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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 560 di mercoledì 14 dicembre 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 10,15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 7 dicembre 2011.

I deputati in missione sono quarantatré.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede alla Presidenza di anticipare l'individuazione di una soluzione al problema relativo alla partecipazione dei deputati alle sedute delle Commissioni bicamerali allorché si svolgano in concomitanza dei lavori dell'Assemblea e delle Commissioni permanenti.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Giachetti, affinché possa individuare un'adeguata soluzione alla problematica da lui evocata.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Giachetti, ritiene poco credibile il sistema individuato per la rilevazione delle presenze in Commissione, auspicando una necessaria ed urgente definizione della questione da parte della Presidenza.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ricorda di aver proposto in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo una soluzione al problema sollevato dal deputato Giachetti.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Eleva una formale protesta per le modalità a suo avviso irregolari con cui si sono conclusi i lavori delle Commissioni riunite V e VI sulla manovra, chiedendo al Presidente della Camera di effettuare una verifica al riguardo.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Borghesi.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Rileva che la procedura adottata dalle Commissioni riunite è conforme alla consolidata prassi parlamentare, tenuto conto dell'esigenza di concludere l'iter in sede referente in tempo utile per consentire l'inizio dell'esame della manovra da parte dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 201 del 2011: Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (A.C. 4829-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

PIER PAOLO BARETTA (PD), Relatore per la maggioranza per la V Commissione. Ricordato che il proficuo lavoro svolto dalle Commissioni riunite ha, tra l'altro, reso più equa la manovra in discussione, come riconosciuto anche dal Presidente del Consiglio, esprime un giudizio di convinta accettazione del decreto-legge in esame, pur ritenendo necessario compiere nell'immediato futuro scelte indirizzate Pag. VIpiù specificamente allo sviluppo. Richiama, quindi, le modifiche migliorative introdotte nel corso dell'iter in sede referente, che attenuano l'impatto della manovra sulle fasce sociali più deboli, ricordando, tra l'altro, l'incremento della franchigia sull'IMU per le famiglie ed il recupero, per gli anni 2012 e 2013, dell'indicizzazione all'inflazione per le pensioni di importo tre volte superiore al minimo. Sottolineata, inoltre, l'introduzione di una sostanziale imposta patrimoniale per i capitali oggetto del cosiddetto scudo fiscale e per gli immobili posseduti all'estero, invita tutti i gruppi parlamentari a sostenere la manovra in discussione ed il Governo a recepire ulteriori proposte emendative che saranno presentate nel prosieguo dell'iter.

MAURIZIO LEO (PdL), Relatore per la maggioranza per la VI Commissione. Nel sottolineare preliminarmente come il provvedimento d'urgenza in esame, nel confermare gli obiettivi annunciati dal Presidente del Consiglio in termini di rigore e sviluppo, appare ulteriormente migliorabile sotto il profilo dell'equità, richiama in particolare le misure volte ad incentivare la crescita economica, intervenendo sul versante della capitalizzazione delle imprese mediante una rimodulazione dell'IRAP, nonché facilitando l'accesso al credito e rendendo più razionale l'attività di accertamento fiscale, che si baserà su un diverso approccio allo strumento degli studi di settore. Nel ricordare quindi che per contrastare adeguatamente l'evasione fiscale non si deve rinunciare alla tutela della privacy dei contribuenti, ricorda gli interventi migliorativi del testo adottati dalle Commissioni riunite, volti a garantire un criterio di equità nell'irrogazione di sanzioni penali, che vanno limitate ai soli casi di dolo, rilevando inoltre un maggiore impegno nei confronti dell'elusione fiscale.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

MAURIZIO LEO (PdL), Relatore per la maggioranza per la VI Commissione. Nel ricordare quindi le ulteriori modifiche introdotte per tutelare le fasce più deboli della popolazione e le famiglie, giudica non soddisfacente, anche se necessaria, la reintroduzione di forme di tassazione della prima casa, ritenendo positiva la correzione volta a commisurare tale imposta alla composizione del nucleo familiare, tutelando così le famiglie con figli a carico. Esprime infine l'auspicio che si incrementi l'impegno in favore della crescita economica e dell'equità, pur salvaguardando le esigenze di contenimento del debito pubblico.

MASSIMO BITONCI (LNP), Relatore di minoranza per la V Commissione. Nel dichiarare di non condividere i contenuti della manovra in discussione, che non ritiene in grado di migliorare la difficile situazione economica del Paese e della maggior parte delle economie occidentali, ricorda gli importanti tagli alla spesa effettuati dal precedente Governo. Sottolineati, quindi, l'effetto depressivo e la mancanza di equità che caratterizzano il decreto-legge in esame, che colpisce segnatamente il ceto medio, le famiglie e i pensionati, esprime un giudizio particolarmente critico sulla reintroduzione dell'imposta sulla prima casa, nonché sulla divisione del gettito da essa derivato tra Stato e comuni, in contrasto con l'obiettivo federalista da sempre perseguito dalla sua parte politica.

MAURIZIO FUGATTI (LNP), Relatore di minoranza per la VI Commissione. Nel ricordare l'atteggiamento responsabile e costruttivo del suo gruppo durante i lavori nelle Commissioni riunite, lamenta l'impossibilità di svolgere un compiuto esame in sede referente del provvedimento in discussione, che svilisce a suo avviso il ruolo delle opposizioni. Nell'esprimere quindi un giudizio fortemente negativo sulla manovra presentata dal Governo, evidenzia come l'eccessivo ricorso a forme di tassazione straordinaria, che graveranno prevalentemente sul Nord, avrà conseguenze recessive sull'economia, penalizzando in particolare i piccoli imprenditori, Pag. VIIgli artigiani e i commercianti. Nell'illustrare quindi talune misure alternative proposte dal suo gruppo, caratterizzate da un'impostazione meno iniqua nei confronti dei cittadini e basate prevalentemente su forme di tassazione patrimoniale antievasione e su una drastica riduzione dei sussidi pubblici alle imprese, manifesta forte preoccupazione per gli ulteriori sacrifici che saranno chiesti agli italiani a causa di una sbagliata impostazione dello spazio comune europeo.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Nell'esprimere preliminarmente la ferma convinzione della necessità di una radicale riforma del sistema finanziario internazionale, auspica che le misure relative allo sviluppo contenute nel decreto-legge in esame siano efficaci e che la manovra nel suo complesso non abbia effetti recessivi, sottolineando l'importanza di un concreto programma relativo alla realizzazione delle infrastrutture essenziali per la modernizzazione del Paese. Espresse perplessità su alcune misure volte a ridurre la spesa, quali in particolare quelle relative alla riforma del sistema pensionistico, all'aumento della tassazione e ai tagli agli enti locali e alle regioni, auspica che l'esame in Assemblea consenta le opportune correzioni evitando il ricorso al voto di fiducia, che la sua componente politica ha sempre stigmatizzato.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine di lavori, chiede chiarimenti in ordine all'organizzazione dei lavori odierni dell'Assemblea.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Evidenzia l'opportunità, nel prosieguo dell'esame del provvedimento in discussione, di una sospensione dei lavori dell'Assemblea per consentire alla Commissione bilancio di riunirsi.

PRESIDENTE. Ritiene che possa essere prevista una sospensione dei lavori dell'Assemblea dalle 13,30 alle 15.

Sul grave episodio verificatosi ieri a Firenze.

EMANUELE FIANO (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in relazione al grave episodio verificatosi ieri a Firenze, auspicando che l'Assemblea osservi un minuto di silenzio in memoria delle vittime.

Intervengono per associarsi alle richieste del deputato Fiano i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV) e ENZO RAISI (FLpTP).

PRESIDENTE. Nel condividere lo stato d'animo e lo sgomento dei deputati intervenuti, che hanno ricordato il barbaro omicidio di innocenti che si è verificato ieri a Firenze, ritiene di poter accogliere la loro richiesta, invitando l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e il rappresentante del Governo - L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Si riprende la discussione.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Nell'esprimere un giudizio critico sui contenuti del provvedimento d'urgenza in discussione, nel quale rileva peraltro talune criticità dal punto di vista della tecnica legislativa, sottolinea come le misure di rigore presenti nel testo, che reputa scarsamente eque, non siano accompagnate da disposizioni volte ad incentivare adeguatamente lo sviluppo e la crescita economica. Richiamate quindi le disposizioni maggiormente penalizzanti per i cittadini e gli enti locali, segnatamente nel Nord del Paese, evidenzia come ancora una volta vengano tutelati i grandi istituti bancari, che a suo avviso sono all'origine dell'attuale crisi internazionale.

Pag. VIII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Nel rilevare infine come le misure di contenimento dei costi della politica relativamente al riassetto del sistema delle province, oltre ad ignorare recenti espressioni del Parlamento in materia, ledano taluni principi costituzionali e contrastino con la volontà popolare, ribadisce che il nuovo Esecutivo dovrebbe mostrare un maggiore rispetto delle istituzioni e una più forte attenzione alle fasce più deboli della popolazione.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Nell'esprimere preliminarmente apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalle Commissioni, pur prendendo atto della positiva tensione etica che ispira l'operato del Governo, lamenta la mancata previsione di un'imposta patrimoniale, di un'asta per l'assegnazione delle frequenze televisive e di concrete misure volte a ridurre i costi della politica, auspicando pertanto l'approvazione delle necessarie correzioni nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in Assemblea. Auspica quindi che l'Esecutivo non ricorra alla questione di fiducia e si impegni concretamente per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti sul lavoro.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Osservato che al testo della manovra in discussione sono state apportate, nel corso dell'iter in sede referente, talune modifiche migliorative, quali la parziale deindicizzazione per le pensioni di importo tre volte superiore al minimo e l'intervento sulle pensioni di anzianità, manifesta perplessità sul criterio individuato per la detrazione dell'IMU. Nel ritenere, quindi, che sarebbe stato necessario affrontare la questione delle frequenze, prevedere una tassazione sui grandi patrimoni, incidere maggiormente sui costi della politica, nonché sospendere l'acquisto dei nuovi cacciabombardieri, esprime un giudizio fortemente critico sulla mancata previsione delle liberalizzazioni. Nel reputare, infine, il decreto-legge migliorabile dal punto di vista dell'equità, preannunzia che il suo gruppo si riserva di valutare la posizione da assumere sul provvedimento sulla base delle modifiche che saranno eventualmente apportate al testo nel prosieguo dell'iter.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nel sottolineare l'urgente necessità di adottare una politica di rigore sul piano dei conti pubblici e di stabilizzazione finanziaria, anche per superare la crisi di liquidità che sta bloccando il sistema economico nazionale, rileva che la manovra in discussione è improntata a rigore, crescita ed equità, giudicando positivamente le modifiche apportate al testo dalle Commissioni di merito. Espressa altresì condivisione per le misure volte a garantire maggiori entrate, in particolare quelle finalizzate a contrastare l'evasione fiscale, giudica positivamente le disposizioni concernenti la riforma strutturale del sistema pensionistico e le agevolazioni fiscali a favore delle imprese, rivolgendo infine un ringraziamento ai relatori e al Governo per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente.

MARCO PUGLIESE (Misto). Nel rilevare che la manovra in discussione prevede sacrifici pesanti per tutte le categorie, esprime apprezzamento per le modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente, quali l'aumento della franchigia per l'IMU, l'indicizzazione delle pensioni di importo superiore al triplo del minimo, nonché l'aumento dell'imposta sui capitali scudati. Giudicate, quindi, positivamente le disposizioni relative al contrasto dell'evasione, ritiene migliorabili quelle riguardanti la crescita e lo sviluppo, sottolineando la necessità di utilizzare i fondi FAS per investimenti nel Mezzogiorno, di finanziare le opere pubbliche incompiute, nonché di semplificare le procedure burocratiche della pubblica amministrazione. Preannunzia, infine, il voto favorevole della sua parte politica sul provvedimento in discussione.

Pag. IX

ENZO RAISI (FLpTP). Richiamate le precipue finalità perseguite dal provvedimento d'urgenza in discussione, lamenta l'assenza di politiche serie e riduzione della spesa corrente, il mancato taglio agli ingenti sussidi a pioggia alle imprese e la mancata dismissione di immobili pubblici. Nel chiedere al Governo chiarimenti in ordine ai consumi intermedi della pubblica amministrazione, con particolare riguardo alla spesa sanitaria, rileva la necessità di ridurre gli oneri del pubblico impiego anche attraverso opportuni piani di prepensionamento e licenziamenti più facili. Evidenzia, quindi, la mancanza di coraggio da parte dell'Esecutivo, che ha aumentato le accise sui carburanti senza liberalizzare il settore e non ha introdotto il principio del contrasto di interesse per combattere l'evasione fiscale, rinunciando peraltro ad estendere l'applicazione dell'IMU agli immobili di proprietà degli enti religiosi. Nel confermare, quindi, il sostegno al Governo, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in discussione, auspicando una futura, incisiva ed equa riforma del sistema fiscale.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

Annunzio del conferimento del titolo di Vice Presidente ad un giudice della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Corte costituzionale, con sua lettera, ha comunicato di aver nominato Vice Presidente della Corte il giudice costituzionale professor Franco Gallo.

La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01971, sulle iniziative per destinare una quota pari al 10 per cento degli introiti derivanti dall'asta per le frequenze 4G a favore dell'emittenza televisiva locale e per la piena attuazione della legge n. 422 del 1993 in materia di pluralismo dell'informazione e sviluppo delle piccole e medie aziende.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che giudica la risposta del Ministro elusiva dei quesiti posti nell'atto ispettivo, stigmatizzando l'inerzia dimostrata dall'Esecutivo in merito alla problematica in oggetto.

RENZO CARELLA (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01972, sugli intendimenti in ordine alla convocazione di un tavolo nazionale sulla vertenza Sigma-tau e sul settore della farmaceutica in generale.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato ANDREA MARTELLA (PD), il quale ringrazia il Ministro per la tempestività della risposta, che dimostra l'intenzione del Governo di affrontare in modo adeguato la problematica evidenziata nell'atto ispettivo.

PIPPO GIANNI (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-01973, sugli interventi per l'istituzione di zone franche produttive nei territori dei comuni interessati da siti contaminati di interesse nazionale.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47). - Replica il deputato PIPPO GIANNI (PT), che ringrazia il Ministro per il preannunziato intendimento del Governo di prestare Pag. Xidonea attenzione alla tematica oggetto dell'atto ispettivo, auspicando un intervento al riguardo anche in sede europea.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01974, sulle iniziative di competenza per garantire adeguati collegamenti ferroviari a favore del Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia, anche al fine di tutelare i livelli occupazionali del settore.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato ANTONINO LO PRESTI (FLpTP), il quale dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, che giudica di stampo burocratico e non risolutiva della grave situazione in cui versano i collegamenti ferroviari con il Mezzogiorno.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01975, sulle iniziative di competenza nei confronti di Trenitalia per assicurare la ricollocazione in ambito aziendale degli addetti ai treni notturni soppressi.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI), che, pur apprezzando l'intervento del Ministro, sottolinea la gravità delle questioni evocate nell'atto ispettivo, rilevando come l'inadeguatezza dei progetti e degli investimenti nel settore ferroviario penalizzi soprattutto i territori del Meridione.

PAOLA GOISIS (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01976, sulle iniziative dirette ad assicurare adeguate dotazioni organiche per il comparto scolastico nelle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

FRANCESCO PROFUMO, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato PAOLA GOISIS (LNP), che, nel prendere atto con favore degli impegni assunti dal Governo, ribadisce la necessità di garantire il diritto allo studio nelle regioni richiamate nell'atto ispettivo, anche in considerazione delle difficoltà economiche in cui versano le scuole paritarie.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01977, sulle problematiche concernenti l'operatività dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.

FRANCESCO PROFUMO, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdCpTP), che, nel ringraziare il Ministro per l'impegno assunto, invita il Governo a fornire rassicurazioni in merito ai tempi di attuazione e alla sostenibilità finanziaria della riforma del sistema universitario, garantendo altresì la piena operatività dell'Agenzia evocata nell'atto ispettivo.

ANTONIO DISTASO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01978, sugli orientamenti del Governo in tema di completamento della disciplina dei servizi pubblici locali, alla luce degli impegni assunti dall'Italia in sede europea.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato ANTONIO DISTASO (PdL), che, nel dichiararsi in gran parte soddisfatto della risposta, invita il Governo ad adottare iniziative legislative volte a promuovere lo sviluppo del Paese, prevedendo, tra l'altro, la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali.

La seduta, sospesa alle 15,58, è ripresa alle 16,10.

Pag. XI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantasei.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 4829-A.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Esprime, anche a nome del suo gruppo, perplessità su molte disposizioni contenute nella manovra in esame, che ritiene connotata da rigore e non sempre da equità, atteso che si prevedono numerosi incrementi fiscali e si reintroduce un'ingiusta imposta sull'abitazione principale. Manifesta altresì condivisione per altre misure recate dalla stessa manovra, quali, in particolare, quelle relative alla lotta all'evasione fiscale, alla garanzia di solidità del sistema bancario e, alla detraibilità dell'IRAP, pur sottolineando i meriti conseguiti dal precedente Governo su analoghe tematiche. Evidenzia, inoltre, le modifiche migliorative apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente grazie al positivo raccordo tra Governo e Parlamento, segnatamente per quanto attiene alla riforma del sistema pensionistico. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Sottolinea l'atteggiamento responsabile del Partito Democratico, che, nell'interesse del Paese, ha rinunciato al più agevole percorso elettorale pur di sostenere un Governo che, data l'eccezionalità della situazione, dovrà varare una manovra dolorosa ma necessaria, che grazie all'apporto del Parlamento risulterà migliorata nei suoi aspetti più iniqui. Rileva altresì come l'Italia si trovi di fronte ad un passaggio storico rappresentato dal coinvolgimento per la prima volta dei grandi patrimoni che, grazie a misure di equità e di contrasto all'evasione fiscale, non potranno più sottrarsi ai sacrifici richiesti a tutti i cittadini. Richiama quindi le disposizioni volte ad eliminare talune residue sacche di privilegio presenti nel sistema previdenziale nonché ad individuare un virtuoso percorso di crescita economica e sviluppo, in particolare delle aree più svantaggiate del Paese.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel giudicare la manovra in esame iniqua, irresponsabile, recessiva, di stampo centralista e tesa a penalizzare soprattutto i cittadini del Nord, lamenta, in particolare, il pesante aumento della pressione fiscale e la sostanziale disapplicazione del federalismo municipale, comunale e regionale, stigmatizzando altresì il disinteresse dell'Esecutivo nei confronti delle proposte emendative presentate dalla propria parte politica nel corso dell'iter in sede referente. Esprime infine l'assoluta contrarietà del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, lamentando, tra l'altro, le disposizioni a favore del sistema bancario.

Sull'ordine dei lavori.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Esprime profondo rammarico per il comportamento di un deputato che, producendo filmati illegali all'interno del Parlamento, ha violato il Regolamento della Camera; invita pertanto l'Ufficio di Presidenza a censurare tali atti.

Si riprende la discussione.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede al Governo se intenda presentare un maxiemendamento modificativo del testo licenziato dalle Commissioni.

PRESIDENTE. Precisa che la questione sollevata dal deputato Fugatti potrà essere chiarita nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, convocata per le 18,30.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Giudica infondata l'osservazione del deputato Fugatti.

Pag. XII

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Invita il Ministro Giarda ad un maggiore rispetto nei confronti del Parlamento.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel ritenere che il decreto-legge in discussione modifichi gli equilibri sociali ed economici del Paese, colpendo i pensionati, i percettori di reddito fisso e le attività produttive, giudica estremamente grave la sostanziale incapacità dello Stato di attuare una tassazione sui patrimoni. Rilevato altresì l'atteggiamento costruttivo del suo gruppo volto a migliorare il testo del provvedimento d'urgenza in esame, sottolinea la necessità di penalizzare i grandi patrimoni e di contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale, aumentando, tra l'altro, l'aliquota sui capitali scudati. Richiamati quindi i profili critici di una manovra che reca imposte lineari e generalizzate, provocando un intollerabile aumento della pressione fiscale ed un effetto depressivo sui consumi, esprime particolare contrarietà alla reintroduzione di forme di tassazione sulla prima casa, auspicando infine l'adozione di specifiche norme volte ad eliminare i privilegi della casta riconducibile alla politica.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Ritiene che la manovra in discussione risulterebbe insufficiente qualora non fosse seguita da interventi volti a favorire la crescita e lo sviluppo.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica inusuale e scorretta la comunicazione della Presidenza in merito ai termini di preavviso per le votazioni elettroniche, anche in considerazione del considerevole numero di iscritti a parlare appartenenti al suo gruppo.

PRESIDENTE. Ricorda che erano previste votazioni a partire dalle 16.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Sottolinea la necessità di procedere a riforme organiche e strutturali che garantiscano, tra l'altro, una maggiore credibilità delle istituzioni, in primo luogo del Parlamento, e una valorizzazione delle autonomie locali, auspicando in tal senso un impegno comune di tutte le forze politiche.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Sottolineata l'esigenza di affrontare adeguatamente la grave crisi finanziaria in atto, giudica necessario che tutti i livelli della politica si assumano la propria responsabilità, reputando peraltro ingiusta una generale criminalizzazione della stessa. Nel rilevare altresì come gli attacchi speculativi nei confronti del Paese abbiano sollecitato la nascita dell'attuale Governo tecnico, a cui conferma il sostegno del suo gruppo, ritiene che la manovra in esame, pur recando alcune norme non condivisibili, preservi lo Stato dal fallimento ed avvii la ripresa economica, invitando peraltro l'Esecutivo ad adottare iniziative di più ampio respiro al fine di contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile e tutelare il diritto alla salute in tutto il territorio nazionale.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Richiamato preliminarmente l'eccezionale contesto, anche politico, internazionale e interno, nel quale viene varata la manovra in discussione, ne sottolinea la portata innovativa e strutturale, nonché gli apprezzabili effetti sulla drammatica situazione economica e finanziaria del Paese, stigmatizzando la pregiudiziale e strumentale contrarietà dei deputati della Lega Nord. Rimarcata, quindi, la profonda discontinuità delle misure adottate rispetto ai precedenti interventi in materia economica, ne evidenzia l'equilibrato bilanciamento tra obiettivi di risanamento della finanza pubblica e di rilancio della crescita, la distribuzione sul lato delle entrate ma anche della spesa, con particolare riferimento a quella previdenziale, nonché la conciliazione di rigore ed equità. Espresso, quindi, apprezzamento per il Pag. XIIIproficuo lavoro svolto dalle Commissioni riunite, che ha prodotto un sensibile miglioramento del testo, auspica un crescente impegno nel contrasto all'evasione fiscale.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Chiede, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento, la chiusura della discussione sulle linee generali.

Dopo un intervento contrario del deputato MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, ed un ulteriore intervento del deputato GIANPAOLO DOZZO (LNP), la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la richiesta di chiusura della discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Ricorda che, essendo stata deliberata la chiusura della discussione sulle linee generali, ha facoltà di parlare un deputato tra gli iscritti non ancora intervenuti per ciascuno dei gruppi che ne facciano richiesta.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede la presenza in Aula del Presidente del Consiglio, giudicando estremamente grave il tentativo di limitare il dibattito parlamentare anche nel prosieguo della discussione; preannunzia quindi la disponibilità del suo gruppo a presentare un numero limitato di proposte emendative a fronte della rinuncia del Governo a porre la questione di fiducia.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica l'ordine di iscrizione dei deputati in discussione sulle linee generali disposto dalla Presidenza incongruo e penalizzante per il suo gruppo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Stigmatizzato preliminarmente l'atteggiamento di chiusura della maggioranza al dibattito parlamentare, rivendica l'operato del suo gruppo a difesa delle fasce più deboli della popolazione, anche attraverso la presentazione di specifiche proposte emendative al decreto-legge in esame. Espresso quindi un giudizio fortemente critico su una manovra iniqua e recessiva, che aumenta i livelli di tassazione e cancella le norme sul federalismo senza tagliare la spesa pubblica, sottolinea la necessità di contrastare il fenomeno dell'elevato numero di pensioni di invalidità in alcune zone del Paese, manifestando peraltro perplessità sull'attività di un Governo che sostiene gli istituti bancari, responsabili della grave situazione finanziaria in atto, ed appare incapace di colmare il divario sociale ed economico esistente tra le diverse aree del Paese. Richiama, infine, le principali modifiche migliorative del testo presentate dalla sua parte politica a tutela dei cittadini e delle piccole e medie imprese nazionali.

MASSIMO BITONCI (LNP), Relatore di minoranza per la V Commissione. Espresso anzitutto il rammarico del suo gruppo per l'insufficiente approfondimento parlamentare in sede referente della manovra in discussione, alla quale la Lega Nord non ha quindi potuto apportare preziosi contributi emendativi, giudica estremamente inique le misure adottate, che penalizzano in particolare i cittadini del Nord e le fasce più deboli della società. Stigmatizzato, quindi, lo snaturamento dell'IMU da imposta comunale coerente con i principi del federalismo fiscale ad imposta sostanzialmente centralista, ritiene la manovra funzionale alla tutela degli interessi degli istituti di credito, giudicando deprecabile il mancato ricorso ad asta pubblica per l'assegnazione delle frequenze televisive nonché la mancata modifica del patto di stabilità interno.

MAURIZIO FUGATTI (LNP), Relatore di minoranza per la VI Commissione. Nel manifestare apprezzamento per la decisione del Governo di porre la questione di fiducia sul testo delle Commissioni, ribadisce l'iniquità della manovra in discussione, che penalizza le fasce più deboli Pag. XIVdella popolazione, senza peraltro conseguire effetti significativi per lo sviluppo economico del Paese.

PRESIDENTE. Prende atto che i relatori per la maggioranza per la V e la VI Commissione, nonché il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

STEFANO STEFANI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'impossibilità per i deputati del suo gruppo di contribuire proficuamente alla discussione del provvedimento d'urgenza a causa di un vero e proprio colpo di mano posto in essere dall'Assemblea.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta il fatto che i relatori per la maggioranza ed il rappresentante del Governo non sono intervenuti in sede di replica.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Commemorazione dell'onorevole Leda Colombini.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lei, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Leda Colombini, recentemente scomparsa, della quale ricorda la figura di insigne protagonista della vita civile e politica del Paese.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Interviene per associarsi al ricordo dell'onorevole Leda Colombini il deputato LIVIA TURCO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Si riprende la discussione.

(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Reguzzoni n. 1.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Illustra la questione pregiudiziale Reguzzoni n. 1, evidenziando come l'evidente eterogeneità delle disposizioni del decreto-legge in esame contrasti con l'articolo 15 della legge n.400 del 1988 e con l'articolo 77 della Costituzione. Ritiene, altresì, che non sussistano i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, atteso che talune disposizioni del medesimo decreto non produrranno effetti neppure nel prossimo esercizio finanziario, e che si configurino ulteriori violazioni di norme costituzionali.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Espressa contrarietà per motivi tecnico-giuridici ai contenuti della questione pregiudiziale in discussione, dichiara il voto contrario del suo gruppo, evidenziando, tra l'altro, che il provvedimento d'urgenza in esame non reca modifiche costituzionali, in quanto l'ente provincia non viene soppresso, che l'articolo 19 prevede disposizioni fiscali di carattere non retroattivo e che gli interventi sulla previdenza sono equilibrati e non penalizzano le aspettative dei cittadini.

MICHELE VENTURA (PD). Nel ritenere che le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame non presentino profili di illegittimità costituzionale, chiede che il Presidente della Camera intervenga a tutela delle prerogative dei singoli parlamentari. Dichiara, infine, il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Reguzzoni n. 1.

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ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulla questione pregiudiziale in discussione, giudicando il decreto-legge in esame inadeguato a favorire lo sviluppo del Paese, fortemente penalizzante per il Sud e viceversa premiante per le aree più forti del territorio nazionale. Evidenzia, infine, l'assenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Reguzzoni n. 1, che giudica infondata nel merito e politicamente demagogica, attesa l'assoluta necessità delle misure previste dal provvedimento d'urgenza in discussione, che non viola alcuna norma costituzionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Reguzzoni n. 1.

Cessazione dal mandato parlamentare del deputato Luciano Dussin.

PRESIDENTE. Avverte che il deputato Luciano Dussin, eletto sindaco di Castelfranco Veneto, ha comunicato, con lettera inviata alla Presidenza, di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di deputato: trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto di tale comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Luciano Dussin dal mandato parlamentare.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito della presa d'atto delle dimissioni del deputato Luciano Dussin, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 8 - Lega Nord nella medesima VIII Circoscrizione Veneto 2, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Sabina Fabi.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato per la VIII Circoscrizione Veneto 2 Sabina Fabi.

Si riprende la discussione.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 106).

CAROLINA LUSSANA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'anticipata chiusura della discussione sulle linee generali del decreto-legge in esame prefiguri una grave forzatura delle regole di democrazia parlamentare, auspicando che nel prosieguo del dibattito si consenta ai deputati del suo gruppo di intervenire in modo adeguato; chiede a tal fine la prosecuzione ininterrotta della seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Lamentata l'incoerenza delle posizioni sostenute dal gruppo Lega Nord Padania sulle tematiche sollevate dal deputato Lussana, manifesta un orientamento favorevole alla richiesta di prosecuzione ininterrotta della seduta.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Giudica inaccettabile l'intervento del deputato Giachetti.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di proseguire ininterrottamente i lavori fino alla conclusione della fase di illustrazione delle proposte emendative.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Chiede alla Presidenza se sia prevista una breve interruzione dei lavori per permettere al Comitato dei diciotto di riunirsi.

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PRESIDENTE. Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 20,15, è ripresa alle 21,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

I deputati in missione alla ripresa notturna della seduta sono quarantatré.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati STEFANO STEFANI (LNP), MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP) e RENATO CAMBURSANO (IdV).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, rileva che il numero di deputati presenti in Aula non consentirebbe all'Assemblea di adottare deliberazioni.

PRESIDENTE. Precisa che nella fase attuale non è previsto che si proceda a votazioni.

Interviene inoltre sul complesso delle proposte emendative il deputato SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, esprime perplessità sulla facoltà riconosciuta alla Presidenza di valutare nel merito il contenuto degli interventi di ogni singolo deputato.

PRESIDENTE. Reputa opportuno che il Presidente intervenga in Aula a difesa dei valori costituzionali ogniqualvolta essi vengano sviliti.

Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ETTORE PIROVANO (LNP) e LAURA MOLTENI (LNP).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta l'assenza di un segretario di Presidenza, chiedendo chiarimenti sulla regolarità della seduta in corso.

PRESIDENTE. Ritiene che, in questa fase del dibattito, la presenza in Aula di un segretario di Presidenza non sia strettamente necessaria.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Si associa a nome del suo gruppo alla richiesta del deputato Vanalli, sollecitando la Presidenza ad assicurare immediatamente la presenza in Aula di un segretario di Presidenza affinché siano garantite la regolarità della seduta e l'attendibilità del processo verbale.

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato DAVIDE CAPARINI (LNP).

EDMONDO CIRIELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, contesta l'opportunità della chiusura anticipata della discussione sulle linee generali, con la cui approvazione l'Assemblea ha strozzato il dibattito parlamentare non consentendogli, tra l'altro, di intervenire su un provvedimento d'urgenza di cruciale rilevanza economica.

PRESIDENTE. Precisa che il deputato Cirielli aveva chiesto di parlare anche sul complesso delle proposte emendative, ma non era presente in Aula nel momento in cui gli era stata data la parola.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il deputato Cirielli ad usare espressioni meno sconvenienti, giudicando meramente strumentale il suo intervento.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, osserva che la richiesta di chiusura della discussione sulle linee generali è stata legittimamente approvata dell'Assemblea.

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CLAUDIO D'AMICO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, contesta l'organizzazione a suo avviso incongrua dell'ordine degli interventi sul complesso delle proposte emendative.

PRESIDENTE. Ribadisce che, se un deputato non è presente in Aula nel momento in cui il Presidente gli dà la parola, egli può comunque intervenire, per prassi, dopo l'ultimo degli interventi previsti.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che il Presidente del Consiglio dei ministri riferisca immediatamente alla Camera sulla situazione della maggioranza che sostiene il Governo da lui presieduto.

Interviene altresì sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato MANUELA DAL LAGO (LNP).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che nel momento in cui il deputato Dal Lago ha iniziato il suo intervento non era presente in Aula alcun rappresentante del Governo.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo è legittimamente rappresentato in Aula.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene illegittima l'interruzione dell'intervento del deputato Dal Lago da parte del deputato Reguzzoni.

Intervengono, altresì, sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati MANUELA DAL LAGO (LNP), che prosegue il suo intervento, e FRANCESCA MARTINI (LNP).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede di poter disporre dell'elenco aggiornato dei deputati che hanno chiesto di intervenire sul complesso delle proposte emendative presentate.

Interviene quindi sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato ANGELO ALESSANDRI (LNP).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, rinnova la richiesta che sia garantita in Aula la presenza di un segretario di Presidenza.

PRESIDENTE. Conferma che in questa fase del dibattito non è strettamente necessaria in Aula la presenza di un segretario di Presidenza.

Interviene altresì sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato MANUELA LANZARIN (LNP).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ribadisce la richiesta che sia presente un segretario di Presidenza durante i lavori dell'Assemblea, al fine di garantirne la regolarità.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati RENATO WALTER TOGNI (LNP) e ROBERTO SIMONETTI (LNP).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ribadisce le proprie perplessità sulla regolarità dei lavori dell'Assemblea nella fase del dibattito in cui è stato assente il segretario di Presidenza.

PIER PAOLO BARETTA (PD), Relatore per la maggioranza per la V Commissione. Conferma le considerazioni del deputato Simonetti circa la valutazione positiva di talune sue proposte emendative presentate nelle Commissioni riunite.

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati EMANUELA MUNERATO (LNP), GUIDO BONINO (LNP), MASSIMO POLLEDRI (LNP), NICOLA MOLTENI (LNP), Pag. XVIIIERALDO ISIDORI (LNP), DANIELE MOLGORA (LNP), FULVIO FOLLEGOT (LNP), PIERGUIDO VANALLI (LNP), MARIA PIERA PASTORE (LNP), RAFFAELE VOLPI (LNP) e MATTEO BRAGANTINI (LNP).

JONNY CROSIO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di non invitare i deputati a concludere i rispettivi interventi prima che sia terminato il tempo a loro disposizione.

Interviene quindi sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato DAVIDE CAVALLOTTO (LNP).

GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Richiamato il prestigio dell'Università Bocconi di Milano osserva che la stessa è sita non a caso in territorio padano.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ritiene che analogo apprezzamento debba essere rivolto al Politecnico di Milano.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ERICA RIVOLTA (LNP), PAOLO GRIMOLDI (LNP), MARCO DESIDERATI (LNP) e GIANLUCA BUONANNO (LNP).

CHIARA MORONI (FLpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di garantire che i deputati svolgano i rispettivi interventi utilizzando espressioni non sconvenienti.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Esprime personale solidarietà al deputato Buonanno per le persecuzioni subite nel corso della sua vita scolastica.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Sottolinea le motivazioni politiche sottese agli interventi svolti in piena notte dai deputati del suo gruppo sul complesso delle proposte emendative.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati JONNY CROSIO (LNP), GIANCARLO DI VIZIA (LNP), ALBERTO TORAZZI (LNP) e STEFANO ALLASIA (LNP).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, commenta ironicamente l'uso ambiguo dell'espressione «Italia» da parte dei deputati della Lega Nord.

Intervengono, altresì, sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati GIANLUCA PINI (LNP), GIOVANNA NEGRO (LNP) e NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'assenza di un segretario di Presidenza, ritenendo che ciò determinerà problemi nella redazione del processo verbale della seduta odierna.

Interviene altresì sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato MARCO MAGGIONI (LNP).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ricorda che l'articolo 34 di quest'ultimo non rende necessaria, ai fini della redazione del processo verbale, la presenza in Aula del segretario di Presidenza.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica non condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Giachetti, richiamando in tal senso il contenuto dell'articolo 11 del Regolamento sul ruolo del segretario di Presidenza.

PRESIDENTE. Conferma quanto già precisato nel corso della seduta in merito alla presenza in Aula di un segretario di Presidenza.

Interviene altresì il complesso delle proposte emendative presentate il deputato MARCO RONDINI (LNP).

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Parlando per un richiamo all'articolo 34, Pag. XIXcomma 2, del Regolamento, ritiene che lo stesso renderebbe necessaria la presenza in Aula del segretario di Presidenza. Chiede pertanto alla Presidenza di sospendere i lavori per riprenderli alle 10, alla presenza di un segretario di Presidenza.

PRESIDENTE. Precisa che eventuali osservazioni sul processo verbale potranno essere avanzate dopo la sua lettura.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Chiede alla Presidenza di pronunciarsi esplicitamente sulla richiesta del deputato Montagnoli.

PRESIDENTE. Ritiene che si possa procedere con lo svolgimento degli interventi, secondo quanto già stabilito, anche in assenza del segretario di Presidenza.

Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati CORRADO CALLEGARI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP) e FRANCO GIDONI (LNP).

JONNY CROSIO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala problemi inerenti alla trasmissione sul canale satellitare della seduta in corso prospettando l'opportunità di sospendere la stessa.

PRESIDENTE. Assicura che saranno disposte le opportune verifiche.

Interviene, quindi, sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP).

PRESIDENTE. Alla luce delle verifiche effettuate, assicura la regolare trasmissione sul canale satellitare della seduta in corso.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che i segretari di Presidenza, ai sensi dell'articolo 11 del Regolamento, lo inseriscano nell'elenco dei deputati che hanno chiesto di intervenire sul complesso delle proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Ribadite le funzioni dei segretari di Presidenza, invita il deputato Montagnoli, se lo ritiene, ad intervenire sul complesso delle proposte emendative presentate.

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati GIOVANNI FAVA (LNP), GIACOMO CHIAPPORI (LNP), FABIO RAINIERI (LNP) e MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP).

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Rivolge un sentito ringraziamento al relatore per la maggioranza, onorevole Baretta, per il proficuo lavoro svolto e l'assidua presenza in Aula nella lunga seduta odierna.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 15 dicembre 2011, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 205).

La seduta termina alle 4,25 del 15 dicembre 2011.