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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 538 di mercoledì 19 ottobre 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantadue.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Annunzio della nomina di sottosegretari di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Presidente della Repubblica ha nominato sottosegretario di Stato per l'interno il senatore Guido Viceconte, il quale cessa dalla medesima carica all'istruzione, all'università e alla ricerca, nonché sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca l'onorevole Giuseppe Galati.

Seguito della discussione del disegno di legge costituzionale: Modifiche agli articoli 41, 45, 97 e 118, comma quarto, della Costituzione (A.C. 4144-A ed abbinate).

Nella seduta del 18 ottobre 2011 sono stati, da ultimo, respinti gli identici emendamenti Favia 1.1 e Bressa 1.2.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10,10.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.3, ricordando il costruttivo contributo del suo gruppo finalizzato al miglioramento del testo.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Nel rilevare come le disposizioni recate dal testo in esame garantiscano il pieno rispetto del principio della concorrenza, invita il deputato Mantini a ritirare il suo emendamento 1.3.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel ricordare che ad avviso del suo gruppo l'articolo 41 della Costituzione non dovrebbe essere modificato, dichiara l'astensione sull'emendamento Mantini 1.3.

DAVID FAVIA (IdV). Ritiene opportuna l'approvazione dell'emendamento Mantini 1.3, anche al fine di ridurre le conseguenze negative che deriveranno all'economia di mercato a seguito dell'approvazione della riforma dell'articolo 41 della Costituzione proposta dalla maggioranza.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mantini 1.3.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.100.16.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Nel condividere solo parzialmente le finalità del subemendamento Bressa 0.1.100.16, Pag. VInon ritenendo sbagliato associare l'utilità sociale alla logica della tutela della libertà economica, dichiara l'astensione del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Bressa 0.1.100.16.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.100.11.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento Favia 0.1.100.11, ribadisce l'importanza di salvaguardare l'impianto originario del principio costituzionale relativo alla libertà di iniziativa economica privata.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Segnala che non risulta il proprio voto nelle precedenti votazioni, nonostante l'abbia regolarmente espresso.

PRESIDENTE. Assicura che sarà disposta una verifica al riguardo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Favia 0.1.100.11.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Ricorda che il suo subemendamento 0.1.100.17 è finalizzato a subordinare la libertà di iniziativa ed attività economica private a quei principi di sussidiarietà che rappresentano un cardine della tenuta sociale e della tutela del bene comune di ogni moderna democrazia.

DORIS LO MORO (PD). Precisato che dal testo dell'articolo 41 della Costituzione si desume una netta distinzione tra i concetti di iniziativa e di attività economica, dichiara l'astensione del suo gruppo sul subemendamento in esame.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Pur comprendendo la volontà del Partito Democratico di mantenere l'impianto originario dell'articolo 41 della Costituzione, rileva l'opportunità di aggiornarne taluni aspetti al fine di renderlo adeguato all'evoluzione delle moderne economie, introducendo ad esempio il principio della concorrenza e della responsabilità sociale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Lanzillotta 0.1.100.17.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.100.21.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel ritenere fondamentale salvaguardare il principio costituzionale dell'utilità sociale, giudica gravissima ed arrogante la riforma dell'articolo 41 della Costituzione proposta dalla maggioranza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Favia 0.1.100.21.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Giudica la riforma dell'articolo 41 della Costituzione proposta dalla maggioranza pericolosa e contraddittoria, oltre che di stampo ideologico, ritenendo particolarmente grave la soppressione del riferimento all'utilità sociale.

DAVID FAVIA (IdV). Nel ritenere erronea l'impostazione del comma 2 dell'articolo 1, ne raccomanda la soppressione, come previsto dal suo subemendamento 0.1.100.6, identico ai subemendamenti Amici 0.1.100.15 e Lanzillotta 0.1.100.18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici subemendamenti Favia 0.1.100.6, Amici 0.1.100.15 e Lanzillotta 0.1.100.18.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Ritiene che la formulazione dell'articolo 41 della Costituzione proposta dalla maggioranza sia ispirata ad una deleteria logica dirigista.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Rileva che il suo subemendamento 0.1.100.13 è Pag. VIIvolto a ripristinare il corretto significato del principio dell'utilità sociale quale elemento regolatore di ogni attività economica.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Zaccaria, sottolinea che il concetto di utilità sociale è presente in tutte le convenzioni internazionali.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIANCLAUDIO BRESSA (PD), ALESSANDRO NACCARATO (PD), PAOLO FONTANELLI (PD), DORIS LO MORO (PD), SESA AMICI (PD), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), MARIA GRAZIA GATTI (PD), ANDREA LULLI (PD), ROLANDO NANNICINI (PD), ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP), MASSIMO VANNUCCI (PD), ETTORE ROSATO (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD), ERMETE REALACCI (PD) e MARIO CAVALLARO (PD).

ENZO RAISI (FLpTP). Stigmatizza l'inerzia legislativa del Governo nei confronti delle imprese, ritenendo che il disegno di legge costituzionale in esame sia soltanto un provvedimento manifesto.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LUDOVICO VICO (PD) e IVANO STRIZZOLO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Interviene, altresì, per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FURIO COLOMBO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono inoltre per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), PIERANGELO FERRARI (PD), DONATA LENZI (PD), ALBERTO FLUVI (PD), CESARE DAMIANO (PD), LUCIANO PIZZETTI (PD), MARINA SERENI (PD), SANDRO GOZI (PD), TINO IANNUZZI (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), AMEDEO CICCANTI (UdCpTP), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP), LORENZO RIA (UdCpTP), TERESIO DELFINO (UdC), SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP), BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP), ENZO CARRA (UdCpTP), GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP) e MAURO LIBÈ (UdCpTP).

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Dichiara di voler sottoscrivere, a nome della sua componente politica, il subemendamento in esame.

FRANCESCO NUCARA (Misto-R-A). Dichiara di voler sottoscrivere il subemendamento Mantini 0.1.100.13, sul quale esprimerà voto favorevole.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Rileva che l'emendamento 1.100 della Commissione fa riferimento ai principi fondamentali della Costituzione.

DAVID FAVIA (IdV). Ritiene che la scelta della maggioranza di sopprimere il concetto di utilità sociale sia di stampo puramente ideologico.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Rileva che tra i principi fondamentali della Costituzione ai quali si fa riferimento nel testo della Commissione rientra anche quello sancito dall'articolo 3, secondo comma.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD), FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP) e MARIO TASSONE (UdCpTP).

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Ritiene che il subemendamento in esame possa essere oggetto di una riformulazione, in relazione alla quale potrebbe Pag. VIIIessere utile una riunione della Commissione, confermando altrimenti il parere contrario.

PRESIDENTE. Ricorda che si è già nella fase delle dichiarazioni di voto.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Ritiene di non poter accedere alla richiesta formulata dal relatore alla luce dell'indisponibilità della maggioranza a rivedere le proprie posizioni.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Manifesta la disponibilità del Governo a presentare un subemendamento che introduca nel testo dell'emendamento 1.100 della Commissione il riferimento all'utilità sociale.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che l'Assemblea debba comunque procedere alla votazione del subemendamento Mantini 0.1.100.13, che non è peraltro stato riformulato per volontà della stessa maggioranza.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Sottolineato che il concetto di utilità sociale era stato cruciale nel dibattito dell'Assemblea Costituente, invita il relatore a chiedere una sospensione dell'esame del provvedimento.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, rilevato come il Ministro Calderoli abbia prospettato l'opportunità di approfondire la formulazione delle modifiche costituzionali in esame, reputa opportuno abbandonare ogni logica di parte e, nell'interesse del Paese, consentire un ulteriore approfondimento in Commissione.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato un subemendamento riferito all'emendamento 1.100 della Commissione, che verrà esaminato dopo la votazione del subemendamento Mantini 0.1.100.13.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Rilevata l'utilità di rileggere il dibattito svoltosi in sede di Assemblea Costituente, ritiene si debba procedere alla votazione del subemendamento in esame e successivamente prevedere una pausa di riflessione.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Ribadisce l'invito ad evitare il varo di importanti modifiche costituzionali esaminate in maniera approssimativa, senza peraltro tenere debitamente conto della grave crisi economica in atto, e prospetta l'opportunità di rinviare il provvedimento in Commissione.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Chiede di sospendere l'esame del provvedimento fino alle 16 per consentire un approfondimento in Commissione o, in subordine, di accantonare l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Condivide la proposta formulata dal relatore.

GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP). Sottolineata la rilevanza della questione oggetto del subemendamento in esame, chiede il rinvio in Commissione del provvedimento.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Rilevata la delicatezza delle modifiche costituzionali in esame, affrontate peraltro in maniera confusa dalla maggioranza, prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo 1 e successivamente di votare la richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento.

PRESIDENTE. Avverte che, anche alla luce dei precedenti, porrà prioritariamente in votazione la richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento.

SIMONE BALDELLI (PdL). Sottolineata la contraddittorietà della richiesta formulata dal deputato Franceschini, giudica condivisibile la proposta del relatore di sospendere fino alle 16 l'esame del provvedimento.

Pag. IX

PRESIDENTE. Preso atto che non vi è consenso unanime sulla richiesta avanzata in via principale dal relatore, ribadisce che porrà prioritariamente in votazione la proposta di rinvio in Commissione del provvedimento.

GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP). Conferma la richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento in esame.

Sulla richiesta di rinvio in Commissione interviene contro il deputato SIMONE BALDELLI (PdL).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la richiesta di rinvio in Commissione.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ricorda che la proposta avanzata in via principale dal relatore è quella di sospendere l'esame del provvedimento fino alle 16.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Conferma le richieste precedentemente formulate.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritiene si possa accedere alla proposta di sospensione avanzata dal relatore, stigmatizzando peraltro lo stato confusionale che caratterizza l'atteggiamento della maggioranza sul tema oggetto del provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Prende atto che tutti i gruppi concordano sulla proposta di sospendere l'esame del provvedimento fino alle 16.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede chiarimenti circa l'orientamento della Presidenza sulla concessione di tempi aggiuntivi per presentare eventuali ulteriori subemendamenti.

PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere all'ipotesi prospettata dal deputato Giachetti.
Rinvia quindi il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato FRANCESCO TEMPESTINI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono altresì sull'ordine dei lavori i deputati ANTONIO BOCCUZZI (PD) e EMANUELE FIANO (PD), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), SOUAD SBAI (PdL), GIANLUCA BENAMATI (PD) e GIANNI MANCUSO (PdL).

La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01895, sulle iniziative del Ministero della salute per limitare la diffusione dell'influenza stagionale.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42). - Replica il deputato MELANIA DE NICHILO RIZZOLI (PdL), che ringrazia, a nome del suo gruppo, il Ministro per la risposta esaustiva, auspicando la diminuzione delle complicanze acute e croniche derivanti dall'influenza stagionale.

Pag. X

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01870, sulle iniziative per la celere realizzazione della sede della Scuola superiore di magistratura del Sud Italia a Catanzaro.

NITTO FRANCESCO PALMA, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdCpTP), che, pur ringraziando il Ministro, giudica la risposta non esaustiva e deludente, invitando il Governo ad attivarsi concretamente in ordine alla problematica oggetto dell'atto ispettivo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01896, sulle iniziative per garantire adeguate risorse per la sicurezza dei cittadini e per l'attuazione della normativa relativa alle indennità per le forze dell'ordine.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, nel ribadire la necessità di dotare le forze dell'ordine di risorse economiche adeguate a garantire la sicurezza dei cittadini, invita il Governo ad istituire nuovamente a tal fine il Fondo unico per la giustizia.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01871, sull'incidenza delle proposte di modifica della normativa comunitaria concernente l'agenzia Frontex con riguardo alla politica di contenimento e gestione dei flussi migratori verso l'Italia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE), che, nello stigmatizzare l'assenza del Ministro competente per materia, lamenta la scarsa incidenza del Governo italiano in sede europea in merito alla tematica richiamata nell'atto ispettivo.

DANIELE TOTO (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01873, su elementi e misure in relazione alla situazione finanziaria e commerciale della Sda express courier spa.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato DANIELE TOTO (FLpTP), che, nel ritenere di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta, sottolinea la difficile situazione finanziaria della Sda express courier spa, giudicando peraltro del tutto prioritario fare chiarezza sulla gestione della predetta società ed evitare che aiuti di Stato possano distorcere le logiche di mercato.

ARTURO IANNACCONE (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-01874, concernente chiarimenti in merito al piano di ristrutturazione e riorganizzazione di Alenia, con particolare riferimento alla possibile ulteriore penalizzazione del Mezzogiorno.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato ARTURO IANNACCONE (PT), il quale, nel ringraziare il rappresentante del Governo per una risposta che fornisce una parziale rassicurazione sui livelli occupazionale di Alenia nel Sud del Paese, osserva che il previsto piano di riorganizzazione della predetta società indebolisce la presenza industriale nel territorio della Campania, invitando l'Esecutivo ad attivarsi al fine di non penalizzare ulteriormente il Mezzogiorno.

MARIA LETIZIA DE TORRE (PD). Illustra l'interrogazione Ghizzoni n. 3-01869, sugli intendimenti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in merito all'opportunità della revoca dell'incarico di direttore generale del dottor Massimo Zennaro.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione Pag. XI(vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato MANUELA GHIZZONI (PD), la quale, espresso un giudizio nettamente negativo sulla risposta di stampo burocratico fornita dal rappresentante del Governo, stigmatizza l'operato del Ministro Gelmini, che, di fatto, affida incarichi dirigenziali a soggetti del tutto impreparati, lamentando altresì la conferma nei ruoli ministeriali del dottor Zennaro.

FABIO RAINIERI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01897, sugli intendimenti del Governo in ordine alla conferma degli stanziamenti previsti a favore del piano irriguo nazionale, anche in relazione alla proposta legislativa della Commissione europea relativa alla politica agricola comune 2014-2020.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato FABIO RAINIERI (LNP), che si dichiara soddisfatto della risposta, invitando peraltro il Governo ad attivarsi in ambito comunitario al fine di reintegrare il taglio delle risorse finanziarie destinate al nostro Paese promosso dalla Commissione europea tramite la proposta legislativa relativa alla politica agricola comune.

La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantatrè.

In ricordo di Andrea Zanzotto.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Ricordata la figura di Andrea Zanzotto, illustre poeta recentemente scomparso, che con la sua opera ha rappresentato un positivo esempio di passione ed impegno civile, chiede alla Presidenza di invitare l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.

PRESIDENTE. Si associa al ricordo del poeta Andrea Zanzotto, ai cui familiari esprime sentimenti di cordoglio.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Ricorda che il Governo ha dapprima presentato e poi ritirato il subemendamento 0.1.100.50 ed ha successivamente presentato il subemendamento 0.1.100.51.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Invita il deputato Mantini a ritirare il suo subemendamento 0.1.100.13, le cui finalità sono state recepite nel subemendamento 0.1.100.51 del Governo.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Pur apprezzando il confronto costruttivo svoltosi in Commissione, non ritiene soddisfacente la formulazione del subemendamento 0.1.100.51 del Governo, che non prevede sufficienti garanzie per la tutela del bene comune.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Giudicata equilibrata la formulazione del subemendamento 0.1.100.51 del Governo, sottolinea le difficoltà, di specificare normativamente il concetto di utilità sociale.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Ricordato che l'impianto originario del provvedimento in esame era ispirato ad una logica di liberismo estremo, invita l'Assemblea a riflettere approfonditamente sulle conseguenze di una economia non regolamentata, che non debba, tra l'altro, rispettare il principio di utilità sociale.

VINCENZO D'ANNA (PT). Ritiene impropria ogni forzatura del libero mercato, nonché ogni limitazione dell'iniziativa privata in tale ambito.

Pag. XII

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Esprime soddisfazione per la soluzione individuata con la presentazione del subemendamento 0.1.100.51 del Governo che reintroduce il criterio del rispetto dell'utilità sociale nello svolgimento di ogni attività economica; manifesta quindi piena fiducia nelle capacità della classe imprenditoriale italiana, a suo avviso in grado di garantire il proprio impegno nella creazione di posti di lavoro.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIULIANO CAZZOLA (PdL), SIMONE BALDELLI (PdL) e ANTONIO MARTINO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Mantini 0.1.100.13.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudica insufficienti e contraddittori i correttivi apportati dalla maggioranza all'originaria formulazione dell'articolo 1 del disegno di legge costituzionale in esame, manifestando sconcerto e preoccupazione per l'ampiezza della competenza attribuita al legislatore ordinario.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala il malfunzionamento del proprio dispositivo di voto e di quello del deputato Livia Turco.

DAVID FAVIA (IdV). Rileva che il risultato dell'ultima votazione, avente ad oggetto una proposta emendativa di cruciale portata normativa, ha evidenziato il preoccupante percorso approvativo a colpi di maggioranza del disegno di legge costituzionale in discussione.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Giudica non condivisibili le finalità del testo in esame, manifestando rammarico per il mancato recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo in tema di concorrenza, semplificazione amministrativa ed utilità sociale.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza a procedere ad una verifica in merito alla segnalazione precedentemente effettuata dal deputato Quartiani.

PRESIDENTE. Assicura che si sta verificando il corretto funzionamento del sistema di voto.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ROBERTO ZACCARIA (PD), IGNAZIO MESSINA (IdV), LUIGI BOBBA (PD), CARLO MONAI (IdV), MARIO LOVELLI (PD), GABRIELE CIMADORO (IdV), FULVIO BONAVITACOLA (PD), GIOVANNI PALADINI (IdV), RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), ALESSANDRO NACCARATO (PD), PAOLO FONTANELLI (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), DORIS LO MORO (PD), SESA AMICI (PD), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), MARIA GRAZIA GATTI (PD), ANDREA LULLI (PD), ROLANDO NANNICINI (PD), MASSIMO VANNUCCI (PD), ETTORE ROSATO (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD), MARIO CAVALLARO (PD), LUDOVICO VICO (PD), IVANO STRIZZOLO (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono altresì per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), PIERANGELO FERRARI (PD), ALBERTO FLUVI (PD) e CESARE DAMIANO (PD).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza gesti impropri compiuti da alcuni deputati delle opposizioni, ritenendo comunque opportuno non raccogliere alcuna provocazione.

Intervengono, quindi, per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CESARE DAMIANO (PD), che conclude il suo intervento, LUCIANO PIZZETTI (PD), Pag. XIIIMARINA SERENI (PD), SANDRO GOZI (PD), TINO IANNUZZI (PD), PIER PAOLO BARETTA (PD) e GIULIO SANTAGATA (PD).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Nell'osservare che l'attuale formulazione dell'articolo 41 della Costituzione accolta dal subemendamento 0.1.100.51 del Governo, inserendo nel testo la locuzione «utilità sociale», ripristina in parte l'originario contenuto dell'articolo 1 del provvedimento in esame, respinge le critiche in tal senso manifestate dalle opposizioni, che giudica strumentali.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Richiama alcuni principi propri dell'economia sociale di mercato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento 0.1.100.51 del Governo.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Evidenziato che i contenuti della modifica costituzionale in discussione rivelano l'approccio datato ed ideologico del Governo, che non tiene conto dell'evoluzione dei mercati nel quadro della competizione globale, osserva che la valorizzazione dei fini sociali dell'impresa e condizioni ottimali di welfare e di contrattazione sociale sono irrinunciabili elementi di competitività delle aziende di un Paese.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel ritenere che le norme vigenti permettono alle aziende di non tenere in debita considerazione gli interessi dei lavoratori, manifesta netta contrarietà alle previste modifiche dell'articolo 41 della Costituzione.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Richiamato l'iter presso la Camera dei deputati del provvedimento istitutivo di uno statuto delle imprese, che ha evidenziato il raggiungimento di una larga convergenza tra le forze politiche, lamenta che non si siano analogamente raggiunte ampie intese per adeguare all'evoluzione dei tempi, con la modifica costituzionale in discussione, la disciplina recata dall'articolo 41 della Costituzione sulla libertà di impresa.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

ENZO RAISI (FLpTP). Sottolineato l'impegno profuso dal Parlamento al fine di approvare lo statuto delle imprese, giudica un manifesto politico le norme recate dal disegno di legge costituzionale in esame, che a suo avviso non recheranno alcun beneficio alle imprese del Paese.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Giudica i contenuti della modifica dell'articolo 41 della Costituzione in discussione una forzatura deleteria, che affiderà al legislatore ordinario la regolamentazione di fondamentali principi di libertà precedentemente garantiti direttamente dalla Carta costituzionale. Dichiara, quindi, l'astensione del suo gruppo sul subemendamento Zeller 0.1.100.2.

FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica del tutto inutile l'odierno dibattito su alcune modifiche della Carta costituzionale che rappresentano unicamente una sorta di spot pubblicitario.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Zeller 0.1.100.2 e 0.1.100.3.

DORIS LO MORO (PD). Richiama la finalità del subemendamento Zaccaria 0.1.100.14, soppressivo del terzo comma dell'emendamento 1.100 della Commissione, osservando che la Costituzione prevede già una riserva di legge statale per la disciplina della tutela della libera concorrenza.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Dichiara l'astensione del suo gruppo sul Pag. XIVsubemendamento Zaccaria 0.1.100.14, sottolineando la necessità di salvaguardare il principio della concorrenza che, a suo avviso, tende a ridurre i costi e a creare sviluppo nel Paese.

CARLO MONAI (IdV). Evidenzia la portata normativa a suo avviso ambigua, incompleta e approssimativa dell'emendamento 1.100 della Commissione, paventando il rischio che dalla sua approvazione conseguano deleteri effetti dirompenti sull'assetto organizzativo, istituzionale e ordinamentale del Paese.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Zaccaria 0.1.100.14.

GUIDO MELIS (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento Lanzillotta 0.1.100.19, del quale richiama le finalità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Lanzillotta 0.1.100.19.

DAVID FAVIA (IdV). Richiama le finalità del suo subemendamento 0.1.100.5, volto ad assicurare opportuni controlli per garantire il rispetto dei limiti posti all'attività economica funzionali a garantire l'utilità sociale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Favia 0.1.100.5 e 0.1.100.30.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudica del tutto inutili le norme recate dal subemendamento Cazzola 0.1.100.1, rilevando come il subemendamento Lanzillotta 0.1.100.19 avesse l'obiettivo di dare dignità al principio della concorrenza, già tutelato dall'articolo 117 della Costituzione.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Accetta la riformulazione proposta del suo subemendamento 0.1.100.1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento Cazzola 0.1.100.1, nel testo riformulato.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione, giudica contraddittorie e superficiali le norme volte a modificare l'articolo 41 della Costituzione, ritenendo irresponsabile l'atteggiamento assunto dal Governo e dalla maggioranza.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Manifesta piena condivisione, a nome del suo gruppo, per le considerazioni svolte dal deputato Castagnetti, ritenendo che nell'attuale situazione, caratterizzata da una profonda crisi economica, sarebbe stato opportuno esaminare provvedimenti di maggiore rilevanza e non il testo in discussione che, a suo avviso, non avrà alcun seguito.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione, giudica del tutto inutile e meramente ideologico l'odierno dibattito sulla modifica dell'articolo 41 della Costituzione, rilevando l'assoluta necessità di avviare un confronto costruttivo su provvedimenti in grado di contrastare la grave crisi economica in atto nel Paese.

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione, che ritiene determini uno stravolgimento unilaterale ed ideologico dell'articolo 41 della Costituzione.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Rilevata la necessità di avviare un'approfondita riflessione sull'attuale stesura dell'articolo 41 della Costituzione, sottolinea la disponibilità del Governo ad un proficuo confronto parlamentare volto a migliorare il testo di un provvedimento idoneo a modernizzare il Paese.

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GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Giudica contraddittorie le considerazioni svolte dal deputato Reguzzoni, considerato il carattere sostanzialmente non innovativo del provvedimento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.100 della Commissione, come subemendato.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Precisa che nel testo presentato dal Governo è sempre stato presente il riferimento al principio dell'utilità sociale.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ALDO DI BIAGIO (FLpTP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 20 ottobre 2011, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 95).

La seduta termina alle 19,30.