebbe un grave errore, atteso che occorre conseguire l'obiettivo di assicurare un controllo duraturo del territorio per pervenire alla definitiva stabilizzazione del Paese; concorda inoltre sulla necessità che al predetto contingente siano forniti tutti i mezzi necessari per garantirne la massima sicurezza.

ARTURO IANNACCONE (Misto-Noi Sud LA-PLI). Nell'esprimere, a nome della sua componente politica, sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime dell'attentato verificatosi in Afghanistan, manifesta apprezzamento per le dichiarazioni del Ministro La Russa, esprimendo pieno sostegno all'operato del Governo, che invita ad assumere tutte le iniziative necessarie al fine di garantire pace e stabilità nel territorio afghano.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Nell'associarsi, anche a nome della sua componente politica, al cordoglio per le vittime del tragico episodio oggetto dell'informativa, richiama l'esigenza che non venga meno il sostegno ai nostri connazionali impiegati in Afghanistan, assicurando loro tutte le necessarie dotazioni per operare in sicurezza. Auspica quindi che si pervenga ad una efficace strategia della missione internazionale, in grado di garantire tempi certi per la conclusione delle operazioni.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC). Espressa solidarietà ai familiari delle vittime dell'attentato verificatosi in Afghanistan, ritiene che l'eventuale decisione di potenziare l'armamento dei mezzi militari italiani presenti in quel territorio debba essere affidato alla piena ed esclusiva responsabilità del Ministro della difesa.

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

MASSIMO DONADI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01271, sulle conseguenze dell'abrogazione del decreto legislativo n. 43 del 1948 in materia di associazioni di carattere militare con scopi politici.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato MASSIMO DONADI (IdV), il quale giudica la risposta insufficiente e gravissima, ritenendo che il Governo avrebbe avuto il dovere giuridico e morale di intervenire per evitare l'abrogazione della norma concernente il reato di associazione militare con finalità politiche.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli Pag. Xn. 3-01272, sui risultati conseguiti in materia di semplificazione normativa e ulteriori iniziative al riguardo per favorire la competitività del «sistema Paese».

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), che ringrazia il Ministro per la risposta, della quale si dichiara soddisfatto.

GIULIA COSENZA (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01273, sugli orientamenti del Governo in merito alla partecipazione dei privati alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.

SANDRO BONDI, Ministro per i beni e le attività culturali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato GIULIA COSENZA (FLI), che ringrazia il Ministro per la risposta, evidenziando l'esigenza di prevedere incentivi di carattere fiscale per favorire la partecipazione dei privati alla gestione del patrimonio culturale del Paese.

ROBERTO RAO (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01274, sugli intendimenti del Governo in merito alla proroga dell'efficacia dei limiti previsti dall'articolo 7 del decreto-legge n. 144 del 2005 in materia di accesso senza fili alla rete Internet.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato ROBERTO RAO (UdC), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, giudica opportuna l'abrogazione della norma richiamata nell'atto ispettivo.

MASSIMO BITONCI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01275, sulle misure in relazione alla chiusura dello stabilimento Carrier di Torreglia (Padova) e iniziative per la riduzione del costo del lavoro al fine di contrastare la delocalizzazione delle imprese.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato MASSIMO BITONCI (LNP), che invita il Governo ad attivarsi per evitare la delocalizzazione all'estero di imprese italiane.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01276, sulle iniziative per favorire la ripresa economica, anche in relazione ai nuovi parametri per l'accesso al credito stabiliti dall'accordo «Basilea 3».

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE), che, stigmatizzata l'assenza in Aula del Ministro Tremonti, invita il Governo ad adottare le opportune iniziative per incentivare investimenti da parte delle imprese.

PINA PICIERNO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01277, sugli intendimenti in ordine a misure di protezione a favore dei magistrati destinatari di minacce e intimidazioni da parte della criminalità organizzata ed elementi di competenza in merito ad una presunta riunione tra esponenti di vertice delle mafie svoltasi recentemente a Messina.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato DONATELLA FERRANTI (PD), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatta della risposta, che giudica di stampo burocratico, manifesta preoccupazione per la politica attuata dal Governo in materia di lotta alla criminalità organizzata.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantanove.

Pag. XI

Si riprende la discussione del doc. LVII, n. 3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere sostanzialmente inutile il documento in discussione, che presenta dati inattendibili in quanto meramente ripetitivi di quelli inseriti nella precedente manovra finanziaria ed oltretutto superati dall'attuale congiuntura economica, lamenta la mancata indicazione ad opera del Governo di una prospettiva strategica per il rilancio dell'economia del Paese. Stigmatizza quindi la scarsa attenzione prestata dal Ministro Tremonti alle proposte avanzate dalla sua parte politica in tema di contenimento della spesa pubblica, di contrasto all'evasione fiscale e di riduzione dei costi della politica, segnatamente attraverso l'abolizione delle province.

MARIO PEPE (PD). Osservato preliminarmente che i provvedimenti in materia economica varati dal Governo dovranno rispettare i parametri definiti in ambito europeo con la predisposizione dei piani nazionali di riforma e dei programmi di stabilità, richiama il contenuto del documento in discussione; sottolinea, quindi, la necessità di varare adeguate riforme finalizzate a promuovere l'occupazione e lo sviluppo dell'economia, venendo incontro alle legittime aspettative del Mezzogiorno e rispettando il ruolo e le esigenze degli enti locali.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nel ritenere che per favorire la ripresa economica del Paese sarebbe necessario varare le riforme strutturali dei settori strategici del sistema produttivo, esprime un giudizio critico sulle politiche, a suo avviso attendistiche, messe in atto dal Governo, paventando il rischio di un ulteriore peggioramento della congiuntura economica con gravi ripercussioni sul piano sociale. Nel ritenere quindi necessario un ben diverso approccio da parte dell'Esecutivo, lamenta il sostanziale svuotamento di significato politico del confronto parlamentare sul documento in discussione, manifestando sul medesimo l'orientamento contrario della sua componente politica.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Manifesta imbarazzo per la discussione di un documento privo di significato, emblematico della politica di un Governo che ha compiuto scelte fallimentari in campo economico, determinando, tra l'altro, l'innalzamento del debito pubblico e l'incremento del tasso di disoccupazione; stigmatizza inoltre le logiche clientelari ed affaristiche sottese ad alcune decisioni dell'Esecutivo, segnatamente in tema di concessioni per i giochi e le scommesse.

MARIO LOVELLI (PD). Stigmatizza il ritardo con il quale è stato presentato un documento che appare sostanzialmente superato dalla nuova strategia avviata in ambito europeo, oltre che politicamente debole, scarsamente innovativo e inidoneo a reagire alla difficile congiuntura economica internazionale. Sottolineata, quindi, la necessità di varare concrete riforme di sistema, richiama le problematiche inerenti la realizzazione di opere infrastrutturali, soffermandosi sulla mancanza di progettualità da parte del Governo, che penalizza, in particolare, il trasporto pubblico locale.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Nel lamentare la lacunosità del documento in discussione relativamente alle opere necessarie a mantenere l'impegno straordinario per il Mezzogiorno annunciato dal Governo, sottolinea la necessità di interventi incisivi e coraggiosi in tal senso, segnatamente in funzione di un improcrastinabile riequilibrio infrastrutturale, della introduzione di una fiscalità di vantaggio nelle aree sottoutilizzate e per l'attuazione in senso solidale del federalismo fiscale. Espresse altresì forti perplessità sul tenore del documento in esame, che reputa superato e svuotato di contenuti, auspica la tempestiva adozione da parte del Governo di adeguate e concrete iniziative per il rilancio del Meridione, che costituisce l'unica ragione di sostegno all'Esecutivo da parte della sua componente politica.

Pag. XII

MAINO MARCHI (PD). Nel giudicare non condivisibile la decisione di finanza pubblica in discussione, peraltro considerata superata dallo stesso Governo, ne richiama le principali criticità, ritenendo i tagli effettuati nei confronti delle amministrazioni locali insostenibili ed incompatibili con l'impianto della legge delega in materia di federalismo fiscale. Sottolineata, quindi, la necessità di una seria politica industriale per favorire il rilancio dei consumi, ribadisce la disponibilità del suo gruppo all'esame di una riforma fiscale, ritenendo inattendibili le previsioni contenute nel documento in esame relativamente alla crescita economica.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Donadi n. 6-00048, Casini n. 6-00049, Franceschini n. 6-00050 e Cicchitto n. 6-00051.
Prende altresì atto che il relatore rinunzia alla replica.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ritenere preliminarmente che talune valutazioni circa il fatto che il documento in discussione appaia ormai superato debbono essere lette alla luce del graduale trasferimento in sedi sovranazionali, e segnatamente europee, delle scelte di politica economica e di programmazione industriale, sottolinea che dovrebbe restare di competenza del Parlamento la valutazione sugli indirizzi generali circa le posizioni che il Governo esprime nelle predette sedi. Ricordato quindi che la decisione di finanza pubblica fornisce le linee guida alle quali l'Esecutivo si è ispirato per fronteggiare la grave crisi economica, salvaguardando i conti pubblici e mantenendo un quadro sociale equilibrato, esprime parere favorevole sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.

Decorre da questo momento il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni elettroniche senza registrazione di nomi.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 3286 ed abbinata, recanti norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004.

(Così rimane stabilito).

Sull'ordine dei lavori.

EMANUELE FIANO (PD). Chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera sui gravi episodi verificatisi ieri a Genova in occasione del previsto incontro di calcio tra le nazionali di Italia e Serbia.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

FURIO COLOMBO (PD). Ritiene che la tragedia vissuta dal popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale non possa essere oggetto di alcuna forma di negazionismo e debba anzi costituire un monito affinché non si affermino più fenomeni di intolleranza e di antisemitismo.

PAOLA BINETTI (UdC). Stigmatizza la continua violazione dei diritti umani in Pakistan, dove minori di fede cristiana sono stati oggetto di inaccettabili forme di violenza.

Seguito della discussione dello schema della decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013 (doc. LVII, n. 3).

(Dichiarazioni di voto)

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Nel giudicare preoccupante l'assenza Pag. XIIIdi politiche per il Mezzogiorno nella decisione di finanza pubblica, in contraddizione con le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio, considera importante che, su proposta della sua parte politica, la risoluzione di maggioranza riconosca la necessità di un equilibrio infrastrutturale tra le diverse aree del Paese, che ritiene propedeutico all'attuazione del federalismo fiscale. Dichiara, quindi, il voto favorevole della sua componente politica sul predetto documento di indirizzo.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-Noi Sud LA-PLI). Ricordato che le misure positivamente adottate dall'Esecutivo hanno consentito all'Italia di fronteggiare con efficacia la grave crisi economica internazionale, contenendo nel contempo la spesa pubblica, auspica che l'azione politica del Governo prosegua puntando ad una riduzione della pressione fiscale ed al sostegno dell'economia meridionale. Dichiara quindi che la sua componente politica esprimerà voto favorevole sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Nel giudicare non condivisibili l'impostazione di politica economica del Governo ed i contenuti della decisione di finanza pubblica, ritiene non siano stati adeguatamente affrontati i problemi strutturali del Paese, resi più evidenti dalla crisi economica. Pur ritenendo accettabile, quindi, il risultato relativo all'equilibrio di bilancio, rileva che il Governo non accompagna ai tagli effettuati le opportune riforme, invitando l'Esecutivo ad una maggiore attenzione ai settori strategici del Paese, nonché a prevedere misure in materia di crescita e di liberalizzazioni.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Ricorda che non sono stati raggiunti gli obiettivi annunciati dal Governo circa la correzione dei conti dello Stato ed il rientro del deficit e del debito pubblico, come dimostrato dalle decisioni assunte in sede europea, che imporranno al nostro Paese ingenti sacrifici.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
INDI
DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

RENATO CAMBURSANO (IdV). Evidenziato quindi che tale situazione richiede una decisa inversione di rotta nelle scelte di politica economica, che si basi su una riduzione degli sprechi e su un più efficace contrasto all'evasione fiscale, lamenta l'assenza di indicazioni circa gli indirizzi che il Governo intende seguire al riguardo, che ritiene si giustifichi con la consapevolezza dell'imminenza delle elezioni anticipate. Dichiara infine voto contrario sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

ALDO DI BIAGIO (FLI). Ribadito come il documento in esame presenti rilevanti criticità, lamenta la mancata individuazione di disposizioni correttive della manovra di finanza pubblica, paventando il rischio di un conseguente peggioramento del rapporto tra il deficit di bilancio ed il PIL. Evidenzia quindi l'esigenza di introdurre già nella prossima legge di stabilità misure di sostegno ai cittadini attraverso la riduzione della pressione fiscale, la promozione di una vera politica infrastrutturale, nonché un piano di rilancio del Mezzogiorno. Nell'auspicare inoltre il reperimento di un'adeguata copertura finanziaria per il provvedimento di riforma del sistema universitario, giudica necessario il varo di norme a favore dei cittadini italiani residenti all'estero. Nell'esprimere infine la convinzione che il Governo presterà la dovuta attenzione alle sollecitazioni emerse dal confronto parlamentare, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

Decorre da questo momento il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni nominali elettroniche.

Pag. XIV

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Sottolineato il ritardo nella presentazione da parte del Governo del documento in esame che, tra l'altro, appare carente di indicazioni concrete, evidenzia come la decisione di finanza pubblica non sia coerente con le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio nella seduta del 29 settembre scorso e come la politica dei tagli lineari attuata dall'Esecutivo abbia prodotto effetti negativi. Rilevata, altresì, la necessità di procedere a riforme organiche, tra le quali ricorda l'abolizione delle province, le aggregazioni di comuni, la revisione del Patto di stabilità e la riorganizzazione dei servizi pubblici locali, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Ricordato il delicato contesto economico-finanziario in cui il Governo si è trovato ad operare, nonché il complesso delle iniziative poste in essere in sede europea per garantire la messa in sicurezza dei conti pubblici e la stabilità dei mercati finanziari, esprime apprezzamento per l'oculatezza e la tempestività delle politiche finanziarie perseguite dal Governo, delle quali richiama gli indirizzi e le misure operative salienti. Ribadito altresì come l'attuazione del federalismo fiscale costituisca un'imprescindibile occasione per razionalizzare la spesa pubblica e rendere più efficaci i servizi erogati ai cittadini, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Rilevato che con il documento in discussione il Governo di fatto svilisce la sessione di bilancio e dimostra di non essere in grado di affrontare con serietà la preoccupante crisi economica in atto, invita l'Esecutivo ad un'assunzione di responsabilità, attuando una politica di crescita basata su interventi strutturali che garantiscano, tra l'altro, la riforma del sistema fiscale e la predisposizione in tempi congrui dei piani previsti a livello europeo. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

MARCO MARIO MILANESE (PdL). Nel rilevare come dal documento in esame si evinca la coerenza delle rigorose politiche economico-finanziarie poste in atto dal Governo per il perseguimento degli obiettivi prefissati, ne sottolinea l'efficacia ai fini della messa in sicurezza dei conti pubblici e dell'attenuazione degli effetti della crisi finanziaria. Osservato altresì come tali indirizzi di politica economica abbiano corrisposto alle istanze emergenti in sede europea, giudica infondate e meramente demagogiche le argomentazioni sostenute da esponenti delle opposizioni circa le dinamiche del debito pubblico. Richiamate altresì le indicazioni contenute nella decisione di finanza pubblica in ordine alle prospettive di crescita del Paese ed al preannunziato impegno del Governo in direzione di una progressiva riduzione della pressione fiscale, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC) e MARCO ZACCHERA (PdL).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che, facendo seguito alla riunione dell'Ufficio di Presidenza del 7 ottobre scorso, ha inviato ai Vicepresidenti della Camera una lettera in tema di correttezza nello svolgimento degli interventi nei dibattiti parlamentari, della quale dà lettura (vedi resoconto stenografico pag. 85).
Comunica altresì che la Giunta per il Regolamento è convocata il prossimo 21 ottobre per affrontare tale delicata materia.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Pag. XV

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Cicchitto n. 6-00051.

PRESIDENTE. Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti risoluzioni presentate.

Annunzio del rinnovo della costituzione di Commissioni permanenti.

PRESIDENTE. Comunica che, nelle rispettive sedute di oggi, le Commissioni permanenti hanno proceduto, ai sensi dell'articolo 20 del Regolamento, al rinnovo della propria costituzione (vedi resoconto stenografico pag. 86).

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea ed il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 87).

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la III Commissione ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge n. 3624, recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 9 marzo 1948, n. 812, recante nuove norme relative all'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.

Proroga del termine assegnato alla Commissione di indagine richiesta dal deputato Amedeo Laboccetta, a norma dell'articolo 58 del Regolamento.

PRESIDENTE. Comunica che il termine per riferire all'Assemblea da parte della Commissione di indagine richiesta dal deputato Amedeo Laboccetta, a norma dell'articolo 58 del Regolamento, è stato prorogato al 30 ottobre 2010.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ELISA MARCHIONI (PD), MARIO TASSONE (UdC) e MARCO ZACCHERA (PdL), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato EMANUELE FIANO (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 14 ottobre 2010, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 89).

La seduta termina alle 18,45.