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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 653 di mercoledì 20 giugno 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 14 giugno 2012.

I deputati in missione sono cinquantasei.

Informativa urgente del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sulla questione dei lavoratori cosiddetti «esodati».

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Esprime un sentito ringraziamento per l'occasione odierna, che ritiene potrà essere utile per fornire chiarimenti su un tema molto delicato (Deputati del gruppo Lega Nord Padania espongono verso le tribune un cartello recante la scritta: «Esodiamo Fornero»). Evidenzia quindi come la recente riforma previdenziale, finalizzata alla stabilizzazione finanziaria ed al riequilibrio dei rapporti tra generazioni, abbia introdotto requisiti più elevati per il pensionamento, che hanno comportato gravi difficoltà per i lavoratori cosiddetti esodati, rimasti privi di lavoro e di copertura reddituale perché in prossimità del pensionamento, il cui numero è stato inizialmente stimato in 65 mila unità. Sottolineato inoltre come per i predetti lavoratori sia stata predisposta una norma di salvaguardia, che ha peraltro incontrato problemi attuativi a causa della difficoltà di quantificare il numero esatto dei soggetti interessati, respinge talune accuse di aver fornito dati non veritieri, evidenziando come la tabella dell'INPS che ha suscitato polemiche sia comunque parziale e sostanzialmente fuorviante. Evidenziato quindi che si può stimare in circa 55 mila il numero degli ulteriori lavoratori che potrebbero essere a rischio, ricorda che il Governo intende impegnarsi per individuare idonee soluzioni, anche grazie ad un confronto con il Parlamento e le parti sociali, pur sottolineando la necessità di evitare che i relativi oneri sottraggono risorse ad altri rilevanti impieghi. Precisa altresì che la recente riforma previdenziale appare adeguata alle nuove condizioni del Paese ed ispirata ad una cultura del lavoro basata sul prolungamento della vita e dell'attività lavorativa; auspica infine una rapida approvazione della riforma del mercato del lavoro, che ritiene rappresenti una soluzione equilibrata alle esigenze connesse alla domanda e all'offerta di lavoro nell'attuale contesto, manifestando la disponibilità ad introdurre gli aggiustamenti che si renderanno necessari a seguito dell'esperienza applicativa, confidando nel sostegno del Parlamento e delle parti sociali.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Rilevato che nella predisposizione della riforma pensionistica è stata trascurata la fondamentale regola di assicurare un adeguato periodo di transizione a tutela delle legittime aspettative dei cittadini, osserva che il Governo potrebbe essere costretto a costanti deroghe nell'applicazione di norme socialmente insostenibili. Chiede, quindi, all'Esecutivo, a nome della sua parte politica, di individuare una soluzione ragionevole, programmando un percorso che Pag. VItranquillizzi i cittadini, nonché di predisporre una norma di carattere strutturale che consenta di risolvere il problema dei cosiddetti esodati.

CESARE DAMIANO (PD). Nel condividere le considerazioni del deputato Cazzola, evidenzia come le riforme sociali adottate dall'attuale Governo contengano un errore di impianto rappresentato dall'abolizione delle quote di anzianità e dalla mancata previsione di una gradualità nel passaggio da un sistema all'altro. Rilevato che, in un momento di recessione come l'attuale, le soluzioni adottate anche in termini di ammortizzatori sociali rischiano di creare un corto circuito difficile da gestire ed un aumento permanente del numero dei cosiddetti esodati, ribadisce la necessità di predisporre misure strutturali attraverso l'adozione immediata di un provvedimento che lanci un segnale a tutti i lavoratori e che salvaguardi in modo particolare i predetti lavoratori.

NEDO LORENZO POLI (UdCpTP). Nel ringraziare il Ministro per i chiarimenti forniti su una vicenda che ha suscitato molte polemiche e prestato il fianco a strumentalizzazioni finalizzate a frenare l'azione riformatrice del Governo, condivide le difficoltà di individuare l'esatta platea dei lavoratori cosiddetti esodati, per la cui tutela auspica l'adozione di provvedimenti tempestivi, prendendo peraltro atto con soddisfazione dell'impegno assunto dal Governo in tal senso, anche attraverso un costante monitoraggio della situazione. Auspica infine che sia al più presto approvata la riforma del mercato del lavoro, per conferire maggiore forza all'azione del Presidente del Consiglio in Europa.

LUIGI MURO (FLpTP). Nel giudicare fondamentale un leale rapporto di collaborazione reciproca tra le diverse funzioni dello Stato, richiama un atto di sindacato ispettivo presentato alcuni mesi fa dal suo gruppo sul tema dei lavoratori cosiddetti esodati.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

LUIGI MURO (FLpTP). Evidenziata, quindi, una sottovalutazione delle stime su tale questione, ricorda che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a modificare l'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011 e l'articolo 6 del decreto-legge n. 216 del 2011, auspicando l'avvio di un costruttivo lavoro, con il coinvolgimento delle parti sociali, caratterizzato da correttezza istituzionale e assenza di demagogia.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere non gradita agli italiani e al Parlamento la figura di un Ministro del lavoro che ha negato con arroganza i numeri inerenti il drammatico fenomeno dei lavoratori cosiddetti esodati, evidenzia il dovere morale del rappresentante del Governo di riconoscere i propri errori e porvi rimedio senza far ricadere la responsabilità sui vertici dell'INPS. Nel ricordare inoltre che il suo gruppo ha presentato, insieme ad altre forze politiche, una mozione individuale di sfiducia, invita il Ministro Fornero a rimettere il proprio mandato nelle mani del Presidente del Consiglio.

SILVANO MOFFA (PT). Sottolineati taluni aspetti di criticità della riforma previdenziale, tra i quali la mancata chiarezza sul numero effettivo dei lavoratori cosiddetti esodati, rileva che il decreto interministeriale attuativo di alcune norme del decreto-legge salva Italia lascia fuori dal regime di salvaguardia alcune categorie di lavoratori. Richiamato, quindi, il tavolo di confronto riaperto dalla XI Commissione con i sindacati, auspica che il Governo vi prenda parte per correggere l'attuale disciplina del sistema pensionistico.

UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (Misto-G.Sud-PPA). Sottolineato il sostegno della sua componente politica ad un Governo che inizialmente appariva sensibile Pag. VIIalle problematiche che interessavano il Paese, ritiene che il Ministro del lavoro sia vittima di un Esecutivo che ha annullato il Parlamento e la volontà popolare, evidenziando altresì le drammatiche condizioni in cui versano i lavoratori italiani, in particolare nel Sud del Paese.

LUIGI FABBRI (Misto-ApI). Nel ringraziare il Ministro per la puntuale informativa resa, sottolinea che la complessità dell'individuazione dell'esatto numero dei lavoratori cosiddetti esodati crea forte preoccupazione ai cittadini, richiamando il provvedimento in discussione su tale materia presso la XI Commissione.

ANGELO SANTORI (Misto). Nel dissentire dalla tabella fornita dall'INPS sulla questione dei lavoratori cosiddetti esodati, invita il Ministro del lavoro ad attivarsi al fine di individuare le responsabilità in tale vicenda, sottolineando peraltro la necessità di tutelare le legittime aspettative dei suddetti lavoratori, anche tramite l'istituzione di uno specifico tavolo tecnico.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel dichiarare che la sua componente politica respinge, con senso di responsabilità, le insinuazioni nei confronti del Ministro del lavoro relativamente al numero dei lavoratori cosiddetti esodati, invita il Governo ad attivarsi con decisione per risolvere tale questione, attingendo le necessarie risorse dagli eventuali risparmi provenienti dalla riforma previdenziale.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Giudicato arido, inquietante e ripetitivo l'intervento svolto dal Ministro del lavoro, precisa che la sua componente politica sottoscriverà la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti. Nell'invitare quindi il rappresentante del Governo a prendere atto della sostanziale sfiducia politica emersa in Parlamento, ritiene opportuno che, prima di rassegnare le dimissioni, si attivi al fine di salvaguardare tutti i lavoratori che hanno perso i propri diritti.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIANNI FARINA (PD), cui rende precisazioni il PRESIDENTE, e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP).

La seduta, sospesa alle 10,55, è ripresa alle 11.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 59 del 2012: Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile (A.C. 5203-A).

Nella seduta del 19 giugno 2012 si è concluso l'esame delle proposte emendative presentate.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 18).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARIO TASSONE (UdCpTP), DORIS LO MORO (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), PIERGUIDO VANALLI (LNP), FABIO MERONI (LNP), MANUELA LANZARIN (LNP), IDA D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP), SERGIO PIZZOLANTE (PdL) e GIULIO CALVISI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Interviene altresì per illustrare il suo ordine del giorno n. 1 il deputato FABIO GARAGNANI (PdL).

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accetta, Pag. VIIIpurché riformulati, gli ordini del giorno Garagnani n. 1, Gianni n. 4, Piffari n. 5, Favia n. 7, Tassone n. 11, Calvisi n. 12, Mereu n. 13, D'Ippolito Vitale n. 14, Vanalli n. 16, Lusetti n. 18, De Pasquale n. 26 e Compagnon n. 27 ed accetta i restanti documenti di indirizzo.

(In assenza di osservazioni, gli ordini del giorno dei quali il Governo ha proposto una riformulazione si intendono riformulati secondo le indicazioni del rappresentante del Governo).

Intervengono i deputati ERMETE REALACCI (PD) e PIPPO GIANNI (PT), che non accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 4, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, i deputati PIPPO GIANNI (PT), MARIO TASSONE (UdCpTP), ANTONIO MEREU (UdCpTP) e ANGELO COMPAGNON (UdCpTP), che accettano le riformulazioni proposte dal Governo dei rispettivi ordini del giorno n. 4, 11, 13 e 27.

(Dichiarazioni di voto finale)

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Nell'evidenziare come il precedente intervento legislativo avesse snaturato le funzioni ed il ruolo della Protezione civile, esprime condivisione circa le misure adottate dal Governo, così come modificate nel corso dell'esame in sede referente. Nel richiamare quindi gli aspetti più qualificanti del provvedimento d'urgenza in discussione, ritiene che le disposizioni da esso recate consentiranno una migliore e più razionale gestione delle emergenze nel nostro Paese.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Dichiara il convinto voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, del quale richiama le condivisibili finalità, ritenendo inadeguata la vigente normativa in materia di Protezione civile, che, a suo avviso, si era sostanzialmente sostituita allo Stato soprattutto nella gestione dei grandi eventi. Giudica peraltro necessario non prevedere deroghe alla limitazione temporale delle emergenze ed attribuire alla Presidenza del Consiglio la direzione di tale struttura, reputando inoltre opportuno adottare uno specifico provvedimento in materia di assicurazioni.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiamata l'importanza dell'attività della Protezione civile a tutela del nostro Paese, ricorda come nel recente passato il suo ruolo sia stato in qualche modo snaturato estendendone la competenza ad eventi non legati ad emergenze. Condivide quindi l'intervento normativo del Governo, che ha previsto un riordino del dipartimento della Protezione civile, anche se con il discutibile strumento della decretazione d'urgenza. Nel ritenere necessario, inoltre, superare il sistema delle ordinanze straordinarie della Protezione civile per la gestione degli interventi della stessa, rileva l'inopportunità di attribuire un ruolo decisionale ai commissari straordinari nella gestione di risorse necessarie per la realizzazione di infrastrutture. Esprime infine apprezzamento per l'atteggiamento costruttivo assunto dall'Esecutivo nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Nel sottolineare la competenza e l'efficienza del sistema della Protezione civile, rivolge, a nome della propria parte politica, un ringraziamento al personale volontario che opera con dedizione a favore delle popolazioni colpite da calamità, richiamando altresì le disposizioni recate da un provvedimento d'urgenza volto a superare alcune criticità che hanno caratterizzato il fondamentale ruolo svolto dal comparto al fine di renderne più efficiente l'operato. Nel ringraziare, infine, il Governo e i componenti le Commissioni di merito per il proficuo lavoro svolto, dichiara il voto favorevole dal suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

Pag. IX

ARMANDO DIONISI (UdCpTP). Evidenziato come i recenti eventi calamitosi abbiano reso necessario procedere al riordino del sistema degli interventi di soccorso e assistenza nonché dare nuovo slancio all'attività di prevenzione, in particolare quella connessa ai rischi sismici, sottolinea che il decreto-legge in esame persegue il condivisibile obiettivo di ripristinare il ruolo originario della Protezione civile. Nel manifestare altresì gratitudine a tutti coloro che si impegnano nelle attività di soccorso e assistenza, reputa necessario rivedere la normativa che definisce ruolo e funzioni degli enti locali nella gestione delle emergenze, esprimendo condivisione per le modifiche introdotte in tema di durata dello stato d'emergenza. Nel ritenere infine opportuno abbandonare il ricorso alle gestioni commissariali nelle attività di ricostruzione, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, il cui testo è stato migliorato nel corso dell'iter parlamentare.

MANUELA LANZARIN (LNP). Nel ritenere che un maggiore coinvolgimento degli enti locali avrebbe contribuito ad un migliore riordino della Protezione civile, esprime un giudizio negativo sul provvedimento d'urgenza in esame, non condividendo, in particolare, l'attribuzione del potere di ordinanza ai prefetti anziché ai sindaci. Osservato, quindi, che il comparto in questione avrebbe dovuto esclusivamente essere dotato di procedure più snelle, ricorda la proposta della propria parte politica di destinare il restante 50 per cento dei rimborsi elettorali alla Protezione civile, manifestando contrarietà, tra l'altro, alla reintroduzione della disposizione relativa al termovalorizzatore di Acerra. Dichiara, infine, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, anche alla luce delle modifiche peggiorative apportate al testo nel corso dell'iter parlamentare.

SESA AMICI (PD). Nel ritenere che l'adozione dello strumento della decretazione d'urgenza per procedere al necessario riordino della complessa macchina della Protezione civile vada considerata anche alla luce delle recenti emergenze calamitose che hanno colpito il Paese, richiama l'alto valore del ruolo svolto dal predetto organismo. Evidenziato quindi come nel recente passato si sia registrato un uso distorto delle ordinanze di Protezione civile, la cui estensione anche alla gestione dei grandi eventi ritiene abbia compromesso l'efficacia nel gestire le reali emergenze, manifesta apprezzamento per le disposizioni volte a ricondurre alla Presidenza del Consiglio le competenze relative alla dichiarazione dello stato di emergenza. Sottolineata inoltre l'importanza di una corretta attività di prevenzione, in particolare del rischio sismico, di un'attenta valutazione delle possibilità di proroga delle gestioni commissariali, per le quali andrebbe comunque prevista una scadenza, nonché di prevedere un più idoneo ruolo degli enti locali nella gestione delle emergenze, rileva la necessità di una maggiore trasparenza nell'utilizzo delle risorse nel settore in oggetto.

TOMMASO FOTI (PdL). Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dai relatori, condivide le disposizioni del provvedimento d'urgenza in esame che hanno delimitato la durata dello stato di emergenza, richiamando le modifiche migliorative introdotte in Commissione, come l'eliminazione dell'assicurazione volontaria contro eventi calamitosi, che era prevista secondo modalità inaccettabili. Nel ritenere, quindi, estraneo al provvedimento il tema relativo al termovalorizzatore di Acerra, sottolinea la necessità di proseguire nella gestione commissariale di talune opere infrastrutturali, giudicando significativa l'esclusione dal Patto di stabilità delle spese sostenute da comuni e province in stato di emergenza. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

SALVATORE MARGIOTTA (PD), Relatore per la VIII Commissione. Ringrazia, anche a nome del deputato Distaso, tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

Pag. X

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5203-A.

Discussione di una domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Remo Di Giandomenico, deputato all'epoca dei fatti.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV, n. 10-A, relativo ad una domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Remo Di Giandomenico, deputato all'epoca dei fatti.
Avverte che la Giunta propone di concedere l'autorizzazione.
Dichiara aperta la discussione.

ARMANDO DIONISI (UdCpTP), Relatore. Rinvia alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

FEDERICO PALOMBA (IdV), GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP) e LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Discussione di una domanda di autorizzazione a procedere all'acquisizione di tabulati telefonici della deputata Polidori.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV, n. 17-A, relativo ad una domanda di autorizzazione a procedere all'acquisizione di tabulati telefonici della deputata Polidori.
Avverte che la Giunta propone di concedere l'autorizzazione.
Dichiara aperta la discussione.

MARILENA SAMPERI (PD), Relatore. Rinvia alla relazione scritta, ricordando che la Giunta propone, all'unanimità, di concedere l'autorizzazione richiesta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

FEDERICO PALOMBA (IdV) e GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Ricordato che la deputata Polidori è stata oggetto di minacce telefoniche e che la concessione dell'autorizzazione all'utilizzo dei tabulati telefonici in esame è finalizzata ad agevolare le relative indagini, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-02346, sulle eventuali iniziative ispettive a seguito di recenti notizie di stampa riguardanti attività della Pag. XImagistratura in relazione alla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia nei primi anni novanta.

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, pur condividendo l'analisi del Ministro, lamenta che non sono state chiarite le iniziative che il Governo intende assumere per contribuire ad accertare la verità in merito alle trattative tra Stato e mafia. Chiede inoltre alla Presidenza di attivarsi per l'istituzione di una Commissione di indagine al fine di accertare eventuali responsabilità politiche delle istituzioni.

PRESIDENTE. Precisa che qualunque proposta sarà esaminata secondo l'iter previsto dal Regolamento.

RENZO LUSETTI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02347, sugli intendimenti circa l'inserimento delle tematiche dei minori senza famiglia e delle adozioni nel piano nazionale per la famiglia.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ANDREA RICCARDI, Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato RENZO LUSETTI (UdCpTP), che, preso atto dell'attenzione riservata dal Governo alle tematiche oggetto dell'atto ispettivo e delle iniziative specifiche intraprese dallo stesso, ribadisce la gravissima crisi in cui versano le adozioni nazionali e internazionali in Italia, richiamando le proposte di riforma prospettate nell'interrogazione.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02348, sulle iniziative per un'adeguata valutazione della sicurezza e dell'agibilità degli edifici ad uso produttivo nelle province colpite dagli eventi sismici nel maggio 2012.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50). - Replica il deputato ANGELO ALESSANDRI (LNP), che denuncia il lassismo del Governo nel garantire, nelle aree colpite dal sisma dello scorso maggio, una rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in situazioni di sicurezza adeguate.

VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-02349, concernente problematiche relative allo stato delle attività riguardanti l'organizzazione di Expo 2015, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco di Milano.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), che, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, confida nel sollecito e completo assolvimento da parte del Governo degli impegni assunti in relazione all'organizzazione di Expo 2015, anche con riferimento alla presentazione alla Camera dei deputati della relazione annuale sullo stato di avanzamento delle opere.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-02350, sulle politiche a favore delle famiglie italiane in relazione alla crisi economica in atto.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato PINO PISICCHIO (Misto-ApI), che evidenzia la necessità di garantire il rispetto del principio di solidarietà e di tutela della dignità della persona, che appare fortemente minato dalla grave crisi economica in atto, con particolare riferimento alla situazione esistente nelle regioni meridionali.

VINCENZO D'ANNA (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02351, sulle iniziative Pag. XIIper garantire ai creditori delle aziende sanitarie locali il beneficio della compensazione con somme dovute all'erario.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato VINCENZO D'ANNA (PT), che, nel ringraziare il Ministro, rileva, tuttavia, che l'ingiustificato e sperequato trattamento dei creditori delle aziende sanitarie locali in deficit attraverso il blocco delle procedure di pagamento sta determinando ulteriori aggravi e oneri per l'erario dello Stato, cui seguiranno inevitabili inasprimenti fiscali per i cittadini.

ANTONIO DISTASO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-02352, concernente chiarimenti in merito ai ritardi nella stipula dei contratti istituzionali di sviluppo e degli accordi di programma quadro previsti dalle delibere CIPE n. 62 del 2011 e n. 78 del 2011.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato ANTONIO DISTASO (PdL), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, lamenta il ritardo nella stipula dei contratti di sviluppo e degli accordi di programma quadro, assolutamente necessari per garantire un effettivo impulso all'economia del Mezzogiorno.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02353, sulle iniziative di competenza in ordine alla verifica della sussistenza di infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo camorristico nell'amministrazione comunale di Arzano (Napoli).

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), che, nel dichiararsi soddisfatto dell'attenzione del Governo sulle presunte e gravi irregolarità verificatesi nella gestione del comune di Arzano, ribadisce i fondati sospetti nutriti circa condizionamenti e infiltrazioni della mafia, paventando il rischio che le recenti dimissioni rassegnate dal sindaco siano solamente un escamotage per consentire la prosecuzione delle attività dell'amministrazione.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantasette.

Seguito della discussione delle mozioni Montagnoli n. 1-00896, Lombardo n. 1-00901, Fluvi n. 1-00910, Misiti n. 1-00911, Crosetto n. 1-00913, Borghesi n. 1-00916, Mosella n. 1-00924, Polidori n. 1-00929, Cambursano n. 1-00948, Ciccanti n. 1-00970, Ossorio n. 1-01011 e Iannaccone n. 1-01060: Misure a favore delle piccole e medie imprese in materia di accesso al credito e per la tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.

Nella seduta del 12 marzo 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire di valutare l'opportunità di predisporre un documento di indirizzo unitario.

PRESIDENTE. Chiede se si ritenga sufficiente una sospensione della seduta di quindici minuti.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Ritiene preferibile che la Presidenza sospenda le seduta per trenta minuti.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Auspica che, alla ripresa della seduta, si proceda Pag. XIIIcomunque nei lavori, anche in eventuale assenza di un documento di indirizzo unitario.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Giudica sufficiente una sospensione della seduta di quindici minuti.

PRESIDENTE. Ritiene di poter sospendere la seduta per venti minuti.

La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,30.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la I Commissione permanente ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge n. 4716, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

Sull'ordine dei lavori.

MATTEO MECACCI (PD). Ricordato che ricorre oggi la giornata mondiale dei rifugiati, invita il Parlamento ad un'approfondita riflessione sulla causa del popolo tibetano, che, attraverso la non violenza, cerca di riportare la democrazia e la libertà nel proprio territorio. Rileva inoltre che numerosi deputati indossano una sciarpa bianca in segno di benvenuto alla delegazione tibetana presente in tribuna.

PRESIDENTE. Rivolge, anche a nome dell'Assemblea, un saluto ai monaci tibetani presenti in tribuna.

FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP). Esprime solidarietà al popolo tibetano, che si sta battendo da anni per l'autonomia e la tutela dei diritti umani, manifestando vicinanza anche a coloro che sono vittime di violenza in altre parti del mondo.

RENATO FARINA (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati Mecacci e Adornato, ricorda di aver presentato una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari, che impegna il Governo ad attivarsi in merito alle vicende che attualmente interessano la Nigeria in materia di diritti umani.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, auspica un'approfondita riflessione politica sulle cause che ostano al riconoscimento dell'autonomia del Tibet.

ANDREA RONCHI (Misto-FCP). Ribadisce la vicinanza del Parlamento alle legittime aspettative del popolo tibetano, ricordando che la libertà di un popolo ha più valore degli interessi commerciali.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni dei deputati intervenuti, ricorda numerose manifestazioni in corso a favore dei rifugiati.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, alle considerazioni svolte a favore del popolo tibetano, sottolinea la necessità che ogni popolo possa esprimere liberamente le proprie idee anche religiose.

SILVANO MOFFA (PT). Rileva che anche il suo gruppo si associa alle espressioni di solidarietà nei confronti del popolo tibetano.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Si associa alle iniziative assunte a favore del popolo tibetano, auspicando che la dirigenza del servizio radiotelevisivo pubblico si attivi al fine di istituire un osservatorio sui diritti oscurati nel mondo.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Auspica la rapida soluzione della grave situazione in cui versano i rifugiati libici presenti sul territorio nazionale, invitando pertanto il Governo ad assumere le necessarie iniziative al riguardo.

Pag. XIV

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la risoluzione Montagnoli n. 6-00110 e sono state contestualmente ritirate tutte le mozioni all'ordine del giorno.

GIANFRANCO POLILLO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Esprime parere favorevole sulla risoluzione Montagnoli n. 6-00110.

(Dichiarazioni di voto)

AMERICO PORFIDIA (Misto-NPSud). Sottolineata la grave situazione del sistema produttivo nazionale, soprattutto nel Meridione, invita il Governo ad adottare i necessari provvedimenti, soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese del Sud del Paese.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Giudicata condivisibile la risoluzione Montagnoli n. 6-00110, sottolinea la necessità di sostenere adeguatamente il sistema imprenditoriale del Paese, invitando il Governo ad attivarsi al fine di favorire l'accesso al credito delle aziende nazionali.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Manifestato apprezzamento per l'adozione di un documento di indirizzo unitario, sottolinea l'importanza di aiutare le piccole e medie imprese, anche al fine di garantire la competitività e la ripresa economica del Paese.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Rileva che anche la sua parte politica ha responsabilmente contribuito alla predisposizione di un documento di indirizzo unitario sulle delicate e strategiche materie dell'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese e della tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di sostenere più incisivamente il rilancio dello sviluppo e della crescita del Paese.

CATIA POLIDORI (PT). Ricordate le difficoltà in cui versano le piccole e medie imprese italiane, anche a causa delle contrazione nell'erogazione del credito, sottolinea la necessità di interventi eccezionali che contemplino, tra l'altro, un dialogo costante con il sistema bancario e un impegno fattivo da parte del Governo e delle forze politiche, rilevando inoltre l'esigenza di risolvere il grave problema dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Rileva che l'effetto congiunto dei più stringenti parametri richiesti dall'Accordo Basilea 3 e dall'Autorità bancaria europea, nonché l'alta percentuale di titoli tossici detetenuta dalle banche italiane e l'andamento negativo dei titoli bancari quotati in Borsa ha determinato una insostenibile restrizione del credito, con devastanti ricadute sul tessuto produttivo italiano, costituito in gran parte da piccole e medie imprese. Nel dare atto al Governo delle apprezzabili misure adottate a favore delle banche, lamenta la mancata assunzione di iniziative volte ad incentivare l'erogazione del credito alle imprese.

ENZO RAISI (FLpTP). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Montagnoli n. 6-00110, evidenzia che il Governo ha affrontato concretamente il problema dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Giudica, inoltre, importante pervenire all'istituzione di un tavolo con il sistema bancario, auspicando altresì una revisione dell'Accordo Basilea 3, al fine di agevolare l'erogazione del credito alle piccole e medie imprese italiane.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Sottolineata la particolare tipologia del modello industriale italiano, caratterizzato da un esteso sistema di piccole e medie imprese con produzioni ad alto valore aggiunto, evidenzia la necessità, nell'attuale congiuntura economica segnata da una grave restrizione Pag. XVdel credito e da stringenti parametri finanziari imposti da norme internazionali, di una piena attuazione della direttiva europea sui pagamenti e di opportune modifiche al Patto di stabilità interno, anche al fine di una più completa attuazione delle recenti norme che prevedono la compensazione dei debiti fiscali delle aziende con i crediti commerciali vantati verso le pubbliche amministrazioni. Dichiara, quindi, che la propria parte politica voterà la risoluzione unitaria che recepisce, tra l'altro, le finalità della sua mozione 1-00970 (Nuova formulazione), precedentemente ritirata.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Ricordato che il suo gruppo è stato promotore di un documento di indirizzo volto a tutelare le piccole e medie imprese, considerate le difficoltà delle stesse nell'accesso al credito che rischiano di comprometterne l'operatività, manifesta apprezzamento per l'avvenuta adozione di una risoluzione unitaria, sulla quale dichiara il voto favorevole della propria parte politica, invitando il Governo ad attivarsi per la modifica della normativa europea in materia e per snellire le procedure connesse all'erogazione del credito.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Sottolinea, inoltre, la necessità di procedere ad una revisione del Patto di stabilità interno e di consentire alle aziende un più agevole assolvimento dei propri debiti tributari e contributivi, introducendo rateazioni più lunghe e flessibili.

GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Montagnoli n. 6-00110, manifesta apprezzamento per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario vertente sulla delicata materia dell'accesso al credito da parte del sistema produttivo nazionale, di cruciale rilevanza per il rilancio della crescita economica. Lamentata inoltre l'ingiustificata restrizione del credito da parte delle banche nei riguardi delle piccole e medie aziende, nonostante le iniziative di sostegno al settore creditizio assunte da autorevoli istituzioni europee, segnatamente dalla Banca centrale europea, attraverso una forte immissione di liquidità, richiama la necessità che il Governo assuma ogni iniziativa di competenza affinché la predetta liquidità sia effettivamente rivolta al sostegno di imprese e famiglie e affinché le nuove norme finanziarie internazionali tengano conto del ciclo economico e siano finalizzate a stabilizzare i mercati.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Evidenziato che la liquidità è il più rilevante problema delle piccole e medie imprese e delle banche italiane, anche a causa di quanto disposto dall'Accordo Basilea 3, ritiene necessario prevedere una più sollecita restituzione dei crediti di imposta vantati dalle aziende, tempi di pagamento più rapidi da parte delle pubbliche amministrazioni, un ampliamento del sistema delle garanzie nonchè una più incisiva vigilanza dello Stato sul sistema bancario. Invita, quindi, il Governo ad attivarsi fattivamente per risolvere le difficoltà delle piccole e medie imprese al fine di consentire un rilancio della crescita del Paese.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Montagnoli n. 6-00110.

Seguito della discussione delle mozioni Moffa n. 1-01034 e Fedriga n. 1-01067: Iniziative a tutela dei lavoratori esposti all'amianto nello stabilimento Goodyear di Cisterna di Latina e dei familiari delle vittime.

Nella seduta del 4 giugno 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che alla mozione Moffa n. 1-01034 è stato presentato l'emendamento Zamparutti 1-01034/1: conformemente alla prassi seguita in analoghe Pag. XVIoccasioni, non essendovi obiezioni, si procederà dapprima all'esame ed alla votazione dell'emendamento, previe eventuali dichiarazioni di voto, indi in sequenza al voto delle singole mozioni, preceduto da un'unica fase di dichiarazioni di voto.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Esprime parere favorevole, purché riformulate, su entrambe le mozioni in esame ed invita al ritiro dell'emendamento Zamparutti 1-01034/1.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Zamparutti 1-01034/1.

(Dichiarazioni di voto)

LUIGI FABBRI (Misto-ApI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sui documenti di indirizzo in esame, sottolinea la necessità di un forte impegno da parte del Governo per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori danneggiati dall'utilizzo dell'amianto e per garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

FRANCESCO STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA). Richiamata la tragica vicenda relativa ai lavoratori deceduti a causa dell'utilizzo dell'amianto, invita il Governo a rivolgere la massima attenzione alla tutela dei lavoratori esposti a tale sostanza particolarmente insidiosa.

SILVANO MOFFA (PT). Accetta la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-01034, sottolineando la gravità della delicata vicenda dei lavoratori esposti all'amianto nello stabilimento Goodyear di Cisterna di Latina. Invita quindi il Governo ad aprire immediatamente un tavolo di confronto istituzionale con tutti i soggetti interessati, cui possa seguire anche un'iniziativa legislativa che disciplini compiutamente l'impiego dell'amianto.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Nel richiamare la tragica vicenda dei lavoratori vittime dell'amianto, evidenzia la necessità che il Governo si adoperi attivando un tavolo di confronto istituzionale con tutti i soggetti coinvolti e assumendo ogni iniziativa idonea a salvaguardare i lavoratori che hanno subito danni alla salute e a tutelare i familiari delle vittime.

LUIGI MURO (FLpTP). Sottolineata la rilevanza della mozione Moffa n. 1-01034, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, osserva che la stessa, oltre ad impegnare il Governo ad adoperarsi per garantire il giusto risarcimento alle vittime della vicenda Goodyear di Cisterna di Latina, affronta la delicata materia dell'esposizione all'amianto e dei siti contaminati nell'ambito del tema della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute dei lavoratori.

NEDO LORENZO POLI (UdCpTP). Richiamata la tragica vicenda dei lavoratori vittime dell'amianto nonché i processi ancora pendenti al riguardo, sottolinea la rilevanza della tematica trattata dalle mozioni in esame, anche al fine di rendere giustizia alle vittime dell'esposizione all'amianto e ai loro famigliari. Auspica altresì che il Governo persegua l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori, effettuando un costante monitoraggio per evitare il ripetersi di così tragici eventi. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Moffa n. 1-01034.

GUIDO BONINO (LNP). Richiamate le devastanti conseguenze sulla salute umana derivanti dall'esposizione all'amianto, nonché la normativa vigente in materia, lamenta il mancato adeguamento a quest'ultima da parte di numerosi stabilimenti industriali, tra i quali quello della Goodyear di Cisterna di Latina, già condannata al risarcimento dei danni alle vittime con sentenza del giudice italiano, a cui l'azienda non ha però voluto ottemperare. Accetta infine la riformulazione proposta della mozione Fedriga n. 1-01067.

Pag. XVII

ANTONIO BOCCUZZI (PD). Evidenziate le gravi violazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute che hanno causato il tragico decesso dei lavoratori esposti all'amianto, sottolinea la rilevanza delle mozioni in esame, volte ad impegnare il Governo ad assumere iniziative idonee a garantire la sicurezza dei lavoratori e a tutelare i famigliari delle vittime, peraltro ancora in attesa di risarcimento. Nell'evidenziare, altresì, la necessità di attivare un tavolo istituzionale con tutti i soggetti coinvolti, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Moffa n. 1-01034.

ANTONINO FOTI (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Moffa n. 1-01034, sottolineando le gravi responsabilità della società multinazionale Goodyear di Cisterna di Latina, accertate dal giudice italiano con sentenza di condanna alla quale la predetta società ha cercato di non ottemperare finanche tentando il ricorso al mutamento dell'assetto societario. Richiama, quindi, la necessità di garantire l'effettiva attuazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela della salute, segnatamente con riferimento alle aziende che beneficiano di incentivi pubblici, come nel caso della predetta vicenda degli stabilimenti della società Goodyear in Italia.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCO NARDUCCI (PD), DANIELA SBROLLINI (PD) e DEODATO SCANDEREBECH (FLpTP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Moffa n. 1-01034 e Fedriga n. 1-01067, nei testi rispettivamente riformulati.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, la trattazione dei restanti punti all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Trasmissione dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha inviato la relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Puglia.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo il deputato SANDRA ZAMPA (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 21 giugno 2012, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 91).

La seduta termina alle 18,55.