Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 650 di giovedì 14 giugno 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantacinque.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 9,05, è ripresa alle 9,35.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2156: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (approvato dal Senato) (A.C. 4434-A ed abbinate).

Nella seduta del 13 giugno 2012 sono stati approvati gli articoli 10, 13 e 14 del disegno di legge, nel testo delle Commissioni, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo aveva posto la questione di fiducia.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative ritirate prima dell'inizio della seduta (vedi resoconto stenografico pag. 1).

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Propone di riprendere l'esame del provvedimento a partire dall'articolo 7.

(Esame dell'articolo 7)

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 7.251.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Si rimette all'Assemblea.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Osserva che l'emendamento Ferranti 7.251, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, è finalizzato esclusivamente ad un adeguamento di carattere formale del testo dell'articolo 7.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Ferranti 7.251.

ANNA ROSSOMANDO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 7, auspicando una sollecita approvazione del provvedimento nell'altro ramo del Parlamento.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 15)

PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Di Pietro 15.250 è stato ritirato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 15.

Pag. VI

(Esame dell'articolo 16)

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Esprime parere favore sull'emendamento Giovannelli 16.10, purché riformulato, e parere contrario sull'emendamento Di Pietro 16.61.

PRESIDENTE. Precisa che l'emendamento Di Pietro 16.61 non è segnalato.

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Concorda.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Giovannelli accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 16.10.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Giovannelli 16.10, nel testo riformulato, e l'articolo 16, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 17)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 17, al quale non sono riferiti emendamenti segnalati.

(Esame dell'articolo 18)

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Accetta l'emendamento 18.600 del Governo ed esprime parere contrario sull'emendamento Di Pietro 18.1.

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Concorda.

PRESIDENTE. Precisa che l'emendamento Di Pietro 18.1 non è segnalato.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 18.600 del Governo e l'articolo 18, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 19)

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Invita al ritiro degli emendamenti presentati.

PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Barbaro 19.3 è stato ritirato e che l'emendamento Di Pietro 19.1 non è segnalato.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'intendimento, a nome del suo gruppo, di fare proprio l'emendamento Barbaro 19.3, del quale richiama la rilevanza.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Esprime parere contrario sull'emendamento Barbaro 19.3.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.

SILVANO MOFFA (PT). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Barbaro 19.3.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Barbaro 19.3, fatto proprio dal gruppo Italia dei Valori, ed approva l'articolo 19.

ANGELA NAPOLI (FLpTP), Relatore per la II Commissione. Invita al ritiro di tutti gli articoli aggiuntivi, esprimendo altrimenti parere contrario.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Concorda.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 19, ad eccezione dell'articolo aggiuntivo Di Pietro 19.06.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 19.06.

Pag. VII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Di Pietro 19.06.

(Votazione dell'articolo 20)

IDA D'IPPOLITO VITALE (UdCpTP). Richiamate le ragioni che hanno indotto la propria parte politica a ritirare l'emendamento Tassone 20.2, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 20.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Auspica che le risorse disponibili siano impiegate per contrastare più efficacemente i fenomeni di corruzione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 20.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, sospende brevemente la seduta per consentire ai rappresentanti del Governo una congiunta valutazione degli ordini del giorno presentati.

La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,25.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia, e FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Accettano, purché riformulati, gli ordini del giorno Bernardini n. 3, Di Biagio n. 5, Tassone n. 8, Garagnani n. 10, Moroni n. 14, Messina n. 20, Rota n. 22, Piffari n. 23, Monai n. 24, Favia n. 25, Palagiano n. 26, Di Giuseppe n. 32, Di Pietro n. 33, Paladini n. 34, Barbato n. 35, Porcino n. 37 e Pagano n. 38.
Accolgono come raccomandazione l'ordine del giorno Leoluca Orlando n. 36.
Invitano al ritiro degli ordini del giorno Donadi n. 19, Evangelisti n. 27 e Aniello Formisano n. 29.
Non accettano l'ordine del giorno Scilipoti n. 4.
Accettano, infine, i restanti ordini del giorno.

(In assenza di osservazioni, gli ordini del giorno dei quali il Governo ha proposto una riformulazione si intendono riformulati secondo le indicazioni dei rappresentanti del Governo).

Intervengono i deputati RITA BERNARDINI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 3, BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), che accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Di Biagio n. 5, MARIO TASSONE (UdCpTP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 8, e FABIO GARAGNANI (PdL), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Garagnani n. 10.

Interviene il deputato DANIELE GALLI (FLpTP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Donadi n. 19.

Intervengono il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 20, e il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione FILIPPO PATRONI GRIFFI, che conferma il parere.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Messina n. 20.

Interviene il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 23.

Pag. VIII

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Evangelisti n. 27 e Aniello Formisano n. 29.

Interviene il deputato ALFREDO MANTOVANO (PdL), che accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Pagano n. 38, chiedendone la votazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Pagano n. 38, nel testo riformulato.

Intervengono i deputati BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP) e VINCENZO D'ANNA (PT).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Granata n. 42.

Intervengono i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP), GIUSEPPE FALLICA (Misto-G.Sud-PPA) e DAVID FAVIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Franceschini n. 43 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Ricordato che per le 12 è prevista la ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale, avverte che la seduta sarà sospesa fino a tale ora.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato SANDRA ZAMPA (PD), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo.

La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 12.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto finale)

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge in esame, rivendicando l'atteggiamento responsabile della propria parte politica in occasione della triplice votazione fiduciaria nonostante le numerose riserve nutrite sul merito del provvedimento. Richiama, altresì, alcuni aspetti positivi dello stesso, tra cui la qualificazione del traffico transfrontaliero dei rifiuti come attività a rischio di infiltrazioni mafiose e la garanzia di indipendenza delle nomine politiche dei dirigenti della pubblica amministrazione, pur ritenendo eccessivamente indeterminata la fattispecie del traffico di influenze illecite.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NPSud). Espresso un giudizio negativo sull'incomprensibile linea politica adottata dal Governo, che ha recato gravi danni ai cittadini ed al Sud del Paese, invita l'Esecutivo ad attivarsi per garantire la trasparenza della pubblica amministrazione ed evitare una deleteria politicizzazione della magistratura.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul provvedimento in esame, ritiene che il Governo abbia agito per il meglio in riferimento al grave problema della corruzione, che rappresenta un pesante freno allo sviluppo economico; reputa inoltre che l'inasprimento delle pene e lo strumento della delazione non appaiono la soluzione migliore al predetto problema, ritenendo preferibile intervenire con azioni preventive da parte di una pubblica amministrazione più efficiente.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge in esame, dando atto al Ministro della giustizia del non agevole compito di mediazione e di sintesi Pag. IXpregevolmente assolto durante il complesso iter del provvedimento, del quale richiama la straordinaria rilevanza in considerazione delle gravi emergenze economiche e sociali del Paese, anche al fine di recuperare credito e autorevolezza alla politica e di attuare impegni assunti dall'Italia a livello internazionale.

GIANFRANCO MICCICHÈ (Misto-G.Sud-PPA). Espressa incredulità per l'introduzione del reato di traffico di influenze illecite, in merito al quale auspica una riconsiderazione, paventando altrimenti il rischio di indebite interferenze della magistratura nell'attività politica, dichiara che la sua componente politica non esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel denunciare l'ipocrisia sottesa al provvedimento in esame, ritiene incomprensibile l'atteggiamento di quei deputati che approveranno il predetto testo pur avendo manifestato una certa contrarietà a talune disposizioni in esso contenute. Osserva quindi come appaiano particolarmente deleterie le disposizioni recate dall'articolo 2, in materia di arbitrato, che è attualmente la principale fonte di inquinamento del contenzioso con la pubblica amministrazione. Espressa inoltre netta contrarietà all'articolo 4-bis, che reca sostanzialmente un meccanismo di favore volto a creare un sistema poco trasparente di attribuzione di incarichi dirigenziali pubblici, paventa le negative conseguenze che potrebbero derivare dalle misure adottate in materia di incandidabilità dei condannati, di cui all'articolo 10, che, limitando nel tempo per i politici tale divieto, infrangono il principio di uguaglianza tra i cittadini. Denuncia infine l'intendimento della politica di reintrodurre un sistema di impunità per i parlamentari.

VINCENZO D'ANNA (PT). Nell'esprimere la netta contrarietà della propria parte politica al deprecabile e dilagante fenomeno corruttivo, ritiene, tuttavia, che una specifica e organica normativa di contrasto alla corruzione dovrebbe essere apprestata dal legislatore dopo una ridefinizione in senso liberale dei compiti e del ruolo dello Stato, che riduca gli ambiti dei poteri pubblici nei quali si annida la piaga della corruzione. Dichiara, pertanto, l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

ANGELA NAPOLI (FLpTP). Dichiara che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in esame nella consapevolezza di dover dotare il nostro Paese di efficaci norme anticorruzione non solo in attuazione di convenzioni internazionali, ma soprattutto per contrastare un fenomeno che sottrae ingenti risorse allo Stato e si è ormai annidato anche nella pubblica amministrazione. Giudicato, quindi, poco incisivo il testo licenziato dal Senato, dà atto al Governo di aver contribuito a migliorarlo sensibilmente, pur manifestando perplessità su alcune parti del provvedimento, come quella relativa ai tempi della delega in materia di incandidabilità, la cui disciplina peraltro non sarà quella prevista dal codice etico varato dalla Commissione antimafia, nonché alla mancata introduzione dell'autoriciclaggio. Auspica, infine, che il disegno di legge venga sollecitamente approvato anche dall'altro ramo del Parlamento.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Evidenziato come l'adozione del provvedimento in esame, sul quale il suo gruppo esprimerà un voto favorevole, palesi quanto il fenomeno della corruzione sia radicato nella società, manifesta rammarico per i tre voti di fiducia necessari per sbloccare l'iter del disegno di legge, pur comprendendo le ragioni che hanno indotto il Governo a tale decisione. Espresse, quindi, perplessità su talune misure contenute nel testo, segnatamente in materia di reati contro il bene pubblico, di incandidabilità e di corruzione tra privati, sulle quali preannunzia che il suo gruppo presenterà proposte emendative nel corso dell'esame al Senato, sottolinea come il provvedimento rappresenti un importante passo in avanti in funzione di un più efficace contrasto alla Pag. Xcorruzione, allineando l'Italia agli altri Paesi europei, come sollecitato da diversi organismi internazionali.

NICOLA MOLTENI (LNP). Dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che giudica un'occasione mancata per il Governo e per la maggioranza che lo sostiene di apprestare una normativa che, contrastando gli effetti devastanti della corruzione su crescita e sviluppo, costituisca anche uno strumento di riscatto e di recupero di autorevolezza della politica. Stigmatizzato, quindi, l'ennesimo ricorso alla posizione della questione di fiducia, che ha compresso il dibattito parlamentare per motivi inerenti ai contrasti interni alla maggioranza, richiama l'importante contributo della propria parte politica alla stesura del testo originario del disegno di legge, nonché il determinante apporto recato al miglioramento dello stesso, con particolare riferimento all'inasprimento delle sanzioni penali e all'introduzione di nuove fattispecie di reato. Nel rivendicare, infine, l'impegno da sempre profuso dalla Lega Nord nel contrasto al deprecabile fenomeno della corruzione, paventa il rischio che la normativa in esame rimanga inattuata (Commenti - Il Presidente richiama all'ordine i deputati Giorgio Conte e Menia).

DARIO FRANCESCHINI (PD). Richiamati i commenti superficiali e le strumentalizzazioni politiche registratesi con riferimento al provvedimento in esame, giudica le norme in esso contenute indispensabili per fronteggiare la crisi economica in atto, reputando peraltro necessario promuovere il risanamento civile e valoriale del Paese. Nel ringraziare quindi il Governo e i componenti le Commissioni di merito per il proficuo lavoro svolto, ricorda il fattivo contributo del suo gruppo al miglioramento del testo originario del disegno di legge in discussione, le cui norme non incidono sui processi in corso che vedono coinvolti illustri politici. Nel ritenere infine ulteriormente migliorabili tali misure nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, in particolare prevedendo specifiche norme antiriciclaggio e l'incandidabilità per il soggetti condannati in primo grado per i reati di mafia, auspica la ricostruzione di un tessuto di regole condivise e di valori unificanti per la democrazia, riservando il confronto parlamentare ai temi di natura politica.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Ricordato che la propria parte politica si è sempre distinta nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, evidenzia come nella società siano diffusi sia forme di corruzione parcellizzata sia un uso politico della giustizia che hanno inciso negativamente sull'economia e sulle istituzioni del Paese. Lamentato che il ricorso alla fiducia ha impedito di migliorare taluni aspetti del testo che suscitano perplessità, in particolare riguardo ai reati di corruzione per induzione e di traffico di influenze illecite, sui quali preannunzia l'impegno del suo gruppo a modificare il provvedimento al Senato, invita il Governo a non ricorrere allo strumento fiduciario con riferimento alle norme in materia di responsabilità civile dei magistrati.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIANCARLO LEHNER (PT) e LUCIO BARANI (PdL).

GIULIA BONGIORNO (FLpTP), Presidente della II Commissione. Propone talune correzioni di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 39).

PRESIDENTE. Evidenziato l'elevato numero di correzioni di forma proposte, riterrebbe opportuno demandarne l'eventuale recepimento all'altro ramo del Parlamento, a meno che ogni deputato possa averne compiuta conoscenza.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Ritiene preferibile, anche alla luce dei precedenti parlamentari, procedere al recepimento delle correzioni di forma proposte dal presidente della II Commissione.

Pag. XI

PRESIDENTE. Nel ribadire che si tratta di correzioni formali, ritiene comunque che ogni deputato debba esserne a conoscenza.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Nel ritenere inusuale la quantità delle correzioni di forma proposte, invita la Presidenza a demandarne il recepimento all'altro ramo del Parlamento.

PRESIDENTE. Premesso che la Presidenza non ha assunto alcuna decisione, rileva che, ove le correzioni proposte fossero ritenute di natura non formale, ciò dovrebbe essere eccepito ai sensi dell'articolo 90 del Regolamento.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del proprio gruppo a recepire le correzioni formali al testo proposte dal presidente della II Commissione, delle quali dichiara di avere avuto tempestivamente contezza.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Precisa che il Comitato dei diciotto ha convenuto all'unanimità sul carattere formale delle correzioni proposte.

PRESIDENTE. Invita il presidente della II Commissione a riprendere la lettura delle correzioni di forma.

GIULIA BONGIORNO (FLpTP), Presidente della II Commissione. Prosegue la lettura delle correzioni di forma proposte al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 42).

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Chiede chiarimenti su una delle correzioni di forma proposte.

GIULIA BONGIORNO (FLpTP), Presidente della II Commissione. Ribadisce il carattere meramente formale delle correzioni proposte al testo.

PRESIDENTE. Richiamato il disposto dell'articolo 90 del Regolamento, avverte che sottoporrà le correzioni di forma proposte al voto dell'Assemblea.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva le correzioni di forma proposte.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n.4434-A.

PRESIDENTE. Dichiara assorbite le abbinate proposte di legge.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2800, recante disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi.
(Così rimane stabilito).

Avverte che, per consentire alla medesima Commissione di procedere all'abbinamento richiesto dall'articolo 77 del Regolamento, sono trasferite in sede legislativa anche le proposte di legge nn. 1255, 1881, 2251, 2394 e 4655.

Modifica nella composizione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte del Comitato per la legislazione il deputato Carlo Monai, in sostituzione del deputato Deodato Scanderebech.
Avverte altresì che, cessando conseguentemente l'onorevole Scanderebech dalle funzioni di segretario del Comitato, sulla base dei criteri stabiliti dalla Giunta Pag. XIIper il Regolamento del 16 ottobre 2001 tali funzioni sono attribuite all'onorevole Beatrice Lorenzin.

La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantatré.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

LAURA GARAVINI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-01523, sui tempi per l'adozione dei regolamenti attuativi previsti dall'articolo 99 del «codice antimafia» relativi all'istituzione della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia.

CARLO DE STEFANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato LAURA GARAVINI (PD), che esprime apprezzamento per l'intenzione del Governo di dare sollecitamente impulso all'istituzione della banca dati richiamata nell'atto ispettivo.

LUCIO BARANI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-01531, concernente elementi in merito alla annunciata soppressione della prefettura di Massa-Carrara.

SAVERIO RUPERTO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato LUCIO BARANI (PdL), che, nel dichiararsi soddisfatto della rassicurante risposta, auspica il mantenimento della prefettura di Massa-Carrara.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01521, sulle iniziative di competenza volte a chiarire l'applicazione della disposizione che attribuisce il 60 per cento dei seggi alla coalizione vincente nelle elezioni comunali.

SAVERIO RUPERTO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato MASSIMO POLLEDRI (LNP), che, nel ringraziare il sottosegretario per la puntualità della risposta, si dichiara insoddisfatto, ritenendo opportuna l'emanazione di una nuova circolare che tenga conto dei più recenti orientamenti giurisprudenziali.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra l'interpellanza Di Pietro n. 2-01526, concernente chiarimenti in merito alla richiesta di cassa integrazione avanzata dalla Sigma Tau e iniziative volte a salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali dello stabilimento di Pomezia.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato GIOVANNI PALADINI (IdV), che ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, in particolare per quanto attiene al recupero delle trattative relative alla negoziazione evocata nell'atto ispettivo.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Illustra l'interpellanza Rainieri n. 2-01527, concernente chiarimenti in ordine ai costi per l'allaccio alle reti dei servizi pubblici essenziali nei territori colpiti dai recenti eventi sismici e interventi per il contenimento di tali oneri.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), che, nel dichiararsi abbastanza soddisfatto della risposta, stigmatizza la scarsa umanità e l'esasperazione burocratica evidenziate dalle società di servizi evocate nell'atto ispettivo, invitando peraltro il Governo a sostenere adeguatamente i territori colpiti dal recente terremoto.

Pag. XIII

PAOLO FONTANELLI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-01532, sulle iniziative conseguenti alla chiusura del Palazzo della Sapienza di Pisa e della biblioteca universitaria.

ROBERTO CECCHI, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato PAOLO FONTANELLI (PD), che, nel ringraziare il sottosegretario per una risposta che giudica parzialmente rassicurante, sottolinea l'urgenza di ricercare soluzioni idonee a garantire la permanenza del patrimonio culturale evocato nell'atto ispettivo nel Palazzo della Sapienza di Pisa o in una struttura collocata nel centro della città.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Illustra la sua interpellanza n. 2-01542, concernente iniziative per garantire un'adeguata gestione integrata del ciclo dei rifiuti in Calabria.

TULLIO FANELLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdCpTP, che, nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara insoddisfatto di una risposta che non induce ad ottimismo, invitando peraltro il Governo ad una profonda riflessione sulla questione del ciclo dei rifiuti in Calabria, che, a suo avviso, pone interrogativi di ordine economico, morale e gestionale.

VINCENZO GIBIINO (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-01522, concernente iniziative volte a salvaguardare il mercato automobilistico italiano, con particolare riferimento al settore delle auto di lusso.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato VINCENZO GIBIINO (PdL), che, nel ritenere difficilmente raggiungibile l'obiettivo della detraibilità dell'IVA pari al 100 per cento per le auto aziendali, sottolinea la contrazione delle vendite nel settore delle auto di lusso imputabile all'introduzione del superbollo, auspicando un proficuo incontro tra il Governo e le categorie interessate al fine di ricercare un'adeguata soluzione alle problematiche evocate nell'atto ispettivo.

FRANCESCO BOCCIA (PD). In accordo con il rappresentante del Governo, chiede di rinviare alla prossima settimana lo svolgimento della sua interpellanza n. 2-01530.

PRESIDENTE. Preso atto dell'assenso del rappresentante del Governo, avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Boccia n. 2-01530 è rinviato ad altra seduta.
Avverte altresì che anche lo svolgimento dell'interpellanza Benamati n. 2-01533 è rinviato ad altra seduta.

MARCO CAUSI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-01544, concernente criteri adottati per le nomine nel consiglio di amministrazione di Eur Spa da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 68). - Replica il deputato MARCO CAUSI (PD), che giudica imbarazzante la risposta, in particolare perché non sono stati chiariti i criteri in base ai quali sono stati scelti i membri del consiglio di amministrazione di Eur Spa.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge nn. 2135 e 4117, recanti norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole.

Pag. XIV

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 18 giugno 2012, alle 16.

(Vedi resoconto stenografico pag. 70).

La seduta termina alle 17.