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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 701 di giovedì 11 ottobre 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 14,20.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'8 ottobre 2012.

I deputati in missione sono sessantasette.

Seguito della discussione del disegno di legge: Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita (A.C. 5291-A).

Nella seduta del 10 ottobre 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, degli articoli 1, 2 e 4 del disegno di legge, nel testo della Commissione, nonché dell'emendamento 3.1000, interamente sostitutivo dell'articolo 3.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Chiede che il Ministro dell'interno riferisca alla Camera in merito alla vicenda relativa ad un bambino prelevato da agenti di polizia con modalità discutibili, come risulta da un video diffuso nell'ambito di una trasmissione televisiva.

SANDRA ZAMPA (PD). Nel ritenere indegne di un Paese civile le immagini televisive relative all'esecuzione della sentenza cui ha fatto riferimento il deputato Borghesi, ricorda di aver presentato un atto di sindacato ispettivo al riguardo.

PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Articolo 1)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Dichiara che la sua componente politica non voterà la fiducia al Governo, motivando tale decisione con la deludente azione generale dell'Esecutivo e con le scelte, a suo avviso illegittime, in materia di autonomie locali, che hanno aggravato la recessione della nostra economia, caratterizzata da una pressione fiscale senza precedenti, e che fanno presagire il ritorno al vecchio centralismo di Roma.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Pur ritenendo che la posizione della questione di fiducia su un disegno di legge delega configuri un'evidente forzatura, dichiara che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo su tutti gli articoli del provvedimento in esame.

MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica, ritiene tuttavia che l'accorpamento degli originari 17 articoli del disegno di legge in esame in soli 4 articoli creerà notevole confusione, richiamando le criticità presenti nel provvedimento. Sottolinea, quindi, la necessità di una maggiore semplificazione del sistema fiscale e di una riduzione della pressione tributaria, nonché di un più incisivo contrasto all'evasione fiscale.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Evidenziato che oggi l'Assemblea è chiamata a Pag. IVvotare l'ennesima questione di fiducia, peraltro in maniera del tutto anomala, su un disegno di legge delega, la cui attuazione comporterà di fatto l'impossibilità di un'azione di controllo da parte di un Parlamento ulteriormente svuotato delle proprie prerogative, lamenta l'arroganza del Governo che, aggravando il deficit di democrazia, ha impedito sostanzialmente il proseguimento dell'iter delle disposizioni finalizzate a tutelare i cosiddetti lavoratori esodati. Nel rilevare, inoltre, che le risorse recuperate dalla lotta all'evasione non saranno destinate alla riduzione di un carico fiscale ormai cresciuto a livelli mai raggiunti, richiama il carattere recessivo delle recenti scelte adottate in materia fiscale, atteso che la riduzione dell'IRPEF sarà del tutto vanificata dall'aumento delle aliquote IVA, compromettendo, tra l'altro, la capacità d'acquisto delle famiglie. Dichiara pertanto che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

BRUNO CESARIO (PT). Sottolineata la valenza strategica del provvedimento in esame, ricorda che l'iter in Commissione è stato caratterizzato dalla costruttiva collaborazione tra tutte le forze politiche. Richiamati inoltre gli aspetti salienti contenuti nel testo, volto ad instaurare, tra l'altro, un migliore rapporto tra fisco e contribuente, manifesta perplessità sulla soppressione dei commi 12 e 13 dell'articolo 3, prevista dall'emendamento 3.1000 del Governo, che palesa uno svilimento delle prerogative parlamentari. Preannunzia quindi che il suo gruppo si asterrà nel voto di fiducia sul predetto emendamento ed esprimerà voto favorevole sugli articoli 1, 2 e 4 del disegno di legge.

DANIELE TOTO (FLpTP). Manifesta preliminarmente perplessità sulla posizione della questione di fiducia in una materia sottratta al vaglio referendario.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

DANIELE TOTO (FLpTP). Nel considerare, quindi, apprezzabili i contenuti del provvedimento in esame, volto a creare un nuovo tipo di rapporto tra cittadini ed erario, richiama le modifiche migliorative apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente. Dichiara, infine, che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

ANGELO CERA (UdCpTP). Nel sottolineare come il provvedimento in esame, caratterizzato da un proficuo confronto in Commissione, non si porga l'obiettivo di riformare complessivamente il sistema tributario quanto piuttosto di intervenire con misure di revisione puntuali, tese a renderlo più equo, trasparente e orientato alla crescita, ritiene di particolare rilievo l'aggiornamento del sistema del catasto degli immobili, reputando peraltro che il Governo dovrebbe attuare tali misure con la dovuta gradualità. Nel ribadire che, nonostante il carattere incompleto dell'intervento legislativo in esame, che non incide sull'impianto complessivo dell'IRPEF né sull'alto carico fiscale sul lavoro, esso potrà contribuire positivamente a creare una maggiore stabilità del sistema e a porre le premesse per la riduzione della pressione fiscale, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

GIANLUCA FORCOLIN (LNP). Nel lamentare che le istanze emerse nel corso dell'iter in Commissione non sono state dovutamente recepite in un testo caratterizzato da scarsa incisività, sottolinea come il Governo non abbia mostrato un adeguato rispetto per il lavoro del Parlamento. Richiamate, quindi, le proposte emendative presentate dal suo gruppo, finalizzate, tra l'altro, a prevedere un ruolo più congruo dei comuni nelle politiche relative alla gestione dell'IMU e delle rendite catastali, all'introduzione di ulteriori misure di semplificazione, di sostegno alle piccole e medie imprese e di riduzione della pressione fiscale, dichiara che la propria parte politica negherà la fiducia all'Esecutivo.

MARCO CAUSI (PD). Sottolineata l'importante valenza politica della delega al Pag. VGoverno ad adottare interventi di manutenzione straordinaria del sistema fiscale, atteso che non si tratta di una riforma organica del settore tributario, richiama il giudizio positivo espresso dagli operatori internazionali sul provvedimento in esame, che auspica venga approvato con ampia maggioranza. Espressa, quindi, soddisfazione per molte delle disposizioni recate dal disegno di legge, segnatamente per quelle riguardanti la riforma del catasto, necessaria per superare le sperequazioni insite nelle attuali rendite, la razionalizzazione dell'Amministrazione finanziaria e la materia dei giochi pubblici, manifesta talune riserve sull'accorpamento delle agenzie fiscali. Dichiara, infine che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo.

MAURIZIO LEO (PdL). Nel ricordare come il disegno di legge in esame non si possa considerare una riforma radicale quanto piuttosto un intervento di manutenzione straordinaria del sistema fiscale, caratterizzato da misure positive quali la revisione dell'imposizione sul reddito delle imprese e l'innovazione del sistema catastale, con l'introduzione di nuovi criteri di valutazione degli immobili, manifesta la convinzione che la nuova normativa, garantendo maggiore stabilità del sistema produttivo, consentirà di attrarre maggiormente gli investimenti esteri. Nel ritenere altresì che il sistema delle sanzioni amministrative si tradurrà in un eccessivo appesantimento dell'attività delle imprese, esprime perplessità sulla disciplina del contenzioso tributario nonché sulle carenze della normativa in materia di sanzioni penali per abuso di diritto. Dichiara infine che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, nella convinzione che il testo in esame costituisca un primo passo in vista di una riforma più complessiva.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione del 4 ottobre 2012, la I Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 4568, recante disposizioni per la ricerca delle persone scomparse, con conseguente assorbimento delle abbinate proposte di legge.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 5520, di conversione del decreto-legge n. 174 del 2012, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite I e V in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,10.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo 1 del disegno di legge, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE INDI DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 461
Votanti 447
Astenuti 14
Maggioranza 224

Hanno risposto 369
Hanno risposto no 78
(La Camera approva).

Pag. VI

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative riferite all'articolo 1.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Articolo 2)

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP). Stigmatizzata l'ennesima posizione della questione di fiducia da parte dell'Esecutivo, che lede le prerogative del Parlamento, esprime un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, che non riduce la pressione fiscale e reca peraltro disposizioni che non semplificano gli adempimenti burocratici, penalizzando ulteriormente i contribuenti. Nel lamentare, in particolare, le misure concernenti la revisione del catasto, dichiara che il suo gruppo negherà convintamente la fiducia al Governo, stigmatizzando, più in generale, la mancata attuazione del federalismo fiscale.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo 2 del disegno di legge, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 446
Votanti 432
Astenuti 14
Maggioranza 217
Hanno risposto 355
Hanno risposto no 77
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Emendamento 3.1000 del Governo)

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Rileva che il provvedimento in esame ha disatteso le finalità di equità, trasparenza e crescita ad esso sottese, nonostante le apprezzabili modifiche migliorative apportate in sede referente, anche con il contributo della propria parte politica, segnatamente in riferimento al coinvolgimento dei comuni nella revisione degli estimi catastali. Espressi, quindi, severi rilievi critici sulla generale politica economica e fiscale attuata dall'Esecutivo, ne sottolinea l'impatto particolarmente penalizzante e recessivo sulle aree più produttive del Nord, lamentando l'insostenibile inasprimento della pressione fiscale. Richiamato, quindi, l'impegno profuso dalla sua parte politica per l'attuazione del federalismo fiscale e a sostegno delle famiglie e delle piccole e medie imprese, manifesta preoccupazione per l'allarmante fenomeno della delocalizzazione di molte aziende italiane.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'emendamento 3.1000 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 3, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

Comunica il risultato della votazione:

Presenti 408
Votanti 395
Astenuti 13
Maggioranza 198
Hanno risposto 324
Hanno risposto no 71
(La Camera approva).

Pag. VII

Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative riferite all'articolo 3.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati EZIO ZANI (PD) e PIERGUIDO VANALLI (LNP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 12 ottobre 2012, alle 8,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 41).

La seduta termina alle 20,20.