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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 664 di mercoledì 11 luglio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantasei.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 74 del 2012: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e 29 maggio 2012 (A.C. 5263-A/R).

Nella seduta del 10 luglio 2012 è stato approvato l'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel nuovo testo approvato dalla Commissione a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ALESSANDRO BRATTI (PD), MASSIMO MARCHIGNOLI (PD), SILVANA MURA (IdV), GIANLUCA BENAMATI (PD), GABRIELE ALBONETTI (PD), FABIO GARAGNANI (PdL), GABRIELE CIMADORO (IdV), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e ENZO RAISI (FLpTP).

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Garagnani n. 2, Romele n. 4, Marchignoli n. 5, Garofalo n. 6, Tommaso Foti n. 14, Galli n. 15, Borghesi n. 17, Cimadoro n. 19, Miglioli n. 29, Bernini Bovicelli n. 30, Lanzarin n. 34 e Mazzuca n. 42.
Accetta, altresì, i restanti ordini del giorno presentati.

(Gli ordini del giorno per i quali il Governo ha proposto una riformulazione, in assenza di opposizioni, si intendono riformulati in conformità al parere espresso dal rappresentante del Governo).

Intervengono il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che ribadisce il parere precedentemente espresso, e nuovamente il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 2. Intervengono inoltre il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Romele n. 4, accettata dai presentatori, il deputato MASSIMO MARCHIGNOLI (PD) e nuovamente il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Marchignoli n. 5, accettata dai presentatori, nonché i deputati SILVANA MURA (IdV), GAETANO PORCINO (IdV), MANUELA LANZARIN (LNP), che Pag. VI accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 34, e MASSIMO POLLEDRI (LNP).

PRESIDENTE. Atteso che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha stabilito che le dichiarazioni di voto finale avranno inizio alle 12, sospende la seduta fino a tale ora.

La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 12,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

(Dichiarazioni di voto finale)

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Nell'esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal recente sisma, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, che pone le basi per consentire ai cittadini residenti nelle aree interessate dal terremoto di fare ritorno nelle proprie abitazioni e alle imprese di riavviare le attività produttive, preannunziando un'attenta vigilanza sulla concreta attuazione delle misure previste.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-NPSud). Stigmatizzato l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte di un Esecutivo che finora non ha mostrato segnali di attenzione verso il Sud del Paese, dichiara che la sua componente politica, per senso di solidarietà, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione del decreto-legge volto ad assicurare aiuti alle popolazioni colpite dai recenti eventi sismici.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel giudicare equilibrato il provvedimento d'urgenza in esame, sul quale la sua componente politica esprimerà convintamente voto favorevole, ritiene condivisibile la decisione di prorogare i termini della dichiarazione dello stato di emergenza, che rappresenta, a suo avviso, un segnale di attenzione del Governo alle popolazioni colpite dal recente sisma. Reputa inoltre apprezzabili le modalità individuate per reperire le risorse necessarie nella prima fase dell'emergenza.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Sottolineata la fierezza del popolo emiliano, cui rivolge sentimenti di vicinanza, manifesta apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente sul provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il convinto voto favorevole della sua componente politica. Rileva, inoltre, la necessità di un ulteriore intervento legislativo organico che avvii la ricostruzione delle zone colpite dal sisma e sostenga il rilancio produttivo di aree strategiche per il Paese.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel giudicare opportuno e tempestivo il decreto-legge in esame, esprime apprezzamento per le modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente con il contributo di tutti i gruppi parlamentari, manifestando amarezza per la posizione della questione di fiducia da parte dell'Esecutivo, che ha probabilmente impedito l'espressione di un voto unanime da parte dell'Assemblea. Richiamati, quindi, gli aspetti maggiormente positivi del provvedimento d'urgenza, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul relativo disegno di legge di conversione, auspicando solleciti interventi di solidarietà e sostegno anche per i cittadini del Mezzogiorno.

MASSIMO DONADI (IdV). Nel dichiarare il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul decreto-legge in esame, che rappresenta un atto di solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma del maggio scorso, ritiene che le misure da esso recate rappresentino solo un primo passo per affrontare l'emergenza, atteso che si impone il rapido varo di ulteriori provvedimenti, volti in particolare a sospendere la riscossione dei tributi e ad escludere dalle politiche di tagli alla spesa pubblica i comuni colpiti dal terremoto. Nel tracciare Pag. VIIun bilancio totalmente negativo dell'operato del Governo, ritiene che tale situazione sia conseguenza della incapacità decisionale dell'Unione europea e delle politiche fallimentari dell'Esecutivo, a causa delle quali i giovani non riusciranno a trovare il primo impiego, il fenomeno degli esodati sarà perpetuato e l'alta pressione fiscale si tradurrà in un'economia fortemente iniqua verso le fasce sociali più deboli.

ROBERTO MARMO (PT). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, vicinanza e solidarietà alle popolazioni duramente colpite dal recente sisma, rivolge un sentito ringraziamento a tutti gli organi dello Stato e ai volontari per la tempestività e la professionalità dimostrate nella fase emergenziale. Nel giudicare positivamente il provvedimento d'urgenza in esame, sottolinea l'esigenza di avviare una fase di ricognizione della realtà edilizia del Paese, al fine di porre le basi per una seria e capillare politica di prevenzione antisismica. Nell'invitare, infine, il Governo a valutare un ulteriore posticipo delle scadenze tributarie per le imprese, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ENZO RAISI (FLpTP). Rivolto un ringraziamento ai membri della Commissione di merito e ai rappresentanti dell'Esecutivo per il proficuo lavoro svolto, giudica fuori luogo le polemiche sul ricorso alla questione di fiducia, volta unicamente a consentire una rapida conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame, come richiesto dalle popolazioni interessate. Richiamate, quindi, le numerose disposizioni apprezzabili recate dal decreto-legge, che permetterà la ripresa di un sistema produttivo d'eccellenza, ritiene migliorabili quelle relative alla deroga al Patto di stabilità interno ed alla proroga del pagamento dei tributi. Dichiara, infine, il convinto voto favorevole del suo gruppo.

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Nel rilevare come il recente sisma abbia gravemente danneggiato il sistema produttivo delle aree colpite, in particolare nel settore agroalimentare, evidenzia come in tale vicenda Governo e Parlamento abbiano mostrato senso di responsabilità e come gli italiani abbiano dato esempio di grande solidarietà. Invita altresì l'Esecutivo a garantire, una volta superata la fase emergenziale, l'erogazione dei fondi necessari per le attività di ricostruzione, reputando indispensabile l'adozione di misure volte a consentire alle imprese la ripresa delle attività. Ritiene quindi che tale vicenda debba costituire l'occasione per attuare politiche di prevenzione affinché si possa dare sicurezza alle popolazioni ed evitare che si registri ancora un alto numero di vittime al ripetersi di analoghe calamità.

GIOVANNI FAVA (LNP). Pur esprimendo apprezzamento per l'accoglimento di modifiche migliorative, proposte anche dal suo gruppo, nel corso dell'iter in sede referente del provvedimento d'urgenza in esame, manifesta rammarico per la scarsa entità delle risorse stanziate a favore delle zone terremotate, che ritiene una discriminazione rispetto al trattamento riservato in passato ad altre aree del Paese e che non offre una prospettiva di ripresa economica dei territori interessati. Lamentate, altresì, le strumentalizzazioni conseguenti alla scelta della propria parte politica di negare la fiducia al Governo, dichiara comunque il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando l'adozione di successivi provvedimenti volti a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del Nord colpite dai recenti eventi sismici.

MANUELA GHIZZONI (PD). Ricordati i catastrofici eventi sismici che hanno segnato indelebilmente aree produttive strategiche per il Paese, esprime soddisfazione per l'ampia condivisione, avulsa da interessi elettoralistici, raggiunta dalle forze politiche sul provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo; ne richiama quindi gli aspetti salienti, segnatamente l'apprezzabile governance della crisi messa in atto coinvolgendo i livelli decisionali più vicini Pag. VIIIai cittadini, nonché attribuendo funzioni commissariali al presidente della regione. Nel lamentare, tuttavia, il mancato allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno per le aree colpite dal sisma e la sospensione troppo breve degli adempimenti fiscali, tributari e contributivi, sottolinea la necessità di incrementare le risorse stanziate a sostegno delle popolazioni interessate, nonché di varare un ampio programma di prevenzione, nelle more dell'adozione di una futura legge-quadro recante norme per affrontare le calamità naturali. Manifesta, infine, apprezzamento per la diffusa solidarietà espressa della società civile e dalle istituzioni civili e religiose in riferimento ai predetti eventi sismici.

TOMMASO FOTI (PdL). Nel sottolineare l'importanza che le misure adottate dal Governo per far fronte alle gravi conseguenze del recente sisma si dimostrino adeguate alle esigenze del tessuto produttivo delle aree colpite, che rappresenta un settore di eccellenza della nostra economia, dà atto al Governo di aver mostrato nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza un atteggiamento collaborativo. Nel ritenere comunque che permangano irrisolte alcune questioni, evidenzia come il fondo per la ricostruzione si dimostrerà insufficiente nel medio-lungo periodo e come si renderà necessario prorogare ulteriormente il decreto ministeriale per il differimento dei termini per gli adempimenti fiscali, nonché prevedere la detraibilità dei costi di ricostruzione sostenuti dalle imprese e derogare ai vincoli del Patto di stabilità interno per i comuni colpiti dal sisma. Nel rivendicare quindi al suo gruppo le modifiche migliorative apportate al provvedimento d'urgenza, sul quale dichiara voto favorevole, reputa infondate le critiche rivolte a chi ha operato nella fase di emergenza del terremoto de L'Aquila, sollecitando l'adozione di leggi speciali per tale calamità e per il sisma del maggio scorso.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL).

TOMMASO FOTI (PdL), Relatore. A nome dei componenti del Comitato dei nove, che hanno acquisito l'assenso dei presidenti dei rispettivi gruppi parlamentari, propone una correzione di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 32).
(Così rimane stabilito).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5263-A/R.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato EMANUELE FIANO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono, altresì, sull'ordine dei lavori i deputati DAVID FAVIA (IdV), GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE), PIPPO GIANNI (PT), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP) e MARCO MAGGIONI (LNP), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati PAOLO CORSINI (PD) e MARIO TASSONE (UdCpTP).

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIUSEPPE RUVOLO (PT). Illustra l'interrogazione Moffa n. 3-02378, concernente Pag. IXchiarimenti in ordine agli adempimenti contributivi derivanti dall'interpretazione del contratto collettivo provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Agrigento.

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 38). - Replica il deputato SILVANO MOFFA (PT), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, dichiara di non potersi ritenere pienamente soddisfatto, invitando il Governo ad intervenire nei confronti di chi ha irrogato ingiustificate sanzioni.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-02379, sugli elementi in merito all'andamento del risparmio derivante dalla riforma del sistema previdenziale.

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 39). - Replica il deputato SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD), che, nel ringraziare il Ministro per la chiarezza della risposta, sottolinea la necessità di un patto generazionale, per effetto del quale una parte del risparmio derivante dalla riforma del sistema previdenziale dovrebbe essere destinata alle nuove generazioni.

ELENA CENTEMERO (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02380, sulle iniziative per chiarire gli ambiti di competenza dello Stato e quelli propri delle regioni in materia di istruzione.

FRANCESCO PROFUMO, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 41). - Replica il deputato ELENA CENTEMERO (PdL), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatta della risposta, invita il Governo, in sede di concertazione con i soggetti interessati, a tenere conto dell'autonomia dei singoli istituti scolastici, in un contesto di razionalizzazione e di contenimento della spesa pubblica.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-02381, sulle iniziative per garantire la continuità della produzione nello stabilimento Alcoa di Portovesme e per salvaguardare i livelli occupazionali.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV), che chiede al Governo di intervenire con maggiore decisione presso l'Unione europea e nei confronti dell'ENEL per garantire la continuità produttiva di Alcoa, determinante per la ripresa economica del territorio regionale e strategica per lo sviluppo dell'intera Nazione.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02382, sugli intendimenti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in relazione alla revoca dell'attuale commissario straordinario dell'Aero Club d'Italia, alla luce di presunte irregolarità nella gestione dell'ente.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLpTP), che, nel lamentare l'assenza del Ministro competente per materia, manifesta sconcerto per l'inerzia del Governo nel rimuovere il commissario straordinario dell'Aero Club d'Italia, il quale si trova in una situazione di incompatibilità.

PRESIDENTE. Invita il deputato Raisi ad usare un linguaggio consono all'Aula.

GIANLUCA FORCOLIN (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02383, sui dati relativi al gettito incassato per effetto dell'applicazione dell'IMU con la prima rata di giugno 2012.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato GIANLUCA FORCOLIN (LNP), che, neldichiararsi Pag. Xparzialmente soddisfatto dei dati forniti, non condivide il fatto che l'IMU non sostituisca altri tributi, diversamente da quanto previsto dal provvedimento in materia di federalismo fiscale, invitando il Governo ad intensificare i controlli sugli immobili non censiti al fine di recuperare ulteriore gettito.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02384, concernente chiarimenti in merito all'esenzione delle scuole paritarie dal pagamento dell'IMU.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48). - Replica il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP), che, nel ribadire la natura non commerciale delle scuole paritarie, invita il Governo ad approfondire la problematica oggetto dell'atto ispettivo, adottando, se necessario, norme legislative che garantiscano l'esenzione dal pagamento dell'IMU per le predette scuole.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Illustra la sua interrogazione n. 3-02385, concernente chiarimenti sulla possibilità per i comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti di gestire il servizio di segreteria comunale in forma associata con l'unione di comuni di cui fanno parte.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50). - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE), che, nel sottolineare che la gestione del servizio di segreteria comunale nella forma proposta dall'atto ispettivo comporterebbe un notevole risparmio di spesa, auspica che la prefettura di Torino riveda la risposta precedentemente fornita.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantasei.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3305, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 63 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale (approvato dal Senato) (A.C. 5322).

Nella seduta del 9 luglio 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che prima dell'inizio della seduta sono state ritirate tutte le proposte emendative a prima firma del deputato Girlanda.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 51).

(Esame dell'articolo unico)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD) e GABRIELE CIMADORO (IdV).

GIANCARLO MAZZUCA (PdL), Relatore. Pur manifestando rammarico per la sostanziale impossibilità di apportare modifiche al testo in considerazione della prioritaria esigenza di garantire la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

ALFREDO MANTOVANO (PdL). Accede all'invito al ritiro di tutte le proposte emendative a sua prima firma, preannunziando la presentazione di ordini del giorno di analogo contenuto.

Pag. XI

SILVANO MOFFA (PT). Accede all'invito al ritiro degli emendamenti a prima firma del deputato Catone, il cui contenuto sarà trasfuso in un ordine del giorno.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Lamentata la sostanziale impossibilità di apportare modifiche migliorative al testo in esame, che reca misure di natura assistenzialista nei confronti di imprese, fra le quali vi sono anche i giornali di partito, richiama le finalità del suo emendamento 1.24.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 1.24.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.17.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 1.17.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Auspica l'approvazione del suo emendamento 1.25, volto a garantire l'erogazione di sovvenzioni pubbliche ad imprese editoriali realmente presenti sul territorio.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zazzera 1.25 e 1.18.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Auspica l'approvazione del suo emendamento 1.26, di cui richiama il contenuto.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zazzera 1.26 e 1.19.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Evidenzia come il suo emendamento 1.27 sia volto a rendere più stringenti i criteri per l'erogazione dei finanziamenti pubblici alle testate editoriali nazionali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 1.27.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Ritira il suo emendamento 1.11.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Ricorda che l'emendamento Borghesi 1.14 è volto ad introdurre misure di tutela dei lavoratori delle cooperative editoriali, manifestando la disponibilità a ritirarlo qualora il Governo si impegni ad accettare un ordine del giorno di contenuto analogo.

PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Preannunzia l'intendimento del Governo di accettare un ordine del giorno dal contenuto analogo a quello dell'emendamento Borghesi 1.14.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Preso atto della disponibilità del Governo, ritira l'emendamento Borghesi 1.14.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo assume analogo impegno in riferimento agli emendamenti Zazzera 1.20 e 1.21.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Ritira i suoi emendamenti 1.20 e 1.21 ed evidenzia come l'emendamento Borghesi 1.15 sia volto a far sì che l'erogazione di finanziamenti pubblici valorizzi le imprese che privilegiano l'assunzione di giornalisti a tempo indeterminato.

PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ribadisce l'intendimento del Governo di accettare gli ordini del giorno vertenti sulla materia oggetto degli emendamenti Borghesi 1.15 e 1.16.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro degli emendamenti Borghesi 1.15 e 1.16.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 1.28.

Pag. XII

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama le finalità sottese al suo emendamento 1.22, soppressivo del comma 7-bis dell'articolo 1, introdotto durante l'iter presso il Senato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Zeller 1.12 e Zazzera 1.22.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.23, soppressivo del comma 7-ter dell'articolo 1, del quale richiama le finalità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Zeller 1.13 e Zazzera 1.23.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama le ragioni per le quali, con l'emendamento Borghesi 1-bis.2, si propone la soppressione dell'articolo 1-bis del provvedimento d'urgenza in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 1-bis.2 e 1-bis.3 e Zazzera 1-bis.5.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Borghesi 1-bis.4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 1-bis.4.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1-bis.6.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 1-bis.6.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Zeller 2.11.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 2.13 e Zazzera 2.16.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama il contenuto dell'emendamento Borghesi 2.14 volto a ridurre l'importo dei contributi pubblici ai quali possono attingere le singole testate giornalistiche, in una logica di riduzione della spesa pubblica.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 2.14, Zazzera 2.17, Borghesi 2.15 e Zazzera 2.18.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità dei suoi emendamenti 2.19, 2.20 e 2.21.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zazzera 2.19, 2.20 e 2.21.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.22.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zazzera 2.22 e 2.25.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Zeller 2.12.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama il contenuto del suo emendamento 2.23.

PRESIDENTE. Avverte che la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, già convocata per le 17,30, è differita alle 18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 2.23.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.24, soppressivo del comma 5-bis dell'articolo 2.

Pag. XIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 2.24.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Precisa le ragioni per le quali, con il suo emendamento 3.4, si propone la soppressione dei commi 5-bis e 5-ter dell'articolo 3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Barbaro 3.2 e Zazzera 3.4.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 4.2.

ENZO RAISI (FLpTP). Sottolinea l'importanza del codice a barre di cui si prevede l'utilizzazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 4.2.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ALDO DI BIAGIO (FLpTP), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), e SILVANO MOFFA (PT).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Irrogazione di sanzioni ai sensi dell'articolo 60 del Regolamento.

PRESIDENTE. Comunica che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione odierna, ha preso in esame le espressioni e il comportamento del deputato Francesco Barbato nel corso della seduta dell'Assemblea del 3 luglio 2012 ed ha deliberato di irrogare al medesimo deputato la massima sanzione possibile ai sensi del Regolamento, consistente nella censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per un periodo di 15 giorni di seduta, con decorrenza immediata dalla giornata di oggi.
Ricorda che, ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del Regolamento, le decisioni in tema di sanzioni adottate dall'Ufficio di Presidenza sono comunicate all'Assemblea e in nessun caso possono essere oggetto di discussione.
Invita il deputato Francesco Barbato a lasciare l'Aula in ottemperanza alla decisione adottata dall'Ufficio di Presidenza (Il deputato Barbato ottempera all'invito del Presidente).

Si riprende la discussione.

PAOLO PELUFFO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati, alcuni dei quali troveranno applicazione nella normativa secondaria e nel disegno di legge delega in materia, rilevando l'insussistenza di problemi inerenti la copertura finanziaria del provvedimento d'urgenza in esame.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Interviene il deputato ALFREDO MANTOVANO (PdL), che insiste per la votazione degli ordini del giorno Frassinetti n. 19, Murgia n. 20 e del suo ordine del giorno n. 21.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli ordini del giorno Frassinetti n. 19, Murgia n. 20 e Mantovano n. 21.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Pag. XIV

Discussione del disegno di legge S. 3331, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 67 del 2012: Disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati e del Consiglio generale degli italiani all'estero (approvato dal Senato) (A.C. 5342).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DANIELE GALLI (FLpTP), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che dispone una ulteriore proroga del rinnovo dei COMITES e, conseguentemente, del CGIE, in attesa di una riforma di tali organismi, che auspica sia sollecitamente varata. Sottolinea inoltre che la finalità del decreto-legge è quella di razionalizzare la spesa pubblica destinata a garantire l'operatività dei predetti organismi, rappresentativi degli italiani all'estero.

MARIO BARBI (PD), Relatore. Osservato preliminarmente che il testo trasmesso dal Senato risulta significativamente diverso rispetto a quello iniziale predisposto dal Governo, evidenzia i problemi sottesi all'ennesima proroga che incide negativamente sulla rappresentatività e sull'operatività degli organismi elettivi degli italiani all'estero. Ricordati quindi i miglioramenti apportati al provvedimento d'urgenza in discussione, innanzitutto sotto il profilo della tecnica legislativa, in ordine alla previsione del regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 400 del 1988, sottolinea il recupero, almeno parziale ma significativo, a favore degli italiani all'estero dei fondi previsti nel bilancio del corrente anno per lo svolgimento delle elezioni oggetto della proroga. Nel ritenere, infine, che il decreto-legge in discussione rappresenti un punto di mediazione tra diverse esigenze, rileva l'opportunità che l'Esecutivo e il Parlamento razionalizzino finalmente la materia.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel lamentare che la permanenza in carica degli organismi oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione senza procedere a nuove elezioni rappresenta un vulnus dal punto di vista democratico, esprime rilievi critici sulla natura di mera proroga e sull'approccio esclusivamente finanziario sottesi al testo in esame, sottolineando altresì le difficoltà di ordine pratico che potrebbero derivare dal ricorso al voto elettronico. Preannunzia infine che il suo gruppo esprimerà voto contrario.

MARCO FEDI (PD). Richiamata la difficile fase congiunturale attraversata dal Paese, sottolinea l'impatto severo anche sugli italiani residenti all'estero delle rigorose riforme strutturali varate dal Governo, segnatamente in materia pensionistica. Rileva, in tal senso, che il provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale preannunzia il voto favorevole del suo gruppo, presenta molteplici profili critici, con particolare riferimento alla mancata quantificazione dei costi derivanti dall'introduzione del voto elettorale all'estero e alle stesse modalità di tali procedure informatiche, lamentando, altresì, che si sia sostanzialmente introdotta in modo surrettizio una riforma delle modalità di elezione degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero. Preannunzia, infine, la presentazione di uno specifico atto di indirizzo volto a impegnare il Governo a rimodulare la spesa del Ministero degli affari esteri nell'ambito della cosiddetta spending review.

STEFANO ALLASIA (LNP). Nel ritenere che con il provvedimento d'urgenza in discussione il Governo non si sia assunto un'effettiva responsabilità riformatrice ma abbia alimentato un inutile spreco di risorse, che si sarebbero potute più opportunamente utilizzare all'interno del Paese, manifesta un orientamento contrario al decreto-legge in esame.

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MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel ritenere che la proroga disposta dal decreto-legge in discussione determini la sospensione dell'esercizio di un diritto da parte degli italiani residenti all'estero, manifesta riserve e perplessità sulle disposizioni recate dal testo in esame, che peraltro determinerà modesti risparmi di spesa, rilevando che sarebbe stata eventualmente opportuna una revisione generale della materia relativa alla rappresentanza dei nostri connazionali che vivono al di fuori del territorio nazionale; reputa inoltre necessario un chiarimento da parte del Ministro degli affari esteri sulla predetta tematica, auspicando, al riguardo, l'individuazione di un percorso improntato a maggiore trasparenza.

ENRICO PIANETTA (PdL). Richiamata la rilevanza delle funzioni svolte dai COMITES nelle relazioni con le rappresentanze diplomatiche e consolari ai fini dello sviluppo culturale, sociale e civile delle comunità di italiani residenti all'estero, esprime disagio per il necessario e ulteriore rinvio delle scadenze elettorali dei loro organismi di rappresentanza, manifestando, tuttavia, apprezzamento per la previsista introduzione del voto elettronico, che consentirà un rilevante risparmio di risorse pubbliche. Evidenziato, altresì, che le nuove modalità informatiche di voto saranno definite attraverso un regolamento, nel rispetto del principio di segretezza preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame.

LAURA GARAVINI (PD). Manifesta la propria totale contrarietà al provvedimento d'urgenza in discussione, anche se, in ossequio alle indicazioni del suo gruppo, preannunzia che esprimerà voto favorevole.

FRANCO NARDUCCI (PD). Nell'osservare che il testo trasmesso dal Senato è significativamente diverso da quello originario presentato dal Governo, evidenzia come l'ennesima proroga da esso recata rappresenti un deficit di democrazia, atteso che il mancato rinnovo dei COMITES incide sulla qualità delle funzioni esercitate ed impedisce alle giovani generazioni di farvi parte. Pur ritenendo ancora migliorabile il testo del decreto-legge in discussione, si riserva di esprimere il proprio orientamento di voto, condizionato da motivazioni etiche e dal profondo rispetto del senso di democrazia.

FABIO PORTA (PD). Espresso rammarico per l'ennesimo rinvio della scadenza elettorale degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero, richiama l'impegno profuso dalla sua parte politica all'epoca del precedente Esecutivo per l'immediato rinnovo dei predetti organismi, ritenendo prioritari i temi riguardanti la promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo, lo status di piena cittadinanza dei cittadini espatriati, nonché l'aggiornamento sul versante legislativo delle tutele socio-previdenziali di tali cittadini. Richiamati, quindi, gli emendamenti migliorativi presentati dalla sua parte politica durante l'iter in sede referente, preannunzia la presentazione di specifici atti di indirizzo, segnatamente in riferimento alle dotazioni finanziarie e alle modalità di voto. Paventa, infine, il rischio che le risorse stanziate dal provvedimento d'urgenza in discussione siano parzialmente assorbite dalle voci di spesa della rete diplomatica e consiliare italiana all'estero.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

STAFFAN de MISTURA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolineate preliminarmente le difficoltà della materia oggetto del decreto-legge in discussione, rileva come il complicato ma costruttivo dibattito svoltosi al Senato abbia migliorato il testo originario, auspicando altresì che anche alla Camera possa registrarsi un proficuo confronto parlamentare.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

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Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la IX Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 4574, recante modifica all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 122, concernente la disciplina dell'attività di autoriparazione.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali e nomina del relativo presidente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali il deputato Antonio Palagiano, in sostituzione del deputato Leoluca Orlando, cessato dal mandato parlamentare.
Comunica, altresì, che il Presidente della Camera ha nominato presidente della suddetta Commissione il deputato Antonio Palagiano, in sostituzione del deputato Leoluca Orlando.

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica la modifica dell'attuale calendario dei lavori dell'Assemblea predisposta a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 94).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 12 luglio 2012, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 95).

La seduta termina alle 19,20.