Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 651 di lunedì 18 giugno 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 giugno 2012.

I deputati in missione sono trentatré.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 5287, di conversione del decreto-legge n. 58 del 2012, recante disposizioni urgenti per la partecipazione italiana alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite, denominata Mission in Syria (UNSMIS).
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite III e IV in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Mario Adinolfi, proclamato in data 13 giugno 2012, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Partito Democratico.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 59 del 2012: Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile (A.C. 5203-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

SALVATORE MARGIOTTA (PD), Relatore per la VIII Commissione. Anche a nome del relatore per la I Commissione, illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a rendere più efficiente l'attività della protezione civile limitandone al contempo l'operatività, della quale vengono specificati precisi ambiti temporali, alle sole fasi di emergenza, senza estenderla ai cosiddetti grandi eventi. Nel richiamare, altresì, il proficuo lavoro svolto in sede referente, che ha consentito di apportare modifiche migliorative al testo originario del decreto-legge, anche attraverso il recepimento di proposte emendative presentate dall'opposizione, sottolinea, tra l'altro, che è stato introdotto il criterio secondo cui, per far fronte alle spese derivanti dall'emergenza, si ricorre prioritariamente a risorse statali. Auspica, infine, che nel prosieguo dell'iter in Assemblea si possano apportare ulteriori modifiche migliorative al testo, con spirito unitario e collaborativo.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

RENATO WALTER TOGNI (LNP). Ricordato l'efficace sistema organizzativo di protezione civile diffuso sul territorio nazionale, richiama l'impegno profuso dalla sua parte politica al fine di mantenere l'attuale modello istituzionale ed operativo, giudicando peraltro condivisibile il lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente. Nel dare quindi conto di alcune proposte emendative migliorative del testo presentate dal suo gruppo, paventa i rischi di una cessazione indiscriminata delle gestioni commissariali, esprimendo altresì soddisfazione per la soppressione dell'articolo Pag. IV2 del decreto-legge in esame. Nell'invitare infine il Governo ad individuare una congrua copertura finanziaria per consentire agli enti locali di avviare importanti opere infrastrutturali connesse alle emergenze in deroga al Patto di stabilità interno, preannunzia che la propria parte politica si riserva di decidere l'atteggiamento da assumere in sede di votazione finale del provvedimento d'urgenza in discussione alla luce dell'andamento del dibattito parlamentare sullo stesso.

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Sottolinea l'importanza del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a superare alcune criticità che hanno caratterizzato il fondamentale ruolo svolto dalla Protezione civile, alla cui competenza vengono opportunamente sottratti compiti non riconducibili all'emergenza. Nel rilevare, inoltre, la necessità di definire meglio l'ambito dell'eccezionalità e i tempi di intervento della Protezione civile, nonché di chiarire ulteriormente i rapporti tra Stato centrale ed enti locali, sottolinea l'urgenza di approvare un piano di prevenzione che, sulla base di precise e dettagliate regole, consenta di mettere in sicurezza il territorio.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Ricorda le deleterie conseguenze dell'errata interpretazione del ruolo svolto dalla Protezione civile, che, a suo avviso, ha gestito alcuni eventi come se fossero fenomeni emergenziali, emanando in modo indiscriminato provvedimenti che non sono tenuti ad osservare le leggi nazionali, in particolare in materia ambientale. Nel lamentare altresì l'utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza in materia di riordino della Protezione civile, richiama il contenuto di alcune disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, sottolineando peraltro l'opportunità di affrontare specifiche problematiche connesse, ad esempio, al tema delle assicurazioni, del libretto di edificio e del Patto di stabilità interno. Ringrazia infine i relatori per il proficuo lavoro svolto, ritenendo altresì necessario migliorare il testo in esame, segnatamente in materia di esenzione delle radiofrequenze utilizzate in ambito regionale.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel ritenere che in passato siano stati commessi taluni errori di valutazione in sede di organizzazione e di definizione delle competenze della Protezione civile, sottolinea la necessità di procedere a mirati investimenti nel settore della prevenzione, segnatamente con riferimento al rischio sismico, mediante un'importante opera di adeguamento strutturale degli immobili. Evidenzia, altresì, la rilevanza delle misure contenute nel provvedimento d'urgenza in discussione, che è stato notevolmente migliorato nel corso dell'iter in sede referente e del quale auspica una sollecita approvazione con il voto favorevole di tutte le forze politiche.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Espressa condivisione circa la necessità di riordinare il sistema di Protezione civile del nostro Paese, pur non condividendo il ricorso alla decretazione d'urgenza, manifesta apprezzamento per il lavoro compiuto dalle Commissioni in sede referente, che auspica non venga compromesso nel prosieguo dei lavori in Assemblea, al fine di consentire una rapida approvazione del provvedimento d'urgenza in esame. Nel rilevare l'importanza di un'organica riforma della Protezione civile, che preveda anche compiti di prevenzione, sottolinea la complessità dell'attribuzione delle competenze in questo delicato settore ed esprime perplessità circa l'ipotesi di introdurre una copertura assicurativa contro i rischi derivanti da calamità naturali, condividendo invece le disposizioni concernenti le previsioni relative allo specifico fondo della Protezione civile, al cui personale rivolge un sentito ringraziamento per l'impegno profuso.

GIANLUCA BENAMATI (PD). Nel rivolgere un sentito ringraziamento al personale della Protezione civile impegnato a soccorrere le popolazioni colpite dal sisma recentemente verificatosi in Emilia Romagna, richiama gli aspetti salienti della normativa vigente, evidenziandone le anomalie e le storture che in questi anni Pag. Vhanno minato in talune occasioni l'operatività e la gestione della predetta struttura. Pur ritenendo, inoltre, che sarebbe stato più opportuno disciplinare una materia di tale rilevanza con un disegno di legge, al fine di garantirne un'analisi più approfondita, evidenzia come, con la fattiva collaborazione di tutte le forze politiche e del Governo, si sia giunti all'elaborazione di un testo complessivamente condivisibile e notevolmente migliorato rispetto alla stesura originaria. Giudica infine necessario predisporre un piano nazionale antisismico.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel rilevare l'inadeguatezza dello strumento del decreto-legge per varare la riforma del sistema di Protezione civile nel nostro Paese, che avrebbe richiesto un esame approfondito, richiama le fasi storiche che hanno portato alla creazione di uno specifico organo cui destinare la gestione delle emergenze. Evidenziata altresì l'importanza della cultura della prevenzione, della quale rileva una certa carenza, sottolinea come l'attribuzione di poteri straordinari al capo del Dipartimento della protezione civile, sia pure nell'interesse del Paese, abbia rappresentato una stortura normativa da correggere. Nel ritenere quindi opportuno attribuire maggiori responsabilità alla Presidenza del Consiglio, segnatamente prevedendo una figura ad hoc, evidenzia la necessità di intervenire con provvedimenti organici in materia di personale di soccorso, in particolare dei Vigili del fuoco. Pur esprimendo infine un giudizio positivo sul provvedimento d'urgenza in discussione, prospetta l'esigenza di rivedere le disposizioni concernenti le procedure per la dichiarazione dello stato di emergenza e la sua durata.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 18,05, è ripresa alle 18,15.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (approvato dalla Camera, modificato dal Senato, nuovamente modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato) (A.C. 2326-E).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Anche a nome del relatore per la III Commissione, illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, dando altresì conto delle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente, segnatamente con riferimento agli articoli 5 e 6, anche a seguito delle audizioni svolte dalle Commissioni riunite. Sottolinea, tra l'altro, che si è inteso confermare l'attuale ripartizione di competenze tra le procure, demandando alle procure distrettuali le competenze relative ai nuovi reati previsti dal provvedimento in esame.

SALVATORE MAZZAMUTO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

IDA D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP). Richiamati gli avanzati strumenti normativi già presenti nel nostro Paese per contrastare la violenza sui minori, osserva che la Convenzione in discussione è il primo provvedimento internazionale con il quale gli abusi sessuali contro i bambini diventano reati penali, inclusi quelli che hanno luogo all'interno della famiglia. Nel rilevare, quindi, che la suddetta Convenzione non esclude che ciascuno Stato Pag. VIpossa dotarsi di strumenti più incisivi e repressivi a tutela del minore, sottolinea la necessità di intervenire con decisione in materia di pedopornografia tramite Internet. Espresso, altresì, particolare apprezzamento per alcune misure previste dalla Convenzione, auspica la sollecita approvazione del relativo disegno di legge di ratifica.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Sottolinea la fondamentale rilevanza della Convenzione di Lanzarote, con la quale l'Unione europea ha intesto dotarsi di uno specifico strumento penale al fine di tutelare i minori dallo sfruttamento e dall'abuso sessuale, con il duplice obiettivo di apprestare una organica disciplina internazionale delle specifiche fattispecie di reato e di stabilire una corposa articolazione di impegni nazionali e comunitari che integrino una solida politica di prevenzione di tali odiosi crimini, dei quali evidenzia le gravissime e dolorose conseguenze sulle vittime. Richiamate, quindi, le modifiche introdotte durante l'iter del provvedimento presso il Senato, ricorda che il suo gruppo si è espresso, anche presso l'altro ramo Parlamento, nel senso di prevedere la competenza prevalente delle procure distrettuali relativamente ai reati oggetto della Convenzione di Lanzarote.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineata la rilevanza della Convenzione in discussione, che costituisce il primo strumento internazionale con il quale gli abusi contro i minori vengono considerati veri e propri reati, manifesta perplessità per talune modifiche introdotte dal Senato, osservando che in sede referente la Camera ha deciso di confermare l'attuale ambito di competenza delle procure. Nel dichiarare, quindi, che il suo gruppo sostiene con convinzione il disegno di legge di ratifica, auspica una sua sollecita approvazione, nonché l'assenza di ulteriori modifiche da parte dell'altro ramo del Parlamento.

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricorda che il disegno di legge di ratifica in discussione reca norme di adeguamento dell'ordinamento interno volte a modificare il codice penale, il codice di procedura penale e l'ordinamento penitenziario per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, in particolare introducendo all'articolo 4 la nuova fattispecie di reato di istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia. Sottolineato che le Commissioni II e III, modificando il codice di procedura penale, hanno preferito privilegiare la competenza esclusiva delle procure distrettuali, auspica che il disegno di legge di ratifica sia approvato rapidamente in via definitiva come atto doveroso di una società civile nei confronti dei minori.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Rinunzia alla replica.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rinunzia anch'egli alla replica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Di Pietro n. 1-00975 e Cicchitto n. 1-00986: Iniziative in ambito internazionale e comunitario in relazione alla situazione in Siria.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Tempestini n. 1-01082, Dozzo n. 1-01083, Adornato n. 1-01084 e Menia n. 1-01085 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente. Pag. VII
Avverte altresì che è stata presentata una nuova formulazione della mozione Cicchitto n. 1-00986.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'illustrare la mozione Di Pietro n. 1-00975 (Nuova formulazione), manifesta altresì preoccupazione per gli attacchi terroristici rivolti contro le comunità cristiane in Nigeria, evidenziando la complessità e le problematicità dell'intervento diplomatico della comunità internazionale in Siria a causa della particolare e delicata rilevanza geopolitica del predetto Paese e del diritto di veto esercitato dalla Russia e dalla Cina in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; sottolinea quindi le drammatiche condizioni di numerosi cittadini siriani rifugiati e sfollati, chiedendo chiarimenti al Governo circa presunti aiuti militari forniti dalla Repubblica russa al Governo di Damasco. Evidenziata, quindi, la delicatezza di un'eventuale opzione della comunità internazionale per un intervento militare in un contesto geopolitico esplosivo, nonché la difficoltà delle ulteriori soluzioni prospettate a livello internazionale, invita il Governo ad adoperarsi nelle sedi internazionali e comunitarie competenti al fine di favorire l'adozione di più incisive azioni diplomatiche e politico-militari per risolvere la questione siriana. Auspica infine, a nome della sua parte politica, il ritiro per indegnità della specifica onorificenza conferita al dittatore siriano in data 11 marzo 2010.

ENRICO PIANETTA (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00986 (Nuova formulazione), sottolineando che finora l'azione della comunità internazionale e dell'Unione europea è stata insufficiente ed incapace di far cessare la strage di civili innocenti in Siria. Nel ritenere, quindi, indispensabile un dialogo ampio e paritario tra Unione europea e Lega araba volto a definire azioni concrete, con l'assunzione reciproca di responsabilità, per far cessare le suddette violenze, invita il Governo a promuovere, nelle sedi competenti, l'affermazione di una politica estera realmente comune a livello europeo.

FRANCO NARDUCCI (PD). Illustra la mozione Tempestini n. 1-01082, evidenziando i drammatici sviluppi della situazione siriana, caratterizzatisi per efferati atti di repressione violenta dell'opposizione politica al regime autoritario di Damasco, perpetrati anche attraverso il massacro della popolazione civile. Auspica al riguardo il massimo impegno politico del Parlamento e il sostegno ad una più forte azione del Governo italiano nelle competenti sedi internazionali al fine di favorire incisive ma equilibrate iniziative diplomatiche e politiche, avulse sia dalle suggestioni dell'interventismo democratico sia da un facile militarismo internazionale. Nel giudicare, quindi, condivisibili le iniziative politico-diplomatiche e umanitarie sinora assunte dal Governo italiano, richiama i contenuti della predetta mozione, intesa a promuovere il rafforzamento della pressione internazionale sul regime di Assad al fine di stabilizzare l'intera area favorendo la transizione diplomatica della Siria.

RENATO WALTER TOGNI (LNP). Illustra la mozione Dozzo n. 1-01083, rilevando che finora il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito ad intervenire efficacemente per far cessare le violenze in atto in Siria, anche per i poteri di veto esercitati da Russia e Cina. Nel ritenere, quindi, che nell'attuale situazione di crisi economica il nostro Paese non possa permettersi un intervento militare in Siria, invita il Governo a non assumere alcun impegno in quel territorio, ancorché a carattere umanitario, senza un preventivo mandato delle Camere e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e, nel caso in cui le circostanze imponessero comunque un intervento militare, a compensarne il costo con una contestuale riduzione degli oneri connessi al mantenimento dei contingenti dislocati in altri teatri, a partire dall'Afghanistan.

MARIO ADINOLFI (PD). Sottolineata la tragica rilevanza dei massacri della popolazione Pag. VIIIcivile in corso in Siria, ritiene doverosa ed indifferibile, pur con una comprensibile prudenza, una reazione da parte della comunità internazionale, nel cui ambito giudica auspicabile l'assunzione di un ruolo primario da parte del Governo italiano. Manifesta pertanto apprezzamento per le iniziative parlamentari oggi in discussione, che giudica un atto di assunzione di responsabilità da parte delle Camere.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Assicura che il Governo prende atto delle richieste dei deputati intervenuti e continuerà a lavorare attivamente per una positiva conclusione della vicenda siriana, esprimendo apprezzamento per la forza dimostrata dalla popolazione locale.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede che sia sottoposta alla Giunta per il Regolamento l'opportunità di fissare in un'ora prima della discussione il termine per la presentazione di mozioni ulteriori rispetto a quelle iscritte all'ordine del giorno, oppure, ove non si intendesse adottare tale soluzione, di fare in modo che la presentazione di nuovi documenti di indirizzo non si traduca in un aggiramento di quanto disposto dall'articolo 36 del Regolamento relativamente al termine per le iscrizioni a parlare nelle discussioni sulle linee generali.

PRESIDENTE. Richiamata la prassi invalsa in materia, assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Giachetti affinché ne investa la Giunta per il Regolamento.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 19 giugno 2012, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 47).

La seduta termina alle 19,55.