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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 249 di mercoledì 18 novembre 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantanove.

Modifica nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Dario Franceschini ha reso noto che l'assemblea del gruppo parlamentare Partito Democratico ha proceduto alla sua elezione a presidente del medesimo gruppo.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1784, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 135 del 2009: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (approvato dal Senato) (A.C. 2897).

Nella seduta del 17 novembre 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel dichiarare che la sua componente politica negherà la fiducia al Governo, stigmatizza la scelta dell'Esecutivo di ricorrere per l'ennesima volta alla questione di fiducia sul decreto-legge in esame, impedendo in tal modo il necessario confronto parlamentare. Esprime, quindi, un giudizio del tutto negativo sulle misure recate da un provvedimento d'urgenza che, tra l'altro, comporterà un incremento delle tariffe a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità dei servizi pubblici locali.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Nell'esprimere sconcerto per le modalità di discussione del provvedimento d'urgenza in esame, che sviliscono il ruolo del Parlamento, lamenta il ricorso, da parte dell'Esecutivo, all'ennesima questione di fiducia, sottolineando altresì che il decreto-legge non garantisce affatto il miglioramento della qualità del servizio idrico, ma è volto esclusivamente a favorire le lobby del settore. Dichiara, pertanto, che la sua componente politica negherà la fiducia al Governo.

FRANCESCO NUCARA (Misto-RRP). Espressa sostanziale condivisione in merito alla liberalizzazione di taluni servizi pubblici locali, atteso che si prevede l'affidamento ai privati della sola gestione di beni essenziali quale l'acqua, auspica l'estensione della suddetta misura anche ad altri settori, al fine di aprire il relativo mercato alla concorrenza e quindi recare vantaggio ai cittadini. Dichiara quindi che i deputati repubblicani voteranno la fiducia al Governo.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Sottolineata la necessità di rendere più efficiente e meno onerosa la gestione dei servizi pubblici locali, giudica del tutto strumentali i rilievi critici formulati dall'opposizione Pag. VIsulle misure recate dal decreto-legge in esame. Nel dichiarare, quindi, che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia al Governo, ribadisce la stima e il sostegno del Movimento per le autonomie all'operato dell'Esecutivo, ritenendo peraltro opportuno colmare, a partire dall'esame della legge finanziaria, il divario esistente tra le diverse aree del Paese.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Rilevato che l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo mortifica il ruolo del Parlamento, giudica altresì inadeguato lo strumento della decretazione d'urgenza in riferimento ai temi oggetto del decreto-legge in esame. Nell'esprimere forte contrarietà alla privatizzazione della gestione del servizio idrico, che appare in controtendenza rispetto a quanto avviene negli altri Paesi europei, paventa il rischio che tale scelta favorisca il controllo del territorio da parte delle organizzazioni criminali. Dichiara pertanto che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

MARIO TASSONE (UdC). Esprime perplessità sulle motivazioni addotte a giustificazione della posizione dell'ennesima questione di fiducia.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

MARIO TASSONE (UdC). Lamentata quindi la ripetuta prevaricazione delle prerogative del Parlamento, esprime dubbi circa la costituzionalità del provvedimento in esame, che reca misure caotiche, disorganiche e non attinenti all'adempimento di obblighi comunitari, segnatamente in riferimento ad un settore delicato come quello dei servizi pubblici locali, la cui auspicata liberalizzazione andrebbe più opportunamente demandata ad una riforma organica. Pur condividendo peraltro l'esigenza di assicurare a tutti il diritto di accesso ai servizi idrici, auspica comunque la razionalizzazione del servizio di erogazione dell'acqua, anche attraverso l'istituzione di un ente di regolazione del settore; dichiara infine che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel sottolineare che il ricorso alla questione di fiducia è riconducibile alla necessità di garantire l'approvazione di un provvedimento di particolare importanza, giudica del tutto strumentali i rilievi critici formulati dall'opposizione, ricordando che gli interventi delineati stabiliscono, tra l'altro, il principio dell'autonomia gestionale del soggetto gestore del servizio idrico integrato e della piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche. Nell'invitare, quindi, la maggioranza ad adoperarsi fattivamente al fine di varare in tempi certi riforme essenziali per il Paese, in particolare in materia di giustizia e in direzione di una modifica in senso federale dell'ordinamento statale, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PAOLO FONTANELLI (PD). Giudicata grave la decisione del Governo di blindare il provvedimento d'urgenza in esame, ritiene che il ricorso all'ennesima questione di fiducia leda le prerogative parlamentari e dimostri in modo palese lo stato confusionale in cui versa la maggioranza; manifesta quindi rammarico per il mancato recepimento della richiesta, avanzata dal suo gruppo, di stralciare l'articolo 15 in materia di servizi pubblici locali, che non ha alcuna attinenza con l'adempimento di obblighi comunitari. Espresse, inoltre, forti critiche sulla disciplina concernente la privatizzazione del settore idrico, rileva che sarebbe stato necessario predisporre una complessiva riforma organica dei servizi pubblici locali, con l'obiettivo di garantire, tra l'altro, maggiore efficienza nella loro erogazione. Dichiara infine che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

NICOLA FORMICHELLA (PdL). Evidenziato il forte impegno del Governo nel garantire il necessario adempimento di Pag. VIIobblighi comunitari, anche a fronte delle numerose procedure di infrazione avviate nei confronti del nostro Paese, sottolinea l'inadeguatezza dei Regolamenti parlamentari, che non garantiscono un tempestivo esame della legge comunitaria e dei provvedimenti volti ad adeguare l'ordinamento interno alla normativa comunitaria. Auspica a tal fine una organica riforma delle procedure di esame di tali provvedimenti, preannunziando la presentazione di specifiche proposte legislative, la cui approvazione giudica di fondamentale importanza al fine di evitare che l'Italia sia sottoposta ad ulteriori procedure d'infrazione. Dichiara infine che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 590
Maggioranza 296
Hanno risposto 320
Hanno risposto no 270

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

Sull'ordine dei lavori.

LUCIA CODURELLI (PD). Lamenta gli atti lesivi dei diritti degli insegnanti posti in essere da un sindaco della provincia di Lecco.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Giudica infondati i rilievi critici formulati dal deputato Codurelli.

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire al Governo di procedere ad una compiuta valutazione degli ordini del giorno presentati.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che il Governo abbia avuto a disposizione tutto il tempo necessario per valutare gli ordini del giorno presentati.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Quartiani, giudica del tutto inaccettabile la richiesta di sospensione della seduta formulata dal Governo, ritenendo piuttosto preferibile rinviare alla seduta di domani la trattazione degli ordini del giorno.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel ritenere che il Governo sarà pronto entro breve tempo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati, giudica comunque legittima la richiesta formulata dal sottosegretario Cossiga.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Richiamate la determinazioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, invita il Pag. VIIIGoverno quantomeno ad iniziare l'espressione del parere sugli ordini del giorno, accantonando quelli per i quali reputa necessario un approfondimento.

RAFFAELE FITTO, Ministro per i rapporti con le regioni. Accetta gli ordini del giorno Zeller n. 2, Marinello n. 5, Cosenza n. 6, Cota n. 7, Reguzzoni n. 8, Nicola Molteni n. 9, Vanalli n. 10 e De Camillis n. 38.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Maurizio Turco n. 3, Mariani n. 23, Damiano n. 27, Bellanova n. 28, Libè n. 40 e Tassone n. 42.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno De Micheli n. 26, Fluvi n. 32, Fiorio n. 33, Zucchi n. 36, Marco Carra n. 37, Anna Teresa Formisano n. 44, Ruvolo n. 46, Gozi n. 47 e Delfino n. 48.
Accoglie altresì come raccomandazione, purché riformulato, l'ordine del giorno Margiotta n. 29.
Non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Brugger n. 1 (non accettato dal Governo) e respinge l'ordine del giorno Peluffo n. 4.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede la ripetizione della votazione dell'ordine del giorno Brugger n. 1, in occasione della quale il dispositivo di voto di alcuni deputati non ha funzionato.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL) e CARMELO PORCU (PdL). Segnalano il malfunzionamento delle rispettive postazioni di voto in occasione della prima votazione.

Intervengono il deputato MASSIMO VANNUCCI (PD), il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ALDO BRANCHER, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Vannucci n. 11, nonché il deputato DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Scilipoti n. 12 e Messina n. 13.

Intervengono i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), MAURO LIBÈ (UdC), GABRIELLA CARLUCCI (PdL), LUDOVICO VICO (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), MARIO PEPE (PdL), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), ERMETE REALACCI (PD), PIETRO FRANZOSO (PdL), IVAN ROTA (IdV), ANTONIO DISTASO (PdL), EUGENIO MAZZARELLA (PD), MARCO CAUSI (PD), ANGELO CERA (UdC), MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD) e FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Piffari n. 14.

Intervengono i deputati FEDERICO PALOMBA (IdV), SANDRA ZAMPA (PD), BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), ISIDORO GOTTARDO (PdL), SALVATORE MARGIOTTA (PD) e GIULIO SANTAGATA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Leoluca Orlando n. 15.

Interviene il deputato DAVID FAVIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Favia n. 16.

Interviene il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Pietro n. 17.

Interviene il deputato CARLO MONAI (IdV).

Pag. IX

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Monai n. 18.

Interviene il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Borghesi n. 19 (non accettato dal Governo).

Interviene il deputato GIUSEPPE CONSOLO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Paladini n. 20.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Evangelisti n. 21 e Donadi n. 22.

Interviene il deputato ALESSANDRO BRATTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli ordini del giorno Bratti n. 24 e Viola n. 25 (non accettati dal Governo).

Intervengono il deputato CESARE DAMIANO (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 27, nonché i deputati EDMONDO CIRIELLI (PdL), MATTEO BRIGANDÌ (LNP) e ROBERTO GIACHETTI (PD), che prospetta la possibilità di rinviare il seguito della trattazione degli ordini del giorno alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Rende noto che i competenti organi giudiziari brasiliani si sono pronunciati in senso conforme alla richiesta di estradizione in Italia di Cesare Battisti, esprimendo vivo apprezzamento per la proficua attività svolta in tal senso dal Governo.

OLGA D'ANTONA (PD). Si associa all'espressione di apprezzamento per la decisione relativa all'estradizione di Cesare Battisti, auspicando che analoga determinazione venga assunta nei confronti dell'ex brigatista Marina Petrella.

Si riprende la discussione.

Intervengono il Ministro per le politiche europee ANDREA RONCHI, che dichiara di poter accogliere come raccomandazione i restanti ordini del giorno precedentemente non accettati, ed i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), MASSIMO DONADI (IdV) e MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), CARMINE SANTO PATARINO (PdL), MARIO LOVELLI (PD), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), GIANLUCA BUONANNO (LNP), FRANCO CECCUZZI (PD) e GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD), nonché, per sollecitare la risposta ad atti di sindacato ispettivo da loro presentati, i deputati MARCO ZACCHERA (PdL), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD) e IVANO STRIZZOLO (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 19 novembre 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 54).

La seduta termina alle 19,55.