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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 586 di mercoledì 15 febbraio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 30 gennaio 2012.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ELENA CENTEMERO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-02081, sugli orientamenti del Governo in merito alla prosecuzione dei progetti sperimentali per la valorizzazione e la valutazione del personale docente.

FRANCESCO PROFUMO, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato ELENA CENTEMERO (PdL), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatta, esprime apprezzamento per l'intenzione del Governo di proseguire i progetti sperimentali evocati nell'atto ispettivo, sottolineando tuttavia l'esigenza di garantire l'autonomia degli organi preposti alla valutazione del personale docente.

ROSA DE PASQUALE (PD). Illustra l'interrogazione Bachelet n. 3-02102, sugli intendimenti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in ordine al reclutamento del personale docente nella scuola.

FRANCESCO PROFUMO, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replica il deputato GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD), che si dichiara parzialmente soddisfatto, sollecitando il Governo a dare attuazione in tempi brevi alle disposizioni sul reclutamento del personale docente nella scuola.

FRANCESCO PIONATI (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02082, sugli effetti sul settore farmaceutico derivanti dalle norme del decreto-legge sulle liberalizzazioni in materia di prescrizione di farmaci.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 5). - Replica il deputato FRANCESCO PIONATI (PT), che si dichiara parzialmente soddisfatto, invitando il Ministro della salute ad inserire nel contratto nazionale di lavoro dei medici di base l'obbligo di dare indicazioni chiare circa la differenza tra farmaci branded e farmaci generici, anche al fine di tutelare le industrie farmaceutiche.

ERICA RIVOLTA (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02103, sulle problematiche concernenti il ritardo nei pagamenti dovuti dall'amministrazione militare alle imprese fornitrici.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 7). - Replica il deputato ERICA RIVOLTA (LNP), che si dichiara totalmente insoddisfatta, esprimendo un giudizio fortemente negativo sulla politica attuata dal Governo, che penalizza l'imprenditoria privata del Paese.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-02104, sugli orientamenti del Governo in merito al ricorso Pag. VIin opposizione in relazione al provvedimento del tribunale di Roma che ha dichiarato l'illegittimità per condotta antisindacale dell'insediamento delle sedi distaccate di rappresentanza operativa di tre ministeri.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 8). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, auspica che il Parlamento esamini quanto prima il progetto di legge costituzionale recante l'abolizione delle province.

LUIGI MURO (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02083, sulle problematiche concernenti la disposizione del decreto-legge n. 201 del 2011 che attribuisce all'Autorità garante della concorrenza e del mercato la facoltà di esprimere pareri sugli atti delle pubbliche amministrazioni.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 10). - Replica il deputato LUIGI MURO (FLpTP), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto della risposta, si riserva di assumere, tramite il suo gruppo, ulteriori iniziative parlamentari in materia.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Illustra la sua interrogazione n. 3-02088, sulle iniziative di competenza per garantire il rispetto degli obblighi previsti dal contratto di servizio nella programmazione di Rai international.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 12). - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE), che, espresso apprezzamento per la prospettata ipotesi di rimodulare le risorse destinate a Rai international, ritiene che dovrebbe essere valorizzata l'esperienza professionale di quanti lavorano in tale emittente televisiva, auspicando che vengano stanziati almeno i fondi necessari alla sopravvivenza delle principali trasmissioni della rete.

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02105, sugli elementi in merito alle previsioni relative alla rimozione della nave «Costa Concordia» naufragata presso l'Isola del Giglio.

CORRADO CLINI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 13). - Replica il deputato FRANCESCO BOSI (UdCpTP), che, nell'esprimere soddisfazione per la tempistica indicata dal Governo, auspica il potenziamento delle forze addette al recupero del relitto, anche alla luce dell'impatto di tale vicenda sull'immagine internazionale del Paese.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,15.

I deputati in missione sono quarantanove.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Richiama l'attenzione dell'Assemblea sull'inquietante vicenda di tre testimoni di giustizia sottoposti a fermo da parte delle Forze dell'ordine mentre manifestavano dinanzi al Ministero dell'interno.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in merito alla rinuncia alla candidatura del nostro Paese quale sede delle Olimpiadi del 2020.

ROBERTO CASSINELLI (PdL). Lamentata l'inappropriata organizzazione dei lavori dell'Assemblea, giudica inaccettabile impegnare inutilmente il Parlamento al Pag. VIIsolo fine di trasmettere un segnale di operosità all'opinione pubblica, provocando così uno spreco di risorse pubbliche.

DANIELA SBROLLINI (PD). Richiamata la storica sentenza sul caso Eternit, auspica che si possa procedere alla bonifica di tutti i territori interessati del Paese, come peraltro previsto da alcune proposte di legge presentate in materia.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Trattato relativo all'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (A.C. 4935).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta dell'8 febbraio 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

STEFANO STEFANI (LNP), Relatore. Illustra il provvedimento in discussione, evidenziando preliminarmente che il Trattato di adesione della Croazia all'Unione europea rappresenta un successo della politica estera italiana, impegnata nella progressiva integrazione comunitaria del Paese balcanico, quale ulteriore tassello del processo di riunificazione del continente sotto i valori della pace, della democrazia, della stabilità e dello sviluppo economico. Nel richiamare quindi gli aspetti più qualificanti dell'Accordo in esame, rivolge un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito ad un celere iter del relativo disegno di legge di ratifica, del quale auspica la sollecita approvazione, ricordando che esso non determina oneri a carico del bilancio dello Stato.

MARTA DASSÙ, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Espresso apprezzamento per le considerazioni svolte dal relatore Stefani, sottolinea che l'adesione della Croazia all'Unione europea rappresenta un successo della politica estera italiana, rilevando che la progressiva integrazione europea degli Stati dei Balcani occidentali è un fattore essenziale per la sicurezza dell'intero continente e per gli interessi nazionali del nostro Paese. Auspica, quindi, che si proceda rapidamente nella medesima direzione anche per la Serbia.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamate le diverse fasi che hanno caratterizzato il processo di integrazione della Croazia nell'Unione europea, evidenzia come nel Paese balcanico si registri solo un tiepido entusiasmo nei confronti di tale processo, presumibilmente a causa della crisi che interessa l'Europa nonché delle incognite e dei sacrifici insiti nel percorso di adesione all'Unione europea. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

MARIO BARBI (PD). Nel preannunziare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, sottolinea il valore storico dell'adesione della Croazia all'Unione europea, nonché il ruolo strategico dei Balcani occidentali, ed in particolare della Serbia, per la prosperità del continente europeo. Richiamato, quindi, il referendum che ha recentemente registrato l'approvazione del Trattato da larga parte dell'elettorato croato, evidenzia il successo della politica di integrazione e di allargamento da sempre sostenuta dall'Italia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

(Esame degli articoli)

ENRICO PIANETTA (PdL). Esprime apprezzamento per il positivo allargamento dell'Unione europea alla Croazia, pur evidenziando i non sempre facili rapporti tra tale Stato ed il nostro Paese; manifesta comunque fiducia nei confronti Pag. VIIIdelle prospettive di sviluppo della predetta adesione e dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Preannunzia il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, invitando il Governo ad attivarsi per favorire l'erogazione dei risarcimenti alle famiglie degli esuli italiani che furono costretti ad abbandonare la Croazia.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.

CARLO MONAI (IdV). Sottolineata la necessità di procedere alla ratifica del Trattato in esame, rileva l'esigenza di avviare in Parlamento un'approfondita riflessione sull'annosa ed irrisolta questione riguardante gli indennizzi da corrispondere ai familiari degli esuli istriani e dalmati, ricordando alcune proposte di legge presentate in materia, anche dal suo gruppo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Interviene per illustrare il suo ordine del giorno n. 1 il deputato CORRADO CALLEGARI (LNP); interviene altresì il deputato ERMETE REALACCI (PD).

MARTA DASSÙ, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta l'ordine del giorno Callegari n. 1 e non accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n. 2.

Intervengono i deputati LUCIANO AGOSTINI (PD) e AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), che ritira il suo ordine del giorno n. 2.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nel ringraziare il sottosegretario Dassù per il proficuo lavoro svolto, ritiene che l'adesione della Croazia all'Unione europea rappresenti un fatto politicamente rilevante per l'Italia e per la soluzione della crisi balcanica. Dichiara, pertanto, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineata l'importanza del processo di progressiva integrazione della Croazia nell'Unione europea, che a tal fine ha avviato rilevanti riforme, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Sottolineata la rilevanza del Trattato in esame, con il quale si determina un evidente rafforzamento dello spirito europeistico e dell'economia continentale, auspica che il processo di adesione si estenda anche agli altri Paesi dei Balcani occidentali. Richiamato, quindi, il ruolo prioritario svolto dall'Italia nel predetto processo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Ricorda l'evoluzione storica delle vicende inerenti l'area dell'Europa centro-orientale.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Pur esprimendo, quindi, soddisfazione per l'adesione della Croazia all'Unione europea, richiama le contraddizioni e le problematiche di ordine politico e monetario che caratterizzano un eccessivo ampliamento del numero dei Paesi membri della stessa Unione.

Pag. IX

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Richiamate le problematicità sottese al Trattato in esame, del quale sottolinea l'importanza, anche al fine di superare le incomprensioni derivanti da avvenimenti storici, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.

STEFANO ALLASIA (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, esprime rammarico per il ritardo che ha caratterizzato il processo di adesione della Croazia all'Unione europea, manifestando peraltro perplessità circa i criteri di scelta dei Paesi contraenti adottati dalle istituzioni comunitarie.

MARIO BARBI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, che sancisce una significativa evoluzione positiva per l'Italia, per l'Europa e per l'intera area balcanica.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Nel ricordare gli sforzi profusi dalla Croazia al fine di ottemperare alle condizioni richieste per aderire all'Unione europea, ritiene che la ratifica del Trattato in esame favorirà, tra l'altro, il processo di stabilizzazione dell'area balcanica e gli interscambi culturali ed economici con l'Italia. Dichiara, quindi, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

MAURIZIO TURCO (PD). Nel ricordare l'importante ruolo svolto dal Partito radicale nel processo di integrazione europea dei Paesi balcanici e per il riconoscimento dei diritti umani, esprime apprezzamento per la convergenza registratasi sul disegno di legge di ratifica in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ROBERTO MENIA (FLpTP), DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE) e IVANO STRIZZOLO (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 4935.

Seguito della discussione delle mozioni Della Vedova n. 1-00828, Monai n. 1-00834, Misiti n. 1-00835, Moffa n. 1-00836, Lanzillotta n. 1-00837, Lo Monte n. 1-00838, Dozzo n. 1-00839, Galletti n. 1-00840, Valducci n. 1-00841, Meta n. 1-00844 e Iannaccone n. 1-00860: Iniziative volte a favorire lo sviluppo delle reti a banda larga.

Nella seduta del 31 gennaio 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

MASSIMO VARI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nel manifestare, a nome del Governo, la piena e consapevole condivisione degli obiettivi delle mozioni in discussione, richiama le iniziative già assunte dall'Esecutivo per ridurre il divario digitale tra le diverse aree del Paese, con particolare riferimento al Mezzogiorno. Esprime, quindi, parere favorevole sulla mozione Galletti n. 1-00840, nonché sulle altre mozioni presentate, purché riformulate, riservandosi di valutare il testo della mozione Iannaccone n. 1-00860.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta un orientamento contrario ad avviare le dichiarazioni di voto senza che il Governo abbia concluso l'espressione dei pareri sulle mozioni presentate.

PRESIDENTE. Riconosce al sottosegretario Vari di aver espresso un dettagliato parere sulle mozioni presentate.

LUCA VOLONTÈ (UdCpTP). Esprime apprezzamento per la precisione e la puntualità del parere reso dal rappresentante del Governo.

MASSIMO VARI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole sulla mozione Iannaccone n. 1-00860.

Pag. X

(Dichiarazioni di voto)

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Giudicato condivisibile il contenuto di gran parte delle mozioni presentate, sottolinea la necessità dello sviluppo delle reti di nuova generazione, auspicando altresì che venga attuata l'asta sulle frequenze digitali. Ritiene quindi opportuno aumentare i poteri dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a salvaguardia dei mercati e delle liberalizzazioni.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NPSud). Giudica il parere favorevole espresso dal sottosegretario sulla mozione Iannaccone n. 1-00860 emblematico di un cambiamento di passo nell'azione del Governo, nel senso di una maggiore attenzione al Meridione d'Italia.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Apprezzata la convergenza di tutte le forze politiche su un obiettivo strategico dell'azione di Governo, segnatamente verso il completamento della rete a banda larga per ridurre la distanza tra l'Italia e le altre economie più avanzate, sottolinea il futuro impegno del Parlamento a monitorare costantemente l'attività dell'Esecutivo in tale direzione per la crescita tecnologica dell'intero Paese.

CARLO MONAI (IdV). Nell'accettare la riformulazione proposta dal Governo della sua mozione n. 1-00834, della quale auspica l'approvazione da parte dell'Assemblea, sottolinea l'importanza delle reti di accesso di nuova generazione per garantire lo sviluppo del Paese. Richiamate quindi le opportunità derivanti dall'agenda digitale europea, reputa opportuno un coordinamento in materia tra le politiche nazionali e gli interventi promossi dagli enti locali. Manifesta infine la disponibilità del suo gruppo a favorire la crescita e la complessiva modernizzazione dell'Italia.

VINCENZO D'ANNA (PT). Nell'accettare la riformulazione proposta della mozione Moffa n. 1-00836, esprime apprezzamento per la disponibilità del Governo ad un sollecito utilizzo delle risorse stanziate dal decreto-legge n. 78 del 2009 per la realizzazione delle infrastrutture relative alla banda larga, lamentando il divario di copertura territoriale di tale tecnologia tra le aree settentrionali e meridionali del Paese, nonché il gap di utilizzo dei servizi telematici rispetto alle principali nazioni europee. Invita, quindi, il Governo a farsi garante della leale e libera competizione nel settore tra operatori pubblici e privati in vista della realizzazione della rete e dell'efficiente gestione della stessa, assicurando condizioni di equo accesso alla banda larga a tutti gli operatori del mercato.

DANIELE TOTO (FLpTP). Nel ritenere che la competizione globale imponga di adeguare gli strumenti tecnologici nazionali, giudica del tutto prioritario sviluppare le reti di nuova generazione, ricordando i dati forniti dalla Banca mondiale circa la stretta correlazione esistente fra penetrazione della banda larga e crescita del prodotto interno lordo. Stigmatizzato altresì il ritardo accumulato dall'Italia nella promozione di un servizio strategico per lo sviluppo nazionale, reputa opportuno favorire la promozione delle reti di nuova generazione, incentivando forme di coinvestimenti e promuovendo la concorrenza tra gli operatori.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Espressa soddisfazione per la consapevolezza unanimemente avvertita dalle forze politiche circa la strategicità per la crescita del Paese di un'ampia diffusione della banda larga, manifesta particolare apprezzamento per la scelta del Governo di istituire una cabina di regia per l'agenda digitale, che giudica una misura non strumentale né propagandistica ma efficace ai fini di una reale modernizzazione del Paese. Nel manifestare altresì compiacimento per la semplificazione dell'accesso al wi-fi free, auspica la predisposizione di organiche normative di supporto alla modernizzazione digitale italiana e al lavoro della nuova cabina di regia insediata dall'Esecutivo.

Pag. XI

DAVIDE CAPARINI (LNP). Sottolineata la necessità di promuovere un adeguato sviluppo delle reti di nuova tecnologia, favorendo anche l'utilizzo di Internet, che costituisce, tra l'altro, una importante opportunità di crescita e di occupazione, lamenta il ruolo dominante svolto ancora da Telecom Italia nel mercato nazionale. Esprime, inoltre, forte rammarico per il fatto che il Governo non ha accettato l'invito, formulato nella mozione presentata dal suo gruppo, a prevedere la neutralità tecnologica per tutti gli operatori di rete.

SILVIA VELO (PD). Nel sottolineare la rilevanza strategica per la crescita economica dell'Italia di un'ampia diffusione sul territorio della rete a banda larga, nonché di eque condizioni di accesso alla stessa, esprime compiacimento per il ruolo propositivo e unitario esercitato dalla Camera con la discussione degli importanti atti di indirizzo in esame, che segnano l'apertura di una fase nuova nel processo di modernizzazione digitale del Paese. Sottolinea quindi la necessità di dotarsi in tempi brevi di un'agenda nazionale digitale, rilevando come il suo gruppo abbia presentato una specifica proposta di legge in materia. Evidenzia, inoltre, la rilevanza di una sollecita semplificazione del quadro normativo che regoli efficacemente l'utilizzazione delle reti digitali.

SANDRA ZAMPA (PD). Manifestato apprezzamento per la convergenza di tutte le forze politiche in ordine alla necessità di promuovere lo sviluppo delle reti di nuova generazione, idonee, tra l'altro, a garantire maggiore competitività, occupazione e crescita per il nostro Paese, sottolinea il ritardo accumulato dall'Italia nella promozione di tale servizio fondamentale, che appare strettamente correlato anche all'aumento del prodotto interno lordo. Giudica inoltre condivisibili le misure previste in materia nel decreto-legge sulle semplificazioni, ricordando altresì la proposta di legge presentata dal suo gruppo in tema di accesso universale alla rete.

MARIO VALDUCCI (PdL). Nel giudicare gli odierni impegni assunti dall'Esecutivo un tassello del più complessivo quadro di misure legislative ed operative che comporranno l'agenda digitale per l'Italia e che Parlamento e Governo dovranno con sollecitudine mettere in atto per rispondere ai grandi rivolgimenti globali seguiti alla diffusione delle reti informatiche e telematiche negli ultimi decenni, segnala la necessità di colmare l'attuale divario esistente in Italia tra l'avanzato sviluppo delle reti mobile e i rilevanti ritardi di competitività accusati dal settore delle reti fisse, segnatamente nella realizzazione della banda larga e nell'efficiente ed equo accesso alla stessa. A tale riguardo, sottolinea, altresì, la necessità di garantire maggiore concorrenza tra gli operatori del mercato e maggiore trasparenza degli assetti proprietari. Evidenzia, infine, le positive ricadute dell'infrastrutturazione digitale anche sull'offerta di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché sulla trasparenza delle procedure amministrative.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Della Vedova n. 1-00828, Monai n. 1-00834, Misiti n. 1-00835, Moffa n. 1-00836, Lanzillotta n. 1-00837 e Lo Monte n. 1-00838, nei testi rispettivamente riformulati, nonché la mozione Dozzo n. 1-00839, nel testo riformulato, ad eccezione dei capoversi quinto, ottavo, nono e dodicesimo del dispositivo, che sono respinti con successiva votazione; approva, altresì, le mozioni Galletti n. 1-00840, Valducci n. 1-00841, nel testo riformulato, Meta n. 1-00844 (Nuova formulazione), nel testo riformulato, e Iannaccone n. 1-00860.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Pag. XII

In morte dell'onorevole Giuseppe Lucchesi.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Giuseppe Lucchesi, recentemente scomparso.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MARIO TASSONE (UdCpTP), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), ANGELO CERA (UdCpTP) e FABIO GARAGNANI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 16 febbraio 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 62).

La seduta termina alle 19,55.