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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 517 di martedì 13 settembre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'8 settembre 2011.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2887, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011: Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (approvato dal Senato) (A.C. 4612).

Nella seduta del 12 settembre 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PIER PAOLO BARETTA (PD), Relatore di minoranza. Nel confermare la disponibilità del suo gruppo ad una drastica riduzione delle proposte emendative ove il Governo rinunci alla posizione della questione di fiducia, manifesta preoccupazione per il contenuto della manovra in discussione, sottolineando le radicali modifiche intervenute rispetto al quadro di riferimento delineato nel DEF. Nell'auspicare, inoltre, che una eventuale modifica dell'articolo 81 della Costituzione sia affrontata con rigore e serietà, reitera la richiesta di chiarimenti in merito al contenuto della lettera inviata al Governo dalla Banca centrale europea.

ANTONIO BORGHESI (IdV), Relatore di minoranza. Nell'evidenziare che il comportamento tenuto dal Governo durante l'iter della manovra in discussione, che giudica insufficiente ed inadeguata, denuncia la scarsa credibilità dell'Esecutivo, riterrebbe opportuna una pausa di riflessione per inserire nel testo misure più efficaci. Sottolineata, altresì, l'irrazionalità delle misure concernenti la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari e l'estraneità delle norme previste nell'articolo 8, denunzia un incremento della pressione fiscale a scapito dei cittadini onesti e una perdurante tutela dei percettori di rendita finanziaria, giudicando paradossali e contraddittorie le disposizioni di cui all'articolo 1, commi 12 e 16. Espresso, inoltre, un giudizio negativo sulle scelte compiute dal Ministro Tremonti, a suo avviso inidonee a contrastare seriamente l'evasione e l'elusione fiscale, rileva l'opportunità di procedere alla soppressione del CNEL.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP), Relatore di minoranza. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione sulle linee generali, lamenta la compressione delle prerogative della Camera alla luce del preannunziato intendimento del Governo di porre la questione di fiducia. Sottolinea quindi l'atteggiamento costruttivo della sua parte politica, in attesa tuttavia di valutare i contenuti della nota di aggiornamento al DEF di imminente presentazione, nonché la lettera inviata dalla Banca centrale europea all'Esecutivo, di cui auspica la trasmissione alla Presidenza della Camera. Ribadisce quindi la necessità di adottare misure atte a sostenere la crescita economica, nonché di Pag. IVpreservare la credibilità dei rappresentanti istituzionali del Paese presso le istituzioni europee.

REMIGIO CERONI (PdL), Relatore per la maggioranza. Nel ringraziare preliminarmente tutti coloro che sono intervenuti nella discussione generale, evidenzia la necessità della manovra in esame, adottata in linea con le indicazioni delle istituzioni europee, richiamando gli aspetti salienti del provvedimento, segnatamente l'obiettivo del pareggio di bilancio, il risanamento della finanza pubblica e la crescita. Manifesta, inoltre, la convinzione che l'Italia saprà superare l'attuale fase di crisi economica.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Rivolto un ringraziamento a quanti hanno contribuito al dibattito e al responsabile confronto sulla manovra economica in discussione, di cui sottolinea la significativa entità, ritiene che il decreto-legge in discussione sia stato già proficuamente modificato nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento e ne auspica quindi la sollecita conversione in legge. Ribadisce pertanto l'intendimento già manifestato dal Ministro Tremonti, secondo il quale spetterà eventualmente alla Banca centrale europea divulgare i contenuti della comunicazione inviata al Governo italiano, rilevando altresì che tale eventualità costituisce comunque un aspetto secondario rispetto alle linee guida della manovra economica in discussione. Giudica quindi gli interventi recati dal decreto-legge in esame sostanzialmente coerenti con le scelte di coordinamento delle politiche fiscali e monetarie concordate nelle sedi europee, evidenziando come le stesse abbiano incontrato un sostanziale apprezzamento nelle medesime sedi istituzionali. Ribadito l'intendimento del Governo di adottare tempestive misure idonee a sostenere la crescita, manifesta ottimismo a nome dell'Esecutivo circa il superamento delle turbolenze dei mercati e della delicata congiuntura finanziaria, anche alla luce dei rassicuranti dati forniti dai principali indicatori macroeconomici del Paese.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Stigmatizza il grave atteggiamento del Governo che, in violazione dell'articolo 83, comma 1-bis, del Regolamento, non ha fornito i chiarimenti richiesti dal relatore di minoranza Baretta ai sensi della medesima disposizione regolamentare, senza peraltro indicarne i motivi.

PRESIDENTE. Precisa che il Governo si assume la responsabilità politica della posizione che adotta dinanzi alla Camera.
Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

WALTER VERINI (PD). Ricordato che il tribunale di Palermo ha condannato i Ministeri dei trasporti e della difesa a risarcire i familiari delle vittime della strage di Ustica, chiede che il Governo si attivi nei confronti dei Paesi alleati per accertare la verità dei fatti.

La seduta, sospesa alle 11,15, è ripresa alle 12,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Si riprende la discussione.

(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)

PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale Donadi n. 1.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Pag. V

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Donadi n. 1, rilevando che il decreto-legge in esame si pone in palese contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione, segnatamente per ciò che concerne la disparità di trattamento riservato ai dipendenti pubblici rispetto agli altri contribuenti. Nel ritenere altresì che la sfiducia dei mercati internazionali nei confronti del Paese sia correlata alla mancanza di credibilità del Governo e del Presidente del Consiglio, ricorda le proposte emendative presentate dall'opposizione al fine di rendere più efficace e meno iniqua la manovra economica in esame.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Giudica infondate le motivazioni sottese alla questione pregiudiziale in discussione, sulla quale manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo, considerata la necessità delle misure contenute nella manovra in esame al fine di superare l'attuale fase di crisi economica.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Donadi n. 1, giudica infondati i rilievi critici sollevati in ordine alle norme recate dall'articolo 8 del provvedimento d'urgenza in esame, ritenendo che le parti sociali più rappresentative possano ricercare gli strumenti negoziali più adeguati in materia di contrattazione collettiva di prossimità.

MICHELE VENTURA (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Donadi n. 1, pur esprimendo un giudizio negativo sul contenuto della manovra, sottolinea la necessità di un cambiamento nella guida dell'Esecutivo nell'interesse del Paese. Preannunzia, infine, la presentazione di una proposta di legge abrogativa dell'articolo 8 del provvedimento d'urgenza in discussione.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Donadi n. 1, la cui eventuale approvazione minerebbe la condizione economica del Paese, ritenendo irresponsabile ed incongrua la presentazione del suddetto documento. Nel manifestare altresì un orientamento contrario alla manovra economica in esame, ricorda l'appello rivolto dal Presidente della Repubblica alle forze politiche al fine di approvare urgentemente misure economiche indispensabili per l'Italia.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Pur ritenendo la manovra in esame errata e dannosa, giudica infondati i rilievi di incostituzionalità contenuti nella questione pregiudiziale presentata, sulla quale dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Donadi n. 1.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 21).
Avverte altresì che la I Commissione ha espresso il prescritto parere.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Lamentato come l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte della maggioranza abbia di fatto rallentato l'iter del provvedimento in esame, anche alla luce della disponibilità delle opposizioni ad un confronto costruttivo in Parlamento, ritiene che tale atteggiamento costituisca un grave errore politico ed istituzionale, che Pag. VIdimostra ancora una volta come il centrodestra sia ormai prigioniero delle proprie posizioni lontane dalla realtà del Paese.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 4612 e all'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella settimana in corso (vedi resoconto stenografico pag. 23).

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente all'articolazione dei lavori dell'Assemblea per la settimana 19-23 settembre (vedi resoconto stenografico pag. 23).

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Preso atto che non vi sono richieste di intervento per l'illustrazione delle proposte emendative, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP).

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo i deputati ELVIRA SAVINO (PdL) e ANTONIO PALAGIANO (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 14 settembre 2011, alle 11,15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 27).

La seduta termina alle 12,55.