Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 721 di mercoledì 21 novembre 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 11,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantadue.

Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013) (A.C. 5534-bis-A).

Nella seduta del 20 novembre 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, degli articoli 1, 2 e 3 del disegno di legge, nel testo della Commissione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Articolo 1)

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel manifestare il fermo intendimento di tutelare i diritti dei lavoratori italiani, non condivide le scelte del Governo, che però riesce a salvaguardare gli interessi degli istituti bancari. Evidenziato, quindi, l'andamento negativo dei principali indicatori economici, che denotano una riduzione del PIL, un consistente aumento del debito pubblico ed un livello ormai intollerabile di spesa pubblica, denunzia che i contributi ai gruppi parlamentari si traducono in un finanziamento occulto ai partiti. Chiede, infine, alla Presidenza di attivarsi per un accertamento sui redditi di alcuni parlamentari al fine di appurare se vi siano casi di evasione fiscale.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel rilevare che il provvedimento in esame appare l'ultimo atto importante della legislatura, sul quale il Governo ha posto l'ennesima questione di fiducia, richiama le numerose misure adottate dall'Esecutivo che hanno notevolmente peggiorato la situazione del Paese e dei cittadini, quali l'incremento delle tasse, in particolare sulla prima casa, l'iniqua riforma del sistema previdenziale e la revisione della spesa pubblica. Nel lamentare quindi la scarsa partecipazione dei rappresentanti del Governo ai lavori parlamentari e l'atteggiamento di tutela degli interessi di grandi gruppi bancari, giudica negativamente i contenuti del disegno di legge di stabilità, sottolineando come solo grazie al contributo positivo del Parlamento e all'impegno della propria parte politica sia stato possibile apportare al predetto testo alcuni miglioramenti, nonostante i quali il suo gruppo non potrà accordare la fiducia al Governo.

PRESIDENTE. Ricordato che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha stabilito che la votazione per appello nominale sull'articolo 1 abbia luogo a partire dalle 12,30, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,55, è ripresa alle 12,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo 1 del disegno Pag. IVdi legge, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE INDI DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 535
Votanti 514
Astenuti 21
Maggioranza 258
Hanno risposto 426
Hanno risposto no 88

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative riferite all'articolo 1.

La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantadue.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Articolo 2)

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Rileva che il disegno di legge di stabilità in esame non offre soluzioni concrete ed efficaci ai problemi dei cittadini, già gravati da pesanti sacrifici, considerato altresì l'allarmante tasso di disoccupazione e le deludenti stime di crescita del PIL. Sottolineati inoltre lo sbilanciamento e l'incongruità delle risorse stanziate, tra le quali, in particolare, quelle destinate al Ministero della difesa per il finanziamento di ulteriori spese militari, giudica non risolutive le scelte operate dal Governo, che colpiscono i ceti più deboli e non appaiono idonee a rilanciare l'economia nazionale.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Stigmatizzata l'enorme pressione fiscale che grava sui cittadini italiani, osserva che l'Esecutivo non ha assunto adeguate iniziative per favorire la crescita e lo sviluppo, né per tutelare le imprese. Nel sottolineare, quindi, l'elevato tasso di disoccupazione, reputa inaccettabili le cifre fornite dal Governo con riguardo ai lavoratori cosiddetti esodati, in relazione ai quali giudica necessario stanziare ulteriori risorse. Ritiene, inoltre, che nel corso dell'iter in sede referente sia stato migliorato il testo del disegno di legge di stabilità, il cui impianto originario era di carattere vessatorio, segnatamente nei confronti delle famiglie, del ceto medio e del Nord del Paese.

ILEANA ARGENTIN (PD). Dichiara che non parteciperà alla votazione sulla questione di fiducia posta dal Governo sull'articolo 2 del disegno di legge di stabilità, che reca, ai commi 31 e 32, disposizioni ispirate, a suo avviso, ad un approccio parziale e discriminatorio in tema di disabilità. Pur ringraziando tutti coloro che hanno partecipato allo sforzo compiuto per lo stanziamento di ulteriori risorse, lamenta che non sia stata individuata quale destinataria degli stanziamenti l'intera platea dei disabili, contraddicendo il principio di pari opportunità.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo 2 del disegno di legge, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

Pag. V

Comunica il risultato della votazione:

Presenti 536
Votanti 518
Astenuti 18
Maggioranza 260
Hanno risposto 433
Hanno risposto no 85

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.
Ricordato che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha stabilito che le dichiarazioni di voto sull'articolo 3 abbiano luogo a partire dalle 18, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,50, è ripresa alle 18.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - Articolo 3)

ARTURO IANNACCONE (Misto-ASud). Nel dichiarare che la sua componente politica negherà la fiducia al Governo ed esprimerà voto contrario sul provvedimento in esame, che tra l'altro taglia i fondi ai settori della sanità e della sicurezza, lamenta l'incapacità dell'Esecutivo di affrontare gravi problemi come la disoccupazione giovanile.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Manifestato apprezzamento per le misure recate dal disegno di legge di stabilità in esame, che ritiene indispensabili per il risanamento dei conti pubblici, si sofferma, in particolare, sul mancato aumento delle aliquote IVA sui beni di più largo consumo e sull'innalzamento delle detrazioni per carichi familiari, auspicando altresì che nel corso dell'iter al Senato siano migliorate le disposizioni inerenti il comparto della giustizia. Dichiara, quindi, che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Pur manifestando apprezzamento per le modifiche apportate al testo del provvedimento in esame dalla Commissione di merito, dichiara che la sua componente politica negherà la fiducia al Governo, giudicandone la politica regionale contraria alla Costituzione e alla consolidata giurisprudenza della Consulta. Rileva, in tal senso, che l'illegittimità dei tagli disposti con riferimento alle autonomie regionali, ordinarie e speciali, rende dubbie le stesse coperture finanziarie individuate dal Governo in riferimento al disegno di legge di stabilità.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Preannunzia il voto favorevole della sua componente politica sul provvedimento in esame, reso più equo anche grazie al proficuo lavoro svolto dai relatori, auspicando l'approvazione di una nuova legge elettorale, quale presupposto per il varo delle necessarie riforme istituzionali.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Giudicate necessarie le misure impopolari adottate dal Governo per fronteggiare la grave crisi in atto, ritiene opportuno promuovere la crescita del Paese recuperando l'efficienza del sistema economico nazionale. Richiamati altresì gli aspetti qualificanti del disegno di legge di stabilità, reputa prioritario contrastare con continuità il fenomeno dell'evasione fiscale. Dichiara, infine, che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia all'Esecutivo.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI). Preannunzia il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di stabilità, riconoscendo l'impegno profuso dall'Esecutivo per il risanamento economico del Paese. Manifesta, tuttavia, preoccupazione per le allarmanti e deleterie dichiarazioni rilasciate dal direttore dell'Agenzia delle entrate, che incrinano Pag. VIle relazioni tra cittadini e Stato, nonché la credibilità del Governo e del Paese. Invita, pertanto, il Ministro dell'economia e delle finanze ad assumere adeguate iniziative, riservandosi, anche a nome della sua componente politica, successive valutazioni in ordine a tale problematica.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà la fiducia al Governo, lamenta tuttavia il limitato dibattito che ha caratterizzato l'iter del provvedimento in esame, sul quale preannunzia comunque voto favorevole, in considerazione dalle positive modifiche apportate al testo dalla V Commissione. Sottolinea inoltre la necessità di interventi di sostegno allo sviluppo, accantonando le politiche di austerità finora adottate.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà con convinzione e determinazione la fiducia al Governo, denuncia il reiterato ricorso allo strumento fiduciario da parte di un Esecutivo che, violando la Costituzione, impedisce il dibattito parlamentare e comprime la democrazia nel Paese. Espressa quindi netta contrarietà alle misure recate dal disegno di legge di stabilità in esame, che, tra l'altro, appare privo di un'effettiva copertura finanziaria, ricorda come la propria parte politica abbia presentato una proposta alternativa al provvedimento in discussione volta ad una maggiore equità sociale. Richiamato, altresì, l'intendimento di promuovere alcuni referendum in materia di lavoro e di finanziamenti alla classe politica, auspica la celere approvazione di un'adeguata legge elettorale e la formazione di un Governo politico.

SILVANO MOFFA (PT). Nel dichiarare che il suo gruppo accorderà ancora una volta la fiducia al Governo, giudica tuttavia eccessivo il reiterato ricorso dell'Esecutivo allo strumento fiduciario, esprimendo soddisfazione per l'apporto emendativo del Parlamento, che è riuscito a riaffermare il suo ruolo costituzionale attenuando gli effetti recessivi della politica di inasprimento fiscale e di rigore finanziario imposta dal Governo in carica e dalle istituzioni europee. Manifestata, inoltre, preoccupazione per il sensibile peggioramento di tutti i principali dati macroeconomici del Paese, evidenzia l'opportunità di approvare significative modifiche al provvedimento in esame durante l'iter al Senato, con particolare riferimento alle pensioni di guerra.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Manifestato apprezzamento per l'egregio lavoro svolto dal Governo, che ha consentito di scongiurare il fallimento del nostro Paese, dichiara che il suo gruppo confermerà convintamente la fiducia all'Esecutivo. Esprime quindi un giudizio positivo sul provvedimento in esame, frutto di un sapiente lavoro svolto in sede referente e alla cui stesura la sua parte politica ha contribuito con proposte significative, tra le quali ricorda quelle relative ai lavoratori cosiddetti esodati, alle pensioni di guerra e alle risorse per il comparto della sicurezza e per il finanziamento dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali.

ROBERTO OCCHIUTO (UdCpTP). Richiamate le politiche attuate dal Governo Monti in una difficile congiuntura economica, volte ad evitare il fallimento del Paese e a renderlo credibile in ambito internazionale, sottolinea la necessità di coniugare il rigore con la promozione della crescita e di una maggiore equità sociale. Ricordato quindi il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, finalizzato al miglioramento del testo originario, esprime soddisfazione per le misure recate dal disegno di legge di stabilità, soffermandosi, tra l'altro, sulle disposizioni inerenti le detrazioni per carichi familiari e sulle norme relative all'aumento delle risorse a favore delle politiche sociali. Sottolineato altresì che il provvedimento in esame avvia un percorso di riduzione della pressione fiscale, dichiara che il suo gruppo accorderà con convinzione la fiducia all'Esecutivo.

Pag. VII

MASSIMO BITONCI (LNP). Dichiara che il suo gruppo negherà convintamente la fiducia al Governo, giudicando la manovra economica in esame profondamente iniqua e penalizzante per le autonomie territoriali, con particolare riferimento al Nord del Paese, nonché gravemente recessiva. Rilevato, peraltro, che il testo del provvedimento è stato ampiamente modificato durante l'iter in Commissione contro il parere del Governo, giudica la posizione della questione di fiducia funzionale al superamento di dissidi interni alla maggioranza, richiamando il rilevante contributo emendativo offerto dalla propria parte politica al miglioramento del testo, con particolare riferimento all'imposizione fiscale. Esprime, inoltre, rammarico per la reiezione di una proposta emendativa del suo gruppo volta a sopprimere le inaccettabili disposizioni in tema di pensioni di guerra.

MICHELE VENTURA (PD). Nel ricordare il positivo lavoro svolto durante l'iter in sede referente, che è stato caratterizzato dall'introduzione di significative modifiche, segnatamente in riferimento all'aumento delle aliquote IVA originariamente previsto, alla soppressione della franchigia per oneri deducibili e detraibili, alle detrazioni per i figli a carico e all'incremento delle risorse per il fondo sociale, rivendica l'intensità e il valore del ruolo svolto dal Parlamento, manifestando al contrario un giudizio critico sulla connotazione meramente populista delle dichiarazioni rese da taluni esponenti politici e sulla eccessiva spettacolarizzazione imposta dagli organi di stampa. Evidenzia infine la necessità di attribuire carattere prioritario ad un impegno governativo volto a garantire la crescita e lo sviluppo del Paese.

ALBERTO GIORGETTI (PdL). Ricordato preliminarmente il proficuo lavoro svolto dai relatori su un provvedimento fondamentale per il Paese, evidenzia le modifiche migliorative apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente, che, a suo avviso, rappresentano un segnale di concreta speranza per le famiglie e le imprese nazionali. Richiamati quindi gli aspetti più qualificanti delle norme contenute nel disegno di legge di stabilità, soffermandosi, tra l'altro, sulle disposizioni inerenti la deroga al blocco del turn over per le Forze dell'ordine, le detrazioni per carichi familiari, le politiche sociali e la riduzione dell'IRAP a favore delle imprese, ritiene che il fondo per le famiglie, alimentato anche dalle risorse derivanti dal contrasto all'evasione fiscale, dovrà necessariamente essere indirizzato all'eliminazione dell'iniqua tassa rappresentata dall'IMU sulla prima casa. Dichiara infine che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PRESIDENTE. Indíce la votazione per appello nominale sull'articolo 3 del disegno di legge, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la votazione).

Comunica il risultato della votazione:
Presenti 480
Votanti 470
Astenuti 10
Maggioranza 236
Hanno risposto 395
Hanno risposto no 75

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative riferite all'articolo 3.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato PAOLA GOISIS (LNP), cui rende precisazioni il PRESIDENTE.

Pag. VIII

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 50).

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GABRIELLA GIAMMANCO (PdL), GIANLUCA FORCOLIN (LNP), CORRADO CALLEGARI (LNP), FABIO MERONI (LNP), TERESIO DELFINO (UdCpTP), MONICA FAENZI (PdL), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), FRANCESCO VERDUCCI (PD) e MARIO TASSONE (UdCpTP).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati Giovanni Paladini e Gaetano Porcino, già iscritti al gruppo parlamentare Italia dei Valori, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla XII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 4771, recante modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di raccolta di medicinali inutilizzati o scaduti, e altre disposizioni concernenti la donazione di medicinali e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni senza fini di lucro.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 22 novembre 2012, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 60).

La seduta termina alle 21,25.