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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 660 di mercoledì 4 luglio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantaquattro.

Seguito della discussione della mozione Dozzo, Donadi ed altri n. 1-01074, presentata a norma dell'articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, professoressa Elsa Fornero.

Nella seduta del 3 luglio 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Dichiarazioni di voto)

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel manifestare riserve sullo strumento della mozione di sfiducia individuale, giudica infondata nel merito la mozione in esame, sulla quale dichiara il voto contrario della propria componente politica, ritenendo che il Ministro Fornero abbia dato prova di grande serietà e impegno.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Evidenziate le negative conseguenze dell'iniqua ed inefficace politica di settore attuata dal Ministro Fornero, nei confronti della quale la sua componente politica voterà la sfiducia, richiama le drammatiche condizioni dei disoccupati e dei pensionati del nostro Paese.

ADOLFO URSO (Misto-FCP). Dichiara che la sua componente politica voterà convintamente contro la mozione di sfiducia in esame, della quale sottolinea il carattere strumentale, in quanto volta a colpire l'intero Governo ed impedire la sua necessaria azione riformatrice. Sottolinea infine gli efficaci risultati ottenuti grazie all'operato del Ministro Fornero.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel dichiarare che la sua componente politica, con forte senso di responsabilità, confermerà la fiducia al Ministro Fornero, manifesta complessivamente condivisione per l'operato del Governo, pur evidenziando come sarebbe stato opportuno intraprendere un percorso più chiaro nei rapporti tra Esecutivo e Parlamento su importanti provvedimenti per il Paese; sottolinea infine la necessità di coniugare le tutele sociali con la libertà economica e d'impresa.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Manifesta la ferma contrarietà della sua componente politica alla mozione di sfiducia in esame, sottolineandone la strumentalità volta a colpire l'intero Governo, del quale rileva l'efficace e condivisibile azione riformatrice.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare il voto convintamente contrario della sua componente politica sulla mozione di sfiducia presentata strumentalmente nei confronti del Ministro Fornero, ritiene che il Governo dovrebbe proseguire la sua azione e perseguire Pag. VIl'obiettivo dell'equità sia tra generazioni sia tra diverse aree geografiche del Paese. Sollecita quindi l'Esecutivo a varare misure di sviluppo, in particolare nei confronti del Meridione, e di incentivazione all'occupazione giovanile.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Espresso rammarico per il fatto che per l'odierno dibattito non sia stata prevista la ripresa televisiva diretta, rileva che il suo gruppo ha sottoscritto la mozione di sfiducia in esame per ragioni di metodo e di merito, osservando, tra l'altro, che il Ministro Fornero ha reso dichiarazioni non veritiere sulla questione dei cosiddetti lavoratori esodati ed affermazioni in contrasto con l'articolo 1 della Costituzione, allorché ha negato con arroganza che il lavoro sia un diritto. Giudicata inoltre illegittima la riforma del mercato del lavoro proposta dal Ministro Fornero, auspica che l'attuale Governo sia sostituito da un Esecutivo di carattere politico.

LUIGI MURO (FLpTP). Evidenziata l'esistenza di una questione metodologica, atteso che la mozione di sfiducia in esame appare essenzialmente finalizzata ad ostacolare l'operato complessivo dell'Esecutivo, sottolinea come con il predetto strumento parlamentare si vogliano giudicare politicamente due importanti, anche se migliorabili, interventi strutturali portati avanti dal Ministro Fornero, quali la riforma previdenziale e quella del mercato del lavoro. Pur rilevando come lo stesso Ministro sia incorso in qualche disattenzione comunicativa, manifesta la convinzione che il Governo saprà risolvere le questioni tuttora aperte, come il problema dei lavoratori cosiddetti esodati. Dichiara infine che il suo gruppo, con coerenza politica e respingendo ogni tentativo populistico di personalizzazione dello scontro, non voterà la mozione di sfiducia in esame.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Evidenziate le profonde trasformazioni in atto nella società, tra cui la tendenza all'internazionalizzazione del mercato del lavoro, che richiedono l'adozione di un impianto organico in tale materia e la predisposizione di un moderno sistema di ammortizzatori sociali e di tutela per i lavoratori, sottolinea che la riforma recentemente varata dal Ministro Fornero ha conseguito l'obiettivo di rendere prevalente il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, superando le inaccettabili forme di precariato introdotte da provvedimenti adottati negli scorsi anni. Dichiara pertanto che il suo gruppo confermerà la fiducia al Ministro Fornero.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Nel reputare non all'altezza del proprio compito il Ministro Fornero, richiama le numerose considerazioni critiche nei confronti del suo operato rilasciate da deputati tra i più autorevoli dell'attuale maggioranza, i quali, stante il probabile esito della votazione odierna, le accorderanno comunque la fiducia. Espresso l'auspicio che la sua dettagliata elencazione di opinioni palesemente contraddittorie contribuisca a mutare i rapporti di forza in Parlamento, stigmatizza l'atteggiamento del Ministro Fornero, arrogante nei confronti dei sindacati, superficiale con il Parlamento, contraddittorio con l'INPS e indifferente con i lavoratori. Ricorda infine che la sua parte politica si è schierata a fianco dei lavoratori, degli esodati e dei pensionati.

ALESSANDRO MARAN (PD). Sottolineato l'impegno del Governo e del Ministro Fornero ad un confronto con il Parlamento e le parti sociali al fine di rimediare alla necessità di garantire un periodo di transizione soprattutto riguardo ai cosiddetti lavoratori esodati, dichiara che il suo gruppo voterà contro la mozione di sfiducia in discussione, esprimendo apprezzamento per lo slancio innovativo dimostrato dal Ministro Fornero e sostegno all'operato complessivo del Governo, che ha adottato misure severe di fronte alla crisi che ha investito l'Europa, restituendo al nostro Paese un ruolo da protagonista.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nel sottolineare le numerose critiche, anche sue personali, espresse sull'operato del Ministro Pag. VIIFornero, osserva di non provare imbarazzo alcuno nel dichiarare, anche a nome del suo gruppo, il voto convintamente contrario sulla mozione di sfiducia in esame, sia per un principio di lealtà nei confronti del Governo sia per gli impegni solennemente assunti dal Presidente del Consiglio al fine di adottare i provvedimenti correttivi nel settore del lavoro sollecitati dalla maggioranza. Rilevato altresì il carattere strumentale delle mozioni di sfiducia individuali, giudica odiosi e non più tollerabili i continui attacchi ed insulti ai quali è sottoposta il Ministro Fornero, invitandola, a nome del suo gruppo, a proseguire nella sua azione, senza timore di intervenire in maniera scomoda. Stigmatizzata infine l'incoerenza dimostrata da taluni nei confronti dell'attendibilità dei dati forniti dall'INPS, atteso che non è possibile una stima esatta dei cosiddetti lavoratori esodati, giudica infondate le motivazioni sottese alla mozione in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), LELLA GOLFO (PdL), ANTONIO MARTINO (PdL), LINO MISEROTTI (PdL) e DOMENICO SCILIPOTI (PT).

PRESIDENTE. Indíce la votazione per appello nominale sulla mozione Dozzo, Donadi ed altri n. 1-01074.

(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 541
Votanti 523
Astenuti 18
Maggioranza 262
Hanno risposto 88
Hanno risposto no 435
(La Camera respinge).

Assegnazione a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone l'assegnazione alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 5284 , recante modifiche alla legge n. 124 del 2007, concernente il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e la disciplina del segreto.
(Così rimane stabilito).

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV),GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud) e GIANNI MANCUSO (PdL).

La seduta, sospesa alle 12,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

LUCA VOLONTÈ (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02363, sulle iniziative in materia di politiche giovanili alla luce delle conclusioni del rapporto dell'Assemblea plenaria del Consiglio d'Europa ed in vista dell'incontro di San Pietroburgo di settembre 2012.

ANDREA RICCARDI, Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 27). - Replica il deputato LUCA VOLONTÈ (UdCpTP), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta e per l'attenzione mostrata al rapporto approvato dall'Assemblea del Consiglio d'Europa, manifesta apprezzamento per l'impegno profuso dall'Esecutivo a favore di quell'importante risorsa per il futuro del Paese rappresentata dai giovani.

Pag. VIII

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-02364, sulla gestione delle donazioni effettuate via sms in favore dei territori dell'Emilia colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 29). - Replica il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), il quale ritiene di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta, che giudica parziale e di stampo burocratico, esprimendo perplessità sull'eccessiva quota di fondi raccolti in favore dei terremotati dell'Emilia utilizzata in realtà per far fronte a non meglio precisati oneri di gestione.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la sua interrogazione n. 3-02365, sugli intendimenti del Governo in merito all'utilizzo dello strumento del project-financing per il completamento del sistema autostradale, al fine di colmare il divario infrastrutturale tra il Sud e il Centro-Nord dell'Italia.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 31). - Replica il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA), che si dichiara profondamente insoddisfatto per la risposta burocratica del Ministro, evidenziando come l'impostazione data allo strumento del project-financing consentirà di attrarre investimenti esclusivamente nel Centro-Nord d'Italia.

GIAMPIERO CATONE (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02366, sulle iniziative in relazione all'emergenza sfratti.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 32). - Replica il deputato GIAMPIERO CATONE (PT), che, nel giudicare la risposta elusiva, auspica che il Governo si adoperi al fine di predisporre i necessari fondi e di porre in atto un piano di recupero degli immobili, in modo da dare sollievo alle numerose famiglie in difficoltà.

DANIELE TOTO (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02367, sulle iniziative di competenza, anche normative, in relazione alla vicenda di un contenzioso sviluppatosi tra Equitalia Pragma ed un'azienda abruzzese.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 34). - Replica il deputato DANIELE TOTO (FLpTP), che giudica non etico il comportamento tenuto dallo Stato riscossore nell'ambito della vicenda richiamata nell'atto ispettivo.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02368, concernente chiarimenti in merito agli orientamenti manifestati dal Governo in relazione alla proposta di introdurre un tetto di 6.000 euro netti al mese per le pensioni erogate in base al sistema retributivo.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36). - Replica il deputato FULVIO FOLLEGOT (LNP), che si dichiara insoddisfatto della risposta, sottolineando come l'operato del Governo abbia sinora colpito in particolare i lavoratori dipendenti e i pensionati; esprime inoltre rammarico per il mancato accoglimento della proposta di introdurre un tetto massimo alle cosiddette pensioni d'oro.

LIVIA TURCO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-02369, sugli interventi a favore dei minori stranieri non accompagnati e chiarimenti in ordine al mancato rifinanziamento del relativo programma nazionale di protezione.

Pag. IX

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 37). - Replica il deputato LIVIA TURCO (PD), che manifesta imbarazzo per una risposta che giudica elusiva, esprimendo forte preoccupazione per la totale mancanza di risorse volte a risollevare le drammatiche condizioni in cui versano i minori stranieri non accompagnati.

PAOLA PELINO (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02370, sulle problematiche riguardanti il corso concorso per dirigente scolastico indetto con determinazione del direttore generale del 22 novembre 2004.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 39). - Replica il deputato PAOLA PELINO (PdL), che si dichiara parzialmente soddisfatta, auspicando quanto prima la risoluzione della vicenda evocata nell'atto ispettivo.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantatré.

Sull'ordine dei lavori.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Auspica una riflessione comune sull'esigenza di assicurare il corretto svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea, secondo la rigorosa disciplina dell'istituto prevista dal Regolamento, al fine di evitare comportamenti non rituali da parte del Governo, come la frequente presenza del Ministro per i rapporti con il Parlamento in luogo dei responsabili dei diversi Dicasteri, potenzialmente lesivi delle prerogative del Parlamento.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Rilevata la scarsa partecipazione del Presidente del Consiglio del precedente Governo allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, invita la Presidenza a sollecitare l'Esecutivo affinché i Ministri competenti per materia si rendano maggiormente disponibili nei confronti dei predetti atti di sindacato ispettivo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel sottolineare l'inopportunità di qualsiasi strumentalizzazione a fini politici di parte della questione testé sollevata in relazione al question time, ne evidenzia la rilevanza evidenziando la necessità di avviare in tal senso congrui percorsi di riforma regolamentare allo scopo di adeguare la disciplina dell'istituto.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Constatato il sostanziale decadimento dello strumento del sindacato ispettivo, incluso il question time, auspica una riflessione in seno alla Giunta per il Regolamento al fine di restituire piena dignità alla predetta attività parlamentare.

PRESIDENTE. Nel prendere atto delle osservazioni svolte, concorda sull'opportunità di una riflessione in sede di Giunta per il Regolamento circa l'esigenza di ripristinare la ratio originaria del question time.

CARLO CICCIOLI (PdL). Chiede alla Presidenza di adoperarsi per manifestare le rimostranze della Camera dei deputati in relazione all'ingiustificata assenza del Ministro della salute durante i lavori della XII Commissione sul rilevante progetto di legge recante nuove norme in materia di assistenza psichiatrica.

PRESIDENTE. Ricorda che il presidente della XII Commissione ha già inviato una lettera di rimostranza in merito alla vicenda segnalata dal deputato Ciccioli.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nel condividere l'intervento del deputato Ciccioli, invita il Governo a rispettare la programmazione dei lavori delle Commissioni parlamentari.

Pag. X

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Pur lamentando la reiterata assenza di rappresentanti del Governo in occasione dell'esame del provvedimento richiamato dal deputato Ciccioli, giudica strumentali le considerazioni svolte da quest'ultimo.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3304, di conversione del decreto-legge n. 58 del 2012: Disposizioni urgenti per la partecipazione italiana alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite, denominata United Nations Supervision Mission in Syria (UNSMIS) (approvato dal Senato) (A.C. 5287).

Nella seduta del 3 luglio 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo unico)

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati ANTONIO RUGGHIA (PD), ENRICO PIANETTA (PdL), FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD) e GIANCARLO LEHNER (PT).

FRANCESCO TEMPESTINI (PD), Relatore per la III Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti presentati.

FILIPPO MILONE, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Illustra le finalità del suo emendamento 1.10, invitando il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Scilipoti 1.10.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Richiama le finalità del suo emendamento 2.10, che giudica di buonsenso.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Scilipoti 2.10.

(Trattazione degli ordini del giorno)

FILIPPO MILONE, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Gidoni n. 1 e Di Stanislao n. 2.

Interviene il deputato FRANCO GIDONI (LNP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 1.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Di Stanislao accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 2.

(Dichiarazioni di voto finale)

AMERICO PORFIDIA (Misto-NPSud). Evidenziata la gravità della crisi che colpisce la Siria e la sostanziale inefficacia delle precedenti missioni realizzate in tale Paese, dichiara il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando l'adozione di iniziative diplomatiche che consentano di evitare nuovi spargimenti di sangue.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Rileva che, in considerazione dei drammatici sviluppi della crisi siriana, si rende doveroso il responsabile e incisivo intervento dell'Italia attraverso la partecipazione alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite denominata UNSMIS, nella cornice della politica estera e di difesa europea, richiamando il ruolo storico svolto Pag. XIdal nostro Paese nell'avvicinare la Federazione Russa all'Europa in occasione dello storico vertice internazionale tenutosi presso l'aeroporto di Pratica di mare.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ritenere che gli interventi previsti nel provvedimento d'urgenza in esame abbiano sostanzialmente già esaurito i propri effetti, dichiara comunque il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione, che considera un atto dovuto. Lamenta inoltre le divisioni e l'inerzia degli organismi internazionali, che finora si sono dimostrati incapaci di porre fine all'intollerabile violazione dei diritti umani registratasi in Siria.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ROBERTO MENIA (FLpTP). Richiamati i drammatici sviluppi della crisi siriana, che hanno imposto l'immediata reazione della comunità internazionale, anche tramite l'espulsione dei rappresentanti diplomatici di Damasco disposta da parte delle cancellerie occidentali e l'inasprimento delle sanzioni decise del Consiglio di sicurezza dell'ONU, lamenta il bilancio fallimentare del piano Annan e della stessa missione UNSMIS, giudicando flebile l'intervento dell'Unione europea ed inefficaci le iniziative intraprese. Manifesta, tuttavia, l'orientamento favorevole della sua parte politica al proseguimento della predetta missione e alla responsabile partecipazione italiana alla stessa, al fine di rafforzare la posizione internazionale del Paese in relazione ad un'area regionale la cui stabilità è strategica per la conservazione degli equilibri globali.

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Nel ritenere che la grave situazione esistente in Siria non possa essere risolta attraverso un intervento armato, reputa condivisibile la missione oggetto del provvedimento d'urgenza in esame, che potrà rappresentare anche un'importante base di confronto nei competenti organismi internazionali al fine di individuare una soluzione pacifica della crisi siriana. Dichiara, infine, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.

FRANCO GIDONI (LNP). Dichiara che il suo gruppo esprimerà voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame, paventando il rischio di un cambiamento di teatro della missione e di un coinvolgimento bellico del nostro Paese in un'area caratterizzata da forti tensioni, attesi anche gli interessi geopolitici di Russia e Cina. Ritiene inoltre che un incondizionato sostegno alle forze insurrezionali in Siria esponga l'Italia a gravi rischi internazionali, lamentando che la partecipazione del nostro Paese alla predetta missione sia stata decisa dal Consiglio dei ministri senza la previa approvazione di atti parlamentari di autorizzazione. Auspica, ifnine, che il Governo renda tempestive informative al Parlamento circa qualsiasi significativa evoluzione della grave crisi in atto in Siria.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, ritenendo doveroso ed imprescindibile un intervento per garantire il rispetto dei diritti umani in Siria e per ristabilire in tale Paese un regime democratico. Richiama quindi il contenuto della mozione presentata in materia dalla propria parte politica, volta a rafforzare l'opposizione siriana e a sostenere il cosiddetto piano Annan, chiedendo al Governo di garantire la sicurezza degli osservatori italiani.

SALVATORE CICU (PdL). Sottolineata la specifica natura umanitaria e non armata della missione degli osservatori delle Nazioni Unite in Siria, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando il coinvolgimento della Russia e della Cina nell'azione diplomatica e politica messa in atto dalla comunità internazionale per favorire la transizione politica pacifica Pag. XIIdella Siria. Evidenzia, quindi, la necessità di una valutazione serena della reale entità della missione UNSMIS, avulsa da qualsiasi indebita strumentalizzazione politica.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SOUAD SBAI (PdL).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5287.

In ricordo dell'onorevole Michele Abbate.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Michele Abbate, recentemente scomparso, del quale ricorda il proficuo contributo offerto con onestà, rigore e passione alla vita politica e giuridica del Paese.

Interviene per associarsi al ricordo dell'onorevole Michele Abbate il deputato MARIO PEPE (PD).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, la trattazione del restante argomento iscritto all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Su un lutto del deputato Rosa De Pasquale.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Rosa De Pasquale, colpita da un grave lutto: la perdita del padre.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MARCO CARRA (PD), FABIO RAMPELLI (PdL), CARLO NOLA (PdL) e AMEDEO LABOCCETTA (PdL), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 5 luglio 2012, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 69).

La seduta termina alle 18,35.