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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 633 di mercoledì 16 maggio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 16,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 14 maggio 2012.

I deputati in missione sono quarantotto.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati Maurizio Grassano e Paolo Guzzanti, già iscritti al gruppo parlamentare Popolo e Territorio, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3221, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 29 del 2012: Disposizioni urgenti recanti integrazioni al decreto-legge n. 1 del 2012 e al decreto-legge n. 201 del 2011 (approvato dal Senato) (A.C. 5178).

Nella seduta del 15 maggio 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo, invita le forze di maggioranza a continuare ad assicurare il proprio sostegno all'Esecutivo, sottolineando contestualmente la necessità di coniugare le misure di risanamento dei conti pubblici con quelle volte a favorire crescita e sviluppo economico.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NPSud). Nel ribadire la forte contrarietà della sua componente politica alle politiche attuate dal Governo, che trovano conferma nel provvedimento d'urgenza in esame, a suo avviso gravemente vessatorio nei confronti dei cittadini, in particolare del Meridione, auspica un ritorno ad un ruolo di primo piano del Presidente Berlusconi.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà responsabilmente la fiducia al Governo, apprezzando le modifiche correttive recate dal provvedimento d'urgenza in esame al decreto-legge in materia di liberalizzazioni, sottolinea, tuttavia, la necessità di un confronto parlamentare nel merito dei provvedimenti presentati alle Camere dall'Esecutivo secondo le procedure ordinarie, sollecitando, altresì, lo stesso Esecutivo ad attuare efficaci politiche di sviluppo che temperino l'impatto recessivo delle politiche di rigore e di risanamento.

LUIGI FABBRI (Misto-ApI). Giudica il provvedimento d'urgenza in esame, che si è reso necessario per modificare una norma contenuta nel decreto-legge in tema di liberalizzazioni, un buon punto di mediazione tra gli interessi degli istituti creditizi e le esigenze delle famiglie, esprimendo Pag. IVapprezzamento per la modifica introdotta al Senato a tutela dei contraenti più deboli. Dichiara, infine, che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo.

UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (Misto-G.Sud-PPA). Dichiara che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo, nella convinzione della validità delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, che si pone l'obiettivo di individuare, nell'attuale difficile fase congiunturale, un nuovo ruolo per il sistema bancario italiano, più attento all'esigenza di agevolare l'accesso al credito da parte del sistema produttivo e delle famiglie, a suo avviso fondamentale per il rilancio degli investimenti e la crescita del Paese, segnatamente del Mezzogiorno; esprime infine apprezzamento per l'istituzione di un osservatorio sull'erogazione del credito.

IVAN ROTA (IdV). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, stigmatizza l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte di un Esecutivo distante dal Paese reale. Nel rilevare, quindi, che le politiche attuate dal Governo hanno totalmente disatteso gli impegni programmatici dallo stesso assunti in materia di equità, solidarietà e giustizia sociale, manifesta indignazione per le gravose misure fiscali e finanziarie sinora varate, con particolare riferimento al settore bancario, ai cui interessi giudica organica e strumentale la composizione e l'azione dell'Esecutivo. Richiamato, quindi, l'impegno profuso dalla sua parte politica per espungere dal testo, durante l'iter al Senato, la deleteria norma riguardante la previdenza dei manager pubblici, sottolinea la necessità di finalizzare l'erogazione del credito da parte degli istituti bancari al rilancio dell'economia reale del Paese.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Lamentato il comportamento scorretto delle banche, in particolare dal punto di vista dei tassi di interesse praticati e dell'improprio utilizzo dei finanziamenti provenienti dalla Banca centrale europea, ritiene che tale situazione si configuri come una perdita di sovranità monetaria. Dichiara, quindi, l'astensione del suo gruppo sulla questione di fiducia, invitando il Presidente della Camera ad attivarsi affinché l'Esecutivo ricorra in misura minore a tale strumento, che ha impedito, tra l'altro, un proficuo confronto parlamentare sul decreto-legge in esame.

GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP). Nel ritenere che le disposizioni integrative della normativa in materia di commissioni bancarie recate dal provvedimento d'urgenza in esame al fine di rendere più trasparente ed equo il sistema bancario possano essere valutate in maniera sostanzialmente non negativa, al pari dell'istituzione di un osservatorio sull'erogazione del credito, lamenta l'assenza di misure specifiche in favore del Mezzogiorno e dei ceti meno abbienti. Dichiara, quindi, che il suo gruppo confermerà con lealtà la fiducia al Governo, pur manifestando scarso entusiasmo per l'eccessivo ricorso a tale strumento.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Ricordate le motivazioni dalle quali trae origine il provvedimento d'urgenza in esame, che incide positivamente sul rapporto tra banche ed imprese, sottolinea la necessità di recuperare il primato della politica sulla dimensione economica, precisando che l'istituzione dell'osservatorio sull'erogazione del credito può rappresentare un dato significativo se correlato ad una reale crescita del Paese, segnatamente delle regioni meridionali. Dichiara infine che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, stigmatizza l'ennesimo ricorso alla posizione della stessa che, recando una grave lesione alle prerogative sovrane delle Camere, comprime il dibattito parlamentare ed impedisce l'attività emendativa su un provvedimento d'urgenza iniquo e deleterio. Richiamati, Pag. Vquindi, gli apprezzabili emendamenti presentati dalla propria parte politica, manifesta forte preoccupazione per le politiche recessive di inasprimento fiscale attuate dall'Esecutivo, che giudica strumentali alla tutela dei cosiddetti poteri forti, nonché particolarmente penalizzanti per le autonomie locali, segnalando, al riguardo, la necessità di una sollecita e piena attuazione del federalismo fiscale. Preannunzia infine il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

WALTER VERINI (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo, richiama gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in esame, che, rappresentando un punto di equilibrio ragionevole, chiarisce e circoscrive le norme in materia di commissioni bancarie, incidendo positivamente sul rapporto tra banche e cittadini. Sottolineata, altresì, la necessità che il predetto rapporto sia improntato a maggiore trasparenza, al fine di garantire una reale tutela delle piccole e medie imprese, auspica l'avvio di un processo di sviluppo e di crescita.

COSIMO VENTUCCI (PdL). Sottolineata la delicata rilevanza delle norme recate dal provvedimento d'urgenza in esame, che realizza un equilibrato e prudente contemperamento in materia di commissioni bancarie tra gli interessi del settore finanziario e quelli di imprese e famiglie, richiama le apprezzabili modifiche migliorative apportate al testo durante l'iter al Senato, segnatamente in tema di rating di qualità delle imprese, di osservatorio sull'erogazione del credito e di attivazione della procedura dinanzi all'arbitro bancario e finanziario. Nel manifestare, quindi, apprezzamento per i contenuti normativi del provvedimento d'urgenza in discussione, osserva, tuttavia, che la sua parte politica non potrebbe accettare un eventuale immobilismo del Governo dinanzi alla perdurante linea rigorista delle politiche economico-finanziarie adottate nell'ambito dell'Unione europea.

PRESIDENTE. Indíce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 551
Votanti 520
Astenuti 31
Maggioranza 261
Hanno risposto 447
Hanno risposto no 73
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinti tutti gli emendamenti presentati.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge n. 4117, recante disposizioni per l'insegnamento dell'inno nazionale nelle scuole del primo ciclo dell'istruzione, e n. 2135, recante modifica dell'articolo 1 del decreto-legge 1o settembre 2008, n. 137, per la promozione dei valori costituzionali nella scuola, e istituzione della Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione e della bandiera.

Pag. VI

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROCCO GIRLANDA (PdL), FABIO EVANGELISTI (IdV), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE, nonché, per sollecitare la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo, il deputato GIUSEPPE FALLICA (Misto-G.Sud-PPA).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 17 maggio 2012, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 31).

La seduta termina alle 19,30.