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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 546 di lunedì 7 novembre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 2 novembre 2011.

I deputati in missione sono cinquantatré.

In morte del deputato Pietro Franzoso.

PRESIDENTE. Comunica che, nella giornata di venerdì scorso, 4 novembre, è deceduto il deputato Pietro Franzoso, la cui figura verrà commemorata nel corso della seduta di domani.
Esprime intanto, anche a nome dell'intera Assemblea, il più profondo cordoglio e le più sincere condoglianze alla famiglia ed al gruppo di appartenenza del collega scomparso.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito del decesso del deputato Pietro Franzoso, avvenuto in data 4 novembre 2011, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 2 - Il Popolo della Libertà nella medesima XXI Circoscrizione Puglia, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Luca D'Alessandro.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato per la XXI Circoscrizione Puglia Luca D'Alessandro.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che la deputata Gabriella Carlucci, già iscritta al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, ha aderito al gruppo parlamentare Unione di Centro per il Terzo Polo.

Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che è stata autorizzata la formazione, nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, della componente politica denominata Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia (Grande Sud), alla quale aderiscono i deputati Elio Vittorio Belcastro, Arturo Iannaccone e Americo Porfidia.
Comunica, inoltre, che il deputato Arturo Iannaccone è stato designato quale rappresentante della nuova componente.

Discussione del disegno di legge S. 2967: Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 (approvato dal Senato) (A.C. 4707).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL), Vicepresidente della V Commissione. In Pag. IVsostituzione del relatore, ricorda che l'articolo 81 della Costituzione prevede che le Camere approvino ogni anno il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo e che tale passaggio parlamentare assume una valenza meramente politica, ripercorrendo altresì le vicende che hanno caratterizzato l'esame del provvedimento inizialmente presentato, non ritenendole peraltro equiparabili ad un voto di sfiducia, e che hanno sollecitato l'Esecutivo, anche alla luce del carattere inemendabile del rendiconto, a ripresentare al Parlamento il disegno di legge in discussione. Nel rilevare quindi che il rendiconto in esame non presenta differenze sostanziali rispetto a quello precedentemente esaminato, precisa che il disegno di legge si compone di un solo articolo e che la Corte dei conti lo ha dichiarato corrispondente a quello del 28 giugno scorso. Nel ribadire infine la correttezza del percorso procedurale seguito dal Governo, auspica la sollecita approvazione del provvedimento, evitando in tal modo ulteriori azioni di carattere speculativo nei confronti del Paese.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Sottolinea il tono dimesso del dibattito odierno sul rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato, che testimonia un vero e proprio strappo istituzionale, atteso che, in occasione della reiezione del precedente rendiconto, il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni, osservando inoltre che la presentazione da parte del Governo di un provvedimento sostanzialmente analogo al precedente ha rappresentato una grave forzatura regolamentare. Manifesta, pertanto, un orientamento contrario sul rendiconto in discussione, ritenendolo nel merito deludente sul piano dei contenuti e caratterizzato da insufficiente trasparenza e richiamando, in proposito, il parere espresso dalla Corte dei conti, nonché l'elevato ammontare dei residui attivi e passivi. Nel sottolineare infine gli sconcertanti dati che emergono dal medesimo rendiconto, tra cui l'incremento del debito pubblico e delle spese di parte corrente, rileva che l'inerzia dell'attuale Esecutivo ha provocato un deficit di credibilità dell'Italia in ambito internazionale.

CARLO MONAI (IdV). Espresse le perplessità del suo gruppo sulle modalità procedurali adottate dal Governo, che ha deciso di presentare nuovamente al Parlamento il rendiconto generale dello Stato aggirando il divieto di ripresentazione dei disegni di legge prima che siano decorsi sei mesi dalla loro reiezione, ricorda le problematiche concernenti la trasparenza e l'affidabilità dei costi sollevate dalla Corte dei conti, stigmatizzando la scarsa credibilità dell'Esecutivo che, rimanendo ancora in carica, rischia di penalizzare fortemente il Paese. Nel richiamare quindi gli aspetti di maggiore criticità recati dal rendiconto in esame, che evidenziano, tra l'altro, l'incremento del debito pubblico ed un anomalo andamento dei residui attivi e passivi, ritiene che gli andamenti di finanza pubblica certifichino la sostanziale inaffidabilità dell'attività governativa in materia economica; invita, infine, il Governo a prendere atto del suo fallimento politico e a rassegnare al più presto le dimissioni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della V Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Damiano n. 1-00745: Iniziative relative all'accesso al trattamento previdenziale per i lavoratori in mobilità.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Pag. V

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Paladini n. 1-00750, Poli n. 1-00751, Cazzola n. 1-00752 e Lo Monte n. 1-00755 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Illustra la mozione Damiano n. 1-00745, richiamando le disposizioni in materia pensionistica contenute nel decreto-legge n. 78 del 2010, che è stato adottato dal Governo al di fuori di qualsiasi concertazione e ha causato ulteriori discriminazioni tra lavoratori. Nel ricordare, quindi, che in occasione della conversione del predetto decreto-legge l'Esecutivo aveva accettato un ordine del giorno presentato dal suo gruppo, invita il Governo a fornire in sede parlamentare l'esito del monitoraggio previsto dall'articolo 12, sollecitando una risposta positiva all'opportuna richiesta di incontro avanzata dalle organizzazioni sindacali al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

CARLO MONAI (IdV). Illustra la mozione Paladini n. 1-00750, sottolineando l'evidente contraddittorietà esistente tra i provvedimenti legislativi adottati dal Governo in materia previdenziale e la relativa normativa di attuazione, che appare particolarmente lacunosa. Richiamata, quindi, la problematica oggetto del predetto documento di indirizzo, invita l'Esecutivo a rendere noto al più presto il numero di istanze di pensionamento presentate dai lavoratori in mobilità, anche al fine di concedere, nel caso in cui tali richieste dovessero essere superiori a diecimila, il prolungamento dell'intervento di sostegno al reddito per l'accesso al pensionamento.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00752, richiamando la risoluzione approvata dall'XI Commissione che impegna il Governo a prestare una specifica attenzione a coloro che, collocati in cassa integrazione o in mobilità, hanno maturato l'età di pensione e sono in attesa dell'effettiva decorrenza del trattamento pensionistico. Nel ricordare, quindi, le disposizioni recate dall'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo sui dati del monitoraggio effettuato, auspicando che venga assicurato a tutti i lavoratori interessati il prolungamento dell'intervento di sostegno al reddito.

EMANUELA MUNERATO (LNP). Manifestata preoccupazione per la situazione in cui versano i lavoratori in mobilità che intendono accedere al trattamento pensionistico, invita il Governo a fornire al più presto i dati relativi al monitoraggio effettuato dall'INPS, garantendo altresì, anche mediante apposite iniziative normative e specifici accordi con le regioni, che i predetti lavoratori in mobilità con la prospettiva di raggiungere i requisiti per l'accesso alla pensione non rimangano senza reddito.

GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA (PT). Richiamate le modifiche in materia previdenziale recate dal decreto-legge n. 78 del 2010, ricorda il monitoraggio effettuato dall'INPS e previsto dall'articolo 12 del medesimo provvedimento. Nell'evidenziare, quindi, l'approvazione da parte dell'XI Commissione di una risoluzione sulla questione oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, ritiene opportuno ed urgente che il Governo riferisca in sede parlamentare sull'esito del suddetto monitoraggio, adottando i provvedimenti necessari a favore dei lavoratori interessati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica improprio che il rappresentante del Governo non sia intervenuto in questa fase del dibattito sul merito delle mozioni presentate ma si sia riservato di farlo in sede di espressione del parere.

Pag. VI

Sull'ordine dei lavori.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Ricordata la ricorrenza, nella giornata odierna, dell'anniversario della rivoluzione d'ottobre del 1917, evidenzia l'assenza nel Paese di manifestazioni che celebrino l'evento.

Discussione della mozione Reguzzoni n. 1-00747: Iniziative per garantire la piena attuazione della legge n. 55 del 2010 e per promuovere una specifica normativa europea in materia di marchio di origine.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Cimadoro n. 1-00753, Lulli n. 1-00754, Commercio n. 1-00756 e Anna Teresa Formisano n. 1-00757 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ALBERTO TORAZZI (LNP). Illustra la mozione Reguzzoni n. 1-00747, osservando preliminarmente come fra le varie conseguenze della globalizzazione dei mercati economici vi sia anche una più facile diffusione di merci contraffatte; evidenzia quindi come la sua parte politica abbia sempre profuso il massimo sforzo, in particolare attraverso la legge n. 55 del 2010, per garantire, anche a livello europeo, una migliore tutela delle produzioni italiane, messe in pericolo dagli emergenti mercati orientali. Manifesta quindi con forza l'esigenza che il Governo si attivi per evitare che il sistema doganale non proceda all'applicazione del predetto provvedimento.

CARLO MONAI (IdV). Illustra la mozione Cimadoro n. 1-00753, manifestando sconcerto per l'irresponsabile inerzia dell'Esecutivo nell'adottare provvedimenti di attuazione dell'importante disciplina recata dalla legge n. 55 del 2010, che rivela l'inadeguatezza nonché gli intenti strumentali e propagandistici del Governo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

CARLO MONAI (IdV). Evidenziato, quindi, il contributo migliorativo fornito dalla sua parte politica alla definizione della predetta normativa, varata senza la prescritta notifica alle istituzioni europee, richiama i rilievi critici manifestati da queste ultime, segnatamente in ordine al non condivisibile concetto di nazionalità del prodotto basato sul criterio della prevalenza delle fasi di lavorazione anziché dell'ultima trasformazione dello stesso. Invita, quindi, il Governo ad un radicale cambio di passo nella propria azione politica nell'interesse del Paese, ad attivarsi per una sollecita adozione dei decreti attuativi, ad adoperarsi nelle sedi comunitarie per la rapida approvazione del regolamento sul «made in» da parte del Consiglio, nonché ad incrementare le risorse stanziate per il contrasto alla contraffazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane.

ELISA MARCHIONI (PD). Illustra la mozione Lulli n. 1-00754, richiamando l'elevata incidenza sul sistema economico nazionale del mercato delle merci contraffatte; rilevata pertanto l'esigenza di contrastare adeguatamente tale fenomeno, al fine di tutelare sia le imprese sia i consumatori, evidenzia le difficoltà normative incontrate su tale materia in sede comunitaria, con particolare riferimento al criterio della libera circolazione delle merci, che ha portato al varo della legge n. 55 del 2010, condivisa dal suo gruppo. Esprime quindi l'auspicio che il Governo provveda con rapidità a varare i decreti attuativi del predetto provvedimento, nonché ad impegnarsi a livello internazionale affinché siano superate le criticità emerse presso le istituzioni comunitarie che ostacolano la definitiva stipula di un accordo mondiale Pag. VIIper la lotta alla contraffazione, garantendo così una miglior tutela delle produzioni nazionali.

IGNAZIO ABRIGNANI (PdL). Richiamato l'impegno da sempre profuso dal suo gruppo per un'efficace tutela del made in Italy, rileva la meritoria attività politica e legislativa svolta dal Parlamento, segnatamente dalla X Commissione della Camera, per la salvaguardia dei prodotti e delle filiere tipicamente italiane dalle diffuse e deleterie politiche di contraffazione, culminata nell'approvazione della legge n. 55 del 2010. Evidenziate quindi le apprezzabili iniziative adottate dai competenti rappresentanti del Governo nelle sedi europee per una rapida approvazione del regolamento comunitario sulla tutela del «made in» da parte del Consiglio, giudica condivisibili le parti dispositive di tutte le mozioni presentate, ad eccezione dell'impegno al Governo di revocare la circolare dell'Agenzia delle dogane del 22 settembre 2010, contenuto nell'atto di indirizzo sottoscritto dai deputati del gruppo Lega Nord Padania, ritenendo il predetto atto della citata Agenzia in linea con il quadro normativo europeo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, osserva che, in base al disposto regolamentare, il rappresentante del Governo, avendo rinunziato ad intervenire oggi sul merito delle mozioni in discussione, dovrebbe limitarsi, nel prosieguo del dibattito, ad esprimere esclusivamente il parere sui predetti documenti di indirizzo.

Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Luca D'Alessandro, proclamato in data odierna, ha aderito al gruppo parlamentare Popolo della Libertà.

Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Arturo Iannaccone è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia (Grande Sud).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 8 novembre 2011, alle 12,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 32).

La seduta termina alle 18,40.