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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 523 di giovedì 22 settembre 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantasette.

Convalida di deputati.

PRESIDENTE. Comunica che la Giunta delle elezioni ha verificato non essere contestabili le elezioni dei deputati Sandro Oliveri, proclamato nella seduta del 14 luglio 2011, in sostituzione del deceduto deputato Ferdinando Latteri per la lista n. 14 - Movimento per le Autonomie nella XXIV Circoscrizione Sicilia 1, e Francesca Cilluffo, proclamata nella seduta del 19 luglio 2011, in sostituzione del dimissionario deputato Piero Fassino per la lista n. 7 - Partito Democratico nella I Circoscrizione Piemonte 1.
Concorrendo negli eletti le qualità richieste dalla legge, la Giunta ha deliberato di proporne la convalida.
Dà atto alla Giunta di questa proposta e dichiara convalidate le suddette elezioni.

Discussione di una domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV, n. 20-A, relativo ad una domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Milanese.
Avverte che la Giunta propone di negare l'autorizzazione.
Dichiara aperta la discussione.

FABIO GAVA (PdL), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad una richiesta di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere avanzata nei confronti del deputato Milanese, nell'ambito di un procedimento penale del quale richiama gli aspetti salienti. Nel precisare l'interpretazione generalmente adottata dell'articolo 68, secondo comma, della Costituzione, nella prassi parlamentare, evidenzia talune incongruenze dell'impianto accusatorio nei confronti del deputato Milanese, sottolineando l'assenza di un quadro indiziario grave e la carenza di esigenze cautelari. Nel ritenere pertanto che sussista un fumus persecutionis, rileva che la Giunta propone, a maggioranza, di negare l'autorizzazione.

MARILENA SAMPERI (PD), Relatore di minoranza. Nell'osservare preliminarmente che non spetta alla Camera entrare nel merito dei procedimenti giudiziari a carico del deputato Milanese quanto piuttosto stabilire se sia rilevabile l'esistenza di un fumus persecutionis nei confronti di quest'ultimo, richiama sommariamente i principali filoni dell'indagine in oggetto, dalla quale emerge l'esistenza di un sodalizio criminoso dedito allo scambio illecito di informazioni giudiziarie nonché al conferimento ad amici di incarichi in società Pag. VIpartecipate pubbliche. Sottolinea infine come le stesse dichiarazioni rese dal deputato Milanese confermino la fondatezza delle accuse a lui mosse.

FEDERICO PALOMBA (IdV), Relatore di minoranza. Ritiene che la proposta della Giunta di negare l'autorizzazione all'arresto nei confronti del deputato Milanese sia una conclusione aberrante e intellettualmente scorretta, oltre che politicamente miope per le conseguenze che avrà sul buon nome delle istituzioni democratiche. Nel sottolineare inoltre la rigorosità e l'accuratezza delle indagini svolte dall'autorità giudiziaria, ritiene insussistente qualsiasi ipotesi di fumus persecutionis.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede alla Presidenza di verificare se siano in corso sedute delle Commissioni e di provvedere eventualmente alla loro sconvocazione per consentire ai deputati di partecipare ai lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Giudicate ragionevoli le considerazioni del deputato Borghesi, preannunzia che inviterà i presidenti di Commissione a valutare l'opportunità di sospendere i loro lavori per consentire ai deputati che lo desiderino di seguire il dibattito in Assemblea.

ANNA ROSSOMANDO (PD). Nel precisare che le argomentazioni formulate nella relazione di maggioranza a sostegno della sussistenza di un fumus persecutionis sono contraddette dalle dettagliate considerazioni contenute nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari, rileva che con il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta si intende rafforzare il ruolo del Parlamento, che non può comunque sovrapporsi alle competenze proprie dell'ordine giudiziario.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Nell'evidenziare come dagli atti trasmessi alla Camera dal tribunale di Napoli non emergano gravi indizi di colpevolezza a carico del deputato Milanese, stigmatizza la continua fuga di notizie relative all'indagine in oggetto. Richiama quindi i motivi che lo inducono a dubitare fortemente circa l'attendibilità dell'unico testimone dell'accusa, che tra l'altro avrebbe reso testimonianza circa presunti episodi riguardanti anche il deputato Barbato. Nel manifestare pertanto ferma contrarietà alla richiesta di custodia cautelare nei confronti del deputato Milanese, invita l'Assemblea a riflettere sul voto che si accinge ad esprimere.

MAURIZIO TURCO (PD). Ritiene che nel caso di specie non sussista alcun fumus persecutionis nei confronti del deputato Milanese, sottolineando che il presupposto necessario per varare un'efficace riforma delle giustizia è rappresentato dalla concessione di un'amnistia e di un indulto.

DONATELLA FERRANTI (PD). Richiamate le precipue finalità perseguite dalle guarentigie previste dall'articolo 68 della Costituzione a tutela delle prerogative del Parlamento, stigmatizza l'intenzione, ravvisabile in una relazione di maggioranza che giudica inverosimile e irragionevole, di asservirle alla difesa degli interessi giudiziari del singolo deputato interferendo con l'esercizio del potere giudiziario.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e prende atto che i relatori di minoranza rinunziano alla replica.

FABIO GAVA (PdL), Relatore per la maggioranza. Precisa che talune considerazioni svolte dai relatori di minoranza non attengono al caso in oggetto, sottolineando l'esigenza che l'Assemblea si esprima con la massima prudenza.

(Dichiarazioni di voto)

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Lamentato lo snaturamento dell'istituto di cui al secondo comma dell'articolo 68 della Costituzione, impropriamente utilizzato per la tutela di interessi del singolo deputato e per preservare la tenuta politica della Pag. VIImaggioranza anziché per salvaguardare le prerogative del Parlamento, dichiara il voto contrario della sua componente politica sulla proposta della Giunta di denegare l'autorizzazione a eseguire la misura dell'arresto nei confronti del deputato Milanese.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel sottolineare la coerenza del comportamento tenuto dal suo gruppo, che si è sempre distinto per l'assoluto rispetto dei principi costituzionali e, dunque, per aver sempre escluso qualsiasi interferenza del Parlamento nell'operato della magistratura, stigmatizza la preannunziata scelta della Lega Nord, dovuta a suo avviso a mera opportunità politica, di non concedere l'autorizzazione all'arresto del deputato Milanese. Dichiara, quindi, il convinto voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta per riaffermare le prerogative e la dignità istituzionale e costituzionale del Parlamento.

GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP). Richiamate le analogie tra le conclusioni della Giunta per le autorizzazioni sulle vicende del deputato Papa e del deputato Milanese, giudica non condivisibile il preannunziato orientamento favorevole del gruppo Lega Nord Padania alla proposta della Giunta riferita a quest'ultimo, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo. Giudicato, quindi, completo e convincente il quadro probatorio fornito dai magistrati della procura di Napoli a sostegno dei gravissimi capi di imputazione contro il deputato Milanese, non ritiene ravvisabile alcun fumus persecutionis, precisando, tuttavia, che non spetta al Parlamento entrare nel merito del procedimento e sostituirsi all'autorità giudiziaria nell'accertamento dell'innocenza o della colpevolezza dei suoi componenti.

SILVANO MOFFA (PT). Nel ritenere che non spetti al Parlamento esprimere giudizi di merito o di ordine morale sul caso in oggetto, che dovrà essere valutato compiutamente in sede processuale, stigmatizza il tatticismo politico e l'evidente ipocrisia che ispirano l'orientamento di talune parti politiche, il cui unico intento è quello di indebolire il Governo. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Sottolineata la gravità della odierna deliberazione della Camera in una fase a suo avviso particolarmente degradata della vita pubblica della Nazione, non ritiene, tuttavia, ravvisabile alcun fumus persecutionis negli atti trasmessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli giudicando, anzi, seri gli elementi di prova raccolti contro il deputato Milanese, nonché attuale e concreto il rischio di inquinamento degli stessi. Sottolineata, quindi, la necessità di un profondo rinnovamento istituzionale e morale del Paese, auspicato autorevolmente anche dal Capo dello Stato, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Sottolineata la responsabilità che la Camera è chiamata ad assumersi nel decidere in ordine all'applicazione della custodia cautelare in carcere al deputato Milanese, denunzia la negativa influenza che in casi come quello di specie gli organi di stampa esercitano sull'opinione pubblica, anche mediante la pubblicazione delle intercettazioni. Nel ritenere, quindi, sussistente un evidente intento persecutorio, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta.

ETTORE ROSATO (PD). Osservato che la correttezza e l'assoluta imparzialità del giudice per le indagini preliminari, che ha trasmesso la domanda di autorizzazione a eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Milanese corredata da un solido e serio impianto accusatorio e da un convincente quadro probatorio, risultano anche dall'avere Pag. VIIIaccolto l'istanza presentata dall'avvocato Ghedini nel caso Tarantini, come lo stesso legale ha riconosciuto, giudica strumentali e sconcertanti le argomentazioni addotte dalla maggioranza circa la natura persecutoria dei capi di imputazione rivolti contro il predetto deputato Milanese. Espresse quindi, incidentalmente, severe critiche sulla politica giudiziaria e carceraria attuata dal Governo, dichiara, a difesa dei principi costituzionali della Nazione e della dignità del Parlamento, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Nel sottolineare come la vicenda del deputato Papa, frutto di un ingiustificato clima giustizialista, abbia compromesso il plenum di quest'Assemblea costituzionalmente previsto, esprime forte dissenso sull'abnorme utilizzo di tale sofferta decisione, reputando tra l'altro non giustificate le predette misure cautelari. Auspica pertanto un'approfondita riflessione sul quadro legislativo vigente nell'interesse dell'intera Nazione, al fine di dare una risposta forte a difesa dell'istituzione parlamentare e dell'equilibrio democratico del Paese. Ritiene pertanto irrituale e non necessaria la richiesta di arresto del deputato Milanese, frutto di un evidente fumus persecutionis, reputando doveroso esprimere voto favorevole sulla proposta della Giunta.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARIO PEPE (Misto-R-A).

PRESIDENTE. Avverte che, ai sensi dell'articolo 51, comma 2, ultimo periodo, del Regolamento, è stata richiesta dal prescritto quorum di deputati la votazione a scrutinio segreto sulla proposta della Giunta. Nel rilevare che la richiesta può essere accolta, ricorda che, ai sensi dell'articolo 52, comma 3, del Regolamento, chi ha sottoscritto una richiesta di votazione a scrutinio segreto deve essere presente al momento del voto, altrimenti la sua firma si intende ritirata. Come avvenuto in precedenti analoghe circostanze, dà lettura dell'elenco dei deputati che hanno sottoscritto la richiesta al fine di verificarne la presenza in Aula (vedi resoconto stenografico pag. 26).

La Camera, con votazione segreta elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Discussione di un documento in materia di insindacabilità.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, n. 18, relativo al deputato Belcastro.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Belcastro nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento civile nei confronti del deputato Belcastro; la Giunta per le autorizzazioni propone, a maggioranza, di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.

FEDERICO PALOMBA (IdV), Relatore di minoranza. Ritiene che le diffamatorie affermazioni, a suo avviso offensive nei confronti del deputato Di Pietro, rese dal deputato Belcastro, non avendo alcuna valenza politica, non debbano essere considerate insindacabili, in quanto non rese nell'esercizio delle sue funzioni di parlamentare.

Sull'ordine dei lavori.

ENRICO LETTA (PD). Precisa che nei tabulati non risulta il voto da lui regolarmente espresso.

Pag. IX

Si riprende la discussione.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), Relatore per la maggioranza. Parlando per fatto personale, sottolinea un'incongruenza nell'intervento svolto dal relatore di minoranza.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ricordato che le affermazioni rese dal magistrato Filocamo rappresentano una palese contraddizione di quanto detto dal deputato Belcastro, giudica strumentale l'atteggiamento assunto per fini politici dalla maggioranza su tale vicenda.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Nel ritenere che le dichiarazioni rese dal deputato Belcastro, sebbene eccessive, non siano state sostanzialmente lesive della reputazione del deputato Di Pietro, dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Ritiene che i fatti specifici sottoposti all'esame della Giunta per le autorizzazioni non rientrino nella fattispecie dell'insindacabilità, pur ricordando che i deputati del suo gruppo avranno libertà di valutare individualmente l'episodio in oggetto.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Nel giudicare non condivisibile la posizione espressa dal relatore di minoranza, ritiene che le affermazioni del deputato Belcastro non possano essere considerate diffamatorie. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

ANNA ROSSOMANDO (PD). Nel ricordare che le affermazioni del deputato Belcastro non sono riconducibili ad un'opinione politica e pertanto non rientrano nella fattispecie dell'insindacabilità, giudica aberranti le tesi del relatore Paolini circa la tutela giurisdizionale e l'ambito proprio del procedimento civile, che non si limita a stabilire l'entità del danno subito, ma chiarisce anche se vi sia o meno colpa.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Parlando per fatto personale, giudica contraddittorie le dichiarazioni del deputato Rossomando.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

Per fatto personale.

Interviene per fatto personale il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MARIO PEPE (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati ANTONIO DI PIETRO (IdV), WALTER VERINI (PD), FEDERICO PALOMBA (IdV), ARTURO IANNACCONE (PT), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), cui rende precisazioni il Presidente, MARCO PUGLIESE (Misto) Pag. Xe FRANCESCO BARBATO (IdV), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato GIANNI MANCUSO (PdL).

Svolgimento di interpellanze urgenti.

LUISA BOSSA (PD). Illustra l'interpellanza Franceschini n. 2-01204, concernente iniziative volte alla soluzione della vicenda relativa al sequestro della petroliera Savina Caylyn e alla liberazione degli ostaggi.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 42). - Replica il deputato LUISA BOSSA (PD), che, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta, manifesta comunque insoddisfazione per la prolungata prigionia dei marinai italiani sequestrati in Somalia, invitando l'Esecutivo ad attivarsi al fine di ricercare una soluzione positiva alla vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-01183, sui chiarimenti in merito al rispetto della procedura di somministrazione e utilizzo della pillola abortiva Ru486 nelle strutture ospedaliere italiane.

EUGENIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per la salute. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato MASSIMO POLLEDRI (LNP), che, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, sottolinea la valenza politica e sociale della problematica oggetto dell'atto ispettivo, stigmatizzando altresì il mancato rispetto, in alcune strutture ospedaliere italiane, delle linee guida di precauzione indicate a livello nazionale.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Lo Monte n. 2-01200 è rinviato ad altra seduta.

RENATO FARINA (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-01198 sugli orientamenti in merito al conferimento del diploma di prima classe di benemerito della cultura e dell'arte con medaglia d'oro allo scrittore Eugenio Corti.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato RENATO FARINA (PdL), che, nel dichiararsi soddisfatto per l'impegno personalmente assunto dal sottosegretario, lamenta l'inerzia del Ministero per i beni e le attività culturali nel dar seguito alla prevista procedura per il conferimento dell'onoreficenza di cui all'atto ispettivo, auspicandone la conclusione entro la fine del corrente anno.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01201, sugli elementi in merito alla regolarità delle attività di estrazione del marmo nel comune di Carrara.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLpTP), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, auspicando un intervento preventivo e repressivo ancora più incisivo di quello sinora dispiegato dalle autorità preposte, attesa la notevole entità dell'evasione fiscale riscontrata.

RICCARDO MAZZONI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-01202, sulle iniziative di competenza volte a tutelare l'emittenza locale in Toscana in vista del passaggio al digitale terrestre previsto per il mese di novembre 2011.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato RICCARDO MAZZONI (PdL), che, ringraziato il sottosegretario per la risposta, auspica un positivo esito della questione oggetto dell'atto ispettivo, manifestando tuttavia preoccupazione Pag. XIin ordine alle paventate deleterie ripercussioni sull'emittenza locale in Toscana.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra l'interpellanza Borghesi n. 2-01203, sulle iniziative relative alla dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali, con particolare riferimento all'istituzione di un tavolo tecnico interistituzionale finalizzato alla tutela dei diritti degli attuali conduttori degli immobili.

LUCA BELLOTTI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato GIOVANNI PALADINI (IdV), che si dichiara sostanzialmente soddisfatto della risposta, auspicando una fattiva collaborazione tra Governo ed opposizione nel tutelare i diritti degli attuali conduttori di immobili.

Modifica nella composizione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che, a norma dell'articolo 16-bis, comma 1, del Regolamento, il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato per la legislazione il deputato Beatrice Lorenzin, in sostituzione del deputato Pietro Laffranco, dimissionario.

In morte dell'onorevole Emanuele Tuccari.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Emanuele Tuccari, recentemente scomparso.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che la mozione Di Pietro n. 1-00661 sulle prospettive dell'impegno italiano in Libia ed in Afghanistan, il cui esame era previsto a partire dalla seduta di lunedì 26 settembre, è stata ritirata dai presentatori. Tale mozione non sarà pertanto iscritta all'ordine del giorno della predetta seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 26 settembre 2011, alle 13.

(Vedi resoconto stenografico pag. 61).

La seduta termina alle 14,45.