Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 662 di lunedì 9 luglio 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 16,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 19 giugno 2012.

I deputati in missione sono trentadue.

Annunzio della nomina di sottosegretari di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Presidente della Repubblica ha nominato sottosegretari di Stato per la giustizia il professor Antonino Gullo ed il consigliere di Stato dottor Sabato Malinconico.

Modifica nella composizione della Giunta delle elezioni.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Giunta delle elezioni il deputato Fabio Evangelisti in sostituzione del deputato Pietro Tidei, cessato dal mandato parlamentare il 13 giugno 2012.

Discussione del disegno di legge S. 3305, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 63 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale (approvato dal Senato) (A.C. 5322).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamentata la convocazione pomeridiana dell'odierna seduta, in contrasto con l'unanime accordo raggiunto in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, ascrive tale decisione del Presidente all'ennesima indisponibilità manifestata dai vicepresidenti di turno.

PRESIDENTE. Premesso che tutti i vicepresidenti sono impegnati a garantire il regolare svolgimento dei lavori dell'Assemblea secondo le determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, precisa che per la seduta odierna si è posto un problema organizzativo legato a concomitanti impegni istituzionali; ricorda comunque che il Presidente della Camera ha chiesto un impegno comune per garantire l'attuazione del calendario dei lavori, tenendo conto degli orari in esso stabiliti.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANCARLO MAZZUCA (PdL), Relatore. Illustra gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in discussione che, in attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge cosiddetto salva Italia, risponde all'esigenza di rendere più rigorosi e sostenibili gli oneri collegati agli interventi pubblici in favore del mercato editoriale, interessato da una gravissima crisi. Nel sottolineare, quindi, l'imprescindibile valenza democratica di misure volte ad assicurare la sopravvivenza delle testate giornalistiche in una fase emergenziale, esprime rammarico per il mancato apporto emendativo della Camera dei deputati, da ricondursi all'apprezzabile finalità di evitare la decadenza del decreto-legge. Richiamato, quindi, un suo atto di indirizzo Pag. IVapprovato recentemente dalle Camere volto a favorire una migliore distribuzione dei giornali attraverso il riconoscimento della qualifica di piccoli imprenditori agli edicolanti, rileva che il provvedimento d'urgenza in esame è inteso ad assicurare meccanismi di correlazione del contributo erogato agli effettivi livelli di vendita e di occupazione delle imprese editoriali, prevedendo contributi anche per l'editoria digitale, modernizzando il sistema di distribuzione e di vendita e assicurando l'acquisto di spazi sui giornali per le campagne di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

RICARDO FRANCO LEVI (PD). Sottolineata preliminarmente la rilevanza costituzionale della materia oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, richiama la ratio delle disposizioni da esso recate, volte a razionalizzare l'utilizzo delle risorse attraverso meccanismi in grado di correlare il contributo erogato all'editoria agli effettivi livelli di vendita e di occupazione professionale delle imprese editoriali. Osserva quindi che il decreto-legge in esame si configura come un provvedimento ponte, che consente di salvaguardare la realtà produttiva del settore in attesa dell'adozione del disegno di legge delega in materia, confermando altresì il percorso già avviato di risanamento dei conti pubblici. Manifesta infine l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento in discussione, la cui urgenza ne impone la sollecita approvazione, pur ritenendo che sarebbe stato opportuno apportare al testo alcune modifiche migliorative.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Nel richiamare il proficuo lavoro istruttorio svolto dalla Commissione di merito su un provvedimento d'urgenza necessario per assicurare la sopravvivenza del mercato editoriale nell'attuale fase emergenziale, sul quale preannunzia voto favorevole, rileva, tuttavia, i profili critici dello stesso, segnatamente la copertura finanziaria delle norme introdotte, prospettando l'opportunità di individuare nuove risorse da destinare alla riforma dell'editoria attraverso la vendita con asta pubblica delle frequenze radiotelevisive. Paventato, quindi, il rischio dell'introduzione di forme di controllo surrettizio dell'informazione giornalistica, della quale richiama il fondamento costituzionale e il necessario pluralismo, invita il Governo ad adottare soluzioni legislative immediate per i numerosi nodi irrisolti dell'editoria, auspicando la presentazione, in tal senso, di ordini del giorno, nonché il rafforzamento delle misure volte ad introdurre il credito di imposta e il credito per l'acquisto della carta o di nuove tecnologie. Esprime, infine, netta contrarietà ad ogni ipotesi di legge «bavaglio», segnatamente in tema di intercettazioni e in relazione al delicato ambito della regolamentazione della rete.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in discussione non risolva i problemi del settore dell'editoria, sottolinea la necessità di abrogare il finanziamento pubblico ai giornali e alle emittenti radiofoniche dei partiti, nonché di rimuovere i monopoli e i conflitti di interesse presenti nel comparto, al fine di garantire effettivamente libertà e democrazia nel Paese. Espresso quindi un giudizio negativo sulle norme recate da un decreto-legge che appare sostanzialmente blindato, reputa ancora irrisolte le problematiche inerenti la tracciabilità delle copie vendute e l'editoria digitale, invitando peraltro il Governo a rispettare il ruolo del Parlamento e a consentire la modifica di elementi di criticità presenti nel testo.

ENZO CARRA (UdCpTP). Nel rilevare che il provvedimento d'urgenza in esame risponde ad esigenze urgenti nel settore editoriale recando apprezzabili misure di razionalizzazione dell'uso delle risorse pubbliche erogate a sostegno dell'editoria, esprime rammarico per i tempi «blindati» di esame dello stesso, che impediranno Pag. Vl'approvazione di modifiche migliorative al testo, nonché per i numerosi nodi lasciati parzialmente irrisolti, segnatamente in relazione all'editoria digitale, alla modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita e ai profili critici relativi alla copertura finanziaria delle norme introdotte. Auspica, infine, un sollecito esame del provvedimento sull'equo compenso nell'ambito della professione giornalistica, il cui esame pende presso il Senato, nonché il varo della complessiva legge di riforma dell'editoria a lungo attesa dal settore.

ERICA RIVOLTA (LNP). Espresso l'auspicio che le proposte di modifica presentata dal suo gruppo vengano comunque prese in considerazione dal Governo in sede di emanazione del disegno di legge delega di riforma dell'editoria, prende atto della natura transitoria del provvedimento d'urgenza in discussione, che interviene in una situazione emergenziale al fine di razionalizzare le spese sostenute dallo Stato per sovvenzionare l'editoria. Manifestato quindi allarme per la crisi che sta colpendo numerosi operatori del predetto settore, richiama con convinzione la necessità di tutelare ed incentivare l'ingresso dei giovani nel mondo dell'informazione; auspica quindi che l'Esecutivo sappia individuare una forma equilibrata di erogazione degli aiuti alle case editrici, ai piccoli editori, ai distributori ed agli edicolanti, pur condividendo il sostegno al passaggio all'editoria digitale. Nel reputare quindi doveroso diffondere la cultura della lettura dei giornali, soprattutto nelle scuole, stigmatizza il continuo ricorso allo strumento del decreto-legge da parte del Governo, pur ritenendo condivisibili talune misure da esso recate.

MARIO ADINOLFI (PD). Nel preannunziare il convinto voto favorevole sul provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica migliorativo della disciplina vigente in materia di editoria, ritiene particolarmente rilevanti le disposizioni volte ad incentivare l'avvio di un sistema editoriale digitale, segnatamente con riferimento alle misure contenute nell'articolo 3-bis, che prevede importanti forme di semplificazione per le testate periodiche di piccole dimensioni realizzate unicamente su supporto informativo e diffuse esclusivamente per via telematica.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel condividere l'obiettivo di rivedere il sistema di contribuzione pubblica all'editoria mediante l'adozione di più idonei criteri per l'accesso a tali sovvenzioni nell'ottica di riduzione degli sprechi e di valorizzazione della diffusione della cultura, manifesta forte apprezzamento per l'annunciato sostegno alle nuove forme di informazione digitale, ritenendo che tale innovazione agevolerà l'accesso dei giovani al mondo del lavoro. Richiamata quindi la natura transitoria della disciplina in discussione, manifesta l'esigenza di prestare la giusta attenzione agli eventuali abusi di forme di lavoro precario nel settore; preannunzia infine l'orientamento favorevole della sua componente politica sul provvedimento d'urgenza in discussione.

FRANCO NARDUCCI (PD). Evidenziata la natura transitoria del provvedimento d'urgenza in discussione, giudica particolarmente positive le disposizioni concernenti i contributi a favore dei periodici italiani pubblicati all'estero di cui all'articolo 1-bis del decreto-legge in esame.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

FRANCO NARDUCCI (PD). Sottolinea, inoltre, la necessità di procedere ad una riforma dell'editoria italiana all'estero che deve essere più adeguato ai tempi.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel rivolgere un ringraziamento al Pag. VIrelatore per il proficuo lavoro svolto e a coloro che sono intervenuti nella discussione, manifesta la disponibilità del Governo a collocare nei prossimi provvedimenti di varia natura che verranno adottati, a partire dalla legge delega in materia di editoria, le diverse problematiche emerse nel corso del dibattito sul decreto-legge in esame, necessario per introdurre con urgenza disposizioni volte a far sì che le imprese del settore adottino le prime misure per contrastare la grave crisi in atto.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 74 del 2012: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e 29 maggio 2012 (A.C. 5263-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

TOMMASO FOTI (PdL), Relatore. Ricordato il proficuo lavoro svolto in sede referente, che ha notevolmente migliorato il provvedimento d'urgenza in discussione, pur in assenza di un'adeguata copertura finanziaria, ritiene che l'aver sostanzialmente trasformato le ordinanze di protezione civile in un testo legislativo abbia reso più complicata l'eventuale correzione di errori. Richiamate, quindi, le principali modifiche approvate in Commissione, con particolare riferimento al ripristino dell'agibilità degli edifici in attesa della completa definizione delle relative verifiche, al sollecito pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni dei debiti nei confronti delle imprese ubicate nelle zone terremotate e alla previsione della white list, auspica l'adozione di un successivo provvedimento che disciplini organicamente la ricostruzione post-sismica.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GIANLUCA BENAMATI (PD). Nell'evidenziare come le dimensioni dei danni causati dal recente terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna non siano state ancora ben comprese, esprime apprezzamento per le misure recate dal decreto-legge in discussione, che serviranno alle aree interessate per uscire dalla fase emergenziale, evidenziando che saranno necessarie ulteriori risorse per la fase di ricostruzione. Richiama quindi le modifiche migliorative del testo introdotte durante l'iter in sede referente, segnatamente in materia di contribuzione ai lavori di ristrutturazione, difesa del territorio e edilizia scolastica, nonché di sospensione degli obblighi fiscali per le aree interessate, ritenendo necessario, al riguardo, intervenire in futuro con ulteriori provvedimenti. Giudica inoltre non soddisfacenti le disposizioni recate dall'articolo 7, reputando necessario prevedere la sospensione dei vincoli del Patto di stabilità interno per i comuni colpiti. Nell'apprezzare comunque lo sforzo compiuto dal Governo, evidenzia infine l'esigenza di risolvere le problematiche tuttora aperte.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel ringraziare preliminarmente il relatore e il Governo per il lavoro svolto, stigmatizza il preannunziato intendimento dell'Esecutivo di porre la questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in discussione, che risente delle modifiche recentemente apportate al sistema della Protezione civile. Ritenuto, inoltre, che le risorse finanziarie individuate siano in prospettiva aleatorie, auspica l'approvazione di un emendamento presentato dal suo gruppo volto ad integrarle attingendo alla cosiddetta legge mancia, nonché una deroga al Patto di stabilità interno nelle zone interessate dal sisma.

GIANCARLO MAZZUCA (PdL). Nel ringraziare il relatore per il difficile lavoro svolto, rileva l'importanza del provvedimento d'urgenza in discussione, con il Pag. VIIquale il Governo, pur in presenza di enormi difficoltà nel reperire le necessarie coperture finanziarie, ha predisposto misure volte a ridare slancio alle attività produttive nelle zone dell'Emilia-Romagna colpite dal recente sisma. Sottolineati quindi gli aspetti più qualificanti del decreto-legge in discussione, auspica l'adozione in tempi rapidi di strumenti che consentano di creare una no tax area per le zone in questione; richiama infine la necessità di individuare adeguate soluzioni per ovviare all'emergenza in campo scolastico.

ARMANDO DIONISI (UdCpTP). Ricordati gli effetti devastanti dei recenti eventi sismici, che hanno causato ingenti danni alle strutture produttive ed al patrimonio storico-culturale in particolare dell'Emilia-Romagna, sottolinea la necessità di evitare la delocalizzazione di produzioni d'eccellenza tramite provvedimenti rapidi e concreti, che diano certezza in ordine alle risorse finanziarie disponibili. Nel ritenere, quindi, opportuna una reale concertazione sul territorio, preannunzia la presentazione da parte del suo gruppo di proposte emendative volte a migliorare ulteriormente il testo, auspicando che venga sollecitamente approvata una legge organica che consenta di far fronte alle ricorrenti calamità naturali. Evidenzia, infine, l'urgenza di convertire il decreto-legge in esame, che giudica necessario anche se insufficiente.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Espresso preliminarmente apprezzamento per l'approfondito e complesso lavoro svolto durante l'iter in sede referente, nel corso del quale sono state recepite numerose proposte emendative migliorative del provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta delusione per la scarsità dei fondi destinati a far fronte alle esigenze dei territori colpiti dal recente sisma. Nel sottolineare altresì la fierezza e il coraggio del popolo emiliano, costretto ad un tragico immobilismo, ritiene assolutamente non condivisibile l'eventuale ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo, auspicando in futuro l'adozione di ulteriori misure per favorire la ricostruzione post-sismica.

IVANO MIGLIOLI (PD). Evidenziati gli ingenti danni causati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio al patrimonio culturale, alle strutture produttive ed agli edifici scolastici dell'Emilia-Romagna, rivolge un ringraziamento ai sindaci ed agli amministratori locali emiliani, che hanno dato esempio di buona politica. Richiamati, quindi, gli aspetti positivi del decreto-legge in discussione, che costituisce una prima risposta utile per affrontare la fase emergenziale e per avviare la ricostruzione, giudica insufficienti le risorse finanziarie stanziate, sottolineando talune criticità presenti nel testo.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Rileva la necessità di una normativa volta a prevenire gli effetti devastanti degli eventi sismici, anziché intervenire per far fronte alle emergenze, in modo da favorire l'indispensabile adeguamento degli edifici. Sottolineato altresì il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, esprime rammarico per la preannunziata intenzione del Governo di porre la questione di fiducia sul provvedimento d'urgenza in discussione, auspicando la più ampia convergenza delle forze politiche sullo stesso nonché l'individuazione delle necessarie coperture finanziarie da parte della V Commissione.

MASSIMO MARCHIGNOLI (PD). Nel sottolineare l'abnegazione, la generosità e la capacità dei sindaci dei comuni colpiti dai recanti eventi sismici nel sostenere i loro concittadini, giudica il decreto-legge in discussione apprezzabile ma non sufficiente ad affrontare la fase della ricostruzione ed a far ripartire il sistema produttivo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MASSIMO MARCHIGNOLI (PD). Evidenzia, inoltre, la necessità di prevedere misure fiscali, quali il credito d'imposta, a Pag. VIIIfavore delle imprese colpite, anche al fine di evitare ulteriori danni all'economia nazionale, nonché di sospendere i vincoli del Patto di stabilità interno per i comuni interessati dal sisma.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Espressi preliminarmente sentimenti di profonda vicinanza ai familiari delle vittime del recente sisma e ringraziati altresì i volontari che hanno prestato una preziosa assistenza alle popolazioni, manifesta apprezzamento per la scelta di demandare ai presidenti delle regioni la responsabilità della ricostruzione del tessuto produttivo delle zone interessate. Rilevata, inoltre, la necessità di reperire ulteriori risorse finanziarie da destinare alle aree terremotate, oltre a quelle derivanti dall'aumento delle accise sui carburanti, giudica impropria la previsione di un limite alla deroga al Patto di stabilità interno per i comuni colpiti dal sisma. Auspica, infine, il reperimento delle necessarie coperture di spesa da parte della V Commissione.

MANUELA GHIZZONI (PD). Sottolineata la dignità e la determinazione che ha caratterizzato l'atteggiamento delle popolazioni colpite dai tragici eventi sismici del 20 e 29 maggio, giudica il decreto-legge in discussione un primo passo importante per superare la fase emergenziale e cominciare ad impostare la ricostruzione, evidenziando la necessità di incrementare le risorse stanziate per l'edilizia scolastica e per il patrimonio storico-artistico. Esprime, inoltre, soddisfazione per l'approvazione in Commissione di talune proposte emendative presentate dal suo gruppo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Espressi sentimenti di commozione ai familiari delle vittime del devastante sisma del 20 e 29 maggio scorsi, apprezza l'invito ad un atteggiamento di solidarietà comune per recuperare la necessaria vitalità in grado di favorire la ricostruzione e la ripresa produttiva delle zone duramente colpite dagli eventi sismici. Sottolineata altresì l'esigenza di interventi che pongano in essere un'opera di prevenzione, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione in sede referente; manifesta quindi l'impegno del Governo ad intervenire con un successivo provvedimento al fine di dare pronta soluzione alle problematiche rimaste ancora irrisolte nel decreto-legge in discussione, reperendo le necessarie coperture di spesa, rimuovendo gli ostacoli legati al Patto di stabilità interno ed affrontando il problema delle scadenze fiscali e tributarie in vista dell'uscita dall'emergenza.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 10 luglio 2012, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 56).

La seduta termina alle 20,45.