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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 669 di giovedì 19 luglio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 luglio 2012.

I deputati in missione sono cinquanta.

Seguito della discussione dei disegni di legge di ratifica: S. 2914 - Meccanismo di stabilità per gli Stati membri dell'Unione europea la cui moneta è l'euro (approvato dal Senato) (A.C. 5357); S. 3239 - Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (approvato dal Senato) (A.C. 5358); S. 3240 - Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES) (approvato dal Senato) (A.C. 5359).

Nella seduta del 18 luglio 2012 si è svolta la discussione congiunta sulle linee generali ed i relatori hanno rinunziato alla replica.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Richiamato il lungo e articolato iter legislativo dei provvedimenti in discussione, caratterizzato da una proficua dialettica democratica tra Governo e Parlamento, sottolinea che il cosiddetto Fiscal compact conferma e rende più stringenti gli impegni, già vincolanti per l'Italia, di rendere obbligatorio il pareggio di bilancio e ridurre progressivamente il debito pubblico. Evidenziato, quindi, il fondamentale contributo fornito dal nostro Paese nella definizione dei Trattati in esame, che si configurano nel loro complesso come importanti meccanismi di equilibrio, ritiene sia stato avviato in sede comunitaria un percorso volto a perseguire lo sviluppo ed un'effettiva unione politica dell'Europa di carattere democratico.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

In ricordo del giudice Paolo Borsellino.

ANDREA ORLANDO (PD). Ricorda la figura di Paolo Borsellino, nell'anniversario del vile attentato in cui perse la vita insieme agli agenti della sua scorta. Nel sottolineare il sacrificio di colui che è divenuto negli anni un vero eroe civile, spesso però ricordato con retorica, evidenzia come le istituzioni e la politica dovrebbero assumersi la responsabilità di indagini inadeguate e di un'azione di depistaggio che hanno impedito di accertare la verità su tale assassinio, sul quale si dovrebbe ora fare piena luce. Manifestata infine l'esigenza di sconfiggere la cultura e gli interessi che alimentano le mafie, ricorda le numerose realtà siciliane che hanno saputo reagire a tale stato di cose.

Intervengono per associarsi al ricordo del giudice Paolo Borsellino i deputati ANTONINO LO PRESTI (FLpTP), ENRICO LA LOGGIA (PdL), FEDERICO PALOMBA (IdV), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP) e FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP).

PRESIDENTE. Si associa alle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, rilevando che oggi il Presidente della Camera Pag. VIsarà a Palermo per ricordare il giudice Borsellino e tutte le vittime della mafia.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede alla Presidenza di valutare l'opportunità di sospendere brevemente la seduta per verificare che tutte le Commissioni abbiano interrotto i propri lavori.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Concorda con la richiesta formulata dal deputato Giachetti, sottolineando la necessità di evitare la concomitanza dei lavori delle Commissioni e dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Pur associandosi alle considerazioni del deputato Rao, rileva che eventuali disguidi possono essere derivati dal ritmo molto serrato che caratterizza in questa settimana i lavori parlamentari.
Ritiene comunque, non essendovi obiezioni, di poter accedere alla richiesta del deputato Giachetti.
Sospende pertanto la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,05, è ripresa alle 10,20.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 2914: Meccanismo di stabilità per gli Stati membri dell'Unione europea la cui moneta è l'euro (approvato dal Senato) (A.C. 5357).

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica, rileva che i vincoli europei previsti dal provvedimento in esame rappresentano un'opportunità di risanamento per il nostro Paese. Richiamati, quindi, gli atti di indirizzo recentemente approvati dall'Assemblea volti a rafforzare il metodo comunitario e ad accantonare quello intergovernativo, auspica la celere conclusione di un percorso responsabilmente democratico per raggiungere la reale unità politica dell'Europa.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ricordare che la necessità di dotare l'Unione europea di uno strumento permanente in grado di meglio fronteggiare le crisi finanziarie ha imposto una revisione dei Trattati istitutivi della Comunità europea, esprime seri dubbi sulle scelte di politica economica adottate dai singoli Stati in questa difficile congiuntura, reputando preferibile un maggiore rafforzamento delle politiche di coesione europea. Nel comprendere tuttavia l'urgenza di ratificare le misure recate dal Trattato in esame, dichiara l'astensione del suo gruppo.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Sottolineata la rilevanza per la costruzione di un comune percorso europeo del provvedimento in esame, che giudica non più rinviabile, richiama gli importanti risultati già raggiunti dall'Italia nel perseguimento degli obiettivi di risparmio e di razionalizzazione della spesa. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica, come segno di fiducia nel futuro dell'Europa unita.

MARCO CALGARO (UdCpTP). Nel rilevare come la gravità della situazione internazionale abbia imposto all'Unione europea l'adozione di misure strutturali finalizzate ad introdurre strumenti adeguati Pag. VIIdi contrasto alla crisi finanziaria, osserva che i tre trattati in via di ratifica determinano, di fatto, una necessaria ma parziale cessione di sovranità nazionale in vista di una maggiore integrazione europea. Nel sottolineare inoltre la necessità di pervenire ad una unione di popoli e Stati europei, dichiara che il suo gruppo voterà convintamente a favore dei tre disegni di legge in esame, la cui doverosa approvazione comporterà sacrifici che, per non risultare vani, dovranno essere accompagnati, tra l'altro, da misure per la crescita e dal cosiddetto scudo anti spread.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Sottolineate le forti limitazioni imposte al sistema produttivo nazionale dai Trattati in esame, ricorda le ingenti risorse già stanziate dall'Italia per arginare la crisi economica di altri Paesi europei, rilevando che i meccanismi di stabilità previsti dal provvedimento in via di ratifica avranno notevoli ripercussioni di carattere finanziario, che probabilmente costringeranno il Governo a presentare una nuova manovra economica.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 5357.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 3239: Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (approvato dal Senato) (A.C. 5358).

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di ratifica in esame, evidenzia le riserve che ne hanno accompagnato l'approvazione, ricordando altresì i notevoli errori commessi in questi anni dall'Unione europea, primo fra tutti l'avvio della moneta unica senza una preventiva valutazione circa la sussistenza di una effettiva unione politica.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel dichiarare il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di ratifica del Fiscal compact, rileva che la crisi dei debiti sovrani ha reso necessaria una più severa disciplina fiscale. Osserva, tuttavia, che gli oneri conseguenti alla ratifica del Trattato, insostenibili nell'attuale congiuntura economica per le finanze dello Stato, avrebbero richiesto una più consapevole valutazione durante il negoziato europeo degli impegni e dei costi per l'economia e per i cittadini.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nell'evidenziare l'assoluta necessità del disegno di legge di ratifica in esame, sul quale manifesta l'orientamento favorevole della sua componente politica, sottolinea l'opportunità di un superamento dell'approccio funzionalista, che dovrà essere sostituito da un'assunzione di impegni vincolanti da parte degli Stati membri al fine di garantire il pareggio di bilancio e l'abbattimento del debito, anche con riduzione della spesa.

ROBERTO ANTONIONE (Misto-LI-PLI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di Pag. VIIIratifica in esame, che apre nuove prospettive di integrazione politica per l'Unione europea in una fase di gravi difficoltà finanziarie ed economiche e di diffusi sentimenti antieuropeisti.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Precisato che la sua parte politica ha sempre responsabilmente votato la ratifica degli impegni internazionali assunti dal Governo italiano nei negoziati europei, rileva, tuttavia, che il suo gruppo non potrà esprimere un voto favorevole sul disegno di legge di ratifica in discussione che, apprestando una severa disciplina fiscale in una grave fase recessiva, comporterà oneri e sacrifici insostenibili per il Paese senza, peraltro, introdurre una effettiva regolamentazione dei mercati finanziari necessaria ai fini di un adeguato controllo dei movimenti di capitali. Evidenzia quindi che all'introduzione di più stringenti vincoli di bilancio dovrebbe accompagnarsi la previsione di più incisive politiche di coesione sociale.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nel ritenere che il Trattato in esame costituisca un'importante passo in avanti verso una nuova governance europea, necessaria per il superamento della grave crisi economica in atto e per assicurare la stabilità dei mercati, rileva l'opportunità di un'ampia integrazione politica, da attuarsi a seguito di una puntuale assunzione di responsabilità da parte degli Stati membri.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Giudica non condivisibili le severe critiche espresse da taluni deputati intervenuti nel dibattito circa i costi derivanti per il Paese dalla contribuzione al MES e dall'osservanza della rigida disciplina fiscale introdotta dal Trattato in esame. Nel rilevare, quindi, che nella nuova Costituzione economica europea sono possibili e auspicabili forti politiche di coesione sociale e di concertazione senza, tuttavia, finanziamenti della spesa pubblica in deficit o manipolazioni della moneta, evidenzia la necessità di forti misure europee a sostegno della crescita.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Rilevata, inoltre l'opportunità, di assicurare il controllo delle finanze regionali anche per dissipare eventuali dubbi dei mercati internazionali, auspica che la presente fase di transizione istituzionale dell'Unione europea trovi sbocco in una integrazione politica e democratica del continente attraverso un'assemblea con poteri costituenti. Dichiara in fine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

VINCENZO TADDEI (PT). Richiamati gli aspetti salienti del Trattato in esame, che costituisce un importante passo in avanti verso la realizzazione di una effettiva unione politica a livello europeo, manifesta apprezzamento per il meccanismo solidaristico introdotto dal MES. Dichiara, infine, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla ratifica del Fiscal compact, ritenendo che il relativo dibattito parlamentare si sia svolto in un clima di provincialismo che non ha consentito di rilevare le debolezze genetiche della costruzione europea, nonché l'insostenibilità dei debiti sovrani e di politiche di rigore in una fase economica recessiva. Nell'evidenziare, quindi, che l'unificazione della disciplina fiscale introdotta con il Trattato in esame senza un adeguato dibattito pubblico ha surrettiziamente espropriato i popoli e i Parlamenti nazionali della sovranità economica, auspica, invece, la costruzione di un'Europa federale fondata sulla volontà dei popoli che abbia piena legittimazione democratica, esprimendo netta contrarietà all'attuale assetto tecnocratico della governance europea.

LAPO PISTELLI (PD). Nel reputare necessarie, ma non sufficienti, le recenti misure adottate per fronteggiare la crisi Pag. IXfinanziaria dell'area euro, grazie anche al positivo contributo del Governo italiano, osserva come l'Europa sia dinanzi ad un cambiamento politico nell'ambito del quale il nostro Paese può svolgere un ruolo attivo nel mediare tra le posizioni di Francia e Germania, ovvero tra le strategie di crescita e le politiche di rigore. Ricorda quindi che la propria parte politica considera necessario un dibattito pubblico sulle prospettive dell'Unione europea, in vista di una possibile evoluzione verso i cosiddetti Stati uniti d'Europa e di un nuovo rapporto tra politica e finanza nonché tra capitale ed economia reale. Nel giudicare corrette le politiche di risanamento adottate dall'Esecutivo, rileva come i recenti giudizi di talune agenzie di rating, pur sbagliati nel metodo, abbiano parziale fondamento relativamente alle prospettive politiche italiane dopo il 2013. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo.

FRANCO FRATTINI (PdL). Nel ritenere il Fiscal compact uno degli atti politici di più forte spessore tra quelli definiti dalle istituzioni europee, osserva che con l'approvazione del disegno di legge di ratifica in esame il nostro Paese conferisce ancora maggiore serietà all'obiettivo del risanamento. Sottolineata, quindi, la necessità di un forte impegno politico, governativo ed istituzionale volto alla riduzione del debito pubblico, auspica una corretta contabilizzazione dei contributi finalizzati all'interesse collettivo dell'Unione europea. Giudica infine necessario ratificare il Trattato in esame per affrontare più efficacemente i problemi che investono i conti pubblici e che frenano la crescita.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GUIDO CROSETTO (PdL), ANTONIO MARTINO (PdL), GIUSEPPE CALDERISI (PdL) e SABRINA DE CAMILLIS (PdL).

FABIO GAVA (Misto-LI-PLI). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta l'eccessiva durata degli interventi che sono stati svolti in dissenso.

PRESIDENTE. Precisa che compete alla Presidenza stabilire, a seconda degli argomenti, la durata massima degli interventi in dissenso.

Intervengono inoltre per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCESCO SAVERIO ROMANO (PT), GIULIANO CAZZOLA (PdL), ISIDORO GOTTARDO (PdL) e GIULIO SANTAGATA (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 5358.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 3240: Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES) (approvato dal Senato) (A.C. 5359).

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Marsilio n. 1 e Marinello n. 2.

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano le riformulazioni proposte dal Governo.

(Dichiarazioni di voto finale)

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ribadire il voto di astensione del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, osserva come il Meccanismo europeo di stabilità sia uno strumento dotato di eccessivi Pag. Xpoteri, ricordando che il nostro Paese entra nel nuovo sistema con pesanti fardelli, quali una elevata criminalità organizzata, una fiscalità eccessivamente pesante ed un'alta evasione fiscale.

ROBERTO MENIA (FLpTP). Richiamato il lungo e complesso iter negoziale dei Trattati in discussione, osserva che gli stessi devono intendersi quale prima tappa nell'ambito della costruzione dell'unità politica dell'Europa. Evidenzia, inoltre, che il Trattato istitutivo del MES predispone un meccanismo solidaristico di rafforzamento della stabilità dei Paesi dell'eurozona, con ricadute positive per l'intera Unione europea anche ai fini del rafforzamento del mercato unico e del rilancio della crescita. Manifesta, quindi, apprezzamento per le riforme strutturali varate dal Governo italiano, nonché per la modifica dell'articolo 81 della Costituzione con la quale si è introdotto nell'ordinamento interno il vincolo europeo del pareggio strutturale di bilancio.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Ricordato il meccanismo solidaristico introdotto con il MES, la cui attuazione tuttavia non è ancora certa, ne sottolinea la rilevanza per la stabilizzazione dell'euro, al fine di sottrarlo alle pressioni speculative dei mercati finanziari, garantendo altresì la crescita. Precisato inoltre che il MES determinerà vantaggi per il nostro Paese, tra i quali quello di rendere operativo lo scudo antispread, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel ritenere un obiettivo illusorio e velleitario l'unità economica e fiscale dei Paesi dell'eurozona, evidenzia le ricadute negative dell'adozione della moneta unica sulla competitività e sulla crescita dell'Italia, giudicando assolutamente inadeguata l'istruttoria legislativa svolta sui Trattati in discussione, che non ha consentito di rilevare l'insostenibilità degli oneri finanziari derivanti dall'adesione italiana ai predetti accordi. Lamenta altresì la mancata previsione di meccanismi di consultazione popolare per la ratifica di Trattati implicanti ampie cessioni di sovranità economico-finanziaria ad organismi tecnocratici privi di qualsiasi legittimazione democratica; precisa quindi che la sua parte politica, contraria a qualsiasi oligarchia tecnocratica politicamente irresponsabile, propugna, invece, la costruzione di un'Europa federale dei popoli.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Manifestata condivisione per la politica economica attuata dal Governo che, tra l'altro, ha restituito credibilità all'Italia a livello europeo, ritiene che la grave crisi in atto non possa essere risolta esclusivamente mediante politiche di austerità, ma attraverso l'adozione di riforme strutturali, che garantiscano una domanda qualificata. Dichiara infine il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

ALBERTO GIORGETTI (PdL). Manifesta il sostegno della sua parte politica alla definizione del rilevante meccanismo di stabilizzazione finanziaria previsto dal Trattato in esame, che segna una sintesi avanzata ed equilibrata nel percorso europeo volto ad approntare idonee tutele contro gli attacchi speculativi dei mercati alla moneta unica e ai debiti sovrani. Nel ritenere auspicabile la costruzione di un'unità politica dell'Europa nella quale l'Italia assuma il ruolo di attore fondamentale, osserva che gli accordi in esame, malgrado i costi finanziari da essi derivanti per il nostro Paese, salvaguarderanno la possibilità di soddisfare il fabbisogno pubblico. Richiama, infine, un ordine del giorno presentato da deputati del suo gruppo al fine di impegnare il Governo ad adoperarsi nelle sedi competenti per predisporre idonei meccanismi di responsabilizzazione dei componenti del consiglio di amministrazione del MES, evitando l'intollerabile immunità di un così rilevante centro decisionale.

Pag. XI

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ALESSANDRO PAGANO (PdL), GUIDO CROSETTO (PdL) e MANLIO CONTENTO (PdL).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 5359.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati EUGENIO MAZZARELLA (PD), FABIO EVANGELISTI (IdV), ROBERTO MORASSUT (PD), GIANCARLO LEHNER (PT), FRANCESCO LARATTA (PD), CLAUDIO D'AMICO (LNP), MARCO MAGGIONI (LNP) e GIACOMO CHIAPPORI (LNP), nonché, per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, il deputato LUIGI VITALI (PdL).

La seduta, sospesa alle 14,05, è ripresa alle 14,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquanta.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Calearo Ciman n. 2-01587 è rinviato ad altra seduta.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-01593, sugli intendimenti del Governo in merito alla sottoscrizione della «Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne a alla violenza domestica».

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD), che, nel dichiararsi soddisfatta per l'atteggiamento empatico manifestato dal sottosegretario, giudica necessario che gli intendimenti politici, espressi in ambito governativo e parlamentare, superino ogni ostacolo di stampo burocratico che impedisce la celere sottoscrizione della Convenzione del Consiglio d'Europa oggetto dell'atto ispettivo.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01600, sulle iniziative per chiarire la disciplina in materia di proroga del mandato dei rettori in carica nella fase di prima attuazione della riforma universitaria del 2010.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 69). - Replica il deputato PAOLA BINETTI (UdCpTP), che, nel dichiararsi insoddisfatta della risposta, paventa il rischio che i rettori prolunghino il loro mandato oltre la logica interpretazione della norma, invitando peraltro il Governo a chiarire se intende applicare o interpretare in modo flessibile le disposizioni contenute nella legge n. 240 del 2010.

MARIO TULLO (PD). Illustra l'interpellanza Vico n. 2-01592, sulle iniziative urgenti per la definizione di strategie di politica industriale volte al sostegno del gruppo Finmeccamica, con particolare riferimento alle aziende che operano nel settore del segnalamento e delle costruzioni ferroviarie e nel settore energetico.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 73). - Replica il deputato LUDOVICO VICO (PD), che dichiara la sua totale insoddisfazione, lamentando che il Governo non ha affatto risposto ai quesiti evocati nell'atto ispettivo.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Illustra la sua interpellanza n. 2-01597, Pag. XIIconcernente elementi ed iniziative in merito all'andamento dell'economia italiana.

MARCO ROSSI DORIA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 77). - Replica il deputato GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE), che sottolinea la reticenza del Governo in merito ai quesiti formulati nell'atto ispettivo, dichiarando la sua insoddisfazione.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 23 luglio 2012, alle 12.

(Vedi resoconto stenografico pag. 79).

La seduta termina alle 15,55.