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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 612 di martedì 27 marzo 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 12.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 23 marzo 2012.

I deputati in missione sono cinquantasette.

Svolgimento di interrogazioni.

PRESIDENTE. Avverte che l'interrogazione Garagnani n. 3-02024 è stata trasformata in interrogazione a risposta scritta.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione Binetti n. 3-01995, concernente elementi e iniziative in merito alle protesi al seno di tipo poly implant prothese (pip). (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato PAOLA BINETTI (UdCpTP), che, nel ringraziare il Ministro, si dichiara pienamente soddisfatta della risposta, esprimendo apprezzamento per il proficuo e rigoroso lavoro svolto dalle strutture del Dicastero al fine di tutelare adeguatamente la salute dei pazienti.

La seduta, sospesa alle 12,15, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantuno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 15,05, è ripresa alle 15,30.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Sul grave attacco subito dal contingente italiano in Afghanistan.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Esprime, a nome dell'intera Assemblea, sentimenti di profondo cordoglio e di partecipazione al dolore dei familiari del sergente Michele Silvestri, che ha perso la vita a seguito di un attacco compiuto il 24 marzo scorso contro il contingente italiano operante in Afghanistan, rivolgendo altresì un augurio di pronto ristabilimento agli altri militari rimasti feriti nella medesima circostanza. Manifesta quindi affettuosa vicinanza a tutti i militari italiani impegni in missioni all'estero.
Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 3555, recante norme per promuovere l'equità retributiva nel lavoro giornalistico.

(Così rimane stabilito).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3174, di conversione del decreto-legge n. 15 del 2012: Disposizioni urgenti per le elezioni amministrative del maggio 2012 (approvato dal Senato) (A.C. 5049).

Nella seduta del 26 marzo 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

Pag. VI

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 5).

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Chiede alla Presidenza di riconsiderare la declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative.

PRESIDENTE. Conferma la declaratoria di inammissibilità pronunciata dalla Presidenza.
Avverte altresì che, constando il disegno di legge di un articolo unico al quale non sono riferiti emendamenti ammissibili, si procederà direttamente alla votazione finale.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Interviene per illustrare il suo ordine del giorno n. 2 il deputato PIERGUIDO VANALLI (LNP).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

GIOVANNI FERRARA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Non accetta gli ordini del giorno presentati.

Intervengono i deputati PIERGUIDO VANALLI (LNP) e SIMONE BALDELLI (PdL), nonché il Sottosegretario di Stato per l'interno GIOVANNI FERRARA, che accetta l'ordine del giorno Vanalli n. 2.

(Dichiarazioni di voto finale)

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, prendendo atto con soddisfazione che il relativo decreto-legge presenta i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti.

GIORGIO CONTE (FLpTP). Nel ritenere il provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, funzionale al corretto svolgimento del procedimento elettorale, prospetta l'opportunità di predisporre un testo unico delle norme vigenti in materia.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Richiamato il proficuo confronto svoltosi tra le forze politiche e il Governo, nella Commissione di merito e in Assemblea, sul provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, manifesta apprezzamento per il mancato ricorso alla questione di fiducia da parte dell'Esecutivo, che tuttavia invita a una più prudente valutazione nella fissazione delle date connesse agli adempimenti elettorali, al fine di evitare inopportune coincidenze tra questi ultimi e le festività civili e religiose.

FABIO MERONI (LNP). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame, giudica tecnicamente e politicamente inopportuna la scelta della data prevista per le prossime elezioni amministrative di maggio. Espresso inoltre rammarico per il mancato recepimento della proposta avanzata dalla propria parte politica in materia di commissariamento delle province, stigmatizza l'operato di un Esecutivo che, di fatto, ha soppresso i predetti enti territoriali.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Premesso che ai sensi dell'articolo 15 della legge n. 400 del 1988 non dovrebbe farsi ricorso allo strumento del decreto-legge in materia elettorale, osserva tuttavia che il provvedimento d'urgenza in discussione ha Pag. VIIun contenuto esclusivamente tecnico, volto a consentire un'adeguata tempistica per la predisposizione e presentazione delle liste per le elezioni amministrative di maggio senza che si determinino nuovi oneri o impedimenti di carattere organizzativo per gli uffici comunali coinvolti.

IGNAZIO ABRIGNANI (PdL). Richiamato il contenuto di un provvedimento d'urgenza volto ad evitare che gli adempimenti connessi alle elezioni previste per il 6 e 7 maggio coincidano con le festività pasquali, determinando nel contempo un risparmio per la finanza pubblica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5049.

Inversione dell'ordine del giorno.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che l'Assemblea proceda immediatamente alla trattazione del punto 8 dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, la proposta di inversione dell'ordine del giorno si intende accolta.
(Così rimane stabilito).

Sospende brevemente la seduta per consentire al rappresentante del Governo competente sulla materia oggetto delle mozioni cui al punto 8 dell'ordine del giorno di giungere in Aula.

La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,30.

Seguito della discussione delle mozioni Palagiano n. 1-00384, Binetti n. 1-00874, Martini n. 1-00897, Livia Turco n. 1-00900, Palumbo n. 1-00904, Stagno d'Alcontres n. 1-00917 e D'Anna n. 1-00919: Iniziative per il potenziamento della «medicina di genere».

Nella seduta del 12 marzo 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la mozione Palagiano n. 1-00974 e sono state contestualmente ritirate le restanti mozioni all'ordine del giorno.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Nel manifestare soddisfazione per l'auspicata predisposizione di un documento di indirizzo unitario, esprime parere favorevole sulla mozione Palagiano n. 1-00974.

(Dichiarazioni di voto)

FRANCESCO STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA). Espressa soddisfazione per la predisposizione della mozione unitaria Palagiano n. 1-00974, della quale richiama le condivisibili finalità, invita il Governo a promuovere l'inserimento della medicina di genere nei programmi dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, nonché ad incentivare l'operato delle ditte farmaceutiche che orientano la ricerca sul genere femminile.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di consentire ai deputati, attraverso un'adeguata organizzazione dei lavori dell'Assemblea, la visione dell'anteprima del film di Liliana Cavani Troppo amore prevista per oggi alle 18,30.

GIULIA BONGIORNO (FLpTP). Si associa alla richiesta formulata del deputato Donadi.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Riterrebbe inopportuna l'apertura di un dibattito su una questione in relazione alla quale si può registrare un ampio consenso.

Pag. VIII

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Evidenzia che il potenziamento della medicina di genere attraverso lo studio delle numerose differenze metaboliche endocrine, immunitarie e genetiche, ma anche sociali, tra i generi consentirebbe di garantire il migliore trattamento possibile sia alle donne sia agli uomini. Richiama, in tal senso, gli impegni contenuti nella mozione in esame, con particolare riferimento ad adeguati incentivi fiscali per le aziende farmaceutiche che conducono attività di ricerca scientifica nell'ambito della medicina di genere, nonché alla promozione della ricerca e della programmazione didattica delle facoltà universitarie di medicina e chirurgia.

PIPPO GIANNI (PT). Espressa soddisfazione per il contenuto della mozione unitaria Palagiano n. 1-00974, rileva l'importanza della medicina di genere, ringraziando altresì il Ministro per l'attenzione dimostrata nel corso dell'iter dei documenti di indirizzo presentati.

FLAVIA PERINA (FLpTP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione in esame, sottolineando la rilevanza di adeguati incentivi per la ricerca farmacologica orientata alla medicina di genere, anche in considerazione dei maggiori costi economici e sociali della sperimentazione dei farmaci su campioni femminili. Auspica, inoltre, la più ampia convergenza sul documento di indirizzo unitario predisposto, del quale sottolinea la valenza anche simbolica.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Espressa soddisfazione per l'ampia convergenza parlamentare registratasi sulle mozione unitaria Palagiano n. 1-00974, ricorda come il fattore stress e la complessità dei ritmi lavorativi e familiari incidano negativamente sulla qualità di vita delle donne.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Sottolineata quindi la rilevanza della medicina di genere nella prospettiva della specificità femminile, invita il Governo a presentare al Parlamento una relazione annuale in grado di evidenziare gli obiettivi perseguiti e raggiunti in tale ambito sanitario.

FRANCESCA MARTINI (LNP). Nel ricordare che la letteratura scientifica ha dimostrato che la fisiologia degli uomini e delle donne è diversa ed influisce profondamente sul modo in cui una patologia si sviluppa e viene diagnosticata, curata ed affrontata dal paziente, richiama gli esiti del congresso nazionale sulla medicina di genere organizzato in collaborazione con l'università di Padova. Sottolineata, quindi, la necessità di promuovere l'inserimento della medicina di genere nei corsi di laurea e di specializzazione, invita il Governo ad istituire un osservatorio nazionale su tale disciplina che abbia tra i propri compiti anche quello di presentare annualmente al Parlamento una relazione in materia.

LIVIA TURCO (PD). Espresso apprezzamento per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario e ringraziato il Ministro della salute per la sua presenza in Aula, auspica che il Governo prosegua con azioni concrete nel perseguimento di politiche sulla salute efficaci ed universalistiche, promuovendo l'inserimento della medicina di genere nei corsi di formazione del personale medico e nel piano sanitario nazionale.

GIUSEPPE PALUMBO (PdL). Manifestato apprezzamento per la presentazione di un documento di indirizzo unitario, sottolinea la necessità di promuovere una politica di difesa della salute che tenga conto della diversità di genere, per favorire la migliore e più appropriata terapia ed una maggiore tutela della salute. Nel ringraziare, quindi, il Ministro Balduzzi per la sensibilità dimostrata riguardo al tema oggetto della mozione in esame, auspica la promozione della ricerca nell'ambito della medicina di genere.

Pag. IX

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL) e ILEANA ARGENTIN (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Palagiano n. 1-00974.

Seguito della discussione delle mozioni Boccia n. 1-00902, Comaroli n. 1-00931, Iannaccone n. 1-00936, Corsaro n. 1-00937, Borghesi n. 1-00938, Cambursano n. 1-00939, Tabacci n. 1-00942 e Gianni n. 1-00945: Iniziative relative alla delimitazione dei soggetti titolati a partecipare alle aste della Banca centrale europea.

Nella seduta del 19 marzo 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che la mozione Boccia n. 1-00902 è stata riformulata e sono state ritirare le mozioni Corsaro n. 1-00937 e Tabacci n. 1-00942.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Esprime parere favorevole sulle mozioni Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione), Comaroli n. 1-00931 e Iannaccone n. 1-00936, purché riformulate.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Chiede al rappresentante del Governo di esplicitare meglio la riformulazione proposta della mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Per consentire una più chiara definizione dei testi delle riformulazioni proposte, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 17,40, è ripresa alle 17,50.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa che il Governo esprime parere favorevole sulla mozione Cambursano n. 1-00939, nonché, purché riformulate, sulle restanti mozioni. Precisa, altresì, che il parere del Governo è contrario sulla parte motiva delle mozioni Iannaccone n. 1-00936 e Borghesi n. 1-00938.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Chiede chiarimenti circa la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00936.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Rileva che i diversi documenti di indirizzo in discussione presentano prevalentemente differenze formali, tuttavia particolarmente rilevanti perché i predetti atti vertono su materia internazionalistica e comunitaria. Precisa, quindi, la riformulazione proposta della mozione Iannaccone n. 1-00936.

PIPPO GIANNI (PT). Ritiene che l'invito alla prudenza rivolto dal sottosegretario ai presentatori in sede di espressione del parere sulle mozioni andrebbe più propriamente rivolta alla Banca centrale europea.

(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Dichiara di non poter accettare la riformulazione proposta dal Governo della sua mozione n. 1-00936, ribadendo la validità degli impegni contenuti nel predetto documento di indirizzo, volto a condizionare i prestiti erogati dalla Banca centrale europea all'effettivo finanziamento dell'economia reale.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Ricorda di aver sottoscritto la mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione), con la quale si avanza al Governo la condivisibile richiesta di farsi parte attiva affinché in sede comunitaria, superata l'attuale difficile Pag. Xfase congiunturale, sia possibile individuare un nuovo ruolo del credito, più attento alle esigenze dell'economia reale.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Lamenta l'assenza della previsione di un meccanismo volto a favorire modalità di impiego dei prestiti erogati dalla Banca centrale europea coerenti con la finalità di sostenere il tessuto produttivo del Paese nella difficile congiuntura economica internazionale. Accetta quindi la riformulazione proposta dal Governo del dispositivo della sua mozione n. 1-00938 (Nuova formulazione), che chiede sia posto in votazione distintamente dalla parte motiva e congiuntamente alla omologa parte della mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione).

RENATO CAMBURSANO (Misto). Manifesta disponibilità a convergere sostanzialmente sulla mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione).

PIPPO GIANNI (PT). Sottolineata l'esigenza che la Banca centrale europea destini la prossima immissione di liquidità non più all'economia dell'asse franco-tedesco, quanto piuttosto alla piccole e medie imprese, anche italiane, accetta la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00945.

GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP). Richiamate le apprezzabili finalità economiche perseguite attraverso le operazioni di rifinanziamento straordinario sapientemente poste in atto dalla Banca centrale europea, sottolinea la necessità di attuare politiche rivolte ad una autentica liberalizzazione dei mercati finanziario e creditizio in vista di un assetto più aperto e concorrenziale degli stessi, esprimendo al riguardo l'apprezzamento del suo gruppo per le opportune disposizioni recate in tal senso dal decreto-legge in materia di liberalizzazioni. Invita, quindi, il Governo ad adoperarsi nelle competenti sedi europee perché siano escluse dal novero dei soggetti titolati a partecipare alle aste della Banca centrale europea le società finanziarie di grandi gruppi industriali, al fine di destinare la liquidità così immessa sul mercato all'effettivo sostegno di imprese e famiglie.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Richiamate le perplessità suscitate dalla scelta della Banca centrale europea di consentire l'accesso, pur legittimo, alla due recenti aste di rifinanziamento anche ad operatori diversi dagli istituti di credito tradizionali, richiama l'obiettivo comune di gran parte dei documenti di indirizzo in esame, nonché della mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione), sottoscritta anche dal suo gruppo, ossia quello di rivedere i criteri di assegnazione dei prestiti della Banca centrale europea; ritiene infatti opportuno privilegiare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese e delle famiglie, garantendo in tal modo un più idoneo sostegno alla crescita e all'economia reale, che reputa fondamentale nell'attuale fase congiunturale.

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP). Sottolineate preliminarmente le drammatiche condizioni delle piccole e medie imprese italiane a causa dell'effetto congiunto della grave restrizione creditizia e della fase recessiva del ciclo economico, rileva che l'ingente massa di liquidità immessa sui mercati finanziari dalla Banca centrale europea ha prodotto effetti perversi, risolvendosi nell'indiretto, e solo temporaneo, finanziamento dei debiti sovrani dei Paesi più esposti, senza assicurare alcun sostegno effettivo al rilancio dell'economia reale e alle famiglie. Nel paventare, quindi, il rischio di future nuove e più gravi crisi finanziarie dell'eurozona, richiama gli impegni contenuti nella sua mozione n. 1-00931, volti a introdurre negli ordinamenti europeo e nazionale l'obbligo per le banche che ricevono liquidità a tassi agevolati dalla Banca centrale europea di destinarne una quota adeguata alle famiglie e alle imprese.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel sottolineare che la recente asta di rifinanziamento a lungo termine realizzata dalla Pag. XIBanca centrale europea ha registrato la non comprensibile partecipazione, sia pur legittima, di società finanziarie di gruppi industriali, osserva come le risorse ad esse assegnate siano state destinate a sostenere le attività produttive delle aziende di riferimento. Rileva inoltre che la mozione da lui presentata, sulla quale si registra un'ampia convergenza, rappresenta un sostegno all'azione del Governo in sede comunitaria affinché vi sia maggiore trasparenza e chiarezza sui soggetti abilitati a partecipare alle predette aste, nonché a far sì che le risorse immesse nel sistema bancario abbiano come principale destinazione un più facile accesso al credito da parte delle imprese, con conseguente sostegno all'economia reale e più forte contrasto delle spinte inflazionistiche.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Richiamato preliminarmente il drammatico contesto economico-finanziario che ha reso necessarie le operazioni di rifinanziamento straordinario a lungo termine da parte della Banca centrale europea, sottolinea il deprecabile impiego spesso operato dalle banche di notevole parte della liquidità a tasso agevolato cui ha avuto accesso il sistema creditizio nel finanziamento di gruppi industriali di proprietà degli stessi istituti di credito o nell'acquisto e nella vendita poco trasparenti dei titoli dei debiti sovrani dei Paesi dell'eurozona. Osserva quindi che la mozione presentata dal suo gruppo è volta ad ottenere il corretto utilizzo delle risorse erogate dalla Banca centrale europea alle banche nazionali per l'effettivo sostegno dell'economia reale, anche escludendo dal novero dei soggetti titolati a partecipare alle aste della predetta Banca centrale europea le società finanziarie di proprietà dei grandi gruppi industriali.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DOMENICO SCILIPOTI (PT).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la parte motiva della mozione Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione), nonché il primo capoverso del dispositivo del medesimo documento d'indirizzo congiuntamente agli identici primi capoversi dei dispositivi delle mozioni Borghesi n. 1-00938 (Nuova formulazione) e Gianni n. 1-00945, nei testi rispettivamente riformulati; approva quindi gli identici secondi capoversi dei dispositivi delle mozioni Boccia n. 1-00902 (Nuova formulazione) e Gianni n. 1-00945, nei testi rispettivamente riformulati; approva altresì la mozione Comaroli n. 1-00931, nel testo riformulato; respinge quindi la mozione Iannaccone n. 1-00936, nelle parti non assorbite, e la parte motiva della mozione Borghesi n. 1-00938 (Nuova formulazione); approva inoltre la mozione Cambursano n. 1-00939, nelle parti non assorbite, nonché la parte motiva della mozione Gianni n. 1-00945.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 28 marzo 2012, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 45).

La seduta termina alle 19,15.