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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della X Commissione permanente
(Attività produttive, commercio e turismo)
X Commissione

SOMMARIO

Martedì 5 maggio 2009


INTERROGAZIONI:

5-00512 Compagnon: Adeguamento del prezzo del carburante all'andamento del prezzo del petrolio ... 89
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 93

5-00546 Allasia: Situazione di crisi della azienda piemontese «Carrozzeria Bertone» ... 89
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 95

5-00757 Simonetti e Buonanno: Situazione di crisi della cartiera Ermolli di Biella ... 89
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 96

5-00853 Vignali: Perfezionamento della procedura di erogazione dei contributi relativi al I bando Artigiani ... 89
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 98

5-01007 Andrea Orlando: Ricollocazione dei dipendenti in mobilità della ditta SP.EL. Srl ... 89
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 99

5-01020 Lulli e Vico: Richiesta di adozione di misure straordinarie di sostegno per piccole e medie imprese ... 90
ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 101

SEDE REFERENTE:

Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi. C. 326 Stefani, C. 1010 Raisi e C. 2032 Mattesini (Seguito dell'esame e rinvio) ... 90
ALLEGATO 7 (Emendamenti approvati in commissione) ... 102

RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO:

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 su «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese («Small Business Act»). Doc. XII, n. 194 (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 125 del regolamento, e approvazione della risoluzione n. 8-00042) ... 91
ALLEGATO 8 (Risoluzione approvata dalla commissione) ... 103

SEDE CONSULTIVA:

Legge comunitaria 2008. C. 2320 Governo, approvato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione - Parere su emendamenti) ... 91
ALLEGATO 9 (Parere sugli emendamenti e articoli aggiuntivi al disegno di legge) ... 106

ERRATA CORRIGE ... 91

X Commissione - Resoconto di martedì 5 maggio 2009


Pag. 88


INTERROGAZIONI

Martedì 5 maggio 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 13.05.


Pag. 89

5-00512 Compagnon: Adeguamento del prezzo del carburante all'andamento del prezzo del petrolio.

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Angelo COMPAGNON (UdC), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta lamentando, in particolare, il ritardo con cui il prezzo del carburante si adegua alla riduzione del prezzo del petrolio. Ritiene che il Governo dovrebbe svolgere una più incisiva azione di monitoraggio del mercato petrolifero al fine di rendere più trasparenti le componenti dei prezzi petroliferi.

5-00546 Allasia: Situazione di crisi della azienda piemontese «Carrozzeria Bertone».

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Stefano ALLASIA (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Esprime perplessità sul futuro della società «Carrozzeria Bertone», lamentando che la regione Piemonte non ha finora preso in considerazione la grave crisi in cui versa l'azienda che rappresenta un importante bacino di occupazione per l'intera provincia di Torino. Auspica quindi che il Governo possa intervenire per definire un nuovo piano di rilancio dell'azienda in grado di fornire serie prospettive di continuità occupazionale.

5-00757 Simonetti e Buonanno: Situazione di crisi della cartiera Ermolli di Biella.

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Roberto SIMONETTI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto dell'impegno del Governo ad affrontare la situazione di crisi della cartiera Ermolli e ad aprire un tavolo di confronto tra le parti per esaminare eventuali situazioni di conflittualità.

5-00853 Vignali: Perfezionamento della procedura di erogazione dei contributi relativi al I bando Artigiani.

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Raffaello VIGNALI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta auspicando che sia velocemente emanato il decreto ministeriale che consente il pagamento dell'ultima parte del contributo relativo al I bando Artigiani.

5-01007 Andrea Orlando: Ricollocazione dei dipendenti in mobilità della ditta SP.EL. Srl.

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Andrea ORLANDO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Esprime apprezzamento per la proposta del Ministero dello sviluppo economico di sottoscrivere un Protocollo d'intesa al fine di favorire nuovi insediamenti industriali e nuovi posti di lavoro nell'area interessata dalla crisi della SP.EL Srl. Giudica tuttavia non convincente la ricostruzione della vicenda fornita nella risposta del Governo, ritenendo che non sia stata svolta un'adeguata azione di monitoraggio della procedura straordinaria e, in particolare, delle condizioni che hanno consentito alla SP.EL Srl l'acquisizione della fabbrica e dell'area su cui sorge lo stabilimento industriale. Lamenta altresì che nella risposta non sia indicata una data certa per la sottoscrizione del Protocollo d'intesa, soprattutto in considerazione dei ripetuti comportamenti dilatori che hanno caratterizzato le scelte della proprietà.


Pag. 90

5-01020 Lulli e Vico: Richiesta di adozione di misure straordinarie di sostegno per piccole e medie imprese.

Il sottosegretario Adolfo URSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Andrea LULLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Sottolinea che l'attività dell'Istituto nazionale per il commercio estero (ICE) non può essere condizionata dagli stanziamenti straordinari perché si rischia di rendere inefficaci gli interventi in favore delle imprese che operano sui mercati internazionali. Rileva altresì che il controllo e la ristrutturazione della spesa pubblica non possono essere effettuati con i tagli lineari che, soprattutto in un momento di crisi, rischiano di penalizzare importanti attività produttive.

Andrea GIBELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.40.

SEDE REFERENTE

Martedì 5 maggio 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 13.40.

Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.
C. 326 Stefani, C. 1010 Raisi e C. 2032 Mattesini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 aprile 2009.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che è pervenuto anche il parere della VII Commissione. Ricorda che il relatore, nella seduta del 17 marzo 2009, ha presentato alcuni emendamenti volti a recepire le condizioni poste dalla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Catia POLIDORI (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere favorevole su tutti gli emendamenti presentati dal relatore.

Andrea LULLI (PD) dichiara voto favorevole a nome del proprio gruppo.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 9.1, 26.1, 35.1, 37.1 e 38.1 del relatore (vedi allegato 7).

Catia POLIDORI (PdL), relatore, chiede di verificare se sussistano le condizioni per il trasferimento del provvedimento in sede legislativa.

Andrea GIBELLI, presidente, si riserva di verificare la sussistenza delle condizioni di cui all'articolo 92, comma 6, del Regolamento per il trasferimento alla sede legislativa del provvedimento in oggetto.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.50.

RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

Martedì 5 maggio 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 13.50.


Pag. 91

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 su «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese («Small Business Act»).
Doc. XII, n. 194.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 125 del regolamento, e approvazione della risoluzione n. 8-00042).

La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 aprile scorso.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che sono pervenuti i prescritti pareri da parte delle Commissioni III e XIV.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, illustra un'ulteriore riformulazione della propria risoluzione che intende recepire le osservazioni svolte dai colleghi nel corso della discussione (vedi allegato 8).

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime il parere favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione.

Ludovico VICO (PD) esprime apprezzamento per l'ulteriore riformulazione della risoluzione e dichiara voto favorevole del proprio gruppo.

La Commissione approva all'unanimità la risoluzione che assume il numero 8-00042.

La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 5 maggio 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 13.55.

Legge comunitaria 2008.
C. 2320 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione. - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame degli emendamenti al provvedimento trasmessi dalla XIV Commissione.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che il presidente della XIV Commissione ha trasmesso alcuni emendamenti presentati alla legge comunitaria ai fini dell'espressione del parere da parte della Commissione. Fa presente che nel caso di espressione di parere favorevole, ancorché con condizioni o osservazioni, la XIV Commissione potrà respingere gli emendamenti solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale. Viceversa, nel caso in cui la Commissione esprimesse parere contrario sugli emendamenti, la XIV Commissione non potrebbe procedere oltre nell'esame dei medesimi. Avverte quindi che gli emendamenti Pini 38.6, Torazzi 38.7, 38.5, 38.3, e 38.4 e l'articolo aggiuntivo Abrignani 39.01 sono stati ritirati.
In sostituzione del relatore Torazzi, esprime parere contrario su tutte le restanti proposte emendative (vedi allegato 9).

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 17 marzo 2009, a pagina 218, prima colonna, sesta riga, il


Pag. 92

numero: «1.1» è sostituito dal seguente: «9.1».
Prima colonna, ottava riga, il numero: «1.2» è sostituito dal seguente: «26.1».
Seconda colonna, terza riga, il numero: «1.3» è sostituito dal seguente: «35.1».
Seconda colonna, settima riga, il numero: «1.4» è sostituito dal seguente: «37.1».
Seconda colonna, sedicesima riga, il numero: «1.5» è sostituito dal seguente: «38.1».

X Commissione - Martedì 5 maggio 2009


Pag. 93

ALLEGATO 1

5-00512 Compagnon: Adeguamento del prezzo del carburante all'andamento del prezzo del petrolio.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Ministero dello Sviluppo Economico effettua un regolare monitoraggio dell'andamento dei prezzi dei petroliferi di largo uso, attraverso una rilevazione settimanale, che tende a verificare, anche attraverso un confronto su base europea, che i prezzi praticati siano adeguati alle oscillazioni del costo del petrolio.
Tale costante monitoraggio ha evidenziato un raffreddamento della dinamica dei prezzi dovuto, essenzialmente, al calo delle quotazioni del prezzo del petrolio che ha provocato una diminuzione del costo industriale dei carburanti.
Circa l'adeguamento dei prezzi dei carburanti all'andamento della quotazione del petrolio si evidenzia che:
i prezzi dei carburanti seguono nella loro dinamica gli andamenti dei corrispondenti prodotti raffinati (benzina e gasolio) scambiati sui mercati petroliferi internazionali (rilevati dal Platts) le cui tendenze non sempre coincidono con quelle del greggio e vanno valutate su un periodo di tempo significativo, diverso rispetto alla singola settimana o giorno;
due anni orsono (il 9 marzo 2007), il petrolio Brent era quotato 46,31 euro/barile mentre, il 9 marzo 2009, la stessa quotazione è risultata pari a 35,22 euro/barile, con una diminuzione percentuale del 23,9 per cento.
La variazione in diminuzione del prezzo del petrolio, espresso in euro, a distanza di due anni, fa, tuttavia, seguito ad un lungo periodo di tensioni sul prezzo che, a partire dal mese di maggio 2007 e fino a metà dello scorso luglio, hanno mostrato un andamento sistematicamente crescente fino a raggiungere la quotazione massima il 4 luglio 2008, quando il Brent Dated fu quotato 91,34 euro/barile;
per quanto concerne la benzina, la variazione annuale del «prezzo Italia» industriale, cioè il prezzo al consumo al netto della componente fiscale (accisa ed IVA), dal 10 marzo 2008 (0,593 euro/litro) al 9 marzo 2009 (0,403 euro/litro), risulta pari a -32,0 per cento;
per quanto concerne il gasolio auto, la variazione annuale del «prezzo Italia» industriale, cioè il prezzo al consumo al netto della componente fiscale (accisa ed IVA) dal 10 marzo 2008 (0,681 euro/litro) al 9 marzo 2009 (0,425 euro/litro) risulta pari a -37,6 per cento;
sulla differenza della variazione percentuale tra il prezzo del greggio e quello della benzina, va rilevato che la variazione del greggio incide solo sulla componente industriale del prezzo della benzina, non avendo alcun impatto sull'accisa che resta immutata e sulla relativa IVA.

Circa gli effetti del «caro benzina» sul bilancio delle famiglie e delle aziende italiane, si evidenzia che il calo dell'inflazione, registrato in quest'ultimo periodo, rappresenta un indubbio sollievo ai bilanci soprattutto delle famiglie, pur in un quadro di preoccupazione per il rallentamento dell'economia globale. Inoltre, la recente riduzione dei prezzi dei prodotti energetici e delle bollette di luce e gas consentirà alle famiglie di spendere, nell'anno in corso, certamente meno rispetto ai picchi del 2008.


Pag. 94


Riguardo ad una possibile riduzione delle accise, si fa presente che tale misura è stata disposta con il Decreto Ministeriale del 7 marzo 2008 recante «Riduzione delle aliquote di accisa sui prodotti energetici usati come carburanti ovvero come combustibili per riscaldamento per usi civili». Tale decreto, in applicazione dell'articolo 1, comma 290 della Finanziaria 2008, riduceva temporaneamente, cioè solo per il periodo dal 20 marzo fino al 30 aprile 2008, le accise sui carburanti (con un effetto di riduzione sulla componente fiscale del prezzo alla pompa pari a circa 2 centesimi al litro).
Successivamente, tale intervento è diventato automatico, in quanto la Legge 6 agosto 2008 n. 133, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», all'articolo 9 ha previsto, in materia di «Sterilizzazione dell'IVA sugli aumenti petroliferi», che la sterilizzazione dell'Iva sui prodotti petroliferi, introdotta dalla Finanziaria 2008, sia effettuata con Decreto del Ministro dell'Economia di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, ogni volta che si verifichino aumenti superiori al valore indicato esclusivamente nel DPEF.
Avendo il Governo fissato nel DPEF 2009-2013, per il 2008, il valore di riferimento del prezzo del greggio in misura elevata, 118 dollari al barile, le condizioni minime per l'applicazione della norma in questione non sono scattate.
In merito agli interventi del Governo per rendere meno gravoso per i cittadini il prezzo della benzina e più proporzionato al prezzo del greggio, si evidenzia, inoltre, che dal giugno 2008 è operativo il Tavolo permanente di confronto con i petrolieri, istituito per far fronte all'esigenza, attraverso il confronto con gli operatori e le categorie interessate, di trovare soluzioni in grado di incidere sulla struttura del settore e ridurre la distanza del costo industriale dei prodotti petroliferi tra l'Italia e gli altri paesi europei.
L'attività del Tavolo è stata orientata a promuovere, prioritariamente, il provvedimento di legge per rimuovere alcuni vincoli commerciali all'apertura di nuovi distributori, anche al fine di risolvere il contenzioso comunitario in atto, e a definire una nuova metodologia di analisi dell'andamento dei prezzi.
Al riguardo, si evidenzia che, con la legge n. 133, del 6 agosto 2008, articolo 83-bis, commi 17 e seguenti, si è proceduto alla riforma del settore della distribuzione dei carburanti, per rispondere pienamente ai profili contestati dall'Unione Europea nella procedura di infrazione 2004/4365, e si è avviato il chiarimento, a livello regionale, della immediata ed integrale applicazione della normativa in questione.
Alcune Regioni hanno, infatti, già diramato circolari esplicative in tal senso ai Comuni, agli operatori ed a tutti i soggetti interessati.
Si evidenzia, infine, che per la rilevazione prezzi, si è giunti all'adozione di una metodologia di analisi di andamento dei prezzi e del confronto con i 15 paesi dell'area euro, che tiene conto anche delle promozioni e delle offerte commerciali di benzina e gasolio.


Pag. 95

ALLEGATO 2

5-00546 Allasia: Situazione di crisi della azienda piemontese «Carrozzeria Bertone».

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue.
A seguito della dichiarazione dello stato d'insolvenza, la società «Carrozzeria Bertone» è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi del decreto legislativo 8 luglio 1999 n. 270, sussistendo per la stessa la prospettiva del recupero del riequilibrio economico e, con provvedimento del Ministro dello Sviluppo Economico, sono stati nominati i Commissari straordinari.
Successivamente, la procedura di amministrazione straordinaria è stata estesa anche alla Holding società Bertone S.p.A. e, come previsto dalla normativa in materia, con decreto del Ministro dello Sviluppo economico, in data 12 febbraio 2009, sono stati nominati, per tale società, i medesimi Commissari della Carrozzeria Bertone.
In data 26 novembre 2008 è stato autorizzato il programma di cessione della società Carrozzeria Bertone e, il successivo 24 marzo 2009, è stato autorizzato il programma integrativo di natura liquidatoria della società Holding Bertone S.p.A.
Sulle problematiche connesse alla crisi del gruppo Bertone, i Commissari, interpellati al riguardo, hanno riferito che si sono tenuti incontri a livello locale, alla presenza dell'assessore regionale all'industria e alla presenza dell'assessore al lavoro e che, incontri con i sindacati, si sono svolti anche presso la Regione. Inoltre, hanno riferito che si è tenuta una riunione del consiglio provinciale, interamente dedicata alla Carrozzeria Bertone.
Le vicende del Gruppo sono state seguite anche a livello nazionale in un incontro svolto presso il Ministero Sviluppo Economico alla presenza del Presidente della Provincia di Torino.
Attualmente, a seguito di autorizzazione ministeriale, i Commissari hanno dato avvio alla procedura di vendita per ambedue le società del gruppo in amministrazione straordinaria: Carrozzeria Bertone e Holding Bertone S.p.A. In data 7 aprile 2009 è stato, infatti, pubblicato, sul Corriere della Sera, il Sole 24 Ore ed il Financial Times, l'annuncio per l'acquisizione delle manifestazioni d'interesse e fissato il termine di trenta giorni per la loro acquisizione. A tali manifestazioni d'interesse dovrà, poi, seguire la presentazione delle offerte definitive.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ritiene che, per un'azienda che può ancora svolgere un ruolo importante nel settore dell'auto, sarà presto trovato un imprenditore che vorrà impegnarsi a rilanciare il Gruppo Bertone attraverso un valido piano di sviluppo e di risanamento.


Pag. 96

ALLEGATO 3

5-00757 Simonetti e Buonanno: Situazione di crisi della cartiera Ermolli di Biella.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'azienda Cartificio Ermolli SPA, costituita da due stabilimenti di Moggio Udinese (Udine) e Crevacuore (Biella), è stata ceduta dalla procedura di amministrazione straordinaria, con atto del 26 giugno 2006.
La cessione prevedeva il trasferimento degli immobili e delle attrezzature costituenti gli stabilimenti ed il trasferimento di n. 320 dipendenti, di cui n. 125 per lo stabilimento di Crevacuore e n. 195 per lo stabilimento di Moggio Udinese. Il progetto industriale, presentato unitamente all'offerta, prevedeva il mantenimento, per il biennio giugno 2006-2008, di almeno n. 125 dipendenti a Crevacuore e n. 195 dipendenti a Moggio Udinese.
Durante il biennio di osservazione, scaduto in data 30 giugno 2008, non sono state segnalate a questa Amministrazione particolari situazioni di inadempimento.
Infatti il Commissario Straordinario del Gruppo Ermolli, successivamente componente del Collegio Commissariale, nominato in data 24 aprile 2007, precisava che, anche nel corso dell'ultima riunione, tenutasi a Crevacuore, alla presenza delle Organizzazioni sindacali, i rappresentanti della proprietà avevano confermato sia il mantenimento dei livelli occupazionali sia gli investimenti previsti dal piano industriale. Il Commissario aveva segnalato unicamente difficoltà nell'acquisizione di ordini, per effetto della concorrenza e della difficoltà nel mercato della carta, conseguenti all'incremento dei costi delle materie prime e dell'energia.
Le stesse Organizzazioni sindacali hanno confermato che l'Azienda aveva proceduto ad effettuare gli investimenti previsti dal progetto industriale, in particolare nel reparto delle calandre e che i livelli occupazionali erano rispettati, seppure con l'adozione di una Cassa Integrazione Ordinaria a rotazione.
Nella relazione semestrale al 30 giugno 2008, i Commissari Straordinari, nell'evidenziare la scadenza del termine biennale previsto dal D.Lgs 270/199 per il monitoraggio sul rispetto del piano industriale e del mantenimento dei livelli occupazionali, precisavano che non risultano «fatti rilevanti, né omissis, né segnalazioni di sorta».
Gli stessi Commissari, su richiesta del competente Ufficio della Direzione Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, precisavano che solo dagli organi di stampa erano venuti a conoscenza delle difficoltà attuali dello stabilimento di Crevacuore, potendosi solo ipotizzare che esse fossero derivate dall'aggravamento della crisi del settore cartario. Crisi che ha indotto la proprietà a scelte industriali sulle quali, essendo scaduto il cosiddetto biennio di garanzia, la procedura non può attualmente interferire.
Non si può, inoltre, nascondere come, fin dall'ammissione della società Cartificio Ermolli alla procedura di amministrazione straordinaria, lo stabilimento di Crevacuore presentasse delle criticità, tanto che la Direzione del MiSE, competente per materia, aveva più volte ribadito delle perplessità in ordine alla fattibilità economica-finanziaria del progetto di piena ripresa produttiva dello stabilimento di Crevacuore.
Tuttavia, le manifestazioni di interesse pervenute alla procedura per tale stabilimento


Pag. 97

avevano fatto propendere per l'approvazione del programma di cessione anche per la sede di Crevacuore, così come proposto dal Commissario Straordinario.
Per quanto riguarda la possibile riconversione industriale della Società Ermolli, mediante l'utilizzo dei Fondi strutturali comunitari, si segnala che i programmi comunitari che prevedono incentivi alle imprese sono programmi a diretta gestione delle Regioni Piemonte e Friuli Venezia Giulia.
Per maggior precisione i suddetti programmi sono:
I Docup Obiettivo 2 (2000-2006). Sono ormai giunti a conclusione e per i quali è difficile prevedere possibilità di finanziamento, nonostante il termine finale per l'ammissibilità della spesa, su richiesta avanzata alla Commissione Europea dal Ministero dello Sviluppo Economico sarà prorogato al 30 giugno 2009.
I POR Fesr (2007-2013). A questo riguardo occorre precisare che la società Ermolli è qualificabile come «grande impresa» e può, quindi, beneficiare di eventuali finanziamenti solo a determinate condizioni, in sostanza gli investimenti debbono essere giustificati in termini di qualificato contenuto tecnologico e di ricaduta sulle filiere produttive. Inoltre le grandi imprese devono collaborare con le P.M.I., nel caso di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione.

I due Comuni di Crevacuore e di Moggio Udinese sono inseriti nella carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013, che è stata approvata con decisione comunitaria n. C(2008)893; in altre parole si trovano in un'area derogata ai sensi dell'articolo 87, 3, c del Trattato e pertanto possono essere oggetto di eventuali aiuti anche le grandi imprese; tali aiuti possono essere più elevati rispetto a quelli concessi a territori non derogati.
È opportuno segnalare, inoltre, che, in nessun caso, possono essere incentivate aziende in crisi e che la selezione delle aziende avviene sempre secondo una procedura di bando pubblico, demandata all'Autorità di Gestione dei POR - Struttura regionale responsabile del programma.
Da elementi forniti dal Ministero del Lavoro, risulta che, con decreto direttoriale del 23 febbraio 2009, è stato approvato il programma per crisi aziendale, relativamente al periodo dal 9 gennaio 2009 all'8 gennaio 2010, per l'unità produttiva di Moggio Udinese. Con il medesimo provvedimento è stata autorizzata la corresponsione del relativo trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti, per un massimo di 177 unità lavorative, per lo stesso sopraddetto periodo di tempo.
Risulta, inoltre, che i lavoratori dello stabilimento di Crevacuore hanno usufruito del trattamento CIGS, fino allo scorso 15 aprile 2009 e che, attualmente, sono in CIGS in deroga.
Il Ministero dello Sviluppo Economico continuerà a monitorare l'evolversi della vicenda, relativa alla Cartiera Ermolli, rendendosi disponibile, ove richiesto dalle parti, ad aprire un tavolo di confronto per esaminare eventuali situazioni di conflittualità.


Pag. 98

ALLEGATO 4

5-00853 Vignali: Perfezionamento della procedura di erogazione dei contributi relativi al I bando Artigiani.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione all'interrogazione in esame, si ritiene opportuno illustrare, in premessa, quanto dettato al riguardo dall'articolo 8-bis, comma 1, del decreto legge n. 81 del 2 luglio 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, cui fa riferimento anche l'onorevole interrogante.
La norma in questione dispone che, per i programmi agevolati ai sensi dell'articolo 1 del decreto legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, e successive modificazioni, per i quali, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 81/2007, non è stato emanato il decreto di concessione definitiva e non sono stati disposti gli accertamenti previsti dalle disposizioni vigenti, il decreto di concessione definitiva, a contenuto non discrezionale, è sostituito dall'atto di liquidazione a conguaglio emesso dalle banche concessionarie, secondo schemi definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto di natura non regolamentare.
Al riguardo, si precisa che il menzionato atto di liquidazione a saldo e a conguaglio, in quanto sostitutivo dell'atto di concessione definitiva è, a sua volta, atto non discrezionale e di diretta applicazione dalla normativa legislativa e regolamentare che disciplina la materia delle agevolazioni delle aree sotto utilizzate e consente la semplificazione della procedura.
Ciò premesso, in merito alla richiesta dell'onorevole interrogante, volta a sollecitare l'emanazione del decreto ministeriale di approvazione dello schema di liquidazione a saldo e conguaglio, per consentire ai piccoli e medi imprenditori, che hanno concluso i progetti del «1o Bando Artigiani», di ricevere il restante 10 per cento della seconda trance di contributo, si fa presente che il problema è da ritenersi risolto.
Il 3 dicembre 2008 è stato, infatti, adottato il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di natura non regolamentare, previsto dal decreto legge n. 81 del 2007, convertito, con modificazioni, in legge n. 127 del 2007, che approva lo schema di atto di liquidazione a saldo e a conguaglio, da redigere dalle banche concessionarie. Tale decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2009, n. 41.


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ALLEGATO 5

5-01007 Andrea Orlando: Ricollocazione dei dipendenti in mobilità della ditta SP.EL. S.r.l.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle richiesta degli Onorevoli interroganti, contenuta nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto, si rappresenta quanto segue.
La Ocean S.p.A. è stata posta, in data 3 giugno 2002, in Amministrazione Straordinaria, con esercizio dell'attività d'impresa nei due stabilimenti ubicati a Verolanuova (Brescia) e La Spezia.
In attuazione del programma di cessione, in data 7 marzo 2003, il complesso aziendale facente capo allo stabilimento di Verolanuova, è stato ceduto al Gruppo israeliano Elco Brandt, che ha riassorbito tutti i lavoratori facenti capo al ramo aziendale in questione.
Lo stabilimento di La Spezia, in data 5 febbraio 2004, è stato anch'esso ceduto, a una cordata d'imprenditori, la So.Fi.Spe. srl (poi divenuta San Giorgio Elettrodomestici srl) al prezzo di euro 3.650.000, con conservazione di tutti i posti di lavoro.
Dalla data del 3 maggio 2004 iniziava a decorrere il termine biennale, entro il quale, in forza dell'articolo 63 del decreto legislativo 270 del 1999, l'acquirente si era impegnato a garantire il mantenimento dei livelli produttivi, prefigurati nel piano industriale nonché, il livello occupazionale.
Nel corso del predetto biennio, si sono verificati i seguenti eventi.
La San Giorgio srl si è resa inadempiente rispetto agli impegni assunti in sede contrattuale sia con riferimento ai livelli produttivi che ai lavoratori occupati, cosicché i commissari straordinari, all'epoca in carica, sono stati autorizzati dal Ministero ad avvalersi della clausola risolutiva espressa, contenuta nel contratto di cessione del Ramo aziendale.
A seguito delle trattative intavolate con la società acquirente, la cui compagine sociale era nel frattempo mutata con l'ingresso, come socio di riferimento, di un esponente della famiglia Nocivelli, imprenditore storico della Ocean, si è pervenuti, previo accordo con le Organizzazioni sindacali, siglato in data 8 febbraio 2006, alla composizione della controversia, mediante un atto integrativo del contratto, che poneva a carico dell'acquirente, le seguenti obbligazioni:
proseguimento dell'attività d'impresa, nello stabilimento spezzino, fino al 30 ottobre 2008;
mantenimento, alla data del 30 ottobre 2008 di un organico di 160 lavoratori, con una tolleranza del 10 per cento al lordo di eventuali pensionamenti e dimissioni volontarie, in conformità dell'accordo sindacale, sottoscritto in data 8 febbraio 2006, con il beneficio della procedura di mobilità;
divieto, di alienazione e di iscrizioni di ulteriori ipoteche, sui beni immobili aziendali, senza il consenso dei commissari, nonché di trascrizioni di pignoramenti sino al 30 ottobre 2008, fatta eccezione per l'immobile a uso magazzino.

Alla luce di quanto sopra, emerge come, nell'ambito della Procedura di Amministrazione Straordinaria, sia stato garantito un periodo di quattro anni di mantenimento dell'attività e del livello occupazionale nello stabilimento di La Spezia.


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Nell'arco dell'ulteriore biennio, la gestione commissariale, ha compiuto l'attività di monitoraggio nel rispetto dei vincoli, come sopra, illustrati da parte della San Giorgio srl (nel frattempo divenuta Sp.El srl), rilevando, come la società acquirente, abbia mantenuto gli impegni assunti.
La procedura di Amministrazione Straordinaria, non dispone più, attualmente, di strumenti giuridici rispetto, alle decisioni assunte dalla società acquirente a decorrere dal 30 ottobre 2008.
In data 12 gennaio 2009, la proprietà ha comunicato alle parti sociali, la decisione di cessare l'attività a causa del perdurare della crisi aziendale.
In data 21 gennaio 2009, presso la Prefettura di La Spezia, al fine di esaminare congiuntamente la situazione di crisi venutasi a creare nell'unità produttiva della SP.EL, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa, in cui la società, si impegnava:
a trasformare la mobilità in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi e di conseguenza ad avviare tutte le procedure per la concessione della stessa; ai sensi della L. 223/91,
a mantenere la procedura di mobilità, solamente per quei lavoratori, che volontariamente richiedevano tale forma di esodo.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito della comunicazione di CIGS su citata e, al fine di ricercare possibili soluzioni, in data 27 gennaio 2009, ha predisposto un incontro al quale erano presenti, oltre alle parti coinvolte dalla vicenda, anche, le Istituzioni locali: i rappresentanti della Regione Liguria, della Provincia e il Comune di La Spezia.
Durante l'incontro, il MISE ha proposto, la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa, come iter negoziale, al fine di favorire nuovi insediamenti industriali e nuovi posti di lavoro, nell'area interessata dalla crisi della SP.EL di La Spezia.
È stato, inoltre, fornito a tutti i presenti all'incontro, una bozza di Protocollo d'Intesa, convenendo sull'opportunità di predisporre, un percorso concordato e finalizzato al riutilizzo industriale delle aree.
Inizialmente erano pervenute adesioni e proposte di modifica e di integrazione, alla bozza di Protocollo d'Intesa su citato, unicamente, da parte delle Istituzioni Locali e da parte delle Organizzazioni Sindacali.
In seguito, anche su sollecitazioni del Ministero, si è manifestata anche la volontà positiva della SP.EL, alla sottoscrizione dello stesso.
In particolare, relativamente alla sottoscrizione di un Accordo di Programma e alle risorse destinate all'attuazione dello stesso, queste potranno essere individuate, così come peraltro già previsto dal Protocollo di Intesa sopra citato, solo sulla base delle iniziative che saranno effettivamente cantierabili.
Il Ministero dello Sviluppo Economico s'impegnerà a promuovere interventi di rilancio del sito a livello nazionale con la normativa d'incentivazione esistente, al fine di assicurare l'insediamento di nuove attività produttive e il reimpiego dei lavoratori.
Le parti, con il supporto del MISE stanno, pertanto, perfezionando il testo definitivo del Protocollo che sarà sottoscritto nelle prossime settimane.
Il Ministero del Lavoro ha comunicato, infine, che la società in questione sta già anticipando la cassa integrazione guadagni ai lavoratori interessati (circa 148), unitamente ad una cifra pari a 150 euro al mese, quale anticipo, sul futuro incentivo all'esodo, così come previsto in sede di accordo con le parti sindacali del febbraio scorso.
Attualmente, in azienda lavorano circa 15 persone per la messa in sicurezza degli impianti.


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ALLEGATO 6

5-01020 Lulli e Vico: Richiesta di adozione di misure straordinarie di sostegno per piccole e medie imprese.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'atto in esame, gli onorevoli Interroganti rilevano l'insufficienza degli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria 2009 in favore dell'Istituto nazionale per il Commercio estero, sia per quanto riguarda le spese di funzionamento, che per la stessa attività promozionale, in un momento in cui la congiuntura internazionale richiede maggiori investimenti, a sostegno del nostro sistema produttivo nei mercati esteri.
Al riguardo, si ricorda che l'attuale contributo per il funzionamento dell'ICE, è conseguente alle misure di contenimento della spesa pubblica, che sono state approvate dal Parlamento e che applicano le stesse percentuali di abbattimento a tutte le amministrazioni finanziate dallo Stato, anche se le loro mission, per definizione, sono d'interesse collettivo.
La legge triennale di bilancio, tra l'altro, prevede che il contributo per il funzionamento sarà di 90.216 milioni di euro per l'anno 2009, 83.375 milioni di euro per l'anno 2010 e di 81.177 milioni di euro per l'anno 2011, mentre il contributo per l'attività promozionale sarà di 53.781 milioni di euro per l'anno 2009, di 55.346 milioni di euro per l'anno 2010 e di 42.145 milioni di euro per l'anno 2011.
Si sottolinea come sia previsto un incremento, in controtendenza, del fondo promozionale per l'anno 2010, determinato dalla necessità di cogliere la ripresa internazionale prevista dagli economisti).
Il Governo, proprio in considerazione della crisi economica che da mesi sta danneggiando il sistema produttivo italiano, ha previsto di integrare non soltanto il fondo per l'attività promozionale, a sostegno delle imprese, ma anche la dotazione di funzionamento dell'ICE, per assicurare che l'operatività sia sostenuta dalle migliori condizioni strutturali possibili.
A tal fine, come noto, il disegno di legge già approvato dalla Camera ed attualmente all'esame del Senato (AS 1195), dispone, tra le molte iniziative in favore dello sviluppo del sistema produttivo nazionale, di destinare all'ICE contributi straordinari per l'anno 2009, per un ammontare stimabile in 21 milioni di euro per i costi di funzionamento e in 25 milioni di euro per i costi dell'attività.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, convinto dell'importanza dell'attività svolta dall'Istituto, continuerà ad adoperarsi al fine di evitare il blocco dell'operatività dell'ICE, proprio per sostenere la competitività delle imprese italiane sui mercati esteri, così importante per l'economia dell'intero Paese.


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ALLEGATO 7

Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi (C. 326 Stefani, C. 1010 Raisi e C. 2032 Mattesini).

EMENDAMENTI APPROVATI IN COMMISSIONE
ART. 9.

Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
«5-bis. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica».
9. 1.Il Relatore.

ART. 26.

Sopprimere il comma 2.
26. 1.Il Relatore.

ART. 35.

Al comma 1, sostituire le parole: I proventi derivanti dall'applicazione delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 34 con le seguenti: I proventi derivanti dalle nuove sanzioni amministrative e dall'incremento delle sanzioni esistenti di cui all'articolo 34.
35. 1.Il Relatore.

ART. 37.

Al comma 1, sopprimere le parole da: e provvede a pubblicare fino alla fine del comma.
37. 1.Il Relatore.

ART. 38.

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
«4-bis. Al funzionamento del Comitato di cui al comma 1 si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica».
38. 1.Il Relatore.


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ALLEGATO 8

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 su «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese («Small Business Act»).
(Doc. XII, n. 194)

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La X Commissione,
premesso che:
la comunicazione adottata dalla Commissione europea il 25 giugno scorso, «Una corsia preferenziale per la piccola impresa», meglio nota come Small Business Act, riveste la massima importanza per le politiche di sostegno alle piccole e medie imprese le quali, oltre a rappresentare la parte prevalente delle imprese attive in Europa, garantiscono l'occupazione a 65 milioni di persone e producono oltre la metà del PIL dell'Unione europea;
la comunicazione riveste particolare interesse per il nostro Paese, considerato che il fenomeno delle piccole e medie imprese è particolarmente diffuso in Italia, costituendo la vera ossatura del tessuto produttivo nazionale;
la comunicazione merita apprezzamento anche per la sua tempestività, considerato che l'attuale congiuntura, contrassegnata dal peggioramento della crisi economica e finanziaria, può comportare difficoltà particolarmente gravi per le imprese di più limitata dimensione, maggiormente esposte al rischio di una contrazione del credito e degli ordinativi per la riduzione della domanda;
le piccole e medie imprese italiane hanno dimostrato una grande capacità di adattamento all'evoluzione dei mercati internazionali, attraverso la flessibilità che le contraddistingue, la ricerca di moduli organizzativi originali, a partire dalla costituzione di distretti, e la capacità di farsi promotrici di tecniche e processi innovativi. Più significativi progressi potrebbero essere conseguiti in presenza di politiche attive di sostegno alla ricerca e all'innovazione e di penetrazione nei mercati stranieri, riconoscendo a tal fine anche il valore delle politiche locali di sviluppo;
lo Small Business Act si propone di ricondurre ad una logica coerente ed organica i vari interventi a favore delle PMI;
la comunicazione risponde, inoltre, al criterio della sussidiarietà che implica il ricorso all'intervento delle istituzioni europee soltanto quando il livello nazionale non risulta adeguato o sufficiente allo scopo. Sulla base di questo criterio, vengono, infatti, distinti i compiti spettanti agli Stati membri da quelli che invece investono direttamente la competenza dell'Unione europea;
le indicazioni contenute nella comunicazione, per quanto concerne i compiti che vengono affidati alla competenza degli Stati membri, offrono al nostro legislatore l'occasione per aggiornare, ove necessario, la disciplina vigente, particolarmente frastagliata e spesso anche contraddittoria, in particolare per i dieci principi fondamentali intorno ai quali vengono organizzate le iniziative da adottare, che possono essere così sintetizzati:
I) dar vita ad un contesto in cui imprenditori e imprese familiari possano prosperare e che sia gratificante per lo spirito imprenditoriale;


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II) far sì che imprenditori onesti, che abbiano sperimentato l'insolvenza, ottengano rapidamente una seconda possibilità;
III) formulare regole conformi al principio «Pensare anzitutto in piccolo»;
IV) rendere le pubbliche amministrazioni permeabili alle esigenze delle PMI;
V) adeguare l'intervento politico pubblico alle esigenze delle PMI: facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e usare meglio le possibilità degli aiuti di Stato per le PMI;
VI) agevolare l'accesso delle PMI al credito e sviluppare un contesto giuridico ed economico che favorisca la puntualità dei pagamenti nelle transazioni commerciali;
VII) aiutare le PMI a beneficiare delle opportunità offerte dal Mercato unico;
VIII) promuovere l'aggiornamento delle competenze nelle PMI e ogni forma di innovazione;
IX) permettere alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità;
X) incoraggiare e sostenere le PMI perché beneficino della crescita dei mercati;
infine, in data 10 marzo 2009 il Parlamento europeo ha approvato una ulteriore risoluzione sullo «Small Business Act» per l'Europa in cui, nel rammaricarsi della natura non giuridicamente vincolante tale atto, afferma di nuovo esplicitamente la necessità di applicare i dieci principi guida a livello europeo, nazionale e regionale e si esorta il Consiglio e la Commissione europea a garantire la loro corretta applicazione,

impegna il Governo:

a contribuire fattivamente, a livello europeo, alla traduzione in puntuali proposte, anche legislative, delle indicazioni contenute nella comunicazione;
ad assumere, sul piano interno, tutte le iniziative necessarie per conseguire concretamente gli obiettivi demandati dalla comunicazione stessa alla responsabilità degli Stati membri, con particolare riguardo a:
a) l'esigenza di migliorare il raccordo tra sistema dell'istruzione e sistema delle imprese, anche attraverso l'aggiornamento dei programmi di studio, con particolare riferimento alla creazione d'impresa e all'insegnamento del diritto e dell'economia nella scuola secondaria, e la collaborazione tra università e imprese per la valorizzazione in termini di innovazione del patrimonio di conoscenza e dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica presenti nelle università italiane;
b) il proseguimento deciso del percorso della semplificazione amministrativa (impresa in un giorno), in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, nel rapporto tra imprese e pubblica amministrazione, con particolare riferimento all'avvio di nuove imprese giovanili e femminili ed all'esonero delle piccole imprese da adempimenti contabili eccessivi, secondo quanto previsto dalla proposta di modifica della quarta direttiva sulle società (78/660/CEE) da parte della Commissione europea;
c) le misure atte a garantire la continuità del credito alle PMI, anche attraverso il supporto ai confidi, e il saldo dei pagamenti e dei rimborsi da parte della pubblica amministrazione e dello Stato entro trenta giorni, anche attraverso l'introduzione di nuove tecnologie per mettere in rete imprese, banche e pubblica amministrazione, prevedendo comunque la possibilità che vengano certificati i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione quale garanzia da fornire agli istituti di credito per l'ottenimento di anticipazioni;
d) la revisione della normativa in materia di fallimento e delle procedure concorsuali per le PMI, al fine di garantire la riduzione ad un anno della durata temporale dei procedimenti affinché imprenditori


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onesti, che abbiano sperimentato l'insolvenza, ottengano rapidamente una seconda possibilità;
e) l'introduzione, ove possibile, di quote riservate alle PMI negli appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi, nonché la facilitazione della disponibilità, da parte delle piccole e medie imprese, di informazioni per quanto concerne gli appalti da parte di amministrazioni pubbliche, attraverso tutti gli strumenti utili ad aumentare la trasparenza, ivi compresa l'istituzione di appositi portali elettronici;
f) l'introduzione di forme fortemente semplificate ed automatiche per l'accesso delle PMI ai sistemi di incentivi pubblici, soprattutto attraverso la leva fiscale;
g) l'adozione dei decreti previsti dal programma Industria 2015 al fine di definire le forme di coordinamento stabile di natura contrattuale tra imprese idonee a costituire una rete in forma di gruppo paritetico o gerarchico;
h) la progressiva eliminazione dell'IRAP e dell'indeducibilità degli interessi passivi dal reddito operativo lordo;
i) l'introduzione di un sistema fiscale premiante per le reti di impresa e per le imprese che investono gli utili nel rafforzamento del capitale societario, del capitale tecnologico e del capitale umano, nell'internazionalizzazione, nella ricerca e innovazione nonché nella ideazione di progetti per la realizzazione di nuovi prodotti con un significativo miglioramento della protezione dell'ambiente;
l) l'esigenza di incoraggiare e sostenere le PMI, anche con opportuni meccanismi premianti, ai fini dell'adeguamento e del rispetto degli obiettivi posti dall'Unione europea in tema di clima e di energia;
m) l'introduzione di misure atte a garantire, attraverso l'introduzione di un criterio automatico, il recupero di crediti liquidi, certi ed esigibili vantati nei confronti della pubblica amministrazione o di altro ente pubblico mediante compensazione di importi dovuti, a qualunque titolo, alla pubblica amministrazione stessa o ad altri enti pubblici;
n) a prendere gli opportuni impegni, in sede internazionale, per la revisione della normativa in materia doganale al fine di garantire maggiore trasparenza e rendere più stringenti le disposizioni in materia di acquisizione del marchio di origine del prodotto;
o) l'adozione di tutte le misure operative atte a garantire effettivamente l'applicazione delle norme sul pagamento dei fornitori;
p) a valutare la possibilità di istituire, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ovvero presso il Ministero dello sviluppo economico, un'Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito i elaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle imprese con meno di 50 dipendenti e di predisporre un rapporto annuale sulla micro e piccola impresa da trasmettere al Parlamento.
(8-00042) «Vignali».


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ALLEGATO 9

Legge comunitaria 2008 (C. 2320 Governo, approvato dal Senato).

PARERE SUGLI EMENDAMENTI E ARTICOLI AGGIUNTIVI AL DISEGNO DI LEGGE

La X Commissione Attività produttive, commercio e turismo,
esaminati gli emendamenti e articoli aggiuntivi al disegno di legge comunitaria per il 2008 (C. 2320 Governo, approvato dal Senato) trasmessi dalla XIV Commissione,
delibera di esprimere

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti Bellotti 26.3 e 26.4, sugli identici Froner 26.6 e Poli 26.9, Bellotti 26.2, sugli identici Froner 26.7 e Poli 26.10, Bellotti 26.1 e 26.5, sugli identici Froner 26.8 e Poli 26.11, e Pianetta 38.1, nonché sugli identici articoli aggiuntivi Froner 38.01 e Poli 38.02.

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